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Intesa Sanpaolo, con “Giovani e Lavoro” formati oltre 4.300 under 30

ROMA (ITALPRESS) – Sono più di 4.300 i giovani che dal 2019 hanno frequentato i corsi di formazione gratuita di Giovani e Lavoro, programma di Intesa Sanpaolo per giovani non occupati tra i 18 e i 29 anni in cerca di opportunità e con voglia di mettersi in gioco, realizzato con la Fondazione Generation Italy, iniziativa non profit creata da McKinsey & Company. 2400 imprese sono state coinvolte e hanno avuto così la possibilità di organizzare colloqui con i giovani formati, senza costi, nelle attività scelte.
Il tasso di assunzione per le classi con attività di placement concluso è superiore all’80% (dati al 31/03/2024). Nei prossimi mesi partiranno 15 nuove classi di formazione in tutta Italia per un totale di più di 300 posti gratuiti.
In Italia da anni si verifica quello che comunemente viene chiamato “il paradosso della disoccupazione giovanile”, che vede da un lato circa 1 milione di giovani disoccupati e dall’altro 1,14 milioni di posizioni di lavoro, anche entry level, disponibili e considerati dalle imprese come difficili da ricoprire (Fonte: dati Istat e Unioncamere, 2022).
Il programma Giovani e Lavoro è finalizzato a far incontrare offerta e domanda di lavoro nei settori più richiesti ovvero Hi-Tech (Java, Salesforce, Cyber Security e Data Engineer), Industria meccanica di precisione (CNC), Vendite, Alberghiero e Ristorazione: ai giovani è offerta la formazione gratuita finalizzata allo sviluppo di competenze tecniche, attitudinali e comportamentali (soft skills); alle aziende garantisce un bacino di persone formate per soddisfare le loro richieste.
I percorsi durano tra le 3 e le 14 settimane a seconda del profilo formativo, sono tenuti per il 90% da remoto e per il 10% con attività laboratoriale, con 2 docenti sempre presenti in aula e un mentor che segue i giovani dall’inizio dei corsi fino al termine del placement. Per poter accedere ai corsi non è richiesta nessuna competenza pregressa nè particolari titoli di studio ma solo il superamento di un test online e un colloquio motivazionale.
“Giovani e Lavoro” ha inizialmente preso il via nelle aree a maggiore presenza di disoccupazione giovanile e posizioni aperte come Napoli, Roma, Milano per poi estendersi progressivamente sul territorio nazionale fino a coinvolgere 15 regioni. Intesa Sanpaolo attraverso le proprie divisioni commerciali coinvolge le imprese clienti come potenziali employer degli studenti; inoltre mette a disposizione la squadra di formatori interni della struttura Impact Learning ed erogano la maggior parte dei moduli di soft skills.
“Il programma rientra pienamente nell’impegno ESG di Intesa Sanpaolo a favore della crescita del Paese, un impegno che si declina con grande attenzione verso i giovani, il diritto all’istruzione, la formazione e l’accesso al mondo del lavoro”, si legge in una nota.
Per corsi in partenza e per iscriversi: https://www.intesasanpaolo.com/it/common/landing/formazione-gratuita-giovani.html; per le imprese che vogliono partecipare: https://www.intesasanpaolo.com/it/common/landing/formazione-gratuita-aziende.html

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Mattarella “I giovani sono la molla che muove il mondo”

ROMA (ITALPRESS) – “Avete lanciato un messaggio di quello che è il dovere della nostra società rispetto ai bambini, ai ragazzi e ai giovani, e rispetto al diritto di avere possibilità di esprimersi, di realizzarsi, di essere protagonisti, come dovete essere del vostro futuro, complimenti. Questo esprime lo spirito di Save the Cildren che nei suoi 105 anni di vita ha coltivato questo obiettivo, questo traguardo, di consentire ai giovani le condizioni per esprimersi e realizzarsi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Punto Luce delle Arti di Save the Children di Ostia.
