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A Washington la seconda edizione degli Italpress Awards

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, l’ambasciatrice italiana negli Stati Uniti Mariangela Zappia, l’oncologo Antonio Giordano, il presidente di AmCham Stefano Lucchini, il general manager di Ita Airways Massimo Allegri e il presidente della Fondazione De Gasperi Angelino Alfano: sono loro i premiati della seconda edizione degli Italpress Awards. Il premio è stato istituito dall’agenzia di stampa fondata e diretta da Gaspare Borsellino per valorizzare le relazioni tra Stati Uniti e Italia nel mondo degli affari, della cultura, dei media ed è stato consegnato a Washington in occasione del weekend di Gala del 49mo Anniversario della NIAF, la National Italian American Foundation con la quale Italpress, ha siglato recentemente una partnership triennale.
Un accordo che “amplificherà la voce della Niaf, aprendo nuove opportunità per i giovani italoamericani che intraprendono una carriera nei media e nella comunicazione”, ha detto il presidente Robert Allegrini, facendo riferimento agli stage che la Fondazione e Italpress promuoveranno insieme per giovani laureati proprio in virtù della partnership.
“Un’agenzia crossmediale, con una presenza sempre più radicata all’estero. E’ su questo che stiamo lavorando in questi anni. E’ questo il nostro futuro. E gli Italpress Awards sono uno dei tasselli di questo progetto”, afferma Gaspare Borsellino.

“L’informazione libera e responsabile è fondamentale per garantire la democrazia di un Paese. Il grado di conoscenza e di informazione responsabile determinano la libertà delle persone”, ha affermato il governatore Fedriga.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’ambasciatrice Zappia: “Bisogna sottolineare con forza il ruolo che hanno la stampa e la comunicazione sul lavoro di tutti noi”, è proprio quello che fanno iniziative come gli Italpress Awards, ha affermato.
Alla cerimonia, oltre ai premiati, hanno partecipato tra gli altri anche la senatrice Maria Stella Gelmini, l’amministratore delegato dell’Enav, Pasqualino Monti, il commissario straordinario per il sisma del 2016 Guido Castelli, il giornalista Gianni Riotta.
“C’è tanta voglia di Italia negli Stati Uniti qui a Washington e credo che negli USA ci siano opportunità straordinarie per il Made in Italy”, ha detto la senatrice Gelmini.
Per Riotta gli Italpress Awards sono stati una occasione per ricordare le sue radici italiane e la sua lunga esperienza negli States.
Castelli dal canto suo ha citato l’apporto che la comunità italo-americana e la Niaf hanno dato a quei territori che nel 2016 furono devastati da quattro scosse sismiche: “Siamo qui per ringraziarvi e per testimoniare come le possibilità di rilancio e sviluppo dei nostri territori passano ancora da collaborazioni come queste”.
La cerimonia è stata presentata da Stefano Vaccara. Official sponsor dell’evento Enel, GKSD, Menarini e Webuild.

Fonte foto: Italpress
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Appello Guterres al cessate il fuoco in Medio Oriente

ROMA (ITALPRESS) – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “ribadisce con urgenza il suo appello a tutte le parti affinchè cessino tutte le azioni militari anche a Gaza e in Libano, si impegnino al massimo per evitare una guerra regionale totale e tornino sulla via della diplomazia”. Lo ha riferito il portavoce, Stephane Dujarric.
“A seguito degli attacchi sferrati dall’esercito israeliano contro obiettivi nella Repubblica Islamica dell’Iran”, Guterres “è profondamente allarmato per la continua escalation in Medio Oriente”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Israele lancia raid mirati su siti militari dell’Iran

