Hi-Tech & Innovazione

Intesa Sanpaolo, 10 startup al centro dell’ultimo demo day di “Up2Stars”

MILANO (ITALPRESS) – Dieci startup del settore IoT, Infrastrutture e Mobilità, sono state presentate oggi a una platea di pmi e potenziali investitori in occasione dell’ultimo demo day di Up2Stars, il programma ideato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con l’Innovation Center della Banca guidata da Carlo Messina. Up2Stars, arrivato alla seconda edizione, è dedicato alla crescita, all’accelerazione e al networking delle startup innovative e, nell’ultimo anno, ha contribuito ad accelerare 40 realtà, di cui cinque nella provincia di Milano, selezionate tra le oltre 500 candidate. Internet of Things (IoT), Infrastrutture e Mobilità, rappresentano ambiti cruciali in termini di sviluppo economico dei territori e di tutela ambientale in cui è dunque prioritario accelerare il trasferimento tecnologico alle aziende mature per promuovere la transizione digitale del Paese.
Nel corso del demo day, le giovani realtà imprenditoriali, accelerate e preparate all’incontro attraverso un percorso di crescita manageriale con partner di progetto hanno avuto l’opportunità di illustrare le loro idee innovative a imprese e potenziali investitori: dalle soluzioni per la prevenzione degli incidenti stradali, a sistemi evoluti per la gestione dei parcheggi, dai dispositivi di IoT per il monitoraggio di strutture e infrastrutture urbane come edifici, ponti e gallerie, all’impiego della Generative AI per separare i rifiuti. L’evento, organizzato e realizzato con il sostegno di Visa, si è svolto presso il Campus Bovisa del Politecnico di Milano, polo per l’innovazione e sede del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), cui Intesa Sanpaolo partecipa in qualità di socio fondatore. La banca è infatti in prima linea al fianco dei Centri Nazionali per la Ricerca, essendo co-fondatrice di quattro di essi: oltre al “MOST” di Milano, “HPC, Big Data e Quantum Computing” di Bologna, “Tecnologie dell’Agricoltura” di Napoli e “Terapie Geniche e Farmaci RNA” di Padova.
“Con questo quarto demo day concludiamo con grande soddisfazione la seconda edizione di Up2Stars, grazie alla quale abbiamo contribuito ad accelerare 40 startup, di cui 5 nella provincia di Milano, selezionate tra le oltre 500 candidate – ha detto Pierluigi Monceri, direttore regionale Lombardia Milano, Monza e Brianza di Intesa Sanpaolo -. Un successo dovuto al proficuo network di collaborazioni e di partnership con Università, Centri Nazionali di Ricerca, società di formazione, esperti del mondo industriale e del venture capital, con cui operiamo per stimolare lo sviluppo e il consolidamento di imprese a elevato contenuto tecnologico. Un esempio concreto del successo di queste sinergie è la recente MOST Mobility Competition, programma di innovazione promosso dal MOST di Milano, dove ben cinque, delle 15 startup vincitrici, sono state candidate da Intesa Sanpaolo”.
“Il progetto Up2Stars è uno dei progetti del Gruppo per la valorizzazione delle imprese, nello specifico per le startup.
In due anni, abbiamo ricevuto oltre 1000 candidature – ha spiegato Anna Roscio, executive director sales & marketing imprese Intesa Sanpaolo -. Questo percorso offre varie opportunità tra le quali, a giugno, la partenza di una Lounge con Elite di Borsa Italiana a cui le startup potranno partecipare per ricevere un ulteriore elemento informativo dedicato alla parte di governance e di consolidamento societario, che è una componente essenziale per la loro crescita”.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
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Internet, al Gtalk di Parma un manifesto a tutela dei minori

