Hi-Tech & Innovazione

Negli hotel ecosostenibilità e tecnologia vanno di pari passo

ROMA (ITALPRESS) – “Viaggiare green vuol dire porre attenzione a tutto ciò che si può evitare con i propri comportamenti e i propri atteggiamenti: nell’hotellerie, l’impegno è massimo. Si punta sulle nuove strutture che hanno una facilità maggiore nell’approccio alla sostenibilità, mentre nelle strutture preesistenti – che stanno cercando di recuperare terreno – l’obiettivo è anche sensibilizzare il cliente ad avere un approccio più ecosostenibile”. Lo ha detto all’agenzia Italpress Andrea Spalletti Trivelli, brand ambassador del gruppo SLH e proprietario di Villa Spalletti Trivelli. “L’innovazione ci sta dando una grossa mano perchè ci permette di tagliare molti sprechi e di dare alle camere un approccio sostenibile”, puntando su “una raccolta differenziata fatta come si deve e su collaborazioni con brand che vanno a ridurre il loro impatto sull’ambiente, cercando di farli anche conoscere al cliente”, spiega.
Come sarà l’hotel del futuro? “L’innovazione aiuta gli hotel a facilitare il processo di prenotazione e ad attirare la clientela ‘giustà che apprezzerà quella struttura, permettendogli di apprezzare i servizi offerti tramite una comunicazione più veloce e snella”, continua. Le tecnologie “sono messe a disposizione dei nostri clienti per far sì che la loro esperienza sia ancora più immersiva: l’obiettivo è sempre semplificare loro la vita”. Sulle misure del governo per gli affitti brevi, si va verso la giusta direzione? “Non è una soluzione che risolve il problema alla radice ma sicuramente è un primo passo. Lo step successivo sarà implementare i controlli sulle licenze e sull’aspetto della sicurezza, che spesso viene sottovalutato in certe strutture, per far sì che chi ha tutte le carte in regola possa lavorare in serenità”, sottolinea.
Ad esempio “per una città come Firenze, il passo è breve perchè diventi una città fantasma: è il rischio che sta correndo anche Roma e, secondo me, queste nuove misure se ben applicate potranno ridare vita al centro di Roma, che purtroppo si è un pò svuotato”.

– foto Italpress –
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Gestione degli hotel, il digitale è ormai imprescindibile

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi pensare agli alberghi e al mondo digitale è un unicum: la maggior parte delle prenotazioni arriva da lì, la presenza nel mondo digitale è imprescindibile” e lo sviluppo di questo mondo “è continuo. Ormai anche le modalità con cui verifichiamo quello che accade nelle strutture è digitalizzato” e “il numero di prenotazioni, la spesa dell’ospite, i processi interni vengono monitorati tramite processi informativi. Bisogna stare al passo con i tempi”. Lo ha detto all’agenzia Italpress Giuseppe Marchese, CEO di Ragosta Hotels Collection. Ad esempio, la “chat box consente direttamente all’utente di interagire con la struttura, 365 giorni e h24”, spiega. “Ma anche i processi più semplici, quelli che una volta si facevano a mano, oggi hanno un’intelligenza artificiale alle spalle che consente soprattutto di risparmiare tempo e di garantire all’ospite un servizio di qualità”, continua Marchese.
Sui prezzi, bisogna che “il rapporto sia corretto tra i servizi che vengono offerti e il target di utenti a cui ci si rivolge: le nostre sono strutture a 5 stelle, ubicate in location particolari come Roma, Taormina, la Costiera Amalfitana. Dobbiamo tanto a un territorio che ci garantisce di avere un privilegio in termini di benessere, dobbiamo tenere alta la bandiera dell’ospitalità italiana”, per questo “offriamo un servizio di livello” e “cerchiamo di tarare rispetto a ciò che siamo in grado di fare, ovvero la vendita di un’esperienza”, sottolinea.
“Tra le tante cose negative che ci ha lasciato il covid, ce ne sono anche alcune positive: abbiamo scalettato in maniera diversa le nostre esigenze, quindi oggi si è tolto l’effimero a favore dell’esperienza di viaggio” che è in cima “alle preferenze delle persone: quindi, agevolarle affinchè possano godere di un viaggio senza dover impegnarsi economicamente nell’immediato può essere una soluzione che aiuta il turismo”.
