“Il Governo cinese di fronte all’epidemia ha adottato misure di prevenzione e controllo rigorose e precise, agendo in modo responsabile sia nei confronti del popolo cinese che della comunità internazionale, e ora i nostri sforzi stanno gradualmente producendo risultati positivi”. È un passaggio di un messaggio del presidente cinese Xi Jinping al capo dello Stato Sergio Mattarella, letto al Quirinale da un emissario del governo di Pechino in occasione del concerto straordinario per l’Anno della cultura e del turismo Italia-Cina 2020.
“Il governo e il popolo cinese sono fiduciosi, determinati e possiedono le capacità per vincere la battaglia contro l’epidemia, e salvaguardare la sicurezza sanitaria regionale e globale – aggiunge Xi Jinping -. Le difficoltà sono temporanee, le amicizie imperiture. Quest’anno ricorre il 50esimo anniversario dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia. Attendo di rivederla per continuare a scrivere insieme un nuovo capitolo dell’amicizia sino-italiana”.
“In questo momento in cui il popolo cinese sta lottando contro l’epidemia con tutte le sue forze le parole del suo messaggio sono un segnale della sua fiducia e del suo sostegno nei nostri confronti. La scorsa settimana ha voluto incontrare gli studenti di una scuola elementare presso un quartiere di Roma in cui la comunità cinese è molto numerosa – conclude il presidente cinese -. Oggi ha voluto organizzare questo concerto straordinario di una pianista di origine cinese. Si tratta di un ulteriore gesto concreto che mostra come la vera amicizia si veda nel momento del bisogno e io ne sono profondamente commosso”.
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Xi Jinping “Primi risultati contro il coronavirus”
Libia, Di Maio a Haftar “La soluzione non è militare”
“Oggi di nuovo in Libia, a Bengasi, per incontrare il generale Haftar, al quale ho ribadito che l’Italia non accetta alcuna interferenza esterna e che bisogna lavorare con impegno per un cessate il fuoco permanente. In Libia c’è un popolo che vuole delle risposte. La risposta non può essere però in alcun modo militare. Non possono essere le armi o i bombardamenti. La strada da seguire deve essere inevitabilmente quella del dialogo e della diplomazia”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“Stiamo lavorando concretamente affinché quella strada sia intrapresa da ambo le parti ed è fondamentale per noi che gli esiti della conferenza di Berlino siano rispettati – prosegue il ministro -. Non esitai a dire all’inizio del mio mandato alla Farnesina che era stato perso del terreno in Libia, oggi però è altrettanto doveroso dire che qualcosa è stato recuperato. Siamo tornati ad avere un peso determinante in Ue e una indubbia affidabilità con tutti gli attori coinvolti, questo grazie anche al lavoro dei nostri tecnici, del corpo diplomatico e dei nostri apparati di intelligence”.
“Il percorso, sia chiaro, resta complesso, quindi no trionfalismi o slogan di alcun genere. Al contrario, bisogna continuare a lavorare con costanza, lavorare per la pace e, allo stesso modo, per difendere i nostri asset geostrategici che rappresentano l’interesse nazionale – conclude Di Maio -. Domenica sarò a Monaco per la conferenza ministeriale sui seguiti di Berlino, dove avrò modo di incontrare i colleghi degli altri Paesi coinvolti nel dossier libico e la prossima settimana, a Roma, vedrò il ministro russo Lavrov nel formato 2+2 insieme al ministro della Difesa Guerini”.
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Libia, Di Maio incontra Sarraj “Approccio inclusivo”
“Questa mattina a Tripoli, in Libia, dove ho incontrato il presidente Serraj e il ministro degli Interni Bashaga. Continuiamo a lavorare per il rispetto dell’embargo sulle armi e per portare le parti a un cessate il fuoco permanente”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“La comunità internazionale oggi davanti a sé ha molti dubbi e una certezza, che i bombardamenti del 2011 furono un errore imperdonabile, tanto che ne stiamo ancora pagando le conseguenze – aggiunge -. Ma ora è arrivato il momento di dare un segnale diverso. L’Italia sarà determinante in ogni scelta europea. Nessuno come noi conosce la Libia, nessuno come l’Italia ce l’ha a poche centinaia di chilometri dalle proprie coste. C’è un rischio terrorismo che non possiamo sottovalutare, Paesi che ignorano la pace e che continuano ad armare le parti sul terreno. Non possiamo accettarlo”.
“Stiamo avendo un approccio inclusivo, coinvolgendo tutte le municipalità libiche e dialogando con tutte le realtà. L’obiettivo è ristabilire le adeguate condizioni di sicurezza affinché le nostre imprese possano anche tornare ad investire.
Non è una strada, è la strada. Quella del buon senso e di chi ha davvero a cuore il destino del popolo libico e la sicurezza dei suoi cittadini”, conclude Di Maio.