“Questa – aggiunge – è la molla che muove il mondo verso un futuro non autodistruttivo, e in questo momento ne abbiamo estremo bisogno. Grazie per quanto avete fatto nei tanti punti in Italia e qui”.
-foto ufficio stampa Quirinale-
(ITALPRESS).

Innovazione, al via a Ravenna la seconda edizione del progetto “Ora!”

RAVENNA (ITALPRESS) – Eni Joule e Mind the Bridge, con il supporto delle istituzioni locali, hanno avviato la seconda edizione del progetto ORA! – Outpost Ravenna for Energy Transition: una piattaforma di innovazione dalla forte vocazione internazionale, focalizzata su tecnologie legate al mondo della blue e green economy che punta a supportare la transizione delle imprese del territorio grazie a partnership e collaborazioni industriali con startup e scaleup internazionali.
Il progetto ORA! si fonda su tre macro attività sinergiche e complementari tra loro: 1. ORA! Academy: un percorso di formazione annuale per giovani neo-laureati (master degree) con focus su tematiche di open innovation e gestione dell’innovazione applicata alla blue e green economy. Il percorso formativo si pone come obiettivo lo scouting internazionale, il matching con le aziende del territorio fino all’implementazione di progetti di sperimentazione (PoC – Proof of Concept);
2. Supporto e Formazione delle imprese del territorio: un training rivolto a imprenditori locali che punta a trasferire metodologie e best practices relative alle opportunità dell’open innovation. Attraverso la creazione di gruppi di lavoro e attività di networking vengono individuati i bisogni delle aziende su alcune filiere strategiche del territorio: chimica, gestione dei rifiuti, carbon capture & storage, efficienza e sicurezza energetica, rinnovabili.
3. Business Matching: una volta mappati i bisogni delle aziende del territorio, vengono selezionate le startup nazionali e internazionali al fine di realizzare attività di innovazione congiunta (Venture Client).
All’evento di lancio hanno partecipato le aziende aderenti all’iniziativa (Versalis, Techfem S.p.A.; DG Impianti (Italfluid group); Bonatti SpA; SICIM; Minerali Industriali; Natura Nuova, Gruppo Hera, Start Romagna, Terminal Container Ravenna SpA, Romagna Acque, Sapir SpA) oltre ai 5 nuovi giovani talenti della ORA! Academy, tutte donne.
L’obiettivo dell’evento è stato quello di presentare l’iniziativa e avviare i lavori partendo dai need delle aziende partecipanti. Attraverso tavoli di lavoro è stato dato il via al processo di individuazione delle startup che meglio possano rispondere ai bisogni delle aziende.
“Per Joule, la scuola di Eni per l’impresa, il progetto ORA! segna un passo significativo nella promozione e creazione di ecosistemi di innovazione all’interno della filiera della blue e green economy a livello nazionale. Dopo gli ottimi risultati ottenuti nella prima edizione, siamo entusiasti di poter continuare contribuendo a creare un importante punto di contatto tra giovani talenti, startup e aziende locali nel territorio ravennate. Questa collaborazione rappresenta per noi – spiega Antonietta De Sanctis, Head of startup acceleration program di Eni Joule – un elemento chiave nel consolidare e rafforzare l’ecosistema locale, proiettandolo verso una dimensione internazionale”.
Per Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge, “In Italia c’è un grande bisogno di sostenere le realtà industriali e manifatturiere, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, nel loro processo di innovazione, non più rinviabile. L’anno scorso a Ravenna abbiamo sperimentato un modello diverso per promuovere questo processo sul territorio, supportando le imprese locali, in gran parte PMI, nell’individuare le esigenze di innovazione e trovare soluzioni tramite il Venture Client. Il pilota ha avuto successo: 14 imprese hanno incontrato 23 startup provenienti da 8 paesi e sono attualmente in corso sperimentazioni per l’adozione delle innovazioni. Oggi inizia la seconda edizione di ORa! con un nuovo gruppo di imprese, ma con obiettivi simili e, se possibile, più ambiziosi”.
