Hi-Tech & Innovazione

E-commerce, sempre più consumatori scelgono di acquistare on line

ROMA (ITALPRESS) – Il mondo dei consumatori ha subito una trasformazione significativa con l’ascesa delle piattaforme di e-commerce. Oggi i consumatori sono sempre più guidati dalla ricerca di prodotti di qualità a prezzi accessibili. La diminuzione del tempo e dell’interesse nel visitare negozi fisici, accentuata dalla pandemia, ha reso gli acquisti online la soluzione ideale per molti. Questa evoluzione è il risultato di una serie di cambiamenti strutturali e tecnologici che hanno ridisegnato il panorama del commercio al dettaglio. Le persone, affrontando ritmi di vita sempre più frenetici, cercano soluzioni che offrano comodità e varietà di prodotti senza compromettere la qualità. La pandemia ha ulteriormente accelerato questa tendenza, costringendo molti a ripensare le proprie abitudini di acquisto e a rivolgersi al commercio online per soddisfare le proprie necessità quotidiane, senza uscire di casa. O magari semplicemente perchè abitano in un’area sprovvista di beni particolari. Tra i protagonisti di questo scenario, oltre ai nomi noti, c’è l’app più scaricata al mondo: Temu. Si tratta di una piattaforma che connette direttamente i consumatori ai produttori. Questo collegamento diretto elimina molti intermediari tradizionali, con l’obiettivo di ottenere una gestione più snella e efficiente della logistica di produzione e distribuzione, e arrivare così a prezzi più bassi per i consumatori.
Tra le decine di categorie merceologiche presenti sulla piattaforma, diversi articoli dedicati agli amanti degli animali, come emerge dalla storia di Erica della provincia di Udine, una utente di Temu. La passione di Erica per gli animali è iniziata quando ha salvato un cane randagio, ribattezzato Cesare, da una strada trafficata. Proprio su Temu, Erica riesce a trovare spesso prodotti ideali per migliorare la vita di Cesare a prezzi accessibili.
L’e-commerce può essere una soluzione anche per chi vive nel paese sardo di Masua, Sud Sardegna. Lì Nonna Efisia è rinomata per le sue abilità culinarie, in particolare per la sua amata ricetta dei malloreddus, gli gnocchetti sardi. Questo piatto tradizionale, tramandato di generazione in generazione, richiede ingredienti semplici ma una lavorazione meticolosa. Recentemente, la nipote di Nonna Efisia, Maria, ha scoperto Temu e ha trovato sulla piattaforma una tavoletta artigianale per ciuliri che ha acquistato per sua nonna. La tavoletta per ciuliri simboleggia come le comodità moderne possano arricchire le tradizioni, assicurando che l’eredità culinaria della Sardegna perduri per le generazioni future.
Esempi semplici, ma che descrivono bene come le piattaforme di e-commerce rappresentino un cambiamento epocale nel panorama del commercio al dettaglio. Guidati dalla ricerca di prodotti di qualità a prezzi accessibili, i consumatori moderni trovano nelle soluzioni online la risposta ideale alle loro esigenze di comodità e efficienza, soprattutto in un’epoca in cui il tempo è una risorsa sempre più preziosa. In un mondo in rapida evoluzione, le piattaforme di e-commerce incarnano il futuro del commercio, dimostrando come l’integrazione di tecnologia, efficienza e convenienza possa trasformare radicalmente il modo in cui i consumatori fanno le proprie scelte.

– Foto Utopia –

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Sanità, Vodafone accelera sulla trasformazione digitale

