Hi-Tech & Innovazione

Italian Space Food Project, Lollobrigida “Sfida innovativa”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Sistema Italia protagonista nello spazio. Dopo una fase di preparazione di 14 giorni che ha visto l’equipaggio guidato dal connazionale Walter Villadei usare solo ed esclusivamente cibo italiano; con l’avvio della missione Voluntas, insieme ad Axiom, una delle eccellenze alimentari nazionali, la pasta, va in orbita. Un piatto di fusilli quanto più simile a quello che mangeremmo sulle nostre tavole, che rispetta la tradizione e frutto di una straordinaria ricerca. L’obiettivo non è solo quello di assicurare una sana alimentazione alla crew partita da Cape Canaveral, ma anche per testare i prodotti made in Italy in microgravità, attraverso il progetto Italian space food”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, commentando il lancio della navicella che poche ore fa è partita dalla base Kennedy space center della Nasa.
“Si tratta di un’importante occasione per la valorizzazione degli alimenti italiani e per cogliere tutte le opportunità che offre la space economy. Vogliamo consolidare il nostro ruolo di modello ed esempio in campo agroalimentare per creare una filiera dedicata al commercio nel mercato dell’economia spaziale”, ha aggiunto. “Anche in questo modo vogliamo promuovere la qualità per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale Unesco. Ringrazio per il lavoro di squadra il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il collega del Mimit, Adolfo Urso, che, insieme all’Aeronautica militare, all’Agenzia spaziale italiana, università e centri di ricerca, hanno sposato questa sfida che guarda all’innovazione, andando oltre i nostri confini”, conclude il ministro Lollobrigida.

– foto ufficio stampa Masaf –
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Da Enea un micro pomodoro per i viaggi su Luna e Marte

ROMA (ITALPRESS) – ENEA ha realizzato un pomodoro nano arricchito di molecole antiossidanti, utili per la dieta degli astronauti nelle missioni di lunga durata e in grado di resistere alle radiazioni dell’ambiente spaziale. Le attività sono state condotte nell’ambito dei progetti HORTSPACE e BIOxTREME, finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana, e i risultati sono stati pubblicati sulle riviste scientifiche, Frontiers in Astronomy and Space Sciences e Frontiers in Plant Sciences.
“Nella roadmap di esplorazione umana dello spazio profondo in cui la Luna sarà tappa fondamentale verso Marte, gli astronauti dovranno autosostentarsi con le risorse a disposizione – spiega Silvia Massa del Laboratorio ENEA di Biotecnologie -. Queste piante – aggiunge – forniranno cibo fresco e salutare senza necessità di rifornimenti dalla Terra e rappresenteranno la principale fonte di molecole ad alto valore aggiunto, come antiossidanti e biofarmaci, a supporto della vita nei futuri avamposti spaziali”.
In questo scenario, infatti, l’ambiente confinato, le differenti condizioni di gravità rispetto alla Terra e le radiazioni ionizzanti condizioneranno non solo la salute dell’uomo, ma anche la produttività delle piante e la qualità del cibo, potendo generare stress ossidativo e danni al DNA.
Sin dal 2014 nell’ambito del progetto BIOxTREME, ENEA ha studiato come le piante alimentari possano crescere in modo adeguato in un ambiente extraterrestre, arrivando a sviluppare un vero e proprio modello. In seguito, nell’ambito del progetto HORTSPACE, i ricercatori hanno valutato i requisiti di produttività e di qualità anche nello spazio, studiando come le radiazioni influenzino la fisiologia di queste piante, sottoposte alla simulazione di un ambiente spaziale. Rispetto alle piante non ingegnerizzate, il pomodoro sviluppato da ENEA – ribattezzato ‘San Marzianò dai ricercatori – ha dimensioni più compatte e un maggior contenuto di antocianine, con trascurabili variazioni di crescita e fotosintesi.
“Ad oggi, gli esperimenti dalla NASA sulle piante al di fuori dell’ambiente terrestre hanno consentito valutazioni microbiologiche su specie edibili ma non studi sulle performance delle piante e degli alimenti derivati”, sottolinea Silvia Massa. “Grazie al nostro modello realizzato in collaborazione con l’Università di Amsterdam – Swammerdam, siamo riusciti a ‘riaccenderè nel pomodoro la biosintesi delle antocianine che è ‘dormientè nelle specie attualmente coltivate, ottenendo così il pomodoro biofortificato e, per la prima volta al mondo in modo così sistematico, abbiamo studiato gli effetti delle radiazioni ionizzanti durante l’intero ciclo vitale, oltre che sui principali indici del metabolismo primario e secondario”, conclude Massa.
Il team ENEA si è avvalso per le ricerche dell’impianto Calliope nel Centro Ricerche Casaccia (Roma). “Si tratta di una facility di irraggiamento dalle caratteristiche uniche nel panorama italiano ed europeo, in grado di simulare alcune delle condizioni presenti nello Spazio e utile per conoscere e prevenire gli effetti che l’ambiente spaziale – e le radiazioni di cui è ricco – possono provocare sull’uomo e sui dispositivi tecnologici”, sottolinea Alessia Cemmi, responsabile del Laboratorio ENEA di Sistemi nucleari innovativi.
L’esplorazione dello spazio ha sempre rappresentato un potente acceleratore di tecnologie per applicazioni sulla Terra, dove è urgente il ricorso all’innovazione tecnologica in agricoltura per far fronte all’aumento della popolazione mondiale, alla riduzione delle superfici coltivabili e agli effetti dei cambiamenti climatici. La ricerca ENEA sulle biotecnologie punta allo sviluppo sia di piante resistenti a condizioni estreme (deserti, basi antartiche o ambienti disagiati come le basi militari) che di piante “biofabbrica” per la produzione di molecole di interesse farmaceutico.