Per Annagiulia Randi, assessora allo Sviluppo economico del Comune di Ravenna “Il bilancio più che positivo della prima edizione del progetto ORA! ci conferma di aver fatto la scelta giusta quando abbiamo chiesto a un grande gruppo come Eni, all’avanguardia sui temi del trasferimento tecnologico e dell’accelerazione di impresa, di elaborare un’iniziativa in grado di diffondere al tessuto produttivo e a giovani talenti nuove opportunità e strumenti nell’ambito della green e della blu economy. Tutto questo non poteva che coinvolgere una realtà come quella di Ravenna, città dell’Energia da almeno settant’anni e oggi più che mai uno dei principali hub energetici in Europa, nella quale si concentrano know-how, competenze, esperienze e importantissimi progetti di livello nazionale e internazionale. Siamo certi che questa nuova edizione replicherà e incrementerà i risultati positivi della prima, continuando a fare rete con l’intero tessuto economico e imprenditoriale nel nostro territorio, producendo internazionalizzazione, crescita e innovazione diffusa”.
Per gli studenti, il progetto ORa! continuerà con un percorso di formazione che prevede lezioni frontali, sessioni di gruppo e momenti di networking in modalità ibrida (online e in presenza presso gli spazi Joule del complesso Gazometro, di Roma Ostiense) durante le successive otto settimane. Si avvicineranno così alle tematiche dell’open innovation e gestione dell’innovazione, con un taglio sulla Green e Blue Economy, e potranno affiancare gli Innovation Advisor di Mind the Bridge nel percorso di scouting tecnologico che verrà avviato per le imprese partecipanti al progetto.
Il progetto ORA!-Outpost Ravenna for Energy Transition è stato lanciato da Joule nel 2022, con il supporto delle istituzioni locali e il supporto di Mind the Bridge.
La prima edizione dell’iniziativa si è conclusa con un bilancio positivo: sono state ingaggiate 14 aziende, selezionate più di 200 startup provenienti da 8 paesi, e sono stati organizzati più di 30 incontri tra le aziende del territorio e le startup.
-foto Italpress-
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Mattarella “La Costituzione è giovane”

ROMA (ITALPRESS) – “La Costituzione è estremamente giovane, perchè è stata fatta con tanta saggezza da avere norme che si adattano a condizioni allora imprevedibili”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando a “La Costituzione in Shorts”, una conversazione con 12 creator sul significato e l’attualità nella vita quotidiana della Costituzione italiana.
Mattarella, dopo aver ascoltato gli interventi di ciascun creator, ha spiegato agli ascoltatori il significato del primo articolo della nostra Costituzione. La conversazione, moderata dall’artista Fabio Rovazzi, è stata trasmessa in diretta sui canali YouTube di alcuni partecipanti e su quello della Presidenza della Repubblica.
Tutti gli Shorts realizzati sono stati pubblicati in una playlist dedicata sul canale YouTube del Quirinale.
“Chi ha molto seguito tra i giovani ne influenza anche il modo di vivere e di pensare, questo lo rende responsabile dei suoi follower. E’ sempre importante pensare a come viene tradotto il messaggio che viene trasmesso”, ha sottolineato il capo dello Stato. “Questa iniziativa è per far avvertire ai più giovani l’importanza della Costituzione. In Parlamento dissi che la Costituzione è la cassetta degli attrezzi della nostra democrazia – ha aggiunto Mattarella -. Ma è qualcosa anche di più ampio, è uno scrigno che tutela i nostri diritti e le nostre libertà. Conoscerla è importante per questo, per usufruire di quei diritti e di quelle libertà”.
“Spero che torni a crescere la partecipazione al voto. Quello, più di tanti, è il momento in cui i cittadini devono esercitare la sovranità popolare. I diritti sono come la natura, vanno coltivati per evitare che appassiscano e non possiamo permettere che la democrazia appassisca”, ha detto ancora il presidente.
