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Adolescenti sempre più attenti alla sostenibilità in tutte le sue forme

ROMA (ITALPRESS) – Le nuove generazioni sono sempre più attente alla sostenibilità in tutte le sue forme. E’ quanto emerge dalla ricerca realizzata dal Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, dal titolo “Il valore della sostenibilità ambientale ed economica per i giovanissimi in Italia”, al fine di indagare come i giovanissimi (13-18 anni), la generazione dei Fridays for Future, affrontano il tema della sostenibilità in senso ampio, anche dal punto di vista economico. Lo studio, che ha raccolto 400 interviste tramite tecnica CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), analizza l’impatto che fattori individuali (come il carattere), culturali (come il contesto familiare) e di contesto esterno (come la scuola, gli amici e i media) hanno sulla consapevolezza dei ragazzi su questi temi. “Dall’indagine emerge un’immagine positiva del mondo degli adolescenti perchè questi temi sono considerati importanti per il 75% del campione – dice Giovanna Paladino, direttrice del Museo e curatrice della ricerca -. I ragazzi, nonostante tutto, sono l’esempio perfetto del pensiero circolare: sanno sostituire all’Io il Noi a cui sentono di appartenere”.
I giovani italiani mostrano una maturità e un orientamento al futuro sorprendenti e unici. Una generazione che riesce a collegare i principi e convincimenti da una parte e l’agire
quotidiano dall’altra. Questa coerenza etico-mentale si sostiene e rafforza in molti modi: l’adesione al tema della sostenibilità è alta, segno di una sensibilità radicata, si potrebbe dire ‘nativà per la generazione dei Fridays for future; sia quando si tratta di attenzione verso le risorse ambientali, sia quando si tratta di gestione del denaro.
E si trasforma in impegno individuale, concreto, e comportamenti quotidiani virtuosi. I giovani italiani mostrano di pensare in modo nuovo, sostituendo al pensiero tradizionale, lineare, analitico, con l'”io” al centro del discorso un ‘pensiero circolarè, capace di tenere insieme presente passato e futuro, cause effetti e soprattutto fini e implicazioni dell’agire, sostituendo all'”io” il “noi” a cui sentono di appartenere.
Dalla consapevolezza della finitezza – in alcuni casi vera e propria scarsità di risorse – evocata dalle ripetute crisi economiche, lavorative, sociali, climatico-ambientali e ora
pure sanitarie, i giovani italiani, emerge dalla ricerca, hanno imparato la responsabilità nell’uso dei beni di cui dispongono.
Inoltre, quando si parla di sostenibilità si sfumano le differenze tra ragazze e ragazzi. L’attenzione per l’ambiente e per il denaro è trasversale al genere. Tuttavia, su altri aspetti l’indagine mostra ancora l’esistenza di condizionamenti e pressioni educative differenti per ragazzi e ragazze. In particolare emerge un vincolo più forte che lega le ragazze agli altri: nella cura (quando si tratta di decidere come spendere il denaro, le ragazze sono meno individualiste dei ragazzi e pensano di più alla felicità degli altri); come riferimento e ispirazione (le ragazze amano di più venire a conoscenza di storie di persone di diverse parti del mondo); ma anche nella dipendenza dal giudizio (le ragazze mostrano minor sicurezza e autostima dei ragazzi); una maggiore autonomia dei ragazzi che si mostrano al contempo più individualisti nelle scelte (ad esempio nell’uso del denaro) e più felici.
L’analisi per i tratti di personalità mostra l’esistenza di una relazione positiva tra stabilità caratteriale e attenzione all’ambiente e alla gestione del denaro. Le tre grandi famiglie individuate, gli Inquieti, i Curiosi e i Coscienziosi, si caratterizzano infatti per un’adesione differente ai temi della sostenibilità. Coscienziosi e Curiosi sono maggiormente coinvolti nella gestione consapevole delle risorse. I Coscienziosi, grazie alla combinazione di fiducia negli altri e diligenza, aspetti che li rendono persone che confidano nelle regole e le rispettano;
i Curiosi, grazie alla passione verso tutto ciò che è nuovo e diverso e che li rende un segmento ricettivo e aperto al cambiamento; gli Inquieti infine sono i più tiepidi nei confronti della sostenibilità ambientale ed economica. Hanno tratti di personalità segnati dalla bassa autostima, dall’isolamento e dalla conflittualità. Fragilità, frustrazione e rabbia alimentano un circolo vizioso che li allontana dalla possibilità di essere protagonisti di una vita sostenibile e consapevole.
