Hi-Tech & Innovazione

5 anni di Alexa in Italia, oltre 28 miliardi di interazioni

MILANO (ITALPRESS) – Ventotto miliardi di interazioni rivolte ad Alexa dal suo arrivo in Italia nel 2018 ad oggi. Solo negli ultimi 12 mesi, sono state oltre 11 miliardi. Sono alcune delle cifre che raccontano i primi 5 anni italiani dell’assistente vocale di Amazon.
“Siamo entusiasti del successo che Alexa ha riscontrato in Italia in soli 5 anni. In breve tempo, infatti, è entrata nelle case e nel cuore dei clienti in Italia. A dimostrarlo anche la presenza di Alexa, per il secondo anno consecutivo, nella classifica dei 10 Best Product Brand della ricerca Best Brands, condotta da Serviceplan Group e Gfk sulle marche”, ha dichiarato Giacomo Costantini, Business Development Manager di Amazon Alexa. “In questi anni, abbiamo continuato ad arricchire la gamma di dispositivi con integrazione Alexa per rispondere a tutte le esigenze dei nostri clienti e per offrire modi sempre nuovi di interagire con il nostro assistente vocale, rendendo così le giornate più semplici, organizzate e divertenti”, ha aggiunto.
“News, informazioni e curiosità, smart home, musica, intrattenimento e funzionalità personalizzate: la grande popolarità di Alexa sta nella sua capacità di semplificare e supportare gli utenti in ogni momento della loro giornata, a casa o in viaggio, coinvolgendo tutti i 5 sensi”.
Solo quest’anno, sono state oltre 45 milioni le interazioni generate da parte degli utenti per tenersi aggiornati sulle ultime notizie e oltre 192 milioni quelle per conoscere il meteo. Il 23% delle interazioni degli ultimi 12 mesi sono state generate sui device Echo Show dotati di schermo e con Fire TV, con un totale di 300 milioni di interazioni per vedere film, serie TV e video effettuate in Italia.
Ci sono poi tante domande e curiosità che hanno trovato risposta grazie alla competenza di Alexa, come ad esempio “Alexa, qual è il nome più diffuso in Italia?”, oppure “Alexa, qual è la parola più usata al mondo?” e ancora “Alexa, qual è la lingua più vecchia in Europa?”, solo per citarne alcune tra le più singolari e gettonate.
Integrandosi con migliaia di dispositivi compatibili per la Casa Intelligente, Alexa permette di gestire e controllare telecamere, luci, termostati e molto altro. In Italia negli ultimi 12 mesi queste funzioni hanno generato 2,5 miliardi di interazioni relative alla Casa Intelligente, di cui 635 milioni proprio per controllare luci, termostati e prese intelligenti.
Alexa viene chiamata in causa anche in cucina. Sono circa 15 milioni le ricette che gli utenti le hanno chiesto quest’anno: dalle preparazioni locali, simbolo dell’italianità nel mondo, come gli spaghetti alla carbonara e il risotto allo zafferano, ai piatti tipici di culture lontane, come il riso alla cantonese o le tortillas di farina. Tra le più richieste dagli utenti quest’anno anche la pasta alla sorrentina, il pollo alle mandorle e il tiramisù.
Sul fronte dell’intrattenimento audio, le ore di musica in streaming riprodotte tramite Alexa nell’arco di questi 5 anni ammontano a oltre 1.3 miliardi. La top 5 delle canzoni più richieste ad Alexa nel 2023 è composta da: Supereroi di Mr. Rain, Due Vite di Marco Mengoni, Mon Amour di Annalisa, Cenere di Lazza e Italodisco del gruppo musicale The Kolors.
La possibilità di personalizzare la propria esperienza con Alexa è uno degli aspetti più apprezzati. Con Alexa gli utenti possono organizzare e gestire la quotidianità in base alle proprie esigenze. Per esempio, impostando delle routine per ripetere con regolarità determinate azioni senza doverle richiedere ogni volta, come “Alexa, buongiorno” per accendere le luci, la macchina del caffè e ascoltare le principali notizie al mattino. Negli ultimi 12 mesi, i clienti in Italia hanno eseguito tramite routine oltre 1,3 miliardi di azioni.
Un altro modo per personalizzare e semplificare la vita di tutti i giorni è impostare timer tramite Alexa, gestire sveglie e promemoria: negli ultimi 12 mesi, gli utenti ne hanno impostati oltre 1,4 miliardi. Inoltre, con Alexa è possibile anche creare delle liste, come quella della spesa o delle cose da fare, ed eliminare o aggiungere elementi al loro interno semplicemente attraverso la voce. Gli italiani ne hanno create ben 54 milioni nel 2023.
Infine, Alexa consente di svolgere chiamate e videochiamate. Le interazioni relative alle chiamate degli ultimi 12 mesi ammontano a 24 milioni. Chissà che non sia proprio per questa funzionalità che gli utenti hanno detto “Alexa, ti voglio bene oltre 8 milioni di volte quest’anno”, sottolinea Amazon.