– foto ufficio stampa Enea –
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L’intelligenza artificiale in azione, Samsung presenta Galaxy S24

MILANO (ITALPRESS) – Debutto sul palcoscenico mondiale per il nuovo smartphone della serie Galaxy di Samsung Electronics: Galaxy S24, Galaxy S24+ e Galaxy S24 Ultra. Il colosso coreano promette di rivoluzionare l’esperienza mobile con Galaxy AI. La novità maggiore del nuovo smartphone presentato durante un evento mondiale a San Jose, in California (Usa) è l’introduzione dell’intelligenza artificiale che ottimizza le esperienze di utilizzo della serie Galaxy S24. “Galaxy S24 introduce l’intelligenza artificiale generativa su uno smartphone, quindi intelligenza artificiale che diventa alla portata di tutti – ha detto Nicolò Bellorini, Vice President divisione mobile Samsung Italia a Italpress -. Significative innovazioni riguardano, per esempio, il processore Snapdragon 8 di terza generazione, sviluppato ad hoc per Galaxy S 24 e quindi a supporto dell’intelligenza artificiale. Abbiamo poi uno schermo luminosissimo e una potenza di calcolo che supporta non solo le applicazioni più esigenti, ma anche, per esempio, il gaming; una fotocamera migliorata, con foto e video di qualità eccellente in qualunque condizione di luce e di contesto”.
L’intelligenza artificiale integrata nel dispositivo abbatte le barriere linguistiche e rende possibile conversazioni fra persone che non parlano la stessa lingua. ‘Traduzione Livè infatti permette traduzioni vocali e testuali, in tempo reale, delle chiamate, in maniera bidirezionale, e senza la necessità di app di terze parti. Galaxy AI mantiene le conversazioni completamente private. Grazie a ‘Interpretè, le conversazioni vengono tradotte all’istante e visualizzate su uno schermo diviso cosicchè entrambi i partecipanti alla chiamata possano leggere la trascrizione testuale di ciò che l’altro sta dicendo, una funzionalità che è operativa anche senza connessione dati o Wi-Fi. Messaggi e e-mail per esempio possono essere tradotti in tempo reale in 13 lingue diverse. Un’interessante possibilità è quella offerta dall”Assistente Trascrizionè che permette di trascrivere, riassumere e tradurre registrazioni vocali. ‘Assistente Notè di Samsung Notes offre il riepilogo delle attività in programma generato dall’AI.
Galaxy S24 è il primo smartphone, inoltre, a integrare il nuovo, intuitivo, strumento di ricerca basato sui gesti ‘Cerchia e cercà con Google. Dopo la pressione prolungata sul tasto Home, basterà cerchiare, evidenziare o toccare qualsiasi cosa sullo schermo del telefonino per visualizzare i risultati di ricerca utili. Lo si può fare, ad esempio, all’interno di un post sui social media o in un filmato pubblicato online.
Da anni ormai lo smartphone è lo strumento principe per la cattura di foto e filmati, ProVisual Engine di Galaxy S24 è una suite completa di strumenti basati sull’AI che trasformano la capacità di acquisizione di immagini ed ottimizzano la libertà creativa in ogni fase del processo. Lo scatto fotografico risulta così migliorato: il Sistema Quad Tele di Galaxy S24 Ultra, con il nuovo obiettivo dotato di zoom ottico 5x, dispone di un sensore da 50 MP che consente prestazioni di qualità ottica a livelli di zoom con ingrandimenti da 2x, 3x, 5x fino a 10x, grazie al sensore Adaptive Pixel. La funzionalità ‘Nightopraphy’ è stata aggiornata e foto e video sono luminose in qualsiasi condizione. Gli strumenti di editing poi, grazie a Galaxy AI, modificano gli scatti.
Per esempio, con ‘Modifica Generativà si possono riempire parti dello sfondo di un’immagine, una volta che un soggetto è stato scontornato e spostato. Il gaming su Galaxy è più potente grazie ai miglioramenti dell’hardware e del software. Tutti i modelli della serie Galaxy S24 vantano infatti un sistema di controllo termico ottimale, con una camera di vapore fino a 1,9 volte più grande, che migliora la temperatura superficiale del dispositivo e massimizza al contempo la potenza delle prestazioni.

– foto ufficio stampa Samsung –
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Maticmind e Federico II insieme per scovare nuovi talenti informatici