ROMA (ITALPRESS) – Semplificazione, completezza delle informazioni sanitarie, sicurezza dei dati: i punti di forza del Fascicolo sanitario elettronico 2.0, cuore della trasformazione digitale della sanità italiana, sono stati presentati e approfonditi alle Corsie Sistine, a Roma, nell’ambito del convegno “L’Innovazione nel Sistema Sanitario Nazionale. Il Fascicolo Sanitario Elettronico per modernizzare la Sanità”, che vede il patrocinio del Ministero della Salute e del Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Protagonisti i principali attori della sanità pubblica italiana, riuniti per discutere i dettagli della rivoluzione/trasformazione digitale da diversi punti di vista. Partner dell’iniziativa Vodafone, che ha partecipato a un workshop assieme ad altre aziende del settore ICT.
“Vodafone Business ha l’obiettivo di rendere disponibili delle infrastrutture di connettività che consentano ai dati di correre veloci, questo sia sul mondo della rete fissa che sul mondo della rete mobile grazie agli investimenti fatti nell’ambito 5G – ha sottolineato Alessandro Magnino, Direttore Vodafone Business Italia -. Il primo valore è la capacità di essere un grande abilitatore per il trasporto di dati e di informazioni che anche nell’ambito del Fse richiedono quindi delle infrastrutture rilevanti e performanti. La seconda missione è quella di costruire soluzioni e applicazioni che consentono di semplificare la modalità con cui i cittadini si rapportano alla Pubblica amministrazione e alla sanità: un esempio riguarda la possibilità di prenotare in maniera più semplice, utilizzando lo smartphone e le tecnologie web, una visita medica e di ricevere molto rapidamente dei reminder per avere un’esperienza dal punto di vista del paziente molto più semplice”.
Magnino ha evidenziato come Vodafone – che connette al settore sanitario già più di 20 milioni di dispositivi grazie all’IoT, AI, 5G ed Edge Computing – offra dunque soluzioni di telemedicina basate su diverse tecnologie per supportare la pubblica amministrazione e i privati nell’adozione di nuovi modelli che mettano il paziente al centro e per migliorare la gestione delle risorse sanitarie.
Vodafone è aggiudicataria di due lotti del Piano Sanità Connessa, uno dei cinque piani operativi dell’Investimento 3.1 “Reti ultraveloci e 5G” del PNRR, gestito da Infratel Italia sulla base della convenzione operativa con il Dipartimento per la trasformazione digitale, e ha finora collegato 340 strutture sanitarie su territorio nazionale – perfettamente in linea con il piano concordato. Il Piano Sanità Connessa mira a garantire la connettività con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps alle strutture del servizio sanitario pubblico, dagli ambulatori agli ospedali, per un totale di circa 12 mila strutture.
In ambito Pubblica amministrazione, Vodafone è inoltre aggiudicataria dell’accordo quadro Consip per la sanità digitale 1 e 2 che prevedono l’affidamento di servizi applicativi e di servizi di supporto in ambito “sanità digitale – sistemi informativi clinico-assistenziali” per le pubbliche amministrazioni del Sistema Sanitario Nazionale.
“La generazione dei dati che vengono trasportati in queste grandi autostrade digitali consente di raccogliere insight importanti: questi dati – ha concluso Magnino – opportunamente aggregati e anonimizzati, possono rappresentare delle informazioni molto utili nelle interazioni che il sistema sanitario ha con la collettività”.

– Foto Italpress –

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Open Fiber, Angotti “Grandi benefici dall’Intelligenza Artificiale”