– Foto ufficio stampa Amazon –

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IA, Garante privacy apre indagine su raccolta dati personali on line

ROMA (ITALPRESS) – Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato una indagine conoscitiva sui siti internet pubblici e privati per verificare l’adozione di idonee misure di sicurezza adeguate ad impedire la raccolta massiva (webscraping) di dati personali a fini di addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale (IA) da parte di soggetti terzi.
L’indagine conoscitiva riguarda tutti i soggetti pubblici e privati, operanti quali titolari del trattamento, stabiliti in Italia o che offrono in Italia servizi, che mettono a disposizione on-line dati personali liberamente accessibili anche dagli “spider” dei produttori di algoritmi di intelligenza artificiale. E’ nota, infatti, l’attività di diverse piattaforme di IA, le quali attraverso il webscraping raccolgono, per differenti usi, enormi quantità di dati anche personali pubblicati per specifiche finalità (cronaca, trasparenza amministrativa ecc.) all’interno di siti internet gestiti da soggetti pubblici e privati.
Il Garante rivolge quindi un invito alle associazioni di categoria interessate, alle associazioni di consumatori, ad esperti e rappresentanti del mondo accademico affinchè facciano pervenire i loro commenti e contributi sulle misure di sicurezza adottate e adottabili contro la raccolta massiva di dati personali a fini di addestramento degli algoritmi, all’indirizzo [email protected], entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso di consultazione sul sito dell’Autorità. A seguito dell’indagine conoscitiva l’Autorità si riserva di adottare i necessari provvedimenti, anche in via d’urgenza.

foto: Agenzia Fotogramma

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Cattaneo (InfoCert) “Burocrazia più smart con i nostri servizi”

