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CARUANA GALIZIA, FENECH INCRIMINATO PER L’OMICIDIO

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L’imprenditore maltese Yorgen Fenech è stato incriminato con l’accusa di omicidio in concorso della giornalista Daphne Caruana Galizia.
Fenech è accusato di aver promosso e finanziato un’organizzazione criminale e di complicità nell’omicidio di Daphne Caruana Galizia. L’imprenditore, che si è dichiarato non colpevole, è ora nel carcere di Corradino. I suoi beni sono stati congelati.
Fuori dal tribunale, Corinne Vella, una delle sorelle di Daphne, ha affermato che “ora ci aspettiamo che il Primo Ministro Muscat lasci l’incarico e il parlamento con effetto immediato per consentire un’indagine libera e completa sul ruolo suo e di Keith Schembri nell’assassinio di Daphne”. Schembri è l’ex capo di gabinetto di Muscat, nei giorni scorsi è stato a lungo sotto interrogatorio nell’ambito delle indagini, ed è stato poi rilasciato.
(ITALPRESS/MNA).

TORNA IL TERRORE SUL LONDON BRIDGE, TRE MORTI

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Due anni dopo la strage del 2017, quando estremisti islamici uccisero 8 persone, il terrore torna sul London Bridge. Un uomo, la cui identità non è stata ancora resa nota, armato di un coltello ha sferrato dei fendenti nei confronti di ignari e inermi passanti. Un attacco terroristico il cui bilancio è di 3 morti oltre che di almeno cinque feriti,alcuni dei quali in condizioni gravi. L’accoltellatore è stato dapprima bloccato dalla gente, in seguito è stato ucciso dalla polizia dopo avere minacciato di azionare quello che poi si è rivelato essere un falso giubbotto esplosivo. L’attacco è avvenuto nel primo pomeriggio nel cuore della capitale inglese. L’uomo, con addosso una finta cintura esplosiva, brandendo un coltello dalla lama lunga alcuni centimetri si è avventato contro i pedoni che in quel momento stavano attraversando il London Bridge. L’attentatore, dopo avere messo a segno i primi fendenti è stato bloccato dagli stessi passanti.

La polizia giunta qualche secondo dopo lo ha immobilizzato, ma quando il terrorista ha simulato di azionare un dispositivo rivelatosi un falso giubbotto esplosivo è stato abbattuto dai poliziotti. L’episodio ha rifatto piombare Londra nell’incubo terrorismo e soprattutto ha riportato la memoria indietro di due anni, all’attacco terroristico di matrice islamica verificatosi proprio sullo storico ponte della City. In quell’occasione persero la vita 8 persone. Il conto delle vittime dell’azione di oggi resta ancora provvisorio. Il sindaco londinese Sadiq Khan ha espresso preoccupazione per le condizioni di altri feriti ricoverati negli ospedali. “Non ci faremo intimorire”, è stata intanto la prima reazione del premier Boris Johnson. Lo stesso primo ministro ha cancellato tutti gli appuntamenti politici in programma per domani. I conservatori già nel pomeriggio avevano annunciato l’intenzione di sospendere la campagna elettorale in vista del voto del 12 dicembre.

Una decisione condivisa anche dai laburisti: Jeremy Corbyn ha fatto sapere in serata di avere annullato i prossimi appuntamenti. Sulla matrice terroristica pare non ci siano dubbi. Una portavoce di Scotland Yard in una conferenza stampa ha spiegato che l’episodio è trattato come “attacco terroristico”, preannunciando un maggiore dispiegamento di uomini nella capitale britannica. Eppure recentemente il livello di allarme terroristico nel Regno Unito è stato abbassato da “grave” a “sostanziale”, con un rischio di attentato considerato “probabile” e non “altamente probabile”. Il cordoglio per le vittime intanto è stato espresso dai principali leader mondiali.
(ITALPRESS)

ALLARME IN CENTRO A L’AJA, FERITI

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Almeno tre persone sono rimaste ferite in seguito a un accoltellamento avvenuto a L’Aja, in Olanda, in una delle vie dello shopping della città olandese, a Grote Markstraat. La polizia locale ha confermato quanto avvenuto su Twitter, sottolineando che sta cercando un uomo di carnagione scura, tra i 45 e i 50 anni, con indosso una tuta grigia e una sciarpa. Le vittime “sono state scelte casualmente”, fa sapere la polizia.
(ITALPRESS).

MALTA, MUSCAT GETTA LA SPUGNA

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Il primo ministro maltese Joseph Muscat ha annunciato che si dimetterà non appena verrà eletto un nuovo leader laburista nelle prossime settimane. È la conseguenza della crisi politica e istituzionale causata dalle rivelazioni sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia. Questa mattina Muscat ha incontrato il presidente di Malta George Vella e gli ha comunicato la sua intenzione di lasciare. Un nuovo premier maltese è atteso per il prossimo gennaio. Più della metà dei ministri del governo laburista ha chiesto a Muscat di dimettersi da primo ministro durante una riunione urgente del Consiglio dei ministri convocata ieri sera. Secondo diverse fonti, l’incontro è stato molto teso e 14 tra 22 ministri e sottosegretari hanno chiesto a Muscat un passo indietro, manifestando rabbia per la scarcerazione del suo ex capo di gabinetto Keith Schembri.
Durante la scorsa notte diversi manifestanti sono stati aggrediti da criminali mentre il governo si riuniva a La Valletta. L’opposizione nazionalista ha anche chiesto alla polizia di indagare su persone che non si erano identificate all’interno dell’ufficio del primo ministro e hanno rinchiuso i giornalisti, anche dopo che la riunione del governo era terminata. Tre uomini sono accusati di aver eseguito materialmente l’omicidio di Daphne Caruana Galizia nell’ottobre del 2017. L’imprenditore Yorgen Fenech è considerata la mente dell’omicidio. A Melvin Theuma, arrestato la scorsa settimana, è stato concesso il perdono presidenziale per rivelare tutta la verità. Gli avvocati di Fenech hanno presentato un caso dinanzi al tribunale chiedendo la rimozione dell’ispettore Keith Arnaud a causa dei suoi forti legami con Keith Schembri. Ai iornalisti fuori dal tribunale, Yorgen Fenech ha affermato: “Temo per la mia vita. Sono pronto a fare tutto il possibile affinché prevalga la giustizia e emerga la verità”. Fonti non confermate riferiscono che Keith Schembri sarebbe già all’estero con la famiglia.
(ITALPRESS/MNA).