I genitori svolgono ancora un ruolo di primaria importanza per i 13-18enni italiani, vengono infatti presi a modello da una larghissima maggioranza di ragazzi sia quando si parla di
sostenibilità ambientale che di sostenibilità economica. Il modello di riferimento familiare è quasi esclusivo per quanto riguarda la consapevolezza economica, perchè i genitori sono la prima fonte di denaro, cosa che ne rafforza il loro primato
educativo; sono spesso l’unico modello esistente, perchè fuori dalla famiglia, nel contesto scolastico o relazionale, non si parla abbastanza di impiego del denaro e di educazione economica.
I genitori rivestono un ruolo altrettanto importante anche se meno esclusivo quando si tratta di sostenibilità ambientale sia perchè i ragazzi sono i protagonisti del cambiamento di attenzione verso l’ambiente; sia perchè sono più bravi nell’adottare i nuovi comportamenti (fare la raccolta
differenziata, prestare attenzione allo spreco di acqua, usare forme di mobilità alternativa, ecc.); sia perchè infine la questione ambientale è affrontata ampiamente dai media e nei
contesti extra-familiari.
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Il Politecnico di Torino apre le porte ai futuri studenti

TORINO (ITALPRESS) – Anche quest’anno gli Open Days del Politecnico di Torino saranno virtuali, ma con una novità rispetto al passato: il primo appuntamento sarà dedicato alla presentazione dei corsi di Laurea Triennale, dal 21 al 23 aprile, mentre dal 26 al 28 maggio prossimi sarà la volta dei corsi Magistrali. Una scelta che va nella direzione di fornire, proprio attraverso le possibilità offerte dalle piattaforme virtuali, informazioni ancora più mirate ed esaustive sia a chi intende iscriversi a un corso di primo livello, sia a chi vuole proseguire il suo percorso al Politecnico con un corso di secondo livello.
Ad aprire l’appuntamento dedicato ai corsi di Laurea alle ore 8.45 di mercoledì 21 sarà il benvenuto agli aspiranti studenti del rettore Guido Saracco, a cui seguiranno le presentazioni dei 24 corsi di Laurea Triennale offerti dal Politecnico nelle aree dell’ingegneria, dell’architettura, del design e della pianificazione territoriale.
La piattaforma www.opendays.polito.it offrirà anche l’occasione per scoprire tutti i servizi offerti, i progetti speciali, i teams studenteschi, le opportunità per gli studenti stranieri e molto altro ancora. Tutto da casa, per rispettare le regole imposte dall’emergenza sanitaria e favorire i ragazzi che in questo periodo di mobilità ridotta sia all’interno del territorio nazionale che dall’estero, vogliono però entrare nel mondo del Politecnico di Torino, in vista di un’iscrizione per l’Anno Accademico 2021/2022.
Tutti i contenuti rimarranno comunque disponibili sul sito anche nei mesi a venire, in modo da aiutare i ragazzi a orientarsi nell’offerta e nelle novità del prossimo anno accademico anche dopo la conclusione degli Open Days.
Un anno che porterà molte novità nel modo di vivere il Politecnico. Dopo un periodo in cui si sono alternate fasi in cui è stato possibile frequentare almeno in parte lezioni e laboratori in presenza a momenti in cui è stato necessario il ricorso alla didattica a distanza, per l’anno accademico 2021/2022 si prepara una modalità di frequenza che riporterà il più possibile gli studenti in aula: “L’auspicio di tutti è che il prossimo anno accademico veda la riapertura del nostro Ateneo alle attività in presenza. Non sarà naturalmente un ritorno al passato: abbiamo imparato moltissimo dovendo far fronte tempestivamente all’emergenza dovuta alla pandemia e faremo certamente tesoro di questa esperienza migliorando e rinnovando la nostra didattica. Non vediamo l’ora di potervi nuovamente accogliere e di tornare a vedere le aule, i corridoi, i laboratori animarsi grazie ai nostri studenti, docenti e a tutto il personale del Politecnico”, spiega il Rettore Guido Saracco.
