PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – A poche ore dalla cerimonia di
apertura dei Giochi Olimpici, la SNCF (Sociètè Nationale des
Chemins de fer Français) ha dichiarato di essere stata vittima di
“un massiccio attacco volto a paralizzare la rete TGV” e chiede
oggi “a tutti i viaggiatori di rinviare il viaggio e di non
recarsi in stazione”. La SNCF è stata “vittima di numerosi atti
dolosi la scorsa notte”, ha precisato il gruppo ferroviario, “sono stati appiccati incendi intenzionali per danneggiare gli
impianti”. In particolare, presa di mira la rete elettrica. Il
ministro dei Trasporti francese Patrice Vergriete ha condannato
fermamente le “azioni criminali” e ha parlato di “atti dolosi
coordinati”. Il traffico TGV sugli assi Atlantico, Nord ed Est è
molto perturbato. “Stiamo deviando alcuni treni sulle linee
tradizionali ma dovremo eliminarne un gran numero”, ha precisato
la SNCF nel suo comunicato stampa. La linea TGV Sud-Est, invece
non è stata attaccata direttamente, ha chiarito la compagnia
ferroviaria. Si prevede che i disagi dureranno almeno
per tutto il fine settimana. Le squadre di SNCF Rèseau “sono già
sul posto per effettuare la diagnosi e iniziare le riparazioni”,
ma questa “situazione dovrebbe durare almeno tutto il fine
settimana, il tempo di effettuare le riparazioni”, ha precisato
l’operatore.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
Attacco nella notte alle rete ferroviaria francese
Biden “E’ tempo di voci nuove”
WASHINGTON (ITALPRESS) – “Niente dovrebbe mai ostacolare la salvaguardia della nostra democrazia, e questo include l’ambizione personale. Così ho deciso che il modo migliore per andare avanti era passare il testimone a una nuova generazione. Questo è il modo migliore per unire la nostra nazione. So che c’è un tempo e un luogo per lunghi anni di esperienza nella vita pubblica, ma c’è anche un tempo e un luogo per voci nuove, e sì, voci più giovani, e quel momento è adesso”. A parlare è il presidente americano Joe Biden spiegando perché ha deciso di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca.
“È stato un onore della mia vita servire come vostro presidente ma la difesa della nostra democrazia, che è in gioco, è più importante di qualsiasi titolo”, ha spiegato Biden. “Ho chiarito che credo che l’America si trovi a un punto di svolta, in uno di quei rari momenti della storia in cui le decisioni che prendiamo oggi determinano il destino della nostra nazione e del mondo per i decenni a venire”.
Biden ha reso omaggio a Kamala Harris: “Ha dimostrato di essere forte, è capace. Lei è una partner incredibile per me e una degna leader del nostro Paese La scelta ora spetta a voi, popolo americano”.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS)
Netanyahu al Congresso Usa “Uniti per vincere”
WASHINGTON (ITALPRESS) – “Sono venuto qui per assicuravi una cosa, che vinceremo. Quando stiamo insieme, vinciamo noi e loro perdono…”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando al Congresso Usa.
La guerra di Israele a Gaza “non è uno scontro di civiltà. E’ uno scontro tra barbarie e civiltà”. “Ci incontriamo oggi a un bivio della storia. Il nostro mondo è in subbuglio. In Medio Oriente, l’asse del terrore iraniano si confronta con l’America, Israele e i nostri amici arabi”. “Sono pienamente impegnato – aggiunge – negli intensi sforzi per assicurare il rilascio degli ostaggi” a Gaza. Ha reso omaggio a Joe Biden ringraziandolo per “mezzo secolo di amicizia con Israele” e per “gli sforzi instancabili per gli ostaggi”. “L’Iran sta finanziando anche la protesta fuori da questo edificio, non sono tanti ma ci sono”, ha detto a proposito della mobilitazione contro la sua visita in Washington. “Ho un messaggio per voi: siete diventati gli utili idioti dell’Iran”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)
Yemen, accordo Governo-Houthi per la fine delle ostilità economiche
ROMA (ITALPRESS/MNA) – Il governo dello Yemen, riconosciuto a livello internazionale, ha raggiunto un accordo con gli Houthi, facilitato dall’Arabia Saudita, per revocare le sanzioni economiche e aumentare il numero di voli della Yemenia Airways da Sanàa, controllata dai ribelli. L’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grundberg, ha affermato che entrambe le parti hanno concordato di allentare le ostilità economiche annullando le azioni più recenti intraprese contro le banche nelle aree controllate dagli altri e si sono impegnati a sospendere tutte queste misure in futuro. Hanno concordato di aumentare la frequenza dei voli della compagnia di bandiera Yemenia da Sanaa alla Giordania da uno a tre al giorno e di introdurre voli giornalieri dalla capitale al Cairo e all’India. Inoltre, le due parti discuteranno su questioni amministrative, tecnologiche e di bilancio relative alla compagnia aerea. Terranno inoltre colloqui sulle sfide umanitarie ed economiche nell’ambito di un piano di pace proposto dalle Nazioni Unite noto come “la road map”. Dopo l’annuncio a sorpresa, Grundberg ha affermato che l’ONU è pronta a collaborare con tutte le parti per attuare le misure concordate. Ha inoltre “riconosciuto il ruolo significativo del Regno dell’Arabia Saudita nella realizzazione di questo accordo”.