SI AGGRAVA IL BILANCIO DEL SISMA IN ALBANIA, 39 MORTI

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Si aggrava ulteriormente il bilancio del violento terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito l’Albania nella notte tra lunedì e martedì. Secondo gli ultimi dati provvisori, il numero dei morti è salito a 39, con nove corpi estratti da sotto gli edifici durante la notte. Centinaia i feriti, mentre si continua a scavare sotto le macerie e si susseguono le scosse.
(ITALPRESS).

MALTA, SI AGGRAVA LA CRISI PER IL GOVERNO MUSCAT

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L’opposizione nazionalista a Malta ha abbandonato la seduta parlamentare per la seconda volta in questa settimana dopo che il primo ministro Joseph Muscat ha negato di avere responsabilità politiche per la crisi degli ultimi giorni che ha portato alle dimissioni del capo del suo staff, Keith Schembri, che è stato arrestato per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. Per il leader dell’opposizione Adrian Delia il governo di Muscat ha perso la leggitimità a governare. Anche la comunità commerciale a Malta aveva dichiarato la sua preoccupazione sulla situazione difficile che il paese sta vivendo e chiesto una maggiore responsabilità politica e soluzioni immediate ai gravi problemi. Durante un interrogatorio l’imprenditore maltese Yorgen Fenech, arrestato con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Caruana Galizia, avrebbe fatto il nome di Schembri come colui che ha pianificato il delitto avvenuto il 16 ottobre 2017. Dai tabulati telefonici sarebbero emersi contatti regolari tra Fenech e Schembri. Fenech ha anche presentato formalmente una richiesta per il perdono presidenziale in cambio di informazioni che collegano Keith Schembri al delitto.
Continuano intanto le proteste fuori dal Parlamento. La polizia ha dovuto barricare gli ingressi. Questa sera la società civile con il sostegno dell’opposizione nazionalista ha organizzato la quinta protesta in una settimana. I manifestanti hanno bloccato la strada principale a Floriana e si è riunita davanti al monumento che ricorda le vittime della Seconda guerra mondiale, a 300 metri di distanza dall’ufficio del primo ministro. I manifestanti chiedono le dimissioni di Muscat.
(ITALPRESS/MNA).

IN ALBANIA BILANCIO SI AGGRAVA, ALMENO 24 MORTI

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Si aggrava il bilancio del violento terremoto di magnitudo 6.4 che ha colpito l’Albania. Secondo gli ultimi dati provvisori, sarebbero almeno 24 i morti e circa 650 i feriti, ma il numero delle vittime potrebbe ulteriormente salire. Molte persone, infatti, sarebbero ancora sotto le macerie degli edifici crollati e le squadre di soccorso sono impegnate strenuamente nel tentativo di portare in salvo i dispersi sopravvissuti. Centinaia di tende sono state montate nelle città colpite per ospitare gli sfollati. Il premier Edi Rama ha annunciato che oggi sarà proclamata una giornata di lutto nazionale, mentre è attesa una decisione sulla proclamazione dello stato d’emergenza. Il Sistema Nazionale di Protezione Civile Italiano si è attivato, su disposizione del presidente del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del meccanismo europeo per rispondere alla richiesta di intervento pervenuta dalle autorità albanesi. A Tirana e Durazzo sono giunti uomini e materiali del Servizio Nazionale per garantire il soccorso alla popolazione. Grazie al comando delle Capitanerie di Porto, all’Aeronautica Militare, alla Guardia di Finanza e al Comando Operativo Interforze sono partiti diversi mezzi e oltre duecento uomini tra team dei Vigili del Fuoco e squadre Usar di ricerca e soccorso, personale medico Areu della Regione Lombardia, volontari delle colonne mobili delle Regioni Puglia e Molise, unità cinofile dell’Ucis e della Guardia di Finanza, tecnici del Dipartimento della Protezione Civile.
(ITALPRESS).

SISMA IN ALBANIA, ALMENO 18 LE VITTIME

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“I terremotati saranno ospitati presso strutture alberghiere fino alla ricostruzione delle loro abitazioni. Nessuno passerà l’inverno nelle tende”. Lo ha detto il premier Edi Rama, in merito al sisma che ha colpito l’Albania.
Il Governo siglerà degli accordi con alberghi di Durazzo, Kavaje e Valona per ospitare le famiglie rimaste senza un tetto.
Le vittime accertate sono almeno 18, ma il bilancio potrebbe aggravarsi, alcune fonti riferiscono di altre 4 vittime recuperate. I feriti sono circa 600 mentre non è ancora chiaro quanti siano i dispersi.
(ITALPRESS).