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Traiettorie urbane, il progetto di Edison contro la povertà educativa

PALERMO (ITALPRESS) – Edison, con la Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale, e l’impresa sociale Con i Bambini annunciano l’avvio del progetto Traiettorie urbane, per rafforzare l’offerta sportiva e culturale rivolta a ragazzi e ragazze di età compresa tra gli 11 e i 17 anni e alle loro famiglie che vivono in sei quartieri di Palermo. L’obiettivo del progetto è stimolare negli adolescenti consapevolezza e capacità di immaginare e costruirsi un futuro in un Paese che è caratterizzato da uno dei maggiori tassi in Europa di ragazzi che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego (i NEET, con un acronimo, tra i 15 e 19 anni sono al 25% 1 ), dove la povertà educativa e sociale è in aumento, soprattutto per i nuclei a basso reddito e nel Sud Italia (nel 2021 l’abbandono scolastico è al 13,5% tra i 18 e 24 anni 2 1 ), e dove, anche complice la pandemia da coronavirus, negli ultimi due anni si sono aggravate le condizioni psico- sociali dei più giovani con un incremento di atti di autolesionismo, ansia, insonnia e depressione.
Da Danisinni alla Zisa, da Noce a Kalsa, da Sant’Erasmo a Romagnolo: la Fondazione EOS e Con i Bambini attraverso Traiettorie Urbane promuovono la crescita sociale dei ragazzi e delle ragazze di Palermo, abbattendo le barriere fisiche e sociali della città per renderli protagonisti nel disegno delle loro “traiettorie di vita. Un intento che unisce le energie di associazioni locali attive da tempo, con la prospettiva di costruire un percorso di evoluzione della comunità attraverso lo scambio di competenze, il potenziamento dei centri di aggregazione e il rafforzamento della rete con benefici duraturi per le nuove generazioni e più in generale per la comunità locale.
La presentazione del progetto è avvenuta oggi all’Ecomuseo Mare Memoria Viva a Palermo alla presenza, tra gli altri, di Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, Nicola Monti, presidente della Fondazione EOS e amministratore delegato di Edison Spa, Francesca Magliulo, direttrice della Fondazione EOS.
L’incontro, patrocinato da ASVIS, è stato preceduto da un “attraversamento” dei quartieri della città guidato dai ragazzi del Liceo Statale “G. A. De Cosmi”: una “passeggiata urbana” che ha preso le mosse da Piazza Magione e che ha condotto alla scoperta dei luoghi e delle realtà del terzo settore protagoniste di Traiettorie Urbane fino all’arrivo all’Ecomuseo Mare Memoria Viva, con cui è stato dato simbolicamente avvio a quello che sarà un lungo percorso di abbattimento delle barriere e di riappropriazione degli spazi pubblici dei quartieri.
L’iniziativa Traiettorie urbane è sostenuta dalla Fondazione EOS con un contributo di 850 mila euro, in cofinanziamento con l’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, per un valore complessivo di circa 1,7 milioni di euro.
“Per Edison ‘fare impresà vuol dire agire con responsabilità nell’interesse dei territori in cui è presente con le sue attività – commenta Monti -. A un anno dalla nascita della Fondazione EOS rafforziamo concretamente il nostro ruolo abilitatore del cambiamento verso un modello di sviluppo sostenibile, dove le nostre persone contribuiscono con la propria competenza e il proprio impegno all’innovazione sociale della comunità”.
“E’ per noi motivo di grande orgoglio poter annunciare oggi il debutto della Fondazione EOS con un progetto del tutto unico che mette al centro gli adolescenti, che più di altri hanno subito le ricadute della pandemia negli ultimi due anni”, dichiara Magliulo. “Traiettorie Urbane ben coglie l’energia del cambiamento generata dalla visione dell’innovazione sociale e del fare rete e punta a stimolare nei ragazzi consapevolezza, capacità di immaginare e costruirsi un futuro, nuove competenze e intraprendenza”.
“Per l’impresa sociale Con i Bambini l’avvio di questo progetto in quartieri complessi, storici della città di Palermo, è un’occasione importante. L’avvio di questa nuova collaborazione è una promessa: insieme ci impegniamo a lavorare sull’innovazione in territori difficili per quella che è un’iniziativa dello sviluppo integrato educativo locale. L’obiettivo è rendere concreta la partecipazione e il protagonismo delle famiglie e dei bambini nelle città del Sud a partire da Palermo, andando ad agire tra le attività svolte a scuola e fuori dalla scuola, rigenerando le azioni sulla memoria collettiva e impegnandosi sulla narrazione e sul protagonismo dei ragazzi”, commenta Marco Rossi-Doria, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini.
Attraverso Traiettorie urbane, la Fondazione EOS e Con i Bambini si impegnano per i prossimi tre anni, anche grazie al supporto di attori locali – tra cui storici Enti del Terzo Settore radicati sul territorio e l’Ufficio comunale del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza -, a implementare una serie di iniziative in ambito sportivo e culturale che consentiranno ai più giovani di rafforzare il loro senso di appartenenza al territorio e di favorire il loro spirito di socialità attraverso la trasmissione di valori quali la solidarietà, il lavoro di squadra, il contrasto alla prevaricazione e l’individualismo. Tra le attività, che saranno svolte nel triennio, i laboratori per la creazione di film collettivi che raccontano la vita nei quartieri e di guide rivolte ai professionisti del cinema sulle potenziali location cinematografiche dei quartieri; le escursioni nelle aree naturalistiche urbane alla scoperta di percorsi inediti per i quali i partecipanti prepareranno una nuova segnaletica; la realizzazione di rassegne culturali ideate dai ragazzi e rivolte a un pubblico di giovani; la creazione di nuovi campi da gioco, anche smontabili e itineranti, per valorizzare nuovi spazi di aggregazione.
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Covid, finisce l’emergenza ma i giovani siciliani sono perplessi