NAPOLI (ITALPRESS) – Maticmind, system integrator leader nel settore ICT in Italia, prosegue la collaborazione con l’Università Federico II di Napoli: l’azienda parteciperà ancora al progetto Cisco Academy – DTLab Networking Bootcamp anche per l’edizione 2024.
Il progetto ha l’obiettivo di formare gli studenti e scovare nuovi talenti informatici. Un’iniziativa nata nel 2018, ideata dall’università Federico II, Cisco (multinazionale specializzata in ambito networking) e Consorzio Clara (Academy Support Center Cisco per la regione Campania e affermata realtà che eroga corsi di formazione ICT), a cui dal 2021 partecipa anche Meditech (Centro di Competenza del Mediterraneo che promuove la diffusione di strumenti di innovazione tecnologica).
L’edizione 2024 del DTLab vedrà al centro del percorso le innovative frontiere tecnologiche relative al mondo del networking e della cybersecurity, temi cruciali per imprese ed istituzioni, alla costante ricerca di nuovi talenti da inserire in organico.
I professionisti Maticmind (che dallo scorso anno fa parte del progetto) parteciperanno alle lezioni coordinate ed erogate dagli esperti dell’Università e del Consorzio Clara, per mettere le proprie competenze a disposizione dei giovani partecipanti. Affronteranno temi legati alla cybersecurity, programmando workshop mirati che consentano ai ragazzi di testare in prima persona le strategie e le metodologie per difendere le organizzazioni da attacchi hacker.
Un’opportunità per gli studenti che potranno partecipare gratuitamente al corso (al via da febbraio), al termine del quale, superate le prove, saranno formati sulle tematiche atte a conseguire le certificazioni Cisco CCNA (la formazione avverrà integrando attività in presenza e attività online; l’iscrizione è aperta fino al 26 gennaio a tutti i possessori di diploma di istruzione secondaria di secondo grado, anche a coloro che non hanno una formazione STEM poichè le nozioni di base saranno recuperate durante i corsi: https://www.dtlabnetworkingbootcamp.it/ ).
Una storia di successo quella del Cisco Academy – DTLab Networking Bootcamp: nelle 5 edizioni precedenti sono stati formati più di 110 giovani ragazze e ragazzi di cui oltre l’80% ha trovato un impiego dopo aver frequentato i corsi, e sono stati avviati 20 project work con aziende campane e nazionali. Per tali ragioni, Maticmind che opera su tutto il territorio nazionale con le sue sedi aziendali tra cui quella di Napoli (con 120 dipendenti, una delle più grandi insieme a quella milanese e quella romana), continua a credere nel progetto, occasione non solo per formare le nuove generazioni ma anche per individuare nuovi talenti. La società, infatti, è alla costante ricerca di personale, nel solo 2023 ha inserito 200 nuove risorse portando così a circa 1400 dipendenti il proprio organico.
“Il mondo informatico è in continua trasformazione e per questa ragione guardiamo sempre con attenzione alle nuove generazioni, i talenti del futuro – dice Ilaria Rolandi, Responsabile Risorse Umane Maticmind -. Partecipare a progetti come questo, è fondamentale per una realtà come la nostra. La collaborazione col mondo accademico ci consente di trasmettere ai giovani nozioni concrete ed esempi pratici, facendoli interfacciare con le dinamiche aziendali. D’altro canto, ci permette di individuare nuove figure e selezionare profili che possono risultare in linea con quanto ricerchiamo”.