Questo in piena sicurezza per tutta la comunità politecnica. Durante quest’anno di pandemia il Politecnico ha infatti affrontato un investimento consistente per il potenziamento delle dotazioni tecniche e logistiche: “Realizzando in tempi record adeguamenti strutturali, come il rifacimento degli impianti di condizionamento e la ridistribuzione degli spazi per le lezioni, ma anche pianificando turni scaglionati di ingresso, dotazione di dispositivi di protezione e interventi di sanificazione adeguati adesso siamo pronti finalmente a ripartire”, conclude il Rettore.
L’esperienza della formazione universitaria va infatti al di là della lezione frontale online, pur arricchita da tante modalità interattive adottate in questi mesi per migliorare le modalità di apprendimento, come la realtà virtuale per le revisioni progettuali o la visita da remoto a laboratori e siti culturali. “Siamo riusciti a fare davvero tesoro dell’esperienza di questo anno che ha visto i nostri docenti confrontarsi con modalità di insegnamento del tutto innovative, che sono sicuro riusciremo ad impiegare anche quando la situazione emergenziale terminerà. Siamo stati in grado di potenziare le modalità didattiche più innovative e coinvolgenti, con lo studente al centro del processo di apprendimento, che viene responsabilizzato e messo nelle condizioni di sperimentarsi e mettersi alla prova, anche in contesti meno tradizionali di quelli della lezione frontale, come ad esempio i team studenteschi o le challenge, modalità didattiche basate su multidisciplinarietà e learning by doing, anche grazie a tutte le possibilità che la tecnologia ci mette a disposizione”, aggiunge il Vice Rettore per la Didattica Sebastiano Foti. “Anche in questo modo continueremo a garantire ai nostri studenti e studentesse una formazione universitaria che possa rispondere alle sfide del presente e a quelle che verranno, garantendo la possibilità di un rapido inserimento nel mondo del lavoro, come dimostrano i dati occupazionali dei nostri laureati: quasi 9 su 10 lavorano a un anno dalla laurea magistrale e con stipendi più alti e contratti più stabili rispetto alla media degli atenei italiani”.
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Ministero Istruzione e Rai Cultura insieme verso gli esami di Stato

ROMA (ITALPRESS) – L’Esame di Stato del secondo ciclo, la Maturità 2021, con tutte le sue novità: dall’elaborato, che sarà assegnato a ciascuna ragazza e ciascun ragazzo entro fine aprile, alle modalità di svolgimento del colloquio, al Curriculum dello Studente. Sarà questo il tema al centro del nuovo appuntamento “La Scuola in Tivù – Percorsi di Maturità”, in onda su Rai Scuola, dal 19 al 29 aprile, dal lunedì al giovedì, con due puntate quotidiane, dalle 15.30 alle 16.30, in replica dalle 19.30 alle 20.30. Tutti i contenuti resteranno poi sempre a disposizione della comunità scolastica sul portale di Rai Scuola (https://www.raiscuola.rai.it/) e su Rai Play (https://www.raiplay.it/). Protagonisti degli approfondimenti che andranno in onda nei prossimi giorni saranno esperti individuati dal Ministero dell’Istruzione che illustreranno, puntata dopo puntata, cosa è e come si struttura l’elaborato (anche con esempi relativi ai diversi percorsi scolastici), come si articola il colloquio, come si compone e si compila il Curriculum dello Studente. Non mancheranno, poi, momenti specifici di approfondimento sull’analisi del testo, sui Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) e sull’insegnamento dell’Educazione civica.
Sarà dedicata agli Esami di Stato 2021 anche la programmazione del venerdì di #maestri, in onda dal 7 maggio al 25 giugno – alle 15.30 su Rai3 e alle 17.40 su Rai Storia – sempre in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. Al centro della conversazione principale di ogni puntata, condotta da Edoardo Camurri, ci saranno le studentesse e gli studenti che racconteranno, in collegamento da casa, gli argomenti dei loro elaborati per farli diventare oggetto di ragionamento insieme a una “maestra” o un “maestro” in studio.
L’offerta di Rai Cultura per la #Maturità2021 sarà completata da un percorso online sul portale di Rai Scuola (www.raiscuola.rai.it/percorsi/maturita) dove sarà possibile trovare tutti i materiali dedicati all’Esame. “Maturità. Lezioni e approfondimenti per l’Esame di Stato”, in particolare, è il percorso didattico costruito con lezioni tenute da insegnanti, docenti universitari, accademici e divulgatori per tutte le studentesse e gli studenti che stanno per affrontare questa prova. Con l’ausilio di programmi televisivi dedicati e approfondimenti divisi per discipline, su www.raiscuola.rai.it, i maturandi e i loro docenti potranno trovare materiale audiovisivo sui protagonisti della Letteratura italiana e straniera, sulla Storia dell’arte, la Storia contemporanea, le Lingue classiche, le Lingue straniere, la Filosofia e il Debate, le Scienze sociali, l’Economia e il Diritto, la Musica e la Danza e una serie di lezioni interdisciplinari. Per le materie scientifiche ci saranno: Matematica, Fisica, Biologia e Biotecnologie, Scienze della terra, Chimica e uno speciale sui profili de “I giganti della Scienza”. Una sezione sarà dedicata all’Educazione civica.