ROMA (ITALPRESS) – “I Trust Service Provider, tra cui InfoCert, danno valore legale alle transazioni digitali remote. E’ facile trasformare in digitale un processo, ma se si tratta di qualcosa di valore, come la compravendita di un veicolo o un contratto. Una serie di strumenti, tra cui la firma digitale, rendono possibile fare in digitale tutto quello che si può fare col cartaceo. Per esempio, si garantisce chi è stato l’ultimo a modificare un documento, che non sia poi stato modificato successivamente. E ci sono altri strumenti tra cui la Pec, equivalente a una raccomandata: per l’azienda, cioè il pec provider, che non è chi manda o riceve la missiva, noi siamo quelli che certificano cosa è stato inviato, che è stato ricevuto e anche letto”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress Danilo Cattaneo, CEO di InfoCert, Qualified Trust Service Provider che, tra le altre cose, sta digitalizzando la burocrazia italiana con i propri servizi.
“Sicuramente questi servizi hanno semplificato la vita dei cittadini – ha sottolineato – Col Covid è stato evidente a tutti quanto sia stato importante effettuare transazioni da remoto. Immaginiamo tutta la gestione delle transazioni col Covid, era impossibile andare in un ufficio pubblico, è divenuto possibile grazie allo Spid, o alla Pec con firma digitale. Dopo il Covid non si torna più indietro, è stato evidente non solo il vantaggio di non scambiarsi carta e penna evitando il contatto personale, ma anche quella che noi chiamiamo mobilità frizionale. Doversi muovere per svolgere una pratica presso uno sportello fisico vuol dire prendere l’auto, parcheggiare, mettersi in fila…Con il Covid molte delle più avanzate realtà della pubblica amministrazione hanno reso possibile svolgere tutto da remoto. E’ ovvio che dopo aver provato che si può fare in dieci minuti quello che si faceva in ore, nessuno vuole tornare indietro”.
Sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito dei servizi di un trust service provider: “L’IA in alcuni casi la implementiamo, in altri la combattiamo. Per esempio in tutti i sistemi di supporto, in una serie di dispositivi antifrode per la cyber security. Più si utilizzano strumenti come la Pec, più è importante avere l’ufficio stampa automatico: capire dal contenuto quale sia il contesto in una grande azienda o ente pubblico, in modo tale da girare automaticamente all’ufficio dedicato il contenuto evitando che siano gli umani a occuparsi di elementi che possono avere una loro riservatezza – ha spiegato – Di contro, una IA con spese irrisorie può impersonare quasi totalmente una persona, è molto difficile distinguere l’originale da un prodotto dell’IA. InfoCert garantisce l’identità digitale di chi è collegato dall’altra parte, anche se è un software – ha ribadito Cattaneo – Noi diamo un’identità digitale ai cosiddetti Internet of Things, certifichiamo dati anche se vengono da un sensore o da un bot”.
Infine, uno sguardo al 2024, anno in cui saranno rese disponibili le prime versioni del Digital Identity Wallet: “E’ stato annunciato nel 2021 dall’UE, per fine anno ci attendiamo la versione definitiva, quindi nel 2024 le prime versioni saranno rese disponibili. E’ l’evoluzione di quello che adesso si può fare con Spid o carta d’identità elettronica: per i cittadini sarà molto più usabile e portabile in Europa, ci sarà un unico standard, un pò come il passaporto. E un altro vantaggio per i cittadini sarà in termini di riservatezza – ha concluso – Con il Wallet io posso accettare di rilasciare solo il minimo di informazioni richieste per un servizio senza mostrare le altre personali”.

– foto Italpress –
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Italia-Francia, premiate a Milano le startup più innovative