“Abbiamo intrapreso collaborazioni con università ed academy in tutta Italia, da nord a sud, per permettere lo sviluppo formativo dei giovani e la crescita del territorio. Crediamo nelle potenzialità di un’iniziativa come questa del DTLab, in una realtà produttiva per noi molto strategica come quella campana”, conclude.

– foto ufficio stampa Maticmind –
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L’Università di Palermo si innova e digitalizza, progetti per 23 milioni

PALERMO (ITALPRESS) – “Presentiamo la sintesi di un lavoro di due anni, circa nove progetti per un investimento di circa 23 milioni di euro, quindi investimenti assolutamente innovativi che coinvolgono l’Ateneo per il suo miglior funzionamento, ma che per la prima volta pongono l’Università di Palermo al vertice di una scala per offrire ai territori, agli enti soluzioni sicuramente nuove e moderne”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, a margine dell’incontro all’Ars su “Innovazione digitale: dall’Università ai territori” durante il quale ha presentato i molteplici progetti di matrice digitale, realizzati negli ultimi due anni, riguardanti diversi ambiti tecnologici e funzionali, che possono trovare applicazioni concrete ed immediate nei più ampi contesti delle Smart Cities, della formazione, della valorizzazione del territorio e dello stimolo alla imprenditoria. “Faccio riferimento, per esempio, a piattaforme digitali che permettono di poter seguire le pratiche amministrative – ha spiegato il rettore -. Il tema della pubblica amministrazione, della lentezza, della burocrazia è notorio a tutti. Ecco, questo è un sistema che permette la tracciabilità della pratica in ogni singolo momento e questo permette quindi di controllare momento per momento quello che succede. Abbiamo una realtà virtuale che permette il monitoraggio e l’assessment delle manutenzioni. Anche questo, in una pubblica amministrazione, è un tema fondamentale”. “Ci sono temi che riguardano la sicurezza, temi che riguardano la segnalazione intelligente con telecamere intelligenti per la sicurezza dei plessi – sottolinea Midiri -. Il tema della sicurezza in città è diventato, purtroppo, un tema emergente. Abbiamo creato delle aule ibride che permettono una didattica interattiva con la popolazione studentesca anche a casa, ma in maniera molto più moderna perchè c’è la presenza fisica. Abbiamo l’assistente virtuale per i ragazzi, per le segreterie studenti. Abbiamo veramente uno scenario di soluzioni realizzate con un lavoro veramente importante del mio gruppo di lavoro di informatica e universitario in appena 16 mesi e che, tra l’altro, hanno permesso a tutti i ragazzi di lavorare insieme”.
– foto xd6 Italpress –
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Allianz Risk Barometer, cyber principale rischio aziendale a livello globale per il 2024

