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Biden “Vittoria chiara, ora gli Usa si uniscano per guarire le ferite”

ROMA (ITALPRESS) – “Il popolo di questa Nazione ha parlato. La nostra è una vittoria convincente è chiara”. Lo ha detto il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, durante il discorso per celebrare la vittoria a Wilmington, nel Delaware.
“Abbiamo ottenuto 74 milioni di voti, il numero più alto che un ticket americano abbia mai avuto”, ha spiegato Biden, facendo riferimento anche alla vicepresidente Kamala Harris, la prima donna eletta per questa carica.
“Non ci sono Stati blu o rossi, ci sono solo gli Stati Uniti – ha detto ancora l’esponente dei Democratici -: sarò un presidente che unisce, non che divide. Torniamo ad ascoltarci, siamo tutti americani. Diamoci una possibilità aiutandoci l’uno con l’altro”.
“Basta trattare i nostri avversari come nemici”, ha aggiunto Biden, per il quale “è il tempo di dire basta alla rabbia e alla demonizzazione della politica. La grande maggioranza degli americani che hanno votato vuole che i veleni restino fuori dalla politica e che il Paese si unisca, per guarire le sue ferite”.
Primo punto in agenda per Biden “mettere sotto controllo il Covid”. “Non risparmierò alcuno sforzo contro questa pandemia”, aggiunto.
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Libia, Papa “Concretizzare il cessate il fuoco”

CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Oggi a Tunisi iniziano le riunioni del Forum del dialogo politico libico, che vedranno coinvolte tutte le parti. Auspico vivamente che venga trovata una soluzione alla lunga sofferenza del popolo libico e che il recente accordo per un cessate il fuoco permanente sia rispettato e concretizzato. Preghiamo per i delegati del Forum”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus in piazza San Pietro.
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Biden vince le elezioni “Sarò il presidente di tutti gli americani”

Poco meno di 35 mila voti. E’ questa la distanza con cui Joe Biden ha battuto Donald Trump in Pennsylvania. Ma tanto è bastato per agguantare i venti voti elettorali mancanti per l’elezione alla presidenza degli Stati Uniti. Così Biden ha superato quota 270 elettori, lasciando indietro l’avversario Trump a 213, diventando ufficialmente il 46esimo presidente degli Usa. La prima reazione del neo-presidente è arrivata attraverso i social. Su Twitter ha commentato: “America, sono onorato che tu mi abbia scelto per guidare il nostro grande Paese. Il lavoro davanti a noi sara’ duro, ma prometto questo: saro’ il presidente di tutti gli americani, che abbiate votato per me o no”. “Ripaghero’ – ha concluso Biden – la fiducia che avete riposto nei miei confronti”.
Al commento di Biden è seguito quello della vice Kamala Harris, che da ora è la prima donna eletta vicepresidente nella storia degli Stati Uniti: “Queste elezioni sono oltre Joe e me. Si tratta dell’anima dell’America e della nostra determinazione a lottare per essa. Ci attende molto lavoro. E’ ora di iniziare”. Parla di “vittoria storica e decisiva” l’ex presidente americano Barack Obama, secondo cui Biden “farà gli interessi di ogni americano, che abbia avuto o meno il loro voto. Quindi incoraggio ogni americano a dargli una possibilità e il proprio sostegno”. Ma dall’altra parte della barricata, Trump denuncia un atteggiamento mistificatore da parte dell’avversario e dei media e non ha nessuno intenzione di concedere la vittoria: “Sappiamo tutti perché Biden si sta affrettando a fingersi vincitore con l’aiuto dei media alleati: non vogliono che la verità sia svelata. Le elezioni sono ben lontane dalla conclusione. Joe Biden non è stato riconosciuto vincitore da nessuno degli Stati”.
E rilancia sul ricorso: “A partire da lunedì il nostro caso sarà in tribunale perché si possa garantire il pieno rispetto delle leggi elettorali e riconoscendo il legittimo vincitore delle elezioni. Non mi fermerò finché il popolo americano non avrà il numero di voti onesti che merita e che la democrazia richiede”. Insomma, la battaglia per la presidenza sembra tutt’altro che conclusa. Intanto, dal web e dalle piazze arrivano le congratulazioni e i festeggiamenti per la vittoria di Biden. Da Stephen King, passando per Lebron James fino a Barbra Streisand. Mentre in strada si sono viste sfilate di clacson e caroselli. In questi minuti è in corso la conferenza stampa dei legali di Trump con un folto gruppo di sostenitori dell’ormai, almeno per ora, ex presidente degli Stati Uniti.
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Biden più vicino alla Casa Bianca, sorpasso in Pennsylvania