MILANO (ITALPRESS) – A Palazzo Mezzanotte, storica sede della Borsa Italiana a Milano, si è tenuta la serata di premiazione del “Grand Prix Innovation”, organizzata dalla CCI France Italie e da Bpifrance per valorizzare le startup più innovative e sostenibili dell’ecosistema franco-italiano. Al primo posto si è posizionata PipeIn, realtà che sviluppa soluzioni innovative per la manutenzione predittiva delle condotte, nominata da Edison. Ad aggiudicarsi rispettivamente la seconda e terza posizione sono state Novac – azienda che progetta super condensatori modellabili e sicuri per alte performance, nominata da Roveda – e BiomimX Srl – spin-off del Politecnico di Milano che sviluppa “organi-su-chip”, piattaforme avanzate concepite come strumenti di screening dei farmaci, e nominata da Mazars. Inoltre, durante la serata il pubblico ha potuto votare in diretta, assegnando il quarto posto a Circularity, startup innovativa e società benefit dedicata all’economia circolare, nominata da Capgemini.
All’evento hanno partecipato oltre 40 professionisti appartenenti al mondo dell’innovazione tra top manager, imprenditori di scaleup, venture capital, incubatori e hub tech. Anche la partecipazione istituzionale è stata significativa: nella plenaria – moderata dal giornalista Giampaolo Colletti – sono intervenuti l’Ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha anche concesso il patrocinio del Comune, e Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro.
La sessione plenaria è stata preceduta da una serie di incontri di networking tra investitori, aziende, startup e professionisti nel campo dell’innovazione, per i quali era stato allestito uno spazio dedicato, novità dell’edizione 2023. Oltre alla presentazione dei progetti finalisti, la serata ha incluso anche tavole rotonde, atelier e testimonianze di collaborazioni franco-italiane a cura di Bpifrance, oltre ad un cocktail di networking seguito da animazione musicale.
La giuria che ha analizzato e valutato le candidature è stata composta da alcune delle aziende del Club CSR della Chambre e da Nico Valenti Gatto, Operating Director di B4i – Bocconi for Innovation, e presieduta da Cècile Bourland, AD della CCI France Italie.
“Il Trattato del Quirinale, del quale festeggiamo il 26 novembre i due anni, promuove legami sempre più stretti tra le nostre industrie e i nostri ecosistemi di innovazione, in particolare nei settori che rientrano nell’agenda della sovranità europea, la cooperazione universitaria e di ricerca e gli scambi tra i nostri giovani. Possiamo vedere questa sera quanto l’innovazione franco-italiana, il far emergere progetti binazionali e nuove creazioni, è importante – ha dichiarato l’Ambasciatore di Francia in Italia, Martin Briens. Lo è anche la qualità della nostra cooperazione ed è il dovere di tutti noi di promuovere una società ed un’economia che tengano conto delle sfide ambientali e sociali di oggi e domani. Le Grand Prix Innovation testimonia di tutta la vitalità di questi scambi e legami”.
“Ringrazio la Camera di Commercio francese in Italia, l’Ambasciatore Briens, il Console Bonet e il Consolato della Francia di Milano per portare avanti con determinazione e successo questa iniziativa – ha affermato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. ‘Grand Prix Innovation’ è un premio all’innovazione sostenibile che valorizza l’attività, lo studio, la creatività, la tenacia e l’intraprendenza di tante giovani realtà che si stanno impegnando per contribuire alla crescita della comunità internazionale, oltre che milanese e italiana. Esperienze di qualità, come quelle protagoniste questa sera, non possono che rinsaldare le relazioni tra Italia e Francia”.
“Sono lieto di poter celebrare insieme a così tanti partner l’eccezionale spirito innovativo del nostro ecosistema di startup, che rappresenta il fiore all’occhiello delle relazioni tra Italia e Francia” – ha commentato il Presidente della CCI France Italie, Denis Delespaul. “Il ‘Grand Prix Innovation’, alla sua seconda edizione, rappresenta infatti un tributo a quelle realtà che, con la loro passione e dedizione, stanno plasmando il futuro del nostro partenariato economico. Non a caso, è stata scelta nuovamente la sede della Borsa Italiana come luogo per omaggiarle, in una città dove abbiamo il privilegio di assistere alla nascita e crescita di diverse iniziative imprenditoriali che coniugano brillantemente innovazione e sostenibilità. Al centro di questo palcoscenico unico, la CCI France Italie intende continuare a sostenere e valorizzare l’innovazione, consolidando i legami tra imprese e istituzioni e forgiandone di nuovi”.
Molto apprezzate dalla giuria anche le altre startup finaliste: Mine Crime, nominata da Groupama Assicurazioni; TerraViva, nominata da Northstar Insurance Agency.
Le altre startup iscritte al concorso erano: Alba – Robot s.r.l., nominata da Fondazione Michelin Sviluppo; Anemotech e Beam Digital, nominate da Siram Veolia; Atelier Riforma, nominata da Mazars; Dataprodigy e Vammon, nominate da TotalEnergies; Fleetmatica, nominata da Findomestic Banca; Gility – La formazione per il futuro, società benefit, nominata da BPER Banca; Mob-ion, nominata da Bpifrance; Nakaba, nominata da LL-LegnaniLegal; Nantoo, nominata da EY S.p.A.; Tuidi, nominata da Gruppo Lactalis in Italia; Bbuono, e Welfin, nominate dalla CCI France Italie.

– foto ufficio stampa Havas –
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Le criptovalute sempre più volatili ed esposte al rischio cyber

