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Hunter Biden ritenuto colpevole, rischia fino a 25 anni di carcere

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti, è stato dichiarato colpevole per tutti e tre i capi di imputazione che gli sono stati contestati. In pratica avrebbe mentito riguardo alla sua tossicodipendenza quando acquistò un’arma nel 2018. I pubblici ministeri hanno sostenuto che stava facendo consapevolmente uso di droghe nel momento in cui ha acquistato la pistola, ma ha mentito sul modulo federale di richiesta. E’ stato anche accusato di aver posseduto illegalmente quell’arma per 11 giorni. Lo ha deciso la giuria del tribunale di Wilmington, in Delaware. E’ la prima volta che il figlio di un presidente in carica viene processato e che viene giudicato colpevole. Ora rischia fino a 25 anni di carcere.
Hunter Biden non sarà comunque incarcerato in attesa della condanna ma la data per la sentenza non è stata ancora stabilita.
Il presidente Joe Biden in un’intervista alla Abc aveva lasciato intendere che nel caso in cui il figlio Hunter fosse stato condannato non gli avrebbe concesso la grazia. “Accetto il risultato e continuerò a rispettare il processo, mentre Hunter pensa di fare appello. Jill e io ci saremo sempre per Hunter. Niente cambierà questa cosa”, ha detto il presidente americano.
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– Foto: Ipa Agency –

Quattro soldati israeliani uccisi in un’esplosione a Rafah

GERUSALEMME (ISRAELE) (ITALPRESS) – Quattro soldati israeliani sono stati uccisi ieri in un’esplosione in un edificio con trappole esplosive a Rafah, nel sud di Gaza. Lo annunciano i militari israeliani dell’IDF. I soldati uccisi sono Tal Pshebilski Shaulov, 24 anni, di Gedera; Eitan Karlsbrun, 20 anni, di Modiin; Almog Shalom, 19 anni, di Hamadia e Yair Levin, 19 anni, di Givat Harel. Tutti hanno prestato servizio nell’unità di ricognizione della Brigata Givati. Shalom e Levin erano ancora nel periodo di addestramento e Shaulov era il comandante della loro compagnia. Levin è il nipote dell’ex deputato del Likud Moshe Feiglin. Secondo una prima indagine dell’IDF, le truppe avevano lanciato un esplosivo all’interno di una casa sospetta nel quartiere Shaboura di Rafah, nel tentativo di far scattare ogni possibile trappola, ed erano entrati senza che si fosse verificata un’esplosione immediata. Quando due soldati sono entrati nell’edificio a tre piani, questo è esploso, facendone crollare una parte addosso ad alcuni soldati. All’interno della casa, l’IDF ha successivamente trovato un tunnel, indicando che l’edificio probabilmente apparteneva a un agente di Hamas. Secondo l’IDF, oltre ai quattro soldati uccisi, altri sette sono rimasti feriti, di cui cinque in modo grave. La loro morte porta a 299 il bilancio dei soldati uccisi nell’offensiva di terra dell’IDF contro Hamas a Gaza e nelle operazioni lungo il confine.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Europee, l’ultradestra cresce ovunque ma il Ppe è ancora il primo partito

ROMA (ITALPRESS) – Crescita diffusa della destra, anche estrema, ma il Partito popolare europeo è ancora il primo partito. Come confermano i dati che arrivano in particolare da Francia e Austria, ma anche dal Belgio, la destra aumenterà il proprio peso all’interno del Parlamento. Tiene comunque il Ppe, che secondo le ultime stime dell’Eurocamera manterrebbe la maggioranza con 184 seggi, seguito dal Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici con 139 seggi. Quindi i liberali di Renew Europe con 80 seggi e a seguire il Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei che ne conquisterebbero 73. Ancora: la destra di Id 58; i Verdi 52; The Left (La Sinistra al Parlamento Europeo) 36; 50 seggi andrebbero a non iscritti e altrettanti a neoeletti senza appartenenza a un gruppo politico del Parlamento uscente.
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fonte foto: IPA

Europee, la destra di Bardella vince in Francia e Macron scioglie l’Assemblea Nazionale. Il premier belga De Croo si dimette

ROMA (ITALPRESS) – Il Rassemblement National di Jordan Bardella vince le Europee in Francia ed Emmanuel Macron decide di sciogliere l’Assemblea nazionale e di indire elezioni anticipate. Ad annunciarlo lo stesso presidente francese.

