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Netanyahu “Ci stiamo preparando per l’invasione di terra a Gaza”

TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – “Ci stiamo preparando per un’invasione di terra a Gaza. Non posso dare al momento ulteriori dettagli, il tempismo sarà deciso in base al consenso”. A dirlo il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un messaggio alla nazione. “Ci sono circa 200 ostaggi nelle mani di Hamas, stiamo facendo tutto il possibile per riportarli a casa”, ha aggiunto.

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Medio Oriente, Papa “Rilasciare ostaggi e consentire aiuti a Gaza”

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CITTÀ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Penso sempre alla grave situazione in Palestina e in Israele: incoraggio il rilascio degli ostaggi e l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza. Continuo a pregare per chi soffre e a sperare in percorsi di pace, in Medio Oriente, nella martoriata Ucraina e nelle altre regioni ferite dalla guerra”. Lo dice Papa Francesco nel corso dell’Udienza Generale in Vaticano.
“Ricordo a tutti che dopodomani, venerdì 27 ottobre, vivremo una giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza; alle ore 18, in San Pietro, ci raduneremo a pregare per implorare la pace nel mondo”, aggiunge il Pontefice.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Sedici morti in raid israeliani su Gaza

TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – E’ di 16 morti il bilancio dei raid israeliani condotti questa notte su diverse parti della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno della Striscia palestinese governata da Hamas. I raid israeliani hanno colpito in particolare le aree di Jabalia, Tal al-Hawa, Nuseirat Camp e Khan Yunis. Il corrispondente dell’emittente “Al Jazeera” ha riferito che in un bombardamento è stata distrutta la moschea in via Al-Jalaa a Gaza City. Intanto, le Brigate Al-Quds, l’ala militare del Movimento della Jihad islamica, hanno annunciato il bombardamento con attacchi missilistici delle concentrazioni militari israeliane nel sito di Sufa e nel complesso di Eshkol.

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Tajani “A Gaza 14 italiani con loro familiari”

ROMA (ITALPRESS) – “Gli italiani nella striscia di Gaza sono 7 con solo passaporto italiano, 7 con passaporto italiano e palestinese. Ci sono poi 4 familiari: bambini e mogli. Noi contiamo di farli uscire appena ci sarà la possibilità. C’è poi un gruppo di italiani abbastanza consistente al nord: la nostra ambasciata a Tel Aviv è in contatto con loro minuto per minuto. Contemporaneamente l’ambasciata d’Italia al Cairo è pronta ad andare a recuperare i 14 italiani e i loro familiari quando ci sarà l’apertura del valico di Rafah”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite a Skytg24 in merito agli italiani ancora presenti nelle zone dei combattimenti in Israele. Tornando sulla chiusura del valico di Rafah, il ministro ha spiegato che “ci sono una serie di concause: l’Egitto teme che insieme ai palestinesi o coloro con doppia nazionalità si infiltrino anche terroristi di Hamas. Ci sono quindi controlli molto severi”.
Sul futuro della striscia di Gaza “bisogna trattare con Israele e le Nazioni Unite. Si può ad esempio prefigurare un intervento simile a quello nel sud del Libano per impedire che ci sia una recrudescenza da parte di residui di Hamas e che si possa evitare uno scontro tra israeliani e palestinesi. La situazione è però complicata, questa però è un’ipotesi”, ha concluso Tajani.
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Nuovi raid israeliani su Gaza, 140 morti

ROMA (ITALPRESS) – E’ di 140 morti il bilancio di una serie di raid condotti dai caccia israeliani su diverse parti della Striscia di Gaza nella notte. L’esercito israeliano fa sapere di aver colpito 400 obiettivi a Gaza nelle ultime 24 ore. Decine di morti si contano in particolare nella zona centrale e meridionale di Gaza. Una fonte medica ha riferito all’emittente “Al Jazeera” che 23 palestinesi sono stati uccisi questa mattina a seguito di nuovi raid israeliani nelle case a Bureij e Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Il Ministero degli Interni di Gaza ha inoltre annunciato la morte di 10 persone e il ferimento di altre persone in un bombardamento israeliano che ha preso di mira una casa a Rafah, a sud della Striscia. Tuttavia, rapporti sul campo indicano che molti degli obiettivi bombardati nelle ultime ore erano civili, poichè solo la scorsa notte 110 palestinesi sono stati uccisi e centinaia di altri sono rimasti feriti, e i raid israeliani hanno anche distrutto molte unità residenziali, soprattutto nel sud della Striscia di Gaza.
Intanto, le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato nella notte 42 palestinesi in Cisgiordania. Il Club dei Prigionieri Palestinesi ha annunciato che le forze israeliane hanno arrestato almeno 42 palestinesi della Cisgiordania tra ieri sera e all’alba di oggi. Gli arresti sono avvenuti durante raid che hanno coinvolto diverse aree della Cisgiordania, tra cui Ramallah, Jenin, Qalqilya, Betlemme e Hebron. Il corrispondente di “Al Jazeera” ha riferito che le forze dell’esercito israeliano hanno preso d’assalto la città di Jaba, a sud di Jenin, nel nord della Cisgiordania, questa mattina. Resoconti palestinesi sui social media hanno riferito dello scoppio di scontri armati nella città tra combattenti della resistenza e forze di occupazione, che hanno inviato ulteriori rinforzi. L’assalto a Jaba rientra nel quadro di un’escalation israeliana in corso in Cisgiordania, dove 95 palestinesi sono stati uccisi e centinaia sono stati arrestati dal 7 ottobre scorso.
Inoltre, le milizie Hezbollah libanesi hanno annunciato la morte di due suoi membri nella cittadina di Ainata, nel sud del Libano, in scontri con l’esercito di Israele. Sale così a 29 il bilancio delle vittime dei morti di Hezbollah in scontri con l’esercito israeliano dal 7 ottobre scorso nel sud del Libano.

