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Sanremo, il vincitore secondo la Gen Z è Geolier

SANREMO (ITALPRESS) – Durante la settimana dedicata alla 74a edizione del Festival di Sanremo, Webboh, la prima community italiana dedicata alla Gen Z, ha chiesto al suo pubblico di votare i cantanti in gara ed eleggere il suo brano preferito, attraverso una instant survey sul suo canale Instagram ed elaborata da Webboh Lab, a cui hanno risposto più di 15mila giovani sotto i 25 anni in sole 24 ore.
La canzone vincitrice indiscussa della 74a edizione del Festival della Canzone Italiana, secondo la Generazione Z, è “I p’ me, tu p’ te” di Geolier, cantante napoletano, artista di riferimento della scena rap italiana, amatissimo dalla Gen Z con un testo nel dialetto della sua città che racconta le emozioni dolciamare dopo la fine di una storia d’amore.
Secondo i giovanissimi questa la top five del Festival di Sanremo 2024: Geolier – I p’ me, tu p’ te; Mahmood – Tuta Gold; Annalisa – Sinceramente; Alfa – Vai!; Irama – Tu no.
Dall’instant survey sono emersi dati interessanti, non solo sui gusti musicali dei giovani: la conduzione di Amadeus si rivela ancora una volta vincente per ben il 96% degli intervistati e il 93% vorrebbe che gli fosse affidata anche per la prossima edizione del Festival.
L’83% dei giovani ha seguito l’evento canoro in televisione sulla Rai e il 60% lo ritiene un momento speciale da vivere insieme ad amici e parenti, a conferma che la kermesse canora continua a essere vissuta come un grande evento aggregativo per gli italiani, che approfittano del Festival sempre di più per scoprire nuovi talenti musicali (85%).

– Foto ufficio stampa Webboh Lab –

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Giacomoni “Consap punto di riferimento per servizi a sostegno giovani”

ROMA (ITALPRESS) – Consap è stata incaricata dal ministero della Cultura – responsabile dell’iniziativa – di gestire i rimborsi dei buoni spesa in favore degli esercenti per “Carta della cultura giovani” e “Carta del Merito”.
E’ possibile richiedere entrambe le carte, che possono essere utilizzate in forma di buoni, presso gli esercenti convenzionati per acquisti di beni culturali (libri, biglietti per musei, cinema, corsi di lingue, ecc.), lo studente meritevole, che appartiene ad un nucleo familiare con un Isee basso, potrà quindi avere mille euro, sommando le due carte.
“Il Governo, attraverso queste iniziative promosse dal ministro Sangiuliano, continua a sostenere i giovani, il merito e la cultura, ponendo particolare attenzione a coloro che più di altri hanno bisogno e si impegnano”, ha sottolineato il presidente di Consap, Sestino Giacomoni. “E’ un grande orgoglio per Consap essere considerata dal Governo uno strumento per erogare servizi che sostengono i giovani nella costruzione del loro futuro”, ha aggiunto.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