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MILANO (ITALPRESS) – Secondo l’Allianz Risk Barometer, i rischi informatici, come gli attacchi ransomware, le violazioni dei dati e le interruzioni dei sistemi informatici sono la principale preoccupazione per le aziende a livello globale nel 2024. Al secondo posto si colloca un pericolo strettamente collegato: l’interruzione dell’attività. Le catastrofi naturali (che salgono dal 6° al 3° posto rispetto all’anno precedente), gli incendi, le esplosioni (dal 9° al 6° posto) e i rischi politici e violenza (dal 10° all’8° posto) registrano i maggiori aumenti nell’ultima classifica dei principali rischi aziendali a livello globale, basata sulle opinioni di oltre 3.000 professionisti della gestione del rischio. Le grandi aziende, le medie e le piccole imprese sono accomunate dalle stesse inquietudini in materia di rischi: preoccupazioni per i sistemi informatici, le interruzioni dell’attività e le catastrofi naturali. Tuttavia, si amplia il divario di resilienza tra le grandi e le piccole imprese, in quanto la consapevolezza del rischio tra le organizzazioni più grandi è cresciuta dopo la pandemia, con un notevole impulso a migliorare la resilienza, come attesta il report.
Al contrario, le aziende più piccole spesso non hanno il tempo e le risorse per identificare e prepararsi efficacemente a una gamma più ampia di scenari di rischio e, di conseguenza, impiegano più tempo per far ripartire l’attività dopo un incidente imprevisto. In Italia i tre rischi principali sono: l’interruzione dell’attività (che passa dal 2° al 1° posto rispetto all’anno precedente) a pari merito con i rischi informatici (che mantengono il 1° posto) e i cambiamenti climatici che balzano dal 5° al 3° posto raccogliendo circa un terzo delle risposte. Al 4° posto troviamo le catastrofi naturali (in aumento dal 7° nel 2023), seguiti dai rischi politici e violenza (dall’8° al 5° posto) e dai cambiamenti nello scenario macroeconomico (dal 4° al 6° posto). I rischi informatici (36% delle risposte complessive) sono il rischio più importante a livello globale per il terzo anno consecutivo e per la prima volta con un netto margine (5 punti percentuali). Rappresentano il pericolo principale in 17 paesi, tra cui Australia, Francia, Germania, India, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
La violazione dei dati è considerata la minaccia informatica più allarmante per gli intervistati dell’Allianz Risk Barometer (59%), seguita dagli attacchi alle infrastrutture critiche e ai beni fisici (53%). Il recente aumento degli attacchi ransomware (il 2023 ha visto una preoccupante recrudescenza dell’attività, con un aumento delle richieste di risarcimento assicurativo di oltre il 50% rispetto al 2022) li colloca al terzo posto (53%). Nonostante il ridimensionamento delle interruzioni alle catene di approvvigionamento post-pandemia nel 2023, nell’Allianz Risk Barometer 2024 l’interruzione dell’attività (31%) mantiene la sua posizione al 2° posto nel ranking globale. Le catastrofi naturali (26%) registrano uno dei maggiori incrementi, con un aumento di tre posizioni che le colloca al terzo posto. Alla luce dei conflitti in corso in Medio Oriente, in Ucraina e delle tensioni tra Cina e Stati Uniti, non sorprende che rischi politici e violenza (14%) siano saliti dalla 10° all’8° posizione. In un contesto globale, la carenza di forza lavoro qualificata (12%) è vista come un rischio minore rispetto al 2023 scendendo dall’8° alla 10° posizione. Tuttavia, le imprese dell’Europa Centrale e Orientale, del Regno Unito e dell’Australia la ritengono uno dei cinque principali rischi aziendali.