VENEZIA (ITALPRESS) – “Open Fiber è lieta di incontrare la comunità scientifica internazionale di prestigiosi atenei e centri di ricerca, credendo che possa fornire un contributo determinante per innovare, industrializzare e migliorare i processi decisionali e di capacity planning della rete, ottimizzando ulteriormente la qualità dei servizi offerti sulla nostra rete FTTH (Fiber to the Home). In particolare l’utilizzo di metodologie avanzate per il monitoraggio e la gestione della performance della rete permette l’automazione e l’efficientamento di attività di misura e forecast del traffico dati in crescita, considerando l’adozione progressiva di servizi digitali innovativi resi possibili dal nostro progetto di rete in fibra di accesso e trasporto nazionale”. Lo ha detto Domenico Angotti, Responsabile Architettura di Rete, Governance e Accesso di Open Fiber, partecipando a Venezia, al Centro Congressi San Servolo, alla conferenza congiunta Acm Sigmetrics/IFIP Performance 2024. Al centro, temi quali l’intelligenza artificiale, il Digital Content, analisi delle performance. Angotti è intervenuto nel corso del panel dal titolo “Advancing Telecommunications: Leveraging Performance Evaluation for New Challenges”.
“Riteniamo che l’adozione dell’AI anche nel nostro settore possa portare importanti benefici nel miglioramento della accuratezza dell’interpretazione dei dati, contribuendo a intervenire proattivamente nella gestione della rete, minimizzando il rischio di possibili saturazioni o instabilità nella qualità percepita – ha aggiunto Angotti, secondo cui “l’intelligenza artificiale è una delle più grandi sfide della scienza moderna, e interessa un ampio spettro di discipline. Per sua natura, l’IA è un campo di ricerca multidisciplinare in cui la matematica è fortemente coinvolta: la scienza matematica contribuisce allo sviluppo dell’AI con modelli e metodi numerici e statistici. In questo contesto, molti ricercatori italiani e internazionali hanno sviluppato un interesse per l’IA e il machine learning, con risultati importanti”.
Open Fiber, partecipando a questo convegno, “conferma l’interesse e l’apertura al dialogo con il mondo della ricerca per un confronto su un tema cosi innovativo e strategico per l’evoluzione della rete e dei servizi”, ha precisato Angotti, sottolineando come Open Fiber intraveda nell’Intelligenza artificiale “un nuovo strumento per superare il tradizionale approccio utilizzato nell’industry basato su inferenza statistica per il monitoraggio delle misure di traffico. Analogamente a quanto avviene nel campo della diagnostica medica, l’AI permette di assistere l’uomo nella interpretazione dei dati, filtrandoli e correlandoli, cogliendo un contenuto informativo che sfugge ai soli tradizionali mezzi”.
“Le nuove reti FTTH, oggi sempre più pervasive e con una quota crescente di traffico rispetto ad altre reti tradizionali (in rame, cavo, etc), raccolgono, anche con le nuovi applicazioni di fiber sensing, un grande bacino di dati che possono servire da input per gli algoritmi di machine learning, e con le evolute capacità di processing ormai disponibili in rete – ha concluso -. Sono proprio questi algoritmi matematici il motore delle applicazioni AI, pertanto gli studi prodotti in convegni quali questi sono vitali per il progresso delle soluzioni di monitoraggio delle prestazioni delle reti”.

– foto ufficio stampa Open Fiber –
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Educazione finanziaria, a Torino l’escape museum di Intesa Sanpaolo

TORINO (ITALPRESS) – Una escape room lungo tutto il percorso museale per stimolare l’educazione finanziaria. E’ questa l’ultima esperienza interattiva al Museo del Risparmio di Torino, iniziativa di Intesa Sanpaolo, che permetterà ai visitatori di cimentarsi in un gioco che rappresenta il percorso della pianificazione finanziaria. “E’ una escape room molto particolare – dichiara Giovanna Paladino, direttrice del Museo del Risparmio – che si snoda attraverso le diverse sale del Museo che diventerà un escape museum. Bisogna risolvere enigmi, toccare, interagire e arrivare alla cima di una vetta. E’ una metafora per raccontare come gestire i propri soldi e arrivare all’obiettivo. La montagna è infatti una metafora perfetta della pianificazione”.
La simulazione riguarda la scalata di una montagna da parte di una cordata di alpinisti. A ogni turno, un gruppo di massimo dieci persone dovrà affrontare gli enigmi da risolvere nel minor tempo possibile. La vetta rappresenta l’obiettivo finale mentre le sfide lungo il percorso rappresentano i passi della pianificazione come il calcolo delle entrate, la stima delle uscite e la previsione di accantonamenti.
“Abbiamo capito – continua Paladino – le potenzialità di un’esperienza come la escape dal punto di vista educativo e formativo per raccontare i nostri temi e contenuti. E’ un’attività che rimarrà nella nostra offerta e sarà fruibile al pubblico una volta al mese. Offriremo anche delle esperienze ad hoc per quelle aziende o scuole che vogliono far svolgere questa attività ai propri dipendenti o studenti”.
L’escape room si potrà, infatti, provare gratuitamente sabato 15 giugno in uno dei tre turni in programma alle ore 15, 16 e 17 prenotandosi tramite l’indirizzo mail [email protected] o al numero verde 800.167.619.
L’attività verrà proposta anche a luglio e da settembre in poi. “Dalla nostra esperienza – conclude Paladino – abbiamo capito e preferito un approccio che prevede una collaborazione tra i giocatori e non una competizione perchè più stimolante e fruttuoso dal punto di vista formativo”. “La Scalata”, questo il titolo dell’escape experience, è l’ultimo progetto del Museo del Risparmio che consolida la sua vocazione all’edutainment, dove tecnologia, interattività e intrattenimento accompagnano i visitatori nel percorso di educazione e formazione finanziaria. Con l’occasione, infatti, i visitatori potranno anche scoprire le varie sale del Museo e i suoi materiali audiovisivi e interattivi.
Tra questi, la postazione di intelligenza artificiale “Test & Fun”, che consente di dialogare con le due mascotte del Museo, e la nuova exhibit “Ammirare”, uno spazio fisico e virtuale dove la riproduzione animata di dieci opere d’arte da musei italiani e internazionali spiega al visitatore in modo originale i principi dell’economia.

