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Sebastopoli sotto attacco, 5 morti e almeno 120 feriti

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ROMA (ITALPRESS) – Il baricentro dell’ennesima domenica di guerra si è spostato questa volta in Crimea, la penisola annessa unilateralmente da Putin nel 2014: missili Atacms lanciati dall’Ucraina hanno causato cinque vittime, fra cui tre bambini, e almeno 120 feriti. Per questo atto la Russia ha immediatamente accusato gli Stati Uniti, alimentando ulteriormente la tensione fra il Cremlino e la Nato: “La responsabilità dell’attacco contro i civili di Sebastopoli è soprattutto di Washington, che ha fornito queste armi all’Ucraina, e del regime di Kiev, dal cui territorio è stato effettuato l’attacco”. Un’accusa esplicita e pesante, che potrebbe avere ulteriori ripercussioni.
Se la Crimea piange le sue vittime innocenti, Kharkiv, la seconda città ucraina, è ancora sotto shock per la strage di sabato. L’impotenza di fronte all’ennesima carneficina è il sentimento che aleggia fra gli abitanti del capoluogo ma anche nelle alte sfere ucraine dopo il bombardamento che ha ucciso tre persone e ne ha ferite una cinquantina in una delle arterie più trafficate.
Fra le vittime alcune persone che stavano scendendo da un tram e gli abitanti di un condominio rimasto distrutto dall’esplosione. Dopo un mese di maggio in cui nel capoluogo si erano registrate decine di vittime e i missili erano piovuti pressoché quotidiani, l’arrivo in regione delle tanto attese forniture militari americane aveva permesso di colpire le infrastrutture russe da cui partono gli attacchi verso Kharkiv. Tre settimane di quiete avevano illuso gli abitanti, che avevano ricominciato a passeggiare negli splendidi parchi cittadini e iniziato a intravedere un minimo di serenità. Le bombe aeree teleguidate di ieri, con un effetto distruttivo devastante, hanno invece fatto ripiombare la città nel panico. Nell’ultima notte anche l’area di Kiev è stata bersaglio del fuoco nemico ma nella capitale i sistemi di difesa aerea sono molto più efficaci e sono riusciti ad intercettare razzi e droni. Si sono udite alcune esplosioni ma solo con lievi danni.
I bombardamenti del week-end nei principali centri del paese si inseriscono all’interno di un contesto sempre più complesso non tanto sotto l’aspetto prettamente militare ma soprattutto sociale. Se al fronte, infatti, l’esercito ucraino ha fermato l’avanzata russa a nord-est e in Donbass non si segnalano nuove conquiste significative del Cremlino, sono altri i problemi con cui la popolazione locale deve confrontarsi ogni giorno. Il primo, che coinvolge tutte le regioni, anche quelle più occidentali al confine con Polonia e Ungheria, riguarda i continui black-out elettrici.
Fra le aree più colpite dalle interruzioni c’è proprio la capitale, dove l’energia è assente per metà giornata o anche di più e dove tutte le incombenze quotidiane sono scandite dalla corrente. Nei grandi condomini che popolano le periferie molte persone non escono più di casa: gli ascensori sono bloccati e per i più anziani è impossibile risalire dieci o quindici piani a piedi.
L’altra grande preoccupazione di queste settimane concerne la mobilitazione. Anche in questo caso, non c’è regione nella quale i vertici militari non abbiano esteso la chiamata al fronte per tutti gli uomini in età da combattimento, ovvero sia fra i 25 e i 60 anni. Se nei primi due anni molti ignoravano le lettere, oggi è molto più complicato rifiutarsi di partire. Ci sono sempre più posti di blocco sulle strade per il controllo dei documenti e questo vale sia per chi guida che per chi cammina nelle zone pedonali. Il Paese ha bisogno di soldati e non può più reggersi sui soli volontari o sui militari di carriera ma la chiamata collettiva sta spaccando la società e sta rendendo meno unito il fronte favorevole alla prosecuzione del conflitto. Fino a quando combattevano gli altri la gran parte della popolazione era convinta di voler continuare la guerra ad oltranza, oggi invece ogni famiglia rischia di avere un figlio, un marito o un nipote al fronte e per questo una fetta di opinione pubblica, che non trova voce sui media ufficiali, è più sensibile a negoziare.
Nel frattempo, ed è l’altro paradosso di questo conflitto e del modo in cui gli ucraini stanno vivendo questi 28 mesi dall’invasione, nelle grandi città, pur demoralizzate, al di là dei black-out e delle sirene di allarme si prova a vivere quasi normalmente. Il centro di Kiev, fino al coprifuoco, pullula di giovani e di musica dal vivo, le spiagge sul Dnipro sono affollate di bagnanti e i ristoranti sono pieni. A Leopoli il turismo interno continua a crescere e persino a Kharkiv, dove oltre la metà degli abitanti ha abbandonato le proprie case dal 24 febbraio del 2022, il parco Shevchenko, nei giorni scorsi, si era rianimato di famiglie e di bambini. Si cerca una normalità che naturalmente non c’è, perché altrimenti si rischia di impazzire.

