ROMA (ITALPRESS) – “La guerra in Ucraina, già alla vigilia del suo inizio, ha interrogato ciascuno di noi. Perchè è arrivato l’orrore di questo conflitto insensato e blasfemo, come lo è ogni guerra? Possiamo parlare con sicurezza di una guerra giusta? Possiamo parlare con sicurezza di una guerra santa? A quante altre tragedie dovremo assistere prima che tutti coloro che sono coinvolti in ogni guerra comprendano che questa è unicamente una strada di morte che illude soltanto alcuni di essere i vincitori? Perchè sia chiaro: con la guerra siamo tutti sconfitti. Anche coloro che non vi hanno preso parte e che, nell’indifferenza vigliacca, sono rimasti a guardare questo orrore senza intervenire per portare la pace. Tutti noi, in qualsiasi ruolo, abbiamo il dovere di essere uomini di pace. Nessuno escluso”. Così Papa Francesco nell’introduzione al libro “Un’enciclica sulla pace in Ucraina”, di cui il Corriere della Sera pubblica uno stralcio. “Mentre continuiamo a pregare insistentemente per la pace in Ucraina, non dobbiamo abituarci a questa come a nessun’altra guerra. Non dobbiamo, per nessuna ragione al mondo, assuefarci davanti a tutto ciò, quasi dando per scontata questa terza guerra mondiale a pezzi che è drammaticamente diventata, sotto i nostri occhi, una terza guerra mondiale totale. Preghiamo per la pace! Lavoriamo per la pace!”, conclude il Santo Padre.
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Ucraina, Papa Francesco “Con la guerra siamo tutti sconfitti”
Ucraina, Tajani “Serve una pace giusta con il ritiro della Russia”
ROMA (ITALPRESS) – “E’ molto difficile poter raggiungere un accordo in tempi rapidi ma non bisogna rinunciare a un percorso diplomatico. Io penso che Stati Uniti, Cina e Turchia possano svolgere un ruolo molto forte per cercare di convincere Putin a sedersi al tavolo. Raggiungere la pace è la conclusione di una trattativa e per quanto ci riguarda la pace è una pace giusta, cioè senza la sconfitta dell’Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di “Che tempo che fa” su Raitre.
“La Russia dovrebbe ritirarsi dai territori che ha invaso e dovrebbe smettere di lanciare missili contro la popolazione inerme, perchè usare il Generale Inverno in questa fase significa colpire i cittadini, i militari sanno bene come proteggersi – ha aggiunto -. Se i russi volessero dimostrare di sedersi a un tavolo e raggiungere un accordo potrebbero iniziare dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, far arrivare gli esperti delle Nazioni Unite e cominciare a dialogare: questo sarebbe un test vero, capiremmo se Putin vuole una soluzione positiva o no”.
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Ucraina, Biden “Sono pronto a parlare con Putin”
WASHINGTON (USA) (ITALPRESS) – “E’ una guerra malata” ed esiste un solo modo per fermarla, cioè che Vladimir Putin “si ritiri” dall’Ucraina. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca con il presidente francese Emmanuel Macron. La Russia “sta infliggendo un’incredibile carneficina alla popolazione civile dell’Ucraina. Bombardando asili nido, ospedali, orfanotrofi. E’ pazzesco quello che sta facendo”, ha aggiunto Biden sottolineando di non avere nell’immediato un piano per contattare Putin, ma è “pronto a parlare” con il leader russo “se dovesse mostrare di cercare un modo per porre fine alla guerra”. “Se fosse così, dopo aver consultato gli alleati francesi e della Nato, sarò felice di sedermi con Putin per vedere cosa vuole, cosa ha in mente. Ma non l’ha ancora fatto. Nel frattempo penso che sia assolutamente fondamentale continuare a sostenere il popolo ucraino”.
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Sangiuliano incontra il ministro ucraino “Riaffermiamo il sostegno italiano”
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “A Bruxelles ho incontrato il Ministro della Cultura ucraino Oleksandr Tkachenko per riaffermare il sostegno italiano alla causa del popolo ucraino, rinnovare il sentimento di amicizia che lega Italia e Ucraina e lavorare insieme per la tutela del patrimonio culturale”. Così su Twitter il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
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Ucraina, Papa “La Santa Sede disposta a mediare per la pace”
ROMA (ITALPRESS) – “La posizione della Santa Sede è cercare la pace e cercare una comprensione. La diplomazia della Santa Sede si sta muovendo in questa direzione e, ovviamente, è sempre disposta a mediare”. Lo dice Papa Francesco in un’intervista alla rivista dei gesuiti America. “Ho anche pensato di fare un viaggio – prosegue – ma ho preso la decisione: se viaggio, vado a Mosca e a Kiev, in entrambe, non solo in un posto”.
