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Youth4Climate, Pichetto “Impegno verso Cop28 ancora più forte”

ROMA (ITALPRESS) – Con la cerimonia di premiazione dei quarantotto progetti proposti dai giovani under 30, termina la “Youth4Climate 2023”: la manifestazione, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il segretariato dell’UNDP Center di Roma, ha raggiunto l’obiettivo di coinvolgere su temi concreti legati al cambiamento climatico, attraverso lo sviluppo di nuove progettualità, oltre 130 giovani provenienti da ogni parte del Mondo.
Sono cento i progetti, selezionati tra i 1143 proposti a seguito del bando lanciato lo scorso settembre a New York, giunti a Roma e raccontati dai ragazzi protagonisti. Di questi, quarantotto hanno ottenuto il finanziamento. Hanno premiato i giovani vincitori il Ministro Gilberto Pichetto e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. Presente anche la Vicedirettrice della FAO Helena Semedo e il Direttore di UNICEF Innocenti, Bo Victor Nylund. In collegamento video, ha preso parte all’ultima giornata di lavori l’Amministratore dell’UNDP Achim Steiner.
“Oggi – ha spiegato il Ministro Pichetto – è ancora più forte l’impegno dell’Italia a sostegno dei giovani nella lotta alla crisi climatica. La risposta di Youth4Climate è stata ancora una volta straordinaria: tutti sono vincitori perchè hanno dimostrato passione e ambizione. Ogni partecipante – ha aggiunto – potrà continuare a beneficiare di formazione e supporto costante ed essere parte di questa rete globale. Andremo alla Cop28 di Dubai – ha spiegato – per sostenere le soluzioni presentate e lì lanceremo il bando per i progetti del prossimo anno”.
“La via migliore per difendere l’ambiente è quella del pragmatismo”, ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. “In questo obiettivo comune e intergenerazionale, i giovani devono impegnarsi quanto più possibile per diffondere idee e proposte innovative: la loro azione verrà sempre accompagnata con forza da questo governo”.
Nei tre giorni di lavori svolti nella Capitale, dal 17 al 19 ottobre, ragazze e ragazzi giunti da 63 Paesi si sono confrontati con le istituzioni, intensificando le attività di relazione e di approfondimento sui temi del cibo e dei sistemi agroalimentari, dell’educazione climatica, dell’energia e della sostenibilità urbana. Iniziativa di forte coinvolgimento anche di fronte al Colosseo al termine della seconda giornata, illuminato per l’occasione con il logo di Youth4Climate: un momento arricchito da una testimonianza del Maestro Giovanni Allevi, compositore noto in tutto il mondo, che ha voluto dedicare alcune riflessioni al tema del cambiamento climatico. “Siate rivoluzionari e luminosi”, ha chiesto Allevi ai giovani.
“Come Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite – spiega il responsabile del Centro UNDP di Roma Agostino Inguscio – sottolineiamo l’importanza del supporto strategico che l’Italia sta dando ai giovani nel diventare attori protagonisti nel contrasto al cambiamento climatico. L’iniziativa Youth4Climate – aggiunge – è un esempio da seguire per l’inclusione delle nuove generazioni in una nuova economia verde, fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”.

– Foto ufficio stampa ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica –

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PwC Italia e Università Mercatorum insieme per sostenere i giovani

