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Ucraina, Von der Leyen “Il nostro sostegno è un dovere morale”

BRUXELLES (ITALPRESS) – Sostenere l’Ucraina è un “nostro dovere morale”. Lo dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel corso del suo intervento alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina a Lugano. “Con il nostro supporto, i nostri amici ucraini possono ricostruire la nazione, non come era una volta, ma come i giovani la vorrebbero.Il compito che ci attende è colossale, è anche un obbligo morale”, ha dichiarato. I giovani ucraini “stanno dando la vita per trasformare la visione in realtà. Stanno combattendo per un’Ucraina libera e indipendente. Stanno lottando per il rispetto delle leggi e dei valori internazionali. La loro battaglia è anche la nostra, dobbiamo anche essere sicuri che l’Ucraina vinca la pace che verrà”.
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Ucraina, russi annunciano presa Lysychansk, Kiev smentisce

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La guerra in Ucraina “non è finita” e “sfortunatamente la sua crudeltà sta aumentando” in alcune aree del Paese, afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I combattimenti continuano nel Donbass, che resta comunque il fronte più caldo, ma non solo. Tra annunci e smentite, nelle scorse ore sono giunte notizie contrastanti sulla presa di Lysychansk, la città “gemella” di Severodonetsk, nel Lugansk, nell’Est del Paese. Le forze russe hanno annunciato di aver conquistato la città ma Kiev ha smentito. Poi, secondo il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, citato da Ukrinform, l’esercito russo sta cercando di prendere piede a Lysychansk. Da parte russa, invece, il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha già annunciato che la città è stata “liberata” dalle forze ucraine, secondo quanto riporta la Tass. A Belgorod, città russa non lontana dal confine con l’Ucraina, tre persone sono morte e quattro sono rimaste ferite, secondo quanto comunicato dal governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, citato dalla stessa agenzia russa. Gladkov in precedenza aveva riferito di una serie di forti boati seguiti da un incendio che avrebbe danneggiato 11 condomini e 39 edifici residenziali. Non sono ancora chiare le cause. Esplosioni nella notte anche a Melitopol, città ucraina sud-orientale in mano i russi. Secondo Ria Novosti si tratterebbe di un bombardamento e ad apire il fuoco sarebbero state le truppe ucraine. In base alle prime informazioni diffuse dai media, l’attacco si sarebbe verificato nell’area dell’aeroporto. La guerra prosegue da 130 giorni. “Feroci ostilità continuano lungo l’intera linea del fronte, nel Donbass; l’epicentro è, ovviamente, nelle città della regione di Lugansk”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale. “L’attività del nemico nella regione di Kharkiv – ha continuato – si sta intensificando. Siamo riusciti a cacciare gli occupanti da Ivanivka, nella regione di Kherson, continuiamo a fare pressione nel sud del nostro Paese. In molte città nelle retrovie – ha evidenziato – ora c’è una sensazione di relax, ma la guerra non è finita, va avanti. Sfortunatamente, la sua crudeltà sta aumentando in alcuni luoghi e non può essere dimenticata. Pertanto – ha aggiunto rivolgendosi ai suoi connazionali – aiutate l’esercito, aiutate i volontari, aiutate tutti coloro che sono stati lasciati soli in questo momento. E usate costantemente tutti i vostri contatti all’estero, tutte le opportunità di informazione, anche solo i social network, per diffondere la verità sulla guerra e sui crimini degli occupanti sulla nostra terra”. (ITALPRESS).

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I Russi annunciano presa di Lysychansk ma Kiev smentisce, piovono missili