“E’ fondamentale portare il digitale velocemente in tutte le parti del nostro paese. Ci sono territori in cui non arriva il segnale e questo fa sentire cittadini di serie B”, ha evidenziato Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Cultura, Sangiuliano “Carte Giovani anche per abbonamenti a quotidiani”

ROMA (ITALPRESS) – Le nuove Carte della cultura giovani e del merito, possono essere utilizzate per “abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale”. Lo spiega il ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano, in una intervista rilasciata al direttore del Corriere dell’Umbria, Sergio Casagrande, che verrà pubblicata sabato 9 marzo su tutti i quotidiani del Gruppo Corriere.
Sangiuliano, rispondendo a una domanda sulle numerose frodi sui buoni cultura erogati dallo Stato con la 18App – segnalate nei mesi scorsi nelle province di Perugia, Siena e Arezzo – fa il punto sulle tante modalità di utilizzo e i vantaggi dei “due nuovi strumenti” che dal 31 gennaio scorso hanno preso il posto della applicazione. In particolare, le due Carte (Carta della cultura giovani e Carta del Merito) – spiega il ministro al Corriere dell’Umbria – “possono essere usate per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e spettacoli dal vivo; per l’acquisto di libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale; per musica registrata e prodotti dell’editoria audiovisiva. Con le Carte è, inoltre, possibile acquistare anche titoli di accesso a musei, mostre, eventi culturali, aree archeologiche e parchi naturali” e “partecipare a corsi di musica, teatro, danza e lingue straniere”.
Il ministro fa inoltre il punto anche sui musei dell’Umbria, sui principali festival della regione, sulle celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di San Francesco, patrono d’Italia.
Nell’intervista il ministro risponde anche a una domanda sul futuro dei reperti archeologici trovati recentemente a San Casciano dei Bagni: “L’impegno di valorizzare e far conoscere a un vasto pubblico i bronzi – annuncia Sangiuliano – continuerà nei prossimi mesi”. Già “siamo arrivati all’acquisizione da parte dello Stato dell’edificio che ne ospiterà il museo” nella cittadina della provincia di Siena, aggiunge. E “ora è stato istituito un gruppo di lavoro coordinato dal locale Soprintendente ai Beni Archeologici, Belle arti e paesaggio, Gabriele Nannetti, e composto da tecnici delle Direzioni generali Musei e ABAP che stanno predisponendo il progetto di restauro e allestimento”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Transizione scuola-lavoro complessa, un progetto unisce aule e imprese

ROMA (ITALPRESS) – Il 30% degli studenti in uscita dalle superiori sperimenterà difficoltà nella transizione scuola-lavoro fino al 2030. In particolare, gli studenti in uscita dagli istituti professionali registreranno la percentuale di ‘mismatch’ più alta (+94%). Sono i dati che emergono dallo studio EY “Transizioni scuola-lavoro” che approfondisce le caratteristiche della transizione scuola-lavoro in Italia e l’importanza dello sviluppo delle competenze legate all’imprenditorialità.
Lo studio evidenzia la rilevanza di un orientamento scolastico e professionale efficace, di un allineamento del sistema educativo alle esigenze del mercato del lavoro e di interventi specifici per colmare lo skill mismatch e migliorare la corrispondenza tra domanda e offerta lavorativa. Grazie al modello predittivo sviluppato da EY, per ridurre lo skill mismatch risulta fondamentale consolidare le competenze sociali ed emotive (prosocialità, stabilità emotiva e resilienza), che corrispondono a quelle più ricercate dalle imprese, in quanto permetteranno di diminuire l’indice di mismatch generale (la prosocialità del 22% e la stabilità emotiva del 15%).
