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La Generazione Z crede nella monogamia ma senza il matrimonio

ROMA (ITALPRESS) – Prima di sposarsi e di creare una famiglia spesso ai giovani viene detto di dimenticarsi delle relazioni affettive libere, contribuendo a dipingere il matrimonio come quel periodo della vita in cui “finisce il divertimento” e si impone la realtà della vita. Nonostante questo, la Generazione Z (gli under 24) è determinata a trovare “la persona giusta”.
Secondo un’indagine condotta da Ashley Madison, la piattaforma online con oltre 70 milioni di iscritti in tutto il mondo alla ricerca di love affaire extraconiugali, è emerso che gli iscritti sotto i 24 anni sono alla ricerca della loro metà, ma in modo diverso da come ci si potrebbe aspettare.
“Stiamo riscontrando da parte dei nostri utenti più giovani il desiderio di ridisegnare ciò che significa vivere una vita di coppia secondo la propria visione”, spiega Christoph Kraemer, Managing Director di Ashley Madison per l’Europa.
La maggior parte degli iscritti appartenenti alla Gen Z è single e il 55% dichiara di non volersi sposare. Questo non significa che non aspirino a un partner con cui impegnarsi per tutta la vita. Infatti, il 41% degli utenti under 24 cerca una relazione monogama e il 59% si aspetta di avere un rapporto di totale esclusività. Invece gli iscritti di età più matura si sono rivolti alla piattaforma per trovare un love affaire extraconiugale, dimostrando che ne hanno abbastanza della monogamia. Infatti il 49% di loro preferirebbe avere una relazione aperta (contro solo il 32% degli iscritti della Gen Z).
“I ragazzi che appartengono alla Generazione Z sono molto più pratici e concreti di quanto possiamo immaginare. Non sono poco romantici ma, semplicemente, non vedono nel matrimonio il coronamento di un sogno d’amore. E’ più probabile che per loro il matrimonio sia una formalità burocratica che toglie poesia invece di aggiungerla – commenta la psicologa Marinella Cozzolino, Presidente dell’Associazione Italiana di sessuologia – Di contro, le persone più mature ritengono difficile separarsi spesso per questioni economiche o sociali; inoltre in alcuni contesti separarsi è ancora considerato una vergogna”.
Il 45% degli iscritti appartenenti alla Gen Z afferma che la monogamia è la tipologia di relazione ideale, mentre solo il 33% degli iscritti più maturi è dello stesso parere. Mentre gli under 24 pensano all’esclusività romantica, le generazioni più mature sono amareggiate per aver scoperto che il matrimonio non è la favola perfetta per cui si sono impegnati a vita. Gli iscritti più maturi hanno cominciato ad apprezzare l’idea di relazioni aperte o poliamorose. Il 71% preferirebbe, infatti, una relazione più fluida rispetto a quella monogama, facendo leva su tre principali benefici: nuove esperienze eccitanti, meno pressione sul coniuge, più libertà di esprimersi. Secondo la Gen Z, quando si tratta di non-monogamia consensuale, i rischi superano i benefici: sono preoccupati della gelosia (77%), del dolore emotivo (50%) e dei problemi di autostima (41%) che potrebbero derivare dall’avere più partner.
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Clima, Cingolani “Aperti a qualsiasi idea innovativa dei giovani”

ROMA (ITALPRESS) – Con gli attivisti dei Fridays for Future “diciamo le stesse cose, perchè i due contributi delle attiviste sono stati molto chiari: bisogna ricordare ai Paesi avanzati che devono versare 100 miliardi ai Paesi poveri e che non bastano nemmeno, dovremmo fare di più. Bisogna ricordare anche che siamo in ritardo con la tabella di marcia, la C02 prodotta continua ad aumentare e continua ad aumentare il trend di riscaldamento. Questo lo abbiamo detto tutti quanti. E’ chiaro che i giovani in questo momento hanno un ruolo di spinta, devono creare l’onda di commozione ma anche di contestazione e di protesta, d’altro canto le istituzioni devono trovare soluzioni, ma se fossero semplici le avremmo già trovate e applicate. Qualunque cosa noi facciamo nella direzione del cambiamento climatico ha impatti sociali estremamente complessi: purtroppo quelle che dobbiamo sviluppare sono soluzioni complesse. Va benissimo l’esortazione e la contestazione, però noi siamo aperti a qualsiasi idea nuova e innovativa migliore di quelle che abbiamo. Stiamo facendo tutti del nostro meglio”. Lo ha detto il ministro per la Transizione Energetica Roberto Cingolani all’incontro “Sviluppo sostenibile e digitale: la sfida dei giovani parte da Milano”, organizzato da Sky in occasione dei due appuntamenti internazionali “Youth4Climate: Driving Ambition” e “Pre-COP26” e in onda su Sky TG24.