Invece, sulle iniziative del governo in merito agli affitti brevi nei centri storici, “ci sono due fattori: innanzitutto queste strutture stanno cannibalizzando il mercato” e “si pongono alla stregua di un servizio a 5 stelle, con una legiferazione a corredo che non è proprio identica alla nostra”, sottolinea.
In secondo luogo, “c’è un problema di occupazione di territorio” che ‘espellè “gli abitanti: oggi i centri storici si stanno spopolando. Più che una regolamentazione ‘contrò, bisogna regolamentare il sistema”, conclude Marchese.

– foto Italpress –
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Fifa-Fifpro, l’intelligenza artificiale contro gli insulti social

ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – In occasione della Giornata internazionale per il contrasto al discorso di odio delle Nazioni Unite, la Fifa ha presentato oggi una relazione sui livelli di abusi in rete nei confronti dei partecipanti della Coppa del Mondo Fifa Qatar 2022 basato sulle scoperte del servizio di tutela dei social media. La pubblicazione della relazione segue di appena qualche giorno l’incontro tra il presidente della Fifa, Gianni Infantino, e Vinìcius Jùnior, vittima di diversi scioccanti casi di razzismo con il suo club nel corso della stagione, per discutere sulla risposta del calcio al problema della discriminazione.
“La discriminazione è un atto criminale. Con l’aiuto di questo strumento, stiamo procedendo all’identificazione dei responsabili e li stiamo segnalando alle autorità affinchè siano puniti per le proprie azioni – ha dichiarato Infantino -. Ci aspettiamo anche che le piattaforme sociali riconoscano le proprie responsabilità e ci supportino nella lotta contro ogni forma di discriminazione. La nostra posizione è chiara: diciamo no alla discriminazione”.
David Aganzo, presidente Fifpro, ha aggiunto: “I dati e i risultati di questo rapporto non sono sorprendenti, ma non per questo sono meno preoccupanti. Sono un monito per tutti coloro che partecipano al nostro sport e devono spingerci a individuare misure preventive e soluzioni per i giocatori che, sempre più spesso, devono avere a che fare con tali abusi. Il calcio ha la responsabilità di tutelare i giocatori e gli altri gruppi interessati nel loro luogo di lavoro. Pertanto, Fifpro e Fifa continueranno la loro collaborazione e forniranno il medesimo servizio durante la Coppa del Mondo femminile Fifa in Australia e in Nuova Zelanda. Ma da soli non possiamo farcela. Se vogliamo creare un ambiente migliore e più sicuro per il calcio, abbiamo bisogno della partecipazione di tutte le parti coinvolte”.
Un anno fa, la Fifa ha annunciato l’alleanza con Fifpro – l’associazione di categoria mondiale dei calciatori professionisti – per coordinare e mettere in atto un piano per tutelare squadre, giocatori, funzionari e tifosi dagli abusi sui social media durante i tornei internazionali.
Questo impegno, preso alla luce di una ricerca indipendente sui livelli di abusi in rete durante due precedenti tornei internazionali (UEFA EURO 2020 e Coppa d’Africa CAF 2021), ha permesso a Fifa e Fifpro di creare il servizio di tutela dei social media (SMPS), un pacchetto di strumenti pensato per tutelare i partecipanti degli eventi della Fifa.
Nel rapporto presentato oggi è stato comunicato che il quarto di finale tra Inghilterra e Francia della Coppa del Mondo Fifa Qatar 2022 ha registrato il maggior picco di abusi in rete del torneo. Il 38% delle offese identificabili proveniva da profili basati in Europa, mentre il 36% dall’America del Sud.
L’SMPS ha analizzato oltre 20 milioni di post e commenti pubblicati su Facebook, Instagram, TikTok, Twitter e YouTube durante il torneo e, grazie a un’intelligenza artificiale (IA) specializzata, supportata da due livelli di analisi umana, ha individuato 19.636 post/commenti offensivi, discriminatori o minacciosi, poi confermati dal fornitore di servizi.
Questi post/commenti sono stati segnalati direttamente alle rispettive piattaforme di social media a causa della violazione delle linee guida della comunità. In molti casi, i post offensivi sono stati rimossi dalle piattaforme grazie alla segnalazione effettuata dalla Fifa.
