ROMA (ITALPRESS) – “Mercoledì alle 18.30 si svolgerà l’informativa urgente del ministro Lamorgese sugli scontri durante le manifestazioni studentesche a seguito della morte di Lorenzo Panelli. Sono convinto che politica e istituzioni abbiano il dovere di ascoltare le istanze dei più giovani, favorendo sempre e in tutte le modalità possibili la partecipazione”. Lo scrive in un post su Linkedin il presidente della Camera Roberto Fico.
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Scuola, Fico “La politica e le istituzioni ascoltino i giovani”
Binge drinking, quando l’alcol può uccidere
Gli addetti ai lavori lo chiamano “Binge drinking”, letteralmente “abbuffata di alcol”. I disturbi che può causare vanno dal vomito ai tremori fino a danni cerebrali e al coma etilico. Negli ultimi anni il fenomeno si è esteso ai più giovani, la fascia di età che va dagli 11 ai 17 anni: a cominciare da un eccessivo consumo di alcol o dall’assunzione di alcol in un breve arco di tempo fino ad ubriacarsi e a sentirsi male.
La maggior parte degli adolescenti – secondo quanto riportato da diversi studi – beve alcol moderatamente e sempre in compagnia, molti assaggiano bevande alcoliche per la prima volta in famiglia, in occasione di feste o ricorrenze. Il tutto per ‘sentirsi adulti’. L’unità alcologica è la quantità di alcool che ogni persona (in base a età, peso e altri parametri) può assumere.
“Se questa quantità viene bevuta in un breve lasso di tempo il corpo non riesce a metabolizzare il quantitativo ed entra in una crisi epatica, metabolica e neurologica – spiega il Direttore dell’Unità Operativa Complessa Dipendenze Patologiche dell’Asp di Ragusa, Giuseppe Mustile, intervistato dall’Italpress -. Siamo preoccupati dal fenomeno del Binge Drinking perché l’alcol quando assunto in quantità eccessive salta la barriera epatica, non viene più processato dal fegato e va direttamente nel sangue. Ed è una sostanza tossica”.
L’approccio precoce degli adolescenti alle bevande alcoliche può portare, nei casi più gravi, a una vera e propria dipendenza che comporta rischi per la salute e a lungo termine, danni all’organismo ancora in fase di maturazione. Il fegato di un adolescente non è ancora in grado di metabolizzare l’alcol in modo corretto e il suo sistema nervoso è più sensibile all’intossicazione acuta. L’alcol è inoltre potenzialmente cancerogeno e può creare un’elevata dipendenza ed esporre le persone che bevono a rischi, anche dopo un singolo episodio di consumo.
“Il coma etilico non è una passeggiata, poi dal punto di vista neurologico rischia di ‘allagare’ i neuroni”, aggiunge Mustile. Negli adolescenti la questione è ancor più delicata: “I giovani sono profondamente colpiti perché il cervello degli adolescenti non è pronto a sopportare il carico di un qualsiasi uso di sostanze. Più giovane è l’età, più potente è l’azione che ne consegue. Si dice che il cervello completa la sua maturazione a 21-22 anni”.
Qual è la consapevolezza nei giovani, sono sufficientemente informati dei rischi che corrono? “Tutti sono quasi abbastanza informati, ma c’è ancora un debito formativo perchè talvolta i ragazzi si auto-informano. Cosa dice l’esperto non ha lo stesso piglio di ciò che racconta il coetaneo – afferma Mustile -. Ma le esperienze non posso essere trasmesse, perché la ‘reazione’ cambia da soggetto a soggetto. C’è un difetto di controllo. Per esempio gli esercizi commerciali dovrebbero accertarsi della maggiore età dei clienti, cosa che accade raramente. Anche per quel che concerne la guida in stato di ebbrezza i controlli sono calati: col covid non si può soffiare nell’etilometro e abbiamo avuto un calo del 70% dei nuovi segnalati. E il controllo, come noto, determina un cambio nei comportamenti. Questa cosa ci preoccupa”.
A dicembre la disoccupazione giovanile scende al 26,8%
ROMA (ITALPRESS) – A dicembre 2021, rispetto al mese precedente, la sostanziale stabilità degli occupati e degli inattivi si associa alla diminuzione dei disoccupati. Lo rende noto l’Istat, spiegando che la stabilità dell’occupazione è sintesi della crescita del numero di occupati tra le donne, i dipendenti a termine e le persone con meno di 50 anni d’età e del calo tra gli uomini, gli autonomi e gli ultra 50enni. Il tasso di occupazione è stabile 59%.
