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Ucraina, Zuppi “Avviare il dialogo per fermare l’escalation”

ROMA (ITALPRESS) – “L’importante è capire che il primo passo per la pace può sembrare il più rischioso, ma è quello che porterà alla vera vittoria: la pace nella giustizia”. Lo afferma in un’intervista al quotidiano La Repubblica il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, in merito alla guerra in Ucraina.
“Il Papa ha chiesto a Putin di fermare la spirale di violenza e di morte e a Zelensky di prendere in considerazione serie proposte di pace – aggiunge -. Si tratterà di trovare la via giusta di composizione. Lo ha ricordato l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger: un dialogo, anche solo esplorativo, è essenziale in quest’atmosfera di guerra e nucleare. Ecco. oggi in Ucraina c’è bisogno di avviare il dialogo: fosse anche solo esplorativo, ma va avviato”.
“La grande domanda è che cosa dobbiamo aspettare, forse un’altra tragedia delle dimensioni dell’atomica per fermarci? La guerra ha una logica geometrica terribile – spiega Zuppi -, impone l’idea che la verità non esiste più e che non puoi tornare indietro. Questo è l’inganno del male che ti irretisce e ti trascina in un disegno di morte. Urgente è bloccare l’escalation, non possiamo permettere che l’uso di armi nucleari diventi convenzionale, che si normalizzi. In questo devono giocare un ruolo gli organismi internazionali. Bisogna ricreare nuova fiducia nella composizione pacifica e nel controllo internazionale su eventuali accordi, fiducia che ora non c’è”.

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Sequi all’ambasciatore russo “Ferma condanna ai referendum farsa”

ROMA (ITALPRESS) – Il segretario generale della Farnesina, ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale l’ambasciatore russo Sergey Razov, nel contesto di un’azione coordinata con i partner dell’Unione Europea.
Sequi ha innanzitutto espresso “la più ferma condanna dell’Italia per i referendum farsa, illegalmente condotti dalla Federazione Russa per annettere i territori occupati nelle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia”.
Il segretario generale della Farnesina ha in seguito esortato le autorità russe “a revocare tali atti illeciti, il cui esito l’Italia non intende riconoscere, e a ritirare immediatamente, completamente e senza condizioni le forze russe dal territorio ucraino. La minaccia di impiegare armi nucleari, le gravissime violazioni dei principi e delle regole della Carta delle Nazioni Unite minano gravemente la sicurezza globale”.
L’ambasciatore Sequi ha quindi confermato “la determinazione italiana ed europea ad aumentare la pressione nei confronti della Federazione russa affinchè cessi l’aggressione”, ribadendo “il sostegno dell’Italia alla piena sovranità, indipendenza ed integrità territoriale dell’Ucraina”.
“Continuiamo a ritenere che la forza del diritto debba prevalere sul diritto della forza”, ha concluso Sequi.

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Una ragazza italiana arrestata in Iran, verifiche della Farnesina

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ROMA (ITALPRESS) – Una ragazza romana, Alessia Piperno, sarebbe stata arrestata a Teheran, secondo quanto riferito dal padre con un post su Facebook, poi rimosso. A quanto si apprende, la Farnesina sta effettuando verifiche sulla vicenda mantenendosi in contatto con la famiglia.
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Brasile, Lula in vantaggio ma si va al ballottaggio

ROMA (ITALPRESS) – Nulla di fatto per l’elezione del nuovo presidente del Brasile, con l’esito rinviato al ballottaggio in programma domenica 30 ottobre. L’esito della tornata elettorale che ha visto contrapposti il capo dello Stato uscente, Jair Bolsonaro, e il candidato del Partito dei lavoratori nonchè ex presidente, Luiz Inacio ‘Lulà da Silva, si è concluso senza un vincitore al primo turno visto che nessuno dei due il 50% più uno dei voti necessari. Il primo, infatti, si è fermato al 43,33% (oltre 51 milioni di voti) mentre lo sfidante al 48,28% oltre 57 milioni di voti). Secondo i dati ufficiali del Tribunale elettorale superiore, Simone Tebet del Movimento Democratico Brasiliano ha ottenuto il 4,1% dei voti validi e Ciro Gomes del Partito Democratico del Lavoro ha ricevuto il 3,05% delle preferenze. Il vantaggio di Lula era atteso, ma il risultato ottenuto da Bolsonaro – 8 punti in più rispetto a quelli accreditatigli dall’ultimo sondaggio – ha in parte cambiato le carte in tavola. “Voglio dire che vinceremo le elezioni. Questo per noi è solo un rinvio”, ha detto Lula al termine dello spoglio. “Dovremo parlare di più con le persone e saremo capaci di convincere la società brasiliana di ciò che stiamo proponendo”, ha aggiunto.
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Ucraina, Iacomini “A Kharkiv 13 bambini e una donna incinta uccisi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono terribili le notizie che ci arrivano dai nostri uffici in Ucraina dove oggi 13 bambini e una donna incinta sono stati uccisi nella regione di Kharkiv. I nostri cuori e i nostri pensieri sono per le famiglie drammaticamente colpite” lo dichiara Andrea Iacomini Portavoce dell’Unicef Italia. “Questa guerra continua a mietere vittime innocenti, speranze e sogni di tanti bambine e bambini” prosegue “Come nei primi mesi di guerra l’Italia e il mondo intero devono tornare in piazza e gridare basta a questo scempio” conclude.