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Kamala Harris “L’eredità di Biden non ha eguali nella storia moderna”
WASHINTON (ITALPRESS) – “L’eredità e i risultati ottenuti dal presidente Joe Biden non hanno eguali nella storia moderna”.
Così la vicepresidente Usa, Kamala Harris, nel suo primo intervento pubblico da Washington, dopo il ritiro di Biden dalla
corsa alle presidenziali. Joe Biden “si sente meglio e si sta riprendendo rapidamente” dal Covid.
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Record di donazioni dopo il ritiro di Joe Biden
WASHINGTON (ITALPRESS) – Alcuni donatori hanno versato quasi 47 milioni di dollari su ActBlue, la principale piattaforma per le donazioni online del partito democratico, nelle sette ore successive al lancio della campagna elettorale della vicepresidente Usa, Kamala Harris, dopo il ritiro di Joe Biden. Lo ha riferito su X ActBlue, sottolineando che “è stata la giornata di raccolta fondi più importante del ciclo 2024”. “I piccoli donatori sono entusiasti e pronti ad affrontare queste elezioni”, ha aggiunto.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Joe Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca e sostiene Kamala Harris
ROMA (ITALPRESS) – Joe Biden si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca. Lo ha annunciato su X lo stesso Biden.
“Nonostante fosse mia intenzione cercare la rielezione, credo che sia nell’interesse del partito e del Paese rinunciare alla corsa e concentrarmi per il resto del mio mandato a svolgere i miei doveri di presidente”, scrive Biden, annunciando anche che parlera’ alla
Nazione nel corso della settimana. Ha quindi espresso “profonda gratitudine a tutti coloro che hanno lavorato per farmi rieleggere” e “la vice presidente Kamala Harris”, “una partner straordinaria”.
Il presidente Usa sempre su X ha annunciato il suo endorsement per Kamala Harris.
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Dio è con Trump e i MAGA, cosa accadrà alla democrazia americana?
di Stefano Vaccara
CHICAGO (STATI UNITI) (ITALPRESS) – A palloncini a terra e ormai tutti scoppiati, mentre si resta in file inutili e interminabili all’aeroporto di Chicago in pieno caos come in tutto il mondo, proviamo a ragionare sulla convention repubblicana di Milwaukee. Ha dato quel “pensiero forte” al Partito creato da Abraham Lincoln per fargli dominare non solo le elezioni del 5 novembre 2024, ma anche arrestare un inesorabile declino? Sì, lo ha dato, ma quell’idea di partito non ha niente più a che fare con quello di Lincoln o Reagan. In sostanza a Milwaukee è stata certificata la morte del glorioso GOP (Grand Old Party) e la nascita del partito che nasce dal movimento MAGA (Make America Great Again9 di Trump e Vance.
Trump, già “salvato dalla volontà di Dio”, nella serata finale ha ripetuto dopo altri interventi dal palco durante la settimana – soprattutto quello dello speaker della Camera Mike Johnson – che lui vincerà le elezioni perché così “vuole Dio”. A questo punto ci chiediamo: ma se non sarà fatta la “volontà di Dio,” cosa accadrebbe alla democrazia americana?
