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Ungheria, si dimette la presidente Katalin Novak

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ROMA (ITALPRESS) – La presidente della Repubblica di Ungheria, Katalin Novak, ha annunciato le sue dimissioni con una dichiarazione in diretta tv.
La sua decisione arriva dopo le proteste suscitate dalla grazia che aveva concesso nel 2023 a un uomo condannato per aver nascosto una serie di abusi sessuali su minori in un istituto per bambini gestito dallo Stato. “Sulla base della richiesta di clemenza e delle informazioni disponibili, nell’aprile dello scorso anno ho deciso a favore della grazia nella convinzione che il condannato non avesse abusato della vulnerabilità dei bambini a lui affidati – ha spiegato -. Ho commesso un errore, perché la decisione di concedere la grazia e la mancanza di spiegazioni potevano sollevare dubbi sulla tolleranza zero nei confronti della pedofilia”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Usa 2024, la Corte Suprema cerca di salvare e “salvarsi” da Trump

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di Stefano Vaccara

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La Corte Suprema degli Stati Uniti da un giorno all’altro (o già mentre leggete questo articolo) deciderà il primo caso fondamentale per il proseguimento della campagna elettorale di Donald Trump per le elezioni presidenziali. Si tratta se dare ragione o torto allo Stato del Colorado che ha escluso la candidatura dell’ex presidente per via del Quattordicesimo emendamento della Costituzione (approvato nel 1868, subito dopo la guerra civile) che vieta a chi ha giurato sulla costituzione e poi partecipato ad una insurrezione, di poter esercitare un incarico pubblico. Giovedì, per oltre tre ore, i nove giudici della Suprema Corte degli USA hanno ascoltato le argomentazioni degli avvocati in difesa dell’appello di Trump e di quelli in difesa delle ragioni del Colorado, a sua volta ponendo loro molte domande. Dallo scambio e repliche tra avvocati e giudici (che si potevano seguire in diretta via audio) si è avuta la conferma che i giudici annulleranno la decisione del Colorado e Trump verrà riammesso nelle liste elettorali delle primarie. Del resto, gli avvocati del Colorado non sono sembrati convincenti sulla questione più incisiva e cioè come la decisione di escludere Trump da uno Stato, possa proteggere tutto il processo elettorale degli Stati Uniti dal precipitare nel caos.
Resta un dubbio: quale sarà la maggioranza data alle ragioni di Trump? Sarà 6-3 (con i sei giudici nominati da presidenti repubblicani, di cui ben 3 da Trump, che prevalgono sui tre giudici nominati dai presidenti democratici Obama e Biden), o il risultato sarà unanime? Chi scrive prevede che il risultato sarà 9-0 o quasi, con un giudice “liberal” che eviterebbe ai colleghi della Corte del Colorado l’umiliazione concedendo sostanza giuridica alla loro decisione. La previsione si basa sull’interesse che tutti i giudici della Corte Suprema hanno di mantenere questa istituzione neutrale nei confronti di una campagna elettorale che oramai è chiaro, risulta essere la più “determinante” della storia americana dai tempi dell’elezione di Abraham Lincoln alla presidenza. Ma in questo calcolo, la bocciatura “unanime” per la decisione del Colorado, dovrebbe accadere anche quando i giudici supremi si ritroveranno a decidere sulla sentenza di una Corte Federale di Washington DC abbattutasi sull’ex presidente ridiventato di colpo “Citizen Trump”, cioè il cittadino Trump non potrà godere di nessuna immunità per le sue azioni svolte durante la sua presidenza. Parafrasando il candidato Trump del 2016, neanche un presidente può “sparare a chiunque sulla Quinta Avenue” senza essere processato!
Già, negli Stati Uniti, hanno confermato all’unanimità martedì scorso tre giudici federali, nessuno può essere al di sopra della legge. A Trump resta solo la Corte Suprema per impedire che lui ora sia processato da una Corte Federale con l’accusa di aver attentato ai diritti democratici dei cittadini USA per aver tentato di far annullare il loro voto espresso in maggioranza per Biden. Ecco quindi qui un’altra previsione: dopo il 9-0 (o 8-1) sulla decisione del Colorado, la Corte Suprema se accetterà quest’ultimo caso (potrebbe anche rifiutarlo), non solo lo respingerà, ma il risultato sarà ancora una volta unanime! Così si salverà la credibilità della Corte e né Trump, né i suoi fedelissimi sostenitori “Maga” (Make America Great Again) potranno attaccarla, dopo che gli stessi giudici hanno dimostrato la loro “neutralità” dando ragione a Trump sul Colorado. Resta un ultimo dilemma alla Corte da sciogliere per evitare il caos: durante l’udienza di giovedì Trump vs Colorado, è stata ribadita l’interpretazione letterale della terza sezione del 14esimo emendamento, che impedisce all’“insurrezionista” che abbia giurato sulla Costituzione di “ricoprire” una carica pubblica, ma che non gli impedirebbe di “candidarsi” a quella carica. Nella frase “hold any office” (ricoprire qualsiasi carica) più di un giudice della Corte Suprema ha messo sotto “torchio” gli avvocati del Colorado.
Se Trump dovesse vincere le elezioni a novembre ma intanto essere provata la sua partecipazione alla “insurrezione” del 6 gennaio del 2021 – come potrebbe avvenire nel processo federale imbastito dallo speciale procuratore Jack Smith – ecco che alla Corte Suprema tornerebbe la “bomba” del Quattordicesimo emendamento che potrebbe esplodere impedendo, il 20 gennaio 2025, l’entrata “in carica” del 47esimo presidente eletto. Sarebbe il caos totale per la democrazia USA e lo spettro della guerra civile potrebbe riapparire a 160 anni di distanza? Ai giudici supremi, per quanto “neutrali” vogliano apparire nei prossimi mesi, non resta che una speranza: che Trump, pur partecipando, alla fine perda le elezioni.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Usa 2024, “Citizen Trump” non è immune: ma allora chi lo perdonerà?