Inoltre, alle squadre e ai giocatori partecipanti sono stati messi a disposizione dei software di moderazione che nascondono istantaneamente e automaticamente i commenti offensivi (compreso lo spam) dalle loro pagine, riuscendo a occultare al pubblico ben 286.895 commenti prima che potessero raggiungere il loro obiettivo o essere visualizzati dai follower.
Oltre 300 persone che hanno pubblicato post o commenti offensivi, discriminatori o minacciosi durante il torneo sono state identificate univocamente e verranno segnalate alle rispettive federazioni membro e alle autorità giudiziarie responsabili per velocizzare la comminazione di sanzioni nei loro confronti.
Il sostegno dell’SMPS sarà disponibile anche durante la Coppa del Mondo femminile Fifa Australia e Nuova Zelanda 2023, che inizierà tra poco più di un mese, e diverse squadre partecipanti hanno già deciso di implementare il sistema di moderazione offerto dal servizio per limitare immediatamente e automaticamente la visibilità delle offese in rete.
Inoltre, la Fifa ribadisce il suo impegno nei confronti delle piattaforme di social media per spronarle a intraprendere azioni più incisive contro quanti inviano messaggi offensivi, discriminatori e minacciosi alle squadre e ai giocatori durante i tornei e continuerà a condividere le informazioni dei colpevoli con le federazioni membro e gli organi giudiziari locali affinchè siano sanzionati nel mondo reale.
La Fifa fornisce inoltre un apposito sistema web di denuncia confidenziale e completamente securizzato, affinchè chiunque possa segnalare gli abusi. E’ possibile allegare documenti a sostegno della segnalazione e creare una casella email anonima attraverso la quale comunicare con la Fifa senza fornire informazioni personali. La Fifa “applica la tolleranza zero a ogni forma di abuso nel calcio e tutti i casi segnalati verranno gestiti secondo lo Statuto, i codici di condotta e le linee guida interne della Fifa”, conclude la nota.

– foto LivePhotoSport –
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Fibra di Open Fiber illumina i Mondiali di Canottaggio

VARESE (ITALPRESS) – Anche per quest’anno il Comitato organizzatore dei Campionati Internazionali di Canottaggio Varese, si è aggiudicato l’organizzazione della seconda tappa della Coppa del Mondo di Canottaggio 2023. L’appuntamento varesino coinvolgerà il maggior numero di partecipanti: circa 700 atleti provenienti da oltre 40 nazioni, oltre a staff e accompagnatori. L’Italia sarà presente con una squadra numerosa e molto competitiva capitanata dalle campionesse Olimpiche nella specialità dei doppi pesi leggeri femminile della varesina Federica Cesarini con Valentina Rodini. La tappa di Varese sarà l’unica che ospiterà le specialità Olimpiche con quelle Paralimpiche. Inoltre, l’area gare avrà ampia accessibilità per tutti i cittadini. Alte prestazioni e sicurezza saranno garantite anche per quanto riguarda l’aspetto tecnologico della manifestazione sportiva grazie a Open Fiber e alla sua rete in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home, la fibra integrale) che garantirà la velocità di connessione fino a 10 Gigabit/sec di tipo dedicato. Il sito della Schiranna fa parte del progetto di espansione della copertura relativa alle aree grigie grazie al Piano Italia 1 Giga finanziato con i fondi del PNRR.
Il “Piano Italia a 1 Giga” rientra nella strategia italiana per la banda ultra larga guidata da Infratel Italia, società in house del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Open Fiber si è aggiudicata complessivamente 8 lotti in gara, per un totale di 3.881 comuni in 9 regioni: Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. L’infrastruttura di Open Fiber si estende così nella città di Varese, dove l’azienda ha sostenuto un investimento privato di circa 11 milioni di euro e ha raggiunto oltre 28.500 unità immobiliari con un piano di posa dell’infrastruttura già concluso. Cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni possono, quindi, già beneficiare dei servizi digitali che una rete di ultima generazione può supportare attraverso gli operatori partner. “Eventi importanti come quello dei Mondiali di Canottaggio – dichiara il sindaco di Varese Davide Galimberti – sono possibili anche grazie a una dotazione tecnologica innovativa e alla fiducia di partner che credono nel valore di appuntamenti sportivi come quello che animerà il nostro lago questo fine settimana. Una collaborazione che fa crescere il nostro territorio, grazie all’estensione della fibra in tutta la città, e ci consente di poter ospitare i Mondiali di Canottaggio a Varese”.
