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Si sblocca l’export di mascherine da Germania e Francia

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Si sbloccano le esportazioni di dispositivi di protezione individuale, come mascherine e tute, dalla Germania e dalla Francia. Ne dà notizia il ministero dello Sviluppo Economico. “Lo sblocco delle esportazioni di dispositivi sanitari di protezione personale (mascherine, tute e schermi facciali) dalla Germania e dalla Francia – spiega il ministro Stefano Patuanelli – è un segnale di buon senso e di solidarietà europea che si iscrive nel solco della leale collaborazione fra Stati Membri dell’Unione Europea, soprattutto in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo”.

“Esso è dovuto anche alla positiva azione della Commissione Europea in questa critica contingenza, e ringrazio personalmente il Commissario Breton per le non rituali espressioni di solidarietà che mi ha rivolto in questi giorni, ed anche per essersi personalmente adoperato per la soluzione del problema attraverso interlocuzioni dirette – prosegue -. Con lui stiamo anche discutendo di mirate azioni di riconversione produttiva volte a rafforzare i comparti che garantiscono l’approvvigionamento dei dispositivi sanitari oggi indispensabili”. “Sono certo che restando uniti e solidali fra Paesi membri e nei rapporti con le Istituzioni Europee, contribuiremo a sostenere e a rendere meno difficile il lavoro eroico che in questi giorni svolgono il personale medico e paramedico, nonchè la protezione civile e tutti i volontari”, conclude Patuanelli.

Soddisfatto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Un’altra buona notizia. Vi comunico che è stata sbloccata l’esportazione, dalla Germania e dalla Francia, di mascherine, tute e schermi facciali – scrive su Facebook -. Siamo impegnati a tutelare la salute dei nostri cittadini e in questa fase, più di prima, è fondamentale la collaborazione tra gli Stati. Siamo davanti a una crisi che riguarda tutti, in Italia e all’estero. Se rimaniamo uniti possiamo farcela”.

(ITALPRESS).

Coronavirus, Trump negativo al test

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è risultato negativo al test per il Covid-19. Lo ha reso noto il suo medico, Sean P. Conley, secondo quanto riferiscono i media Usa. L’inquilino della Casa Bianca si era sottoposto al test venerdì sera. Nello scorso fine settimana aveva cenato in un suo resort in Florida con una delegazione di Stato brasiliana, di cui faceva parte un membro dello staff del presidente Jair Bolsonaro poi risultato positivo al coronavirus. Anche lo stesso Bolsonaro si è poi sottoposto al test ed è risultato negativo.
Il vicepresidente Usa Mike Pence intanto ha annunciato l’estensione a Regno Unito e Irlanda dello stop ai viaggi da e per gli Stati Uniti, già deciso nei giorni scorsi per il resto d’Europa.
(ITALPRESS).