– foto ufficio stampa Allianz –
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Intesa Sanpaolo Mobile si conferma migliore App di banking nel mondo

MILANO (ITALPRESS) – La società di ricerche statunitense Forrester ha dichiarato l’App Intesa Sanpaolo Mobile “Global Digital Experience Leader” nel loro report sulla digital experience, tra le 27 app di banking valutate nel mondo, con le migliori funzionalità e customer experience. Ad annunciarlo è Intesa Sanpaolo. Il rapporto pubblicato, The Forrester Digital Experience Review: Global Mobile Banking Apps, 2023, oltre a riconoscere la digital leadership, cita anche la banca guidata da Carlo Messina come best practice nelle seguenti categorie: gestione quotidiana delle proprie finanze (Money Management), per la categorizzazione delle transazioni e l’analisi delle spese, con suggerimenti personalizzati e analisi sul saldo e i movimenti; gestione degli errori (Error avoidance and Recovery): per l’accesso veloce alle funzionalità di supporto in caso di bisogno e per i messaggi dettagliati che aiutano i Clienti a risolvere gli eventuali problemi.
Tra le caratteristiche dell’App Intesa Sanpaolo Mobile sono state evidenziate: l’evoluzione di Intesa Sanpaolo Mobile, con l’aggiunta di nuove funzionalità che la rendono vicina alle “Super app” in stile Asia-Pacific; le funzionalità come la possibilità di pagare i parcheggi direttamente dall’app, la possibilità di cambiare provider per l’energia e una stima delle emissioni di CO2 per sensibilizzare i clienti sui temi ambientali; le evoluzioni per rendere l’app sempre più accessibile, con funzionalità per migliorare la leggibilità dei documenti.
Intesa Sanpaolo Mobile è un punto di riferimento per oltre 12 milioni di clienti multicanale, con quasi due miliardi di login all’anno, 178 milioni di operazioni transazionali e supporta gli acquisti di prodotti e servizi conclusi sui canali digitali del Gruppo, che rappresentano oltre il 40% delle vendite totali di Banca dei Territori.
“Grazie a questo nuovo e significativo riconoscimento consolidiamo la nostra leadership a livello mondiale, per il secondo anno consecutivo e a soli due mesi dal riconoscimento di digital leader nell’area EMEA – commenta Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo – Capacità di innovazione, tecnologie all’avanguardia e centralità del cliente sono gli elementi distintivi delle nostre strategie e del nostro modello di servizio. Proseguiamo con convinzione lungo il percorso di crescita tracciato dal nostro Piano d’Impresa 2022-2025, che vede in isybank, la banca digitale del Gruppo, uno dei pilastri per la nostra trasformazione digitale. I nostri clienti dispongono di piattaforme e standard tecnologici di eccellenza, coniugati all’imprescindibile tocco umano che resta fondamentale nella relazione”.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
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Terna sperimenta l’uso di un drone sottomarino per ispezione dei fondali