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Papa “Israele e Palestina cerchino dialogo per la pace”
ROMA (ITALPRESS) – “Seguo con preoccupazione l’aumento della violenza degli scontri che da mesi avvengono in Palestina e in Israele. Mercoledì scorso due vili attentati a Gerusalemme hanno ucciso due persone e ferito un ragazzo israeliano e nello stesso giorno negli scontri armati a a Nablus è morto un ragazzo palestinese. La violenza uccide il futuro, spezzando la vita dei più giovani e indebolendo le speranze di pace. Preghiamo per questi giovani morti, per le loro famiglie e in particolare per le loro mamme. Auspico che le autorità israeliane e palestinesi abbiamo maggiormente a cuore la ricerca del dialogo, costruendo la fiducia reciproca senza la quale non ci sarà mai una soluzione di pace in Terra Santa”. Così il Papa dopo l’Angelus in piazza San Pietro.
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Ucraina, Parlamento Ue “Russia Stato sponsor del terrorismo”
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – La Russia sta commettendo crimini di guerra e sta usando “mezzi terroristici” contro l’Ucraina. A sostenerlo è il Parlamento Europeo, che con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni ha approvato una risoluzione non legislativa.
Il testo propone di isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale, chiudere e bandire le istituzioni statali russe nell’Ue che diffondono propaganda e completare il nono pacchetto di sanzioni contro Mosca.
Gli eurodeputati sottolineano che “gli attacchi e le atrocità intenzionali delle forze russe e dei loro delegati contro i cittadini, la distruzione delle infrastrutture civili, e altre gravi violazioni del diritto internazionale e umanitario sono tutti atti di terrore e crimini di guerra”. Per questo, dichiarano la Russia uno stato sponsor del terrorismo che “utilizza mezzi terroristici”.
Poichè l’Ue non può attualmente dichiarare gli Stati come sponsor del terrorismo in modo ufficiale, il Parlamento invita l’Unione e i suoi Paesi “a creare un quadro giuridico adeguato e considerare di aggiungere la Russia a tale lista. Ciò farebbe scattare una serie di misure nei confronti di Mosca e porterebbe serie restrizioni nelle relazioni dell’Ue con la Russia”.
I deputati invitano il Consiglio ad aggiungere anche l’organizzazione paramilitare “Gruppo Wagner”, il 141° Reggimento speciale motorizzato noto anche come “Kadyroviti”, e altri gruppi armati, milizie e delegazioni finanziate dalla Russia nell’elenco dei soggetti terroristici dell’UE.
Il Parlamento chiede all’Unione “di isolare ulteriormente la Russia a livello internazionale, anche per quanto riguarda l’adesione ad organizzazioni e organismi internazionali come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. I deputati chiedono inoltre “di ridurre i legami diplomatici con la Russia e di limitare i contatti dell’UE con gli ufficiali russi al minimo indispensabile, oltre a chiudere e bandire le istituzioni statali russe nell’UE che diffondono propaganda nel mondo”.
Alla luce “dell’escalation di atti di terrore del Cremlino contro il popolo ucraino, i Paesi UE sono esortati a ultimare rapidamente il lavoro del Consiglio sul nono pacchetto di sanzioni contro Mosca – si legge ancora nella risoluzione -. Inoltre, i Paesi UE dovrebbero prevenire, indagare e perseguire qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni in vigore e, insieme alla Commissione, prendere in considerazione eventuali misure contro i paesi che cercano di aiutare la Russia ad eludere le misure”.
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Al G20 colloquio Meloni-Xi Jinping “Riprendere i canali di dialogo”
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale a margine dei lavori del vertice dei Paesi del G20 con il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping. “Un incontro – fa sapere palazzo Chigi – improntato alla cordialità. Meloni ha espresso l’interesse del Governo italiano a promuovere gli interessi economici reciproci, anche nell’ottica di un aumento delle esportazioni italiane in Cina. Allo stesso tempo Xi e Meloni hanno riconosciuto l’antico rapporto tra Italia e Cina, due civiltà millenarie, sottolineando il successo dell’anno della cultura Italia-Cina”.
Il presidente Xi ha richiamato i messaggi scambiati con il presidente Mattarella in tale circostanza. Nel colloquio sono stati toccati anche i rapporti tra UE e Cina, auspicando un loro rilancio.
Il presidente Meloni ha rilevato “l’importanza che riprendano tutti i canali di dialogo, incluso quello in materia di diritti umani. E’ stata riconosciuta la necessità di collaborare per l’efficace gestione delle più gravi e impellenti sfide globali e regionali”. Meloni e Xi hanno dedicato particolare attenzione alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze. Hanno convenuto che “occorre promuovere ogni iniziativa diplomatica per porre fine al conflitto ed evitare un’escalation”. Al termine dell’incontro, il presidente Xi ha invitato il presidente del Consiglio a effettuare una visita in Cina, invito che Meloni ha accettato.
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