“Un Paese che ambisca ad essere sano e sostenibile deve conciliare due istanze diverse: quella di un clima sostenibile per le future generazioni e quella di una società sostenibile. Le analisi dei dati devono essere spietate, però le soluzioni devono essere sostenibili, dobbiamo utilizzare la scienza che ci dà dati incontrovertibili per trovare queste soluzioni sostenibili – ha sottolineato il ministro -. Dobbiamo garantire anche la sostenibilità, perchè altrimenti la gente perde il lavoro e non riesce ad andare avanti”.
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Greta “Vogliamo giustizia climatica, i leader non ci ascoltano”

MILANO (ITALPRESS) – “Noi vogliamo un futuro sicuro e una giustizia climatica. Vogliamo una giustizia climatica e la vogliamo ora”. Così Greta Thunberg nel corso dell’apertura al Mico di Milano della Youth4Climate, la conferenza dei giovani sul clima organizzata dal governo italiano come evento introduttivo alla Pre-Cop26 che vede quattrocento giovani discutere della crisi climatica. “I nostri leader difettano d’azione ma intenzionale e questo è un tradimento di tutte le generazioni presenti e future. Non possono asserire che ci stanno provando perchè è chiaro che non lo fanno. Fanno finta che ascoltano noi giovani ma non è vero – ha proseguito – è chiaro che non ci stanno ascoltando e non ci hanno mai ascoltato. La crisi climatica è sintomo di una crisi di più ampio respiro, la crisi della sostenibilità, la crisi sociale, la crisi della diseguaglianza. Una crisi basata sull’idea che alcune persone valgono più di altre e hanno derubato altri della loro terra e delle loro risorse. Al momento stiamo ancora andando velocemente nella direzione sbagliata, nel 2021 ci sarà probabilmente l’innalzamento più alto di tutti i tempi”.
“Le emissioni continuano ad aumentare – ha avvertito – la scienza non mente, eppure possiamo invertire questa tendenza ma naturalmente serviranno delle riduzioni drastiche ogni anno delle emissioni. Dobbiamo cambiare noi, non possiamo permettere che al potere decidano ciò che è politicamente possibile, non possiamo permettere che decidano cos’è la speranza. La speranza non è qualcosa di passivo, non è un bla bla bla ma vuol dire dire la verità, vuol dire agire e la speranza arriva sempre dalla gente. I leader devono dire che noi lo possiamo fare ma si inizia dalla gente confrontando la realtà della situazione per quanto spiacevole, inizia con l’azione”, ha concluso l’attivista svedese.
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Earth Day, il Papa incontra Cingolani e 50 giovani

CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Voi non siete il futuro, siete il presente. Noi siamo in evoluzione e dobbiamo andare avanti, dovete farlo per il vostro futuro e quello dei vostri figli. Vi auguro di fare chiasso, fatevi sentire!”. Lo ha detto Papa Francesco all’incontro privato che si è tenuto nella Sala Clementina con una delegazione di 50 ragazzi dell’Earth Day, i rappresentanti dell’Italia alla COP Giovani di Milano e il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Il 28 settembre 2021 Milano ospiterà lo “Youth4Climate”: due giovani per ognuno dei 197 Paesi membri dell’Unffcc (la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) saranno impegnati in gruppi di lavoro e dibattiti, una tappa preparatoria alla Cop 26 di Glasgow, in cui saranno solo i giovani ad essere i veri protagonisti e, per la prima volta nella storia, avranno la possibilità di contribuire ufficialmente ai negoziati delle Nazioni Unite per il Clima.