– foto Italpress –
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Auto senza pilota del PoliMi alla 1000 Miglia, percorrerà mille km

BRESCIA (ITALPRESS) – Il Politecnico di Milano ha svelato a Brescia la nuova auto a guida autonoma che percorrerà più di 1000 km, su strade pubbliche aperte al traffico, senza pilota e rispettando il Codice della Strada. L’auto a guida autonoma, risultato del progetto di ricerca ‘1000 Miglia Autonomous Drive (1000 MAD)’, parteciperà all’iconica corsa d’auto d’epoca, la 1000 Miglia, in partenza l’11 giugno da Brescia. Proprio a Brescia, durante l’inaugurazione del villaggio 1000 Miglia, il mezzo è stato mostrato per la prima volta al pubblico.
L’auto, una nuovissima Maserati Gran Cabrio Folgore è stata equipaggiata con un sistema ‘robo-driver’. Il team di ricerca del Politecnico ha installato infatti una nuova configurazione hardware e software avanzata che permetterà alla vettura di percorrere in sicurezza le strade pubbliche, dopo i numerosi test effettuati durante l’anno appena trascorso. Durante la 1000 Miglia 2023 infatti il team del Politecnico aveva già fatto esordire, ma solo per brevi tratti, un’altra auto a guida autonoma: “Quest’anno – ha spiegato Sergio Savaresi, Responsabile scientifico del progetto ‘1000 MAD’ e Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informatica e Bioingegneria del Politecnico di Milano – il team del Politecnico affronta molte tratte della 1000 Miglia autorizzate per la sperimentazione su strada. E’ la sperimentazione ideale per lo sviluppo della guida autonoma che porteremo avanti nei prossimi 12 mesi con l’obiettivo di portare questa tecnologia nelle nostre città e abilitare nuovi modelli di mobilità, più sicuri e sostenibili”.
Matteo Marzotto, imprenditore e membro del CDA di 1000 Miglia, sarà a bordo dell’auto a guida autonoma durante tutte le tappe della corsa d’auto storiche, come supervisore e Safety driver: “Dovrò fare attenzione a che il sistema funzioni regolarmente – ha dichiarato Marzotto all’agenzia Italpress – per cui noi ogni mattina facciamo un briefing. Nella giornata sappiamo in quali settori potremo utilizzare la guida completamente autonoma. C’è un team di straordinari giovani talenti del Politecnico che hanno lavorato allo sviluppo di questa macchina. Avremo più chilometri a disposizione autorizzati dal ministero dei Trasporti e avremo probabilmente nuove sfide da affrontare. Mi fido molto perchè c’è da parte del Politecnico una conoscenza approfondita di questo settore. Stiamo cercando di sviluppare delle tecnologie integrate tra di loro a un livello cui altri non sono ancora arrivati. Sono convinto che potremo mantenere questo vantaggio”.
A Chiara Marchesi, Project Manager, il compito di spiegare la tecnologia a bordo della vettura: “Il sistema di guida autonoma – ha detto all’Italpress – si basa principalmente su un sistema di sensori e di attuatori posti in aggiunta sul veicolo di serie, per rendere più sicura la sperimentazione. In questo ultimo anno abbiamo lavorato molto a raffinare tutti gli algoritmi e la tecnologia di guida autonoma. L’intelligenza artificiale in questo tipo di progetto è fondamentale perchè serve all’interno degli algoritmi per renderli più sicuri e precisi. In particolare è utilizzata per andare a analizzare tutti gli ostacoli e permettere al veicolo di evitare gli ostacoli e di essere in grado di interagire con tutti gli utenti della strada”.
Il progetto ‘1000 MAD’ è parte del MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile), vede la collaborazione di 1000 Miglia srl e il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre al supporto degli sponsor Movyon, Cisco e Redfield e al contributo di numerosi fornitori tecnici. Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano: “Con questo progetto, il Politecnico di Milano si conferma pioniere nel campo della tecnologia dei veicoli a guida autonoma”.