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Biden e i leader occidentali “Israele si difenda, proteggere i civili”

ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente Joseph R. Biden, il Primo Ministro canadese Justin Trudeau, il Presidente francese Emmanuel Macron, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana Giorgia Meloni e il Primo Ministro britannico Rishi Sunak hanno discusso del conflitto in corso tra Israele e l’organizzazione terroristica Hamas. “I Capi di Stato e di Governo – si legge in una dichiarazione congiunta – hanno ribadito il loro sostegno a Israele e il diritto di quest’ultimo di difendersi dal terrorismo, e hanno invocato il rispetto del diritto internazionale umanitario, ivi compresa la protezione dei civili. Hanno accolto con favore la liberazione di due ostaggi e hanno richiesto l’immediato rilascio di tutti gli altri ostaggi. Si sono altresì impegnati ad uno stretto coordinamento per sostenere i loro cittadini presenti nella regione, in particolare quelli desiderosi di lasciare Gaza”.
I Capi di Stato e di Governo “hanno accolto con favore l’annuncio dei primi convogli umanitari che hanno raggiunto i palestinesi bisognosi di soccorsi a Gaza e hanno espresso il loro impegno a continuare a coordinarsi con i partner della regione per garantire un accesso duraturo e sicuro a cibo, acqua, cure mediche e altra assistenza necessaria per soddisfare le esigenze umanitarie. I Capi di Stato e di Governo si sono impegnati a continuare uno stretto coordinamento diplomatico, anche con i partner chiave della regione, per prevenire l’estendersi del conflitto, preservare la stabilità in Medio Oriente e lavorare verso una soluzione politica e una pace duratura”.
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Papa “Ogni guerra è una sconfitta, fratelli fermatevi”

ROMA (ITALPRESS) – “Ogni guerra che è nel mondo, penso anche alla martoriata ucraina, è sempre una sconfitta. Fratelli, fermatevi!”. Lo ha detto il Papa all’Angelus. “Ancora una volta il mio pensiero va a quanto sta accadendo in Israele e Palestina. Sono molto preoccupato – aggiunge – addolorato, prego e sono vicino a tutti quelli che soffrono, agli ostaggi, ai feriti, alle vittime e ai loro familiari. Penso alla grave situazione umanitaria a Gaza e mi addolora che anche l’ospedale anglicano e la parrocchia greco-ortodossa siano stati colpiti nei giorni scorsi”.
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Crosetto “Israele doveva reagire, ma Hamas non è la Palestina”

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ROMA (ITALPRESS) – “La cosa importante è far vedere che non esiste una frattura, che tra mondo arabo e Occidente non ci sono solo la guerra e la mancanza di dialogo, ma è possibile costruire dei ponti. Anche se troppa gente vorrebbe che diventasse uno scontro di civiltà». Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera. “Non c’è uno scontro tra cristianità e Islam, no – aggiunge – C’è una organizzazione terroristica, Hamas, il cui obiettivo è sterminare Israele. Per questo io invito tutti a non incrociare i destini di Hamas con quelli del popolo palestinese».
“L’obiettivo di Hamas è la Jihad, la guerra totale – prosegue – Cercano di agitare gli animi di milioni di musulmani e trasformare la loro volontà terroristica in una guerra di religione. È un focolaio pericolosissimo, che può partire dalle nazioni arabe e divampare ovunque. Può scoppiare un incendio che non si riesce più a fermare».
Per Crosetto “la reazione di Israele è obbligata. I Paesi che vogliono il suo male hanno paura della sua forza, Israele se perde la sua capacità di deterrenza perde la sua stessa possibilità di sopravvivere. Per questo la sua reazione è necessariamente forte. Il tema che si sono posti tutti è il livello di danni collaterali che con una reazione eccessiva potrebbero esserci».
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