Hi-Tech & Innovazione

Clima, piattaforma svela in tempo reale l’origine degli eventi estremi

ROMA (ITALPRESS) – Mentre il mondo affronta le sfide crescenti del cambiamento climatico, un team internazionale di ricercatori ha lanciato una piattaforma all’avanguardia per affrontare direttamente una delle domande più pressanti: fino a che punto il cambiamento climatico modifica gli eventi meteorologici estremi?
Il recente rapporto del Gruppo Intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Intergovernmental Panel on Climate Change – IPCC) ha sottolineato l’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico globale, evidenziando un’accelerazione dei fenomeni estremi e il loro impatto sugli ecosistemi vitali e sulla società. In questa cornice, il team dei ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS), l’Università svedese di Uppsala e il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (ICTP) di Trieste, si è concentrato su alcuni eventi estremi avvenuti questa estate come la tempesta extratropicale Poly che ha colpito l’Europa centrale, l’eccezionale ondata di calore Cerberus che ha investito il Mediterraneo centrale e le intense precipitazioni di fine agosto sulle isole del Mediterraneo e nel Nord Italia.
“L’obiettivo principale del progetto è fornire una rapida analisi del ruolo del cambiamento climatico e della variabilità naturale in un evento estremo meteorologico, con un’attenzione particolare a specifici fenomeni quali cicloni, ondate di calore e intense precipitazioni – spiega Tommaso Alberti, ricercatore dell’INGV -. Ciò permette di ottenere informazioni chiare e precise sulle influenze delle emissioni antropogeniche sull’evento estremo, offrendo una prospettiva rapida immediatamente dopo l’evento, nonchè una descrizione e discussione più tecnica quando esso si è concluso”.
ClimaMeter, con una rappresentazione grafica, fornisce una visione chiara e dettagliata sull’origine naturale o antropica dell’evento estremo. In tal modo, si offre un tool facile da consultare per capire la dimensione spesso sottovalutata del cambiamento del clima.
“La piattaforma appena lanciata rappresenta un passo significativo verso una comprensione più profonda del legame tra il cambiamento climatico e gli eventi meteorologici estremi. Alimentiamo il database con eventi estremi avvenuti negli anni scorsi e contiamo di fornire, utilizzando dati in tempo reale di pressione alla superficie terrestre, velocità del vento, quantità di precipitazioni e temperatura, ottenute dal MSWX, un database con i parametri meteorologici ad alta risoluzione temporale, offrendo una base solida per analisi future e per le previsioni”, aggiunge il ricercatore. “La nostra metodologia si basa sulla ricerca di condizioni meteorologiche simili a quelle che hanno causato l’evento estremo di interesse utilizzando i dati disponibili nella cosiddetta ‘era satellitarè, vale a dire il periodo a partire dal 1979 ovvero da quando sono diventate disponibili osservazioni diffuse delle variabili climatiche dai satelliti. Analizziamo separatamente i primi decenni dell’era satellitare (1979-2000, “passato”) e i decenni più recenti (2001-2022, “presente”) e, poi, li confrontiamo per capire come sono cambiate le condizioni meteorologiche selezionate tra i due periodi e se tali cambiamenti sono probabilmente dovuti alla variabilità climatica naturale o al cambiamento climatico antropogenico. Utilizzando dati storici e non simulazioni di modelli numerici, abbiamo la possibilità di avere il quadro rapido e riproducibile degli effetti”, prosegue Tommaso Alberti.
La piattaforma è raggiungibile all’indirizzo https://www.climameter.org/home dove vi sono informazioni dettagliate e intuitive a beneficio di tutti: comunità scientifica, professionisti dell’informazione, autorità istituzionali e cittadini.
“Nel futuro la piattaforma potrà essere utilizzata per fornire informazioni fondamentali per l’elaborazione delle strategie di mitigazione e l’adattamento agli effetti in continua evoluzione del cambiamento climatico”, conclude Alberti.