Anche il direttore generale della manifestazione Pierpaolo Frattini ribadisce “Quanto sia importante, in eventi come questo, avere a supporto dotazioni tecnologiche che consentono a tutti di svolgere al meglio il proprio lavoro. A partire dai tanti media presenti che daranno una visibilità internazionale ai Mondiali grazie alla infrastruttura in fibra ottica FTTH di Open Fiber”.
– Foto ufficio stampa Open Fiber –
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Intesa Sanpaolo lancia Isybank, la nuova banca digitale

MILANO (ITALPRESS) – Prosegue lo sviluppo della strategia digitale prevista dal Piano di Impresa 2022-2025 di Intesa Sanpaolo. A Milano, è stata presentata Isybank, la nuova banca digitale del Gruppo, progetto qualificante del Piano di Impresa, centrale nel modello di servizio alla clientela e nella strategia di sviluppo digitale.
Il lancio della nuova realtà è avvenuto in Gioia 22 – la Scheggia di vetro – il grattacielo situato a Porta Nuova, quartiere dell’innovazione milanese emergente, che ospita la sede operativa di Isybank e altre Divisioni del Gruppo Intesa Sanpaolo. Progettato dallo studio Pelli Clarke Pelli Architects (PCPA), l’edificio – 26 piani, circa 26.400 mq – coniuga design e approccio green. E’ il primo grattacielo a Milano NZEB – Nearly Zero Energy Building, con certificazione Leed Platinum, il livello massimo per il rispetto dei parametri ambientali. Il 65% del fabbisogno energetico dell’immobile è prodotto da fonti rinnovabili consentendo di risparmiare circa 3.000 tonnellate di CO2 ogni anno. Ha inoltre ottenuto la Certificazione Well Gold per una progettazione attenta al benessere delle persone che ci lavorano con il design di ambienti accoglienti, anche con l’utilizzo di verde per favorire l’incontro e l’inclusione sul luogo di lavoro, secondo i principi del Next Way of Working della Banca, il programma orientato alla motivazione, al benessere e allo sviluppo delle persone del Gruppo.
All’incontro sono intervenuti per Intesa Sanpaolo Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori, e Paola Papanicolaou, responsabile Area Coordinamento Transformation, in un panel sullo sviluppo digitale di Intesa Sanpaolo che ha previsto la testimonianza di Tara Brady, Presidente di Google Cloud per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. A seguire si sono confrontati Virginia Borla, responsabile Business Governance Divisione Banca dei Territori e Massimo Proverbio, Chief Data, AI, Innovation and Technology Officer, in un panel focalizzato sul modello di servizio di Intesa Sanpaolo, il valore delle persone e della tecnologia, cui ha contribuito anche Paul Taylor, Founder & CEO Thought Machine, società fintech di primaria importanza, già partner di Isybank.
Antonio Valitutti, amministratore delegato Isybank, ha illustrato le modalità innovative della nuova banca digitale attraverso la dimostrazione delle funzionalità dell’app al centro del nuovo ecosistema digitale.
La presentazione si è conclusa con l’intervento di Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo.
‘Con il lancio di Isybank prosegue la trasformazione digitale di Intesa Sanpaolo che vede in questo progetto uno dei pilastri del Piano di Impresa 2022-2025. Si tratta di un ulteriore passo per rendere il nostro Gruppo una best practice anche in ambito tecnologico e rappresenta un elemento di discontinuità per il futuro della banca, che le consentirà di essere leader nel panorama europeo per efficienza operativa e innovazione a servizio della clientela – ha detto Messina -. Nel contempo, prosegue con decisione il rafforzamento delle competenze digitali dell’attività core della banca, che punta sulle leve della crescita attraverso importanti investimenti nel capitale umano e nello sviluppo di un business model che si è rivelato vincente grazie alla sua diversificazione e resilienzà.