Earth Day Italia, da quando è stata annunciata la COP Giovani, ha investito ogni energia per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni a dare importanza a questo evento storico che restituisce al tema del cambiamento climatico la giusta prospettiva intergenerazionale.
“In circa 30 anni, 25 conferenze sul clima non hanno saputo fermare il costante aumento in atmosfera dei gas clima-alternati con conseguenze che rischiano ormai di diventare irreversibili. A pagarne il prezzo più grande saranno i giovani e ascoltarli non è più solo una questione di correttezza istituzionale ma piuttosto di giustizia storica”, ha dichiarato Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia, che spiega: “d’intesa con il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che presiede la Pre Cop di Milano, abbiamo voluto chiedere una benedizione speciale a Papa Francesco che sei anni fa promulgava la lettera enciclica Laudato sì cercando, come i giovani della COP, di esortate le Nazioni Unite alla ricerca del Bene Comune piuttosto che alla difesa di sistemi economici predatori e fondati su una cultura dello scarto”.
A margine dell’udienza il Ministro Cingolani ha raccontato: “Siamo alla vigilia di Youth4Climate, l’iniziativa che vedrà centinaia di giovani da tutto il mondo riunirsi a Milano per studiare il futuro del pianeta e del clima. Oggi ci incontriamo con il Pontefice che benedice alcuni di questi giovani. Che sia di buon auspicio, soprattutto che riporti la testimonianza della consapevolezza che ci ha dato l’enciclica Laudato Sì nei lavori che faremo la prossima settimana”.
Hanno preso parte all’udienza privata Padre Joshtrom Isaac Kureethadam, Coordinatore del settore Ecologia e Creato presso il Dicastero per la Promozione Integrale dello Sviluppo Umano, Alberto Gambescia, Amministratore Unico dell’Agenzia Studiare Sviluppo del MEF, Davide D’Arcangelo, Fondatore di Impatta, una rete di imprese impegnata a sostenere i giovani innovatori nel settore ambientale.
Durante l’udienza Papa Francesco ha ricevuto in dono l’opera “Saving the Earth” realizzata con materiale di riciclo dell’artista fiorentino Neri Frullini.
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Clima, Wwf Young “Chi governa ci ascolti perchè decide il nostro futuro”

ROMA (ITALPRESS) – “Chi governa non può non ascoltare le nuove generazioni che chiedono di agire contro la crisi climatica, perchè chi decide oggi decide anche il nostro futuro. Non possiamo aspettare di essere classe dirigente per agire contro la crisi climatica, perchè quando questo avverrà ormai sarà troppo tardi come, purtroppo ribadiscono gli studi scientifici a cominciare dall’ultimo preoccupante report dell’IPCC”. E’ questo l’appello che lancia la community di Wwf YOUng, che questa mattina è scesa in piazza insieme alle ragazze e ai ragazzi di Fridays4Future, a 4 giorni dalla Youth COP e dalla pre-COP che si svolgeranno a Milano la prossima settimana.
La scorsa settimana, a Milano, i giovani di WWF YOUng hanno realizzato l’evento “Together is Possible” dove – insieme ai rappresentanti italiani che dal 28 settembre parteciperanno alla Youth4Climate -, attraverso seminari, workshop e incontri con esperti, hanno formulato le loro idee e soluzioni per affrontare la crisi climatica. Idee che verranno condivise alla Youth COP.
Per loro le enormi risorse del PNRR rischiano di essere un’occasione persa per affrontare la crisi climatica i cui effetti, a cominciare dagli incendi che hanno devastato il Mediterraneo (e l’Italia meridionale) e le alluvioni devastanti del Nord Europa, sono diventati drammi quotidiani. Sprecare l’occasione delle risorse che l’Europa ha messo a disposizione degli Stati membri è un lusso che le nuove generazioni non possono e non vogliono permettersi. Ecco perchè chiedono di poter incidere in processi decisionali: l’evento internazionale che dal 28 al 30 settembre vedrà radunarsi proprio a Milano 400 giovani da tutti i Paesi del mondo in previsione della Pre-COP (sempre a Milano) e della COP26 di Glasgow.
