ROMA (ITALPRESS) – I rapporti con la Libia, la necessità di non ricorrere all’uso delle armi, la missione Irini e la proposta di modifica del memorandum sui migranti sono stati alcuni dei temi al centro dell’incontro, a Tripoli, tra il ministro degli esteri Luigi Di Maio e il presidente del Governo libico Serraj.
Il titolare della Farnesina ha fatto il punto della situazione, incontrando la stampa all’aeroporto militare di Ciampino, al suo rientro.
“Il viaggio in Libia di oggi – ha detto Di Maio – è stato fondamentale per riannodare le fila di un dialogo mai interrotto, anche nelle fasi più drammatiche del Covid-19. La mia visita è in una cornice di massima condivisione europea. La Libia è una priorità per la nostra politica estera e per la sicurezza nazionale. Siamo determinati a difendere i nostri interessi geostrategici che coincidono con quelli dello stremato popolo libico. Abbiamo fatto presente al presidente Serraj – ha aggiunto il ministro – che il rischio di combattimenti e vittime per liberare Sirte va evitato. E’ essenziale evitare il congelamento del conflitto che porterebbe a una divisione inaccettabile per il Paese, anticamera di nuovi conflitti”.
Per Di Maio “il ricorso alle armi non è la soluzione alla crisi. Diciamo no – ha continuato – a una nuova escalation militare,
piuttosto questa deve essere un’occasione per negoziare un ‘cessate il fuocò che coinvolga tutti gli attori in gioco. Non ci può essere alcuna soluzione militare alla crisi libica, l’unico percorso di pace è l’accordo negoziato dalle Nazioni Unite. Le armi non sono la soluzione a questa crisi, la Libia merita di più. E’ stata accolta con favore – ha sottolineato Di Maio – la ripresa dei negoziati 5+5, l’aspettativa italiana è che si registrino progressi nella controparte libica. La diplomazia ha tempi più lunghi delle armi, ma porta a risultati più sostenibili”. Il ministro ha discusso con il leader libico anche
dell’operazione Irini e delle violazioni dell’embargo sulla
vendita delle armi. “L’afflusso di armi in violazione dell’embargo deve cessare, l’operazione Irini ha un ruolo
fondamentale. Irini deve essere geograficamente bilanciata e
Imparziale. Vogliamo informare le Nazioni Unite su tutte le
violazioni dell’embargo. L’Italia rimane per Tripoli un partner
insostituibile”. Di Maio ha, infine, annunciato, di avere ricevuto da Serraj la proposta di modifica al memorandum sui migranti. “Oggi – ha detto – è stato ottenuto un risultato importante, il presidente Serraj mi ha consegnato la proposta libica di modifica al memorandum 2017 in materia migratoria. Dobbiamo approfondire i contenuti di questa proposta, ma da una prima lettura sembra vada nella giusta direzione. Confido che presto – ha concluso – potremo avviare un apposito Comitato misto per negoziare il testo. La data dovrebbe essere quella del 2 luglio, intorno alla quale si potrà avviare il Comitato per iniziare i negoziati sulle modifiche al memorandum”.
(ITALPRESS).
Libia, Di Maio incontra Serraj “Evitare la divisione del Paese”
Capo polizia Malta “Pronto a perseguire Muscat se ci saranno prove”
“Sotto la mia guida la polizia non sarà influenzata da nessuno”. Lo ha annunciato il nuovo capo della polizia maltese Angelo Gafà. Gafà ha riconosciuto che quella della corruzione è una delle sfide da affrontare e ha aggiunto che verranno prese misure concrete, oltre al fatto che non saranno tollerati abusi da parte della polizia. “I nomi non mi impressionano, indagheremo chiunque… Ogni caso di corruzione sarà indagato e perseguiremo se avremo le prove”, ha spiegato il capo della polizia, dicendosi pronto a indagare sull’ex primo ministro Joseph Muscat se emergeranno prove a suo carico. Stessa posizione riguardo l’ex ministro dell’Energia Konrad Mizzi e l’ex capo dell’ufficio del primo ministro, Keith Schembri. Muscat, Mizzi e Schembri stanno affrontando varie accuse di corruzione dopo è emerso che 17 Black, la compagnia segreta proprietà dell’imprenditore Yorgen Fenech, accusato di essere il mandante dell’assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, ha realizzato un profitto di 4,6 milioni di euro dopo una decisione presa da Enemalta nel 2015 per l’acquisto di un parco eolico in Montenegro. Gafà ha anche affermato che le raccomandazioni dell’entita anticorruzione del Consiglio d’Europa, il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO), saranno applicate per garantire buona governance e responsabilità.