Intesa Sanpaolo ha iniziato da diversi anni a investire strategicamente nella tecnologia, intraprendendo un percorso di profonda trasformazione digitale fortemente orientato alla cura della relazione con il cliente.
Nel 2014 sono stati ridisegnati il sito web di Gruppo e le app di mobile banking, con la volontà di creare un’esperienza digitale innovativa e di eccellenza. Oggi i clienti multicanale del Gruppo sono 12,3 milioni di cui 8,3 milioni utilizzano l’app Intesa Sanpaolo Mobile riconosciuta da Forrester Research come la migliore app di banking al mondo per funzionalità ed experience. Alcune cifre confermano queste caratteristiche: un miliardo e mezzo di login mediamente ogni anno, 186 milioni di operazioni transazionali e vendite digitali pari a quasi il 40% delle vendite totali della Divisione Banca dei Territori.
Anche la pandemia ha accelerato le nuove abitudini dei clienti e reso più sofisticate le loro esigenze, delineando nuove sfide e obiettivi, tra cui mantenere lo human touch nell’approccio digitale e sviluppare strumenti di cybersecurity sempre più mirati a presidiare i rischi emergenti. Oggi, i clienti di Intesa Sanpaolo possono contare su una piattaforma digitale innovativa, inclusiva e affiancata a una importante rete fisica. Il modello di relazione omnicanale può contare su soluzioni tecnologiche avanzate, percorsi interamente digitali in grado di offrire un’esperienza semplice, intuitiva e distintiva, anche negli investimenti, strategie di vendita sviluppate tramite l’AI Sales, progetto per il quale EFMA, ora QORUS, aveva premiato Intesa Sanpaolo già nel 2021 come Banca più innovativa nelle vendite digitali in un panel di 70 competitor europei.
Il lancio della nuova banca digitale rappresenta uno dei pilastri del Piano di Impresa 2022- 2025, con il quale Intesa Sanpaolo ha annunciato di voler costruire “la banca dei prossimi dieci anni”: l’ambizione del Gruppo è essere leader in Europa nel wealth management, nella protezione e nella consulenza finanziaria, una realtà solida per un mondo sostenibile e inclusivo, eccellente in ambito ESG, capace di creare valore, con “zero-NPL”, forte spinta verso il digitale e focus sulle commissioni.
Isybank ha la solidità e l’offerta commerciale di una banca, coniugate a servizi semplici e veloci tipici di una fintech. E’ totalmente digitale, ma valorizza lo human touch, in quanto l’approccio di Intesa Sanpaolo è di preservare il valore delle persone nell’interazione con il cliente.
Nell’ambito della realizzazione del Piano, pertanto, Isybank si rivolge ai 4 milioni di clienti Intesa Sanpaolo che già non usano le filiali in quanto fruitori prevalentemente digitali dei servizi bancari e orientati al mobile banking.
Coerentemente con le esigenze di questa fascia di clienti sempre più numerosa e in crescita, Isybank è stata concepita secondo criteri di semplicità, accessibilità e inclusività pur mantenendo la possibilità di una relazione diretta con gli operatori della filiale digitale, che risponde ai clienti dal lunedì al giovedì dalle 7:00 alle 24:00, il venerdì dalle 7:00 alle 22:00 e nel weekend e festivi dalle 9:00 alle 19:00.
Con Isybank, Intesa Sanpaolo entra nel mondo fintech, segnando il passaggio della Banca da incumbent a challenger, migliorando ulteriormente il servizio ai clienti e al contempo creando opportunità di lavoro innovativo e agile per le persone della Banca.
Al vertice della nuova banca digitale l’amministratore delegato Antonio Valitutti e il presidente Mario Boselli. Nel board anche Virginia Borla, Giampio Bracchi, Donatella Busso, Renato Cerioli, Andrea Chioatto, Achille Galdini, Paola Papanicolaou.
Nell’arco del Piano di Impresa, per lo sviluppo e la crescita di Isybank sono previsti investimenti per 650 milioni di euro: 128 milioni di euro sono stati investiti nel 2022, altri 152 milioni sono stimati nel 2023, con un forte impatto sull’infrastruttura tecnologica dell’intero Gruppo, e lancio operativo nel 2024 su un livello di clienti elevato. Ad oggi sono già 400 gli specialisti dedicati alla nuova banca digitale.