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Joe Biden sempre più vicino alla Casa Bianca. Il candidato democratico ad un passo dalla vittoria, grazie ad una rimonta sostenuta dal voto postale. In Pennsylvania, stato chiave e tra i cinque in bilico, l’ex numero due di Obama ha sorpassato Donald Trump. Se i dati si consolideranno, per il tycoon non ci sarà più nulla da fare. Al momento il distacco è di soli 7 mila voti e a poche ore dalla chiusura delle operazioni di conteggio si rivela un bottino significativo. Pure in Georgia le cose sembrano mettersi male per il presidente. Anche qui si registra il sorpasso del dem, anche se in questo caso il distacco è risicatissimo: soli 2 mila voti. Un margine così ristretto che con quasi certezza servirà un riconteggio delle schede per dichiarare il vincitore. Ipotesi confermata in una conferenza stampa ad Atlanta da parte del segretario di Stato della Georgia Brad Raffensperger. Tutto comunque è aggrappato alle ultime 4 mila schede da conteggiare. Più solido il vantaggio di Biden in Nevada e in Arizona, mentre in North Carolina si profila la vittoria di Trump.
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Usa, Trump “Se si contano i voti legali vinco facilmente”

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Se si contano i voti legali vinco facilmente, invece se si contano i voti illegali e quelli in ritardo ci rubano le elezioni”. Donald Trump non si arrende, e mentre il conteggio delle schede lo vede in svantaggio in Pennsylvania e Georgia, incontra i giornalisti alla Casa Bianca e rilancia le sue accuse di brogli.
“Difenderemo l’integrità del voto, non permetteremo ai corrotti di rubare le elezioni. Ci saranno azioni legali dappertutto”, ha detto il presidente uscente degli Stati Uniti, che ha aggiunto: “Sia io che Biden non avremmo dovuto permettere lo scempio del voto per posta”.
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Usa, Italian Design Day per progettare il futuro

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Si è svolta l’edizione 2020 dell’Italian Design Day negli Stati Uniti d’America. L’evento in webinar organizzato dall’Agenzia ICE di New York in coordinamento con i cinque uffici della rete USA e dall’Ambasciata Italiana a Washington, ha visto la partecipazione dei grandi protagonisti dell’“Italian Design System” negli USA.
Alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia negli Usa Armando Varricchio, che nel suo discorso di apertura ha sottolineato l’importanza dell’industria del design per lo sviluppo del Paese, il webinar, moderato dalla US Correspondent, Class CNBC, Stefania Spatti, ha visto l’intervento del direttore dell’Agenzia ICE di New York, coordimento USA, Antonino Laspina, che ha illustrato l’importanza strategica del design italiano in chiave export.
Panelist dell’evento: l’Architetto Piero Lissoni – Italian “Design Ambassador” for New York, il Maestro Gaetano Pesce – Master of Italian Design, Francesca Lanzavecchia – Creative Director & Co-Founder, Lanzavecchia + Wai, Marco Piva – Studio Marco Piva, Patrizio Cionfoli – Director of Design & Interaction, Studio Volpi, Yorgo Lykouria – Founder/Creative Director, Rainlight Studio.
Giunta alla sua quarta edizione, l’Italian Design Day, nasce per volontà del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha posto il design al centro della sua azione di promozione “Vivere all’italiana”, ed in questi 4 anni e’ riuscita ad imporsi come efficace strumento di promozione del design, quale espressione del Made in Italy, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Riflettendo sul tema della Giornata del Design, l’Ambasciatore Varricchio ha ricordato infine come “design in inglese significhi “progettare” e mai come quest’anno – segnato dalla pandemia – si debba fare leva sulla creatività, l’ingegno, e lo stile italiano per guardare avanti e prepararci al futuro”.
“L’industria del design italiano, gioca un ruolo strategico nelle nostre esportazioni in USA. – ha dichiarato Antonino Laspina, direttore dell’Agenzia ICE di New York, coordimento USA -. Siamo ben consci di questo, ed il nostro obiettivo è dare continuità alla promozione di questo asset, da sempre fiore all’occhiello del made in Italy”.
“Nel 2019 “l’Italia dell’Arredamento e dell’Edilizia” ha esportato negli USA beni per un valore di US $ 2,84 miliardi ed e’ al 6° posto tra i paesi fornitori. – ha continuato Laspina -. Nel periodo Gennaio-Agosto 2020 (ultimi dati disponibili) l’Italia ha esportato negli USA beni per un valore di 1,62 miliardi di dollari ed è tutt’ora al 6° posto tra i paesi fornitori. L’Italia è in grado di mettere in campo un’offerta per il mercato USA attenta alle esigenze del consumatore finale, e dei professionisti del mondo del design, con soluzioni sempre innovative dal punto di vista di stile, materiali e tecnologie e con filiere di aziende in grado di incontrare le esigenze specifiche dei progettisti più esigenti”, ha concluso Antonino Laspina.
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Usa, Biden verso la vittoria