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ROMA (ITALPRESS) – Israele ha annunciato nella notte di aver lanciato attacchi aerei di rappresaglia contro l’Iran settimane dopo il massiccio sbarramento di missili balistici della Repubblica islamica, con l’esercito israeliano che ha affermato che gli “attacchi mirati” hanno colpito siti militari iraniani. Sono iniziate a emergere segnalazioni di esplosioni vicino a Teheran intorno alle 3:15 del mattino ora italiana, le Forze di difesa israeliane hanno rilasciato una dichiarazione in cui confermavano che stavano attaccando l’Iran in risposta a “mesi di continui attacchi del regime in Iran contro lo Stato di Israele”. Gli attacchi sono stati effettuati in diverse ondate nel corso di diverse ore, in varie aree dell’Iran. “Il regime in Iran e i suoi delegati nella regione hanno attaccato senza sosta Israele dal 7 ottobre, su sette fronti, compresi attacchi diretti dal suolo iraniano”, ha affermato l’IDF. “Come ogni altro paese sovrano al mondo, lo Stato di Israele ha il diritto e il dovere di rispondere”. L’IDF ha aggiunto che le sue “capacità difensive e offensive sono pienamente mobilitate” e che “farà tutto il necessario per difendere lo Stato di Israele e il popolo di Israele”.
Dopo aver annunciato che l’aereo è tornato sano e salvo in Israele, l’esercito ha soprannominato la missione “Giorni del pentimento”. Ha affermato che decine di aerei dell’aeronautica militare israeliana, tra cui jet da combattimento, rifornitori e aerei spia, hanno partecipato all’operazione “complessa” a circa 1.600 chilometri da Israele. L’IDF ha affermato che tra i siti militari presi di mira c’erano batterie di difesa aerea e siti di produzione di missili balistici, quelli utilizzati nell’ultimo attacco diretto dell’Iran a Israele il 1° ottobre e in un precedente attacco il 14 aprile. Inoltre, l’esercito ha affermato che gli attacchi hanno dato all’IAF “una più ampia libertà di azione aerea in Iran” e che aveva un’ampia serie di obiettivi che poteva colpire in future operazioni, se necessario. Non ci sono stati commenti immediati da parte dei leader politici israeliani, sebbene l’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu abbia pubblicato una sua foto rannicchiato con il Ministro della Difesa Yoav Gallant e i principali generali dell’IDF nel bunker sotto la base militare di Kirya a Tel Aviv mentre venivano eseguiti gli attacchi. In seguito ha affermato che aveva tenuto una valutazione della sicurezza con Gallant e i capi dell’IDF, del Mossad e dello Shin Bet. L’IDF ha affermato che il Capo di Stato Maggiore, Tenente Generale Herzi Halevi, era anche sotto la base di Kirya per comandare gli attacchi dal centro di comando dell’Aeronautica Militare Israeliana, con il capo dell’IAF, il Maggiore Generale Tomer Bar.
L’Iran ha affermato che il suo sistema di difesa aerea ha contrastato con successo gli attacchi, ma che sono stati causati “danni limitati” ad alcune località. In una dichiarazione, la difesa aerea iraniana ha affermato che Israele ha attaccato obiettivi militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam. “Le forti esplosioni udite intorno a Teheran erano collegate all’attivazione del sistema di difesa aerea contro le azioni del regime sionista che ha attaccato tre località fuori dalla città di Teheran”, ha riferito la TV di stato, citando funzionari della difesa aerea della provincia di Teheran. Una fonte israeliana ha detto al notiziario Ynet che la rivendicazione iraniana era “una bugia. È stato un fallimento totale, [non ci sono state] intercettazioni”.
Secondo un funzionario israeliano citato dalla NBC, Israele non stava prendendo di mira le strutture nucleari o i giacimenti petroliferi iraniani e si stava concentrando su obiettivi militari. “Stiamo prendendo di mira cose che potrebbero averci minacciato in passato o potrebbero farlo in futuro”, ha detto il funzionario. L’amministrazione americana di Joe Biden ha esortato Israele a non colpire tali obiettivi, sostenendo al contempo il diritto di Israele a rispondere all’attacco missilistico balistico dell’Iran del 1° ottobre. Un funzionario americano ha detto che Israele ha avvisato gli Stati Uniti prima degli attacchi, sottolineando che gli Usa non erano coinvolti nell’operazione. “Abbiamo capito che Israele sta conducendo attacchi mirati contro obiettivi militari in Iran come esercizio di autodifesa e in risposta all’attacco missilistico balistico dell’Iran contro Israele del 1° ottobre”, ha affermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Sean Savett.