Trump dichiara emergenza e stanzia 50 miliardi

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“Dichiaro ufficialmente l’emergenza nazionale: sono due parole molto pesanti”. Lo ha detto il Presidente Donald Trump nella conferenza stampa in cui ha dichiarato la più drastica misura a disposizione di un’amministrazione americana, per affrontare la crisi del coronavirus. Dalla Casa Bianca, Trump ha annunciato che verranno allocati 50 miliardi di dollari, destinati “agli Stati e alle zone del Paese che stanno affrontando la crisi del coronavirus”. Il Presidente ha detto che chiederà agli ospedali “di attivare i loro piani di preparazione alle emergenze” e che darà potere esecutivo al segretario del dipartimento per la salute pubblica, Alex Azar del Department of Health and Human Services (HHS) “di rinunciare a tutti gli ordinamenti legali per dare ai dottori e agli ospedali la massima flessibilità di prendersi cura dei pazienti”. In questo modo, ha spiegato il Presidente, “tagliando le regolamentazioni gli ospedali potranno fare quello che vogliono, quello che devono fare: esorto tutti gli Stati a istituire immediatamente centri operativi d’emergenza dove serve”. Trump, che si è presentato in conferenza stampa con l’intera task force anti-coronavirus guidata dal vice presidente Mike Pence e con una serie di amministratori delegati di potenti aziende statunitensi, si è detto soddisfatto del lavoro svolto: “Stiamo facendo grandiosi progressi, se paragoniamo il nostro Paese ai numeri degli altri”. E sui test da effettuare, il cui numero di oggi vede gli Stati Uniti molto più indietro rispetto ad altri Paesi come Cina, Italia e Corea del Sud, ha detto: “Non vogliamo che tutti facciano questo test”, ha detto. “È totalmente inutile”. Trump ha poi espresso ottimismo per il futuro: “Passerà, passerà e saremo più forti del virus”. E ha difeso la scelta di chiudere i confini, mercoledì scorso: “L’Europa è un’area calda della crisi e abbiamo fatto bene a chiuderli. Usciremo dalla crisi”. In queste ore l’amministrazione Trump, attraverso il lavoro del ministro del Tesoro Steve Mnuchin e la Speaker alla Camera, Nancy Pelosi, ha negoziato per confezionare un pacchetto di aiuti in relazione all’emergenza coronavirus. Al centro del pacchetto, la gratuità dei test per il virus e la conferma della retribuzione garantita nei giorni di malattia per tutti coloro saranno costretti a stare a casa per il virus. Altro punto nel pacchetto, una serie di fondi per gestire le indennità di disoccupazione e potenziare programmi di sostentamento per minori, famiglie e anziani. I leader dei repubblicani alla Camera però hanno al momento rifiutato di firmare il pacchetto senza il supporto pubblico del Presidente. La dichiarazione d’emergenza nazionale potrebbe sbloccare il voto, anche se lo stesso Mnuchin si è detto “non così certo che la legge passerà stasera”.
“Saremo in grado di sconfiggere questa crisi solo se saremo determinati nel comprenderne la sua portata, in modo da poter perseguire con una risposta che sia sostenuta dagli scienziati e che sia capace di mettere la sicurezza delle famiglie prima di ogni cosa”, ha detto ai giornalisti dalla Camera, Nancy Pelosi.
(ITALPRESS).

Oms “L’Europa è l’epicentro della pandemia”

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“L’Europa è diventata l’epicentro della pandemia. Ci sono sempre più casi che vengono registrati ogni giorno, in un numero maggiore rispetto alla Cina quando era nel picco dell’epidemia”. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel corso del briefing con la stampa sull’emergenza coronavirus. “Moltissimi Paesi stanno agendo in base alle linee guida dell’Oms – ha aggiunto -. La maggior parte ha anche un piano nazionale, questo significa avere un approccio multisettoriale, anche per la ricerca”.
(ITALPRESS).

A Malta sale l’allarme coronavirus, capitale deserta

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Con tre nuovi casi di coronavirus Covid-19 accertati Malta il totale al momento sull’isola sale a 12.
Il primo nuovo caso è un maltese di 45 anni che ha avuto i primi sintomi due giorni fa. Era tornato da Monaco di Baviera il 6 marzo. L’uomo è in buone condizioni al reparto di Malattie infettive dell’ospedale Mater Dei. La famiglia del 45enne è ora in quarantena.
Positivo anche un italiano di 40 anni residente a Malta. Si era recato a Parigi il 29 febbraio ed era tornato a La Valletta il 6 marzo. Dopo quattro giorni ha avvertito i primi sintomi.
Il terzo nuovo caso di oggi è una donna, operatrice sanitaria. Si era recata a Bruxelles il 5 marzo e cinque giorni dopo era tornata al lavoro, l’indomani sono arrivati i primi sintomi.
Le autorità sanitarie maltesi hanno dichiarato che stanno identificando le persone che sono venute in contatto con le persone contagiate per essere messe in quarantena. La Sovrintendenza per la Sanità a Malta si aspetta che i casi possano aumentare, e sono stati inaspriti i controlli per il rispetto della quarantena. Le associazioni dei medici chiedono con sempre maggiore forza al governo misure draconiane per evitare la diffusione del virus.