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PALERMO (ITALPRESS) – Per alcuni è ancora troppo presto, altri non si sentono abbastanza tranquilli: superare le restrizioni anti-Covid è un desiderio diffuso ma i giovani siciliani intendono ancora procedere con prudenza. Dopo oltre due anni di pandemia, il 31 marzo scorso in Italia è terminato lo stato d’emergenza legato al Covid-19 e da venerdì 1 aprile sono cambiate le regole, con un allentamento delle misure. I giovani siciliani, però, intervistati dall’Italpress, esprimono ancora qualche perplessità. Le restrizioni vengono allentate ma “forse è ancora troppo presto, forse dovrebbe passare ancora qualche mese”, afferma un ragazzo. “Lo stato d’emergenza in realtà – aggiunge una giovane – non è finito, ci sono sempre aumenti per quanto riguarda il Covid”. Ancora qualche timore, quindi, ancora difficoltà ad affrontare una quotidianità un po’ più “libera” ma soprattutto la consapevolezza che non si tornerà pienamente alla vita di un tempo, così com’era prima del 2020, l’anno che ha stravolto il Pianeta.
“Non sarà come una volta, dobbiamo stare sempre attenti”, afferma una ragazza siciliana. “Più che stare tranquillo – spiega un altro giovane – mi sento in un’atmosfera diversa rispetto a due anni fa”.
C’è ancora incertezza ma non manca il bisogno di tornare a vivere. “Questa situazione non mi fa stare tranquilla però un po’ di ritorno alla normalità ci vuole”, evidenzia un’altra ragazza. Qualcuno, invece, dice di non sentirsi ancora “al sicuro” o “più tranquillo” ma semplicemente “più libero”. E c’è anche chi comprende i motivi che stanno dietro alla fine dello stato d’emergenza in quanto si rende conto che dopo due anni di pandemia e restrizioni le persone “hanno bisogno di uscire”.
I giovani siciliani dimostrano anche senso di responsabilità, prudenza e cautela. “Secondo me – spiega qualcuno – è ancora presto, non mi sento ancora di andare in posti chiusi senza la mascherina”.
“Penso – aggiunge un’altra giovane – che non ci sia stato particolare cambiamento anche perché non c’è mai stato un controllo effettivo, soprattutto durante l’uso dei mezzi di trasporto. È a discrezione di ogni persona – conclude – decidere quanto avere cura di sé”.
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Malattie sessualmente trasmissibili, queste sconosciute…

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Cosa sono le malattie sessualmente trasmissibili, come si prendono ma soprattutto come si evitano? E cosa ne sanno i ragazzi?