PARMA (ITALPRESS) – Questa mattina nel corso del Gtalk organizzato a Parma dalla “Gazzetta di Parma” sui “Diritti nel web, Educazione e tutela di bambini e teenagers per un utilizzo consapevole degli strumenti digitali” è stato presentato e siglato un manifesto degli impegni a tutela dei minori redatto dal professor Ruben Razzante, direttore scientifico dell’evento e docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Durante la giornata sono intervenuti più di venti relatori divisi in quattro tavole rotonde, che hanno approfondito il tema da tutti i punti di vista. Nel documento si sottolinea che “la tutela dei minori è un dovere fondamentale di ogni società che si ricollega al rispetto dei diritti umani e alla protezione dei soggetti vulnerabili. Essa si articola in diverse forme e azioni che mirano a garantire il benessere fisico, emotivo e psicologico dei bambini e degli adolescenti”.
Gli aderenti al manifesto si impegnano a promuovere: Educazione e consapevolezza, promuovendo una cultura del rispetto ne inclusione e sostenendo l’educazione digitale dei genitori; Partecipazione attiva dei minori, fornendo le competenze per navigare in modo sicuro e un sostegno emotivo per le situazioni di rischio; Protezione e sicurezza digitale, impegnando risorse per promuovere l’implementazione di soluzioni tecnologiche, come filtri di contenuti e controlli parentali; Collaborazione pubblico-privato, promuovendo una collaborazione tra genitori, educatori, istituzioni, operatori e comunità nazionale, e implementando la sicurezza e la promozione di comportamenti rispettosi; Il ruolo dei media, consapevoli che il rispetto della deontologia giornalistica deve rappresentare il fulcro dell’operato dei media. L’applicazione di questi principi andrà monitorata attraverso un report.

foto: ufficio stampa Gazzetta di Parma

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Aeroporto di Fiumicino, apre la Newton Room per promuovere le materie Stem

ROMA (ITALPRESS) – È stata inaugurata oggi, presso l’Aeroporto di Roma Fiumicino, la “Newton Room Roma”, un’aula esperienziale dedicata alle discipline STEM, promossa da Boeing Italia e Aeroporti di Roma in collaborazione con la Onlus norvegese FIRST Scandinavia.
In questo nuovo spazio sarà offerta formazione nelle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Math) connesse al mondo del trasporto aereo a studentesse e studenti di età compresa tra i 13 e i 16 anni delle scuole medie e superiori del territorio e della Regione.
Sono intervenuti all’inaugurazione Mario Baccini, sindaco del Comune di Fiumicino; il Presidente di ADR, Vincenzo Nunziata; Marco Troncone, Amministratore Delegato di ADR; Armida Balla, Communications Manager Italia, Sud Europa e Israele di Boeing e Mr. Per-Arild Konradsen, Fondatore di FIRST Scandinavia. L’evento, a cui hanno presenziato Giovanna Laschena, Direttore Centrale Relazioni Internazionali, Sicurezza e Ricerca di ENAC e Patrizia Terlizzi Direttore ENAC per l’Aeroporto di Fiumicino, si è chiuso con un video messaggio di Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito.
La Newton Room rappresenta un concept educativo all’avanguardia volto a promuovere lo studio delle materie scientifiche tra le/i ragazze/i delle scuole primarie e secondarie.
Nella Newton Room installata nel Terminal 1 Arrivi del “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, a partire dal prossimo settembre, gli studenti delle scuole superiori del Lazio avranno l’opportunità di sperimentare un modulo didattico chiamato “In aria con i numeri”, ovvero una lezione che applica i concetti della matematica ad un piano di volo, poi testato su un simulatore di volo dagli studenti stessi.
La Newton Room di Roma, la prima Aula permanente di questo genere in Italia, costituisce un rilevante passo avanti nell’implementazione del Concept Newton nel nostro Paese, già approdato al Politecnico di Bari nel 2021 e all’INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica) di Torino nel 2022 con aule didattiche temporanee.
“Le trasformazioni del mondo del lavoro e le nuove opportunità tecnologiche rendono la formazione a valore aggiunto una sfida prioritaria per le aziende e per le istituzioni. L’apertura della Newton Room a Fiumicino ben si inquadra nella strategia di corporate giving del gruppo Mundys di cui ADR è parte, con particolare riferimento al diritto allo studio e alla promozione di attività formative nei contesti in cui opera. Guardiamo al futuro puntando a innovazione e tecnologia, ma sempre consapevoli della centralità del fattore umano: per questo sentiamo forte la responsabilità e l’opportunità di favorire i processi formativi di giovani studentesse e studenti del territorio, per far emergere i loro talenti, sbloccare le loro energie e costruire un futuro sempre più competitivo per il nostro Paese”, queste le parole di Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma.
“L’inaugurazione della Newton Room di Roma costituisce un traguardo fondamentale nella strategia globale CSR di Boeing”, ha dichiarato Armida Balla, Communications Manager Italia, Sud Europa e Israele di Boeing. “La promozione del talento nelle discipline STEM è uno dei focus della nostra strategia e iniziative come quella della Newton Room hanno una potenzialità enorme, perché avvicinano le nuove generazioni a un comparto che potrà contare sulla loro attiva partecipazione. Il principio cardine che ci guida è sintetizzato nella formula learning by doing, secondo cui i ragazzi devono sperimentare in prima persona i capisaldi fondamentali delle discipline scientifiche collaborando attivamente in un ambiente con strutture all’avanguardia. Desidero ringraziare Aeroporti di Roma e FIRST Scandinavia grazie ai quali tutto questo è stato reso possibile”.
Il CEO e fondatore di FIRST Scandinavia, Per-Arild Konradsen, ha espresso il suo entusiasmo per l’inaugurazione, affermando: “Abbiamo atteso con impazienza questo giorno per molto tempo e siamo felici di inaugurare finalmente Newton Roma, la prima Newton Room permanente in Italia”. Ha aggiunto inoltre: “Siamo estremamente soddisfatti della forte partnership tra Newton, Boeing e Aeroporti di Roma che ci ha portato a questo traguardo significativo. Siamo fiduciosi nelle nostre collaborazioni in Italia e crediamo che i nostri valori condivisi ci permetteranno di offrire a numerosi bambini esperienze arricchenti e rafforzi l’interesse nelle materie STEM”.