L’evento Youth4Climate è uno primo passo non solo per coinvolgere strutturalmente le nuove generazioni ma anche per promuovere uno scambio di competenze e conoscenze tra decisori ed esperti, necessario in un mondo sempre più instabile che avrà bisogno di soluzioni innovative.
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Intesa Sanpaolo, Cna e Museo Risparmio premiano giovani fashion designer

MILANO (ITALPRESS) – Si è tenuta a Milano la cerimonia di premiazione del Concorso per giovani fashion designer realizzato da CNA Federmoda e dal Museo del Risparmio per creare il guardaroba di Mica la Formica, la mascotte del Museo di Intesa Sanpaolo nato nel 2012 con lo scopo di diffondere l’educazione finanziaria per aiutare le persone a prendere decisioni razionali e informate e adottare i comportamenti corretti per raggiungere i propri obiettivi.
Ad aggiudicarsi il primo premio e la borsa di studio di 3.000 euro è stata la giovane stilista Simona Zizza, che ha disegnato un guardaroba di otto capi in grado di rappresentare al meglio la personalità di Mica, la sua grande attenzione per l’indipendenza economica delle donne, la sensibilità verso le tematiche ambientali e la passione per la moda.
All’evento è intervenuto Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, che ha commentato: “Il concorso presentato oggi premia la creatività italiana all’insegna della sostenibilità ambientale, un connubio a cui il sistema moda è sempre più destinato. Questa transizione richiede investimenti significativi e ha forti implicazioni sul sistema economico e sociale. L’iniziativa del Museo del Risparmio conferma l’attenzione di Intesa Sanpaolo verso i giovani e l’ambiente. Spetterà a loro gestire con consapevolezza e intelligenza le risorse naturali, con una competenza affine alla capacità di gestire bene il proprio denaro”.
Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda, ha aggiunto: “Abbiamo voluto posizionare questa iniziativa nella giornata di apertura della settimana della moda milanese anche come messaggio simbolico auspicando una vera stagione della ripartenza per il settore dando visibilità ai giovani, rilanciando il tema della sostenibilità e legando il tutto al sistema delle imprese artigiane e PMI pilastri del made in Italy”.
Il guardaroba della mascotte si pone l’obiettivo di contribuire a trasformare Mica in una influencer, al passo con i tempi anche nell’abbigliamento, capace di divulgare l’educazione finanziaria e di promuovere un approccio sostenibile. Per evidenziare i principi che sono alla base delle attività del Museo – le cui attività sono concentrate sull’educazione finanziaria e, per estensione, sull’economia circolare e green in senso lato – è stato espressamente richiesto agli stilisti l’utilizzo di materiali che promuovessero la tutela dell’ambiente.
Il Presidente Nazionale CNA Federmoda, Marco Landi ha messo in evidenza “l’impegno ultratrentennale dell’Associazione verso i giovani e il rapporto con le scuole italiane e come, ormai da oltre 10 anni, essa abbia avviato programmi tesi a diffondere la sostenibilità economica e sociale lungo la filiera e con grande soddisfazione oggi registri una ampia condivisione su queste tematiche”.
Simona Zizza ha conquistato la giuria – composta da Roberto Corbelli, direttore artistico e ricercatore di tendenze, Fabiana Giacomotti, docente di Fashion Studies all’Università La Sapienza di Roma e curatrice de Il Foglio della Moda, inserto mensile de Il Foglio, e Giovanna Paladino, direttore del Museo del Risparmio – “grazie alla modernità e originalità della sua collezione, in grado di esprimere al meglio il mondo sportivo, amato dalla mascotte, con un mix di tessuti, stampe e colori che rimandano immediatamente ai lavori del futuro – si legge in una nota -. Un outfit per ogni stagione e un guardaroba versatile con capi adatti anche alle occasioni più importanti come la partecipazione a prime teatrali o eventi sportivi locali e internazionali, un tocco di classe all’altezza delle migliori maison di moda.