“Le malattie sessualmente trasmissibili sono sicuramente un problema in crescita, sono sempre più i contagi tra i giovani”, afferma Claudio Costantino, ricercatore in Igiene Generale e Applicata dell’Università di Palermo, secondo il quale “la sanità pubblica si è dimenticata di fatto di questo argomento, non se ne parla più, e non se ne parla soprattutto a scuola”.

Alcuni ragazzi intervistati dall’Italpress confermano (“Ci informiamo da soli, gli incontri sull’argomento a scuola sono stati pochi”) e chiedono l’introduzione a scuola dell’educazione sessuale.

“Dall’84 in poi, quando si scoprì il virus dell’Hiv, l’Aids e le malattie sessualmente trasmissibili sono state sulla bocca di tutti, se ne parlava anche nei film e nelle trasmissioni televisive, poi sono un po’ cadute nel dimenticatoio – aggiunge Costantino -. Questo ha un po’ messo da parte il corollario rispetto all’Hiv sulle malattie a trasmissione sessuale, come la sifilide, la gonorrea e il papilloma virus, che è la causa di diversi tumori sia per gli uomini che per le donne”.

“La Regione Siciliana è stata tra le prime in Italia a investire tantissimo sul vaccino del papilloma virus, e questo è un motivo di orgoglio per tutti noi, abbiamo iniziato a vaccinare dal 2008, vacciniamo gratuitamente tutti i ragazzi dagli 11 ai 14 anni, l’età prima che inizi l’attività sessuale – prosegue il ricercatore dell’ateneo di Palermo -. Garantiamo la gratuità della vaccinazione anche per le ragazze nate dal ’96 e i ragazzi nati dal 2003 in poi, anche se lo fanno in ritardo. Offriamo il vaccino con il pagamento della metà del costo alle persone che lo richiedono fino a 45 anni di età per il sesso femminile e 26 anni di età per il sesso maschile. Il vaccino inoltre è gratuito per i soggetti a rischio, con lesioni Hpv-correlate”.

Un altro tema importante è il superamento dello stigma. Il dottore Tullio Prestileo dell’Unità di Malattie Infettive dell’Ospedale Civico di Palermo ricorda che “le persone con l’Hiv in trattamento antivirale efficace sono persone che non sono più in grado di contagiare”. In generale “Un comportamento sicuro è l’uso del preservativo nel corso di rapporti sessuali con partner sconosciuti e promiscui”, spiega Prestileo.

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Videogiochi, in Europa 1 adolescente su 5 a rischio gaming problematico

ROMA (ITALPRESS) – Una ricerca ­- condotta dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc), dal Dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell’Università di Padova (Unipd) e dall’australiana Flinders University – ha indagato in quale modo fattori individuali, sociali e contestuali siano associati a un maggiore rischio per gli adolescenti europei di gaming (uso dei videogiochi) problematico, cioè un utilizzo eccessivo dei videogame che possa mettere a repentaglio la salute e favorire l’allontanamento dalla scuola e dagli affetti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Addiction. La ricerca ha analizzato i dati dello studio European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (ESPAD) del 2019, relativi ai comportamenti di gaming di 89000 adolescenti tra i 15 e i 16 anni residenti in 30 Paesi europei. “Abbiamo rilevato che in Europa un ragazzo su cinque è ad alto rischio di gaming problematico (circa il 20%)”, spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr-Ifc e coordinatrice dello studio.
“L’esposizione al fenomeno dei ragazzi (30.8%) risulta tre volte più alto di quello delle ragazze (9.4%). E’ emerso anche – aggiunge – che gli adolescenti residenti in Danimarca riportano i livelli più bassi di gaming problematico (12%), mentre quelli in Romania riferiscono una maggiore percezione di problemi associati all’uso di videogiochi (30.2%). La percentuale di studenti italiani con un alto rischio di gaming problematico (23.9%) è superiore alla media europea, con un numero maggiore di ragazzi (34%) che percepisce conseguenze negative legate al gaming rispetto alle ragazze (12.8%)”.
Il contesto familiare e le politiche nazionali possono diminuire la probabilità che gli adolescenti sperimentino un uso problematico dei videogiochi. “La ricerca indica come la presenza di regole genitoriali e di supporto emotivo familiare proteggano in adolescenza da un utilizzo eccessivo e distorto dei videogiochi – conclude Alessio Vieno, professore Unipd -. Il rischio di gaming problematico è infine maggiore negli Stati dove sono più marcate le disuguaglianze economiche, mentre risulta minore nei Paesi dove vengono effettuati investimenti nelle politiche di salute pubblica, come i benefici fiscali per le famiglie”.
La ricerca sembra confermare la centralità del supporto emotivo della famiglia nel prevenire il fenomeno e l’importanza delle politiche di protezione sociale, grazie alle quali un maggiore sostegno economico può migliorare la qualità della relazione genitori-figli e fornire risorse per attività ricreative alternative per un sano sviluppo degli adolescenti.
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Bper Banca, 267 borse di studio a studenti meritevoli in tutta Italia