foto: Ipa Agency
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67 miliardi il valore dell’export negli Usa nel 2023

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato presentato all’Ambasciata d’Italia a Washington lo “Studio strategico sulle opportunità di sviluppo negli USA per le imprese italiane” elaborato da TEHA Group su commissione della Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti e da ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il programma sul fronte italiano è promosso da Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, 14 Regioni italiane, Confindustria, Transatlantic Investment Commitee (TIC) e Transatlantic Harmonic Foundation (THF). Sul fronte degli Stati Uniti, sono coinvolti: Dipartimento di Stato, Dipartimento del Commercio, organizzazioni rappresentanti di 18 Stati americani, Tech Hubs Organization, Select USA e la Camera di Commercio statunitense. Evoluzione del lavoro svolto dal Transatlantic Investment Commitee (TIC), con il supporto della Transatlantic Harmonic Foundation (THF), l’Italy – US Tech Business & Investment Matching Initiative è un programma di sistema teso ad assicurare la cooperazione transatlantica a favore dello sviluppo dell’industria dell’innovazione in Italia e del suo contributo nel mondo. Esso si svolge in parallelo alla terza edizione del THF-TIC US Stakeholders’ Meeting. Grazie all’attività di matching agevolata dai soggetti pubblici e privati coinvolti, l’Italy – US Tech Business & Investment Matching Initiativepunta ad alimentare l’incontro e il dialogo tra Istituzioni e aziende italiane e statunitensi, favorendo partnership industriali e i flussi di investimento per la reciproca crescita in settori strategici come, per il 2025, le scienze della vita e l’aerospazio, con un’attenzione specifica alle soluzioni industriali di intelligenza artificiale.
“Lo scorso anno l’interscambio Italia-USA ha superato i 126 miliardi di dollari ha dichiarato Mariangela Zappia, Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti -. Gli Stati Uniti sono la principale destinazione degli investimenti diretti all’estero dell’Italia, con oltre 65 miliardi di euro di stock raggiunti nel 2023 e gli investimenti americani in Italia hanno superato i 20 miliardi di euro. Come dimostrano questi dati, gli Stati Uniti sono di gran lunga il nostro principale partner commerciale fuori dall’UE. L’iniziativa di oggi offre una preziosa opportunità per rafforzare questa intensa cooperazione economico-commerciale – strategica per l’Italia – perchè in molti casi gli Stati americani e le nostre Regioni detengono le chiavi per una collaborazione di successo, grazie alle loro competenze uniche e alla conoscenza delle realtà sul campo, oltre che alla loro capacità di creare occasioni di contatto”. Per Matteo Zoppas, presidente di ICE, “con 67 miliardi di euro di esportazioni Made in Italy nel 2023 e una sostanziale tenuta nei primi otto mesi del 2024 (-0,2% rispetto a gennaio-agosto 2023) gli USA rappresentano un partner commerciale chiave per l’Italia. ICE, nell’ambito della “Diplomazia della crescita” promossa dal Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, in collaborazione con il Sistema Paese e gli altri soggetti istituzionali, come l’Ambasciata italiana a Washington, lavora per far sì che questo dato possa aumentare ancora. Ottime opportunità di crescita provengono da quei settori strategici, ad alto tasso tecnologico, per i quali il Made in Italy ha già dimostrato di essere competitivo grazie all’innovazione e alla qualità di prodotti e servizi. L’Italia, nei primi 7 mesi del 2024, ha esportato negli USA 5,8 mld di alta tecnologia (+69%), contro i 6,6 miliardi dell’intero 2023″.