Obiettivo non secondario dell’iniziativa è stato quello di far conoscere a un pubblico variegato i processi creativi interni al mondo della moda e il modo in cui un approccio sostenibile influenza e condiziona anche questo importante settore economico, dalle aziende artigianali a quelle più grandi”.
Secondo il Rapporto di Analisi dei Settori Industriali realizzato da Intesa SanpaoloPrometeia, nei prossimi anni, la crescita dei livelli di attività del sistema moda italiano, uno dei settori più penalizzati dalla pandemia, dipenderà soprattutto dalla capacità delle imprese di intercettare i nuovi orientamenti di consumo in termini di prodotti e modalità di acquisto con rilevanti investimenti legati alla sostenibilità, oltre che al riposizionamento qualitativo dell’offerta e allo sviluppo di piattaforme per le vendite on line.
Ai partecipanti al Concorso, nella prima metà di novembre, il Museo offre un percorso formativo di avvicinamento al concetto di imprenditorialità, con incontri che approfondiranno temi quali l’idea imprenditoriale, il capitale umano, la gestione del rischio, il business plan, il nuovo paradigma dell’economia circolare. La parte teorica sarà integrata da esercitazioni pratiche, con testimonianze di stilisti e operatori del settore e con una panoramica sui principali strumenti finanziari a disposizione dei giovani che intendono avviare un’attività imprenditoriale.
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Parte da Ventotene e S.Stefano la “Scuola per il futuro dell’Europa”

ROMA (ITALPRESS) – Riparte la scuola e riparte simbolicamente anche da Ventotene e Santo Stefano, luoghi che hanno visto la nascita dell’Europa e l’ispirazione della Costituzione italiana con il Seminario di Studi La scuola per il futuro dell’Europa1941-2021 Ventotene-Santo Stefano: proposte per un’Educazione civica europea, che si terrà a Ventotene dal 21 al 23 settembre e che sarà aperto dal video messaggio del ministro Patrizio Bianchi, per mettere la scuola al centro del futuro dell’Europa.
Promosso e organizzato dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Ministero dell’istruzione, dalla Società Italiana di Scienze Umane e Sociali all’interno delle attività del Progetto di recupero dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano di Ventotene e nell’ambito delle attività della piattaforma attiva per la preparazione della Conferenza sul futuro dell’Europa, l’incontro riunirà in presenza e in modalità a distanza oltre 350 partecipanti tra accademici, studiosi, ricercatori, docenti.
Il Progetto di una effettiva strategia per l’Educazione civica europea viene avvertito come urgente dal Parlamento Europeo, per costruire nelle nuove generazioni una cittadinanza europea condivisa fermamente ancorata ai valori della libertà e dell’uguaglianza, del rispetto dei diritti e delle diversità, dell’equità e della solidarietà, valori sanciti come principi fondamentali nel Trattato di Lisbona del 2009 per garantire la democrazia e il suo sviluppo. Una educazione che deve vedere un approccio integrato di didattica, di percorsi di pratica di cittadinanza e di costruzione del senso di appartenenza.
Il Seminario di Studi si focalizza su tre punti. La scrittura della storia come elaborazione di pratiche di significato partendo dallo studio dei processi storici nella dimensione politica, economica, sociale, culturale. I diritti umani a scuola: pensare una scuola “plurale” in grado di salvaguardare le diversità e farle convivere nella pace contrastando le disuguaglianze. Lo sviluppo della creatività come fattore fondamentale per favorire nei giovani la creatività espressiva insieme alla transizione digitale.
