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Esteri

Papa Francesco “Tacciano le armi nel Nagorno Karabakh, cercare la pace”

ROMA (ITALPRESS) – “Ieri mi sono giunte notizie preoccupanti dal Nagorno Karabakh, nel Caucaso meridionale, dove la già critica situazione umanitaria è ora aggravata da ulteriori scontri armati. Rivolgo il mio appello ancora a tutte le parti in causa e alla comunità internazionale affinchè tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone e il rispetto della dignità umana”. Questo l’appello lanciato da Papa Francesco al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro perchè tacciano le armi e si trovino soluzioni pacifiche nel Nagorno Karabakh. Non è mancata, poi, la richiesta del Pontefice di pregare per l’Ucraina: “Restiamo uniti nella vicinanza e nella preghiera per la cara e martoriata Ucraina”.

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Biden “La Russia è la sola responsabile della guerra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Solo la Russia è responsabile della guerra e ostacola la pace”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden, nel suo discorso all’Assemblea generale dell’Onu a New York. “Gli Usa e gli alleati continueranno a stare al fianco del coraggioso popolo ucraino”. Per Biden “la cooperazione e il partenariato sono la chiave per affrontare le sfide globali e la base per la leadership su questi temi”. Ma “dopo più di 50 anni di progressi nell’ambito del Trattato di non proliferazione, la Russia sta distruggendo gli accordi di lunga data sul controllo degli armamenti, compreso l’annuncio della sospensione del Nuovo START”, ha aggiunto Biden.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Via libera del Consiglio Ue a revisione quarta rata del Pnrr

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato le modifiche al Pnrr dell’Italia. Il piano modificato, si legge in una nota del Consiglio, riguarda 10 misure, tra cui gli incentivi all’efficienza energetica nell’ambito del Superbonus, l’aumento delle strutture di assistenza all’infanzia, lo sviluppo dell’industria spaziale e cinematografica e il trasporto sostenibile. La richiesta di modifica è stata presentata lo scorso 11 luglio, quando l’Italia ha chiesto di modificare il proprio programma di sviluppo rurale, in quanto il piano risultava “parzialmente non realizzabile a causa di circostanze oggettive”. La decisione del Consiglio di oggi si basa sulla valutazione della Commissione Ue, secondo cui le modifiche proposte dall’Italia sono giustificate e non incidono sulla pertinenza, l’efficacia, l’efficienza e la coerenza del suo piano di ripresa e resilienza. Il valore totale stimato del Pnrr modificato rimane invariato, pari a 191,5 miliardi, di cui 68,8 miliardi in sovvenzioni e 122,6 miliardi in prestiti.
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Stoltenberg “Incontro Putin-Kim Jong Un dimostra isolamento Russia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questo dimostra quanto il presidente Putin e la Russia siano isolati. Per procurarsi armi e munizioni la Russia deve andare in Corea del Nord e in Iran. Qualsiasi accordo tra Corea del Nord e Russia violerebbe totalmente molte risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ospite di “In mezz’ora” su Raitre, rispondendo a una domanda sull’incontro dei giorni scorsi tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader della Corea del Nord Kim Jong-Un.
“Pensiamo al contrasto esistente tra la Russia, praticamente senza Paesi amici, isolatissima nel mondo – ha aggiunto Stoltenberg -, e l’Ucraina, con oltre 50 nazioni che partecipano attivamente al Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina per fornire supporto a Kiev, e naturalmente tutti gli alleati della Nato al fianco dell’Ucraina”.

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Von der Leyen “Ho chiesto a Draghi relazione su competitività dell’UE”

ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo essere più lungimiranti e definire una modalità per salvaguardare la nostra competitività: ecco perchè personalmente ho chiesto a Mario Draghi, che è una delle più grandi menti dell’Europa in materia economica, di preparare una relazione sul futuro della competitività europea”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione al Parlamento europeo, in sessione plenaria a Strasburgo. “L’Europa farà tutto il necessario, costi quello che costi, per mantenere il suo vantaggio competitivo”. Quindi sulla necessità di ridurre l’inflazione, ha aggiunto: “Christine Lagarde e la BCE stanno lavorando sodo per tenere sotto controllo l’inflazione: come sappiamo, ci vorrà tempo per tornare all’obiettivo a medio termine”, ma “la buona notizia è che l’Europa ha iniziato ridurre i prezzi dell’energia”. “Abbiamo approfittato della crisi per investire massicciamente nelle energie rinnovabili, abbiamo usato la massa critica dell’Europa per garantire l’approvvigionamento energetico”. “Dobbiamo quindi capire come riprodurre questo modello di successo anche in altri campi”.