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Joe Biden ad un passo dalla Casa Bianca. Pochi delegati dividono l’ex vice di Obama alla guida degli Stati Uniti. Soltanto il voto in un paio di stati in bilico impediscono al candidato democratico di dichiararsi il vincitore. Secondo la Cnn i dem hanno già ottenuto 253 delegati, mentre il fronte repubblicano è fermo a 213. Ma anche se riuscirà a conquistare i 270 delegati necessari per la vittoria, la sua elezione non sarà automatica ed immediata. Il presidente uscente Donald Trump ha già avviato la sua macchina legale; pronti i ricorsi, e in caso di un’affermazione dello sfidante non accetterà a cuor leggero il verdetto. Per l’attuale inquilino della Casa bianca l’ombra dei brogli si allunga sulle elezioni, invocando quindi il riconteggio delle schede e lo stop al conteggio delle nuove. Ma l’esito di queste presidenziali, inconsuete a causa della pandemia e per il numero record di elettori, resta comunque incerto. Tutto dipende dai risultati definitivi che giungeranno da 5 Stati in bilico dove ancora il voto per posta non è stato chiuso: Pennsylvania, Georgia, North Carolina, Nevada e Arizona. La sorpresa arriva proprio da quest’ultimo Stato, dove era data quasi per scontata la vittoria di Biden, anche confermata dai media vicini a Trump come la Fox, salvo poi registrarsi nelle ultime ore un’inaspettata rimonta dell’attuale presidente. Ma gli analisti non credono al “sorpasso”. Al momento in Arizona il dem è avanti con il 50,5%, Trump segue al 48,1%, con un distacco di meno di 70 mila voti. In Georgia è avanti Trump. Ma la grande rimonta si registra invece in Pennsylvania, stato chiave che alla fine si rivelerà decisivo nella scelta del vincitore. Biden, fino a ieri indietro a Trump di 700 mila preferenze, adesso grazie alle schede giunte per posta ha accorciato la distanza: a dividerli poco più di 120 mila voti. E lo spoglio chiuderà domani, quindi i giochi sono ancora aperti. In Nevada la vittoria di Trump è oramai assodata, più sfumata in North Carolina, l’ultimo stato a completare le operazioni di conteggio. Intanto Biden, avvertendo prossima la conquista della Casa bianca, pensa già al prossimo gennaio, quando potrebbe insediarsi nella stanza ovale. Per prima cosa ha insediato “transition team”, il gruppo di lavoro che sarà impegnato a negoziare il passaggio delle consegne e che di norma progetta l’architettura del futuro governo. Trump intanto chiede di non contare i voti giunti dopo l’election day, tanto da scrivere su Twitter a caratteri cubitali: “STOP THE COUNT!”. “Ogni voto arrivato dopo l’election day – ha specificato – non deve essere contato”, insistendo su presunti brogli. A smentirlo la fonte più autorevole in tema di rispetto delle regole di democrazia: l’Osce. Il direttore della missione di sorveglianza elettorale, Michael Georg Link ha voluto chiarire: “Abbiamo svolto dei controlli e non abbiamo riscontrato alcuna irregolarità. Non è emerso nulla nè nell’osservazione di breve periodo, né in quella di lungo periodo. Non c’è stata alcuna interferenza e nessuna manipolazione”. Link ha accusato Donald Trump di “grave abuso d’ufficio”, per il fatto che “il comandante in capo americano ha chiesto la fine del conteggio a causa della sua presunta vittoria”. “Le affermazioni di manipolazione di Trump sono prive di fondamento”, ha ribadito. In questo clima di incertezza si insinua anche la violenza. Manifestazioni a sostegno di uno e dell’altro si sono registrate in molti angoli degli States. Proteste non scevre da tensioni. In Arizona, a Phoenix, sostenitori di Trump denunciando brogli sono scesi in strada armati; disordini a Portland, in Oregon e a Seattle, nello stato di Washington.
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Elezioni Usa, Biden spera, Trump attacca