MILANO (ITALPRESS) – Supportare nuovi talenti nel percorso di studio e offrire opportunità di inserimento nel mondo professionale. Sono questi gli obiettivi di “Studio e Lavoro”, il nuovo progetto lanciato da PwC Italia insieme all’Università Mercatorum del Gruppo Multiversity.
Il progetto, che prenderà il via il 4 ottobre, è dedicato ai giovani diplomati tra i 18 e i 20 anni che vogliono iniziare un percorso di studi triennali in Economia, affiancando l’attività lavorativa. A tutti i partecipanti, verrà garantito un contratto di lavoro con PwC Italia e una borsa di studio per un percorso di laurea in Economia dell’Università Mercatorum.
Grazie alla collaborazione con l’Ateneo digitale, gli studenti avranno la possibilità di seguire i corsi da remoto e di conciliare, così, studio e lavoro in modo efficace. I candidati verranno selezionati sulla base del merito e potranno accedere ad un percorso guidato di crescita, attraverso il costante affiancamento da parte di tutor professionali e di studio, con cui potranno confrontarsi periodicamente sull’andamento del programma.
Oggi l’Italia vive un problema significativo legato all’istruzione universitaria: con un tasso di laureati pari a meno del 20% della popolazione, è fanalino di coda in Europa, seguito solo dalla Romania. La situazione è ancora più complessa per la fascia di età 25/35 anni, dove si conta meno di un laureato su 3 (28%), mentre paesi con strutture socioeconomiche e demografiche paragonabili, tra cui Francia e Spagna, hanno tassi di laureati superiori alla media europea, pari oggi al 40%. Anche il mix di lauree continua ad essere poco orientato al mondo del lavoro con un’influenza dell’area economica e STEM che non raggiunge il 30%. Secondo l’ultimo Rapporto Alma Laurea, negli ultimi dieci anni, si registra una flessione di quasi 6 punti percentuale nella quota di laureati che ha lavorato durante gli studi: nel 2012 erano il 70,3%, nel 2022 si arriva al 64,1%. Il progetto “Studio e Lavoro” intende contribuire a ridurre questo gap, anche mediante l’ausilio della metodologia in e-learning che favorisce l’accesso allo studio universitario alle categorie degli studenti-lavoratori, attraverso un approccio più flessibile e inclusivo.
Da sempre impegnata nella valorizzazione dei talenti, con oltre 3000 assunzioni nell’ultimo anno, PwC Italia intende costruire modelli innovativi di formazione per la classe dirigente del futuro.
“Con questo progetto – dichiara il Rettore Giovanni Cannata – l’Università Mercatorum conferma il suo impegno nella formazione continua delle nuove generazioni. La digitalizzazione rappresenta una leva fondamentale per rendere lo studio più accessibile e inclusivo. L’accordo con PwC intende mettere a disposizione degli studenti il valore accademico dello studio digitale e l’esperienza professionale di un gruppo leader nei servizi di revisione, di advisory e di consulenza fiscale”.
L’attenzione per la simultaneità tra attività lavorativa e percorso di formazione universitaria rappresenta una delle tante forme di attenzione ai problemi del lavoro che UniMercatorum ha cristallizzato in uno dei vari focus “impresa e lavoro al centro”.
“In PwC Italia, che conta oltre 8.000 professionisti che lavorano dalle nostre 24 sedi presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, siamo consapevoli della necessità di supportare con azioni concrete l’attuale contesto del nostro Paese. Consentire a dei giovani diplomati brillanti e selezionati l’ingresso nel mondo del lavoro e, parallelamente, l’accesso ad un percorso di studi universitario pensiamo possa davvero essere un modo per consentire loro di formarsi e investire sul loro futuro”, ha dichiarato Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia.
-foto ufficio stampa Comin & Partners (nella foto Giovanni Cannata) –
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Imprese giovanili più ottimiste sul futuro rispetto alle “over 35”