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DI STEFANO VACCARA

NEW YORK (USA) (ITALPRESS) – La Corte di appello di Washington DC ha deciso che il “cittadino” Trump può essere processato perché un presidente non può essere al di sopra della legge. Così il processo più importante, quello federale che accusa Trump di aver attentato ai diritti democratici degli americani cercando di far annullare l’avvenuta elezione del presidente Biden (e di conseguenza di aver istigato l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021) si farà a meno che intervenga la Corte Suprema. Ma quest’ultima ha già un altro importantissimo caso che inizia giovedì e riguarda sempre Trump e se gli Stati dell’Unione – come hanno già fatto il Colorado e il Maine – potranno o meno continuare ad escluderlo dalle liste elettorali in base al 14esimo emendamento della Costituzione, che vieta la candidatura a chiunque abbia, dopo aver giurato sulla Costituzione, successivamente partecipato o favorito un’ insurrezione. Intanto il candidato presidenziale Trump aiuta il cittadino imputato Trump: già ben 76 milioni di dollari raccolti per sostenere la sua campagna elettorale sono andati a finire nelle tasche delle decine di avvocati che servono a difenderlo. Come andrà a finire? Si comincia a intuire che il caos in cui la democrazia americana è precipitata potrà risolversi probabilmente solo con un “pardon”, anche se resta da capire se a novembre sarà il “Presidente Trump” ad auto-perdonarsi o toccherà al rieletto Biden perdonare “il cittadino Trump”, evitando così il rischio di una guerra civile.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Netanyahu “Il nostro obiettivo politico è eliminare Hamas e liberare gli ostaggi”

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TEL AVIV (ITALPRESS) – I soldati dell’esercito israeliano hanno ucciso più di 20 mila elementi diHamas e hanno eliminato 18 dei suoi 20 battaglioni. Lo ha annunciato oggi il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una conferenza stampa a Gerusalemme. Il premier ha aggiunto di aver dato ordini alle sue forze di proseguire le operazioni militari a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, che è ormai una delle ultime roccaforti di Hamas. Netanyahu ha ripetuto che Israele non si ritirerà da Gaza fino alla “completa vittoria”. Netanyahu ha riferito di aver annunciato oggi al segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, durante il loro incontro, che Israele è “vicino alla vittoria”.
“Il nostro obiettivo politico è eliminare Hamas e liberare gli ostaggi”, ha affermato il premier. Il premier israeliano ha contestato le proposte di Hamas per la tregua. Le condizioni poste dal gruppo islamista per l’accordo sugli ostaggi porteranno a un altro massacro. Ha aggiunto Netanyahu, durante la conferenza stampa a Gerusalemme. “Arrendersi alle richieste deliranti di Hamas porterà a un altro massacro e a una grande tragedia per Israele che nessuno sarebbe disposto ad accettare”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Pesticidi, von der Leyen ritira la proposta di regolamento UE

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato la proposta al collegio dei commissari per il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi. L’annuncio dopo che è stata rigettata dal Parlamento europeo.