Per favorire la creazione di un ponte tra le aule e l’imprenditoria, nasce il Programma UPSHIFT for Youth sviluppato dall’UNICEF e Junior Achievement Italia, (candidata al Premio Nobel per la Pace 2022, 2023 e 2024) che a partire da quest’anno e per i prossimi tre anni vedrà il prezioso coinvolgimento di EY, leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e consulenza, e EY Foundation Ente Filantropico del Terzo Settore.
“La partnership duratura con UNICEF ci consente di rispondere insieme e con sempre più impatto alle disuguaglianze educative e all’inclusione lavorativa di molti giovani studentesse e studenti inseriti nelle nostre scuole a indirizzo tecnico. Grazie alla nuova collaborazione con EY e la sua fondazione porteremo modelli didattici collaudati nei territori creando ecosistemi educativi – imprenditoriali con imprese locali – ha detto Miriam Cresta, CEO di JA Italia ETS -. Superare il divario fra le competenze richieste dalle aziende e la preparazione di ragazzi e ragazze che completano il loro percorso scolastico è fondamentale per diminuire il tasso di disoccupazione e garantire la crescita e la competitività del sistema produttivo italiano, ma richiede la sinergia fra terzo settore, mondo delle aziende, scuole, istituzioni: siamo per questo molto felici di vedere che l’insieme di realtà che sostengono il progetto UPSHIFT si allarga sempre più, andando in questa direzione e dando vita anche a momenti di dialogo e scambio di best practicè.
‘Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto e di mettere la nostra esperienza pluriennale nel campo dell’imprenditorialità al servizio delle generazioni più giovani – ha aggiunto Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia e COO di EY Europe West -. Il mercato del lavoro in Italia oggi è soggetto a una profonda trasformazione, che sarà accelerata nei prossimi anni dalla diffusione di soluzioni tecnologiche basate sull’IA e sulla robotica avanzata nei processi aziendali. Le aziende cercano profili sempre più complessi, già formati o da formare, ma i giovani fanno sempre più fatica ad inserirsi in modo stabile e qualificato nel mercato del lavoro. La risposta sta nel consentire ai nostri ragazzi di uscire dalla scuola con un bagaglio di competenze articolato, che combini una buona preparazione tecnica a competenze sociali ed emotive: solo così potranno affrontare con successo la transizione tra scuola e lavoro, che è uno dei momenti più delicati della vita. E bisogna dare questa opportunità a tuttì. ‘Anche EY – ha sottolineato – vuole fare la sua parte, offrendo il tempo delle proprie persone e facilitando la creazione di reti tra scuole e aziende: per questo abbiamo deciso di sostenere il progetto UPSHIFT in collaborazione con UNICEF e JA Italia. Vogliamo essere al fianco delle nuove generazioni per supportarle, sin dagli ultimi anni della scuola, nel consolidare le proprie competenze e orientare il proprio percorso di vita e di crescità.
‘Il programma UPSHIFT si distingue per il suo impegno nell’ascoltare e valorizzare le opinioni degli studenti riguardo le sfide che li toccano più da vicino, e nell’offrire loro una piattaforma per proporre soluzioni innovative e concrete. Queste idee – ha spiegato Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore risposta in Italia, Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale -contribuiscono a guidare le decisioni su temi fondamentali come le competenze necessarie a crescere come individui e professionisti. La collaborazione, avviata sei anni fa con JA Italia, si arricchisce ora della partnership strategica con EY e con la Fondazione EY. Finora, il programma ha coinvolto circa 6.000 giovani, ottenendo risultati concreti nello sviluppo delle loro competenze e nell’affrontare con successo le sfide legate all’orientamento professionale, alla partecipazione attiva e all’inclusione sociale. Da oggi apriamo un nuovo capitolo che ci permetterà di rafforzare e valorizzare le collaborazioni con enti locali essenziali per facilitare il passaggio degli adolescenti dal mondo della scuola a quello del lavorò.