ROMA (ITALPRESS) – Sono più fiduciose per il futuro rispetto alle loro colleghe “over 35”: fatturano, assumono e innovano di più, ma sono meno presenti all’estero e le barriere economiche rischiano di frenarne la crescita. E’ l’identikit delle imprese guidate dai giovani under 35 tracciato dal Centro Studi Tagliacarne confrontando le loro aspettative di crescita per il 2023 e il 2024 con quelle delle non giovanili sulla base di un’indagine condotta su un campione di 4.000 imprese manifatturiere e dei servizi con una forza lavoro tra i 5-499 addetti.
Secondo i dati dell’indagine, il 49% delle imprese under 35 prevede per quest’anno di aumentare il fatturato contro il 42% delle non giovanili. E per il 2024 le attese di crescita restano positive per il 43% delle imprese giovanili (contro il 34%). In aumento pure le previsioni occupazionali per il 31% delle imprese capitanate dai giovani per il 2023 (contro il 23%) e per il 23% del campione nel 2024 (contro il 18%). Anche perchè sarà necessario equipaggiarsi con personale qualificato per sfruttare al meglio gli investimenti in programma nella duplice transizione: tra il 2023 e il 2025, il 36% delle imprese under 35 intende investire contemporaneamente in digitale e green (contro il 28%).
Tuttavia, in termini di export le imprese giovanili mostrano un ritardo rispetto alle loro colleghe più “mature”: il 38% delle aziende under 35 esporterà nel 2023 a fronte del 45% delle non giovanili. E per il prossimo anno, pur se la presenza degli imprenditori giovani sui mercati stranieri è attesa in aumento, la distanza “generazionale” all’estero resterà inalterata di 7 punti percentuali quando ad esportare sarà il 40% delle imprese giovanili contro il 47% delle altre. Ma al Sud la presenza delle imprese under 35 sui mercati esteri è ancora più bassa: nel 2023 esporterà solo il 26% e nel 2024 il 27%.
“La scelta imprenditoriale per i giovani è sempre più selettiva rispetto al passato e meno legata all’autoimpiego, come dimostra il calo di circa il 13% delle imprese under 35 registrato nell’ultimo decennio al netto dell’andamento demografico – evidenzia Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne -. Anche per questo l’imprenditoria giovanile si proietta con maggior fiducia sul mercato. Tuttavia, queste imprese scontano assetti meno strutturati, e questo spiega anche la loro minore presenza all’estero che deve, invece, essere sostenuta perchè pure per gli imprenditori giovani l’internazionalizzazione è una leva strategica indispensabile per crescere”.
Nonostante la minore presenza sui mercati stranieri, le imprese giovanili che esportano sembrano però avere una marcia in più: per il 2023 il 44% prevede aumenti delle vendite all’estero contro il 33% delle non giovanili mentre per il 2024 incrementi sono stimati dal 42% del campione (contro il 31%). Nel complesso, per aumentare le vendite oltreconfine, le imprese giovanili contano di utilizzare principalmente strategie improntate sulla qualità dei prodotti (42%) e investimenti in comunicazione e branding (24%).
Le imprese giovanili investiranno di più delle altre nella transizione green e digitale. Tra 2023 e il 2025, il 53% delle imprese giovanili investirà in green e il 48% in digitale (contro rispettivamente il 45% e il 41% delle over 35). Mentre il 36% delle imprese under 35 ha in programma di investire contemporaneamente in digitale e green.
Ma le risorse economiche insufficienti all’interno dell’azienda e i tassi di interesse elevati per l’accesso al credito sono il principale ostacolo che rischia di intralciare il loro cammino verso la transizione.
Le barriere economiche sono un problema, infatti, per il 39% delle imprese giovanili che non intendono investire nella sostenibilità (contro il 31% delle non giovanili) e per il 45% che prevede di non fare investimenti 4.0 (contro 29% delle non giovanili).
Se le risorse economiche sono problema, quelle del Pnrr possono essere una boccata di ossigeno. Così il 9% delle imprese giovanili si è già attivata sui progetti di supporto alle imprese legati al PNRR e il 19% ha in programma di attivarsi. Tuttavia, l’eccessiva burocrazia è per 7 imprese giovanili su 10 di gran lunga l’ostacolo maggiore.

– foto: pexels.com –

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Mattarella ai giovani “Usate i social con intelligenza”

RIMINI (ITALPRESS) – “La speranza è in voi giovani. Prendetevi quel che è vostro. Comprese le responsabilità e i doveri”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Meeting di Rimini.
“Avete la sensibilità, di sentirvi pienamente europei. Più degli adulti – prosegue il capo dello Stato -. Avete conoscenze adeguate, per affrontare, senza timore, le trasformazioni digitali e tecnologiche, che sono già in atto. Avete la coscienza che l’ambiente è parte della nostra vita sociale. Che non ci sarà giustizia sociale senza giustizia ambientale, e viceversa. Non vi chiudete, non fatevi chiudere in tanti mondi separati. Usate i social, sempre con intelligenza; impedite che vi catturino, producendo una somma di solitudini, come diceva il mio Vescovo di tanti anni addietro. Non rinunciate, mai, alle relazioni personali; all’incontro personale; all’affetto dell’amico; all’amore; alla gratuità dell’impegno”.

– foto ufficio stampa Meeting di Rimini –

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Una corretta alimentazione è fondamentale, i giovani ne sono consapevoli