– foto Ipa Agency –
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Zelensky “Dopo attacchi a Kharkiv servono decisioni forti da alleati”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questo terrore russo delle bombe aeree guidate deve e può essere fermato. Sono necessarie decisioni forti da parte degli alleati per poter distruggere i terroristi russi e gli aerei da guerra russi ovunque si trovino”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l’ultimo raid russo su Kharkiv, che ha provocato “finora 3 morti e 19 feriti”.
“Abbiamo già dimostrato che è possibile proteggere le persone e le vite dal terrorismo missilistico, in particolare liberando le aree di confine dai lanciatori terroristici. È anche necessario proteggersi dalle bombe”.
-foto Agenzia Fotogramma-
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1000 Miglia con Niaf per promuovere l’Italia negli Usa

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WASHINGTON (ITALPRESS) – La National Italian American Foundation (NIAF) e la 1000 Miglia Experience in Florida hanno annunciato una partnership per promuovere e sostenere “1000 Miglia Experience USA Florida”. La “1000 Miglia” è la corsa automobilistica più iconica del mondo e il suo marchio è riconosciuto come un esempio di cultura, design ed eleganza italiani. L’evento si svolgerà dal 22 al 25 febbraio 2025 in tutta la Florida.
Secondo un Memorandum d’Intesa firmato dalle due organizzazioni, NIAF fungerà da partner ufficiale per l’edizione della Florida del famoso rally su strada 1000 Miglia, originariamente fondato in Italia nel 1927. Come parte dell’accordo, NIAF promuoverà l’evento attraverso comunicazioni e eventi.
“Siamo entusiasti di collaborare con 1000 Miglia Experience USA Florida per portare questa celebrazione iconica del design automobilistico e dello stile di vita italiano negli Stati Uniti”, ha affermato il presidente della NIAF, Robert Allegrini. “La 1000 Miglia racchiude perfettamente l’eccellenza e la passione che definiscono il patrimonio italiano, rendendola perfetta per la nostra missione di celebrare le conquiste della cultura italiana in America”.
In base all’accordo, i soci NIAF riceveranno sconti e pacchetti speciali per la partecipazione o la sponsorizzazione della 1000 Miglia Experience USA Florida. Ciò include quote di iscrizione ridotte e registrazione prioritaria.
“NIAF è il partner ideale per aiutarci a lanciare con successo la 1000 Miglia Experience nel mercato chiave americano della Florida”, ha affermato Massimo Cicatiello, Presidente di 1000 Miglia Experience USA Florida. “La comunità di italoamericani sarà determinante nell’aumentare la consapevolezza e nel promuovere la partecipazione a questo evento automobilistico di livello mondiale”.
Il raduno su strada prevederà un percorso attraverso la Florida mettendo mettendo in mostra bellissime auto.
-foto ufficio stampa Barabino & Partners USA, LLC –
(ITALPRESS).