Durante la conferenza stampa ha anche annunciato un cambiamento nella guida della sezione che investiga i reati economici. La precedente leadership è stata fortemente criticata dall’opposizione nazionalista e dalla società civile a causa della mancanza di azione per indagare accuse di corruzione che coinvolgono persone in posizioni alte. Angelo Gafà è un ex ufficiale delle forze armate di Malta, succede a Lawrence Cutajar, che si è dimesso lo scorso gennaio. Cutajar aveva affrontato molte critiche, dopo aver omesso di indagare diverse accuse di corruzione che coinvolgono il governo laburista.
(ITALPRESS/MNA).
Assalto Reading, Polizia britannica indaga per terrorismo
La polizia Britannica, dopo voci ufficiali e smentite, ha reso noto che l’attacco al coltello avvenuto ieri a Reading è trattato come un “episodio terroristico”.
Il bilancio è di tre morti e tre feriti gravi. Sotto custodia è finito un 25enne. L’assalto è avvenuto in un parco della città, dove si era da poco concluso un meeting di un’organizzazione antirazzista.
(ITALPRESS).
Caso Caruana, Abela chiede dimissioni vicepresidente Laburisti
Il primo ministro maltese e leader dei Laburisti Robert Abela ha chiesto al vicepresidente del partito Chris Cardona di dimettersi dal suo incarico a seguito dei nuovi dettagli emersi sull’assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia . Abela ha confermato questo nuovo sviluppo a seguito di una riunione del governo. Cardona, il cui nome è stato citato più volte durante le indagini sul caso Caruana Galizia, non è stato confermato ministro quando Robert Abela è diventato premier, e lo scorso aprile si era dimesso dal Parlamento. Nella precedente amministrazione guidata dall’ex primo ministro Joseph Muscat, Cardona aveva la delega all’Economia. Dopo le dimissioni di Cardona, il Partito Laburista inizierá un iter elettorale per il successore. (ITALPRESS) – (SEGUE). Durante i procedimenti contro Yorgen Fenech, il sospetto principale dell’assassinio di Caruana Galizia, un testimone ha dichiarato sotto giuramento che a Melvin Theuma, a cui era stato concesso il perdono presidenziale, l’omicidio era stato ordinato da Keith Schembri, l’ex capo dell’ufficio del primo ministro, e dallo stesso Fenech. L’ex ministro dell’Economia avrebbe pagato per l’omicidio di Caruana Galizia, usando un intermediario. Cardona ha negato le affermazioni fatte sotto giuramento definendole “sciocchezze”.
(ITALPRESS/MNA).
Cina, produzione industriale aumenta ancora a maggio
La produzione industriale in Cina è aumentata nuovamente a maggio mentre i dati ufficiali di lunedì hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono ulteriormente migliorate dopo il crollo visto all’inizio dell’anno, ma i funzionari hanno avvertito che il Paese ha dovuto affrontare una ripresa dura a seguito della crisi da coronavirus.
L’economia numero due al Mondo è stata martellata dalla malattia, con rigide misure di blocco per contenerla che hanno causato la prima recessione negli ultimi decenni tra gennaio e marzo.
La produzione industriale è cresciuta del 4,4% il mese scorso, stando a quanto rivelato dall’Ufficio di statistica nazionale, in aumento rispetto al 3,9% di aprile, che è stato il primo aumento quest’anno.
La lettura è stata leggermente inferiore alla previsione del 5% di un sondaggio di Bloomberg ma rappresenta un netto miglioramento del crollo del 13,5% nei primi due mesi del 2020.
Le vendite al dettaglio sono rimaste in territorio negativo, con una contrazione del 2,8% a maggio e, sebbene il dato fosse anche peggiore del previsto 2% stimato, era molto migliore della contrazione del 7,5% subìta ad aprile.
La spesa per consumi è sempre più cruciale per l’economia cinese poiché i leader cercano di spostarla da quella trainata da investimenti ed esportazioni e ha assunto maggiore importanza con i mercati esteri colpiti dal virus. Ma una spesa lenta indica che le persone sono ancora ansiose di tornare alle loro vite normali.