-foto ufficio stampa Adr-
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Porto di Palermo, dal 1° luglio attivo il Port Community System

PALERMO (ITALPRESS) – L’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, con il supporto di Circle Group di cui fa parte Infoera, azienda specializzata in soluzioni informatiche, si è dotata di un Port Community System (PCS).
Oggi l’AdSP lo ha presentato alla comunità portuale, annunciando che una prossima ordinanza ne renderà obbligatorio l’uso da parte di tutti gli operatori portuali a partire dal 1° luglio.
Con il segretario dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Luca Lupi, sono intervenuti: Donato Liguori direttore generale, Direzione generale per i porti, la logistica e l’intermodalità – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Oliviero Giannotti, segretario generale Assoporti, Francesco Benevolo, direttore RAM, Logistica Infrastrutture e Trasporti Spa, Luciano Caddemi, dirigente Area Operativa dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Luca Abatello presidente Infoera srl e ceo di Circle Group, Silvia Segnini e Luigi Streri, PCS specialist Infoera srl.
L’Autorità ha partecipato al bando di ottobre 2023, pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per lo sviluppo e l’implementazione dei servizi Port Community System (PCS) per l’interoperabilità con le pubbliche amministrazioni, risultando, nel febbraio 2024, beneficiaria di un finanziamento di importo pari a 1.000.000 di euro.
Il PCS Sinfomar è uno strumento informatico per la gestione del traffico delle navi, dei mezzi e delle merci in porto. Si tratta di una banca dati in grado di comunicare attraverso automatismi con i sistemi degli organi centrali dello Stato (Dogane, Capitaneria di Porto, Istat, Napa), sgravando tutti dalle ripetute comunicazioni. Lo scopo, infatti, è quello di velocizzare le operazioni legate agli adempimenti di sicurezza, logistici e doganali. Il dialogo tra sistemi e l’interoperabilità permette un deciso snellimento ma anche una contrazione dei tempi di lavorazione dei processi di import/export. I destinatari del PCS sono agenti, spedizionieri, autotrasportatori, dogane centrali e locali, capitaneria di porto.
Il progetto di implementazione del PCS è iniziato attraverso il riuso del software SINFOMAR, adottato già anni fa dall’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale.
“Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto, che permetterà al porto di Palermo di proseguire sulla strada della digitalizzazione e dell’implementazione dell’attrattività commerciale – spiega Luca Lupi, segretario generale dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale -. Il mio ringraziamento va alla struttura dell’AdSP, soprattutto ai servizi  Informatici, all’area Operativa e all’ufficio Project, particolarmente coinvolti nel permettere all’AdSP di completare quest’altra tappa del PNRR. Per noi si tratta di un ulteriore passo verso l’innovazione tecnologica finalizzata sia allo sviluppo della catena logistica che delle operazioni portuali”.
Donato Liguori, direttore della Direzione Generale per i porti, la logistica e l’intermodalità del MIT: “Fa piacere constatare come gli obiettivi di competitività legati alla digitalizzazione e all’interoperabilità del sistema logistico fissati dal Ministero siano stati recepiti e raggiunti dall’intero sistema portuale e l’incontro di oggi a Palermo testimonia come sia possibile spendere, e spendere bene, le risorse del PNRR. In Italia oggi esiste una concomitanza di fattori importanti come la volontà politica e la presenza di fondi: è il momento di accelerare verso sistemi sempre più digitalizzati”.
“Siamo molto lieti di aver supportato il Porto di Palermo e il sistema portuale della AdSP, attraverso un percorso di affiancamento e implementazione progressiva, nell’implementazione del PCS, strumento indispensabile per la semplificazione degli scambi informativi tra i diversi attori della comunità portuale. E’ con grande orgoglio che oggi partecipiamo alla presentazione degli esiti del lavoro svolto, punto di partenza fondamentale per la piena interoperabilità e frutto anche dell’esperienza pluriennale di INFOERA e del Gruppo CIRCLE, grazie anche alla disponibilità al riuso dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale e il modello di innovazione tecnologica Sinfomar”, conclude Luca Abatello.