PALERMO (ITALPRESS) – La scienza non ha dubbi, una corretta alimentazione associata a una costante pratica sportiva rimuove i fattori di rischio che potrebbero portare in età adulta al cronicizzarsi di patologie cardiovascolari, respiratorie e oncologiche. I principi della dieta mediterranea sono importanti, specie nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza.
“Abbiamo predisposto un volume basato sulle ricette della tradizione dei paesi mediterranei per far capire ai ragazzi com’è possibile avere un’alimentazione sana per fare attività sportiva”, ha spiegato Elena Alonzo, direttore del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catania, che ne ha parlato in un servizio dell’Italpress dedicato all’alimentazione dei giovani e alla dieta mediterranea. Un’alimentazione, quindi, basata “sulla necessità – ha evidenziato Alonzo – di poter assumere quel carico di nutrienti necessari e che non preveda il bisogno di ricorrere a integratori perchè è sufficiente capire come alimentarsi con i nostri prodotti, con le ricette della nostra terra, per poter avere ottimi risultati anche nelle prestazioni sportive”.
“Una corretta alimentazione è molto importante – ha spiegato una giovane -, però se anche accompagnata da sport e una vita un pò più sana, quindi hobby, tempo libero”. Un altro ragazzo ha affermato di seguire la dieta mediterranea “tendenzialmente però – ha aggiunto – sempre mantenendomi su frutta, verdura e carne”.
“Provo tutto ma poco, in piccole quantità”, ha sottolineato un giovane. “Penso che comunque – ha aggiunto – bisogna non farsi mancare nulla nella propria alimentazione ma senza eccedere”.
“Investire in una sana e corretta alimentazione – ha spiegato Salvatore Requirez, direttore del Dipartimento Sanità della Regione Siciliana – rimuovendo quelli che sono ormai da decenni riconosciuti come fattori di rischio predisponenti a determinate patologie, prima di tutto la pandemia dell’obesità infantile che purtroppo segna negativamente anche la Sicilia, significa investire in dinamiche che permettano l’utilizzo di risorse del sistema sanitario pubblico con migliore destinazione”.
Secondo una giovane, “è importante seguire una sana alimentazione cercando di mangiare il più sano possibile” ma ci sono ancora “un bel pò di persone che soffrono di disturbi alimentari”. “Ne soffre – ha detto un’altra ragazza – sempre un numero maggiore di persone, non soltanto ragazzi ma anche adulti. Si esce con un lungo lavoro su di sè, sicuramente facendosi aiutare da professionisti, perchè chiedere aiuto è il primo passo, e senza cercare scorciatoie con l’allenamento o con diete troppo rigide. Devi imparare ad amare te stessa – ha concluso – e ad andare oltre quello che è il cambiamento fisico, che inevitabilmente c’è una volta che si inizia a guarire”.

– foto Italpress –
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Formazione, oltre 29 milioni per i percorsi triennali IeFP in Sardegna

CAGLIARI (ITALPRESS) – Oltre 18 milioni di euro per i percorsi triennali IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) per gli anni formativi 2023-2026. Lo ha deciso nei giorni scorsi la Giunta Regionale della Sardegna, su proposta dell’Assessore del Lavoro, Ada Lai, che ha approvato l’incremento delle risorse. La deliberazione prevede anche la nuova offerta formativa IeFP per le annualità 2024-2027 con uno stanziamento di 11.000.000,00 di euro a valere sul PR FSE+ 2021-2027.
“I percorsi formativi di istruzione e formazione professionale – sottolinea l’Assessore del Lavoro – sono uno dei canali per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione stabiliti dalla legge. Non solo, quindi, aiutano a contrastare la dispersione scolastica, ma soprattutto favoriscono l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: il 96% di chi li frequenta trova poi lavoro. Sono impostati, infatti – spiega Lai – su una modalità di apprendimento duale, basata sull’alternarsi di momenti in aula e momenti di formazione pratica in contesti lavorativi. Non lasciamo indietro nessuno – assicura l’esponente dell’esecutivo –sono previste anche specifiche risorse per le azioni di supporto ai partecipanti disabili per consentire a tutti pari opportunità di apprendimento. Per questo da tempo mi batto perché essi abbiamo la stessa dignità della scuola”.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Avviso Anci per progetti dei Comuni su imprenditorialità giovanile

