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Draghi “Algeria partner molto importante per l’Italia”

ROMA (ITALPRESS) – “Questo vertice è l’ultimo di una serie di incontri tra i nostri paesi, l’Algeria è un partner molto importante per l’Italia. Questo vertice sarà di grande beneficio per i nostri cittadini e le nostre imprese”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa da Algeri, con il presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, in occasione del quarto vertice intergovernativo italo-algerino. Questo vertice ha confermato il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico” ha aggiunto in questi mesi l’Algeria è diventato primo fornitore di gas nel nostro paese”. “La transizione energetica – ha continuato il Premier – è fondamentale per i nostri paesi e fondamentale per l’Unione Europea, con l’Algeria abbiamo collaborazioni anche su fonti energetiche”. E sull’Ucraina ha aggiunto: “L’Italia è da tempo impegnata in prima linea per sbloccare il transito di cereali dai porti del mar nero ed evitare una crisi alimentare catastrofica. Il governo italiano si è attivato subito per favorire un accordo tra Russia e Ucraina su questo tema. Gli sviluppi dei negoziati in Turchia sono un segnale incoraggiante che ora deve essere consolidato”.
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– credit photo agenziafotogramma.it –

Zelensky “La Russia non vuole finire la guerra, noi ci difendiamo”

ROMA (ITALPRESS) – “Questa è una guerra che la Russia ha iniziato, che la Russia continua e che la Russia non vuole finire. L’Ucraina difende la propria terra, la propria sovranità, il proprio territorio. L’Ucraina sta lottando per la pace. Questo è un paradosso crudele nel XXI secolo, e per noi è la realtà”. Così su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

– foto agenziafotogramma.it –

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Ucraina, Papa “La guerra crea solo distruzione e morte”

ROMA (ITALPRESS) – Anche questa domenica, nell’Angelus, Papa Francesco torna a parlare della guerra in Ucraina. “Come si fa a non capire che la guerra crea solo distruzione e morte, allontanando i popoli, uccidendo la verità e il dialogo? Prego e auspico che tutti gli attori internazionali si diano veramente da fare per riprendere i negoziati, non per alimentare l’insensatezza della guerra”, ha detto il Pontefice.

Papa Francesco All’Angelus esorta a lasciarsi interrogare dalla Parola del Signore: “Domandandoci come sta andando la nostra vita, se è in linea con ciò che dice Gesù”.
“Oggi si fa sempre più fatica a trovare momenti liberi per meditare. Per tante persone i ritmi di lavoro sono frenetici, logoranti. Il periodo estivo può essere prezioso anche per aprire il Vangelo e leggerlo lentamente, senza fretta, un passo ogni giorno, un piccolo passo del Vangelo. E questo fa entrare in questa dinamica di Gesù. Lasciamoci interrogare da quelle pagine, domandandoci come sta andando la nostra vita, la mia vita, se è in linea con ciò che dice Gesù o non tanto”. In particolare il Papa invita a porci una domanda: “quando inizio la giornata, mi butto a capofitto nelle cose da fare, oppure cerco prima ispirazione nella Parola di Dio?” “Dobbiamo incominciare le giornate, primo, guardando la Signore, prendendo la Sua Parola breve, ma che sia questa l’ispirazione delle giornata”. Se al mattino usciamo di casa serbando nella mente una parola di Gesù – spiega Francesco – la giornata acquisterà un tono segnato da quella parola, che ha il potere di orientare le nostre azioni secondo ciò che vuole il Signore”.

foto: agenziafotogramma.it

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Il Salone Nautico di Genova sbarca a New York

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il 13 luglio in una location d’eccezione come lo Yacht Club di New York, a Manhattan, si è svolta per la prima volta negli Stati Uniti d’America la presentazione del Salone Nautico Internazionale di Genova. Una preview della kermesse che si svolgerà a Genova dal 22 al 27 settembre prossimi. New York ha sempre svolto un ruolo da protagonista nel settore del yachting globale e insieme a Miami e Fort Lauderdale in Florida è leader nel settore della ricerca, dell’innovazione e della progettazione di barche all’avanguardia. Gli Stati Uniti d’America rappresentano stabilmente il primo mercato per la diportistica Italiana nel mondo, con 10 anni di crescita continua a due cifre. L’Italian yachting ha nel mercato americano il suo luogo dei record. Nel 2021 un volume d’affari di circa 500 milioni. L’industria della nautica da diporto italiana è la quintessenza del Made in Italy con imbarcazioni che presentano allo stesso tempo tecnologia, design, materiali, assieme a performance, innovazione, stile e creatività.