– foto ufficio stampa Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia occidentale –
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Piano Mattei, Urso firma protocollo Italia-Tunisia su sviluppo digitale

TUNISI (TUNISIA) (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nell’ambito della sua missione ufficiale in corso a Tunisi, ha firmato oggi una dichiarazione congiunta con il Ministro delle Tecnologie della Comunicazione della Repubblica di Tunisia, Nizar Ben Neji, finalizzata alla promozione di iniziative di collaborazione economica e industriale nell’ambito dell’Intelligenza artificiale e della ricerca nella transizione digitale, in piena coerenza con i principi del Piano Mattei che vede nella Tunisia un Paese d’interesse prioritario per le azioni di sviluppo. L’intesa Italia-Tunisia è volta a facilitare investimenti diretti e iniziative congiunte tra le imprese dei due Paesi, esplorando forme di cooperazione nell’ambito della transizione digitale, attraverso lo scambio di informazioni conoscenze nel campo della ricerca, delle tecnologie di frontiera e la formazione di nuove competenze.
“Con un focus sull’economia digitale e sulla connettività tra i nostri Paesi, questa intesa apre una nuova frontiera nella nostra cooperazione, quella del futuro”, ha dichiarato il ministro Urso.
La dichiarazione congiunta mette al centro il progetto di costituzione di un hub sull’Intelligenza Artificiale per lo Sviluppo Sostenibile, come previsto dalla ministeriale G7 di Verona sull’industria presieduta da Urso, che fungerà da catalizzatore degli ecosistemi di Intelligenza Artificiale nel continente africano, nell’ottica di favorire sinergie importanti per accompagnare lo sviluppo digitale.
“Tra le grandi aree del Piano Mattei, attribuiamo grande importanza alla transizione digitale, su cui pensiamo che possa consolidarsi una collaborazione con la Tunisia che possa giovare all’intera area mediterranea”, ha dichiarato Urso.
Proprio sul settore dell’economia digitale, Urso si è soffermato sullo “scopo dell’IA Hub, che vuole realizzare partnership che consentano l’accesso per i Paesi Africani alla capacità di calcolo necessaria per i modelli di intelligenza artificiale, potenziando le infrastrutture locali e supportando lo sviluppo delle competenze”.
In attuazione della dichiarazione congiunta, Urso e Ben Neji hanno deciso di costituire un “Gruppo di lavoro per lo sviluppo delle nuove tecnologie”, focalizzato sui temi delle infrastrutture dei cavi sottomarini per la trasmissione di dati sul piano intercontinentale e sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale attraverso l’IA Hub.
“La Tunisia per la sua posizione geografica può svolgere, insieme all’Italia, un ruolo chiave nella connettività tra Europa e Africa” ha dichiarato Urso. “Il nostro Paese, con le proprie connessioni portuali, energetiche e tramite le infrastrutture via cavi con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, vede nella Tunisia un partner fondamentale per lo sviluppo dell’intera area”.