ROMA (ITALPRESS) – L’elevata volatilità delle criptovalute si caratterizza sempre di più come un dato strutturale di questo tipo di asset, il cui valore di mercato, a settembre 2023, era inferiore di oltre il 50% a quello di fine 2021. Resta, inoltre, un’alta vulnerabilità agli attacchi cibernetici, con circa 3,8 miliardi di dollari sottratti globalmente in attacchi hacker nel 2022, in aumento dai 3,3 miliardi dell’anno precedente.
Sono alcuni dei dati più significativi del rapporto annuale ‘Principali tendenze in tema di investimenti sostenibili e criptoattività’ della Consob, giunto alla sua seconda edizione. La stessa indagine conferma anche la tendenza delle imprese dell’area euro a una maggiore capacità nel gestire la propria esposizione ai rischi Esg.
A settembre 2023 il rendimento annualizzato del bitcoin (che assieme ad ether rappresenta oltre il 60% del valore di mercato delle criptovalute) risultava solo lievemente superiore a quelli di altre categorie di asset non digitali, a fronte di un’assunzione di rischio ben maggiore dovuta a un’estrema volatilità dei prezzi. La stessa volatilità si ritrova anche nelle criptovalute inattive, ossia che non sono state oggetto di transazioni nell’ultimo anno, su valori prossimi al 60% e 70% rispettivamente per bitcoin ed ether.
Resta, poi, la criticità posta dalla sicurezza cibernetica: solo una netta minoranza delle piattaforme di scambio di criptovalute (14 su 188) può ritenersi ‘molto sicurà. Rispetto al 2022 aumenta, inoltre, la quota di piattaforme che presentano scarse valutazioni di sicurezza cibernetica.
Il Sustainalytics Esg Risk Score, un indice che aiuta gli investitori a identificare i rischi Esg, registra un tendenziale aumento della capacità delle imprese dell’area euro nel gestire i rischi Esg, cioè legati all’ambiente, agli aspetti sociali e a quelli del governo delle imprese. A livello settoriale, l’esposizione ai rischi Esg è in media più elevata per le utilities e per i produttori di energia rispetto alle società del manifatturiero o dei servizi.
In Italia, gli Esg Risk Scores sono in linea con i valori che si registrano nei Paesi dell’eurozona, anche se l’esposizione delle imprese finanziarie ai rischi Esg è in media più elevata rispetto alle società non finanziarie.
Il Rapporto 2023 include un focus sulle società quotate in Italia, finalizzato a verificare se l’Esg risk score e l’Esg Refinitiv rating (una misura della performance Esg delle società) siano correlati con alcune delle principali caratteristiche delle imprese (come performance, volatilità, liquidità, leva, capitalizzazione, price to book value o price on earnings). Dal focus emerge che il gruppo di imprese che presentano un punteggio di sostenibilità più elevato è rappresentato dalle imprese con maggiore liquidità e capitalizzazione, mentre non si registrano differenze significative fra i due gruppi in termini di performance, volatilità e valutazioni di mercato.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Al via i Laboratori Digitali di UniCredit

ROMA (ITALPRESS) – Il prossimo 20 novembre si svolgeranno in 120 filiali UniCredit, in tutto il territorio nazionale, i Laboratori Digitali. L’iniziativa è dedicata a tutti i clienti della banca e ha lo scopo di portarli a familiarizzare in autonomia e sicurezza con gli strumenti digitali che UniCredit mette a disposizione, in coerenza con l’obiettivo strategico dell’istituto di coltivare e diffondere un Digital mindset.
“Con questa iniziativa – sottolinea Remo Taricani, Deputy Head of Italy di UniCredit – ci proponiamo di promuovere un nuovo approccio: non solo utilizzare il digitale ma viverlo nella quotidianità, accompagnando i clienti nella scoperta delle potenzialità offerte dai nostri strumenti, che rendono possibile effettuare operazioni in modo semplice, veloce e sicuro. In un mondo in costante evoluzione, in cui la tecnologia ha modificato lo stile di vita di tutte le generazioni, in UniCredit offriamo la possibilità di vivere una rinnovata customer & employee experience, dove la Banca Digitale è un canale aggiuntivo per rispondere al meglio ai diversi bisogni finanziari”.
In parallelo ai Laboratori Digitali, infatti, le educatrici e gli educatori di Banking Accademy – ESG Italy di UniCredit saranno impegnati in aula, il 20 novembre e nelle settimane successive, presso sedi esterne alla Banca, col progetto OfficinaDigitale, una serie di lezioni sugli strumenti digitali a supporto dei pagamenti on line o da remoto, al fine di consentire a tutti un utilizzo consapevole e in sicurezza.
“Il digitale – ha aggiunto Remo Taricani – è da sempre tra gli argomenti al centro delle attività formative della nostra Banking Academy – ESG Italy. Quest’anno in soli 8 mesi abbiamo coinvolto 120.000 partecipanti in lezioni su banca e finanza, digitalizzazione, sostenibilità, ESG, cultura d’impresa. Sul tema della digitalizzazione, in particolare, la Banking Academy promuove Officina Digitale per la popolazione con bassa cultura digitale e abbiamo già ottenuto risultati significativi. L’ultima edizione ha visto la partecipazione di 5.000 persone, in particolare over 65”. OfficinaDigitale è un percorso di educazione finanziaria che offre anche approfondimenti su come funziona Internet, sugli acquisti on line, sulle frodi più ricorrenti e sulle cautele da osservare.