Poche ore dopo che il governo ha deciso di chiudere tutte le scuole e i centri per l’anziani, il popolo maltese si è svegliato più preoccupato a causa dell’emergenza coronavirus. Sospese anche le messe.
Scene surreali nella capitale La Valletta, con le strade principali erano quasi deserte. Poche persone vanno al lavoro e le piazze principali sono silenziose. Un numero consistente di proprietari di ristoranti e negozi ha deciso di non aprire, anche per prevenire assembramenti.

Intanto è stato chiesto ai cittadini di non utilizzare il servizio di trasporto via mare tra Malta e Gozo, se non per estrema necessità, e di restare a casa il più possibile.

(ITALPRESS/MNA).

(crediti foto: Martin Agius)

Coronavirus, Trump sospende i viaggi Usa-Europa

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sospeso tutti i viaggi dall’Europa per 30 giorni, a partire dalla mezzanotte di questo venerdì, a causa dell’emergenza coronavirus. Lo ha annunciato in un discorso alla nazione direttamente dallo Studio Ovale della Casa Bianca. “È una misura forte ma necessaria”, ha spiegato Trump, precisando che le restrizioni “non riguarderanno il Regno Unito”, e motivando la sua scelta dicendo che “l’Europa non ha preso le precauzioni necessarie a riguardo”. Le restrizioni non verranno applicate sui cittadini americani in viaggio dall’Europa, né sui residenti permanenti (possessori di Green Card).
Trump ha definito il virus “straniero”, affermando che si tratta di “un’orribile infezione” contro cui la sua amministrazione prenderà “azioni senza precedenti per evitare il dilagare del coronavirus nel nostro Paese”. Nel suo discorso Trump ha aggiunto che le compagnie assicurative si sono dette d’accordo nell’estendere la copertura sanitaria per coprire le cure mediche relative al coronavirus e che “non ci saranno extra pagamenti a sorpresa in bolletta”.
Nel suo discorso, durato una manciata di minuti, il presidente ha chiesto al popolo americano “di stare tranquillo”. Per Trump il rischio per gli americani di ammalarsi gravemente è “estremamente basso”, e ha assicurato che non si tratta di “una crisi finanziaria ma di un momento temporaneo di difficoltà che dobbiamo attraversare come nazione e come pianeta”. Auspicando di mettere da parte “ogni divisione partitica”, ha poi chiesto al Congresso di agire in sede legislativa per attuare una serie di dispositivi che diano supporto finanziario ai lavoratori in cura per il coronavirus.
Il travel ban ai danni dell’Europa, ha precisato il presidente in un tweet subito dopo la fine del discorso alla nazione, “non sarà applicato sulle merci, ma solo sulle persone”.
(ITALPRESS).

Coronavirus, Malta sospende i collegamenti con altri 4 Paesi

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Dopo quelli con l’Italia, Malta ha deciso di sospendere i trasporti passeggeri con altri quattro Paesi europei: Svizzera, Germania, Francia e Spagna. Lo ha annunciato il primo ministro Robert Abela, alla luce dell’aumento dei contagi da coronavirus in questi Paesi. Sarà consentito solo il transito delle merci.
Tutti coloro che sono arrivati da queste località sono obbligati a una quarantena obbligatoria di 14 giorni. Prevista una multa per i trasgressori.
(ITALPRESS/MNA).

Malta sospende i collegamenti con l’Italia

Tutti i voli tra Malta e l’Italia sono stati interrotti per disposizione del primo ministro Robert Abela a seguito della crisi causata dal Coronavirus. Secondo quanto riporta Malta Today tutti i catamarani che collegano Malta alla Sicilia potranno essere utilizzati solo per il trasposto di merci. Si fermano dunque tutti i collegamenti tra il nostro Paese e La Valletta, con pesanti ricadute per gli italiani che avevano intenzione di rientrare nella Penisola.

Sono migliaia gli italiani che vivono a Malta. Per loro dopo questi provvedimenti non sarà possibile al momento rientrare in Italia.

Attualmente a Malta i contagiati da Coronavirus sono 4 e riguardano tutti soggetti che hanno viaggiato tra l’isola e il Nord Italia nei giorni scorsi.