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Zelensky “Mosca vuole smembrare l’Europa centrale e orientale”

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KIEV (ITALPRESS) – La Polonia si è svegliata senza il gas russo: Gazprom interromperà le forniture attraverso il gasdotto Yamal, dopo che Varsavia si è rifiutata di pagarle in rubli. Mentre la Germania annuncia di essere “molto vicina all’indipendenza dal petrolio russo”.
Il presidente Zelensky in un video messaggio denuncia: “hanno lanciato tre missili contro l’Ucraina in modo da sorvolare direttamente i blocchi delle nostre centrali nucleari. E tre centrali nucleari contemporaneamente: su Zaporizhia, Khmelnytsky e le centrali nucleari dell’Ucraina meridionale. L’obiettivo finale della leadership russa non e’ solo quello di impadronirsi del territorio dell’Ucraina, ma di smembrare l’intero centro e l’est dell’Europa e assestare un colpo globale alla democrazia”.
Il cessate il fuoco resta lontano, almeno finchè Putin non conquista Crimea e Donbass. I margini negoziali sono praticamente a zero, non sono andati bene i colloqui tra il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres e il presidente russo Vladimir Putin. La visita a Mosca si è conclusa con un nulla di fatto : “siamo profondamente preoccupati per ciò che sta accadendo ora e crediamo che ci sia stata un’invasione del territorio dell’Ucraina” le parole di Guterres.
Putin è stato chiaro: ” senza la Crimea e il Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina. La situazione a Mariupol è tragica, ma i combattimenti sono finiti” ha aggiunto “la Russia è stata costretta a intervenire in Ucraina per fermare il genocidio di persone nel Donbass”. L’agenzia Interfax riporta le parole del segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione, generale Nikolai Patrushev: ” la Russia è interessata a completare l’operazione speciale in Ucraina in tempi veloci” e il ministero della difesa avverte ” siamo pronti ad attacchi di rappresaglia con armi di precisione a lungo raggio se la Russia verrà attaccata con armi occidentali”. Lo stesso ministero, guidato da Sergei Shoigu, ha reso noto che le sue forze hanno liberato l’intera regione di Kherson e un alto funzionario del ministero, ha detto che le truppe russe hanno preso anche parte delle regioni di Zaporizhzhia e Mykolaiv e parte della regione di Kharkiv, nella zona orientale del Paese. Guterres ha assicurato che l’Onu, insieme al Comitato Internazionale della Croce Rossa, è pronta a garantire l’evacuazione dei civili da Mariupol nelle direzioni da loro scelte. Kiev intanto continua a chiedere armi: “ho trasmesso un messaggio ai partner occidentali nel corso del vertice alla base aerea di Ramstein: ogni tranche di assistenza militare ci avvicina alla pace in Europa, rafforza la sicurezza nel mondo e la giustizia e la nostra vittoria comune sulla Russia”, il tweet del ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov.
Sul fronte dei combattimenti le azioni militari sono concentrate nella regione di Odessa: un ponte stradale e ferroviario sulla foce del fiume Dnestr, nel sud ovest dell’Ucraina, è stato fatto esplodere. A preoccupare sono gli attacchi russi in prossimità delle centrali nucleari. La Tass riporta di una esplosione di un deposito di munizioni vicino al villaggio di Staraya Nelidovka, nella regione russa di Belgorod.
-Photo credit: agenziafotogramma.it-
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Ucraina, Guerini “A Ramstein riunione importante per coordinare aiuti”