La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-1,3%, pari a -29mila unità rispetto a novembre) si osserva tra le donne e per tutte le classi d’età, con l’unica eccezione dei 35-49enni. Il tasso di disoccupazione scende al 9% nel complesso (-0,1 punti) e al 26,8% tra i giovani (-0,7 punti).
Anche la sostanziale stabilità del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è frutto della crescita osservata per uomini e ultra 50enni e della diminuzione tra donne e individui con meno di 50 anni di età. Il tasso di inattività è stabile al 35,1%.
Confrontando il trimestre ottobre-dicembre 2021 con quello precedente (luglio-settembre), si osserva un livello di occupazione più elevato dello 0,3%, con un aumento di 70mila occupati.
La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla stabilità del numero di persone in cerca di occupazione e alla diminuzione di quello degli inattivi (-1,3%, pari a -178mila unità).
Il numero di occupati a dicembre 2021 è superiore a quello di dicembre 2020 del 2,4% (+540mila unità). Solo per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni si osserva stabilità, ma per effetto della componente demografica.
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Intesa Sanpaolo, ad Acqui Terme al via il progetto “Giovani in Progress”
ACQUI TERME (ITALPRESS) – E’ attiva su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, la raccolta fondi a sostegno di “Giovani in Progress”, progetto realizzato da CrescereInsieme Società Cooperativa Sociale Onlus, sostenuto da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cesvi: l’obiettivo è raccogliere 100.000 euro entro fine giugno per attivare una rete di servizi di prevenzione e riabilitazione per giovani piemontesi in situazioni di disagio socio-culturale e per le loro famiglie, dando loro nuove opportunità di crescita e di integrazione.
Sede del progetto è Acqui Terme, cittadina nell’Alto Monferrato di 20.000 abitanti, dove iniziative formative, culturali e ricreative fanno da contorno a una fitta rete di realtà del terzo settore, di cui CrescereInsieme è parte attiva: da 30 anni la Cooperativa sociale opera in ambito socio-educativo in provincia di Alessandria e di Asti e risponde ai bisogni di famiglie, disabili, migranti, fasce deboli con una particolare attenzione a giovani e minori, gestendo servizi territoriali e residenziali e svolgendo attività di promozione, formazione e prevenzione.
“Giovani in Progress”, in particolare, si propone di attivare un percorso di supporto per giovani dai 15 ai 23 anni provenienti dal territorio piemontese e locale e in situazioni di disagio socio-familiare più o meno latenti. Dipendenze, percorsi scolastici fallimentari, contesti familiari inadeguati finiscono per infondere sfiducia nelle persone più fragili e rischiano di comprometterne il futuro. Il progetto interverrà con una rete di servizi di prevenzione e di riabilitazione, fornendo soluzioni adeguate e globali per affrontare problematiche sia lievi che gravi.
Riqualificazione di un’area urbana all’interno della comunità alloggio “In Rete”, con nuovi spazi ricreativi ed educativi per i minori che vi risiedono; attivazione di azioni continuative, preventive e terapeutiche, come percorsi risocializzanti, laboratori espressivi, informatici e di economia domestica, orientamento formativo e tirocini, inserimenti lavorativi; rafforzamento di un contesto positivo di supporto, con il consolidamento di una rete territoriale di contrasto alle problematiche giovanili, sono le linee guida degli interventi, che vedranno il coinvolgimento attivo anche di volontari del servizio civile, assistenti sociali, medici di base e specialisti, insegnanti. Ne beneficeranno direttamente 35 minori o neomaggiorenni, con importanti ricadute positive anche per le famiglie, la scuola e la collettività.
«Le difficoltà che si riscontrano tra i giovani nella realtà odierna sono sempre più delicate e complesse. Con il progetto Giovani in Progress, la nostra organizzazione ha accettato una sfida impegnativa, quella di passare da un approccio generico e frammentato, a risposte che affrontino le problematiche in modo specifico e trasversale, accompagnando i giovani nel loro percorso che li conduca all’autonomia. Ci auguriamo che le persone, le organizzazioni e gli enti, siano al fianco di CrescereInsieme e ci sostengano in questa azione che vuole mettere al centro le problematiche di quei giovani che solo con un aiuto importante possono farcela», ha dichiarato Alessandra Alfrani, Presidente della Cooperativa Sociale CrescereInsieme ONLUS.
