LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha definito “fondamentalmente insoddisfacente” la risposta del governo maltese alle sue raccomandazioni per garantire giustizia per l’assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia e per il rafforzamento dello stato di diritto nel paese.
Diciotto mesi fa, l’assemblea aveva rivolto a Malta diverse raccomandazioni, e adesso ha affermato che l’attuazione delle raccomandazioni per garantire la giustizia a Daphne Caruana Galizia è rimasta “fondamentalmente insoddisfacente, senza risultati finali”.
Il rapporto denuncia la risposta di Malta sulla fine dell’impunità per la corruzione ad alto livello come “del tutto insoddisfacente”, mentre la risposta sul rafforzamento dello Stato di diritto a Malta è stata descritta “nel complesso insoddisfacente, con risultati contrastanti”. La commissione ha inoltre invitato il governo maltese ad “astenersi da ogni tentativo di imporre un limite di tempo arbitrario” sull’inchiesta pubblica indipendente che è ancora in corso.
Lunedì scorso, il primo ministro maltese Robert Abela ha detto che si aspetta che l’inchiesta pubblica si concluda entro la scadenza che aveva fissato, il 15 dicembre. Ha insistito sul fatto che l’indagine aveva avuto tempo sufficiente per adempiere al suo mandato.
Ma l’eurodeputata olandese Sophie in’t Veld in una lettera al governo maltese, ha chiesto al premier maltese di consentire il tempo necessario.
Nel settembre 2019, il governo maltese aveva annunciato l’avvio di un’inchiesta pubblica sull’assassinio di Caruana Galizia, uccisa da un’autobomba vicino alla sua casa a Bidnija il 16 ottobre 2017.
Nella sua reazione, il governo maltese ha affermato che negli ultimi mesi, aver portato avanti riforme costituzionali e istituzionali che sono state accolte positivamente dalla Commissione di Venezia dello stesso Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea.
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Caruana Galizia, il Consiglio d’Europa bacchetta Malta
Egitto, almeno altri 45 giorni in carcere per Patrick Zaki
ROMA (ITALPRESS) – Almeno altri 45 giorni di custodia in carcere per Patrick Zaki. Lo ha stabilito una corte penale antiterrorismo del Cairo, secondo quanto annuncia su Twitter l’Ong Eipr, di cui fa parte il ricercatore egiziano, studente all’Università di Bologna.
“Altri 45 giorni di detenzione preventiva per Patrick Zaki. Una decisione ingiusta e crudele nei confronti di Patrick, in carcere da più di 10 mesi. Non ci arrendiamo: continuiamo e continueremo a chiedere #FreePatrickZaki”, commenta sempre su Twitter Amnesty International Italia. E il portavoce Riccardo Noury aggiunge: “Decisione crudele e vergognosa”.
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Morto a 94 anni l’ex presidente francese Giscard D’Estaing
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – E’ morto l’ex presidente francese Valery Giscard d’Estaing. Lo riportano i media francesi. Aveva 94 anni ed era ricoverato in ospedale a Tours da metà novembre.
Capo dello Stato dal 1974 al 1981, era già stato ricoverato il 14 settembre all’ospedale Georges Pompidou di Parigi, per una lieve infezione ai polmoni.
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Covid, dal Regno Unito via libera al vaccino della Pfizer
LONDRA (REGNO UNITO) (ITALPRESS) – Sul vaccino anti-Covid la Gran Bretagna “brucia” il resto del mondo. L’ente regolatore del Paese ha infatti approvato il vaccino della Pfizer-BioNTech. Come annunciato dal ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, le prime dosi dovrebbero essere disponibili già dalla prossima settimana. “L’aiuto sta arrivando. Il Regno Unito è il primo paese al mondo ad avere un vaccino approvato clinicamente per la fornitura”, ha twittato in mattinata Hancock. La Gran Bretagna può quindi essere considerato il primo Paese al mondo in cui un vaccino ha ottenuto il via libera per la sua commercializzazione, dopo un iter che comunque è apparso piuttosto breve.
“Il governo – ha chiarito una fonte del Ministero della Sanità – ha accettato la raccomandazione dell’Agenzia indipendente per la regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari di approvare l’uso del vaccino Pfizer-BioNTech covid-19”.
Londra intanto ha ordinato 40 milioni di dosi, sufficienti per vaccinare 20 milioni di persone. Entusiasta il commento del premier britannico Boris Johnson, che intende monetizzare tale traguardo dopo una prima gestione della pandemia che ha sollevato molti dubbi.