Il solo modo per ammirare in modo organico l’intera gamma di novità della produzione di barche e yacht Made in Italy è visitare il Salone Nautico Internazionale di Genova, unica vetrina internazionale dell’industria nautica italiana, che nella prossima edizione, dal 22 al 27 settembre, metterà a disposizione dei visitatori oltre 1000 imbarcazioni. “L’export di yacht italiani ha raggiunto nei primi mesi del 2022 il massimo storico, sfiorando la soglia dei 3,5 miliardi di dollari e il mercato americano rappresenta ormai un target strategico e imprescindibile per i nostri cantieri. Il percorso di comunicazione dell’eccellenza italiana nella nautica, grazie alla collaborazione costruita negli ultimi anni da Confindustria Nautica ed Agenzia Ice, inizia a New York e servirà a consolidare il primato delle vendite negli Stati Uniti come prima destinazione di barche e yacht Made in Italy”, ha dichiarato Stefano Pagani Isnardi, Direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica.

“Se il 2021 è stato l’anno record per le vendite italiane in US ed il 2022 è iniziato a due cifre, quest’anno sarà anche un anno destinato – con i prossimi – a sostenere e rilanciare la reputazione dell’authentic Made in Italy in US partendo da New York: lo abbiamo fatto a maggio per moda, design e gioielleria a Italy on Madison; a giugno a Fancy Food per l’alimentare e vini; a Luglio per la nautica. Ed altro avverrà in USA a cominciare da Miami, Los Angeles seguiti da Chicago e Houston”, afferma Antonino Laspina, Direttore dell’Agenzia ICE di New York, coordinatore della rete USA. “Per le ragioni di leadership della nostra industria, dovevamo aggiungere comunicazione nel primo mercato al Mondo alle azioni commerciali e se da un lato abbiamo aumentato il numero delle fiere e le aziende presenti, per la prima volta siamo a New York e saremo a Fort Lauderdale, con comunicazione di settore e del Salone”, spiega Carlo Angelo Bocchi, Direttore Ufficio Ice di Miami.

– foto Gp Communications –

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Papa “Porre fine a folle guerra in Ucraina”

ROMA (ITALPRESS) – “Rinnovo la mia vicinaza al popolo ucraino, a quanti fanno le spese di brutali attacchi. Che Dio mostri la strada per porre fine a questa folle guerra”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’Angelus a piazza San Pietro, durante il quale ha rivolto il suo pensiero anche alla situazione nello Sri Lanka. “Mi unisco al dolore del popolo dello Sri Lanka che subisce gli effetti dell’instabilità politica ed economica – ha detto – Insieme ai vescovi rinnovo l’appello alla pace. Imploro coloro che hanno autorità di non ignorare il grido dei poveri”.
– Foto Agenziafotogramma.it –
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Missili sul Donetsk, strage di civili