Come riporta la stampa d’oltralpe Macron ha affermato di non poter agire come se nulla fosse accaduto. E ha annunciato la convocazione delle elezioni per il prossimo 30 giugno per il primo turno, con secondo turno il 7 luglio.

“Per noi è una serata particolarmente difficile e da domani sarò un primo ministro dimissionario. Ma i liberali sono forti, torneremo”: ad annunciarlo il premier belga Alexander De Croo (Open Vld) all’esito delle elezioni europee. Durante il suo discorso De Croo, visibilmente commosso, si è complimentato “con i vincitori di queste elezioni, la N-VA, la Vlaams Belang et Vooruit”, senza dimenticare “gli amici di MR nel Belgio francofono”.

 

fonte foto: IPA

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Biden incontra Macron “Tutta l’Europa è minacciata dalla Russia”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) “La resistenza del popolo ucraino è a un livello eroico” e nel sostenerla “stiamo mantenendo le nostre promesse”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nelle dichiarazioni alla stampa dopo il vertice di Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron.
“Mi congratulo con la Francia e gli alleati europei per il loro lavoro – ha aggiunto Biden -. Abbiamo visto quali potrebbero essere le conseguenze di una capitolazione dell’Ucraina. La posta in gioco è altissima, Putin non si fermerà all’Ucraina. Tutta l’Europa è minacciata. Noi sosteniamo l’Ucraina e non abbandoneremo nessuno”.
“La ringraziamo per il suo impegno in favore dell’Europa”, ha detto Macron rivolgendosi a Biden.
“Sull’Ucraina vogliamo il rispetto del diritto internazionale”, ha sottolineato Macron, che ha ribadito: “Continueremo a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario e con l’intensità necessaria”.
Sul Medio Oriente “vogliamo un cessate il fuoco immediato – ha proseguito il presidente francese – e sosteniamo la proposta di accordo globale degli Stati Uniti”.
Sul piano economico “vogliamo una cooperazione ancora più stretta con gli Stati Uniti”, ha detto ancora Macron.

– Foto Ipa Agency –

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Arrivati in Italia 10 bambini haitiani adottati, Roccella “Gioco di squadra a lieto fine”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ atterrato al 31mo Stormo, all’aeroporto militare di Ciampino, il volo che ha portato in Italia dieci bambini di Haiti adottati da famiglie italiane. Ad accoglierli, tra gli altri, il ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella.

“Oggi è una di quelle giornate che valgono l’impegno politico di una vita. Dieci bambini sono arrivati da Haiti, strappati agli orfanotrofi e alla guerra civile, per abbracciare le famiglie italiane che li hanno adottati e che aspettavano con ansia di accoglierli”, commenta Roccella su Facebook.
“Con Vincenzo Starita, straordinario vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali che ho l’onore di guidare, siamo andati a Ciampino ad attenderli, insieme a tutti coloro con i quali è stato condotto questo gioco di squadra a lieto fine, a cominciare dall’Aise e dall’Unità di crisi della
Farnesina – aggiunge -. L’impegno della Presidenza del Consiglio e dell’intero governo è continuo e costante in tutti i luoghi dove i bambini attendono di poter arrivare in Italia, trattenuti da condizioni geopolitiche difficili. Continueremo sempre a lavorare per questo obiettivo mettendoci il cuore”.