«La nostra ambizione con questo importante progetto è intercettare le situazioni di fragilità del territorio e intervenire per offrire nuove opportunità di vita a molti giovani piemontesi, che consentano di guardare al futuro con più serenità – commenta Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo – Insieme ai nostri clienti, e anche a chi non è cliente, possiamo agire concretamente contro la povertà educativa e l’isolamento sociale, valorizzando talenti e attitudini dei ragazzi, organizzando laboratori e attività per accompagnarli nel mondo del lavoro, aiutandoli a diventare adulti responsabili e indipendenti. Con il programma Formula, che supporta progetti dedicati a bambini, adolescenti, famiglie e anziani in situazioni di disagio, Intesa Sanpaolo conferma la propria vocazione di banca sensibile alle istanze sociali e alle specificità dei territori in cui opera. Anche a livello locale, esprimiamo il nostro ruolo di leader nelle iniziative di inclusione e sostenibilità».
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Sport e Istruzione, il progetto Indire al servizio dei più giovani
ROMA (ITALPRESS) – Favorire la pratica sportiva tra i più giovani, per lo sviluppo psico-fisico dei minori ma anche per incentivare lo sport come elemento di istruzione e formazione. Questo l’obiettivo del progetto “YES – Youth, Education and Sport”, realizzato dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto dell’ente di ricerca Indire e presentato oggi a Roma. Un momento di confronto tra istituzioni, mondo dello sport, scuola, fortemente voluto da Indire, l’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa. “Lo sport è un elemento di istruzione e formazione, oltre a essere focalizzato sul benessere fisico – ha evidenziato Sara Pagliai, dirigente Indire – Lo sport è un elemento centrale nella collaborazione internazionale. Per tutti questi motivi accogliamo con entusiasmo la possibilità di mettere a disposizione le nostre competenze per questa iniziativa”. Un progetto realizzato in collaborazione con il Dipartimento per lo Sport “che ha avviato con Indire già nel 2021 interlocuzioni importanti”, ha evidenziato Michele Sciscioli, capo Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Visto il momento, da qui lanciamo un messaggio positivo e di speranza, per ribadire ancora una volta quanto i valori dello sport siano fondamentali per tutti e per i minori in particolare, per andare avanti”, ha detto ancora Sciscioli. “Con il Ministero dell’Istruzione è in atto una stretta sinergia per un percorso virtuoso tra sport e istruzione. Non deve più capitare di dover scegliete tra scuola e agonismo”, ha evidenziato nel corso del suo intervento Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, mentre Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute, ha ricordato che “lo sport non è soltanto salute, ma è anche cultura e promozione dei valori formativi ed educativi, nel mondo della scuola, dell’Università, per la promozione di una vera cultura della qualità della vita e del benessere”.
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Autogrill, Belsito “Puntiamo sui giovani per la ripartenza”
PALERMO (ITALPRESS) – “Quella che stiamo vivendo è una crisi sanitaria ma soprattutto organizzativa. Una crisi che ha limitato la mobilità, elemento di cui vive la nostra azienda. Ma anche nel primo lockdown siamo sempre rimasti aperti per svolgere il servizio pubblico che abbiamo sempre garantito”. Così Gabriele Belsito, HR Director Europe-Italy di Autogrill, intervistato dall’Italpress. “E’ stato un periodo complesso che abbiamo gestito assicurando la continuità di servizio. Oggi la situazione è diversa ma la mobilità, soprattutto quella a lungo raggio, non è ancora pienamente ripartita, gli effetti della crisi si sentono ancora. Gli andamenti del traffico sono diversi tra canali e canali, alcuni soffrono di più come gli aeroporti, l’autostrada ha dato segni di ripresa più rapidi. Non abbiamo mai smesso di investire, per questo – continua Belsito – abbiamo lanciato in Sicilia Campus Autogrill, un’iniziativa rivolta all’inserimento lavorativo dei giovani”.