– foto ufficio stampa Mimit –
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Terna sperimenta la tecnologia dell’Internet of Underwater Things

ROMA (ITALPRESS) – Terna rafforza l’impegno ad adottare le tecnologie più innovative per una gestione ancora più efficiente e sostenibile delle infrastrutture elettriche, in particolare di quelle sottomarine.
La società guidata da Giuseppina Di Foggia ha inaugurato un nuovo capitolo nel suo percorso di innovazione avviando una sperimentazione della tecnologia dell’Internet of Underwater Things (IoUT) in collaborazione con Wsense, società deep-tech leader nel monitoraggio e nei sistemi di comunicazione per l’ambiente subacqueo.
Nel futuro scenario energetico, infatti, le dorsali strategiche realizzate attraverso cavi elettrici sottomarini saranno sempre più diffuse e la loro realizzazione richiederà l’adozione di soluzioni innovative che garantiscano la sicurezza degli asset e il monitoraggio delle condizioni ambientali nelle vicinanze delle opere. L’Internet of Underwater Things (IoUT) rappresenta un nuovo orizzonte tecnologico in grado di assicurare una gestione più intelligente e sostenibile dei collegamenti sottomarini attraverso il monitoraggio avanzato e la comunicazione in tempo reale di parametri subacquei indicativi per analizzare l’impatto antropico in mare.
La sperimentazione della tecnologia IoUT si è svolta nelle acque del Mar Tirreno, nel canale di Piombino. In dettaglio, Wsense ha predisposto un sistema di sonde sottomarine, collegate l’una con l’altra in una rete wi-fi subacquea per la trasmissione dei dati. Attraverso questo network sottomarino è stato possibile acquisire in tempo reale, per un periodo di tempo prolungato e continuativo, dati per il monitoraggio dell’ecosistema marino relativi a diversi parametri: rumore subacqueo, correntometria, clorofilla, temperatura e torbidità dell’acqua.
“La tecnologia dell’Internet of Underwater Things offre promettenti prospettive per il monitoraggio delle condizioni ambientali subacquee, rappresentando un esempio della Twin Transition, energetica e digitale, che Terna persegue con l’obiettivo di realizzare un sistema elettrico sempre più sostenibile. Siamo costantemente impegnati nel ricercare soluzioni integrate, mirate a sviluppare e gestire in modo sempre più efficiente le reti sottomarine. La tecnologia sperimentata con Wsense, in questo contesto, potrebbe tracciare la strada per implementare approcci innovativi alla mitigazione ambientale e alla tutela dell’ecosistema marino”, ha dichiarato Giacomo Donnini, Direttore Grandi Progetti e Sviluppo Internazionale di Terna.
Massimiliano Garri, Direttore Innovation & Market Solutions di Terna, ha commentato: “Da molti anni utilizziamo la sensoristica IoT per monitorare lo stato della rete di trasmissione, al fine di migliorarne l’affidabilità e la resilienza. Insieme a Wsense, per la prima volta ci siamo spostati sotto la superficie del mare e abbiamo sperimentato le potenzialità di una rete di trasmissione dati sottomarina in grado di rilevare quegli aspetti dell’ecosistema subacqueo a noi utili per realizzare e gestire con sempre maggiore efficienza i grandi collegamenti sottomarini. L’Internet of Underwater Things rappresenta per Terna un nuovo orizzonte di possibilità per ottimizzare la trasmissione dell’energia elettrica sotto il mare”.
La sperimentazione con Wsense, che riflette l’interesse crescente di Terna nell’adottare soluzioni avanzate per migliorare l’affidabilità della propria rete, ha puntato a valutare, oltre alle performance della tecnologia IoUT, la sua adattabilità alle esigenze specifiche del Gruppo. I risultati ottenuti hanno evidenziato il potenziale molto promettente di questa soluzione tecnologica. La sperimentazione ha inoltre coinvolto, in una collaborazione efficace, sia il team Innovazione sia quello Grandi Progetti e Sviluppo Internazionale di Terna che gestisce la realizzazione delle grandi infrastrutture sottomarine.
L’innovazione è cruciale per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica che Terna si è posta: non può infatti esserci una transizione energetica senza una contestuale transizione digitale che la accompagni e la sostenga. Il concetto della Twin Transition, energetica e digitale, è uno dei pilastri del Piano Industriale 2024-2028 di Terna che ha stanziato circa 2 miliardi di euro in digitalizzazione e innovazione. Sono circa 70 i progetti di innovazione portati avanti dal Gruppo su cinque aree tecnologiche: Digital (soluzioni intelligenti per la gestione dell’energia e della potenza), Energy Tech (soluzioni innovative che utilizzano tecnologie più efficienti e green), Grid Tech (tecnologie a favore di una gestione efficace dell’infrastruttura di rete), Advanced Materials (attività di ricerca e sviluppo per l’utilizzo di materiali eco-compatibili a ridotto impatto sull’ambiente) e Robotics (per l’automazione dei processi).

