PARIGI (ITALPRESS) – La reggia e il parco di Versailles sono stati evacuati in seguito a un allarme bomba, secondo quanto riferisce la stampa francese. Stamane anche il Louvre era stato evacuato per lo stesso motivo.
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Francia, il Louvre a la Reggia di Versailles evacuati per un allarme bomba
Israele verso operazione di terra, chiesta evacuazione a Gaza
Nel sesto giorno di operazioni militari nella Striscia di Gaza, l’esercito israeliano si prepara all’avvio dell’operazione di terra contro il gruppo di Hamas. Per farlo ha condotto nella notte intensi raid aerei nel nord e nel centro di Gaza. Il corrispondente dell’emittente “Al Jazeera” ha riferito che le forze israeliane stanno lanciando pesanti raid nel nord-ovest di Gaza City e nel campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia. I corpi di 10 vittime sono state recuperate dopo un bombardamento israeliano su una casa a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Ieri sera le squadre di soccorso e i residenti hanno recuperato 17 corpi in seguito al bombardamento della casa della famiglia Abu Madin nel campo di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza. Le squadre di soccorso hanno anche recuperato 3 corpi, tra cui quello di una ragazza, dopo aver bombardato la casa della famiglia Abu Jazar, a ovest di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha chiesto alla popolazione della parte settentrionale della Striscia di Gaza di evacuare a sud dello Wadi Gaza.
Il messaggio evidenzia che le forze armate di Gerusalemme programmano una invasione in profondità di Gaza partendo dal suo estremo nord. Secondo il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, sarebbero circa 1,1 milioni le persone che dovrebbero spostarsi nel sud della Striscia. “L’organizzazione lancia un forte appello affinché si annulli qualsiasi ordine di deportazione per i residenti nel nord della Striscia di Gaza per evitare una situazione catastrofica”, ha detto Dujarric, mentre da parte sua, l’ufficio stampa governativo di Gaza ha affermato che avvertire i residenti della Striscia di spostarsi è una falsa propaganda: “esortiamo i nostri cittadini a non lasciarsi guidare da ciò”. Non mancano le tensioni anche in Cisgiordania, con scontri armati tra palestinesi e forze Israeliane a Jenin. Sono stati registrati scontri armati tra giovani palestinesi e le forze israeliane a Qabatiya, a sud di Jenin. Ciò avviene in un momento in cui Israele sta portando avanti una campagna di raid e arresti in tutta la Cisgiordania.
Da parte sua, il ministero della Sanità palestinese ha annunciato che 36 morti e 650 feriti sono caduti per i proiettili delle forze israeliane in Cisgiordania da sabato scorso. Intanto il segretario di Stato degli Stati Uniti, Anthony Blinken, ha escluso lo scoppio di una guerra regionale, sullo sfondo dell’operazione lanciata da Israele sulla Striscia di Gaza. Blinken ha affermato – in un’intervista alla NBC – che gli Stati Uniti hanno inviato messaggi chiari secondo cui “chiunque faccia questo commetterà un grosso errore”. Intanto la Gran Bretagna ha inviato due navi della Royal Navy per pattugliare il Mediterraneo orientale e tre elicotteri. Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha assicurato al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in una telefonata “il fermo sostegno del suo Paese a Israele in seguito all’attacco di Hamas”. Ieri anche la Germania ha annunciato la fornitura di due droni a Israele. Ciò avviene dopo che la portaerei Usa, Gerald Ford, è arrivata nel Mediterraneo orientale, pronta ad assistere Israele.
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Attacco in un liceo francese, un morto e due feriti
ARRAS (FRANCIA) (ITALPRESS) – Attentato ad Arras, in Francia, dove un uomo armato di coltello ha ucciso un insegnante in un liceo, come riporta Le Figaro. Al grido di “Allah Akbar”, un cittadino ceceno ha accoltellato l’insegnante. Altre due persone sono rimaste ferite. “L’autore dei fatti è stato fermato dalla polizia”, ha riferito su X il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin.
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Blinken a Netanyahu “Difenderemo sempre Israele”
ROMA (ITALPRESS) – Gli Stati Uniti “sono al fianco di Israele, vi difenderemo sempre”. Lo ha assicurato il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Tel Aviv.
“Questo è il messaggio che porto con me da parte di Biden”, ha aggiunto, garantendo che all’interno del Congresso c’è “un supporto bipartisan per Israele”. E “siamo qui per sostenere e supportare Israele e il vostro governo”. Il capo della diplomazia Usa si è detto convinto che “Hamas non rappresenta il popolo palestinese e le sue aspettative legittime”. Questo nonostante il gruppo islamico governa la Striscia di Gaza “con tattiche repressive”. Ha quindi ricordato che gli Stati Uniti stanno “fornendo munizioni a Israele, oltre ad altri aiuti per la difesa” e “altro materiale è in viaggio”. “Forniremo altri armamenti e altri supporti per aiutare a proteggere la popolazione” israeliana, ha aggiunto.