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Entra nel vivo l’organizzazione di #Youth4Climate

ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuta oggi la quarta riunione del Comitato di Consultazione per l’organizzazione dell’evento #Youth4Climate: #DrivingAmbition, che si svolgerà a Milano dal 28 al 30 settembre, subito prima della Pre-COP26 che si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre. Nel corso della riunione sono stati trattati l’andamento del processo di selezione delle oltre 8.600 domande ricevute dai giovani di tutto il mondo, l’organizzazione dell’evento di Milano, volto a valorizzare il ruolo e i contributi dei giovani, e la definizione del processo per l’elaborazione della dichiarazione finale che sarà presentata alla Pre-COP e COP26.
L’evento, a cui parteciperanno 400 giovani provenienti da 197 paesi, vedrà le prime due giornate dedicate a gruppi di lavoro tematici, mentre il terzo giorno sarà dedicato a un confronto tra i giovani delegati e i Ministri partecipanti alla Pre-COP26.
Le tematiche che saranno al centro dell’evento sono in via di definizione e saranno il frutto di un lungo processo di analisi, che combina il lavoro condotto attraverso il programma dei nove eventi virtuali Youth4ClimateLive Series, lo stato di avanzamento del processo negoziale in ambito UNFCCC, nonchè le dichiarazioni emerse nei maggiori forum di dialogo giovanili.
Del Comitato di Consultazione fanno parte i rappresentanti dei governi di Italia e Regno Unito, Regione Lombardia, Comune di Milano, Segretariato UNFCCC, Ufficio dell’Inviato Speciale del Segretario Generale dell’ONU per i giovani, la constituency “YOUNGO”, Connect4Climate e rappresentanti della società civile di Italia e Regno Unito.
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Stereotipi di genere influenzano partecipazione politica dei giovani

BOLOGNA (ITALPRESS) – La persistenza di ruoli e stereotipi di genere influenza il tipo di partecipazione politica degli adolescenti e dei giovani adulti in Italia: i ragazzi tendono infatti ad impegnarsi più spesso in attività di politica istituzionale, come iscriversi ad un partito e cercare di influenzare l’azione di governo, mentre le ragazze preferiscono optare per attività legate alla partecipazione civica, come volontariato, donazioni, petizioni e boicottaggi. Una differenza, questa, che potrebbe contribuire a perpetuare le disparità di genere nella rappresentanza politica e nell’accesso alle più alte cariche di governo. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Social Psychological Bulletin e realizzato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna. L’indagine ha coinvolto circa 1800 giovani italiane e italiani con un’età compresa tra 14 e 30 anni, con l’obiettivo di indagare le differenze di genere presenti nel campo della partecipazione politica: dal tipo di coinvolgimento e di azioni politiche scelte da ragazze e ragazzi fino al loro livello di partecipazione al voto.
“Nonostante l’epoca attuale, con il movimento #MeToo, sembri suggerire un aumento della partecipazione politica da parte della popolazione femminile, i risultati della nostra indagine mostrano la persistenza di un divario di genere tra le forme di partecipazione scelte da ragazze e ragazzi”, spiega Serena Stefani, prima autrice dello studio. “Questo apre interrogativi su quanto la trasmissione di ruoli di genere tradizionali possa influenzare le preferenze delle giovani generazioni nell’intraprendere determinate tipologie di azioni politiche o civiche”, aggiunge.
Dallo studio emerge infatti che i giovani uomini partecipano più spesso ad attività politiche convenzionali, legate ai partiti, e ad azioni dirette come proteste e manifestazioni, mentre le giovani donne partecipano più di frequente ad attività di impegno civico e ad azioni online. Ricerche realizzate in passato su questo tema avevano ipotizzato che fossero fattori come il reddito, l’accesso all’istruzione e il maggior impegno femminile nel lavoro domestico e di cura ad influenzare queste differenze.