– Foto f03/Italpress –

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SG, Verdesca “Inseriamo aziende italiane in un sistema di condivisione”

MILANO (ITALPRESS) – Un insieme di aziende dotate di un coordinamento centrale in grado di promuovere un’offerta unica e accrescerne la competitività a livello nazionale e internazionale: questa la missione di SG Company, il cui Ceo Davide Verdesca è stato intervistato da Claudio Brachino per il mgazine televisivo Italpress Economy.
L’integrazione tra diverse aziende non le priva affatto della loro autonomia in quanto, spiega Verdesca, “ogni azienda mantiene la propria organizzazione, noi le gestiamo a livello di marketing e new business: l’idea è far diventare le aziende più competitive e umane, inserendole in un sistema di condivisione. Per acquisire un’azienda basta mettere i soldi, ma per integrarle ci vuole un lavoro importante”.
Quattro le città italiane in cui SG Company è operativa: Milano (con diverse sedi), Roma, Torino e Rimini. La sfida è andare oltre il concetto di start-up, dal momento che secondo Verdesca “realizzarne una in Italia è una missione quasi ciclopica, perchè è difficile trovare capitali ed è molto diverso dal fare impresa: oltre a dare spazio ai giovani bisogna riuscire a metterli a sistema. Se oggi vogliamo essere sostenibili dobbiamo partire dalle piccole cose e dotarci di una nostra identità digitale”.

– Foto Italpress –

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Il ministero della Difesa sceglie il cloud di Polo strategico nazionale

ROMA (ITALPRESS) – L’accordo stipulato tra Ministero della Difesa e Polo Strategico Nazionale (PSN) consentirà di migrare le infrastrutture tecnologiche e i servizi su tecnologie cloud ad elevati standard di sicurezza, di innovazione e resilienza.
“Questo accordo – afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto – segna un passo fondamentale nella modernizzazione delle nostre infrastrutture di difesa. La transizione non solo rafforzerà la sicurezza dei nostri dati, grazie a soluzioni tecniche all’avanguardia, ma migliorerà anche l’efficienza operativa delle nostre Forze Armate. Con questo progetto, promosso grazie ai fondi del PNRR, sottolineiamo l’impegno della Difesa verso l’innovazione e la trasformazione digitale, elementi cruciali di una difesa nazionale resiliente e dinamica. La cyber sicurezza è fondamentale per assicurare la protezione delle informazioni dai rischi emergenti nel panorama digitale globale”.
Per l’amministratore delegato del PSN Emanuele Iannetti, “la scelta di un ministero chiave e strategico come il Ministero della Difesa di migrare sul cloud di Polo Strategico Nazionale attesta l’eccellenza e la validità delle soluzioni che offriamo. Mettiamo a disposizione il nostro know how, le nostre infrastrutture e servizi, certificati ai massimi livelli, garantendo così protezione, resilienza cibernetica, indipendenza, affidabilità e innovazione. Supportiamo e affianchiamo la Pubblica Amministrazione durante il processo di trasformazione digitale, motore di sviluppo per tutto il Paese”.
Il Ministero della Difesa potrà in tal modo beneficiare dell’accesso a infrastrutture tecniche all’avanguardia in conformità alle normative più rigorose sulla sicurezza dei dati. La migrazione al Cloud permetterà alle Forze Armate di sfruttare i benefici indotti dalla centralizzazione della gestione dei dati, migliorandone l’efficienza anche in ottica di evoluzioni applicative future.
Il contratto, della durata di 10 anni, è stato siglato lo scorso 30 aprile e formalizza il passaggio del Comando per le Operazioni in Rete, dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e del Segretariato Generale della Difesa al cloud di Polo Strategico Nazionale.
Il progetto usufruisce dei fondi PNRR della misura M1C1 PNRR, all’interno del NextGenerationEU, assegnati dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale nell’ambito di un bando pubblico.
L’Accordo prevede la migrazione dei Portali, la Piattaforma di e-learning, i Sistemi Sanitari ed i Sistemi documentali, comprensivi dei servizi di Business Continuity e Disaster Recovery, sull’infrastruttura Cloud di Polo Strategico Nazionale.
Il Ministero ha individuato in Polo Strategico Nazionale il partner più idoneo per migrare le infrastrutture tecnologiche ed i servizi del prossimo futuro, sviluppando ulteriormente l’ampio programma di digitalizzazione e messa in sicurezza dei propri dati e servizi, nel quale è già attualmente impegnata.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Young Innovators Business Forum, appello innovatori per rilancio Italia