“È una vittoria anche italiana l’annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi. Fin dal suo insediamento, infatti, il Governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale. Proseguiremo in questa direzione”, afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Foto: Agenzia Fotogramma

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Regno Unito, Buckingham Palace “Re Carlo ha il cancro”

LONDRA (REGNO UNITO) (ITALPRESS) – Re Carlo ha un tumore. A renderlo noto è Buckingham Palace.
“Durante il recente intervento ospedaliero del Re per un ingrossamento benigno della prostata, è emersa un’altra questione di preoccupazione. Successivi esami diagnostici hanno individuato una forma di cancro”, si legge nel comunicato della Casa Reale britannica, che prosegue: “Sua Maestà ha iniziato oggi un programma di trattamenti regolari, durante il quale i medici gli hanno consigliato di rinviare i suoi impegni pubblici. Durante questo periodo, Sua Maestà continuerà a occuparsi degli affari statali e delle pratiche burocratiche ufficiali come di consueto”.
“Il Re è grato alla sua equipe medica per il loro rapido intervento, reso possibile grazie al suo recente intervento ospedaliero. Rimane totalmente positivo riguardo al suo trattamento e non vede l’ora di tornare al pieno servizio pubblico il prima possibile – conclude la nota -. Sua Maestà ha scelto di condividere la sua diagnosi per prevenire speculazioni e nella speranza che possa aiutare la comprensione pubblica per tutti coloro che in tutto il mondo sono affetti da cancro”.

– Foto Ipa Agency –

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Medio Oriente, blitz israeliani in Cisgiordania

ROMA (ITALPRESS) – Le forze israeliane hanno condotto dei blitz nella notte in diverse città della Cisgiordania. Le incursioni si sono concentrate nelle città di Yàbad, a sud della città di Jenin, Ramin, a est della città di Tulkarem, Bidya, a ovest del governatorato di Salfit, la città di Arraba, a sud-ovest di Jenin, e della città di Beitunia, a ovest di Ramallah. Le forze israeliane hanno anche fatto irruzione in diverse case, provocando scontri con i miliziani palestinesi, durante i quali sono stati lanciati ordigni esplosivi contro soldati e veicoli militari. Le piattaforme palestinesi locali hanno pubblicato sui social media scene che documentano le forze di israeliane che hanno preso d’assalto la città di Bidya, situata a ovest della città di Salfit in Cisgiordania, documentando la presenza di veicoli nei quartieri della città.
Le piattaforme palestinesi hanno anche pubblicato video che documentano l’assalto da parte delle forze israeliane alla città di Halhul, situata a nord della città di Hebron, e altri video che documentano l’escalation degli scontri tra i palestinesi le e forze dello Stato ebraico in seguito all’assalto alla città di Sarra, situata a ovest della città di Nablus, in Cisgiordania. L’agenzia di stampa palestinese “Wafa” ha riferito che un giovane è rimasto ferito durante gli scontri scoppiati nella cittadina. L’agenzia ha citato Ahmed Jibril, direttore del Centro di ambulanza e di emergenza della Mezzaluna Rossa a Nablus, che ha affermato che un giovane (29 anni) è stato colpito a un piede.

foto: Agenzia Fotogramma

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Ucraina, Zelensky “Non ho mai pensato di mollare, vinceremo noi”

ROMA (ITALPRESS) – “Agli europei voglio dire che la guerra può arrivare da voi perchè abbiamo a che fare con Putin e quando la guerra arriverà nessuno sarà pronto. Come farà l’Europa se arriverà l’esercito russo? Sarà uno shock. Dov’è la garanzia che la Nato reagirà prontamente? Inizierà una guerra globale, con tante perdite”. A dirlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. “L’Ucraina oggi è diversa, più vicina all’Europa. Siamo più esperti. Anche se a volte siamo un pò stanchi, e volte anche un pò arroganti, non possiamo permettere che la Russia avanzi”, ha aggiunto Zelensky. Putin “non vuole la pace, il loro compito annunciato è la distruzione completa dell’Ucraina, tra poco lo diranno. E’ stato così con la Crimea e il Donbass, faranno così anche con noi: vuole che l’Ucraina diventi russa”. Per Zelensky “sostenere l’Ucraina significa respingere i russi fino a casa”.
“Non ho mai pensato di mollare” in questi due anni di guerra. “Sono ucraino, amo e difendo l’Ucraina. E’ il mio dovere, non ho mai pensato di mollare, non si può credere alla vittoria del male. So che noi vinceremo”. “La Russia non si fermerà, dobbiamo renderci conto di tutto questo – ha aggiunto -. Papa Francesco ha ragione, la gente si abitua alla guerra. Ma non è possibile abituarsi se arriva a casa tua. Una parte degli ucraini inizia ad abituarsi alla guerra, e questo è un grande errore. Se ho sbagliato qualcosa? Sì, sono un essere umano. Ma credo siano stati di più i passi avanti”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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