“Il Governo italiano – spiega una nota di Palazzo Chigi – si è attivato per far giungere in Italia dieci bambini di Haiti adottati da famiglie italiane, che per ragioni di sicurezza legate alla grave situazione in corso nella nazione caraibica, segnata da una devastante criminalità, non avevano potuto finora lasciare le loro residenze (nove si trovavano nella capitale Port Au Prince e uno in una località a circa 200 km di distanza). I bambini attendevano da mesi di potersi congiungere alle loro famiglie italiane, con le quali avevano avuto soltanto contatti in video chiamata”.

“L’operazione è stata condotta non appena si sono ripristinate le minime condizioni di garanzia, al fine di evitare il rischio che le bande criminali, resesi responsabili di recente del brutale assassinio di due missionari statunitensi e di un prelato haitiano, potessero fare irruzione anche negli orfanotrofi. Il risultato positivo – prosegue la Presidenza del Consiglio – è frutto dell’azione collaborativa tra Aise, Unità di crisi della Farnesina, ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, ambasciata d’Italia a Santo Domingo, Consolato Onorario a Port Au Prince e Commissione per le adozioni internazionali.

– Foto Pagina Facebook Eugenia Roccella –

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In Marocco la prima gigafactory della regione

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RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – Il gruppo sino-europeo Gotion High-Tech ha firmato ieri l’accordo di investimento strategico che consentirà l’installazione in Marocco della prima gigafactory nella regione del Medio Oriente e dell’Africa, con la creazione di 17.000 posti di lavoro diretti. Previsto un investimento di 1,2 miliardi di dollari. Si tratta di un importante investimento strategico, che riguarda la creazione di un ecosistema industriale completo, che sarà operativo nel 2026, per la produzione di batterie elettriche a Kenitra, spiega in comunicato stampa. L’accordo è stato firmato alla presidenza del Capo del Governo e di Ministri. Secondo il comunicato, si tratta di un investimento che andrà a consolidare la posizione del Regno come leader regionale nell’industria automobilistica e nell’energia transizione.
“Per questa prima gigafactory, lo Stato marocchino ha deciso di affidare all’attore sino-europeo Gotion High-Tech, leader mondiale nel settore delle batterie elettriche, per sviluppare un progetto integrato per la produzione di batterie per veicoli elettrici con una capacità di 20 GWh”, si legge nel comunicato.

– foto MAP –
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Biden commemora il D-Day “Dobbiamo difendere la democrazia”

ROMA (ITALPRESS) – “Quando parliamo di democrazia spesso parliamo di grandi idee come la libertà e la ricerca della felicità. Ciò di cui non parliamo abbastanza è quanto sia difficile. La democrazia chiede di non essere egoisti, aiutare gli altri, dobbiamo credere che siamo parte di qualcosa più grande di noi stessi. Quindi la democrazia inizia da ciascuno di noi”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel suo intervento in Normandia in chiusura dell’80esimo anniversario del D-Day.
“Siamo qui non solo per onorare chi ha mostrato uno straordinario coraggio il 6 giugno 1944. Ma è per ascoltare l’eco delle loro voci, perchè ci chiamano e ci chiedono quello che faremo, ci chiedono di difendere i valori dell’America”, ha proseguito.
“La storia ha dimostrato che gli americani comuni possono fare le cose più straordinarie. Non esiste esempio migliore al mondo che proprio qui a Pointe du Hoc. Ranger delle fattorie, delle città, persone comuni di ogni parte dell’America hanno iniziato a salvare il mondo. L’America ha dimostrato che i nostri cittadini possono fare grandi cose”, ha sottolineato Biden, per il quale “i soldati facevano parte di qualcosa di più grande di loro. Oggi non ci chiedono di fare il loro lavoro, ci chiedono di fare il nostro lavoro: difendere la democrazia, è qualcosa di più importante di noi stessi”.
“Rifiuto l’idea che l’America non sia grande come in passato – ha concluso il presidente Usa -. Dio protegga le nostre truppe, dio benedica l’America”.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).