Ma la nuova indagine del gruppo di ricerca dell’Università di Bologna, analizzando anche i livelli di istruzione e socioeconomici del campione coinvolto, suggerisce invece che alla base di queste differenze possa esserci la pressione normativa del ruolo di genere.
“Fino a quando tratti come autonomia, leadership, autoaffermazione e dominanza vengono culturalmente associati al genere maschile, e come tali vengono proposti ai ragazzi e alle ragazze in famiglia, sui media e a scuola, è probabile che i giovani maschi si sentano più sicuri nell’esprimere le loro opinioni politiche e nell’intraprendere azioni per sostenerle”, dicono gli autori. “Per ridurre il divario di genere nella partecipazione politica è necessario dare alle ragazze l’opportunità di esercitare ruoli di leadership, di sperimentare le loro capacità e di acquisire consapevolezza critica rispetto ai vincoli e alle barriere che dovranno affrontare fin da giovani e poi da adulte, in modo da poter fornire loro degli strumenti utili a superare gli ostacoli che la società ancora impone”.
Un altro elemento interessante che emerge dall’indagine è quello che riguarda la partecipazione al voto. Qui, infatti, le differenze di genere scompaiono: ragazze e ragazzi partecipano allo stesso modo alle elezioni, tanto a quelle nazionali che alle elezioni europee. Del resto, dal 1946, quando venne concesso il diritto di voto alle donne in Italia, non ci sono mai stati significativi divari tra uomini e donne nell’affluenza alle urne.
Questo dato però – avvertono gli studiosi – potrebbe nascondere motivazioni diverse, sempre legate a ruoli e stereotipi di genere. Mentre gli uomini, infatti, potrebbero avere il desiderio di esprimere il loro voto perchè fa parte della loro attitudine verso la politica attiva, nelle donne potrebbe piuttosto essere un comportamento legato al senso del dovere, ad una maggior coscienziosità, ad una propensione a rispettare le regole.
“Le differenze di genere sono già ben visibili durante l’adolescenza: la minore propensione delle ragazze a partecipare alla politica attiva per dedicarsi invece all’impegno civico suggerisce che fin da giovanissime c’è una minore familiarità la possibilità di assumere posizioni di leadership”, spiega il team di ricerca. “Per questo è importante continuare a studiare ed approfondire questo fenomeno: perchè la partecipazione alla vita politica da giovani favorisce la prosecuzione di questo impegno anche nella vita adulta, e il divario di genere nelle cariche politiche in Italia è ancora molto alto”.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Social Psychological Bulletin con il titolo “Gender Differences in Civic and Political Engagement and Participation Among Italian Young People”. Gli autori sono Serena Stefani, Gabriele Prati, Iana Tzankova, Elena Ricci, Cinzia Albanesi ed Elvira Cicognani del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna.
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Al via le Menarini Pills of Art Junior

FIRENZE (ITALPRESS) – “Chi sono i personaggi della Primavera e perchè ballano in un frutteto e non in una sala da ballo?” E ancora. “Perchè la Medusa è raffigurata su uno scudo?”. Sono solo alcune delle domande dei giovanissimi protagonisti delle Pills of Art Junior, online sul canale YouTube Menarini Group in italiano e in inglese, per conoscere e far conoscere ai loro coetanei alcuni capolavori senza tempo. I brevi video descrivono curiosità, dettagli ancora da svelare e aneddoti sulle opere d’arte più celebri, principalmente del Rinascimento italiano. E lo fanno grazie alle domande di giovanissimi e alle risposte semplici e dirette di (quasi) altrettanto giovani esperti del mondo dell’arte.
La Medusa di Caravaggio, la Primavera del Botticelli e la Madonna della seggiola di Raffaello sono le prime Menarini Pills of Art Junior di questo canale, che si arricchirà ogni mese di nuove micro pillole affiancando, in una nuova sezione, le seguitissime Menarini Pills of Art. Queste ultime, video racconti di poco più di un minuto, hanno ottenuto un successo incredibile con 18 Milioni di visualizzazioni in otto lingue diverse (italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, russo, turco e cinese) e sono riuscite a incuriosire e avvicinare all’arte gli utenti più disparati.