“A Ventotene si è osato sperare in un’Europa diversa, si è disegnata un’Europa diversa nel momento in cui stava attraversando il più buio dei suoi giorni – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Il Next Generation EU non può essere solo un grande programma finanziario, ma il modo con cui tutta Europa si rimette a pensare nel lungo periodo, facendo una programmazione che integri le diverse economie, le diverse strutture sociali e le diverse istituzioni scolastiche. Questo è l’impegno che ci siamo presi e quello che tutti ci dobbiamo prendere in questo momento: quello di riuscire a pensare a una scuola grande come l’Europa in cui tutti si possono muovere con pari dignità e con uguali capacità. Questo è il tempo della guarigione e della ricostruzione – ha aggiunto -. Si può fare soltanto tutti insieme come cittadini europei”.
“Dai contenuti, alla didattica alle competenze necessarie – ha sottolineato la commissaria Silvia Costa – c’è una più forte consapevolezza delle nuove sfide che attendono la scuola che deve offrire opportunità di confronto e di partecipazione attiva di docenti ed esperti, perchè prendano la parola nel dibattito nazionale e nella costruzione effettiva di uno spazio europeo dell’educazione. La Conferenza sul futuro dell’Europa non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei protagonisti della scuola italiana e europea. Per questo, come Commissario di Governo ho ritenuto importante dare il nostro sostegno a questa iniziativa”.
Il Seminario di studi costituisce l’avvio di un lavoro di sperimentazione nel corso dell’anno scolastico, nelle e con le scuole, di metodologie didattiche innovative e attente alla ricerca storica delle fonti e alla valorizzazione dei luoghi della memoria, al fine di coinvolgere docenti e studenti in modo partecipativo e attivo attorno ai temi dell’Europa, delle sue vicende nel corso del XX secolo e delle sfide del XXI secolo.
L’intento è di contribuire alla rinascita di una scuola che sia anche uno spazio della creatività, un cuore pulsante per promuovere il progetto culturale New European Bauhaus lanciato da Ursula von Der Leyen, nell’ambito della strategia europea della Next Generation EU e del Geen Deal.
Per questo il Seminario è candidato a essere uno dei progetti che il nostro Paese presenterà alla prossima Conferenza sul futuro dell’Europa, che si concluderà nella primavera del 2022.
Il Seminario di Studi potrà essere seguito attraverso la pagina Facebook “Commissario per il recupero del Carcere dell’isola di S.Stefano-Ventotene”.
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3 mln contributi a fondo perduto per imprenditoria giovanile in Veneto

VENEZIA (ITALPRESS) – Apre il 20 settembre il nuovo bando per bando destinato a promuovere e sostenere le piccole e medie imprese giovanili nei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi promosso dalla Regione del Veneto attraverso l’Assessorato allo sviluppo economico. Tre milioni di euro le risorse stanziate dalla Giunta regionale a favore dei giovani di età compresa tra i 18 e 35 anni compiuti, che decidono di investire, in Veneto, nella creazione di nuove attività economiche o nello sviluppo di attività già esistenti. “I giovani imprenditori sono il futuro del sistema economico veneto – ha precisato l’Assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato in occasione della presentazione del bando -; anche quest’anno abbiamo scelto di sostenere chi, tra i 18 e i 35 anni, decide di investire sulla creazione di nuove attività economiche o sullo sviluppo di attività già esistenti nei vari settori offrendo loro contributi a fondo perduto pari a tre milioni di euro”.
“La nostra economia è ripartita dopo un lungo periodo di difficoltà – ha sottolineato ancora l’assessore regionale -. Questo è un sostegno per dare fiducia e slancio ai nostri giovani Ma si tratta anche di sostenere quelli tra loro che decidono di investire sul proprio futuro in Veneto, nella loro terra, senza andare altrove. Vogliamo continuare a sostenere fermamente chi sceglie di restare qui per costruirsi un futuro in Veneto”.
Beneficiarie del contributo del bando sono le PMI dei settori dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi che rientrano in una delle seguenti tipologie: imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni; società e cooperative i cui soci siano per almeno il sessanta per cento persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni ovvero il cui capitale sociale sia detenuto per almeno i due terzi da persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. Tali requisiti devono sussistere alla data del 20 settembre 2021. Le domande di partecipazione al bando, potranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 20 settembre 2021 fino alle ore 12.00 del 30 settembre 2021.
(ITALPRESS).