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Da Edison “Una casa per i giovani”, social housing per neolaureati

MILANO (ITALPRESS) – Edison annuncia “Una casa per i giovani”, un piano di company social housing per i neolaureati offrendo loro la possibilità di vivere in una casa propria in prossimità della sede di lavoro e di avviare un percorso di autonomia personale e professionale. L’iniziativa è parte di un più ampio impegno di Edison quale operatore responsabile che prevede per i più giovani un programma triennale di sviluppo e formazione, modalità di lavoro che garantiscono l’equilibrio tra vita personale e professionale, una dinamica retributiva che premia il merito e un sistema di welfare integrativo, da settembre arricchito dell’iniziativa “Una casa per i giovani”.
«Oggi più della metà dei giovani neolaureati che decidono di andare all’estero o trasferirsi in altre città, lo fa per ragioni prevalentemente di natura economica. Questo avviene soprattutto nelle città metropolitane dove, il costo della vita rapportato al salario effettivamente percepito, rappresenta un equilibrio economico difficilmente raggiungibile. La soluzione al problema abitativo ha dunque una rilevanza determinante nella decisione di restare o andare via. Per un’azienda come Edison, che da sempre pone al centro della propria strategia di lungo termine l’investimento sui giovani neolaureati – oggi una community di oltre 160 persone -, è imperativo rafforzare il valore del pacchetto economico offerto in fase di assunzione e migliorarne anche la dinamica di crescita nei primi anni di lavoro, ma non basta. Per questo lo integriamo con una specifica proposta che rappresenta un concreto e rilevante contributo e supporto aziendale alla soluzione del problema abitativo. Con questa nuova politica dedicata ai giovani neolaureati offriamo un progetto di sviluppo professionale e al contempo un aiuto concreto per pensare e avviare un progetto di futuro e di vita personale sostenibile nella città dove lavorano, in qualsiasi città del territorio italiano e indipendentemente dalla tipologia di laurea conseguita», dichiara Giorgio Colombo, Direttore HR e ICT di Edison.
Il piano “Una casa per i giovani”, è rivolto ai neolaureati che non hanno un alloggio diverso da quello del proprio nucleo di origine. A loro Edison dà la possibilità di affittare un bilocale arredato, in una zona che si trova entro mezz’ora dalla sede di lavoro e collegato con mezzi pubblici. Un partner esterno specializzato nelle locazioni immobiliari si occupa della ricerca, identificazione e gestione contrattuale e amministrativa della locazione abitativa nonchè di tutte le utenze a essa connesse. Al giovane è richiesto un contributo spese mensile che, considerate anche le utenze a suo carico, è ritenuto sostenibile e ha un valore non superiore a un terzo della retribuzione netta mensile.
La quota di affitto che il neoassunto si trova a sostenere è sensibilmente inferiore al prezzo medio di mercato per la tipologia di abitazione proposta e vale per tutte le sedi Edison sul territorio nazionale. Edison neutralizza le differenze tra i costi degli alloggi nelle diverse città, assicurando in questo modo pari opportunità ai neolaureati di tutta Italia. Il supporto abitativo è riconosciuto per una durata di tre anni, al termine dei quali il dipendente può subentrare nell’affitto o, eventualmente, decidere di fare una proposta d’acquisto.
Impegnata a confermarsi tra gli operatori nazionali leader della transizione energetica contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione del Next Generation EU e del PNNR dell’Italia, Edison prevede l’inserimento di circa 300 persone all’anno, secondo una progressione temporale che accompagna la realizzazione del programma di investimenti definito nel piano strategico al 2030. Le assunzioni sono orientate per circa il 50% su giovani neodiplomati e neolaureati, prevalentemente con curriculum scolastici sulle discipline STEM, il 60% dei quali inseriti presso le sedi e gli impianti territoriali che ospitano i nuovi investimenti. Lo sviluppo del piano di assunzioni consente di prevedere che la componente femminile rappresenterà una quota pari al 40% del personale neoassunto in possesso di un curriculum di studi di alta formazione terziaria.