ROMA (ITALPRESS) – Pubblicato l’avviso Anci “Giovani e Impresa”, una misura sperimentale a sostegno di iniziative per i giovani che, con una dotazione finanziaria di 3 milioni, intende favorire il coinvolgimento dei Comuni su attività di orientamento alla cultura di impresa, in forza del ruolo di pianificazione strategica dello sviluppo del proprio territorio.
Con la collaborazione del partenariato locale, le amministrazioni comunali si misureranno sul sostegno alla nascita di nuova imprenditorialità giovanile che sia coerente con le vocazioni territoriali, mostrando ai giovani le reali opportunità e i rischi del fare impresa. A questa misura si aggiunge inoltre, la pubblicazione delle graduatorie dell’avviso Anci “Link! Connettiamo i giovani al futuro” che, attraverso le risorse del Fondo nazionale per le Politiche Giovanili, finanzia le migliore idee progettuali per l’emersione e la riattivazione dei giovani Neet. A fronte di 36 progetti finanziati, del valore di 4,2 milioni, in base alla capienza delle risorse disponibili sull’avviso, sono state 95 le candidature presentate da Comuni che, prima della presentazione delle proposte, hanno beneficiato di un percorso propedeutico di formazione realizzato da Anci sui Neet e sugli aspetti tecnici delle progettualità da candidare a finanziamento. “Gli avvisi Link! e Giovani e Impresa intendono premiare e supportare il ruolo fondamentale dei Comuni nella progettazione e attuazione di azioni strategiche volte a sostenere inclusione sociale, lavoro e imprenditorialità giovanile”, sottolinea Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci e delegato alle Politiche giovanili. “La governance degli avvisi che prevede l’accompagnamento istituzionale e tecnico da parte di Anci ha garantito – prosegue – una qualità crescente delle progettualità locali, dimostrata dai dati: sono, infatti, più di 600 i progetti comunali finanziati ad oggi per un totale di quasi 80 milioni messi a disposizione, che hanno permesso la creazione di opportunità di reddito e occupazione”. Pella ricorda inoltre che “attraverso la proficua collaborazione con il ministro Abodi e con Michele Sciscioli del Dipartimento Politiche giovanili, che ringrazio entrambi, Anci ha garantito negli anni pari opportunità di finanziamento a tutti i Comuni, a prescindere dal territorio di appartenenza e dalla dimensione, sostenendo programmi tematici in grado di aumentare la qualità degli interventi finanziati con la quota destinata ai Comuni del Fondo nazionale Politiche giovanili”.
“Studiare, ascoltare, confrontarsi e proporre: questa la modalità con la quale si sta sviluppando l’azione del Governo – dichiara Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani – per sostenere le politiche a favore dei giovani, mettendo al centro il contrasto al fenomeno Neet, per ridurre il dato drammatico che oggi vede quasi un giovane su 4, tra i 15 e i 29 anni, vivere senza lavoro, educazione e formazione. Per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, il nostro Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale ha stipulato un accordo con Anci, l’associazione dei Comuni italiani, che ci ha consentito di selezionare, attraverso il bando Link!, 36 progetti con maggiori opportunità di successo a livello locale, per poi delineare e attuare una strategia a impatto diffuso su scala nazionale. Le scelte progettuali, che coinvolgeranno in via diretta 3.500 ragazze e ragazzi, terranno in considerazione la natura multiforme e multidimensionale del fenomeno, nonchè le caratteristiche dei singoli territori interessati. L’ambizione – conclude Abodi – è quella di costruire anche un sistema di raccolta e lavorazione dei dati che possa favorire lo scambio di informazioni tra Comuni e Governo, nonchè l’utilizzo di questi progetti per individuare strumenti e misure replicabili a beneficio di altri giovani Neet, perchè possano superare le fragilità personali e assumere un ruolo attivo nel territorio in cui vivono, in tutta Italia”.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

Il Papa ai giovani “Il mondo ha bisogno di voi”. Nel 2027 la Giornata Mondiale della Gioventù a Seul

LISBONA (ITALPRESS) – La prossima Giornata Mondiale della Gioventù, nel 2027, si svolgerà a Seul. Lo ha annunciato Papa Francesco a Lisbona nella giornata conclusiva della Giornata mondiale della gioventù. “Pensando a questo continente provo un grande dolore per la cara Ucraina che continua a soffrire molto”, ha detto il Pontefice. I giovani di tutto il mondo sono stati invitati prima dal Papa prima a Roma dove nel 2025 si celebrerà il Giubileo dei giovani.
Nell’omelia pronunciata durante la messa il Papa ha invitato i giovani a non avere paura dello loro fragilità perchè “il mondo ha bisogno di voi”. “Anche noi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce per affrontare il buio della notte – ha aggiunto Papa Francesco rivolgendosi ai giovani – le sfide della vita, le paure che ci inquietano, l’oscurità che spesso vediamo attorno a noi, tante sconfitte quotidiane. Vorrei dirvi una cosa: non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, quando esibiamo un’immagine perfetta, di qualcuno che produce molto bene, fa tanto profitto. No. Possiamo essere forti e vincenti ma non luminosi. Diventiamo luminosi accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui, perchè questa è la vera bellezza che risplende e ci porta ad essere un’opera di amore”. “Con tutta la nostra buona volontà possiamo intraprendere tutti i cammini che vogliamo che sembrano cammini di amore ma in realtà sono cammini di egoismo”, ha aggiunto.
-foto Agenzia Fotogramma –
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