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Lysychansk è nostra”. “Non è vero niente”. E’ sull’ultima roccaforte ucraina nella provincia di Lugansk che si è concentrato oggi il botta e risposta non solo militare fra Mosca e Kiev. A dare per conquistata la città dirimpettaia di Severodonetsk, nel cuore del Donbass, è stato uno dei più fedeli sodali di Putin, il leader ceceno Kadyrov che con le sue truppe combatte a fianco del Cremlino fin dallo scorso 24 febbraio. “Le unità alleate sono già nella parte centrale” del capoluogo, ha riferito il rappresentante della repubblica caucasica, secondo il quale “i nostri combattenti stanno utilizzando nuove tecniche di assalto ai quartieri della città, che stanno dando ottimi risultati”. Quasi immediata la replica ucraina, che attraverso la Guardia nazionale smentisce la caduta di Lysychansk ammettendo però che le battaglie sono sempre più cruenti e gli edifici in fiamme aumentano di ora in ora.
“Negli ultimi giorni, come si evince dai rapporti dello Stato maggiore, la situazione è diventata più difficile – ha spiegato il portavoce Muzychuk – soprattutto nelle direzioni di Lysychansk, Bakhmutsk e nella regione di Kharkiv. Verso Sloviansk il nemico sta cercando di condurre operazioni di assalto e di migliorare la posizione tattica” ma le truppe di Kiev starebbero comunque resistendo.
Resta il fatto che, pur lentamente, Mosca avanza ormai in tutto il Lugansk con attacchi aerei e di artiglieria, anche se i progressi sul campo appaiono meno repentini del previsto e la situazione potrebbe invertirsi con l’arrivo in Donbass delle nuove armi.
Proprio oggi il presidente Zelensky ha ringraziato gli Stati Uniti per le forniture annunciate che comprendono sistemi missilistici antiaerei “che rafforzeranno in modo significativo la nostra difesa”. Si tratta di un pacchetto del valore di 820 milioni di dollari, nel quale sono inclusi anche radar, munizioni e artiglieria pesante.
Nel frattempo i russi hanno accentuato gli attacchi anche a nord. Nelle ultime ventiquattr’ore sarebbero stati sparati 270 missili nella regione di Sumy contro infrastrutture e abitazioni che risultano pesantemente danneggiate; problemi anche alle linee elettriche e al sistema acquifero. L’altro fronte caldissimo, in questi giorni, è quello di Mykolaiv, dove anche oggi si sono udite esplosioni a ripetizione. La città meridionale è strategica, per Mosca, per difendere i territori conquistati a sud e per non abbandonare il sogno proibito che rimane la presa di Odessa. Missili, nel tardo pomeriggio, hanno colpito anche la cittadina di Pavlohrad, nella regione di Dnipro.
Infine cresce il bilancio degli ultimi spaventosi attacchi contro i civili. A Kremenchuk, nei resti del centro commerciale colpito da diversi missili, sono ben 29 i corpi ritrovati ma non è escluso che la stima possa aumentare ulteriormente. Nell’attacco di ieri al condominio nella regione di Odessa, invece, è salito a 21 il numero delle persone che hanno perso la vita. Solamente nell’ultima settimana sono oltre 20 i bambini rimasti uccisi dalle bombe in Ucraina.
L’unica buona notizia è l’annuncio che il 1 settembre a Kiev le scuole dovrebbero aprire regolarmente. Si provvederà alle bonifiche nelle zone adiacenti agli istituti, i rifugi verranno quasi ovunque resi idonei ad accogliere i ragazzi e per tutti gli studenti e gli insegnanti verranno organizzati corsi ad hoc sul comportamento da tenere in caso di attacco. Una situazione ancora lontana dalla normalità ma per i giovani della Capitale è un segnale importante.
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Prosegue l’offensiva russa nell’area di Lysychansk

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Ancora scontri nel Donbass, sotto pressione l’area di Lysychansk e ieri la regione di Odessa è rimpiombata nella paura. La guerra in Ucraina continua da 129 giorni. Kiev chiede ancora armi all’Occidente. “Non stiamo negoziando meno attivamente in merito ad altre nuove armi dei nostri partner: è necessario per il Donbass, per la regione di Kharkiv, per il sud dell’Ucraina”, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel consueto discorso serale. “Stiamo facendo di tutto per rompere il vantaggio degli occupanti”, ha aggiunto Zelensky, che ha ringraziato gli Stati Uniti “per il nuovo pacchetto di supporto per l’Ucraina” che in totale “vale 820 milioni di dollari”. Sul campo prosegue l’offensiva nell’area di Lysychansk, la città “gemella” di Severodonetsk. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, nella direzione di Kramatorsk, sono state bombardate le aree di Bilohorivka, Mayaky e Donetsk mentre, nell’area di Lysychansk, è stato aperto il fuoco a Zolotarivka e Verkhnyokamyansk. Le forze armate russe “continuano con successo l’offensiva vicino a Lysychansk”, afferma il ministero della Difesa di Mosca, secondo cui le unità russe “hanno preso sotto controllo” la raffineria di petrolio, una miniera di carbone, un impianto e l’insediamento di Topolevka. “Le forze alleate hanno raggiunto Lysychansk”, si legge ancora nell’aggiornamento della Difesa russa. In base all’analisi proposta dall’intelligence britannica, le forze di Mosca “continuano a ottenere progressi minori intorno a Lysychansk, con attacchi aerei e di artiglieria che proseguono nel distretto.
Le forze ucraine probabilmente continuano a bloccare le forze russe nella periferia sud-orientale di Lysychansk”, sottolinea l’intelligence di Londra nell’ultimo aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito. Nell’attacco di ieri nella regione di Odessa sono morte 21 persone e 39 sono rimaste ferite, secondo fonti ucraine. Sarebbero coinvolti anche bambini. “Quattro persone di una famiglia sono state uccise”, ha detto Zelensky. Tra le vittime, anche un ragazzo di “12 anni, il cui nome era Dmytro”, ha aggiunto il presidente ucraino. Secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto a oggi nel Paese 344 bambini sono morti e 640 sono rimasti feriti.
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Nel Donbass situazione difficile, attacchi anche su Odessa