ROMA (ITALPRESS) – Applicare la tecnologia degli Autonomous Underwater Vehicle (AUV) alle attività di ispezione del fondale e dell’ecosistema sottomarino al fine di realizzare importanti infrastrutture, garantendo il pieno rispetto dell’ambiente. E’ questo il focus del progetto “Odisseo” la cui sperimentazione è stata avviata da Terna, la società guidata da Giuseppina Di Foggia che gestisce la rete di trasmissione nazionale, in collaborazione con Terradepth, startup statunitense specializzata nella raccolta e diffusione di dati oceanici.
Il Piano di Sviluppo decennale della rete di trasmissione nazionale prevede un forte incremento degli investimenti sulle opere in cavo marino, anche al fine di creare una rete che, tra le altre, abbia caratteristiche di efficienza e resilienza. I progetti delle grandi infrastrutture marine, tra i quali il Tyrrhenian Link, che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, l’Adriatic Link, il collegamento fra Marche e Abruzzo, ed Elmed, il ponte energetico fra l’Italia e la Tunisia, rappresentano la risposta sostenibile di Terna alla costante crescita di richiesta di energia utilizzando soluzioni innovative, efficaci e che limitino al massimo l’interferenza con l’ambiente. La sicurezza degli asset marini è uno dei principali driver di progettazione e passa anche attraverso l’impiego di adeguate tecniche di posa e protezione dei cavi. In questo scenario, l’implementazione e l’adozione di tecnologie all’avanguardia risulta un fattore abilitante.
Nell’ambito del progetto “Odisseo”, il primo test si è svolto al largo del porto di Casamicciola Terme, nell’isola di Ischia. Durante l’indagine geofisica del fondale marino, i tecnici di Terna hanno potuto verificare le prestazioni del drone “Gavia”, un AUV di Terradepth equipaggiato con sensoristica avanzata come, ad esempio, Sonar Multibeam e a scansione laterale, e telecamera in alta definizione.
“La collaborazione con Terradepth ha permesso di testare tecnologie innovative, come i droni marini, complementari e integrabili con quelle tradizionalmente impiegate per lo studio dei fondali. Terna, infatti, investe importanti risorse nei rilievi marini, attività strategiche per l’efficace progettazione di collegamenti elettrici sottomarini tecnologicamente all’avanguardia”, ha dichiarato il Direttore Grandi Progetti e Sviluppo Internazionale di Terna, Giacomo Donnini.
“Terna rimane aperta alla sperimentazione di soluzioni innovative come gli Autonomous Underwater Vehicle per valutare i loro possibili impieghi a supporto della progettazione di infrastrutture complesse e strategiche come i grandi collegamenti elettrici sottomarini, facendo sempre particolare attenzione al tema della sostenibilità. Un ambito in cui Terna è protagonista e leader a livello globale”, ha commentato il Direttore Innovation & Market Solutions di Terna, Massimiliano Garri.
Terradepth ha una comprovata esperienza nell’utilizzo di sistemi senza pilota per indagini geofisiche ad alta risoluzione in acque profonde. Terna è entrata in contatto con la società statunitense attraverso la propria “Innovation Antenna” di San Francisco: un avamposto nella città californiana che ha l’obiettivo di fare scouting e presidiare fisicamente l’ecosistema americano dell’innovazione, instaurando un contatto diretto con le startup presenti sul territorio. Il progetto che ha portato alla sperimentazione con l’AUV ha visto anche una collaborazione costante fra il team Innovazione e quello Grandi Progetti e Sviluppo Internazionale di Terna che gestisce la realizzazione delle grandi infrastrutture sottomarine.
L’innovazione è uno dei pilastri su cui si basa il business di Terna e “Odisseo” è uno dei circa 70 progetti di innovazione portati avanti dall’azienda su cinque aree tecnologiche: “Digital” (soluzioni intelligenti per la gestione dell’energia e della potenza), “Energy Tech” (soluzioni innovative che utilizzano tecnologie più efficienti e green), “Grid Tech” (tecnologie a favore di una gestione efficace dell’infrastruttura di rete), “Advanced Materials’ (attività di ricerca e sviluppo per l’utilizzo di materiali eco-compatibili a ridotto impatto sull’ambiente) e “Robotics” (per l’automazione dei processi).
-foto ufficio stampa Terna –
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