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Ucraina, Biden “Se piace a Putin, proposta di pace cinese non è buona”

MILANO (ITALPRESS) – Joe Biden boccia seccamente la proposta di pace arrivata dalla Cina in relazione alla guerra in Ucraina. “Se a Putin piace, come può essere un buon piano?” ha commentato il Presidente degli Stati Uniti. “Ci sono vantaggi solo per la Russia in quel piano – ha aggiunto Biden un’intervista a Abc News – l’idea che la Cina negozi l’esito di una guerra totalmente ingiusta per l’Ucraina non è razionale”. Giudizi negativi per la proposta cinese sono arrivati anche da Ue, Nato e dalla stessa Ucraina. (ITALPRESS).

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La guerra in Ucraina divide il G20

MILANO (ITALPRESS) – La guerra in Ucraina spacca l’economia globale. La riunione del G20 dei Ministri delle Finanze di Bangalore si è conclusa senza un comunicato ufficiale. Cina e Russia, infatti, si sono rifiutate di firmare il documento di condanna dell’invasione come richiesto dal G7. Inutile il tentativo di mediazione da parte del governo indiano, che aveva proposto l’attenuazione dei toni per evitare il muro contro muro.
Delhi ha mantenuto fino ad ora una posizione ampiamente neutrale, rifiutando di incolpare la Russia per l’invasione, affermando che era alla ricerca di una soluzione diplomatica. Nel frattempo incrementa gli acquisti di petrolio russo.
Il governo indiano ha deciso comunque di pubblicare il documento indicando i punti di dissenso. Innanzitutto il paragrafo 3, dove si afferma che la maggior parte dei Paesi aderenti al G20 “condanna con forza la guerra in Ucraina e rileva che sta causando immense sofferenze umane, esacerbando le fragilità dell’economia globale, limitando la crescita, aumentando l’inflazione, danneggiando le catene di approvvigionamenti, aumentando l’insicurezza energetica e alimentare e accrescendo i rischi sulla stabilità finanziaria”. Contestato anche il successivo paragrafo 4 che condanna le minacce di escalation militare da parte di Mosca: “L’uso o la minaccia dell’uso di armi nucleari è inammissibile”. Viceversa sono “vitali” la diplomazia e il dialogo.
La spaccatura alla fine è emersa in tutta la sua ampiezza. I Paesi del G7 avevano avvertito che non avrebbero ammesso alcuna marcia indietro rispetto alla dichiarazione di condanna richiamandosi espressamente alle conclusioni del precedente G20 di Bali. Russia e Cina si sono opposte e non c’è stata più possibilità di ricucire.
Chi si aspettava una schiarita proprio nell’anniversario dell’invasione è rimasto deluso. Il segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen ha condannato la “guerra illegale e ingiustificata contro l’Ucraina” e ha ribadito l’invito ai Paesi del G20 a fare di più per sostenere l’Ucraina e ostacolare lo sforzo bellico di Mosca.
“E’ una guerra – ha detto il ministro tedesco Christian Lindner -. E lo è perchè c’è una causa di tutto che si chiama Vladimir Putin”.

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Ucraina, da Children of Heroes assistenza a 1.400 bambini