ROMA (ITALPRESS) – Mettere al centro i giovani talenti, sostenere il comparto imprese, favorire gli incentivi alla ricerca e allo sviluppo, rafforzare gli investimenti sulle startup e velocizzare i processi di transizione ecologica e digitale per un’Italia più competitiva in Europa e nel mondo all’insegna delle sostenibilità e del made in italy. Questo e molto altro è andato in scena durante la terza edizione dello Young Innovators Business Forum, all’interno della prestigiosa cornice dell’Auditorium Testori, promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e alla presenza del gotha del mondo delle imprese, delle istituzioni e degli opinion leader del digitale.
Ad aprire i lavori il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri, che ha evidenziato “l’importanza di rilanciare quel partenariato pubblico e privato fondamentale per lo sviluppo dell’economia italiana ed europea all’insegna dell’innovazione, puntando sui giovani talenti e le startup, sugli incentivi e sulla ricerca per sostenere la competitività del Paese e del comparto economico e industrialè.
A seguire l’importante messaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin che ha così commentato: “Se l’Italia è protagonista a livello mondiale in molti settori, lo dobbiamo alla nostra capacità di inventare, di innovare, di creare il nuovo. Qualità, questa, che nasce dalla nostra cultura, dalla volontà di studiosi e uomini d’azienda. L’Italia è un Paese ricco di inventiva e povero di materie prime. Questo ci ha sempre portato a cercare soluzioni originali, far valere i nostri talenti dove altri, invece, avevano risorse. Fare di più con meno, usare quello che altri scartano, percorrere strade nuove e mai battute prima: è una sfida, però questo è uno dei motori del genio italiano. Dove altri frenano, noi siamo in grado di accelerare. I frutti li vediamo oggi. L’Italia è un Paese del G7, la nostra economia appare più sana rispetto ad altre, è tra le più verdi al mondo ed esportiamo soluzioni sostenibili. L’altro tema è la transizione ecologica, che è gemella della transizione digitale. L’una senza l’altra non potrà resistere, così come entrambe attraversano sfide che sono cruciali per il nostro futuro. Ecco perchè l’Italia di oggi e di domani saluta appuntamenti come lo Young Innovators Business Forum con grande favore. Abbiamo bisogno di giovani e di innovatori, dunque buon lavoro a tutti voi”.
A seguire è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli che ha evidenziato come “le tecnologie devono essere considerate come un grande mosaico per ottenere il massimo risultato possibile. I tasselli sono tantissimi; partiamo dall’intelligenza artificiale, pensiamo al cloud, al 5G, il super computer… In Italia, grazie agli investimenti del governo, grazie agli investimenti che si stanno producendo per quanto riguarda questa strategia nazionale delle nuove tecnologie, possiamo sorridere a un prossimo futuro che vede un percorso oramai tracciato. Sul tema del super computer, l”Italia è tra i primi Paesi al mondo ad averne uno tanto potente e il caso è quello di Bologna. Per quanto riguarda l’arrivo dei dati, in questi giorni a Genova si sta inaugurando il nuovo cavidotto, che è proprio necessario per trasportare i dati da mezzo mondo verso l’Europa attraverso il canale di Genova. Ci sono poi importanti investimenti legati al cloud e all’intelligenza artificiale: mi riferisco in questo caso all’annuncio del governo dell’intenzione di investire circa sei miliardi di Euro proprio su questo tema, su cui la pubblica amministrazione non deve rimanere indietro, anzi, deve essere il locomotore di tutta una filiera da formare che seguirà. Il compito dei giovani innovatori è proprio questo: essere protagonisti anche nella formazione delle persone”.