RAMSTEIN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Si è svolto a Ramstein, in Germania, presso la base aerea americana la riunione organizzata dal Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd James Austin, del “Gruppo di Consultazione per il supporto all’Ucraina”. Vi hanno preso parte i rappresentanti di più di 40 Paesi, anche extra-europei, della Nato e dell’UE. La riunione è stata l’occasione per un confronto sull’evoluzione del conflitto sul campo, come pure sugli aiuti di medio periodo da fornire al Paese.
La riunione si è aperta con un punto della situazione sul terreno e un’ampia disamina delle capacità necessarie all’Ucraina per affrontare la seconda fase dell’aggressione in corso. I Paesi intervenuti hanno rinnovato i rispettivi impegni a sostenere l’Ucraina, anche con misure a supporto delle Forze Armate, tenendo conto delle pressanti esigenze sottolineate dal Ministro della Difesa ucraino.
I partecipanti hanno inviato un messaggio di forte sostegno all’Ucraina ed alla sua resistenza contro l’aggressione.
“Da parte dei Paesi presenti è stato ribadito il sostegno a Kiev per tutto il tempo che si rivelerà necessario”, ha affermato il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. “L’Italia continuerà a fare la propria parte sulla base delle indicazioni decise dal Parlamento italiano. Da questo punto di vista, ci sarà un nuovo invio da parte italiana di equipaggiamenti militari, indispensabili per continuare il supporto alla resistenza ucraina”, ha continuato il Ministro, riferendosi al secondo decreto interministeriale attualmente in via di finalizzazione, della stessa natura della precedente tranches di aiuti, forniti sulla base delle richieste da parte ucraina e in ossequio alle risoluzioni del Parlamento italiano. “La nostra volontà di continuare a sostenere le Forze Armate di Kiev è quanto ho già di recente ribadito al Ministro della Difesa ucraino, Reznikov, nel corso della telefonata della scorsa settimana in cui ci siamo confrontati sulle esigenze del suo Paese in termini di aiuti”.
In conclusione, Guerini ha sottolineato l’importanza della riunione di oggi tra i Paesi che sostengono l’Ucraina e di un formato come quello odierno, “estremamente utile per coordinare al meglio le azioni in corso”.

– foto agenziafotogramma.it –

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Non si fermano i bombardamenti, Guterres incontra Putin

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – L’annunciata tregua per la Pasqua ortodossa non c’è stata, anzi. Con un messaggio consegnato via twitter dall’ambasciatore ucraino preso la Santa Sede, Andrii Yurash, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa i russi: “non sono cristiani. Fanno qualcosa che contraddice l’insegnamento di Cristo”. Spaventano le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov: “il pericolo di un terzo conflitto mondiale è reale”. Bombardamenti ed esplosioni hanno segnato la festività in Ucraina e oggi il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, vedrà il presidente russo, Vladimir Putin a Mosca, domani, a Kiev, incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sul fronte diplomatico si continua a trattare mentre sul campo gli attacchi non si fermano spingendosi fino alla Transnistria, la regione separatista filorussa della Moldavia. Sono state segnalate esplosioni nei pressi dell’edificio del ministero della Sicurezza dello Stato a Tiraspol. Trattative che sembrano ancora lontane come ha sottolineato il vice ambasciatore di Mosca all’Onu: “la Russia al momento non ritiene il cessate il fuoco un’opzione possibile”.
Anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in un colloquio telefonico con Putin, annunciato per oggi, chiederà al capo del Cremlino “un cessate il fuoco sostenibile e poi la pace” in Ucraina. Si lavora anche sul fronte europeo: il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki oggi sarà a Berlino per un incontro di lavoro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, sul tavolo la possibile risposta europea all’invasione russa dell’Ucraina.
Secondo l’Onu, sono almeno 2.665 i civili rimasti uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, 3.053 i feriti. L’agenzia ucraina Ukrinform scrive che tra le vittime si contano 855 uomini, 563 donne, 59 ragazze e 69 ragazzi, oltre a 67 bambini e 1.052 adulti il cui sesso è’ ancora sconosciuto. La maggior parte dei civili sono stati uccisi da armi esplosive con un’ampia area di impatto, compresi i bombardamenti di artiglieria pesante e sistemi di lancio multiplo di razzi, missili e attacchi aerei. Gravi anche le perdite sul fronte russo, Ben Wallace, ministro della Difesa del governo britannico, nel suo aggiornamento settimanale sulla guerra ai deputati della Camera dei Comuni britannica, ha parlato di “circa 15.000 gli effettivi russi uccisi”.
Ieri cinque persone sono morte, 18 ferite, in attacchi missilistici russi sull’infrastruttura ferroviaria vicino a Zhmerynka, nella regione di Vinnytsia. La Russia ha colpito le strutture ferroviarie e di carburante in attacchi nell’Ucraina centrale e occidentale, come ha affermato il segretario di Stato americano, Blinken, aggiungendo che “la Russia sta fallendo nei suoi obiettivi di guerra”. Il governatore della regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, ha accusato Zelensky di aver bombardato un villaggio russo causando il ferimento di due persone, un uomo e una donna, e danneggiato diverse case.
Skynews riferisce che l’esercito di Putin avrebbe preso di mira le infrastrutture lontane dalla prima linea, cercando di bombardare l’infrastruttura ferroviaria dell’Ucraina per interrompere le forniture di armi da paesi stranieri, mentre secondo i funzionari ucraini, centinaia di civili restano ancora intrappolati nelle acciaierie assediate di Azovstal, l’ultima roccaforte ucraina a Mariupol.
Nella notte, fanno sapere autorità locali, citate dal Kyiv Independent, l’esercito russo ha lanciato missili contro infrastrutture civili della città costiera di Ochakiv, nella regione meridionale ucraina di Mykolayiv e da questa mattina la città di Zaporizhzhia è sotto attacco, a quanto riferisce l’amministrazione militare della regione su Telegram.
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A fuoco un deposito di carburante russo al confine con l’Ucraina