Netanyahu “A Gaza guerra civiltà”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se si permette al terrorismo di conseguire successi da qualche parte, si diffonderà ovunque. Occorre che voi Occidentali capiate bene che questa è una guerra di civiltà. Israele è in prima linea. La sua vittoria contro il terrorismo sarà anche la vostra». Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista riportata su La Repubblica (come componente dell’alleanza di giornali europei Lena). “Abbiamo accettato – prosegue – un cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi. Hamas si rifiuta di accettarlo perché esige un cessate il fuoco permanente che lascerà quei terroristi padroni di Gaza, pronti a reiterare massacri come quello del 7 ottobre 2023. Nessun governo responsabile lo accetterebbe. Oggi tutti riconoscono che sono Sinwar e i dirigenti di Hamas a ostacolare un accordo. La guerra può finire domani se si arrendono senza condizioni e se rilasciano gli ostaggi».
“Lo Stato ebraico di Israele – aggiunge – con i suoi cittadini non ebrei aventi gli stessi diritti, continuerà a sopravvivere e a prosperare. Per quanto concerne i palestinesi che vivono nei territori controllati da loro, dovranno avere tutti i poteri per autogovernarsi, ma nessun potere di minacciarci. Questo significa che in un prossimo futuro Israele dovrà mantenere il controllo della sicurezza, dal Giordano al mare. Se abbandonassimo il controllo che abbiamo sulla Giudea e la Samaria, l’Iran se ne impossesserebbe subito, tramite Hamas o altri gruppi islamisti».
-foto Agenzia Fotogramma –
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L’Italia sempre più leader al Summer Fancy Food Show di New York

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dal 23 al 25 giugno torna il
Summer Fancy Food Show al Jacob Javits Convention Center di New York. La Grande Mela ospita il più grande evento commerciale dedicato alle specialità alimentari del Nord America che molti addetti ai lavori ritengono l’Olimpo dei saloni del food a livello mondiale.
Protagoniste come ormai da tanti anni le eccellenze italiane, che prenderanno vita nel tradizionale “Italian Pavilion”, ancora una volta il più ampio spazio espositivo dell’area internazionale di tutta la fiera, con oltre 300 imprese presenti, 318 stand complessivi per un totale di circa 3000 metri quadrati.
Un Padiglione Italia che come consuetudine presenterà l’intera gamma del Made in Italy agroalimentare sotto l’ombrello del segno distintivo “The Extraordinary Italian Taste”.
Non mancheranno le novità e le attrazioni: le aziende italiane saranno in un’area dedicata, di forte impatto visivo, grazie ad una struttura caratterizzata dai colori e dalle immagini del “Bel Paese” con un forte richiamo alla qualità dei prodotti esposti in vetrina.
Show Cooking e postazione Wine Tasting, organizzati dalle aziende nei propri stand che vedranno Chef Italiani e Sommelier, impegnati a realizzare preparazioni, degustazioni e dimostrazioni di ricette della grande tradizione italiana.
68esima edizione del Summer Fancy Food di New York quindi all’insegna del grande made in italy, con un 2023 da record per l’agroalimentare italiano che supera il primato di importazioni di prodotti in USA, attestandosi a 7,35 miliardi di dollari.
I dati del primo bimestre 2024 confermano le tendenze positive con crescita a doppia cifra per tutte le principali voci del settore tra cui olio, pasta, formaggi, salse, carni lavorate e un deciso incremento anche del vino. Tali numeri confermano il generale apprezzamento della qualità dei prodotti italiani che restano sempre al top delle scelte di consumo degli americani.
Produttrice dell’evento la Specialty Food Association, insieme alla Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della SFA ed organizzatore del Padiglione Italia.
La Specialty Food Association è il più grande network del cibo negli Stati Uniti d’America, fondato nel 1952 a New York, dagli importatori e dagli imprenditori. E’ un’associazione non-profit con 3.000 membri negli Stati Uniti e all’estero.
“Il Summer Fancy Food Show è il principale evento di scoperta e di conoscenza dei prodotti per l’industria agroalimentare e quest’anno pone ancora più enfasi sulle novità e le innovazioni nel settore degli alimenti e delle bevande. Siamo entusiasti che l’Italia sia tra i produttori che condivideranno i loro prodotti deliziosi e di alta qualità con i partecipanti al Salone”, ha dichiarato Bill Lynch Presidente della Specialty Food Association.
“Sono felice di partecipare alla mia prima fiera Summer Fancy Food, alla quale oltre 300 espositori italiani metteranno in mostra tutti i prodotti di eccellenza che abbiamo imparato a conoscere e ad amare: dai formaggi agli oli extravergini di oliva, dagli aceti balsamici alla pasta, dai salumi ai dolci e tanto altro. Gli italiani sono orgogliosi di produrre i loro prodotti in modo sostenibile nel massimo rispetto per la terra, per la nostra storia, tradizione e per il nostro pianeta. Continuiamo la nostra partnership di decenni con Specialty Food Association e Universal Marketing, con lo stesso obiettivo comune: aiutare l’Italia ad offrire il meglio, il più bello e il più gustoso, anche quest’anno come in passato. Invitiamo tutti alla festa di quest’estate per godersi un pezzo del nostro Bel Paese!”, ha dichiarato Erica di Giovancarlo, Direttrice dell’Agenzia ICE di New York e Coordinatore della rete USA.
“Il Summer Fancy Food, è ormai da tanti anni, molto di più di un evento fieristico dedicato alla food ed alla grande gastronomia, è una grande vetrina per i vari paesi che ne prendono parte – ha dichiarato Donato Cinelli, Presidente di Universal Marketing, agente esclusivo per l’Italia della Specialty Food Association -. E’ davvero un grande orgoglio per noi della Universal Marketing che da oltre trent’anni, siamo gli organizzatori dell’Italia Pavilion, constatare la grande attenzione che ruota intorno al made in Italy presente al Javits Center in quella settimana.
Un Padiglione Italia, grande attrazione in questa 68esime edizione, che vedrà più di 318 stand al suo interno, e che sarà ricco di novità sia dal punto di vista degli spazi espositivi dedicati alle aziende che di attività ed interazioni con il pubblico ed addetti ai lavori presenti in fiera, in una delle settimane più importanti per agroalimentare italiano”.