– foto ufficio stampa Ingv –
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Digital Angels, Stefano Ragugini nuovo direttore Relazioni Esterne

ROMA (ITALPRESS) – Digital Angels, agenzia integrata di marketing e comunicazione digitale, con sedi a Roma, Milano ed Amsterdam, annuncia l’ultimo ingresso nel suo team di leadership. Stefano Ragugini entrerà in agenzia in qualità di Direttore delle Relazioni Esterne, portando una vasta competenza nella costruzione e nel mantenimento delle relazioni, un passo importante per la crescita e la reputazione dell’agenzia.
Stefano Ragugini, ternano classe ’79, è attivo da quasi 20 anni nel settore del public affair e dell’advocacy. Dopo la laurea in Scienze politiche, inizia la sua carriera professionale a Reti, società di lobbying e public affairs, fondata da Claudio Velardi dove ha lavorato per 12 anni sviluppando relazioni strategiche con stakeholder e policy maker chiave, acquisendo competenze nella gestione delle dinamiche relazionali e istituzionali. Successivamente ha supportato la crescita e lo sviluppo del progetto editoriale Formiche, fondato da Paolo Messa, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Operativo per 5 anni.
Ragugini “porterà la sua competenza nella costruzione e nel mantenimento di relazioni solide e durature, una risorsa strategica per Digital Angels nella sua missione di crescita e consolidamento nel mercato – si legge in una nota -. Il nuovo direttore sarà anche responsabile dello sviluppo e del mantenimento di relazioni con importanti stakeholder, tra cui partner strategici, grandi aziende tecnologiche, università ed istituzioni, al fine di consolidare e ampliare le partnership esistenti dell’agenzia e promuovere l’innovazione nel settore digitale”.
“Sono felice di poter cogliere questa nuova e importante sfida professionale. Digital Angels è un’azienda giovane e dinamica che rappresenta già una certezza nel panorama nazionale e un’eccellenza nel settore della comunicazione digital.
Pag. 1 di 2 Cercherò, attraverso l’esperienza e le competenze acquisite in questi anni, di portare un valore aggiunto.
Ringrazio il founder, Piermario Tedeschi, per la fiducia riposta in me e i colleghi per l’accoglienza. Spero di poter contribuire ulteriormente allo sviluppo delle relazioni dell’azienda e all’aumento della sua awareness. In un mondo che sta cambiando velocemente e in cui si sta perdendo l’attenzione verso l’altro, sono certo che sia un valore aggiunto quella curiosità innata che ci porta a conoscere e scoprire nuove persone e realtà.
Ogni incontro che facciamo acquista significato e più è intenso lo scambio, più è grande il significato che lo stesso acquisisce.
La possibilità di interagire con persone che contribuiscono ad accrescere il sapere e la conoscenza è il segreto del mio lavoro”, dichiara Stefano Ragugini, External Relations Director di Digital Angels.
“Sono entusiasta di dare il benvenuto a Stefano in DAs. La sua esperienza rafforzerà ulteriormente la nostra capacità di supportare i Clienti corporate ed altamente strutturati e di partecipare a tavoli di lavoro sempre più complessi e di contenuto strategico. Ci aiuterà a restituire sempre più valore ai nostri Very Important Clients con competenze, network di qualità e incontri di business”, dichiara Piermario Tedeschi, Managing Director di Digital Angels.

– foto ufficio stampa Digital Angels –

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Unioncamere, al via una piattaforma per chi vuole mettersi in proprio

ROMA (ITALPRESS) – Almeno 300mila persone in Italia, ogni anno, decidono di mettersi in proprio, dando vita a una impresa. Un numero cospicuo che, però, potrebbe anche essere maggiore se tanti aspiranti imprenditori, giovani e meno giovani, disoccupati in cerca di un lavoro o occupati scontenti della propria attività, potessero accedere facilmente a un servizio di supporto e orientamento adeguato alle proprie necessità. A questa necessità intende rispondere SNI-Servizio Nuove Imprese, la piattaforma delle Camere di commercio, realizzata e tenuta a battesimo oggi da Unioncamere, che intende accompagnare – con servizi virtuali e presenze reali – gli aspiranti imprenditori nella grande avventura di dar vita a una nuova impresa.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Lenovo presenta il super laptop Legion 9i per il gaming

ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Lenovo Legion 9i si propone come un laptop gaming di lusso con grande potenza. Queste le sue caratteristiche principali: processore Intel Core i9-13980HX di 13ma generazione; GPU Laptop NVIDIA GeForce RTXÖ4090; RAM da 32 o 64 Gb, memoria fino a 2 Tb; sistema di raffreddamento a liquido integrato Legion Coldfront che consente di erogare un una potenza termica fino a 230W con un peso di soli 2,56 kg; sistema di raffreddamento ad aria a tripla ventola ottimizzato dall’intelligenza artificiale con 6.333 singole prese d’aria;
display da 16 pollici configurabile fino a Lenovo PureSight 3.2K Mini-LED 16:10 con frequenza di aggiornamento a 165 Hz. E rapporto screen-to-body al 94%. In Lenovo Legion 9i la funzionalità Smart FPS del chip LA-2 AI si interfaccia direttamente con il display per monitorare i fotogrammi al secondo. E regolare così automaticamente la potenza della GPU e della CPU, garantendo il massimo FPS indipendentemente dallo scenario di gioco. Il chip inoltre sincronizza l’illuminazione con Legion Spectrum RGB presente nelle strisce attorno alla tastiera e sullo chassis inferiore. Oltre che sul logo Legion della cover superiore e nella tastiera Lenovo TrueStrike RGB. Il tutto secondo le immagini sullo schermo, coinvolgendo al massimo il giocatore nell’esperienza di gioco. Inoltre, il software Tobii Horizon fornisce il tracciamento del movimento della testa.
In mobilità il laptop gode di una batteria da 99,99 Wh che può essere alimentata tramite l’adattatore Slim da 330W o Type-C da 140W, entrambi inclusi nella confezione. La connettività Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.3 è fornita dalla scheda Wi-Fi Filogic 380 di MediaTek con una velocità wireless fino a 6,5 ??Gbps. Come gli altri laptop Lenovo Legion, Lenovo Legion 9i viene fornito con Windows 11 e un abbonamento di 3 mesi a Xbox Game Pass Ultimate. Nahimic by SteelSeries offre un vantaggio in più nei giochi attraverso un audio 3D coinvolgente che consente ai giocatori di sentire i compagni di squadra in modo più chiaro, aggiungendo allo stesso tempo la consapevolezza spaziale che è così fondamentale per affrontare le competizioni. Per lo streaming ci sono il bilanciamento facilmente regolabile e i controlli EQ. Inoltre Legion Arena riunisce i giochi posseduti su più piattaforme consentendo ai giocatori di selezionare i titoli da un’unica libreria. E il supporto opzionale Lenovo Premium Care permette supporto tecnico avanzato a domicilio e controllo preventivo dello stato del Pc.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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All’Ifa di Berlino le ultime frontiere della tecnologia

BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – L’edizione 2023 dell’Ifa conferma l’evento berlinese come la più grande vetrina commerciale dell’elettronica di consumo in Europa. Dalla cover per smartphone antiproiettile, allo schermo a led trasparente l’offerta proposta ai visitatori e ai buyer è impareggiabile.
Sono oltre 2000 le aziende presenti, tra cui una trentina italiane soprattutto nel settore del gaming e degli accessori per smartphone. Nata nel 1924, l’Internationale Funkausstellung alle soglie del secolo di vita svolge una funzione industriale fondamentale, molto diversa dal Ces di Las Vegas, dove vengono presentati anche prodotti che poi non arrivano mai ai consumatori. Se l’evento in Nevada rappresenta infatti più un’opportunità alle startup per mettersi in vetrina, e per i grandi gruppi di azzardare lanci di prodotti sperimentali, all’Ifa tutto o quasi ha un prezzo ed è in vendita già da questo mese.
A fare la parte del padrone in primis televisori di nuova generazione e definizione sempre più estrema ed estesa. Samsung ha presentato uno schermo da 130 pollici dal costo di circa 200mila euro, anche se la frontiera della casa coreana è il sistema 8K, qui “esteso” fino a 95 pollici, ma spesso meno di due centimetri. LG invece scommette ancora forte sull’Oled, e porta un display da 97 pollici dotato della trasmissione wireless video e audio in tempo reale fino a 4K 120Hz, che consente di “immagazzinare” decoder e cavi dove si vuole in casa, lasciando il televisore puro, con il solo cavo di alimentazione da nascondere. Estremi di design, come lo schermo trasparente presentato da CHiQ. Nato per vetrine e punti informativi, è disponibile in varie grandezze e letteralmente, consente di vedere cosa c’è dietro la TV.
Il record di grandezza però spetta ad Hisense che ha portato uno schermo da 200 pollici, ma ancora meglio possono fare i proiettori The Freestyle 2nd Generation di Samsung. Grazie a un software, infatti, se ne possono infatti integrare fino a quattro, proiettando così immagini di migliore qualità, su superfici più ampie e con formati di ogni tipo. Al contrario se si ha bisogno di un monitor portatile, LG propone lo StandbyME, che si richiude in una valigetta è può essere utilizzato in campeggio, ma anche lavorativamente in un cantiere piuttosto che in un meeting.
Passando a quello che una volta era il settore del “bianco”, in cui l’Italia era leader globale nel XX secolo, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale stanno facendo un ingresso fragoroso. Ci sono infatti frigoriferi Samsung con telecamera in grado di segnalare cosa manca, ma anche di “leggere” la qualità del cibo e organizzare di conseguenza i piatti che si possono cucinare, scegliendo tra 160mila ricette disponibili nell’app Food. AEG presenta all’Ifa una lavastoviglie robotizzata, che solleva meccanicamente i carrelli di carico delle stoviglie. Molta attenzione viene dedicata all’ambiente nel settore delle lavatrici, con filtri dedicati alle microplastiche, lavaggi dei vestiti a basse temperature e sistemi in grado di lavorare in autonomia, compreso l’inserimento del detersivo.
All’Ifa poi fioccano anche le curiosità. L’azienda belga Iriscan ha sviluppato software e hardware per velocizzare la trasformazione in digitale dei testi cartacei, di tutti i tipi, dai periodici ai libri. Basta sfogliare sotto i lettori e il testo diventa un file di word in pochi secondi. La cinese Pitak ha invece messo in commercio una cover per smartphone iper-resistente in fibra di aramide, che può rimbalzare addirittura i proiettili, nel caso capiti. Le powerbank Sharge sono invece al momento le più avanzate: gestiscono ben 25.600 mAh con un hardware interno in grado di ricaricare al meglio ogni device collegato.
Tineco ha invece presentato l’aspirapolvere Pure One Station, che grazie al filtro H13 HEPA a 5 strati, cattura al 99,99% delle particelle di polvere di 0,3 micrometri, ed ha un serbatoio dello sporco Eco da 3 litri in grado di contenere sufficienti per ben 60 giorni, riducendo la frequenza di svuotamento. All’Ifa spazio anche ai monopattini, con Navee che ha presentato il S65C dotato di un avanzato sistema a doppie sospensioni anteriori e posteriori, che offre grande stabilità su qualsiasi terreno e 65 km di autonomia. In arrivo poi a breve anche un modello con ruote tassellate larghe, quasi da off road.
Grande attenzione è poi stata dedicata anche alle energie alternative, LG ha portato all’Ifa una vera e propria casa interamente attrezzata con tutte le sue tecnologie a minor impatto, alimentata solo con pannelli fotovoltaici.
Lo Smart Cottage è un’unità abitativa a tutti gli effetti, dove grazie a una pompa di calore di ultima generazione si alimentano riscaldamento o raffreddamento e si offre acqua calda, elettrodomestici a basso impatto riducono i consumi, la connettività fa il resto. Trasportabile, smontabile e adattabile, è una soluzione offerta per le zone dalla rapida espansione demografica, ma anche la soluzione per le aree dove avvengono terremoti o catastrofi naturali, per offrire una casa temporanea.