Per la Gen Z “Rigenerazione” è la parola chiave per il 2024

MILANO (ITALPRESS) – Generazione “rigenerazione” è senza dubbio la definizione che meglio racconta lo spirito dei GenZers. I ragazzi tra i 18 e 26 anni, infatti, stanno dimostrando una sensibilità particolare verso le problematiche sociali e, contemporaneamente, si stanno dimostrando molto attivi nel cercare nuove soluzioni. Dalla tutela dell’ambiente, all’equilibrio tra vita e lavoro, fino ai comportamenti d’acquisto virtuosi, il denominatore comune è uno: il concetto di “rigenerazione” che, dunque, si candida ad essere la parola più usata del 2024.
Un approccio olistico quello “rigenerativo” che sta guidando sempre più la Generazione Z nella vita quotidiana: dalla raccolta differenziata all’energia – che deve provenire da fonti rinnovabili – fino alla scelta di mettere in tavola prodotti in grado di avere un impatto positivo non solo sul corpo ma anche sull’ambiente. A certificare queste abitudini è una ricerca condotta da IPSOS per Knorr che, impegnata da oltre due anni in un progetto globale di agricoltura rigenerativa, nei mesi scorsi ha voluto approfondire il rapporto delle nuove generazioni italiane – in particolare i ragazzi tra i 18 e i 26 anni – con questo concetto. Un legame molto evidente in alcuni ambiti come la tecnologia o la moda, dove i GenZers sono abituati a “rigenerare”, dall’utilizzo di vestiti second hand alla scelta di telefoni ricondizionati. Ma cosa succede quando si parla di scelte alimentari o di agricoltura?
Dalla ricerca IPSOS emerge innanzitutto che per la Gen Z il concetto di “stile di vita rigenerante” è associato in prima battuta al proprio benessere fisico e mentale (56%) ma, allo stesso tempo, vuol dire anche fare scelte che siano in grado di salvaguardare la natura e di generare un impatto positivo sul pianeta (51%). A partire proprio dal mangiare (e bere) in maniera consapevole, scegliendo prodotti alimentari la cui produzione abbia un impatto ridotto o porti un contributo positivo sull’ecosistema (44%).
Ma quali sono le azioni concrete che nella vita di tutti i giorni si possono mettere in atto per salvaguardare e rigenerare il pianeta? Dai dati Ipsos, secondo i GenZers, in primo luogo, fare attenzione e impegnarsi nella raccolta differenziata (79%) o acquistare prodotti alimentari con un impatto positivo sul benessere delle persone e sull’ambiente (76%). Risposte che però denotano alcune preferenze per genere, con gli uomini che preferiscono fare la raccolta differenziata (76%) o utilizzare energie da fonti rinnovabili (72%) mentre le donne prediligono comportamenti d’acquisto come la scelta di prodotti alimentari sostenibili (84%) o frutta e verdura di stagione (82%). Secondo quanto conosciuto e percepito dai giovani di età compresa fra i 18-26 anni, poi, i settori produttivi che operano maggiormente a favore della rigenerazione sono quello dell’agricoltura (71%), dell’alimentare (68%), delle biotecnologie e della medicina rigenerativa (68%). Gli effetti rigeneranti del settore alimentare sulla natura suscitano interesse e, sempre secondo i GenZers, si possono ottenere soprattutto grazie all’agricoltura rigenerativa (57%) – quella, cioè, basata su tecniche agricole in grado di ottimizzare le condizioni del terreno, mentre il 43% del campione cita l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili.
In linea con questo, dalla ricerca Ipsos emerge che anche la scelta di alimenti prodotti seguendo i principi dell’agricoltura rigenerativa suscita riscontri positivi da parte dei ragazzi intervistati: la maggioranza del campione (77%) si sentirebbe felice di contribuire al benessere dell’ambiente, il 69% li preferirebbe rispetto ai “non rigeneranti” mentre il 66% li acquisterebbe ma dichiara che sono difficili da trovare nei supermercati.
“E’ evidente la sensibilità delle nuove generazioni nei confronti delle problematiche ambientali che viviamo in questo momento storico – commenta Barbara Cavicchia, General Manager Nutrition Unilever Italia. “Sappiamo che per diminuire l’impatto che il nostro stile di vita ha sull’ecosistema bisogna anche orientarsi verso un’alimentazione attenta alla sostenibilità, così come migliorare continuamente il modo in cui il cibo viene prodotto. Per questo Unilever sta avviando numerosi progetti di agricoltura rigenerativa in tutto il mondo, tra cui il progetto di Knorr nelle risaie di Pavia. Questi hanno l’obiettivo di coinvolgere e sostenere gli agricoltori che sono fondamentali per il mantenimento e lo sviluppo virtuoso delle aree agricole nelle quali coltiviamo i nostri ingredienti. Insieme alla nostra rete di esperti del suolo e dell’agricoltura aiutiamo, infatti, i fornitori ad implementare queste pratiche supportandoli anche nello sviluppo di sistemi di monitoraggio e misurazione dei risultati. Il programma italiano ha già dato risultati incoraggianti tali da portare ad estendere queste tecniche per la produzione del riso a oltre 200 coltivatori della zona”.
Accanto all’impegno globale e italiano per l’adozione di tecniche di agricoltura rigenerativa Knorr sta portando avanti anche un impegno per sensibilizzare e informare sui benefici che queste pratiche possono portare al pianeta. In linea con questo duplice impegno, ha deciso di rivolgersi direttamente ai GenZers attraverso una campagna – “Rigenera le tue vibe” – divertente e impattante che sarà on air nelle prossime settimane che vedrà come protagonisti i “The Kolors” e delle simpatiche nonne.
“Riuscire a convincere le nuove generazioni che per raggiungere un nuovo benessere per sè e per l’ambiente è necessario puntare sull’agricoltura rigenerativa sarà la sfida principale dei prossimi anni – commenta il Prof. Fabio Iraldo della Scuola Sant’Anna di Pisa. Solo partendo dalla consapevolezza che adottando tecniche in grado di tutelare i suoli sarà possibile abbattere le emissioni di gas serra, avere acque più pulite e aumentare la biodiversità riusciremo ad avere un impatto concreto contribuendo a raggiungere la neutralità climatica. Un meccanismo virtuoso, quello dell’agricoltura rigenerativa, che deve partire dalla sinergia tra istituzioni, aziende e produttori che, da qui ai prossimi anni, oltre a garantire cibo per una popolazione in crescita, avrà un impatto profondamente rilevante sul nostro pianeta”.
“Rigenera le tue Vibe” vuole portare l’Agricoltura Rigenerativa nella cultura Pop della Generazione Z Italiana (ragazzi nati dal 1997 al 2010), partendo da un concetto già familiare ai giovani, quello della “Rigenerazione”. Il progetto, infatti, parte da una profonda comprensione delle esigenze e delle abitudini di milioni di giovani alle prese con mille “sbatti” quotidiani: gli esami all’università, il primo lavoro, il cuore spezzato o quello che sta succedendo oggi al nostro pianeta. A volte bastano le prime note della propria canzone preferita o mangiare qualcosa di veramente buono, come consiglia sempre la nonna, per rigenerare le vibe. Per questo Knorr, all’interno del proprio impegno verso l’Agricoltura Rigenerativa, si propone di offrire soluzioni facili e gustose, che aiutino a rigenerare dagli “sbatti” quotidiani e al tempo stesso abbiano “a cuore” il pianeta.