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KIEV (ITALPRESS) – L’ennesima strage di civili. Il Donbass rimane l’epicentro del conflitto e dopo la conquista di tutto il Lugansk da parte di Mosca, il fuoco si è spostato qualche decina di chilometri più a ovest, in quella provincia di Donetsk che resiste e che in buona parte è ancora controllata da Kiev. A farne le spese, oggi, sono state almeno 15 persone, uccise a Chasiv Yar da un missile russo che ha centrato in pieno un edificio residenziale. Per tutta la giornata i soccorritori hanno continuato a scavare: i dispersi sarebbero 27 ed il bilancio è destinato ad aggravarsi. E’ questo il nuovo fronte caldo: dopo la caduta di Severodonetsk e Lysychansk, i due grandi obiettivi del Cremlino sono diventati Sloviansk e Kramatorsk, le due città principali di quest’area, che si trovano una trentina di chilometri più a nord. Per conquistare i due capoluoghi, che insieme, prima della guerra, contavano più di 250 mila abitanti, le forze di Mosca stanno attaccando da due direttrici: da sud, grazie all’appoggio dell’esercito delle due autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, e da settentrione sfruttando l’avamposto di Izium, conquistato da Mosca già nei mesi scorsi.
Ma secondo l’Istituto americano per lo studio della guerra (Isw) le mire di Putin si estenderebbero a tutta l’area russofona e comprenderebbero anche Kharkiv, la seconda città ucraina, dove ormai da tre settimane i bombardamenti sono di nuovo costanti e la situazione sempre più pericolosa.
Mentre in Donbass l’avanzata russa prosegue anche se lentamente, l’esercito ucraino sembra rialzare la testa nella zona di Kherson, nel sud del Paese, dove un’intera unità militare nemica è stata colpita. L’atto è stato rivendicato da Kiev, che in quest’area ha accresciuto il proprio arsenale e punta a riprendersi i territori annessi da Mosca all’inizio del conflitto.
Ma la guerra in Ucraina, ormai da mesi, preoccupa le cancellerie internazionali anche sotto il profilo energetico ed è di queste ore l’allarme lanciato pubblicamente dai governi francese e tedesco. Più esplicito il ministro delle finanze di Parigi, Bruno Le Maire, secondo il quale, in un futuro nemmeno tanto remoto, la Russia potrebbe interrompere del tutto le forniture. “Prepariamoci per un taglio del gas. Oggi è lo scenario più probabile”. Non troppo dissimile l’intervento del ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, che ha parlato di uno “scenario da incubo”. “Tutto è possibile, tutto può succedere. E’ possibile che fluisca di nuovo più gas, anche più di prima. Ma può anche succedere che non arrivi proprio niente”.
In questo scenario di estrema incertezza Kiev ha silurato il proprio ambasciatore a Berlino, Andryi Melnyk: potrebbe essere la reazione all’ostruzionismo tedesco nei confronti dei nove miliardi di aiuti promessi dall’Unione Europea all’Ucraina ma in stand by da oltre un mese. Secondo Zelensky a causa della Germania, che più volte, specie a inizio conflitto, si è dimostrata piuttosto tiepida nei confronti di Kiev, che oggi se l’è presa anche con il Canada. Il governo di Ottawa, dopo averla riparata, rispedirà a Berlino una turbina per il funzionamento del gasdotto North Stream 1, che dalla Russia rifornisce il Paese tedesco. Per gli ucraini la decisione viola l’embargo verso Mosca ma secondo i canadesi la riconsegna contribuirà alla “capacità dell’Europa di accedere a un’energia affidabile e conveniente mentre la stessa Europa si allontana dal petrolio e dal gas russi”.
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Giappone, l’ex premier Abe ucciso a colpi di arma da fuoco

ROMA (ITALPRESS) – L’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe è morto in seguito a un attentato di cui è rimasto vittima mentre teneva un comizio a Nara. Un ex marinaio di 41 anni membro delle Forze della marina nipponica, per motivi ancora sconosciuti, gli ha sparato alcuni colpi di pistola con un’arma artigianale. L’uomo è stato arrestato poco dopo. Abe era impegnato in un comizio a Nara, capoluogo dell’omonima prefettura, in vista delle elezioni per il rinnovo della Camera alta in programma domenica 10 luglio. Il responsabile dell’aggressione ha utilizzato un’arma di fattura artigianale occultata in una borsa, come emerge dalle immagini dell’aggressione che circolano sui media giapponesi.
Abe è stato ricoverato d’urgenza in stato di arresto cardiorespiratorio, ma non c’è stato nulla da fare, come riporta l’emittente nipponica Nhk.

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Boris Johnson si dimette “Serve un nuovo leader. Nessuno è indispensabile”

LONDRA (ITALPRESS) – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato le sue dimissioni da leader del partito conservatore nel corso di una rapida conferenza stampa di fronte l’uscio di 10 Downing Street, la residenza del primo ministro.
Johnson resterà in carica a Downing Street finchè i conservatori non avranno deciso chi sarà il suo successore, organizzando questa mattina una serie di consultazioni per sostituire i ministri dimissionari e dare continuità al lavoro del governo. “Una tabella di marcia per la successione verrà resa nota nei prossimi giorni” ha comunicato l’ex leader, anche se l’ipotesi più accreditata è quella che Johnson resti a capo dell’esecutivo fino in autunno. Nel suo breve discorso, Johnson ha ricordato la gestione della pandemia e della campagna vaccinale, così come ha ribadito il totale appoggio da parte del Regno Unito nei confronti dell’Ucraina e della loro battaglia contro l’aggressione russa. Ma ha anche ribadito che “c’è ancora molto da fare” e nonostante abbia cercato di convincere i colleghi di partito che un cambio di leadership in questo momento potrebbe essere “eccentrico”, ha anche puntualizzato che “in politica nessuno è indispensabile”. Johnson è “triste di lasciare il lavoro migliore del mondo” e ha ringraziato il suo staff, la sua famiglia, ma soprattutto il popolo britannico, a cui ha detto che “il futuro sarà roseo”. “Il nostro ottimo sistema produrrà un nuovo leader per superare le situazioni difficili che vice il Paese”, ha aggiunto. “A chiunque sarà il mio successore darò il mio sostegno”, ha sottolineato.
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