– Foto ufficio stampa Edison –

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Sposarsi e avere figli non è una priorità per più di un giovane su due

MILANO (ITALPRESS) – Il 2024 ha visto un miglioramento nella vita lavorativa e personale dei giovani italiani, ma anche un crescente distacco dalle istituzioni politiche e sociali. Mentre aumenta la fiducia nel proprio futuro individuale, persiste l’incertezza riguardo al contesto globale e alle dinamiche macroeconomiche. Questo è quanto emerge dalla ricerca GenerationShip 2024 a cura di Kkienn Connecting People and
Companies per il Gruppo Unipol, giunta alla terza edizione. Lo studio offre un quadro dettagliato delle principali trasformazioni che hanno coinvolto i ragazzi italiani nel corso del 2024. Le priorità sono sempre più orientate verso la realizzazione economica e professionale, con un calo dell’interesse verso la formazione di una famiglia, tendenza che si è rafforzata negli ultimi anni. Nel 2024, le nuove generazioni hanno dichiarato di essere ugualmente o più interessate rispetto al passato a fare carriera (84%) e al benessere economico (84%), mentre sposarsi o convivere e avere dei figli è considerato poco o per nulla importante per oltre il 50% della Gen Z e Millennials. Questi obiettivi, pur rimanendo rilevanti, non sono più visti come tappe obbligatorie. La famiglia viene formata solo se le condizioni economiche lo permettono. Inoltre, la scelta di non avere figli non è più considerato un tabù. Le donne stanno guidando questo cambiamento con una visione più radicale: rispetto all’anno scorso è in aumento del 42% la percentuale di ragazze tra i 16 e i 35 anni, che hanno tra gli obiettivi più importanti quello di conseguire un titolo di studio. Per gli uomini il valore cresce solo del 17%. Le donne attribuiscono anche maggiore importanza alla stabilità lavorativa (+40% contro +11% degli uomini) e alla carriera (+39% contro il +15%). Sono anche meno interessate rispetto all’anno scorso a sposarsi (-55% vs -38% uomini) o ad avere figli (-58% vs -41% uomini). Il mercato del lavoro ha mostrato segnali di miglioramento, con un aumento dell’occupazione giovanile. La soddisfazione generale per il proprio impiego è leggermente aumentata, con un voto medio di 6,71 rispetto al 6,63 del 2023. Tuttavia, molti ragazzi continuano a cercare alternative più sicure e remunerative e il fenomeno della Great Resignation è ancora rilevante. La propensione a emigrare sebbene in calo – dal 2022 al 2024 è diminuita dal 58% al 45% – rimane ancora una scelta per coloro che non vedono altre opportunità in Italia. L’istruzione italiana ottiene da Gen Z e Millennials un voto medio di 6,3. I più giovani sono sempre più insoddisfatti della loro formazione (dal 42% nel 2022 al 47% nel 2024). Tra i principali difetti: un eccessivo focus sulla teoria e poca esperienza pratica (47%), insegnanti di scarsa qualità (44%) e mancanza di collegamento diretto con il mondo del lavoro. Nell’ultimo anno sono aumentate tutte le criticità rilevate. Tra le principali cause di insoddisfazione ci sono i programmi che non valorizzano le differenze individuali (+6 punti) e la qualità dell’istruzione troppo variabile da regione a regione (+4 punti). Nonostante vengano riconosciuti alcuni pregi come la capacità di fornire un’ottima preparazione generale (25%), emerge la necessità di una riforma profonda del sistema educativo per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. I ragazzi tra i 16 e i 35 anni descrivono una società sessualmente libera nella quale si hanno più relazioni occasionali (72%, + 7% rispetto al 2023), molte donne hanno adottato un comportamento sessuale più libero (70%), si parla più apertamente di sessualità (69%) ed è accettata una gamma più ampia di preferenze (67%) e diverse forme di relazioni (66%). I rapporti sentimentali o sessuali nati sui social sono in aumento per tutte le generazioni tranne per la Gen Z, dove il dato è in calo (34% nel 2023 contro 31% nel 2024). L’uso delle app di incontri è diminuito tra i giovani (da 34% a 30%), ma è aumentato tra gli adulti di età compresa tra i 36 e i 74 anni (da 15% a 21%). Il 68% dei ragazzi di Gen Z e Millennials, inoltre, dichiara di sentirsi sotto pressione per i modelli estetici irraggiungibili promossi dai social media, che alimentano insicurezze e ansie legate all’immagine. L’interesse dei giovani per la politica resta basso (43%), con una sfiducia crescente verso le istituzioni e la democrazia: il 69% non ha fiducia nella politica italiana. In un contesto di crisi internazionale, l’idea di un’Europa unita ha guadagnato terreno come simbolo di cooperazione e futuro, ma solo una minoranza riconosce l’Europa come parte della propria identità (il 54% si sente europeo, ma solo il 18% in modo convinto). Le tensioni fra i generi sono destinate a crescere. Le giovani donne di oggi vogliono prendere il controllo sulla propria vita e mettono in discussione il ruolo che la società attribuisce loro. Desiderano un’istruzione migliore, un buon lavoro, nonostante siano spesso in condizioni di svantaggio. I giovani maschi ne condividono i valori ma non gli oneri. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Intesa Sanpaolo, Build Your Future alla Festa del Cinema di Roma