UPSHIFT è il programma dell’UNICEF per lo sviluppo delle competenze del XXI secolo ed educazione all’imprenditorialità, con l’obiettivo di facilitare l’orientamento nella scelta dei percorsi di studio, la cittadinanza attiva e la futura occupabilità di adolescenti e giovani, in particolar modo in situazioni di svantaggio. Già implementato in 46 Paesi, in Italia è stato introdotto dal 2018 in partenariato con Junior Achievement. Sotto il quadro della Garanzia europea per l’infanzia, il modello è attualmente realizzato all’interno del sistema di educazione formale, attraverso un Protocollo d’Intesa tra l’UNICEF e il Ministero dell’istruzione e del merito e in collaborazione con cinque Uffici Scolastici Regionali. Le scuole coinvolte sono selezionate tramite indicatori indiretti di svantaggio, tra cui il tasso di dispersione scolastica, la percentuale di studenti con background migratorio e i risultati Invalsi. La sperimentazione in Italia gode inoltre della collaborazione con l’INDIRE, con l’intento di documentare il modello tra le idee di didattica innovativa del Movimento delle Avanguardie Educative.
Il programma è gratuito, riconosciuto ai fini dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) e inseribile anche nel programma di Educazione civica. Articolato in due annualità scolastiche per le scuole secondarie di II grado, il percorso nasce con l’obiettivo di migliorare l’offerta formativa per gli studenti (target 15-18 anni), promuovendo creatività, imprenditorialità e l’acquisizione di competenze di vita spendibili nel futuro e proposte con un’alta componente esperienziale, anche attraverso la partecipazione di mentor aziendali.
Grazie alla lunga e consolidata esperienza di EY e EY Foundation, il programma intende rafforzare la filiera formazione-lavoro e la creazione di ecosistemi locali imprenditoriali sostenendo i ragazzi e le ragazze a individuare le opportunità disponibili nel proprio territorio, incoraggiandoli a proseguire il proprio percorso di studi, credere nel proprio potenziale e facilitando la conoscenza delle prospettive lavorative in provincia/regione, anche grazie al contatto diretto con gli ITS e i soggetti delle imprese locali. Secondo quanto emerso dallo studio EY, infatti, la collaborazione tra istituzioni educative e aziende è fondamentale per garantire percorsi di transizioni più efficaci e preparare i giovani a entrare con successo nel mondo del lavoro, anche tramite programmi di tirocinio, apprendistato e mentorship.
Una grande e importante novità è prevista in questa nuova edizione di UPSHIFT; EY Foundation intende offrire ai professionisti del network EY la possibilità di partecipare come volontari al progetto di Social equity UPSHIFT attraverso il programma EY Ripples.
L’UNICEF e Junior Achievement coinvolgeranno 270 volontari di EY, aderenti a EY Ripples, che guideranno e condivideranno le proprie competenze con gli oltre 1.500 studenti destinatari del programma UPSHIFT. Inoltre, i dipendenti EY saranno coinvolti per la partecipazione a un contest online sulla piattaforma di Junior Achievement che permetterà ogni anno ai finalisti di visitare una delle sedi di EY e incontrare il CEO. Per tutta la durata del progetto verrà realizzata una valutazione d’impatto, sia qualitativo sia quantitativo, condotta dal partner Human Foundation, che metterà a confronto gli esiti delle competenze trasversali e le tecniche sviluppate dai partecipanti rispetto a un campione di coetanei non coinvolti nel progetto. L’analisi porrà particolare attenzione ai risultati del programma in relazione anche al background socio-economico dei partecipanti, al fine di indagare l’impatto sui processi di inclusione sociale di studenti e studentesse.