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Libia, oltre duemila vittime per la tempesta “Daniel”

TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS/MNA) – Oltre 2.000 persone hanno perso la vita e oltre 5.000 tra feriti e dispersi in diverse città e regioni della Libia orientale e sud-orientale. E’ il bilancio provvisorio delle inondazioni causate dalla tempesta Daniel.
Il primo ministro libico designato per la regione orientale, Osama Hammad, ha confermato la cifra di 2.000 morti solo nella città costiera di Derna, confermando che interi quartieri sono stati devastati e spazzati via dalla tempesta. Il ministro dell’Interno, Essam Abu Zariba, ha affermato che il numero delle persone scomparse potrebbe essere superiore a 5.000.
Nel frattempo, il Governo di unità nazionale e il Consiglio presidenziale con sede a Tripoli hanno dichiarato tre giorni di lutto in onore delle vittime, mentre la Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinchè aiutino la Libia a rispondere alla catastrofe meteorologica, affermando che la situazione sta andando fuori controllo in alcune zone.
La tempesta Daniel è arrivata sulla costa orientale della Libia nelle prime ore di sabato, dopo aver colpito tempestivamente la Grecia, la Bulgaria e diversi paesi del Mediterraneo, tra cui il Sud Italia e Malta. Una volta colpita la Libia, la portata della distruzione è diventata drammatica, anche per le carenze delle infrastrutture.
Le Nazioni Unite stanno formando una squadra di emergenza per supportare le autorità nella Libia orientale. L’Italia, la Tunisia, il Qatar e la Turchia hanno già confermato il loro impegno a inviare aiuti urgenti nelle zone colpite dalla tempesta in coordinamento con le autorità libiche. L’ambasciata degli Stati Uniti in Libia sta monitorando da vicino la situazione.

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In Marocco sale il bilancio delle vittime, continuano i soccorsi

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Sale a 2.122 l’ultimo bilancio, ancora provvisorio, delle vittime del terremoto che ha colpito il Marocco. A questi, si aggiungono almeno 2.421 feriti, secondo gli ultimi dati pubblicati dal ministero dell’Interno. Ma sono numeri destinati a salire. La popolazione ha vissuto la terza notte consecutiva in strada per le strade di Marrakesh, mentre i soldati e le squadre umanitarie internazionali con camion ed elicotteri iniziano a riversarsi nei villaggi di montagna colpiti più duramente. Le Nazioni Unite hanno stimato che 300mila persone siano state colpite dal sisma. I soccorritori continuano le operazioni di ricerca dei sopravvissuti ancora intrappolati sotto le macerie, in particolare nei villaggi della provincia di Al-Haouz. Molti Paesi, dalla Francia agli Stati Uniti e Israele, si sono offerti di aiutare in seguito al terremoto, ma Rabat ha annunciato che al momento accetterà “squadre di ricerca e soccorso” da Spagna, Gran Bretagna, Qatar ed Emirati. Altre offerte potrebbero essere accettate in futuro. Anche l’Italia si è messa a disposizione per intervenire. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ieri ha sentito il suo omologo marocchino Nasser Bourita a cui ha ribadito la disponibilità dell’Italia a offrire ogni forma di assistenza umanitaria. Anche il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha detto che il nostro Paese è pronto a inviare 48 unità specializzate dei vigili del fuoco e 1.000 posti letto. Intanto il segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oci), Hussein Ibrahim Taha, ha esortato gli Stati membri, le organizzazioni umanitarie e la comunità internazionale a intervenire a sostegno delle autorità del Marocco per far fronte al tragico impatto del violento terremoto.
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Si aggrava il bilancio del terremoto in Marocco, oltre duemila le vittime

ROMA (ITALPRESS) – Continua ad aggravarsi il bilancio del violento terremoto che nella notte tra venerdì e sabato ha sconvolto il Marocco.

I dati ancora provvisori parlano di oltre duemila morti, mentre continuano le ricerche e migliaia sono anche i feriti.

La Farnesina ha messo a disposizione degli italiani che si trovano nel Paese il numero dell’Unità di crisi. Per emergenze o segnalazioni è possibile contattare il numero +390636225″.

Foto: Agenzia Fotogramma

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