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Il conflitto in Ucraina è al giorno numero sessantuno. La guerra nel paese prosegue ed è allarme in diverse regioni. In fiamme anche un deposito sul territorio russo, mentre nelle ultime ore gli Stati Uniti hanno ribadito il loro sostegno a Kiev. Secondo quanto riferisce la Tass, che cita le autorità locali, un incendio è scoppiato in un deposito di carburante a Bryansk, in Russia, una località non molto distante dal confine con l’Ucraina. Nelle ultime ore, secondo Kyiv Independent, l’allarme antiaereo è scattato in diverse regioni dell’Ucraina, tra cui Kiev, Odessa, Sumy, Kharkiv, Cherkasy, Chernihiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Donetsk. Sul campo, in base all’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, nelle scorse 24 ore nelle regioni di Donetsk e Lugansk “sette attacchi nemici sono stati respinti” mentre continuano i bombardamenti negli insediamenti di Kharkiv, Karasivka, Prudyanka e Kororbochkino.
“La Russia ha compiuto piccoli progressi in alcune aree da quando ha spostato la sua attenzione sull’occupazione completa del Donbass”, afferma l’intelligence britannica. Per Londra, senza “sufficiente” supporto bellico e logistico Mosca “deve ancora realizzare una svolta significativa”. “La decisione della Russia di assediare anzichè attaccare l’acciaieria Azovstal di Mariupol – si legge ancora nel suo ultimo aggiornamento dell’intelligence diffuso dalla Difesa del Regno Unito – significa che molte unità russe rimangono fisse in città e non possono essere ridistribuite. La difesa ucraina di Mariupol ha anche sfinito molte unità russe e ridotto la loro efficacia in combattimento”.
Nel frattempo, nelle scorse ore si sono recati in visita in Ucraina i segretari di Stato e alla Difesa statunitensi Antony Blinken e Lloyd Austin. Gli Stati Uniti, secondo quanto si apprende, proseguiranno l’azione di sostegno a Kiev con ulteriori aiuti militari mentre si assisterà anche a un graduale rientro dei diplomatici Usa in Ucraina.
“Continueremo a sostenere gli ucraini nella loro lotta per difendere la loro patria”, ha scritto ieri il presidente statunitense Joe Biden in un tweet. Non è tardata, poi, la risposta del leader ucraino Volodymyr Zelensky, che sullo stesso social si è detto “grato” per il supporto statunitense al suo paese. “Oggi il popolo ucraino è unito e forte – ha scritto Zelensky -, e l’amicizia e la partnership tra Stati Uniti e Ucraina sono più forti che mai”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Macron rieletto presidente “Lavorerò per una Francia più giusta”

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PARIGI (ITALPRESS) – Emmanuel Macron sarà presidente della Repubblica francese per altri 5 anni. Ha vinto il ballottaggio contro Marine Le Pen. Vittoria certa già dopo i primi exit poll, che lo accreditano al 57,2% contro il 42,8% della sfidante.