ROMA (ITALPRESS) – Scoprire l’impatto delle nuove tecnologie e dell’Intelligenza Artificiale nel cinema, uno dei settori distintivi per il nostro Paese, grazie al racconto di esperti del mondo accademico, imprenditori e startupper che stanno interpretando con successo i cambiamenti in atto. E’ il focus dell’edizione speciale di Build Your Future, il programma di eventi di Education di Intesa Sanpaolo, ideati della struttura Education Ecosystem and Global Value Programs, di cui è responsabile Elisa Zambito Marsala, con l’obiettivo di ispirare i giovani sui trend trasformativi della società e di approfondire la conoscenza delle competenze chiave del futuro, per la propria formazione professionale e personale, per promuovere nelle giovani generazioni una maggiore consapevolezza del contesto in rapida e continua trasformazione.
“Dall’Osservatorio delle competenze del futuro Look4ward abbiamo sviluppato Build Your future, un formato rivolto a studenti di scuole superiori e università per ispirarli sui nuovi trend trasformativi dell’economia e della società e le competenze chiave per il futuro. Un programma che prevede di incontrare in presenza oltre 10 mila studenti entro il 2024. L’obiettivo è supportare i giovani ad avere maggiore consapevolezza rispetto a un mercato del lavoro in rapida e costante evoluzione”, ha spiegato Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem e Global Value Programs Intesa Sanpaolo.
Lo scorso 4 ottobre, il progetto ha ricevuto il Premio di “Champions in Education” a Washington durante la terza edizione della Italian Design Week, piattaforma creata dall’imprenditrice Roberta Marcenaro Lyon (Imark) per collegare le aziende statunitensi e italiane, per l’impegno di Intesa Sanpaolo nell’ispirare i giovani studenti sui principali trend trasformativi e sulle competenze chiave del futuro. Lo scorso anno la Banca guidata dal CEO Carlo Messina ha coinvolto oltre 2000 scuole e università, ne sono previste 4.000 nell’arco di Piano d’Impresa 2022-2025.
All’evento che si è svolto durante la Festa del Cinema di Roma hanno partecipato gli studenti delle scuole secondarie di cinema, coinvolte insieme a comingsoon.it, oltre a Daniele Cassioli, atleta paralimpico di sci nautico, e a Paolo Longhi CEO HRC Learning and Development – Founder I’mPossible.
Per Gianluca Sabatini, Head of Marketing and Education Business Development di ELIS, “i giovani sono alla continua ricerca di informazioni e consigli utili per orientarsi al meglio nel mondo del lavoro e al di là delle ricerche che possono fare attraverso il web o sui social, tutti i ragazzi ci dicono che il confronto diretto con un role model, con una persona che possa essere loro riferimento, è fondamentale per riuscire a capire bene cosa vuol dire lavorare e costruirsi un futuro, una personalità e, per chi è interessato, una famiglia. Il contatto diretto, spesso anche con incontri uno a uno, è per i ragazzi lo strumento più formativo, più importante e più utile per orientare al meglio le loro scelte e anche per affrontare con una maggiore consapevolezza e motivazione le sfide che si presentano loro”.
Per Cinzia Micocci, vicepreside dell’Istituto Istruzione Superiore Cine-tv Roberto Rossellini, creare uno “spazio di confronto per i ragazzi è sempre fondamentale, è importante parlare del loro futuro” e “anche noi che dobbiamo dare loro degli strumenti siamo chiamati a costruirlo”. Inoltre “i relatori di questo evento sono particolarmente giovani” e questo “è molto importante” per coinvolgere i ragazzi.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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Presentato a Firenze il Manifesto dei giovani per una Nuova Economia Sociale e Civile