Secondo Zoppas “la crescita è stata trainata dalle biotecnologie (+110%), dalle scienze della vita (+120%), dall’elettronica (+41%) e dall’aerospazio (+43%). Proprio il settore aerospaziale ha visto, solo nel 2023, il coinvolgimento di 80 imprese e l’organizzazione di importanti collettive come Space Days (Washington) Spacecom (Orlando); Satellite (Washington, DC); Space Symposium (Colorado Springs) e ADSS Seattle (Seattle, WA) da parte dell’ufficio ICE di Houston. Attraverso le nostre sedi di Los Angeles, Miami e i due desk di New York e San Francisco puntiamo sull’internazionalizzazione dei principali eventi fieristici italiani, dando vita ad importanti occasioni di business-matching reale come avvenuto per le presentazioni nelle principali capitali USA del Salone del Mobile, del Salone Nautico, del Cersaie e ancora di più per la prima edizione di Vinitaly Chicago che al suo debutto ha già superato ogni aspettativa. E’ un momento importante dove il commercio estero vede sempre di più la richiesta di prodotti che contengono tecnologie con intelligenza artificiale, insieme alla new space economy che passerà da un valore di 400 miliardi a 1.800 miliardi nei prossimi 10 anni, sono i treni che non possiamo permetterci di perdere. Grazie all’Ambasciatrice Mariangela Zappia che ha voluto approfondire temi che possono indirizzare le strategie commerciali ed industriali del tessuto imprenditoriale italiano”, ha aggiunto.
Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ha commentato: “Siamo lieti di essere presenti a questo importante evento che favorisce il matching tra imprese statunitensi e italiane con un focus mirato sull’innovazione. Un ambito per il quale il Friuli Venezia Giulia è stato classificato come Strong innovator da parte dell’Unione europea, proprio per la propensione della nostra regione a favorire la contaminazione tra il mondo della ricerca scientifica e quello dell’impresa”.
Come osservato da Mauro Battocchi, direttore generale per la promozione del Sistema Paese, ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “L’Italia si distingue oggi come uno dei principali esportatori di beni a livello globale. Vanta la seconda base manifatturiera più grande d’Europa. Oltre metà delle sue esportazioni è legata ai settori della meccanica, delle tecnologie avanzate, della farmaceutica e della chimica”.
Secondo Amedeo Teti, Capo Dipartimento per le politiche per le imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: “Italia e USA sono partners strategici. Attualmente in Italia sono presenti 3.247 imprese a partecipazione statunitense, che danno lavoro a 399.652 dipendenti e generano un fatturato di oltre 199,2 miliardi di euro. Riteniamo che la collaborazione tra le istituzioni e le aziende dei due Paesi sia la chiave per creare un ecosistema comune dell’innovazione”. Lo studio, disponibile da oggi sul sito dell’Ambasciata d’Italia, intende offrire uno strumento operativo per indirizzare le scelte strategiche delle imprese italiane negli Stati Uniti. Esso fotografa la presenza delle nostre aziende oltreoceano attraverso delle sintetiche schede con i principali dati della presenza imprenditoriale tricolore sul territorio americano e fornisce puntuali approfondimenti sulle opportunità offerte dalle grandi macroregioni americane e dai singoli Stati. Inoltre, vengono mappati i programmi e i provvedimenti di maggior rilievo per gli imprenditori interessati a investire e operare negli USA.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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A Washington “Italy-Us Tech Business & Investment Matching Initiative”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Prende il via a Washington, presso l’Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti, l’“Italy – US Tech Business & Investment Matching Initiative”.
Il programma sul fronte italiano è promosso da Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, 14 Regioni italiane, Confindustria, Transatlantic Investment Commitee (TIC) e Transatlantic Harmonic Foundation (THF). Sul fronte degli Stati Uniti, sono coinvolti: Dipartimento di Stato, Dipartimento del Commercio, organizzazioni rappresentanti di 18 Stati americani, Tech Hubs Organization, Select USA e la Camera di Commercio statunitense.
Evoluzione del lavoro svolto dal Transatlantic Investment Commitee (TIC), con il supporto della Transatlantic Harmonic Foundation (THF), l’Italy – US Tech Business & Investment Matching Initiative è un programma di sistema teso ad assicurare la cooperazione transatlantica a favore dello sviluppo dell’industria dell’innovazione in Italia e del suo contributo nel mondo. Esso si svolge in parallelo alla terza edizione del THF-TIC US Stakeholders’ Meeting.