– Foto ufficio stampa Knorr –

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Abodi “Approvato in Cdm lo Statuto dell’Agenzia Italiana della Gioventù”

ROMA (ITALPRESS) – “Con l’approvazione in Consiglio dei ministri del testo dello Statuto dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, si conclude oggi una tappa importante, che porta a compimento la riforma definita con la Legge 21 aprile 2023. L’AIG è chiamata, dunque, a gestire non solo i Programmi europei Erasmus+ Gioventù e Sport e Corpo Europeo di Solidarietà, ma a svolgere anche attività di cooperazione nei settori delle politiche della gioventù e dello sport, di attività di coordinamento, promozione e realizzazione di studi e ricerche sulla cittadinanza europea, sulla cittadinanza attiva e sulla partecipazione dei giovani. Si è, quindi, definito un ambito di operatività dell’Agenzia più ampio e una rinnovata governance, anche in considerazione dei nuovi indirizzi delle politiche nazionali per i giovani e per lo sport, alla luce anche dell’introduzione dell’attività sportiva nella nostra Costituzione all’art. 33”. Lo afferma in una nota il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, al termine del Cdm.
“Mi ritengo molto soddisfatto del lavoro svolto finora, per e con l’Agenzia, e sono convinto che l’Ente rappresenterà, sempre più, un soggetto strategico per l’attuazione delle politiche giovanili nel panorama istituzionale nazionale ed europeo e continuerà ad offrire una visione più organica, completa e trasversale che riguarda i giovani e le politiche pubbliche per la gioventù”, aggiunge Abodi.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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Mattarella “I giovani motivo di speranza per il nostro Paese”

VERCELLI (ITALPRESS) “La generazione Zeta è vista come disorientata, come inerte, come estraniata dalla realtà, come rinunciataria. Sinceramente non so da dove possano uscire queste valutazioni così difformi dalla realtà, così gravemente sbagliate sulla nostra giovane generazione. Personalmente penso, costantemente trovandone conferma, che questa sia un motivo di speranza per il nostro Paese. E sono anche convinto che il disorientamento che realmente talvolta affiora, sia responsabilità di noi adulti. Come potrebbero gli studenti sentirsi al loro agio, trovare parametri di riferimento, coordinate di comportamento nel mondo che oggi gli adulti presentano loro in questo periodo?”, Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Vercelli all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Piemonte orientale. “E allora in questo momento storico ritorna con grande forza e va richiamato il ruolo delle università, della formazione culturale, di quello che poc’anzi il rettore ha chiamato il mestiere più bello del mondo, quello di trasmettere cultura, sapere, conoscenza. Quello di rendere i giovani protagonisti, capaci di spirito critico, padroni della conoscenza per il futuro. Questo è il veicolo per fare emozionare gli studenti trasmettendo loro cultura e conoscenza. Questo compito straordinario è affidato ai nostri atenei”, ha aggiunto il capo dello Stato.
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– Foto: Quirinale –