“Dopo cinque anni di è arrivato questo voto. Grazie per la vostra scelta di riconfermarmi presidente della Repubblica per il prossimo quinquennio”, ha detto Macron nel suo discorso a Campo di Marte, a Parigi, davanti ai suoi sostenitori.

Macron, visibilmente commosso, ha ringraziato gli elettori e tutti coloro che hanno lavorato alla campagna elettorale, e ha aggiunto: “Mi avete dato la fiducia per il futuro, per una Francia più libera e un’Europa più forte. Faremo della Francia una grande nazione ecologica”.
“So che molti mi hanno votato non perché condividono le mie idee, ma per fermare l’estrema destra – ha sottolineato il presidente -. Ringrazio queste persone, mi danno energia, e dobbiamo anche ascoltare il messaggio che arriva dall’astensione”.
“Fin da ora non sono più il candidato di una parte, ma il presidente di tutti i cittadini francesi, anche per quelli che hanno votato Le Pen. So che per chi ha scelto l’estrema destra dobbiamo trovare una risposta alla rabbia. Questa è una mia responsabilità, dobbiamo rispondere alle difficoltà”, ha aggiunto.

“Il nostro è un progetto di liberazione delle energie imprenditoriali, economiche e anche accademiche. Ogni giorno cercherò di rispettare tutti, tenendo conto delle differenze emerse. Lavorerò per una società più giusta”, ha detto ancora Macron, che ha parlato di “tempi tragici per la guerra in Ucraina”, su cui “la Francia deve fare sentire la sua voce”.
“Tutti insieme, uniti, potremo vivere meglio. Nessuno sarà abbandonato lungo la strada. Tutti insieme faremo la storia, scriveremo il futuro per le prossime generazioni – ha concluso Macron -. Si apre una nuova era, non sarà una semplice continuità con i cinque anni precedenti, daremo vita a un nuovo metodo, al servizio dei nostri giovani”.

Comunque soddisfatta per il suo risultato la Le Pen, leader di Rassemblement National. “I francesi manifestano un contropotere molto forte rispetto a Macron. L’opposizione li difenderà – ha detto parlando ai suoi sostenitori -. Temo che nei prossimi 5 anni Macron non farà nulla per riparare le fratture che separano i nostri cittadini, io continuerò a battermi per i francesi con la perseveranza e il carattere che tutti conoscete”.
“La partita è ancora aperta, tra qualche settimana ci sono le elezioni legislative, Macron non potrà appropriarsi di tutti i poteri. Noi lanciamo stasera una grande battaglia elettorale”, ha aggiunto Le Pen.

– foto Imagoeconomica –

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Ucraina, Papa “La pace è possibile, i leader ascoltino la gente”

ROMA (ITALPRESS) – “Anzichè fermarsi, la guerra si è inasprita. E’ triste che in questi giorni, i più santi e solenni per tutti i cristiani, si senta più il fragore mortale delle armi, anzichè il suono delle campane che annunciano la Resurrezione, è triste che le armi stiano sempre più prendendo il posto della parola. Rinnovo l’appello a una tregua pasquale, segno minimo e tangibile di una volontà di pace, si arresti l’attacco per venire incontro alle sofferenze della popolazione stremata”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus in Piazza San Pietro. “A tutti – prosegue – chiedo di avere il coraggio di manifestare che la pace è possibile, i leader ascoltino la voce della gente che vuole la pace e non l’escalation del conflitto”.