Grazie all’attività di matching agevolata dai soggetti pubblici e privati coinvolti, l’Italy – US Tech Business & Investment Matching Initiativepunta ad alimentare l’incontro e il dialogo tra Istituzioni e aziende italiane e statunitensi, favorendo partnership industriali e i flussi di investimento per la reciproca crescita in settori strategici come, per il 2025, le scienze della vita e l’aerospazio, con un’attenzione specifica alle soluzioni industriali di intelligenza artificiale.
Mariangela Zappia, Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, ha dichiarato: “Lo scorso anno l’interscambio Italia-USA ha superato i 126 miliardi di dollari; gli Stati Uniti sono la principale destinazione degli investimenti diretti all’estero dell’Italia, con oltre 65 miliardi di euro di stock raggiunti nel 2023 e gli investimenti americani in Italia hanno superato i 20 miliardi di euro. Come dimostrano questi dati, gli Stati Uniti sono di gran lunga il nostro principale partner commerciale fuori dall’UE. L’iniziativa di oggi offre una preziosa opportunità per rafforzare questa intensa cooperazione economico-commerciale – strategica per l’Italia – perché in molti casi gli Stati americani e le nostre Regioni detengono le chiavi per una collaborazione di successo, grazie alle loro competenze uniche e alla conoscenza delle realtà sul campo, oltre che alla loro capacità di creare occasioni di contatto”.
Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ha commentato: “Siamo lieti di essere presenti a questo importante evento che favorisce il matching tra imprese statunitensi e italiane con un focus mirato sull’innovazione. Un ambito per il quale il Friuli Venezia Giulia è stato classificato come Strong innovator da parte dell’Unione europea, proprio per la propensione della nostra regione a favorire la contaminazione tra il mondo della ricerca scientifica e quello dell’impresa”.
Come osservato da Mauro Battocchi, Direttore Generale per la promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, “l’Italia si distingue oggi come uno dei principali esportatori di beni a livello globale. Vanta la seconda base manifatturiera più grande d’Europa. Oltre metà delle sue esportazioni è legata ai settori della meccanica, delle tecnologie avanzate, della farmaceutica e della chimica. Inoltre, l’Italia è uno tra i Paesi dell’Unione Europea che registrano la crescita del PIL più rapida nel periodo post-pandemico. Questi dati evidenziano un forte potenziale per dare spinta agli investimenti reciproci tra Italia e Stati Uniti. Un esempio chiave di collaborazione è il settore biotech, dove si possono sviluppare alleanze strategiche sia in ambito di ricerca e sviluppo che in investimenti bilaterali. Tale cooperazione potrà poggiare sulle già solide relazioni tra i due Paesi, costruite nei decenni anche in ambito di sicurezza e difesa nazionale.
Operiamo come “Sistema Italia”, in sinergia con partner pubblici e privati, per sfruttare appieno queste opportunità e promuovere una collaborazione ancora più stretta tra Italia e Stati Uniti”.
Secondo Amedeo Teti, Capo Dipartimento per le politiche per le imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, “Italia e USA sono partners strategici. Attualmente in Italia sono presenti 3.247 imprese a partecipazione statunitense, che danno lavoro a 399.652 dipendenti e generano un fatturato di oltre 199,2 miliardi di euro. Riteniamo che la collaborazione tra le istituzioni e le aziende dei due Paesi sia la chiave per creare un ecosistema comune dell’innovazione, in grado di valorizzare competenze e risorse in settori chiave come aerospace e life sciences. La scelta di un approccio local to local, consente di valorizzare la ricchezza e la specializzazione degli ecosistemi regionali. Intendiamo dare continuità nei prossimi mesi alla collaborazione bilaterale e siamo certi che il rafforzamento del partenariato industriale tra Italia e Stati Uniti favorirà un ulteriore aumento degli investimenti nel nostro Paese”.