Jiang Yuan, vicedirettore del dipartimento industriale della NBS, ha osservato che il recupero di alcune industrie e prodotti si è indebolito a maggio, aggiungendo che “l’ambiente esterno è complesso e il funzionamento stabile dell’economia industriale deve ancora affrontare molte difficoltà e incertezze”.
La disoccupazione – che è cresciuta quest’anno – è leggermente diminuita al 5,9%, dal 6% di aprile.
(ITALPRESS).
Papa “Rilanciare il cammino per la pace in Libia”
“Seguo con grande apprensione e anche con dolore la drammatica situazione in Libia. E’ stata presente nella mia preghiera in questi ultimi giorni. Per favore, esorto gli Organismi internazionali e quanti hanno responsabilità politiche e militari a rilanciare con convinzione e risolutezza la ricerca di un cammino verso la cessazione delle violenze, che porti alla pace, alla stabilità e all’unità del Paese”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus.
“Prego anche per le migliaia di migranti, rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni in Libia. La situazione sanitaria ha aggravato le loro già precarie condizioni, rendendoli più vulnerabili da forme di sfruttamento e violenza – ha aggiunto -. C’è crudeltà. Invito la comunità internazionale, per favore, a prendere a cuore la loro condizione, individuando percorsi e fornendo mezzi per assicurare ad essi la protezione di cui hanno bisogno, una condizione dignitosa e un futuro di speranza. Fratelli e sorelle, di questo tutti abbiamo responsabilità, nessuno può sentirsi dispensato. Preghiamo tutti per la Libia in silenzio”.
(ITALPRESS).
Nuovi casi di coronavirus a Pechino, scatta lockdown in alcune zone
ROMA (ITALPRESS) – A causa di un nuovo focolaio collegato al mercato della carne di Xinfadi, è scattato il lockdown in diversi quartieri di Pechino. In particolare, 11 complessi residenziali nel Sud della capitale sono stati isolati e tra scuole e asili sono stati chiusi. Nei giorni precedenti, infatti, le autorità sanitarie hanno scoperto sette casi di Covid-19. Nel frattempo tutti i dipendenti del mercato sono stati sottoposti a tampone. I nuovi casi registrati sono i primi avvenuti nella capitale cinese dopo uno stop di circa 50 giorni. L’ultimo caso della città prima del recente picco è stato segnalato a metà aprile. Per questo nuovo focolaio al momento le autorità non hanno fornito spiegazioni, ma una nuova ondata di epidemia sarebbe un colpo durissimo, dopo le pesanti misure adottate per arginare la prima, con le ricadute sull’economia.
(ITALPRESS).
Malta autorizza lo sbarco di 425 migranti
Sono stati autorizzati nella notte a sbarcare i 425 migranti che si trovavano a bordo di quattro imbarcazioni turistiche tenute a largo delle acque territoriali maltesi, per volontà del governo. Nelle scorse settimane Il Consiglio d’Europa e varie organizzazione non governative hanno protestato e accusato il governo maltese di “detenzione e arresto illegale” di migranti, chiedendo l’accesso sulle navi. Sembra che la decisione di procedere allo sbarco sia stata adottata dal governo “per non mettere in pericolo la vita degli equipaggi, a causa della mancanza di azione e solidarietà da parte di altri Stati membri affinché questi immigrati vengano distribuiti tra i paesi dell’Ue”.
Dopo ore di negoziati, nella notte tra sabato e domenica il governo maltese ha dato il permesso allo sbarco, sottolineando che la decisione era stata presa dopo che la situazione a bordo delle barche era diventata molto difficile e molto tesa. Il governo ha anche affermato che sono in corso trattative per la ricollocazione dei migranti e che il processo di richiesta di asilo doveva essere accelerato. Inoltre, i migranti che non si faranno identificare saranno rimpatriati. Malta si dice risoluta nel suo percorso di collaborazione con la Libia, che viene considerata la soluzione più efficace al problema del traffico di esseri umani. Il governo maltese ha affermato che nei giorni scorsi, grazie alla cooperazione, oltre 1.500 migranti sono stati rimandati in Libia. Ciriche sono piovute sul governo da parte dell’Unione Europea, dal Consiglio d’Europa e da varie organizzazioni non governative per aver lasciato i migranti in mare. Inoltre, l’Unione europea ha chiesto al governo maltese di consentire lo sbarco di tutti i migranti prima di avviare i negoziati sulla riallocazione in altri paesi dell’UE.
(ITALPRESS/MNA)