La rivolta del 6 gennaio 2021 contro il Congresso fu istigata da Trump per molto meno, ripetendo e facendo ripetere dai media MAGA e nei social (che continuano a dirlo) che le elezioni del 2020 sono state truccate, senza mai portare alcuna prova a riguardo.
Questa volta, la notte del 5 novembre non ci sarà necessità di prove, bisognerà solo continuare ad avere fede, ma solo quella cristiana che però non porge l’altra guancia.
Già immaginiamo Trump che passata la mezzanotte, se l’Associated Press dovesse già “ufficializzare” i dati di una sconfitta contro Biden (o contro vattelappesca), da unto del Signore (ma questa volta senza Melania e la figlia Ivanka al suo fianco, che avrebbero fatto capire che questo tipo di “fede” non hanno) direbbe in diretta che i democrats non stanno imbrogliando solo lui e il popolo americano ma Dio (ma è così facile per un vecchietto come Biden o chicchessia prendere in giro il Signore onnipotente?).
Cosa potrebbe accadere? Altro che 6 novembre.
A questo punto però, una volta spiegata l’idea, anzi la fede rafforzata uscita dalla Convention, ci viene un dubbio: ma di cosa avrebbero discusso questi MAGA mascherati da repubblicani se 48 ore prima un ragazzo di vent’anni non fosse stato lasciato salire con un fucile su un tetto, visto da migliaia di persone e poliziotti, non avesse cominciato a sparare, uccidendo un vigile del fuoco in pensione ma sfiorando il suo obiettivo? Già, quel Trump “graziato da Dio”, che avrebbe voltato lo sguardo verso un grafico, come non aveva mai fatto a nessun rally prima?
Da giovedì sera l’America, secondo l’idea forte uscita da Milwaukee, dovrebbe invece credere che il grande Lincoln non fosse degno della grazia di Dio quando fu colpito a morte in un teatro, o il giovane JFK, che la testa a Dallas la girò in continuazione in quella limousine, invece sempre l’onnipotente la fece centrare in pieno…
Chi scrive pensa che se non ci fosse stato il “miracolo” della Pennsylvania, la convention repubblicana avrebbe mostrato ancora meglio i due partiti “in lotta” per sostituirsi ai repubblicani ormai in coma. Quello MAGA “originale”, che si rivolge agli americani “lasciati indietro” dalle élite (sia democratica che repubblicana) che hanno agevolato l’imposizione di un’economia iper globalizzata e tecnologicamente “troppo intelligente”, contro il “MAGA” ora inventato da Trump e con cui aveva anche flirtato Reagan, per vincere: quei cristiani evangelici, soprattutto degli stati del Middle West e del Sud degli USA, (meno i cattolici irlandesi-americani e italo-americani che appartengono al primo MAGA) che credono che Dio ha fatto l’America, per redimere il mondo dai suoi peccati.
Coloro che c’erano in sala e che scrivono nei loro cartelli che chi abortisce “va all’inferno” e che dovrebbe essere arrestato all’ergastolo o ricevere a sua volta la pena di morte (mai spiegando perché il “non uccidere” valga solo per il feto).
Questi hanno avuto poche volte la parola nel palco e, per esempio, all’aborto non si è mai dedicata una serata perché Trump sa benissimo che senza il voto delle donne indipendenti o ex repubblicane ma ancora con il cervello in testa, non può vincere.
Il “MAGA” originale, quello economico e dei “lavoratori colletti blu”, invece è stato un protagonista tale (soprattutto con la scelta di JD Vance alla vice presidenza e l’invito al capo dei sindacati dei camionisti Sean O’Brien’s “nemico” del capitalismo predatore di cui Trump ha fatto tutta la vita) che pensiamo che la convention fosse stata costruita su questo tema, con in più attorno i fallimenti di Biden anche su immigrazione illegale, conflitti mondiali e inflazione. Ma poi il “miracolo” avvenuto sabato scorso ha dato a Trump il “pensiero forte” per soddisfare anche i fondamentalisti cristiani MAGA che altrimenti sarebbero stati lasciati insoddisfatti.
“Dio è con noi, per questo vinceremo”, ha ripetuto Trump al comizio finale tra delegati che veramente pensano di avere “il predestinato” dal creatore di tutte le cose per fare l’America Great Again.
Ogni volta che un leader di un movimento chiede i voti così, la democrazia e la pace nel mondo soffrono le pene dell’inferno.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).