– Foto ufficio stampa Terna –

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Tuya, dal prodotto smart home agli ecosistemi di gestione intelligente

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2022 l’Europa si è posizionata al secondo posto nel mercato consumer dell’Internet of Things (IoT), con un fatturato stimato di circa 20 miliardi di dollari e si prevede che il mercato europeo dell’IoT nel settore consumer crescerà dell’11,8% all’anno, raggiungendo i 49,1 miliardi di dollari entro il 2030. Con l’aumento dell’adozione di dispositivi intelligenti, l’evoluzione tecnologica segnerà il passaggio dal prodotto smart home all’ambiente smart integrato. Il dinamico e promettente mercato europeo non solo vanta alti tassi di penetrazione, ma anche un livello avanzato di cultura digitale, ha evidenziato Archi Xiao, responsabile marketing Europa e Asia di Tuya Smart, società leader nello sviluppo di soluzioni smart grazie a tecnologie avanzate come l’IA e il cloud, che ha sviluppato un sistema di gestione intelligente dell’energia domestica che aiuta i consumatori a risparmiare energia, raggiungendo in tal modo gli obiettivi ESG. Negli ultimi anni, le soluzioni tecnologiche intelligenti non solo hanno trasformato le industrie tradizionali, ma hanno trovato applicazione anche in settori emergenti, tra cui l’energy store e la gestione delle batterie.
Le ultime tendenze nel settore delle smart home solutions sono state presentate dal 17 al 22 maggio durante la “Tuya Innovation Roundtable in Europe”, in collaborazione con i partner italiani Wiby, leader nel settore della domotica presente in Italia con una rete di negozi al dettaglio, e Beghelli, leader europeo nell’illuminazione intelligente. Durante l’evento, Wiby ha mostrato le ultime innovazioni per la casa intelligente. “La collaborazione tra Tuya e aziende globali come Wiby ha favorito la nascita di un ecosistema smart che permette l’interoperabilità dei diversi dispositivi”, ha detto il Ceo, Sofia Ge. “Questa soluzione immersiva e altamente integrata è un fattore chiave che supporta Wiby nel conquistare la fiducia dei consumatori in un mercato competitivo”, ha sottolineato. Anche Beghelli ha presentato soluzioni smart per la casa, come purificatori d’aria e telecamere intelligenti, e ha dimostrato come l’utilizzo della piattaforma di Tuya aiuti a connettere i diversi sistemi, consentendo un’espansione più rapida delle diverse categorie di prodotti. “La collaborazione con Tuya non solo migliora la nostra competitività sul mercato, ma dà anche nuovo slancio allo sviluppo della nostra azienda”, ha commentato Luca Tartarini, Product Marketing Manager di Beghelli. “Le soluzioni smart fornite da Tuya ci hanno permesso di entrare rapidamente nel mercato dell’illuminazione domestica intelligente” e di entrare “in contatto con i fornitori dell’hardware, aiutandoci a espandere la nostra attività e ad effettuare l’aggiornamento in modo più conveniente”. Per Holmes Chen, Vice President of Public Relations di Tuya Smart, “siamo in una fase in cui da un singolo prodotto smart siamo passati a una nuova era che vede l’integrazione della tecnologia nella vita quotidiana. Grazie a un ecosistema intelligente aperto e neutrale, gli sviluppatori possono facilmente completare tutto, dall’ideazione all’implementazione dei dispositivi. Sosteniamo le loro attività e promuoviamo congiuntamente il progresso e l’applicazione diffusa della tecnologia intelligente”.