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Sotto attacco anche l’area meridionale dell’Ucraina mentre la situazione nel Donbass resta sempre molto difficile. Nella notte nella regione di Odessa sarebbe stato colpito un edificio di nove piani e, secondo i soccorritori del Servizio statale ucraino per le emergenze, avrebbero perso la vita 16 persone mentre altre 30, tra cui tre bambini, sarebbero rimaste ferite. Nella stessa regione, colpito anche un centro ricreativo dove ci sarebbero due morti (di cui un bambino) e un ferito. Nelle ultime ore sono state avvertite esplosioni anche a Mykolaiv dove una fabbrica sarebbe stata colpita da un attacco missilistico, secondo quanto riporta Kyiv Independent che cita le autorità locali. A 128 giorni dall’inizio del conflitto, le vittime tra i bambini continuano ad aumentare quotidianamente. Secondo i dati dell’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, dall’inizio della guerra a oggi 343 bambini sono morti e 635 sono rimasti feriti (nel bollettino di ieri si contavano 341 morti e 631 feriti).
Sul campo, in base all’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, nella direzione di Donetsk, l’esercito russo concentra gli sforzi sull’accerchiamento delle truppe di Kiev nell’area di Lysychansk “da sud e da ovest” e anche per “stabilire il controllo completo sulla regione di Lugansk”. Secondo lo Stato maggiore ucraino, nell’area, è stato aperto il fuoco nei pressi degli insediamenti Siversk, Bilohorivka, Lysychansk e Vovchoyarivka. Per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, “la situazione nel Donbass resta la più dura, estremamente difficile. La superiorità del fuoco degli occupanti – ha detto nel consueto discorso serale – è ancora estremamente tangibile. Hanno già preso tutto dalle loro riserve per colpirci: la regione di Lugansk, la regione di Donetsk. Sono grato – ha aggiunto – a tutti coloro che difendono le nostre posizioni in tali condizioni”.
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Biden “Sosterremo l’Ucraina finchè necessario”

MADRID (ITALPRESS) – “E’ stato un vertice storico”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nella conferenza stampa al termine del vertice Nato di Madrid.
“Prima dell’inizio del conflitto – aggiunge – ho detto che ci saremmo rafforzati o saremmo diventati più uniti e che le democrazie avrebbero difeso l’ordine basato sulle regole. Questo è esattamente ciò che stiamo vedendo oggi”. Nei prossimi giorni gli Stati Uniti invieranno nuove armi all’Ucraina per 800 milioni di dollari. “Continueremo a sostenere l’Ucraina finchè necessario”,ha aggiunto Biden.
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Nato, Stoltenberg “Il terrorismo tra le principali minacce per la sicurezza”

MADRID (ITALPRESS) – “La nostra sessione finale si è concentrata sulle sfide in Medio Oriente, Africa e Sahel. I rischi che provengono da quest’area hanno un impatto su tutti gli alleati”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa al termine del vertice Nato a Madrid. “Abbiamo ribadito – aggiunge -che il terrorismo è una delle minacce principali alla nostra sicurezza”.
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Nato, Biden “Aumenteremo le forze in Europa, anche in Italia”

MADRID (ITALPRESS) – “Gli Stati Uniti miglioreranno la loro posizione di difesa in Europa per rispondere alle sfide e a rafforzare la sicurezza collettiva”. Lo ha detto il presidente Usa, Joe Biden, in un punto stampa al summit della Nato a Madrid. Biden ha annunciato anche “un aumento delle difese antiaeree in Italia e Germania”. “In Polonia – aggiunge – stabiliremo un quartier generale permanente del corpo dell’esercito degli Stati Uniti”.
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