– foto xb2/Italpress –

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Il rientro a scuola e i trend tecnologici del futuro

MILANO (ITALPRESS) – Il rientro a scuola è per tutti un momento particolarmente importante: finiscono le vacanze estive e si torna lentamente ai ritmi della vita di tutti i giorni, tra compiti da finire e acquisto di libro e materiale scolastico. Ma come si svolgerà questo “rituale” nel futuro? Sarà ancora necessario comprare penne, matite, quaderni o indossare una cartella? Si studieranno le stesse materie anche tra trent’anni?
GoStudent, piattaforma di ripetizioni online, ha analizzato questo fenomeno attraverso un rapporto dal nome “La fine della scuola come l’abbiamo sempre conosciuta: il mondo dell’istruzione nel 2050”, realizzato insieme alla nota professoressa e futurista Tracey Follows, nominata da Forbes tra le Top 50 female Futurists in the world.
La tecnologia svolgerà sicuramente un ruolo centrale nel continuo progresso dell’istruzione, con fattori come l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale che comporterà una personalizzazione dell’apprendimento. Entro il 2050, ad esempio, attraverso i cervello-computer gli studenti saranno in grado di assimilare conoscenze immediate e gli insegnanti potranno adottare un approccio più olistico verso i ragazzi focalizzandosi non più nell’impartire nozioni ma avendo un occhio di riguardo sulla loro salute e il loro benessere.
I ragazzi in Italia, secondo il Future of Education Report 2023 redatto da GoStudent, sono tra i più desiderosi di tecnologia nelle rispettive scuole con il 79%, secondi solo alla Spagna e davanti a Regno Unito, Francia e Germania.
Al contempo, però, c’è poca fiducia che l’Italia possa adeguarsi in futuro a queste novità: circa 2 studenti su 10 faticano a credere di avere più AI o più realtà virtuale per l’apprendimento.
Tracey Follows, futurista, autrice e visiting professor in Digital Futures and Identity, ha condiviso le sue intuizioni: “Con i rapidi progressi tecnologici, siamo sull’orlo di un’esplosione tecnologica che cambierà il modo in cui opera il mondo intero. L’istruzione sarà l’epicentro di questo cambiamento. Il passaggio all’apprendimento immersivo, alla personalizzazione basata sull’intelligenza artificiale e al monitoraggio continuo è destinato a rivoluzionare il modo in cui apprendiamo e ci adattiamo”.
Di conseguenza anche il rientro a scuola, per come lo conosciamo, sarà un lontano ricordo.
Nel 2050, ad esempio, l’apprendimento non sarà più guidato dalle materie a cui le scuole danno la priorità, ma sarà guidato dalle passioni dello studente e i programmi di studio verranno adattati secondo gli interessi dei ragazzi. Non solo, grazie a test genetici vi sarà la possibilità di intercettare le materie a cui si è più predisposti. Le lezioni saranno tenute sia dal vivo da insegnanti professionisti e accademici ma anche all’interno di un mondo completamente immersivo. Gli stessi genitori in Italia si rendono conto dell’importanza del Metaverso per scopi educativi: il 69% di loro ha mostrato particolare interesse verso questa tecnologia.
“Alcuni docenti in Italia hanno fatto tesoro del supporto ricevuto dai sistemi informatici o dall’AI, integrandoli al loro approccio educativo; altri invece hanno assunto una posizione di maggiore chiusura e rifiuto nei confronti di essi, a discapito degli studenti che invece sembrano apprezzarli – ha affermato Ester Tinaglia, Tutor italiana dell’anno del 2022 secondo GoStudent -. Ogni giorno mi rendo conto del bisogno degli studenti di conoscere meglio gli strumenti tecnologici che adoperano: quando discutono di temi attuali come cyberbullismo, fuga dei dai dati in rete, rapporto uomo-macchina e nuove tecnologie si appassionano e tirano fuori delle idee brillanti”.
Nei prossimi 30 anni, ogni lavoro diventerà in qualche modo un lavoro tecnologico. Di conseguenza sebbene l’informatica, la programmazione e l’analisi dei dati siano già in crescita, costituiranno invece la base di tutti i corsi di formazione. La maggior parte degli studenti avrà una conoscenza di base in tutte queste materie.
“Con l’ascesa della tecnologia, e dell’intelligenza artificiale in particolare – spiega Felix Ohswald, CEO e co-fondatore di GoStudent -, lo spazio dell’istruzione è destinato a cambiare ancora una volta in modo significativo, poichè l’accessibilità e la personalizzazione si combinano. Per continuare attivamente a plasmare il futuro del modo in cui gli studenti apprendono, dobbiamo abbracciare ciò che ci aspetta. Siamo entusiasti di vedere come si evolverà l’istruzione e cosa significa per noi mentre continuiamo nella nostra missione di reinventare l’istruzione”.