Il Gruppo ha delineato un programma di investimenti pari a 5 miliardi di euro per tecnologia e crescita e impiegherà 4.000 persone di Intesa Sanpaolo tra riconversioni professionali e assunzioni di profili specifici, di cui circa 2.000 professionisti in ambito IT, a cui in qualità di primo datore di lavoro privato in Italia e uno dei ‘best employer’, secondo Linkedin e la classifica Top Employers, offre sviluppo e crescita professionale.
La creazione di Isybank consente una riduzione del cost-to-serve al Gruppo, funzionale all’obiettivo di rafforzare ulteriormente il vantaggio competitivo nella gestione dei costi e conseguire la leadership nel panorama europeo per efficienza operativa e innovazione a servizio della clientela.
La trasformazione digitale raggiunta con l’operatività di Isybank sarà estesa a tutte le aree del Gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso nuovi investimenti nella piena digitalizzazione della customer experience a ogni livello, un ulteriore rafforzamento dei sistemi di controllo interno nell’ambito dell’evoluzione digitale dei processi, nuove soluzioni basate sull’intelligenza artificiale nelle attività di compliance.
Isybank si fonda su una tecnologia nativa in cloud, adattabile a un contesto multi-valuta e a clienti multinazionali.
Intesa Sanpaolo ha individuato in Thought Machine, società tecnologica di core banking con sede nel Regno Unito e uffici regionali a New York, Singapore e Sydney, il partner ideale per dar vita alla nuova piattaforma di digital banking. Ad attribuire maggior significato alla partnership è l’investimento di 40 milioni di sterline con cui Intesa Sanpaolo ha deciso di entrare nel capitale, partecipando così al percorso di crescita della società.
La nuova piattaforma potrà pertanto avvalersi di Vault, il motore core banking di Thought Machine, scelto per la sua flessibilità nel servire clienti operativi in diverse valute e diversi Paesi. La Banca ha annunciato l’intenzione di estendere il ruolo di Thought Machine ad altri segmenti di clientela, oltre il mass-market retail banking, sia in Italia che all’estero, e alla più ampia infrastruttura del Gruppo, grazie alla sostituzione della tecnologia core basata su mainframe con il passaggio all’infrastruttura cloud – realizzata in Italia a Torino e Milano grazie all’accordo SkyRocket siglato da Intesa Sanpaolo con TIM e Google – rispondente ai più alti standard di affidabilità, sicurezza e protezione dei dati. L’obiettivo è aumentare l’efficienza operativa, in una logica di piena integrazione tra la componente umana e quella digitale del servizio.
La nuova app Isybank, semplice e intuitiva, sarà disponibile da oggi in versione sia iOS sia Android.
La registrazione avviene in pochi minuti e con un numero minimo di passaggi il conto è attivo in tempo reale, scegliendo il piano più adatto tra i tre disponibili: isyLight, isySmart e isyPrime.
Dall’app, il cliente gestisce il conto e le carte, e per ogni necessità ha a disposizione l’opzione “Parla con noi” che gli consente di entrare in comunicazione diretta con un gestore della filiale digitale del Gruppo. Questo è un elemento distintivo, che garantisce al cliente affidabilità e qualità del servizio con un linguaggio semplice e trasparente.
In pochi tap è possibile fare tutti i principali pagamenti, dalle ricariche, ai bonifici, al bollo auto, ai più comuni pagamenti fiscali (es. F24). Sempre dall’app, è possibile richiedere e ricevere istantaneamente un anticipo dello stipendio o della pensione, fino a 15 giorni prima della data di accredito. Inoltre, cliccando un solo pulsante è possibile trasferire conto e utenze su Isybank da altra banca.
Con la carta digitale, da subito disponibile in app, si può pagare online e in negozio direttamente dallo smartphone. E’ disponibile anche una carta fisica in materiale riciclato, personalizzabile secondo il proprio stile. Dall’app è possibile configurare i limiti delle proprie carte di pagamento e impostare il Geocontrol, e in caso di emergenza bloccarle o sospenderle facilmente.
Con BANCOMAT Pay il cliente può scambiare denaro con i contatti della propria rubrica in tempo reale e pagare nei negozi convenzionati, mentre con Prelievo Cardless è possibile prelevare in tutti gli ATM abilitati delle Banche italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo, direttamente dall’app senza usare la carta.