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Noi giovani ci impegniamo a sostenere e sviluppare imprese che abbiano come obiettivo non solo il profitto ma anche il miglioramento delle condizioni sociali e ambientali dei nostri territori. Ci impegniamo ad acquistare consapevolmente, informandoci sul luogo di provenienza dei prodotti e sulle condizioni di lavoro”. Sono questi i cardini del “Manifesto dei giovani per una Nuova Economia Sociale e Civile”, redatto dai molti studenti provenienti da tutta Italia durante la tre giorni del Festival Nazionale dell’Economia Civile che si è chiuso oggi a Firenze.
Il Festival, giunto alla 6ª edizione, ha scelto il tema della partecipazione. Quella delle ragazze e dei ragazzi ha preso forma nel Manifesto che è stato presentato e consegnato al comitato promotore del Festival: al presidente di Federcasse -BCC Augusto Dell’Erba, al presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, al Direttore Generale di NeXt Economia Luca Raffaele. Promuovere un nuovo paradigma, capace di andare oltre l’homo oeconomicus; andare oltre il PIL e guardare piuttosto alla felicità individuale e collettiva, come nei riferimenti della Ricerca del Benvivere, facendo del profitto uno strumento e non un fine: è la ricetta dei giovani autori del Manifesto, pienamente consapevoli che la qualità della vita non dipende solo dal denaro.
«Ogni anno aggiungiamo un mattoncino al ponte dell’Economia Civile, cercando di costruire la società che vogliamo – ha dichiarato Luca Raffaele Direttore Generale di NeXt Economia -. In questa sesta edizione abbiamo lavorato sulle città e su come il loro sviluppo può essere inclusivo e sostenibile: la Civil Social Business City che sperimenteremo qui a Firenze è un modello basato sulla partecipazione, in particolare dei giovani, che unisce l’impostazione dei 3 zeri di Yunus al sistema di azione dal basso e per le persone di La Pira».
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile è impegnato a rendere sempre più protagonisti i giovani, sia con percorsi formativi (vedi l’impegno per la realizzazione della Lezione di Introduzione all’Economia Civile e alla sostenibilità integrale) sia lasciando spazio di elaborazione e proposta, come è accaduto per la stesura di questo Manifesto dei Giovani per la Nuova Economia che deve diventare a sua volta un punto di riflessione e azione.
«Un’edizione che ha dato tanto spazio ai giovani. Alle loro idee ed ai loro progetti concreti. È l’Italia migliore, inclusiva e generativa, quella che ha potuto esprimersi in questi quattro giorni a Firenze» ha detto il presidente di Federcasse – BCC Augusto dell’Erba. «Abbiamo discusso anche di nuove modalità di attenzione ai territori attraverso la creazione di reti di comunità dove, nello specifico della cooperazione di credito, un ruolo centrale potranno avere le banche di credito cooperativo. Individuare i migliori agenti del territorio, cucire relazioni, focalizzarsi sul bene comune. Partecipare. Questo l’impegno che ci lascia la sesta edizione di FNEC».
«Alla crescita del Pil deve far seguito la crescita del BES,il benessere equo e sostenibile. Quando l’economia risponde solo alla remunerazione del capitale accentua le diseguaglianze. Le famiglie in povertà assoluta sono 1,9 milioni, erano 800.000 nel 2005. Il 12% di italiani ha scelto, secondo il Censis, di non curarsi per mancanza di disponibilità economica pur avendone bisogno. Nella fascia 18-35 anni abbiamo 2 milioni di Neet. A questi ragazzi prima che un lavoro dobbiamo dare una speranza, un orizzonte», ha detto il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini.
– foto ufficio stampa Festival Nazionale dell’Economia Civile-
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Benetton lancia Fondazione per i giovani: “Ispirazione dai miei figli”