– Foto ufficio stampa GoStudent –

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Samsung, con SmartThings case sempre più connesse e sostenibili

BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Una casa più connessa, è anche una casa più sostenibile. E’ questo il messaggio che Samsung Electronics rilancia in occasione di IFA 2023, la più importante fiera europea dedicata all’elettronica di consumo, che si apre domani a Berlino. In un’anteprima riservata alla stampa cui Italpress ha partecipato, l’azienda coreana ha infatti presentato alcune interessanti novità legate al suo ecosistema SmartThings. Oggi sono 285 milioni gli utenti già in grado di gestire attraverso i vari devices Samsung un numero crescente di funzioni legate alla vita domestica di tutti giorni. Smartphone, pc e televisioni in primis, ma anche lavatrici, frigoriferi, forni e condizionatori. Che non devono per forza essere Samsung, attraverso l’App infatti sono accessibili anche i devices di tutti i produttori del mondo. Questo grazie alla piattaforma Matters, cui aderiscono oltre 300 produttori globali.
Il perchè è presto detto: secondo una ricerca presentata da Samsung, sette consumatori su dieci (71%) concordano sul fatto che la tecnologia abbia un impatto positivo sulla vita quotidiana, compresi le modalità di interazione con amici e familiari, la gestione delle faccende domestiche e anche gli hobby. A questi aspetti si aggiunge la sicurezza delle abitazioni.
Controllare la casa mentre si è assenti (54%), sentirsi più sicuri quando si è a casa da soli (39%) e tenere al sicuro la propria famiglia quando si è fuori casa (39%) sono considerati i principali vantaggi della tecnologia smart. Ecco perchè SmartThings coinvolge anche Yale, che grazie a Linus Smart Lock e Smart Opener per cancelli e garage, consente di bloccare porte e cancelli a distanza tramite l’app.
SmartThings però si è anche messa a cucinare. L’app Samsung Food è in grado di condividere e salvare le nuove ricette, pianifica i pasti e aiuta a cucinare. Sarà disponibile in 104 Paesi e otto lingue – italiano incluso – mettendo a disposizione degli utenti una buona parte del patrimonio di conoscenze alimentari di tutto il mondo e 160mila ricette. L’applicazione invierà in tempo reale il tempo di cottura e la temperatura al forno Samsung compatibile. Non solo, nel 2024, grazie alla tecnologia Vision AI, Samsung Food potrà anche utilizzare le foto scattate ai pasti per verificare le informazioni nutrizionali, riconoscere gli ingredienti e consigliare le ricette migliori per cucinarli.
Ma come fanno queste tecnologie a migliorare la sostenibilità? Gli esempi sono molti. Ad esempio i sistemi di aria condizionata e delle pompe a calore, sempre più diffuse, possono essere gestiti da remoto e attivarsi a seconda delle varie condizioni meteo, scegliendo le fasce orarie in cui l’energia costa meno. Si tratta di temi sono fondamentali anche per i consumatori, dal momento che oltre tre quarti (77%) sono alla ricerca di prodotti tecnologici che consentano di risparmiare energia, non solo per una questione economica, ma anche per la tutela dell’ambiente. Due terzi dei consumatori (67%) ritiene inoltre importante che il proprio dispositivo sia in grado di connettersi a un’applicazione che consenta di monitorare e ridurre il proprio consumo energetico. In questa direzione va SmartThings Energy, che può aiutare gli utenti a ottimizzare l’energia utilizzata, con picchi per le lavatrici fino al 70%, utilizzando acqua fredda anzichè tiepida. Sempre in tema di lavatrici, Samsung ha siglato una partnership con Ocean Wise e Patagonia, incentrata sulla dispersione delle microfibre, che grazie al filtro esterno delle lavatrici Less Microfiber si riduce fino al 98% le emissioni. Sempre con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale gli smartphone Samsung Galaxy Z Flip5 e Fold5 e la serie Galaxy Tab S9 sono realizzati con materiali riciclati, tra cui alluminio, vetro e plastica provenienti da reti da pesca, barili d’acqua e bottiglie in PET abbandonate negli oceani. Anche Galaxy Watch 6 è realizzato con plastica riciclata post-consumo.