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Gli Stati in bilico sorridono a Joe Biden. Gli ultimi dati sulle elezioni presidenziali negli Usa, che arrivano da stati chiave come Wisconsin e Michigan, fanno ben sperare i Democratici. Nel Wisconsin ad esempio, l’ex vice di Obama è dato al 49,4% contro Donald Trump che si attesta al 48,8. In Michigan si registra il sorpasso, con il dem che è dato al 49,3% mentre l’attuale presidente statunitense è ad un’incollatura al 49,1%. Biden avanti anche nel Maine, in Nevada e in Arizona. Trump invece si prenderebbe la Georgia e il North Carolina. A questo punto le grandi incertezze riguardano la Pennsylvania. Qui The Donald è avanti di almeno 700 mila voti, ma pesa l’incognita sul voto postale, che potrebbe addirittura ribaltare il quadro. E la Pennsylvania potrebbe rivelarsi lo stato in cui si giocherà tutto e decidere l’esito all’ultimo momento. Se non altro perché le schede verranno scrutinate fino a venerdì. Al momento comunque Joe Biden è avanti rispetto a Trump anche se lo scarto è molto risicato. Sono poco più di 69 milioni le preferenze raccolte dal candidato democratico, un numero record che gli permette di sfondare la soglia del 50%. Biden prenderebbe più voti di quanti ne abbia presi Obama alle Presidenziali del 2012. Resta comunque una sfida all’ultimo voto, un testa a testa che non si esaurirà oggi ma che terrà in sospeso l’America almeno fino a venerdì. Resta comunque alta la tensione. Il presidente uscente Donald Trump, se l’esito delle elezioni si rivelerà a lui avverso, è pronto a una battaglia legale. “Abbiamo già vinto, ma è in atto una frode”, ha detto il presidente americano alla Casa Bianca incontrando giornalisti e sostenitori. Trump, certo dei brogli, ha quindi annunciato: “Ricorreremo alla Corte Suprema”. E su Twitter, appena negli Stati Uniti si è fatto giorno, ha avanzato inquietanti sospetti: “Ieri notte avevo un solido vantaggio in molti Stati chiave, in quasi tutti quelli governati e controllati dai democratici. Poi, uno ad uno, i vantaggi hanno iniziato a scomparire magicamente mentre venivano contate schede a sorpresa. Molto strano”. Joe Biden, nonostante il sorpasso in Michigan e Wisconsin, mostra invece la cautela e rimanda ogni valutazione alla conclusione dello spoglio. “Non ci fermeremo finché il voto di tutti non sarà contato”, fa sapere su Twitter.
(ITALPRESS)