“Abbiamo innovato con la ristrutturazione di alcuni punti vendita, ma anche nell’offerta prodotti. Dobbiamo essere pronti per la ripartenza e persone preparate sono necessarie – aggiunge il manager -. Il progetto ha l’obiettivo di reclutare 40 giovani in Sicilia che faranno un periodo di formazione pratica e teorica per un mese e un’esperienza lavorativa di sei mesi per essere poi inseriti in azienda con un apprendistato professionalizzante per la funzione di responsabile di servizio, il primo livello di middle management nei nostri punti vendita”.
Dalle istituzioni e dal sistema della formazione “abbiamo trovato rispondenza e appoggio anche se noi, essendo una grande azienda, un tipo di percorso come questo possiamo strutturarlo con investimenti autonomi. Per realtà più piccole della nostra potrebbe essere più difficile, ma possiamo essere da esempio. Queste realtà potrebbero unire le forze mettendosi insieme, facendo rete. Il mondo della ristorazione ha bisogno di ripartire e per farlo servono persone competenti e motivate. Un giovane può sviluppare da noi la cultura del lavoro, maturando la capacità di svolgere attività di bar e ristorazione in un’azienda che da tanti anni opera su tutto il territorio nazionale”, conclude Belsito.
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Vaccino, successo per la dose booster per i 12-15enni a Palermo
PALERMO (ITALPRESS) – Si sono presentati numerosi alla Fiera del Mediterraneo di Palermo gli studenti di età compresa tra 12 e 15 anni ai quali è stata data la possibilità di aver somministrata la terza dose di vaccino, la dose booster, dopo 120 giorni dalla somministrazione dell’ultima dose. Per molti solo una confermata della scelta fatta mesi fa, per altri la possibilità di rientrare a scuola con maggiore serenità dopo le vacanza natalizie. Ad accompagnarli i genitori, orgogliosi della scelta dei loro figli, speranzosi sul fatto che con questa terza dose si possa tornare pian piano alla normalità. “Vaccinarsi è importantissimo – dicono alcuni studenti presenti all’hub per aver somministrato il vaccino – non solo serve a salvare noi ma anche tutti il resto della popolazione. E’ una cosa giusta che va fatta anche nell’ottica del prossimo”.
Negli ultimi giorni le vaccinazioni di tutte le categorie sono in netto aumento, probabilmente anche in virtù del fatto che l’aumento dei contagi ha creato nuovamente una sensazione di paura e angoscia nei cittadini: “Nell’ultima settimana le vaccinazioni sono in grandissima risalita – ha detto la dottoressa Simona Autunnali, medico referente Usca Palermo -. Per quando riguarda la fascia pediatrica addirittura raggiungiamo le 900 somministrazioni giornaliere e speriamo di proseguire così”. Grande soddisfazione per il lavoro svolto e l’organizzazione data a 360 gradi all’hub vaccinale anche da parte del commissario straordinario all’emergenza covid nella provincia di Palermo, Renato Costa: “Ragazzi e soprattutto bambini vengono volentieri nella nostra struttura, si trovano bene. Ne abbiamo vaccinati circa 12 mila e ogni giorno somministriamo circa 900 dosi ai più piccoli, speriamo di proseguire così con grande impegno. Stiamo vaccinando tutti quelli che possiamo: la vaccinazione è l’unica arma per poterci proteggere da questa crisi pandemica”.
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Bce, al via nuova edizione “Young Economist Prize”
ROMA (ITALPRESS) – La Banca centrale europea lancia una nuova edizione del concorso di ricerca “Young Economist Prize”, che offre agli studenti di dottorato in economia e finanza la possibilità di condividere i risultati delle proprie ricerche, confrontarsi con policy-makers e accademici provenienti da tutto il mondo e vincere un premio finale di 10.000 euro.
Possono partecipare al concorso gli studenti iscritti a un programma di dottorato di ricerca in materie economiche e finanziarie presentando, entro il 13 febbraio 2022, un paper sul tema del Forum, incentrato quest’anno sulle “sfide per l’economia post pandemica”. Eventuali coautori devono essere studenti di dottorato di ricerca o aver completato un dottorato di ricerca da non oltre 3 anni.
Dieci finalisti verranno invitati all’ECB Forum on Central Banking, che si terrà dal 27 al 29 giugno 2022 a Sintra in Portogallo.
Il vincitore del premio, del valore di 10 mila euro, verrà proclamato dal Presidente della BCE nel corso del Forum.
Le modalità di partecipazione sono descritte nelle pagine del sito della BCE dedicate al Young Economist Prize.
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