– Foto Summer Fancy Food Show –

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Partnership fra Italpress e Cibor Tv, gli Europei sbarcano in America

ROMA (ITALPRESS) – Gli Europei di Calcio sbarcano anche in America grazie ad una partnership fra l’agenzia di stampa Italpress e Group Italian Television, che trasmette il programma Primo Piano Euro24, format condotto da Claudio Brachino ed Italo Cucci, su Cibor TV la televisione via cavo più diffusa fra gli italiani in America.
“Il forte legame con Italpress, già presente in numerosi programmi sulla nostra piattaforma digitale, – afferma Roberto Onofri, DJ Internazionale e CEO di Group Italian Television- si arricchisce con un programma esclusivo dedicato al pre-partita e al post-partita. Questo permetterà ai nostri connazionali di tutto il mondo di restare aggiornati con le ultime notizie e di vivere le emozioni delle partite come se fossero in Italia.
CIBORTV, con il supporto di Italpress e Group Italian Television, garantisce una copertura completa e appassionante degli Europei 2024, creando un punto di riferimento per tutti gli italiani che vogliono gioire insieme per i successi della nostra nazionale”.
“Sono veramente molto contento di questa collaborazione con Italpress – continua Onofri- che prevede ulteriori sinergie future con tutto il nostro gruppo Multimediale sia in Italia che all’estero. E’ da anni che io opero nelle televisioni e radio oltreoceano e questa collaborazione con Italpress avviene in un momento molto importante della mia carriera, in cui mi sto dividendo tra programmi RAI da me ideati sui porti italiani e importantissime competizioni nazionali ed internazionali”.
Molto soddisfatto della partnership anche il direttore e Founder di Italpress Gaspare Borsellino “Siamo fiduciosi che questa iniziativa porterà a una collaborazione sempre più importante tra Group Italian Television e Italpress su CIBORTV.
Questa partnership rientra nel piano di espansione della nostra agenzia all’estero e sopratutto negli Stati Uniti dove lo scorso ottobre abbiamo aperto il nostro ufficio di corrispondenza a New York”.
Primo Piano Euro24 è visibile oltre che su Cibor TV anche su MAIE Channel, la TV degli Italiani all’estero, Ocean Drive visibile in Florida, PortTV e Make-up Channel e sul portale Il newyorkese, sito di riferimento degli Italiani a New York, con il quale Italpress ha recentemente siglato una partnership editoriale.