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ROMA (ITALPRESS) – Sono 1.400 i bambini che hanno ricevuto un supporto di emergenza nel 2022 da parte di Children of Heroes. E’ quanto emerge dal primo “Impact Report” della fondazione che nell’ultimo anno, fin dal 24 febbraio 2022 in cui è iniziata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si è occupata di fornire risorse di emergenza e consulenza dove maggiormente necessario, in particolare nei confronti dei figli dei soldati morti nei teatri di guerra difendendo la loro gente e la loro patria, e dei figli di coloro che sono stati uccisi negli attacchi russi contro i civili ucraini. Secondo quanto riportato, il 100% delle famiglie aiutate da Children of Heroes ha ricevuto immediatamente un sostegno finanziario una tantum per i bisogni di prima necessità, mentre il 60% delle famiglie ha ricevuto un aiuto umanitario. E ancora, il 97% delle famiglie coinvolte sostiene che Children of Heroes abbia aiutato la loro sopravvivenza nei teatri di guerra.
“Ci impegniamo a fornire trasparenza per ogni dollaro che spendiamo in programmi e attività che danno sostegno ai bambini e alle famiglie in Ucraina che sono state colpite dalla guerra”, ribadisce l’associazione, riportando in che modo sono stati spesi i soldi raccolti dalle donazioni. Il 37%, quasi 400.000 dollari, sono serviti per gli aiuti di emergenza, mentre il 24% del totale, pari a 258.000 dollari, per gli aiuti umanitari. Quasi il 15% delle risorse sono andate agli aiuti alle famiglie, il 10% per l’educazione e la crescita degli orfani, il 6,7% per i regali delle feste, il 5% per il fondamentale supporto di tipo psicologico, per un totale di oltre un milione di dollari.
L’associazione ha stabilito un obiettivo di 25 milioni di dollari da raggiungere, stimando in 15 milioni di dollari i costi da affrontare per il supporto ai figli delle vittime in Ucraina nel 2023. Di particolare rilievo i risultati del programma di supporto umanitario di Children of Heroes.
Grazie all’operato dei Family Helper, 1.140 bambini hanno ricevuto vestiti invernali, 621 delle scarpe nuove, 549 di queste di tipo invernale. Sul fronte dell’educazione, sono 302 i bambini che hanno potuto frequentare corsi d’Inglese, 254 hanno invece ricevuto un tablet per lo studio da remoto. “La missione di Children of Heroes è molto personale per me – ha spiegato il co-fondatore e CEO Dan Pasko in una lettera che accompagna il report annuale -. Le mie sorelle e io abbiamo perso nostro padre quando avevamo 17 anni io, 11 e 9 loro, lui rappresentava il nostro posto sicuro, la nostra sicurezza e salvezza. Queste esperienze hanno contribuito e formato la missione e l’approccio di Children of Heroes. Noi ci siamo riuniti non solo per fornire coperte, riscaldamenti, strumenti tecnologici, ma anche per ridare un senso di sicurezza, la possibilità di credere nel futuro, la possibilità di sognare ai nostri bambini – ha concluso – Noi crediamo che il nostro operato permetta loro di realizzare il loro pieno potenziale”.

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Russia, il Consiglio Ue adotta il decimo pacchetto di sanzioni

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato oggi un decimo pacchetto di sanzioni alla Russia per la guerra di aggressione contro l’Ucraina.
“Putin sta intensificando questa aggressione illegale. La Russia continua a mostrare il suo volto disumano con il brutale terrore missilistico contro obiettivi civili. Il decimo pacchetto di sanzioni di oggi prende di mira coloro che sono determinanti nella continuazione di questa guerra brutale. Stiamo adottando ulteriori misure, affrontando il settore bancario e l’accesso alla tecnologia. Continueremo ad aumentare la pressione sulla Russia e lo faremo per tutto il tempo necessario, fino a quando l’Ucraina non sarà liberata dalla brutale aggressione”, afferma Josep Borrell, Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Difesa dell’Unione Europea.
La decisione di oggi impone ulteriori divieti di esportazione di tecnologia critica e beni industriali, come elettronica, veicoli specializzati, pezzi di ricambio per camion e motori a reazione, nonchè beni per il settore edile che possono essere destinati all’esercito russo, come antenne o gru.
L’elenco dei prodotti soggetti a restrizioni che potrebbero contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia includerà ulteriori nuove componenti elettroniche utilizzate nei sistemi d’arma russi recuperati sul campo di battaglia, tra cui droni, missili, elicotteri, oltre a materie prime rare, circuiti integrati elettronici e termocamere.
La decisione inoltre amplia l’elenco delle entità che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione: 96 i nuovi ingressi nella lista, con restrizioni all’esportazione più severe.
Per la prima volta questo elenco includerà sette entità iraniane che producono aerei militari senza pilota, che sono stati utilizzati dall’esercito russo nella sua guerra di aggressione, anche contro le infrastrutture civili.
Inoltre, il Consiglio ha deciso di vietare il transito attraverso la Russia di beni e tecnologie esportati dall’UE, al fine di evitare l’elusione. Infine, vengono imposte ulteriori restrizioni alle importazioni di merci che generano entrate significative per la Russia, come l’asfalto e la gomma sintetica.