Economia circolare, corso gratuito per under35 in Lombardia e Veneto

MILANO (ITALPRESS) – Tutti i laureati di Lombardia e Veneto under35 hanno tempo fino al 31 gennaio per candidarsi gratuitamente al corso di formazione Green Jobs 2023-2024: gestire i rifiuti nell’economia circolare.
Promosso da CONAI in collaborazione con gli Atenei di Bergamo e Brescia e dell’Università Cattolica – Alta Scuola per l’Ambiente, il percorso formativo vuole offrire un’occasione per sviluppare competenze e opportunità professionali nel campo dell’ambiente e della sua tutela: focus principale sarà il ramo della green economy che si occupa di gestione e riciclo dei rifiuti. Con l’obiettivo di rendere più solida la spendibilità professionale dei giovani professionisti interessati a tematiche ambientali, approfondendo non solo conoscenze teoriche ma anche aspetti tecnologici, scientifici ed economici legati al trattamento e al recupero dei rifiuti.
“Un’iniziativa che risponde al costante bisogno di figure professionali nel settore della gestione dei rifiuti” dichiara il direttore generale di CONAI Valter Facciotto. “Favorire lo sviluppo di competenze in questo campo è da sempre parte dei compiti istituzionali del Consorzio: i professionisti di domani, del resto, hanno un crescente bisogno di solide conoscenze interdisciplinari per lavorare in questo settore della nostra economia circolare. Anche in vista degli obiettivi di intercettazione e riciclo dei rifiuti dati dall’Europa, che chiederanno al nostro Paese risultati sempre più ambiziosi”.
Il corso si terrà in modalità e-learning, in diretta da remoto. E’ aperto a novanta partecipanti a titolo completamente gratuito.
Sviluppato in collaborazione di ReteAmbiente Formazione, Green Jobs 2023-2024: gestire i rifiuti nell’economia circolare sarà composto da venticinque moduli didattici di 90 minuti ciascuno.
Le lezioni inizieranno lunedì 26 febbraio 2024 e si concluderanno venerdì 25 marzo 2024, dalle 14:30 alle 16:00 e dalle ore 16:15 alle 17:45.
Gli studenti che avranno seguito in diretta almeno il 75% complessivo dei relativi moduli saranno ammessi ad una prova finale di verifica dell’apprendimento, attraverso un test a risposta multipla. Ai partecipanti che avranno superato la prova sarà rilasciato – in modo congiunto da CONAI e dalle Università coinvolte – un attestato di partecipazione.
Gli interessati alla partecipazione al Bando devono inviare via e-mail all’indirizzo [email protected], entro le ore 14:00 del 31 gennaio 2024, una domanda in carta libera utilizzando, pena inammissibilità della domanda stessa, il modulo allegato al Bando (Allegato B) indicando nell’oggetto: “Selezione Green Jobs 2023-2024”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Infezioni sessualmente trasmesse, per i giovani occorre parlarne di più