– Foto: Italpress –

(ITALPRESS).

Le Frecce Tricolori sono atterrate in Canada per tour del Nord America

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BAGOTVILLE (CANADA) (ITALPRESS) – Partiti lo scorso 10 giugno dalla base aerea di Rivolto (Udine), dopo un trasferimento durato oltre quattro giorni e che ha previsto diversi scali tecnici nei Paesi Bassi, in Scozia, in Islanda, in Groenlandia e in Canada, le Frecce Tricolori sono atterrate nelle scorse ore a Bagotville, in Quebec (Canada), dove il 22 giugno prenderanno parte alle celebrazioni per il centesimo anniversario della Royal Canadian Air Force, l’occasione per rinnovare l’amicizia tra le due forze aeree che condividono una storia centenaria fatta di tradizioni e valori comuni. All’intero tour prende parte anche un team di militari e velivoli da trasporto dell’Aeronautica Militare, che oltre al necessario supporto fornito agli MB339 delle Frecce Tricolori durante il lungo volo di trasferimento dall’Italia, garantiranno il sostegno logistico ed il trasporto del personale e dei materiali nelle diverse località di manifestazione. Quella di Bagotville sarà la prima tappa del North America Tour 2024 della Pattuglia Acrobatica Nazionale, che vedrà i dieci pony dell’Aeronautica Militare – così sono chiamati i piloti delle Frecce Tricolori – esibirsi fino alla fine di agosto in diverse città del Canada e degli Stati Uniti, portando il Tricolore e l’eccellenza italiana oltreoceano attraverso un fitto programma di sorvoli ed esibizioni durante manifestazioni aeree. Un ritorno oltreoceano, quello della Pattuglia Acrobatica Nazionale, atteso oltre trent’anni: l’ultima esperienza risale infatti al tour “Columbus 92″, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni della scoperta dell’America.
“Con l’arrivo delle Frecce Tricolori in Canada, dove nei prossimi giorni festeggeremo con gli amici della Royal Canadian Air Force il loro 100° compleanno, si apre il North America Tour 2024 della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Portare velivoli ed equipaggi così lontano da casa, attraverso un volo di trasferimento che si è spinto fino al circolo polare artico, è la dimostrazione di un gioco di squadra e di capacità di proiezione dello strumento aerospaziale che sono dalla sua costituzione nel DNA dell”Aeronautica Militare, forza armata da oltre cento anni al servizio del Paese e, attraverso le Frecce Tricolori ambasciatori italiani di questi valori”, ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore dell”Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Luca Goretti. “Siamo davvero entusiasti di tornare dopo molti anni in questi luoghi dove c’è una grande comunità italiana, che vive e sente quotidianamente la nostalgia dell’italianità, e che le Frecce Tricolori sapranno emozionare con le loro evoluzioni ed il Tricolore più lungo del mondo sui luoghi più iconici del Nord America. Attraverso le Frecce Tricolori – ha concluso il Generale Goretti – vogliamo portare i valori e l’identità di una Forza Armata di uomini e donne che ogni giorno, con coesione, spirito di squadra, professionalità, dedizione e sacrificio, contribuiscono alla sicurezza dei cieli”. Il tour sarà un’occasione unica per migliaia di appassionati del mondo aeronautico oltreoceano per ammirare le capacità delle Frecce Tricolori, un’eccellenza suggellata anche dal Guinness World Record come la pattuglia acrobatica militare che si esibisce con più velivoli (10 in tutto). Il tour proseguirà poi con tappe a New York, Washington, Chicago e Los Angeles, ed altre località statunitensi e canadesi dove le Frecce Tricolori regaleranno al pubblico presente ancora tante emozioni, tornando a stendere il Tricolore più lungo del mondo a testimonianza della professionalità e della passione che da sempre contraddistinguono l’Aeronautica Militare e le Frecce Tricolori. Il Tour del Nord America si concluderà alla fine di agosto con un’ultima esibizione a Ocean City, Contea di Worcester, in Maryland.