MODENA (ITALPRESS) – Si è svolta oggi pomeriggio al BPER Banca Forum Monzani di Modena la cerimonia di consegna delle borse di studio fondazione 150° di BPER Banca.
Quest’anno sono stati premiati 267 studenti provenienti da 42 province italiane che si sono distinti nell’anno scolastico 2019-2020: 85 di loro hanno ricevuto un assegno da 700 euro, altri 182 un assegno da 500 euro. Un folto gruppo di premiati ha partecipato di persona all’evento che è stato anche trasmesso in streaming.
Per BPER Banca sono intervenuti la Presidente Flavia Mazzarella e il Chief Human Resources Officer Giuseppe Corni. Erano inoltre presenti il Presidente del Tribunale di Modena Pasquale Liccardo, il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro, l’Assessore all’Istruzione del Comune di Modena Grazia Baracchi e il Tenente Colonnello dell’Accademia Militare di Modena Enrico Gasparini.
Il Premio, giunto alla 55esima edizione, è stato istituito nel 1967 in occasione del centenario della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, fondata nel 1867 con la denominazione di Banca Popolare di Modena.
L’iniziativa è un’ulteriore testimonianza dell’attenzione che l’Istituto riserva ai territori, con particolare riguardo al mondo della scuola e della cultura giovanile.
“Le studentesse e gli studenti che hanno scelto di puntare sulla cultura vanno premiati – ha detto nel corso dell’evento la Presidente Flavia Mazzarella -. Con queste borse di studio BPER Banca vuole ringraziarli per l’impegno e le capacità che hanno dimostrato. La Banca porta avanti da tempo numerosi progetti per valorizzare il talento giovanile: iniziative didattiche con Accademie, Università e scuole, oltre a premi per gli studenti più meritevoli. Il nostro sostegno è in linea con la proclamazione del 2022 come ‘Anno Europeo dei Giovanì. Una scelta che presuppone un impegno preciso nei confronti delle nuove generazioni, per dare loro più opportunità in termini di istruzione, partecipazione, formazione e lavoro”.
“In futuro sarà necessario disporre di sempre maggiori competenze e conoscenze specialistiche. Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente e con esso le aspettative verso i nuovi professionisti, ma è certo che verrà sempre riconosciuta la capacità di evolvere – ha spiegato Giuseppe Corni, Chief Human Resources Officer di BPER Banca -. Per farlo c’è bisogno di impegno, curiosità e intraprendenza. Siamo orgogliosi di premiare gli studenti che si sono distinti nel loro percorso scolastico: saranno loro la classe dirigente di domani e siamo sicuri che lavoreranno nel miglior modo possibile per il benessere del Paese”.
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Incentivi per le nuove imprese, 150 milioni per giovani e donne