A fare da contorno gli interventi dei tecnici del CNR, dell’ENEA, della Presidenza del Consiglio e degli Assessori Guido Guidesi della Regione Lombardia e Emmanuel Conte del Comune di Milano insieme alle principali associazioni di categoria (tra cui l’intervento di Riccardo Di Stefano, Presidente Nazionale Giovani Confindustria) e delle università del territorio. A mettere i puntini su cosa aspettarsi per il futuro, gli interventi del Founder di Eataly Oscar Farinetti, del direttore di Wired, Federico Ferrazza e di Giovanni Lionetti Ceo di Swag.
Sul fronte transizione ecologica e sostenibilità, di particolare importanza l’intervento di A2A, tramite la testimonianza di Patrick Oungre, Group Head of Innovation, CVC and Digital Hub A2A. “A conferma dell’impegno di A2A a sostegno dell’ecosistema dell’innovazione abbiamo da poco lanciato due iniziative importanti. Siamo sponsor del fondo “360 Life II”, in partnership con 360 Capital, che ha l’obiettivo di raccogliere 200 milioni di euro per investimenti in startup early-stage. Il progetto prevede la partecipazione di investitori istituzionali e industriali e ha l’ambizione di divenire il più grande fondo di settore climate-tech nazionale e fra i principali in Europa per dotazione e rilevanza. “360 Life II”, individuerà soluzioni e tecnologie pionieristiche per favorire la transizione energetica e l’economia circolare, i due pilastri strategici del nuovo piano industriale 2024-2035 del Gruppo. Inoltre, abbiamo lanciato in parallelo il programma di corporate venture building “Life Ventures”, che ha l’obiettivo di creare e accompagnare a mercato nuove realtà imprenditoriali in grado di dare un contributo al processo di decarbonizzazione.”
Sul fronte agritech, fa seguito Patrick Gerlich, Amministratore Delegato Bayer Crop Science Italia, che nel suo intervento ha affermato: “L’innovazione ci guida a cercare costantemente nuove soluzioni a supporto degli agricoltori per garantire loro una maggiore produttività e allo stesso tempo rispondere alle esigenze di sostenibilità ambientale, ottimizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione. Ciò avviene attraverso un approccio multifattoriale che integra l’uso di agrofarmaci innovativi, tecnologie digitali che combinano i big data con l’intelligenza artificiale e soluzioni genetiche che offrono varietà di sementi sempre più resistenti alle avversità. Bayer si impegna costantemente a rafforzare sempre di più le sinergie con tutti gli attori della filiera, lavorando a stretto contatto con gli imprenditori agricoli e contribuendo a un’agricoltura all’avanguardia che sostenga le eccellenze italiane”. Gerlich in questo contesto sottolinea l’importanza dell’agricoltura rigenerativa che:” rappresenta la nuova frontiera alla quale Bayer sta lavorando. Un modello di produzione che mantiene alti gli standard produttivi e di impatto ambientale ottimizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione e, per esempio, rigenerando il suolo alla fine del ciclo biologico delle colture”.