– Foto xp9/Italpress –

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Ucraina, Metsola “Saldamente dalla sua parte, si tratta dell’Europa”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono trascorsi quasi mille giorni dall’aggressione russa alle porte dell’Europa, una guerra che l’Ucraina non ha voluto nè provocato, ma che ha affrontato con incredibile valore”. Lo ha detto Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, intervenendo nell’aula di Montecitorio alla cerimonia commemorativa per il 70mo anniversario della scomparsa di Alcide De Gasperi, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Sono orgogliosa del modo in cui l’Unione europea si è unita e ha sostenuto senza esitazioni i nostri alleati ucraini, di come abbiamo superato le nostre paure sulla scarsità del combustibile per riscaldare le nostre case, su come alimentare le nostre industrie, e su come proteggere le nostre famiglie”, ha aggiunto. “Siamo saldamente dalla parte dell’Ucraina non solo per carità cristiana, ma perchè comprendiamo che non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta dell’Europa. Del nostro stile di vita. Della tenuta dell’ordine internazionale basato sulle regole”, ha concluso Metsola.
(ITALPRESS).
-Foto: webtv Camera-

Raid aereo israeliano a sud di Gaza, colpita una casa. Almeno 23 morti

ROMA (ITALPRESS) – Un raid aereo israeliano ha colpito una casa vicino a Khan Yunis, nel sud di Gaza, causando almeno 23 morti. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, fonti locali hanno confermato che le forze dell’esercito israeliano hanno preso di mira una casa nella zona di Al-Manara, a sud della città di Khan Yunis, uccidendo 28 cittadini, la maggior parte bambini e donne, e decine di feriti con lesioni varie. I continui bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza hanno portato a perdite umane e materiali massicce e senza precedenti nel contesto degli sforzi internazionali volti a raggiungere un cessate il fuoco immediato. Questo attacco segue un altro raid che ha ucciso 18 persone in un’ex scuola rifugio nel campo profughi di Nuseirat. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) sostengono che nel complesso scolastico si trovassero membri di Hamas che pianificavano attacchi contro Israele. In totale, oltre 770 persone sono state uccise in 19 giorni di offensiva nella Striscia di Gaza.

– foto Ipa Agency –
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All’Ambasciata italiana ad Abu Dhabi incontro sulla cooperazione energetica in Africa

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ABU DHABI (EMIRATI ARABI) (ITALPRESS) – L’Ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi, in collaborazione con IRENA, l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, ha organizzato un incontro dedicato alla cooperazione energetica con il continente africano, intitolato “Africa: crossroad of the energy transition”. L’evento ha visto la partecipazione di ambasciatori e rappresentanti permanenti presso IRENA, in particolare provenienti da Paesi africani. È stata un’occasione per presentare alla comunità diplomatica il Piano Mattei e le opportunità di collaborazione con l’Africa nel settore delle energie rinnovabili. Sono intervenuti il Direttore Generale di IRENA, Francesco La Camera, il Vice Coordinatore Nazionale della Struttura di Missione per l’attuazione del Piano Mattei, Lorenzo Ortona, gli ambasciatori della Repubblica Democratica del Congo e della Sierra Leone, nonché la Rappresentante permanente degli Emirati Arabi Uniti presso IRENA. L’incontro ha consentito di ascoltare le aspettative dei Paesi africani, di sottolineare l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato e di sviluppare sinergie tra le iniziative italiane e i progetti nelle rinnovabili di IRENA e degli Emirati Arabi Uniti.
L’Ambasciatore Lorenzo Fanara ha commentato: “L’eccellenza delle relazioni tra Italia e Emirati Arabi Uniti e la presenza ad Abu Dhabi di Irena ci spingono ad essere ambiziosi e a esplorare vie di collaborazione tra settore pubblico e privato anche in Africa nel settore delle rinnovabili, per contribuire con iniziative concrete alla prosperità del continente”. Il Vice Coordinatore Nazionale della Struttura di Missione per l’attuazione del Piano Mattei, Lorenzo Ortona, ha commentato: “Il Piano Mattei ha lo sviluppo dell’energia rinnovabile in Africa tra i suoi obiettivi principali seguendo un approccio inclusivo e di women empowerment. E’ stata un’occasione preziosa poter avere uno scambio di idee su alcuni progetti in corso del Piano Mattei con i rappresentanti diplomatici africani ad Abu Dhabi e con un partner fondamentale come gli Emirati Arabi Uniti, con cui stiamo collaborando in Africa, nella cornice dei giorni di riunione del Consiglio IRENA”.

Foto: Ambasciata Italiana negli Emirati Arabi

(ITALPRESS).