– foto agenziafotogramma.it –

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Due mesi di guerra in Ucraina, neanche la Pasqua ortodossa ferma le armi

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – Due mesi di guerra in Ucraina. Oggi il conflitto nel paese è al sessantesimo giorno e neanche la Pasqua ortodossa riesce a fermare le armi. Ancora missili, fuoco e paura nelle città, mentre si aggrava il bilancio delle vittime, anche tra i bambini. L’auspicio è che sul fronte diplomatico si trovi presto una soluzione di pace. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, lunedì 25 aprile sarà ad Ankara, dove incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. In un paese che si pone come importante mediatore nel conflitto in Ucraina. La visita di Guterres in Turchia precede quella a Mosca e a Kiev, prevista in settimana. In particolare, il segretario generale dell’Onu martedì incontrerà il presidente russo Vladimir Putin e due giorni dopo vedrà il leader ucraino Volodymyr Zelensky nel tentativo di giungere a un accordo per porre fine al conflitto. Nell’ultimo aggiornamento, lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha confermato che il fuoco e il blocco nell’area dell’acciaieria Azovstal di Mariupol nelle ultime ore sono continuati. “Vengono svelati – ha affermato Zelensky in un video – nuovi fatti sui crimini degli occupanti contro i nostri residenti di Mariupol”. Il presidente ucraino, inoltre, nel video diffuso nella serata di ieri, ha riferito che nell’attacco a Odessa ci sarebbero otto morti e almeno diciotto feriti. “Tra le vittime c’era una bambina di tre mesi”, ha aggiunto. “I missili – ha continuato – sono stati lanciati da aerei strategici russi, dalla regione del Mar Caspio. Siamo riusciti ad abbattere due missili, altri cinque hanno colpito una città pacifica, compreso il solito condominio”. Per il ministero della Difesa di Mosca, “missili ad alta precisione a lungo raggio delle forze aerospaziali russe hanno disattivato il terminal logistico di una pista d’atterraggio militare vicino a Odessa, dove era conservato un grande lotto di armi straniere ricevute dagli Stati Uniti e dai paesi europei”. Nel frattempo, secondo l’intelligence britannica “questa settimana l’Ucraina ha respinto numerosi assalti russi lungo la linea di contatto nel Donbass”. “Nonostante la Russia abbia ottenuto alcuni risultati territoriali – continua l’intelligence nel suo ultimo aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito -, la resistenza ucraina è stata forte su tutti gli assi e ha inflitto costi significativi alle forze russe. Lo scarso morale russo -si legge ancora – e il tempo limitato per ricostituire, riequipaggiare e riorganizzare le forze dalle offensive precedenti stanno probabilmente ostacolando l’efficacia del combattimento russo”. Intanto si aggrava il bilancio delle vittime tra i bambini nel paese: secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto a oggi, 213 bambini sono morti e almeno 389 sono rimasti feriti.

– foto imagoeconomica.it –
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Zelensky “La guerra può essere fermata solo da chi l’ha iniziata”

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Per quanto riguarda i negoziati insisto fin dall’inizio di farli con i vertici della Federazione Russa, perchè penso che i mediatori non possano avere l’effetto desiderato. Questa guerra può essere fermata solo da chi l’ha iniziata. Io vorrei mettere fine alla guerra, c’è la via diplomatica e la via militare e una persona sana di mente sceglie quella diplomatica per porre fine a centinaia di migliaia di vittime. I nostri partner, sia europei che Oltreoceano vedono quello che dice la Russia, cioè che l’Ucraina non vuole i negoziati, e tutti vedono che non è vero. Noi abbiamo la fiducia dei nostri partner, mentre nessuno si fida della Russia. Russia e fiducia sono contrari e non dei sinonimi”. Così il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un confronto con la stampa estera.
“Io non ho paura, la mia famiglia ha paura per essere sincero. Io non ho il diritto di aver paura perchè il nostro popolo ha dimostrato di non aver paura di niente. Se pensate che tema per la vita in occasione di un incontro con Putin, dico di no. Un leader sano di mente e normale non ha diritto di avere paura quando si combatte per la propria indipendenza”, ha aggiunto.

– foto agenziafotogramma.it –

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