Momento centrale della kermesse, la presentazione all’ecosistema milanese del “Manifesto per un’Italia competitiva all’insegna dell’Open Innovation” che rappresenta un passo importante verso un futuro in cui l’Italia possa essere protagonista dell’innovazione a livello globale. Ad intervenire sul tema il Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, che ha così commentato: “Quella del manifesto è la mission del nostro ministero che con la nuova denominazione punta a creare innovazione e nuove imprese. Sui diversi settori innovativi abbiamo un’idea precisa, l’UE deve indicare gli obiettivi lasciando liberi gli Stati membri di raggiungerli autonomamente, ognuno secondo le proprie eccellenze nazionali. Importante è la neutralità tecnologica secondo cui fissati gli obiettivi e i parametri sono le nostre eccellenze a intraprendere liberamente la propria strada”. Insieme al sottosegretario, importante le voci del mondo startup sul tema del Manifesto che ha visto la presenza e intervento di: Federica Pasini, Ceo e co-Founder di Hacking Talents; Manila Di Giovanni, Ceo e Founder di D-World; Edoardo Di Pietro, Innovation Strategist, primo laureato nel Metaverso, co-Founder di KIIAI; Mirko Puliafito, Ceo di Digitiamo; Giusi Fiorentino, CEO Artificial Intelligence Monitoring; Alessandro Fadini, Ceo di Virevo; Lorenzo Feruglio, Ceo di AIKO.
“Completamento del mercato unico digitale, armonizzazione della regolamentazione tra i ventisette Stati Membri e un rapporto di partnership sull’intelligenza artificiale tra UE e aziende tech americane attorno a valori comuni”. Sono queste le priorità individuate da Flavio Arzarello, responsabile degli Affari economici e regolatori di Meta per l’Italia. Secondo Meta “l’Europa ha la possibilità di recuperare il ritardo accumulato se nei prossimi 5 anni arriverà a un quadro normativo armonizzato che accompagni e non ostacoli l’innovazione”. In questa direzione Arzarello ha proposto di accompagnare a ogni nuova proposta di legislazione una “valutazione di impatto sulla competitività attraverso una rigorosa analisi economica”.
In conclusione, di particolare rilevanza il III rapporto dell’Osservatorio su innovazione e digitale promosso da ANGI Ricerche in collaborazione con Lab21.01 e a cura di Roberto Baldassari, direttore del comitato scientifico Angi. “I dati raccolti e analizzati mostrano l’andamento dell’innovazione in Italia, la transizione digitale ed ecologica, il rapporto con i megatrend, la ricerca del lavoro e quali siano le caratteristiche per essere un’impresa innovativa – spiega il Professore Roberto Baldassari, Direttore generale dell’istituto demoscopico LAB21.01 e direttore del Comitato Scientifico ANGI. I giovani italiani mettono al primo posto la “Richiesta di esperienza” (69,7%) seguita dalla “Scarsa propensione delle aziende ad assumere” (59,3%;) e dalla “Difficoltà per un laureato che spesso viene ritenuto troppo qualificato”. Oggi abbiamo riscontrato su questo dato un calo fortissimo, (-8,8% ovvero il 30,1%) cosi premiando i più qualificati. Ma cosa rende per i giovani italiani un’impresa innovativa? Il podio dello scorso anno si conferma con lo stesso ordine che vede al primo posto “investimenti in strumenti, macchinari e tecnologie all’avanguardia”, al secondo “un gruppo dirigenziale e in terza posizione “la conoscenza degli strumenti digitali”. Tra i Megatrend delle nuove tecnologie per il futuro in prima posizione troviamo ancora l’Intelligenza artificiale con il (27,3% – +6,7 rispetto al 2023), seguita dalla Blockchain (12,3%), dall’Hyperautomation (11,2%) e dalla Realtà aumentata con il (9,7%) e le Nano tecnologie in coda che però crescono di (+1% ovvero 9,6%). Il tema della Cybersecurity rimane sempre un tema di alto interesse anche per i giovanissimi, si evince anche dai risultati ottenuti. Il 30,8% degli intervistati ha dichiarato che andrebbe introdotto come materia scolastica sin dalla scuola primaria.

– Foto ANGI –

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