– Foto Ambasciata italiana a Washington –

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Ucraina, dalla Conferenza di Lucerna secco no alle condizioni poste da Putin

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ROMA (ITALPRESS) – In un vertice, quello tenuto a Lucerna con le delegazioni di oltre novanta paesi, che si è concluso con una dichiarazione finale fin troppo scontata, la presa di posizione meno banale è stata probabilmente proprio quella ucraina. La conferenza di pace in Svizzera, alla fine dei lavori, ha sancito, fra i punti cruciali, che la “integrità territoriale” di Kiev va rispettata e che il “dialogo tra tutte le parti” sarebbe necessario per trovare una soluzione duratura. Un’ovvietà ma d’altronde in un tavolo in cui colui che ha scatenato la guerra non è stato invitato (e molto probabilmente non ci sarebbe venuto), era difficile attendersi qualcosa di più costruttivo. La firma sul documento che ha chiuso l’incontro, in ogni caso, non l’hanno apposta tutti: sono diversi i paesi del “sud del mondo” che si sono rifiutati di approvare la bozza conclusiva del vertice e che evidentemente ritengono che i confini possano essere modificati arbitrariamente e persino con le armi. Arabia Saudita, Messico, India, Indonesia, Brasile e Sudafrica, per citarne alcuni, rappresentano complessivamente circa 2 miliardi di persone su tutto il pianeta ed i loro governi, presenti a Lucerna, si sono rifiutati di uscire da quella ambiguità che circonda i “Brics” ed altre potenze emergenti.
Le dichiarazioni più sagge, in ogni caso, sono arrivate proprio da Kiev, secondo cui anche la Russia andrebbe coinvolta nei negoziati di pace. D’altronde non esiste trattativa senza il nemico ed a riconoscerlo è stato lo stesso ministro degli esteri Dmytro Kuleba: “Non abbiamo problemi” a rendere partecipe anche Mosca, è stato il suo pensiero, ma prima di farlo “il mio lavoro e la priorità del presidente Volodymyr Zelensky è portare l’Ucraina al tavolo nella posizione più forte possibile”.
Parole, queste, che hanno trovato una pronta replica russa: “Il presidente Vladimir Putin non rifiuta i negoziati, ma il loro esito deve essere approvato dal legittimo governo ucraino. Volodymyr Zelensky non appartiene a questa categoria”, ha dichiarato alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo il quale l’attuale numero uno di Kiev “non è la persona con cui si può registrare un accordo per iscritto perché de jure questa registrazione sarà illegittima”.
Secondo la Russia il rinvio delle elezioni presidenziali ha reso incostituzionale la carica ricoperta da Zelensky ma forse a Mosca dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla loro idea di democrazia. In ogni caso, ha precisato Peskov, “Putin non rifiuta nulla, non rifiuta la possibilità di negoziati, secondo la costituzione del Paese”.
Nel frattempo, mentre la montagna svizzera ha partorito il topolino, sia il consigliere americano per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, che la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sono ritornati sull’ultima sortita dello “zar”, che nei giorni scorsi aveva proposto la risoluzione immediata del conflitto se Kiev si ritirasse dalle quattro regioni in cui si combatte, vale a dire gli oblast di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. “Nessuna nazione responsabile può dire che questa sia una base ragionevole per la pace. Sfida la Carta delle Nazioni Unite, sfida la moralità fondamentale, sfida il buon senso”, sono state le parole del rappresentante americano a Lucerna.
“Nessun Paese accetterebbe mai i termini vergognosi di Putin. Il percorso per la pace reale richiede determinazione, alla fine toccherà all’Ucraina decidere i termini di una pace giusta. Chiedo alla Russia di ascoltare la voce della comunità internazionale”, è stato invece il pensiero di von der Leyen.
Sul campo, intanto, i russi hanno annunciato la conquista di un nuovo villaggio definito strategico nella regione di Zaporizhzhia mentre l’energia rimane razionata anche nella capitale con black-out alternati nel corso della giornata.
Una situazione ancora sostenibile nei mesi estivi ma se a giugno la luce va e viene, che ne sarà fra qualche mese, con l’arrivo dei primi freddi e la necessità di accendere i termosifoni? Una domanda che molti ucraini iniziano a porsi e che accresce le perplessità della popolazione sul futuro del loro paese.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).