Le prime tappe del percorso saranno dedicate all’erogazione del programma UPSHIFT for Youth dedicato alle scuole secondarie di II grado, tramite i moduli di educazione imprenditoriale Impresa in azione, che fornirà agli studenti conoscenze mirate su cosa vuol dire avere una mentalità imprenditoriale, come analizzare sfide sociali concrete e come trasformare un’idea astratta in una soluzione concreta di un prodotto o di un servizio ad impatto sociale. La terza fase Transizione Scuola Lavoro, invece, prevederà l’attivazione di diverse iniziative quali: un’esperienza di tirocinio, il coinvolgimento di realtà imprenditoriali del network di EY sia nel corso del programma sia in qualità di giurati in occasione delle Fiere dell’imprenditorialità organizzate da Junior Achievement, la segnalazione di aziende dell’ecosistema EY e Junior Achievement alle scuole coinvolte nel progetto UPSHIFT e la possibilità di acquisire la certificazione europea delle competenze imprenditoriali Entrepreneurial Skills Pass (ESP) per gli studenti che completano il programma. La quarta fase consisterà in un contest online rivolto agli studenti e alle studentesse che hanno completato il programma UPSHIFT, dove avranno l’occasione di inserire i propri progetti ideati durante il percorso, che saranno votati dai dipendenti di EY.
Infine, i vincitori del contest online avranno la possibilità di visitare una delle sedi EY situate a Milano, Roma e Bari incontrando il management all’interno di un percorso personalizzato e a loro riservato. Nel corso della giornata, inoltre, i volontari di EY terranno un workshop dedicato agli studenti e alle studentesse nell’ambito degli EY Future skills sul tema “Workforce readiness”, un incontro sulle strategie per prepararsi al futuro mondo del lavoro.

– foto ufficio stampa EY –
(ITALPRESS).

Potenza è la Città Italiana dei Giovani 2024

NAPOLI (ITALPRESS) – E’ Potenza la Città italiana dei Giovani 2024. L’annuncio è stato fatto poco fa a Napoli, Città che si è fregiata del titolo lo scorso anno, dalla Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani Maria Cristina Pisani e dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Le altre finaliste erano Catania, Jesolo, Pisa e Teramo. Il premio è stato ritirato dal Sindaco del Comune di Potenza, Mario Guarente.
Il Premio è un’iniziativa di grande rilievo promossa dal Consiglio Nazionale dei Giovani in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia Italiana per la Gioventù, che mira a stimolare l’engagement attivo dei giovani nelle politiche locali e nei processi decisionali a livello territoriale, riconoscendo e valorizzando l’impegno delle città italiane in questo ambito.
All’evento hanno partecipato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Commissario Straordinario dell’Agenzia Italiana per la Gioventù Federica Celestini Campanari e Vincenzo Riemma, Consigliere di Presidenza del Consiglio Nazionale dei Giovani.
“Questo riconoscimento rappresenta un impegno per il futuro, un invito a continuare a lavorare per creare opportunità inclusive e stimolanti per i nostri giovani. Potenza ha dimostrato con il suo progetto di avere una visione chiara su come valorizzare le energie e le idee dei giovani, trasformando la città in un laboratorio vivente di innovazione sociale e culturale. Questo è l’esempio di come le città possano diventare protagoniste del cambiamento, promuovendo l’attivismo civico e l’empowerment giovanile”. Lo ha dichiarato la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani.
“Voglio ringraziare tutte le città che hanno partecipato – ha aggiunto Pisani – e mi auguro che possano comunque sfruttare appieno il percorso avviato con questa candidatura, per mostrare come l’engagement giovanile possa effettivamente fare la differenza nella costruzione di comunità più forti, resilienti e inclusive. Il merito di questi progetti, e soprattutto del progetto che ha vinto, è stato quello di avviare percorsi di coprogettazione delle politiche pubbliche”.
“Credo – conclude la presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani – che questa giornata debba instillare la consapevolezza che, laddove riusciamo a creare insieme condizioni di opportunità e di apertura, i giovani ci sono. Dobbiamo cercare di rafforzare gli strumenti per includerli in questi processi decisionali attraverso una partecipazione effettiva e formale”.
Per le città finaliste erano presenti: Viviana Lombardo, Assessora alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili del Comune di Catania; Luca Zanotto, Vicesindaco del Comune di Jesolo; Frida Scarpa, Assessora allo Sport e alle politiche giovanili del Comune di Pisa; Alessandra Ferri, Assessora allo Sport e alle Politiche Giovanili del Comune di Teramo.