Dal canto suo il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha assicurato che ”proprio come è stato annientato lo Stato Islamico”, anche il movimento palestinese Hamas “deve essere schiacciato”. Parlando durante la conferenza stampa con Blinken ha affermato: “Ci saranno giorni difficili, ma la forza della civiltà’ vincera’”. “E’ un momento particolare, in cui dobbiamo essere uniti contro il male. Grazie agli Stati Uniti per essere al fianco di Israele sempre”, ha aggiunto. Nel suo intervento, Netanyahu ha ringraziato Washington per il sostegno nella guerra di Israele “contro la barbarie di Hamas”. “La sua visita – ha detto rivolgendosi a Blinken – è un altro tangibile esempio dell’inequivocabile sostegno degli Stati Uniti a Israele”.
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Raid di Israele su Gaza. Biden invierà un nuovo pacchetto di armi
TEL AVIV (ITALPRESS/MNA) – Un portavoce dell’esercito israeliano, Jonathan Conricus, ha reso noto che è salito a 1.200 persone il bilancio delle vittime israeliane dell’attacco lanciato da Hamas contro gli insediamenti intorno a Gaza. Sono 2.700 invece le persone che sono rimaste ferite. Questo mentre l’escalation militare tra l’esercito israeliano e Hamas entra nel suo quinto giorno. Conricus ha detto in una trasmissione in diretta sulla pagina dell’esercito israeliano sulla piattaforma “X” (ex Twitter) che questo bilancio non è definitivo. Ha aggiunto che Hamas detiene decine di prigionieri, “compresi molti con doppia cittadinanza provenienti da paesi tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia e Argentina”. Dall’altra parte, il ministero della Sanità di Gaza ha affermato che almeno 900 palestinesi sono stati uccisi e circa 4.600 altri sono rimasti feriti negli attacchi aerei israeliani sulla Striscia da sabato. Conricus ha spiegato che l’esercito israeliano ha colpito con grande forza obiettivi del movimento palestinese di Hamas ieri. Le sue forze stanno combattendo su tre fronti, il che ha portato a subire “perdite molto ingenti”, sottolineando che Hezbollah ha lanciato missili e proiettili anticarro sulle postazioni dell’esercito israeliano sul fronte settentrionale. Ha aggiunto: “I missili sono stati lanciati contro di noi dalla Siria e non sappiamo chi li ha lanciati”. Intanto la Casa Bianca ha reso noto che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso in una telefonata al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, il sostegno USA “che è in viaggio verso Israele”. La Casa Bianca ha affermato che Biden ha spiegato a Netanyahu che il sostegno Usa consiste, oltre all’invio della più grande portaerei del mondo nel Mediterraneo orientale, in munizioni, missili Iron Dome e altro equipaggiamento difensivo. Avichay Adraee, portavoce dell’esercito israeliano, ha dichiarato in precedenza attraverso il suo account sulla piattaforma “X” (ex Twitter) che il primo aereo carico di munizioni statunitensi avanzate è atterrato martedì notte nella base aerea di Nevatim, affermando che queste munizioni consentono all’esercito di “condurre attacchi concreti e prepararsi” per altri scenari. Inoltre ieri la portaerei americana USS Gerald Ford è arrivata nelle acque del Mediterraneo al largo delle coste israeliane. Ciò avviene dopo che questa mattina l’aeronautica israeliana ha dichiarato che decine di aerei hanno bombardato più di 200 obiettivi intorno al quartiere di Al-Furqan nella Striscia di Gaza. “Questa è la terza ondata di raid nel quartiere di Al-Furqan, poiché abbiamo attaccato più di 450 obiettivi nel quartiere in un giorno”. D’altra parte, il Palestine Information Center ha riferito che un violento bombardamento da parte di aerei da guerra israeliani ha preso di mira la zona occidentale di Gaza, vicino al porto. Allo stesso tempo, notizie provenienti da Gaza riportavano che cannoniere israeliane avevano sparato proiettili pesanti su Al-Rashid Street e sulla fascia costiera a ovest di Gaza City. I bombardamenti che hanno preso di mira Al-Rashid Street, di fronte al porto di Gaza, continuano ancora oggi. L’esercito israeliano ha annunciato che le sue forze hanno attaccato obiettivi navali appartenenti ad Hamas. L’attacco è avvenuto al largo della Striscia di Gaza, provocando la morte di un subacqueo palestinese che aveva tentato di infiltrarsi in Israele. In particolare sono stati colpiti i moli di Khan Yunis e Gaza, utilizzati per compiere attacchi terroristici sulla costa israeliana. I moli, riporta una nota dell’IDF israeliano, sono stati bersaglio del fuoco di artiglieria di navi lanciamissili, elicotteri e batterie di artiglieria di terra.
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Medio Oriente, Tajani “Forte preoccupazione per il ruolo dell’Iran”
ROMA (ITALPRESS) – “Israele ha subito un attacco a sorpresa su larga scala, civili inermi sono stati assaliti. L’offensiva avviata con un massiccio lancio di razzi è stata accompagnata da incursioni di unità armate in territorio israeliano. I terroristi hanno assaltato città e piccole comunità e colpito in maniera indiscriminata obiettivi civili seminando morte e terrore”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso delle comunicazioni alla Camera sulla situazione in Medio Oriente.