Riapre dal 24 marzo lo sportello per la presentazione delle domande di giovani e donne che vogliono avviare nuove imprese su tutto il territorio nazionale, attraverso agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto.
E’ quanto prevede il decreto pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico che rifinanzia, con 150 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2022, la misura “Oltre Nuove imprese a tasso zero” che punta a sostenere la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età.
L’agevolazione potrà essere richiesta da imprese che puntano a realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.
“Con le risorse già stanziate dalla legge di bilancio, il Mise punta a sostenere le competenze e la creatività di giovani e donne che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali e realizzare progetti innovativi”, sottolinea il ministro Giancarlo Giorgetti che ha già stabilito di finanziare ulteriormente la linea di intervento dedicata nella misura “Oltre Nuove imprese a tasso zero” al sostegno dell’imprenditoria femminile con 100 milioni di euro del PNRR.
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Al via fundraising di insegnanti e studenti con la Fondazione Crt

TORINO (ITALPRESS) – Dieci scuole, selezionate tra 53 candidature da tutto il Piemonte e la Valle d’Aosta, sono le “finaliste” dell’innovativo progetto “Donoscuola” della Fondazione CRT – realizzato con la Consulta per le Persone in Difficoltà – per ‘insegnarè agli istituti scolastici a fare leva sulle potenzialità della raccolta fondi a supporto di iniziative per la collettività.
Dopo una prima fase di formazione sul fundraising che ha coinvolto ben 45 istituti, Donoscuola entra nel vivo con il lancio di dieci campagne di raccolta fondi da parte di altrettante scuole entrate nella “top ten”. I gruppi di lavoro, costituiti da insegnanti, personale non docente, studenti, saranno guidati da tutor speciali: gli ex Talenti per il Fundraising “diplomati” nei corsi di alta formazione della Fondazione CRT. L’obiettivo è far sperimentare alle scuole diverse modalità di fundraising, come gli eventi e il crowdfunding on line, coinvolgendo varie tipologie di donatori, dai più piccoli alle grandi aziende, per rendere concrete e sostenibili le proposte ideate delle scuole.
“Contribuiamo a riportare la scuola al centro della comunità e a consolidare questo legame, oggi doppiamente importante per lo sviluppo dei territori dopo gli anni difficili della pandemia – affermano il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci -. Con questa iniziativa pionieristica, il mondo della scuola potrà disporre di nuovi strumenti strategici di progettazione, promuovere sinergie con una pluralità di attori, valorizzare il proprio capitale umano con l’acquisizione di ulteriori competenze e perseguire gli obiettivi nel segno di una maggiore sostenibilità economica”.
Le campagne di fundraising, promosse da scuole primarie, secondarie di I e II grado e da istituti comprensivi, variano dai 5.000 agli 80.000 euro per progetti riconducibili a quattro linee di intervento: sostegno agli studenti fragili e valorizzazione delle eccellenze, riqualificazione degli spazi e del patrimonio scolastico, creazione di nuove opportunità di inclusione e conoscenza, promozione di sinergie con le comunità locali.
Le iniziative oggetto delle campagne di raccolta fondi sono fortemente legate ai territori di provenienza e alle esigenze delle scuole: il fablab ‘Hub insiemè dell’istituto Vincenzo Lancia di Borgosesia (Vercelli), dove ragazze e ragazzi con bisogni educativi speciali possono imparare a riparare oggetti; i laboratori esperienziali e di lingua per i talenti promossi dall’istituto comprensivo Andorno Micca di Biella, che prevede anche il supporto logopedico e di mediazione culturale per gli studenti più fragili; il giardino delle erbe officinali nel chiostro storico del liceo Vasco-Beccaria-Govone di Mondovì (Cuneo); il modulo tecnologico per coltivare micro-verdure ideato dall’istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure (Alessandria).
E ancora: dalla riconversione del cortile dell’istituto comprensivo Duca d’Aosta di Novara in uno spazio giochi polivalente per l’inclusione di bambini con disabilità, al corso di teatro per studenti e adulti proposto dall’istituzione Mont Emilius 3 di Charvensod (Aosta) come opportunità di crescita personale, coesione sociale e integrazione nella comunità montana.
A Torino le proposte vanno dal museo scolastico interattivo basato sulla ricca collezione di reperti e volumi antichi dell’istituto Pacchiotti Revel, al rinnovamento degli spazi dell’istituto Madre Mazzarello per renderli più funzionali alle esigenze pedagogiche, dalla riqualificazione della biblioteca con relativo ampliamento del catalogo libri dell’Istituto Sociale della Compagnia di Gesù, alla ristrutturazione della sala polivalente dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli.
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Cinema e immagini per la scuola, al via i bandi da 54 milioni