– Foto ufficio stampa UniCredit –

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Cybersecurity, nasce prima scuola alta formazione “operativa” in Italia

ROMA (ITALPRESS) – Investire su giovani talenti ed eccellenze, garantendo una formazione di qualità con un approccio unico, per creare le professioni del futuro. E’ questa la filosofia di DEAS, che ha presentato la sua Scuola di Alta Formazione sulla sicurezza cibernetica. I corsi, rivolti al personale militare e ai civili, sono validati e certificati dalle Forze Armate. Inoltre, sono trasversali e capaci di rispondere alle esigenze di formazione e addestramento in costante evoluzione. La loro caratteristica comune è il modello: il training operativo. Il frequentatore, infatti, non solo si prepara in ambito teorico e pratico, ma viene anche messo in grado di poter operare da subito, grazie alle attività svolte su problematiche e casistiche reali, gestite insieme a professionisti del settore.
“Il tema cyber a 360 gradi, inteso come warfare, crime, security and resilience è protagonista di uno scenario sempre più complesso di cui ‘la mitigazione dei rischi emergentì non può essere rimandata o evitata. L’unico rimedio è proteggersi e assicurare una adeguata sicurezza informatica – ha spiegato il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago nel suo intervento -. E’ necessario un approccio proattivo, che si può racchiudere nel termine ‘fare sistemà. Una necessità che deve concretizzarsi per mettere a disposizione dell’Italia il meglio delle tecnologie e delle intelligenze, realizzando strette sinergie tra il settore pubblico e privato in grado di coinvolgere le pubbliche amministrazioni, le università i cittadini e le aziende per far sì che ciascuno di loro si senta parte di un ingranaggio per concorrere al raggiungimento degli obiettivi in tema di sicurezza cibernetica. Quindi investimenti, cultura, consapevolezza e comportamento conseguente sono le chiavi per iniziare un percorso decisamente più appropriato per una sicurezza globale. La formazione come quella che oggi è presentata, è di vitale importanza, per creare esperti di settore di qualità, che possano essere sia vigili che partecipi attivamente alla generazione di una cyber resilienza e che possano a loro volta trasmettere le skills ricevute con l’esperienza maturata nel settore. Questo è l’investimento più importante, quello sulle risorse umane, il bene più prezioso, i cervelli, i cuori pulsanti di uomini e donne della Nostra Difesa – ha concluso Perego -, che sono e saranno sempre il nostro orgoglio”.
Sulla stessa linea il presidente del Ce.S.I e consigliere per le Politiche di Sicurezza e di Contrasto al Terrorismo del ministro della Difesa, Andrea Margelletti, il quale nel suo intervento ha sottolineato che “noi oggi non abbiamo bisogno di soluzioni, abbiamo bisogno di persone. Individui, che sappiano fare il proprio mestiere e, come nelle forze armate dove la tradizione vuol dire conoscenza, spargano questa conoscenza. La conoscenza è consapevolezza. Noi possiamo affrontare i problemi sono se ne comprendiamo il perimetro e soprattutto le dinamiche”. A conferma delle parole di Margelletti, il professor Giuseppe Anastasi, delegato del rettore per la Transizione Digitale e Direttore del CrossLab per la Trasformazione Digitale dell’Università di Pisa con cui DEAS ha sottoscritto una partnership, nel corso del suo intervento ha citato un rapporto Clusit in cui si rileva che “nell’ultimo anno il numero di cyber “attacchi denunciati in Italia è aumentato del 40%, mentre su scala globale dell’11. Negli ultimi 5 anni gli attacchi sono aumentati del 300% contro il 61 su base globale – ha aggiunto -. In Italia c’è una tendenza preoccupante in crescita, che vede il Paese subire il 9,6% di tutti gli attacchi a livello globale”.
“DEAS è al fianco della Difesa e delle istituzioni per la sicurezza del Paese, anche sul versante della formazione – ha aggiunto Stefania Ranzato, amministratore unico dell’azienda -. La Scuola di Alta Formazione è un modello di partnership tra pubblico e privato, che accrescerà le conoscenze e le competenze della Difesa e della Pubblica Amministrazione. La presenza oggi del Sottosegretario Perego di Cremnago, dei vertici militari e dei rappresentanti del mondo accademico ci rendono orgogliosi e confermano che siamo sulla strada giusta, spingendoci allo stesso tempo a fare ancora meglio nel prossimo futuro”.
Hanno partecipato alla presentazione della Scuola di Alta Formazione di DEAS il sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago; il capo dello Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di Corpo d’Armata Pietro Serino; il capo di Stato maggiore della Marina, l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino; Andrea Margelletti, presidente del Ce.S.I e consigliere per le politiche di sicurezza e di contrasto al terrorismo del Ministro della Difesa; Marco Macchia, pro-rettore dell’Università di Pisa; Giuseppe Anastasi, delegato del rettore per la transizione digitale e direttore del CrossLab per la trasformazione digitale, Università di Pisa, e l’ammiraglio di squadra Pietro Luciano Ricca, responsabile della Formazione Deas e direttore della Scuola di Alta Formazione.