“Abbiamo dato subito priorità alla situazione degli italiani ad Israele, sono incontrato con l’Unità di Crisi e le ambasciate. Stiamo operando incessantemente per assistere i nostri connazionali. Gli italiani residenti sono oltre 18mila tra cui numerosi cittadini con doppio cittadinanza e circa 1.000 ragazzi sono arruolati per il servizio di leva. A Gaza ci sono circa 10 italiani tra cui una bambina di un anno”, ha proseguito.
“Purtroppo non ancora abbiamo notizie certe dei coniugi italo-israeliani dispersi e probabilmente presi in ostaggio, faremo il possibile per trovarli e portarli in salvo”, ha aggiunto Tajani.
“Desta forte preoccupazione il ruolo dell’Iran. Le autorità iraniane hanno espresso solidarietà e sostegno ad Hamas, si tratta al momento di un sostegno politico, ma i festeggiamenti in Parlamento non sono certo un buon segnale”, ha sottolineato il ministro.
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Due italiani dispersi in Israele, Tajani “Verifiche in corso”
ROMA (ITALPRESS) – In Israele non si hanno più tracce da 48 ore di due coniugi, che si trovavano nel kibbutz di Bèeri, nel deserto del Negev. Lo ha riferito al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Si tratta di due cittadini italiani che hanno anche passaporto israeliano, quindi con doppia cittadinanza, che erano nel kibbutz di Bèeri, e che non rispondono all’appello, non rispondono alle chiamate, non sono rintracciabili – ha spiegato Tajani -. Insieme con le autorità israeliane stiamo verificando dove sono e cosa può essere accaduto loro. La nostra ambasciata, il nostro consolato, l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri sono al lavoro, in contatto sempre con le autorità di Tel Aviv”.
“Mi auguro che non siano stati presi prigionieri e non siano stati portati dentro la Striscia di Gaza, ma non abbiamo nessuna notizia nè in un senso nè in un altro – ha aggiunto il ministro -. Ci sono circa mille ragazzi che sono arruolati nell’esercito di Israele e stanno svolgendo servizio di leva con doppio passaporto, ma non abbiamo altre notizie negative su cittadini italiani”.
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Robert Kennedy Jr si candida alle Presidenziali Usa da indipendente
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Robert Kennedy Jr. ha annunciato oggi a Filadelfia che si candiderà alle presidenziali per la Casa Bianca da indipendente. Il figlio maggiore di Bob Kennedy, che a sua volta era fratello del Presidente John F. Kennedy assassinato a Dallas 60 anni fa, ha quindi deciso di non partecipare alle primarie del Partito Democratico, come invece aveva fatto suo padre, senatore dello Stato di New York, assassinato a Los Angeles nel 1968 mentre concorreva per essere eletto alla Casa Bianca.
Tutti si aspettavano che RFK jr avrebbe sfidato il Presidente Joe Biden per la nomination, ma invece ora, da indipendente, concorre direttamente alle elezioni del novembre del 2024. Diventa così una mina vagante sia per il presidente in carica che per il candidato repubblicano che – almeno dai sondaggi- sarà probabilmente Donald Trump.
“Sono qui – ha annunciato RFK jr davanti ai suoi sostenitori riuniti dove fu firmata la dichiarazione di indipendenza americana e poi la Costituzione – per dichiararmi candidato indipendente alla presidenza degli Stati Uniti”.
A questo punto RFK Jr potrebbe attrarre voti sia dai democratici che dai repubblicani e diventare decisivo per la vittoria finale. Infatti se le sue possibilità di vittoria finale sono – almeno per ora – scarsissime, allo stesso tempo i temi della sua campagna elettorale dovranno essere seguiti con grande attenzione per cercare di capire su chi potranno fare più presa: sull’elettorato repubblicano (già spaccato da Trump) o quello democratico che ha già mostrato di “soffrire” i candidati imposti dal partito (come quando scaricò molti voti sul senatore indipendente Bernie Sanders che aveva cercato la nomination democratica).
Intanto alcuni dei fratelli e sorelle di RFK jr, anche loro figli del padre assassinato come lo zio presidente, hanno disconosciuto in un tweet la candidatura del fratello maggiore con una pesantissima dichiarazione. “Bobby potrebbe condividere lo stesso nome di nostro padre”, si legge, “ma non condivide gli stessi valori, visione o giudizio. L’annuncio di oggi è per noi profondamente doloroso. Denunciamo la sua candidatura e riteniamo che sia pericolosa per il nostro Paese”.
RFK junior è da tanti anni conosciuto per essere un avvocato ambientalista. Ha però suscitato molte polemiche per essere stato “anti-vax”, prima e durante la pandemia. Lui ha smentito questa attribuzione di “anti-vax” – dicendo che tutti i suoi figli sono vaccinati – affermando più volte di essere solo contrario alla mancanza di controlli più rigorosi delle case farmaceutiche.
Stefano Vaccara
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