“E’ fantastico che sia stato formalmente autorizzato il vaccino per il Covid-19 – ha twittato il capo del governo -. Il vaccino inizierà a essere reso disponibile in tutto il Regno Unito dalla prossima settimana. E’ la protezione dei vaccini che alla fine ci consentirà di reclamare le nostre vite e rimettere in moto l’economia”.
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Albania, da dicembre alternanza lezioni in classe e a distanza
La ministra dell’Istruzione dell’Albania, Evis Kushi, nel corso di una dichiarazione per i media ha detto che partendo dall’1 dicembre la scuola materna e i maturandi continueranno la lezioni in classe, non a distanza. Per le altre classi, la ministra ha sottolineato che si è pensato a lezioni miste, in classe e a distanza.
Secondo la Ministra, nelle settimane dispari per i primi due giorni le lezioni si svolgeranno in classe e gli altri tre a distanza. Nelle settimane pari il contrario, cioè i primi due giorni le lezioni si svolgeranno a distanza e gli altri tre in classe. Per quanto riguarda le scuole private e quelle in campagna con minore numero di studenti si continuerà con la lezione in classe.
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Repubblica San Marino ammessa allo spazio europeo dell’Istruzione Superiore
Il 19 novembre 2020 è una data che passerà alla storia per il piccolo e giovane ateneo sammarinese. Essa segna il raggiungimento di un traguardo importante per la Repubblica di San Marino e per l’Università degli Studi di San Marino, ovvero l’ingresso ufficiale di San Marino nell’ EHEA (Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore) e la conseguente adesione della sua università al Processo di Bologna. Nel corso di una cerimonia virtuale che si è svolta in apertura della Conferenza Ministeriale EHEA Rome 2020 – per la prima volta interamente in formato digitale – è stato conferito al Titano l’onore di far parte della rete di cooperazione tra i paesi, con l’obiettivo di costruire un futuro migliore nell’istruzione superiore.
La partecipazione di San Marino all’EHEA come 49° stato membro segna un passaggio storico per l’Università la quale, d’ora in poi, potrà godere di riconoscimenti ed opportunità di sviluppo a livello europeo. Il Processo di Bologna è uno dei più rilevanti processi intergovernativi globali di allineamento dei sistemi di istruzione universitaria dei Paesi appartenenti al Consiglio d’Europa. Ispirato dalla Dichiarazione della Sorbonne del 1998 nacque l’anno successivo, nel 1999, nel corso della Conferenza dei Ministri dell’Istruzione Superiore Europei tenutasi a Bologna. Al Processo di Bologna aderirono inizialmente 29 stati europei con l’obiettivo di costruire uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (EHEA) basato su principi e criteri condivisi, ovvero libertà e qualità accademica, libera circolazione di studenti e docenti, internazionalizzazione, sviluppo della dimensione sociale dell’istruzione superiore, marcata connessione al mercato del lavoro e apprendimento permanente dei laureati, partecipazione degli studenti alla vita degli atenei.
L’adesione al Processo di Bologna è un obiettivo inseguito già da diversi anni da San Marino. Il percorso di avvicinamento inizia già nel 2011 con la ratifica della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento dei titoli di studio. Poi, nel 2014, attraverso un’innovativa legge di riforma sull’istruzione universitaria, si è reso il sistema sammarinese coerente e in linea con la filosofia dello Spazio Europeo di Istruzione Superiore. Infine nell’ultimo anno, a seguito della domanda di adesione presentata nell’agosto del 2019, si è proceduto alla stesura di un dettagliato e corposo documento che ha illustrato la struttura, l’offerta formativa e le risorse dell’ateneo sammarinese. Un intenso lavoro di squadra reso possibile dalla collaborazione fra la Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, il Dipartimento Istruzione e l’Università degli Studi e alcuni esperti del Bologna Follow Up Group. Dal lavoro sinergico di queste figure è nato il Rapporto Nazionale, un ultimo passaggio, che ha permesso lo scorso 25 giugno la presentazione del sistema di istruzione superiore sammarinese ai membri del Bologna Follow Up Group e che ne ha decretato l’accettazione definitiva.
Il percorso di adeguamento di San Marino agli standard EHEA non può però dirsi ancora concluso. San Marino dovrà lavorare nei prossimi tre anni per raggiungere e consolidare una serie di obiettivi che la renderanno pienamente in linea con i valori e i principi fondamentali del Processo di Bologna. San Marino, determinata ad onorare gli impegni presi, sta già collaborando attivamente fornendo da un lato i necessari adempimenti di legge e dall’altro le fondamentali competenze di tecnici ed esperti del settore istruzione.