La Giuria, oltre ai tre enti promotori, era composta da Marco Carrara, giornalista RAI, e conduttore televisivo, dai professori Luciano Monti, Chiara Saraceno e Raffaele Savonardo.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

“LV8 for Girls”, maratona per avvicinare ragazze a materie STEM

MILANO (ITALPRESS) – Circa 100 giovani di due istituti superiori lombardi hanno partecipato a “LV8 for Girls”, un hackathon organizzato da Fondazione Vodafone – in collaborazione con Junior Achievement – dedicato all’apprendimento delle nuove competenze nel campo dell’Intelligenza Artificiale Generativa e alla loro applicazione, con l’obiettivo di ideare soluzioni per far avvicinare le ragazze alle materie STEM e al mondo della tecnologia e del digitale. L’evento, svoltosi nella giornata di ieri al Theatre del Vodafone Village di Milano, si inserisce nell’impegno di Fondazione Vodafone Italia nel trasmettere le competenze digitali ai giovani attraverso LV8 (Level 8), l’app di nata per coinvolgerli in percorsi di formazione attraverso il gioco. Il progetto, inizialmente pensato per coloro che non studiano e non lavorano (i cosiddetti Neet – Not in Education, Employment or Training) e stimolarli nel tornare ad avere un ruolo attivo nella società, si rivolge a tutti i giovani e ha l’obiettivo di sviluppare le competenze digitali necessarie per cogliere le opportunità offerte dal mercato del lavoro.
Le sfide proposte durante la giornata hanno voluto incoraggiare gli studenti a trovare idee innovative per incentivare le ragazze a scegliere percorsi di studio e professionali in ambito STEM, superando quegli stereotipi secondo cui le materie scientifiche sono prerogativa della sfera maschile. In Italia, secondo gli ultimi dati Istat, solo una laureata su sei ha un titolo in discipline STEM, rispetto ad un laureato su tre tra gli uomini. “Abbiamo voluto organizzare quest’attività pochi giorni dopo la giornata della promozione della cultura STEM per le donne, che si è tenuta l’11 febbraio, proprio perchè si tratta di un percorso di sviluppo delle competenze digitali al femminile”, ha sottolineato Adriana Versino, presidente di Fondazione Vodafone Italia. “Per questi ragazzi e ragazze abbiamo creato una mission impossibile. Hanno utilizzato ChatGpt per riuscire a risolvere un mistero: capire come mai su Instagram sono scomparse le pubblicità. Le proposte che ci sono state presentate sono state esaminate da una giuria composta da manager di Vodafone e rappresentanti di Junior Achievment”. Attraverso “Cercasi amiche hacker”, un nuovo format di gioco di LV8 creato proprio per l’occasione, le ragazze e i ragazzi hanno esplorato le competenze digitali in materia di Intelligenza Artificiale Generativa, imparando ad utilizzare i principali strumenti per fare ricerche e brainstorming, scrivere progetti, creare immagini e fare traduzioni. La sfida ha visto impegnati gli studenti nell’applicazione pratica delle competenze acquisite con LV8, ideando e creando attraverso l’Intelligenza Artificiale Generativa una soluzione innovativa (prodotto, servizio, iniziativa) per sensibilizzare le ragazze e incoraggiarle a liberare le proprie potenzialità e talenti. I ragazzi hanno potuto contare sul supporto di “mentor” – dipendenti e collaboratori Vodafone – e facilitatori di Junior Achievement che li hanno guidati durante tutto il corso della giornata. I progetti finali sono stati presentati attraverso dei pitch ad una giuria – composta da manager di Vodafone, esperti e collaboratori di Fondazione Vodafone e rappresentanti di Junior Achievement.
-foto ufficio stampa Vodafone-
(ITALPRESS).