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Ucraina, Giorgetti “Dal G20 nessun passo indietro”

BANGALURU (INDIA) (ITALPRESS) – “Non possiamo mettere in discussione ciò che è stato approvato a Bali e qualsiasi altra soluzione sarebbe un arretramento inaccettabile”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti prima dell’inizio dei lavori dell’ultima giornata del G20 riferendosi alla ferma condanna dell’attacco della Russia contro l’Ucraina.

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Ucraina, G7 “Chiediamo il ritiro russo senza condizioni”

ROMA (ITALPRESS) – “La Russia ha iniziato questa guerra e la Russia può porvi fine”. E’ un passaggio del comunicato congiunto diffuso dai leader del G7 sul primo anno di guerra in Ucraina.
“Chiediamo alla Russia di fermare la sua aggressione in corso e di ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe dall’intero territorio dell’Ucraina riconosciuto a livello internazionale – ha aggiunto -. Nell’ultimo anno le forze russe hanno ucciso migliaia di ucraini, causato la fuga di milioni di persone e deportato con la forza molte migliaia di ucraini, compresi i bambini, in Russia. La Russia ha distrutto ospedali, scuole, infrastrutture energetiche e critiche e ha lasciato città storiche in rovina. Nelle aree liberate dalle forze russe ci sono prove di fosse comuni, violenze sessuali, torture e altre atrocità. Condanniamo fermamente tutti gli atti oltraggiosi della Russia. Di fronte all’assalto della Russia, gli ucraini sono più uniti, orgogliosi e determinati che mai”.
“La guerra della Russia contro l’Ucraina è anche un attacco ai principi fondamentali della sovranità delle nazioni, dell’integrità territoriale degli Stati e del rispetto dei diritti umani. Rimaniamo uniti e risoluti nel nostro sostegno alla Carta delle Nazioni Unite. Ribadiamo la nostra inequivocabile condanna e il fermo rifiuto del tentativo di annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson – proseguono i leader del G7 -. Come nel caso della Crimea e di Sebastopoli, non riconosceremo mai questi tentativi illegali di annessione”.

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Ucraina, Papa “Pace costruita sulle macerie non sarà mai vera vittoria”

ROMA (ITALPRESS) – “Un anno fa iniziava l’assurda guerra contro l’Ucraina. Restiamo vicini al martoriato popolo ucraino che continua a soffrire e chiediamoci: è stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra? La pace costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria”. Così Papa Francesco su Twitter.

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Zelensky “Il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria”

KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “Il 24 febbraio milioni di noi hanno fatto una scelta. Non una bandiera bianca, ma una bandiera blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare. Affrontare il nemico. Resistenza e lotta”. Lo scrive su Telegram il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel giorno dell’anniversario dell’invasione russa. “E’ stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità – aggiunge -. E questo è un anno della nostra invincibilità. Sappiamo che questo sarà l’anno della nostra vittoria”.

Poi, parlando in un discorso alla nazione in piazza Sofia a Kiev. “Mi rivolgo a te soldato ucraino, aiutante dello Stato. Oggi dopo un anno di guerra, decisiva per l’indipendenza ucraina, in questo posto valoroso voglio dire a tutti voi, a tutti quelli che combattono per l’Ucraina: sono orgoglioso di voi, noi tutti quanti siamo orgogliosi di voi. E che questo orgoglio vada per le piazze e le trincee, che questo orgoglio parli a tutti. L’Ucraina è viva. Questo orgoglio non deve dimenticare quante persone, eroi, hanno sacrificato la loro vita
per l’Ucraina e la libertà del nostro Paese”. Zelensky ha quindi guidato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del conflitto. Poi ha aggiunto: “Chi difende con fermezza le posizioni ucraine ci avvicina alla vittoria. Da voi dipende la nostra esistenza”.

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