PALERMO (ITALPRESS) – Sifilide, gonorrea, papilloma virus, epatiti virali, HIV. Le infezioni sessualmente trasmissibili sono diverse e sono causate da germi che possono provocare sia una malattia acuta che cronica. Rischiano di dare anche gravi complicanze a lungo termine e persino i tumori. La fascia più esposta è quella dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni. “Si trasmettono per via sessuale, qualunque tipo di rapporto sessuale, per il contatto con i liquidi organici infetti”, ha spiegato Pietro Colletti, direttore Unità Malattie Infettive dell’Ospedale Borsellino di Marsala che ne ha parlato in un servizio dell’Italpress dedicato ai giovani e alle infezioni sessualmente trasmissibili. “Tali infezioni – ha continuato – possono essere trasmesse anche attraverso il sangue o altri liquidi biologici, per passaggio dalla madre al nascituro durante la gravidanza, il parto o l’allattamento e con pratiche quali i piercing”.
Quanto ne sanno i giovani? “Veramente poco – afferma una ragazza intervistata – perchè a scuola non è un tema trattato. La mia istruzione non è completa su questo”.
Uso corretto del preservativo, tanta informazione nelle scuole, dialogo in famiglia: la prevenzione è spesso più importante della cura.
Bisogna “parlarne nelle scuole, già dalle medie – sottolinea una giovane -, per aprire i ragazzi e le ragazze a questo mondo, per far capire loro i rischi e riuscire a spiegare che esistono modi per prevenire”.
“Nonostante si tratti di un tabù per molti – spiega un’altra giovane -, specialmente per gli adulti, in realtà” parlarne “è una cosa che fa comodo e fa cultura”.
Un ragazzo propone, quindi, di parlarne “nelle ore pomeridiane con progetti o impiegare ore di biologia o scienze all’educazione sessuale. Il dialogo in famiglia può aiutare. Serve soprattutto – aggiunge – consapevolezza e maturità nell’affrontare la sessualità che da molti purtroppo è vista come un tabù”.
Nonostante una larga diffusione nella popolazione, si parla ancora poco dell’infezione da Papilloma virus ma per l’Hpv, che nelle sue forme più gravi può causare anche neoplasie, c’è una soluzione: la vaccinazione a partire dagli 11-12 anni.
“E’ offerta – ha spiegato Davide Alaimo, ginecologo all’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo – dal sistema sanitario nazionale gratuitamente però poche persone conoscono questa possibilità. Adesso ci siamo allontanati tanto dalla vaccinazione perchè si ha paura delle vaccinazioni ma quella dell’Hpv in paesi come Finlandia, Svezia e Norvegia ha portato a una copertura massima delle vaccinazioni tanto che – ha concluso – potrebbero fare a meno del Pap test come screening perchè si considera ormai quasi debellato”.

– foto Italpress –
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Nominato 98% dei tutor e 95% orientatori, Valditara “Aiuto concreto”

ROMA (ITALPRESS) – Il 95% delle Scuole secondarie di secondo grado ha completato le nomine dei docenti tutor e orientatori sulla piattaforma “Unica”: risulta incaricato il 98% dei tutor previsti, vale a dire 36.908 su 37.708, e il 95% di orientatori, pari a 2.604 su 2753. “Si tratta di un aiuto concreto per i ragazzi, un passo in avanti importante per la personalizzazione della didattica, per la lotta alla dispersione e per un orientamento che sappia fornire agli studenti e alle famiglie tutti gli elementi per una scelta ponderata nello studio e nel lavoro”, commenta il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. I destinatari sono gli studenti delle circa 70 mila classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della Scuola secondaria di secondo grado. “Ai docenti, ai dirigenti, all’intera comunità educante va il mio ringraziamento per la disponibilità e l’impegno dimostrati in questo percorso che punta ad accompagnare la crescita dei nostri giovani, valorizzando i loro talenti, aiutandoli a superare le loro difficoltà, a promuovere le loro potenzialità e a pianificare il loro percorso formativo e professionale. Il ruolo di tutor e orientatori sarà essenziale nella piena e continua collaborazione con tutti i docenti del gruppo classe e della scuola”, prosegue.
Sono stati 59 mila gli insegnanti che hanno deciso di frequentare i corsi di formazione organizzati in collaborazione con Indire a partire da settembre scorso. Nei prossimi mesi verranno attivate ulteriori azioni formative da parte del ministero, focalizzate sull’attuazione pratica e operativa delle linee guida sull’orientamento, che aiuteranno i docenti a familiarizzare con gli strumenti di E-portfolio disponibili sulla piattaforma digitale “Unica”. I docenti tutor e orientatore, grazie a un finanziamento di 150 milioni di euro, saranno retribuiti con compensi ad hoc per l’attività svolta che sarà riconosciuta anche con un punteggio di servizio specifico. L’ultimo contratto scuola ha reso strutturali le due figure demandando alla contrattazione integrativa nazionale la disciplina delle modalità e dei criteri di utilizzazione delle risorse. “Il ministero dell’Istruzione e del Merito rimane impegnato con tutte le sue strutture nel supporto e nel monitoraggio di questa riforma, per assicurare che ogni studente in Italia abbia accesso a un’educazione di alta qualità e un orientamento efficace”, conclude Valditara.
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