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La Russia annette 4 regioni ucraine, Putin “È la volontà di milioni di persone”

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MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) – “L’istituzione di quattro nuove regioni della Federazione russa avverrà con legge costituzionale, perché è la volontà di milioni di persone, è un loro indiscutibile diritto sancito nell’articolo 1 della Carta delle Nazioni Unite, che parla dell’autodeterminazione dei popoli”. Così il presidente russo Vladimir Putin, nel corso della cerimonia per l’annessione di Donetsk, Lugansk, a Zaporizhzhia e a Kherson, zone dell’Ucraina occupate dall’esercito di Mosca, dove si sono svolti dei referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale.

“Invitiamo l’Ucraina a tornare al tavolo negoziale, ma la scelta dei referendum non sarà oggetto di discussione, è una scelta ormai fatta e la Russia non la tradirà”, ha proseguito Putin. “L’Occidente vuole renderci una colonia, vuole defraudarci, non vuole una cooperazione. Anche la nostra cultura li spaventa, il nostro fiorire è un pericolo per loro”, ha detto ancora il presidente russo, che ha ribadito il suo rammarico per la caduta dell’Urss: “Nel 1991 si è deciso di far crollare l’Urss senza chiedere l’opinione del popolo, questo ha creato ferite nella nostra società e portato il Paese al limite della catastrofe. Ormai l’Unione sovietica non esiste più, al passato non si torna. Non è a questo a cui aspiriamo”, ha aggiunto.

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Ue “Kiev ha il diritto di liberare i territori occupati”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Respingiamo fermamente e condanniamo inequivocabilmente l’annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson”. Lo affermano in una nota congiunta i membri del Consiglio Europeo.
“Indebolendo deliberatamente l’ordine internazionale basato sulle regole e violando palesemente i diritti fondamentali dell’Ucraina all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale, principi fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale, la Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale – prosegue la nota -. Non riconosciamo e non riconosceremo mai i referendum illegali che la Russia ha progettato come pretesto per questa ulteriore violazione dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, nè dei loro risultati falsi e illegali. Non riconosceremo mai questa annessione illegale. Tali decisioni sono nulle e non possono produrre alcun effetto giuridico di sorta”.
“Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk sono l’Ucraina. Invitiamo tutti gli Stati e le organizzazioni internazionali a respingere inequivocabilmente questa annessione illegale. Di fronte alla guerra di aggressione della Russia e all’ultima escalation di Mosca, l’Unione Europea è risolutamente con l’Ucraina e il suo popolo. Siamo incrollabili nel nostro sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina – dicono ancora i membri del Consiglio Ue -. L’Ucraina sta esercitando il suo legittimo diritto di difendersi dall’aggressione russa per riprendere il pieno controllo del suo territorio e ha il diritto di liberare i territori occupati entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”.
“Le minacce nucleari lanciate dal Cremlino, la mobilitazione militare e la strategia di cercare di presentare falsamente il territorio ucraino come quello della Russia e di affermare che la guerra potrebbe aver luogo ora sul territorio russo non scuoteranno la nostra determinazione – conclude la nota congiunta -. Rafforzeremo le nostre misure restrittive per contrastare le azioni illegali della Russia. Aumenteranno ulteriormente la pressione sulla Russia per porre fine alla sua guerra di aggressione. Ribadiamo che l’Unione Europea è fermamente con l’Ucraina e continuerà a fornire un forte sostegno economico, militare, sociale e finanziario all’Ucraina per tutto il tempo necessario”.

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Ucraina, Von der Leyen “Democrazia prevarrà, valore da proteggere”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi, ancora una volta, una democrazia lotta per la propria sopravvivenza contro l’aggressione di un autocrate straniero. L’attacco della Russia contro l’Ucraina è l’ennesima battaglia in una guerra che infuria da 25 secoli. La guerra dell’autocrazia contro la democrazia. E sono profondamente convinto che la democrazia prevarrà”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Forum sulla democrazia ad Atene. “Ma è anche preoccupante vedere che le tragedie del passato continuano a ripetersi e che troppi, in Europa, hanno sottovalutato le minacce sia fuori che dentro i nostri confini. Per più di 70 anni, il nostro continente ha marciato incessantemente verso la democrazia. E molti di noi – ha aggiunto – hanno iniziato a credere che l’Europa e tutta l’umanità avrebbero continuato ad avanzare naturalmente verso la libertà e la cooperazione pacifica. Abbiamo iniziato a dare per scontata la democrazia. Oggi ci rendiamo conto che la storia non si muove sempre in linea retta. Ci sono battute d’arresto e ritorni. Ed è compito di ogni generazione lottare per la democrazia. E’ nostro compito generazionale aiutare gli ucraini mentre combattono per il loro diritto di determinare il proprio futuro. E’ nostro compito – ha sottolineato – proteggere le nostre democrazie dai ricatti russi e dalle ingerenze delle autocrazie. Ed è nostro compito contribuire a rafforzare tutte le democrazie in Europa”, ha concluso la presidente della Commissione europea.
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