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Usa, Sanders vince le primarie Dem in New Hampshire
Bernie Sanders ha vinto le primarie dei Democratici in New Hampshire. Con il 26% dei consensi, il senatore del Vermont ha preceduto l’ex sindaco di South Bend, Indiana, Pete Buttigieg, che aveva conquistato più delegati in Iowa ma si è fermato al 24%, con uno stacco tuttavia minore rispetto alle previsioni. Buttigieg aveva fatto segnare a Nashua, domenica scorsa, l’evento più seguito dell’intera campagna elettorale, ma non è riuscito a vincere nelle grandi città dello Stato.
Vera sorpresa della notte in New Hampshire è stata Amy Klobuchar, la senatrice del Minnesota al terzo posto con quasi il 20% delle preferenze. Delusione per Elizabeth Warren, ferma al di sotto della doppia cifra. Tracollo di Joe Biden, l’ex vice di Obama che non ha nemmeno raggiunto il 9%.
È stata la notte anche dei primi ritiri: Andrew Yang e Michael Bennet hanno annunciato Lo stop alla campagna elettorale.
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Trump assolto al Senato da accuse di impeachment
Il Senato americano assolve il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dagli articoli di Impeachment, nell’ambito dello scandalo Ucrainagate. Sono stati 52 i senatori contrari alla rimozione del Presidente per l’accusa di abuso di potere, 48 hanno votato a favore. Sono stati invece 53 i contrari per l’articolo di Impeachment per ostruzione al Congresso, 47 i senatori a favore.
Un voto ampiamente previsto che però non può far sorridere pienamente il Presidente a causa della defezione a sorpresa del Repubblicano, Mitt Romney. “Le azioni di Trump hanno assaltato la Costituzione” ha detto in un’intervista precedente al voto il Senatore dello Utah, ex candidato alla presidenza contro Barack Obama nel 2012, che si è schierato con i Democratici nel voto sull’articolo di Impeachment di abuso di potere, chiedendo così al Senato la rimozione dalla Casa Bianca di Trump.
Finisce così quindi il caso che ha tenuto con il fiato sospeso la politica statunitense negli ultimi quattro mesi, quando la Camera aveva avviato il procedimento di Impeachment ai danni di Trump, accusandolo di avere congelato fondi militari all’Ucraina in cambio della richiesta, al presidente ucraino Zelensky, di aprire un’indagine di corruzione nei confronti del Democratico Joe Biden.
I Dem però avevano bisogno della maggioranza di due terzi del Senato per ottenere la rimozione del Presidente e ora stanno pensando di chiamare a testimoniare alla Camera l’ex adviser alla sicurezza nazionale di Donald Trump, John Bolton.
Bolton, in un paragrafo del suo libro ripreso da uno scoop del New York Times la settimana scorsa, aveva confermato le accuse sostenute dai Democratici ma un voto al Senato aveva bloccato un suo coinvolgimento come super-testimone al processo di Impeachment.
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Primarie Dem in Iowa, Buttigieg in testa
Pete Buttigieg guida a sorpresa le primarie Dem in Iowa. Secondo i dati del Partito Democratico, a quasi 24 ore dal termine del voto, l’ex sindaco di South Bend, piccola cittadina a nord dell’Indiana, e’ primo con il 26,8% delle
preferenze per un totale di 10 delegati, davanti a Bernie Sanders, Senatore del Vermont fermo al 25,2%. I dati pero’ non sono definitivi: il Partito Democratico ha rivelato solamente il 71% dei distretti recatisi al voto e non e’ ancora stato chiarito quando la restante parte verrà resa pubblica.
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USA, IN IOWA PRIMARIE DEM TRA RITARDI E POLEMICHE
Si sta procedendo con il conteggio a mano dei voti in Iowa, per le primarie dei Democratici, dopo che un problema tecnico non ancora precisato ha messo KO l’inserimento digitale dei dati arrivati dai vari distretti dello Stato. Il Partito Democratico dell’Iowa ha segnalato attorno alle 21.00 ora locale la sospensione del conteggio, mentre un gruppo di tecnici ha iniziato a operare nel quartier generale di Des Moines per provare a risolvere il problema, senza fortuna. “Non c’è stata nessuna intrusione o tentativo di hackeraggio” ha tranquillizzato il partito in una nota, che però ha evidenziato la presenza di “incongruenze” nei risultati.
Se candidati come Joe Biden hanno già sollecitato con una lettera il Democratic National Committee chiedendo maggiori delucidazioni, altri hanno già provato a intestarsi la vittoria. “L’Iowa ha scelto una nuova strada” ha detto Pete Buttigieg, nel suo discorso in serata. Mentre Bernie Sanders ha pubblicato dei dati interni e parziali, non confermati, che lo darebbero in testa.
ACCOLTELLA PASSANTI A LONDRA, UCCISO DALLA POLIZIA
Un uomo è stato ucciso dalla polizia dopo aver accoltellato alcune persone a Streatham, a sud di Londra. Lo riferisce il profilo twitter Metropolitan Police. Il bilancio per ora è di due feriti. Si indaga sull’ipotesi di terrorismo. A Gand, in Belgio, una donna ha ferito due persone con un coltello. E’ stata arrestata dalla polizia.
(ITALPRESS).