ROMA (ITALPRESS) – Dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia, il cinema torna protagonista sui banchi di scuola con la pubblicazione dei tre bandi relativi al terzo Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola che stanzia 54 milioni di euro per l’anno scolastico 2022/2023. Obiettivo: potenziare il linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado.
«Con il Piano Nazionale Cinema e Immagini, la storia del cinema e del linguaggio audiovisivo entrano sempre più a pieno titolo nell’offerta formativa scolastica come strumenti educativi, ma anche come mezzi da utilizzare nei percorsi curriculari», ha spiegato il sottosegretario per la Cultura Lucia Borgonzoni durante la conferenza stampa convocata nella mattinata di oggi per annunciare la pubblicazione dei tre bandi sulla piattaforma web www.cinemaperlascuola.it che sarà aperta il prossimo 14 marzo.
«Lo scopo a cui abbiamo lavorato – ha sottolineato Borgonzoni – è quello di avvicinare i giovani alla cultura, stimolando le loro competenze di lettura e decodifica di un linguaggio, quello cinematografico, attraverso cui guardare il mondo. Fornire ai ragazzi strumenti per accedere a un patrimonio che, da sempre, tutti ci invidiano, è un dovere delle istituzioni, perchè rappresenta la volontà di sostenere il loro sviluppo personale, aiutandoli ad intraprendere strade professionali nuove. Un modo di porre le premesse per la crescita di un Paese, il nostro, con lo sguardo ben rivolto al futuro».
Il Piano è frutto della Legge Cinema del 2016 che si propone l’obiettivo di facilitare l’apprendimento delle materie inerenti il cinema e di potenziare le competenze a riguardo di studentesse e studenti, affinchè acquisiscano strumenti adatti a padroneggiarne le tecniche e i media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni, in sinergia con i professionisti del settore. In attuazione della Legge Cinema, l’agosto scorso i Ministeri della Cultura e dell’Istruzione hanno firmato un Protocollo di intesa della durata triennale che destina risorse pari ad almeno 12 milioni di euro l’anno. Ai 36 milioni previsti per il triennio si aggiungono le dotazioni finanziarie non impegnate nel biennio precedente causa Covid.
“Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza nazionale”, “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale” e “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione”: sono i tre bandi attivati per la realizzazione delle attività previste dal Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e disciplinano diverse macro aree di intervento. Tra le finalità che si prefiggono, si segnalano in particolare il sostegno a progetti scolastici di formazione e alfabetizzazione, attività di laboratorio e produzione di audiovisivi, ma anche di serious games, opere di animazione e prodotti multimediali. Inoltre, i bandi mirano a promuovere l’acquisizione di competenze cinematografiche negli insegnanti, predisponendo piani di formazione dei docenti. Riceveranno particolare impulso anche progetti di educazione all’immagine e di fruizione cinematografica e audiovisiva, sempre a favore di studenti e docenti, svolti da enti e/o sale cinematografiche così come iniziative di promozione e comunicazione.
«Una scuola moderna e al passo con i tempi deve aprirsi sempre di più all’interdisciplinarietà e alla contaminazione tra diversi linguaggi, che contribuiscono a moltiplicare gli strumenti in mano ai nostri ragazzi per comprendere la realtà che li circonda. Iniziative come questa possono accrescere la consapevolezza dei giovani sull’uso corretto dei dispositivi audiovisivi e rappresentano anche un’opportunità di scoprire un talento, una vocazione che li possa aiutare a individuare il percorso didattico e formativo più adatto a loro. Il fatto che si riparta con i bandi dopo la tempesta pandemica è un altro segnale che, fortunatamente, ci stiamo lasciando alle spalle la fase emergenziale», ha affermato il sottosegretario per l’Istruzione Rossano Sasso.
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