– Foto ufficio stampa Deas –

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Open Fiber, in alta quota la fibra per la Coppa del Mondo di sci

VALTOURNENCHE (ITALPRESS) – Corre veloce la connessione alla Coppa del Mondo di sci di Cervinia. Open Fiber, principale operatore italiano per la realizzazione delle reti in fibra ottica, ha rinnovato l’accordo con Cervino Spa in occasione della Coppa del Mondo di sci alpino Matterhorn Cervino Speed Opening 2023, per portare la banda larga per le discese in programma sulla Gran Becca dall’11 al 19 novembre.
Grazie alla posa della rete ultraveloce di Open Fiber si potrà navigare sul web “con grande affidabilità e bassa latenza durante tutta la manifestazione”, sottolineano gli organizzatori.
“Open Fiber è Connectivity partner della Coppa del Mondo di sci 2023 a Cervinia – afferma Matteo Diano, Field manager Open Fiber -. E’ un’ottima occasione per farci conoscere dai cittadini e dalle imprese presenti sul territorio. Il nostro progetto a banda ultralarga in fibra ottica ad oggi prevede il rilegamento di 68 comuni in Valle d’Aosta e ha già raggiunto oltre 26.000 unità immobiliari. La nostra connessione a dieci gigabit garantisce una grande velocità e sicurezza a questo evento”
La Coppa del Mondo di sci è un evento importante per la Valle d’Aosta e richiede l’utilizzo di una serie di infrastrutture e di tecnologie di elevata capacità. I dati devono correre veloci anche ad alta quota, la connettività deve essere sicura e i flussi devono essere affidabili e dare garanzie agli organizzatori e al pubblico.
“La partnership con Open Fiber – sottolinea Maximilian Noussan, Marketing e comunicazione Cervino SpA – ci ha permesso di fare accedere gli ospiti della Cervino Spa e della Matterhorn Cervino Speed Opening a Internet a una velocità di 10 Gigabit al secondo. E’ stata un’impresa, sia dal punto di vista logistico che organizzativo, ma siamo riusciti a creare una infrastruttura e a dare questo servizio ai nostri ospiti”.
La connessione ultraveloce e a banda garantita è stata messa a disposizione anche della sede del Cervino SpA, del media center e del Padiglione Eventi. Una prova che ha fatto toccare con mano quello che potrà essere il futuro, anche delle terre alte.
“La Fondazione Gran Becca – dice Riccardo Castellaro, vicepresidente della Fondazione Gran Becca – è un’emanazione del Comune di Valtournenche che si occupa di tutti gli eventi ufficiali e non, che sono collegati al Matterhorn Cervino Speed Opening. Si tratta di una manifestazione mondiale di grande importanza transfrontaliera con una collaborazione tra Italia e Svizzera e con tanti eventi di streaming durante le due settimane di eventi. L’aiuto e l’appoggio del nostro Connectivity Partner Open Fiber negli ultimi due anni è stato davvero fondamentale”.

– Foto col/Italpress –

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