Questo prestigioso riconoscimento è dunque il risultato di un lungo ed articolato percorso avviato dieci anni fa e reso possibile dall’impegno e dalla perseveranza profusi sia in ambito politico che accademico. Da oggi l’Università degli Studi di San Marino entra a pieno titolo nella rete delle università europee, venendo equiparata per pregio, opportunità e visibilità ai maggiori atenei del vecchio continente. San Marino dismette dunque i panni di semplice osservatore per diventare protagonista attivo nella costruzione e nello sviluppo dei progetti e delle iniziative a carattere europeo inerenti il mondo dell’istruzione superiore.
Andrea Belluzzi (Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura): “Un altro passo è fatto. Per il Paese significa avere un’istituzione universitaria che si inserisce nel contesto delle università europee e che ora deve fare l’altro passo, cioè completare il proprio accreditamento. Un’istituzione che può fare sistema con il Paese, con la sua economia e con la sua cultura, per contribuire a quella crescita sostenibile a cui tutti aspiriamo”.
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Macron “Gli Usa capiranno, Europa sovrana con la propria difesa”
ROMA (ITALPRESS) – “Il cambiamento di amministrazione americana rallenterà le iniziative europee? Sono profondamente in disaccordo, per esempio, con l’editoriale su Politico firmato dal Ministro della Difesa tedesco (Annegret Kramp-Karrenbauer, ndr). Penso che si tratti di un controsenso storico. Per fortuna, la Cancelliera non è sulla stessa linea, se ho capito bene. Ma gli Stati Uniti ci rispetteranno come alleati solo se rimarremo seri con noi stessi e se saremo sovrani con la nostra stessa difesa”. Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron, in una lunga intervista alla rivista Le Grand Continent di cui il Corriere della Sera pubblica ampi stralci.
“Penso che, al contrario, il cambiamento di amministrazione americana sia un’opportunità per continuare in modo totalmente pacifico e sereno quello che degli alleati devono capire: dobbiamo continuare a costruire la nostra autonomia per noi stessi, come gli Stati Uniti fanno per loro, e come la Cina fa per sè”, aggiunge.
Per il presidente francese “è in atto una lotta positiva volta a fare dell’Europa la prima potenza educativa, sanitaria, digitale e verde. Queste sono le quattro grandi battaglie, che ci permetteranno di affrontare queste quattro grandi sfide. Ritengo che ci sia una seconda sfida: l’Europa deve riaccendere la fiaccola dei suoi valori – aggiunge -. Questi valori vengono abbandonati ovunque. La lotta contro il terrorismo e l’islamismo radicale è una lotta europea, ed è una lotta alla nostra altezza: credo che, in fondo, la lotta contemporanea sia contro la barbarie e l’oscurantismo. Il terzo grande progetto europeo è il cambiamento di prospettiva nei confronti dell’Africa e la reinvenzione dell’asse afro-europeo. E’ la lotta di una generazione, ma credo che sia fondamentale per noi”.
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Governo San Marino, rispetto delle regole per la zona arancione
Il Governo di San Marino, si legge in una nota, raccomanda ai cittadini “comportamenti responsabili in merito alle nuove norme delle Regioni Emilia Romagna e Marche” e intensifica i controlli sulle aree di confine per verificare gli spostamenti.
“Essere al confine con una zona arancione – si legge in una nota del Congresso di Stato della Repubblica di San Marino – significa rispettare con rigore tutte le disposizioni assunte per contenere il contagio”. Con questa ferma convinzione, il Congresso di Stato ha stabilito di “adottare le misure necessarie a garantire il massimo rispetto delle regole vigenti da domani nelle province confinanti e richiama la cittadinanza sammarinese ad attenersi con scrupolo a quanto disposto dalle autorità italiane per la mobilità nei territori limitrofi”.
“Nessuno spostamento dunque fra i territori -prosegue la nota – se non per i comprovati motivi previsti per le zone arancioni. Nel frattempo sono in corso contatti con le prefetture di Rimini e Pesaro, per definire un preciso elenco dei validi motivi che possano giustificare gli eventuali spostamenti. La volontà è quella di ricercare le migliori forme di collaborazione e di armonizzazione delle diverse disposizioni in vigore fra i nostri territori. Si raccomanda caldamente ai cittadini di prestare la massima attenzione e di svolgere all’interno della Repubblica tutte le funzioni e necessità quotidiane, evitando di muoversi verso i comuni limitrofi. Nel contempo si rinnova l’appello alla sensibilità e il rispetto delle regole, a tutela della salute di tutti. Le forze dell’ordine sammarinesi saranno impegnate in un’azione di vigilanza sulle aree di confine per controllare gli spostamenti”.
(ITALPRESS).