– Foto xb2/Italpress –

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Enel Grids, design e innovazione per una rete elettrica più sostenibile

ROMA (ITALPRESS) – Una rete elettrica sempre più efficiente, sostenibile e in armonia con l’ambiente e le comunità locali: un obiettivo raggiungibile, se all’innovazione si accompagna un approccio aperto e collaborativo, come dimostrano i risultati della challenge sul design delle cabine primarie lanciata da Enel Grids. Il rinnovamento della rete di distribuzione elettrica passa da un’infrastruttura che sappia coniugare design innovativo, integrazione con il paesaggio urbano, sicurezza e flessibilità. Elemento centrale all’interno di un sistema elettrico, la cabina primaria ha il compito fondamentale di trasformare l’energia ricevuta dalla rete di Trasmissione Nazionale dalla alta alla media tensione, così da distribuirla capillarmente a cittadini e imprese.
In questo contesto si pone il progetto vincitore “New Energies”, che ha proposto un sistema multifunzionale pensato per sfruttare al meglio tutti gli elementi naturali – sole, luce, vento e acqua piovana – e abbinare all’efficienza energetica delle cabine il migliore rapporto tra investimenti e benefici economici, ambientali e sociali. Un sistema versatile che risponde all’esigenza di innovare l’infrastruttura elettrica e renderla più resiliente anche in virtù di un’impronta sostenibile lungo tutto il suo ciclo di vita, in grado di facilitare l’integrazione delle fonti di energia rinnovabili e accelerare il percorso del Paese verso una maggiore elettrificazione.
Il progetto vincitore “New Energies” presenta numerose soluzioni concepite in un’ottica di efficienza e sostenibilità: i pannelli solari alloggiati sul tetto, il pavimento poroso che permette la penetrazione di acqua piovana ed evita il formarsi delle isole di calore, la recinzione a onda composta da una griglia modulare che fa entrare la luce e il vento, fino ad arrivare alla rigenerazione vegetale attorno alla cabina attraverso il metodo Miyawaki, che prevede la piantumazione di specie autoctone più piccole al di sotto di alberi più alti. La challenge rientra nella più ampia strategia di Enel Grids in chiave di riprogettazione degli elementi essenziali delle reti di distribuzione elettrica; un percorso che, dopo aver coinvolto design e struttura di contatori, cassette stradali, cabine secondarie e sostegni per linee elettriche – tutti rivisti alla luce delle nuove esigenze di circolarità e sostenibilità economica, ambientale e sociale – punta ora a trovare una nuova veste a strutture importanti e complesse come le cabine primarie.
– foto ufficio stampa Enel-
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