– foto ufficio stampa Sec & Partners per Tuya –
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Meloni “Serve una governance globale per l’intelligenza artificiale”

ROMA (ITALPRESS) – “L’intelligenza artificiale è una sfida epocale per l’intera società. Siamo di fronte a una nuova frontiera del progresso, che per la prima volta nella storia rischia di mettere in discussione il principio stesso della centralità dell’uomo. Infatti, rispetto ad ogni altra rivoluzione del passato, l’intelligenza artificiale generativa prefigura un mondo nel quale il progresso non ottimizza più le capacità umane, ma le sostituisce”. Lo dice il premier Giorgia Meloni, in un videomessaggio al Summit di Seoul sull’intelligenza artificiale.
“E se in passato questa sostituzione riguardava soprattutto il lavoro fisico, in modo che le persone potessero dedicarsi ai lavori intellettuali e di organizzazione, ora è l’intelletto che rischia di essere sostituito – prosegue il presidente del Consiglio -. Con un impatto, se non gestito, inevitabile anche sui lavoratori a più alta specializzazione. Sempre più lavoratori potrebbero diventare inutili; la ricchezza rischierebbe di concentrarsi e verticalizzarsi più di quanto non lo è già ora; e la classe media, spina dorsale delle nostre società, potrebbe sparire”.
“L’intelligenza artificiale è destinata ad incidere anche sugli scenari geopolitici e sugli equilibri attuali, perchè può garantire a chi la gestisce e la utilizza un vantaggio competitivo. La storia ci ha insegnato che dalla competizione per procurarsi quel vantaggio competitivo e dalle differenze tra chi ha raggiunto quel vantaggio e chi resta indietro possono nascere tensioni, se non addirittura conflitti. Per questo, è necessario costruire insieme, nel rispetto della differenza di approcci tra le diverse realtà nazionali, dei meccanismi di governance globali. E’ una sfida per tutti. Per i Governi, chiamati a concordare nei contesti multilaterali un approccio comune; ma anche e soprattutto per le imprese e il settore privato, che devono concentrarsi sulla gestione del rischio, sulla responsabilità e sulla trasparenza – sottolinea Meloni -. E’ fondamentale che Governi e imprese, pubblico e privato, lavorino insieme e sappiano creare un’alleanza per garantire che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia a misura d’uomo, controllata dall’uomo e che abbia l’uomo come suo fine. Anche per questo, la Presidenza italiana del G7 ha messo l’intelligenza artificiale tra le sue priorità. E al Vertice dei Leader in Puglia saremo onorati di ospitare, nella sessione ‘outreach’ dedicata a questo tema, Papa Francesco. E’ la prima volta nella storia che un Pontefice parteciperà ai lavori del Gruppo dei Sette e io sono convinta che la sua presenza darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale”.
“Ma siamo impegnati per lanciare, sempre in ambito G7, anche un piano di azione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, perchè è una tecnologia che investirà, prima o poi e con accenti diversi, tutto il mondo del lavoro, dell’impresa e della produzione, e non sarà limitato ai profili di eccellenza tecnologica. Innovazione, regolamentazione e sicurezza devono camminare di pari passo. A Bletchley abbiamo lavorato molto bene, in particolare con la definizione dei test di sicurezza concordati per le aziende, e sono convinta che questo Summit ci permetterà di fare importanti passi avanti – conclude Meloni -. Il linguaggio dell’intelligenza artificiale è adattabile e cambia rapidamente, e noi dobbiamo garantire la stessa adattabilità e rapidità di cambiamento, se non vogliamo che i rischi che possono derivare dallo sviluppo di questa tecnologia impediscano di coglierne le grandi opportunità. Non è una sfida facile, ma siamo pronti come sempre a fare la nostra parte, senza esitazioni”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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