ROMA (ITALPRESS) – Alessandro Benetton, Presidente di Edizione – intervistato dal settimanale Grazia dove appare fotografato con i suoi tre figli (Agnese, 24, Tobias, 21, Luce 17) nella loro casa di Ponzano Veneto – annuncia la creazione di una nuova Fondazione dove, nel comitato scientifico, siederanno solo under 30.
La Fondazione “nasce dal desiderio di dare ai giovani certezze, anche economiche. Non più solo isolati, filantropici, atti generosi, ma azioni strutturali su inclusione sociale, sostenibilità, terzo settore”, ha spiegato Benetton. A ispirare il suo sguardo sempre rivolto al futuro e l’idea della Fondazione sono i tre figli, Agnese, Tobias e Luce: “La mia priorità è che siano felici. Cerco di lasciare sempre spazio al dialogo alla pari, senza però che questo confonda il mio ruolo”.
Benetton spiega che con la Fondazione “si parte nel 2025 con progetti da finanziare, all’inizio in Italia ma poi anche all’estero, nel campo dello sport e della formazione coinvolgendo aziende di Edizione, da Mundys ad Aeroporti di Roma. L’obiettivo è avere più scuole ristrutturate e digitali, promuovere il merito attraverso la collaborazione tra università italiane e straniere, permettendo a ragazzi capaci ma senza risorse di studiare; avviare progetti culturali per concorsi tra giovani artisti, che esibiranno le loro opere nei nostri aeroporti” spiega l’imprenditore, ricordando che già oggi l’aeroporto di Fiumicino ospita l’acceleratore di start up Innovation Hub dove “i ragazzi che ci lavorano hanno ideato nuovi sistemi di telecamere, app per snellire le code, servizi relativi ai bagagli. Hanno dimostrato che si possono intercettare aree di miglioramento anche nelle realtà più solide”.
Rispondendo a una domanda sulla decisione dei suoi figli di vivere con lui dopo la separazione, Alessandro Benetton spiega: “E’ stata una scelta che ho rispettato. Stando con loro da solo, oltre a rendermi conto della fatica che fanno le donne che lavorano fuori e dentro casa, ho capito quanto i ragazzi siano felici di condividere tempo di qualità. Durante il lockdown abbiamo cucinato, giocato, fatto sport, parlato dei loro problemi e perfino di crisi sentimentali. Questo mi ha cambiato profondamente. Mi ha reso più paziente”.
Secondo l’imprenditore, quando si è l’unica figura genitoriale a casa, “il più efficace sistema di educazione è l’esempio, quello che si trasmette vivendo davanti a loro, lavorando senza trasgredire a certe regole morali. Ho consigliato loro di scegliere sempre il futuro, mantenendo una buona memoria del passato. Per scoprire il proprio talento, per migliorarsi come persone, bisogna uscire dalla comfort zone perchè i privilegi vanno riconquistati ogni volta. Prendersi delle responsabilità, anche di fallire, è un atteggiamento maturo, e sono felice che anche i miei figli vivano con questo modello le loro occasioni” conclude Benetton che, rispetto all’equilibrio dei ragazzi tra USA e Treviso, afferma: “Treviso è una piccola città, un ottimo posto da cui partire e in cui tornare. Dove sei nato, lì hai l’anima”.
– fonte foto Alessandro Benetton –
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Nasce Pop Up, inserto mensile di Avvenire dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni

MILANO (ITALPRESS) – Avvenire arricchisce la sua offerta informativa con il lancio di Pop Up, il nuovo inserto mensile di attualità dedicato ai ragazzi e alle ragazze delle scuole secondarie di I grado (11-14 anni), in uscita con Avvenire ogni primo martedì del mese a partire da domani, 1° ottobre, in edizione cartacea e digitale.
Pop Up, 16 pagine tabloid ad alta leggibilità grazie all’utilizzo di un font speciale, affronta i fatti di attualità e i grandi temi della contemporaneità con il linguaggio degli adolescenti, semplice, accessibile ma allo stesso tempo competente e serio, e si propone di diventare uno strumento di lettura utile e di valore affinchè i giovanissimi possano riuscire ad orientarsi in maniera sicura e consapevole nel complesso (e in continua evoluzione) mondo dell’informazione.
Negli anni Avvenire ha dimostrato sempre grande attenzione verso i giovani, attraverso la pubblicazione dello storico inserto Popotus – giornale di attualità per i bambini, unicum nel panorama editoriale italiano – e con una serie di iniziative e progetti per le famiglie e per le scuole con l’obiettivo di “educare al giusto e al bello” e stimolare lo sviluppo del pensiero critico.
Pop Up, fratello maggiore di Popotus, si pone gli stessi obiettivi per una fascia d’età più grande che, oggi più che mai, ha bisogno di trovare risposte comprensibili in grado di stimolare il loro interesse e animare il dibattito tra coetanei. Pop Up sarà infatti distribuito anche nelle scuole, partendo da 500 istituti selezionati e 2.000 classi coinvolte sul territorio nazionale.
“Siamo entusiasti di lanciare un inserto come Pop Up”, ha dichiarato Marco Girardo, direttore di Avvenire. “Desideriamo raggiungere un pubblico di lettori poco considerato dalla maggior parte dei giornali, ma che merita un’informazione di qualità e necessita di attenzione per affrontare soprattutto temi complessi come l’educazione digitale, quella civica, l’economia civile, la cura dell’ambiente, le relazioni tra coetanei e con gli adulti, di cui molto si discute tra grandi e addetti ai lavori, ma meno lo si fa direttamente con le nuove generazioni usando il loro linguaggio”.
Il primo numero di Pop Up, disponibile in edicola con Avvenire e in abbonamento sul sito abbonamenti.avvenire.it, si concentrerà sull’attuale questione dello smart working, sull’eredità ambientale lasciata dalla guerra Russia-Ucraina, sul complesso universo delle fake news e molto altro ancora con un approccio inclusivo, onesto e sostenibile, arricchendo la lettura con recensioni di serie tv, libri, videogiochi, giochi da tavolo e chiudendo con un fumetto per invitare i ragazzi e le ragazze a riflettere su tematiche di particolare interesse collettivo attraverso uno strumento adatto a loro.
– foto ufficio stampa Avvenire –
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Mattarella ai giovani “Pensare è un esercizio di cittadinanza”

PIACENZA (ITALPRESS) – “Sollecitare il pensiero è una sfida ambiziosa” bisogna “pensare e riflettere e non schierarsi con un ‘sì’ o un ‘nò su opinioni altrui, ma elaborare opinioni proprie dà sostanza alla nostra libertà e sospinge ad accrescere la nostra conoscenza. E’ un esercizio di cittadinanza: la nostra Costituzione esorta ad offrire un contributo, che si può fornire se si pensa, se si pensa in proprio e se si elabora una capacità di proposta”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Festival del pensare contemporaneo a Piacenza. “Pensavo stamattina alle tante app che forniscono opportunità, ma anche il rischio di essere passivi: per questo è sempre bene pensare a costruire il futuro, pensare in proprio. E’ fondamentale in questa che è la società della velocità”, ha aggiunto.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Torna “Stealth Wealth – Ricchezze nascoste tra strade in salita”

MILANO (ITALPRESS) – Il 18 settembre Radioimmaginaria, radio e network europeo degli adolescenti, ed Istituto Ganassini, che grazie al suo programma di Corporate Social Responsibility sostiene e finanzia progetti ed iniziative improntate alla tutela dell’ambiente, delle persone e delle comunità, presentano la seconda edizione di “Stealth Wealth – Ricchezze nascoste tra strade in salita”, un evento trasmesso in diretta dalle ore 11 alle ore 16 su Radioimmaginaria.
L’evento ha come obiettivo quello di ispirare il pubblico presente e in ascolto raccontando storie di personaggi ed organizzazioni che hanno raggiunto il successo o realizzato i propri sogni intraprendendo “strade in salita”; scegliendo quindi percorsi meno agevoli o poco convenzionali. Quest’anno l’evento ha come focus principale la salute mentale degli adolescenti.
Per questo motivo saranno presenti in qualità di ospiti intervistati: Bruno Mazza, fondatore dell’associazione “Un’infanzia da Vivere” che a Caivano, in provincia di Napoli, offre agli adolescenti un’alternativa alla strada e combatte la dispersione scolastica attraverso lo sport; Angelica Pizzillo, presidente della commissione salute mentale della Consulta Provinciale degli Studenti di Cuneo e ambassador di Young4helpchat, piattaforma di chat anonima e gratuita gestita da giovani tra i 15 e i 25 anni, rivolta a coetanei che cercano supporto in momenti di difficoltà; alcuni rappresentanti di Progetto Itaca, associazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie.
Presente, in qualità di progetto di valore segnalato da Istituto Ganassini, anche una rappresentanza di Slow Food, associazione no profit che lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.
E’ possibile seguire l’evento collegandosi sul sito di Radioimmaginaria: radioimmaginaria.it.

– Foto Radio Immaginaria –

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