“Il mondo dell’arte è fatto di colori, storie, figure affascinanti che nelle spiegazioni tradizionali sono però oscurati da linguaggi che spesso risultano noiosi, specialmente per i ragazzini – hanno detto Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini -. Con le Menarini Pills of Art Junior abbiamo voluto scoprire l’arte con i loro occhi e la loro curiosità, in un viaggio alla scoperta di un mondo dell’arte diverso, ricco di sfumature, leggende e divertimento che riporta anche a noi adulti quei dettagli che da grandi abbiamo smesso di notare”.
Le Menarini Pills of Art Junior rappresentano una delle tappe di un lungo percorso iniziato più di 60 anni fa con la prima pubblicazione della monografia annuale Menarini, tuttora edito, e proseguita poi con l’esperienza delle video pillole, a conferma dell’attenzione all’arte italiana che da sempre caratterizza il Gruppo Menarini.
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Bper, con app Dots il “light banking” dedicato ai più giovani

MODENA (ITALPRESS) – Bper Banca presenta Dots, una App sviluppata per i sistemi operativi iOS (Apple) e Android, con la quale è possibile gestire una carta con Iban abbinata a un conto di moneta elettronica, inviare e ricevere denaro e fare acquisti online o nei negozi, tramite una carta fisica o utilizzando i servizi di Apple Pay e Google Pay. Con Dots, inoltre, si possono controllare le proprie finanze grazie a una soluzione di personal financial management (PFM) intuitiva e immediata. La novità è proposta principalmente alle generazioni un pò distanti dal concetto di banca “tradizionale”, quali i Millennials e la generazione Z, che hanno confidenza con il digitale ed esigenze di banking non specifiche. Una particolare attenzione è stata data alla ecosostenibilità: tutte le carte fisiche Dots sono realizzate in Pla, materiale di origine vegetale fino al 90%, mentre sono in carta riciclata la busta e la lettera con cui il prodotto viene recapitato a domicilio. Dots è stata realizzata in sinergia con Fabrick, partendo da un white-label di servizi arricchito con caratteristiche proprie e distintive. Diego Rossi, responsabile della Direzione Everyday Bank di Bper Banca e direttore generale di Bibanca, sottolinea come “per creare questa soluzione di light banking con logiche e strumenti di open banking, infatti, ben quattro realtà diverse hanno condiviso competenze e ambienti di lavoro: Bper Banca, Bibanca, che è la società prodotto del Gruppo Bper attiva in ambito monetica e credito al consumo, la challenger bank Hype con la sua licenza ed i suoi processi di gestione della moneta elettronica, e Fabrick. Con questo progetto abbiamo introdotto in una banca ‘tradizionalè come Bper le opportunità più innovative che l’open banking può offrire nel panorama italiano. Ciò è stato possibile – prosegue Rossi – in virtù dell’apertura di Pietro Sella, Ceo di Sella Group, e di Paolo Zaccardi, Ceo di Fabrick, ai quali va il nostro ringraziamento per aver creduto nella possibilità di far sedere attorno allo stesso tavolo realtà che, al di fuori dello spirito dell’open banking, sarebbero considerate solo come competitor”. Francesco Brandani, project e team leader Dots di Bper Banca, commenta: “Il progetto è stato impostato creando un brand ‘separatò da quello della banca, adottando un’identità di marca e un approccio che vogliono essere più coerenti al pubblico al quale ci si rivolge. Avere sviluppato la soluzione sulla piattaforma di open banking di Fabrick ha permesso di adottare metodologie di lavoro agili, godendo di una quasi totale indipendenza anche a livello di sistemi informativi”.
Per Paolo Zaccardi, Ceo di Fabrick, “Dots è un progetto straordinario che coglie le potenzialità dell’open banking e sposa la filosofia di collaborazione e co-creazione proposta da Fabrick. Il know-how sviluppato negli anni in questo specifico segmento, ci ha permesso di accompagnare Bper in un percorso volto a rispondere ai bisogni di un pubblico più giovane e digitale, verso il quale la banca sta dimostrando grande attenzione”.
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Dadone incontra Vezzali “Tante idee su giovani e sport”

ROMA (ITALPRESS) – “Stamattina ho avuto un piacevole confronto con il sottosegretario allo Sport, Valentina vezzali. Tante idee su giovani e attività sportive da sviluppare insieme nei prossimi mesi anche attraverso specifici progetti. I nostri giovani devono ritornare a correre in tutti i sensi!”. Lo ha scritto su Instagram Fabiana Dadone, ministro per le Politiche giovanili.
(ITALPRESS).