In linea con l’attenzione che il Gruppo Intesa Sanpaolo pone alle persone, i canali di Isybank sono pienamente accessibili, nell’ottica della massima inclusione.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
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Farmaceutica, da Takeda 22 milioni per innovare lo stabilimento di Rieti

RIETI (ITALPRESS) – Takeda Italia annuncia un nuovo investimento di 22 milioni di euro per lo stabilimento di Rieti finalizzato ad aumentare la disponibilità di farmaci salvavita, in particolare immunoglobuline e albumina, e a sostenere l’innovazione dell’impianto produttivo migliorando l’efficienza e anche la sostenibilità. L’azienda giapponese riafferma ulteriormente il suo impegno per la crescita sul territorio italiano su cui ha pianificato di investire complessivamente circa 320 milioni di euro nell’arco temporale 2020-2025.
“Siamo dinanzi al più imponente piano di investimenti della storia di Takeda in Italia – commenta Francesca Micheli, General Manager di Takeda Manufacturing – La sfida che raccogliamo e facciamo nostra è quella di essere costantemente agili ed efficienti, puntando su innovazione tecnologica e trasformazione digitale per dare valore, ogni giorno di più, ad ogni singola donazione di plasma, rimanendo al fianco di un numero di pazienti in continua crescita in tutto il mondo e garantendo loro un’aspettativa e una qualità di vita migliori”.
Una scelta che conferma il polo industriale Rieti-Pisa di Takeda in Italia come una delle più importanti realtà produttive biotech del paese e la sua leadership consolidata nella lavorazione del plasma.
Aumentare la capacità produttiva significa per l’azienda contribuire anche in modo sempre più significativo all’indotto di Lazio e Toscana. Lo stabilimento di Rieti pienamente approvato per l’esportazione verso i principali mercati mondiali contribuisce per oltre il 70% all’export di tutto il settore manufatturiero della provincia.
I due siti produttivi, inoltre, grazie all’assegnazione della gara che concorre al programma del Ministero della Salute per la lavorazione del plasma nazionale, trasformano in farmaci salvavita il plasma donato in 5 Regioni italiane (Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise e Ispettorato Generale della Sanità Militare) diventando partner primari del Sistema Sanitario Italiano nella lotta alle malattie rare. Una conferma ulteriore da parte di Takeda Italia della sua attenzione sempre crescente verso la collaborazione tra pubblico e privato.
L’annuncio è stato dato oggi alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Marcello Gemmato, di Paolo Trancassini, del sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, del sindaco di Cittaducale Leonardo Ranalli, del presidente di Unindustria Rieti Alessandro Di Venanzio e del management aziendale.
“Questo nuovo investimento è indirizzato a un progetto altamente innovativo che permette di ricavare un quantitativo maggiore di immunoglobuline e di albumina aumentando la produttività degli impianti e riducendo i consumi energetici – aggiunge Stefano Navari, Site Quality Head – In questi mesi ci stiamo preparando ad installare tutte le apparecchiature necessarie al suo sviluppo e si prevede l’esecuzione dei primi lotti di conformità per la fine del 2024”.
Dei 22 milioni di euro investiti nello stabilimento di Rieti, 12 milioni sono finalizzati all’innovazione per aumentare la disponibilità di farmaci salvavita, e gli altri 10 milioni per l’acquisto e l’installazione di nuovi macchinari.
“Salutiamo positivamente l’investimento di 22 milioni di euro da parte di Takeda Italia per lo stabilimento di Rieti, che consentirà di aumentare la produzione di farmaci salvavita per le malattie rare – ha detto Gemmato -. La farmaceutica è un asset importante per la nostra Nazione, con i suoi 34 miliardi di euro l’anno per la produzione di farmaci. È importante stare accanto alle aziende che contribuiscono a promuovere l’eccellenza del nostro Made in Italy, non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo”.
“L’investimento di Takeda rappresenta una straordinaria opportunità di rilancio economico per tutto il territorio reatino.
Siamo pronti a raccogliere questa sfida verso la crescita e l’innovazione nella consapevolezza che occorre investire anche sulla formazione – ha voluto sottolineare Trancassini – Rieti deve diventare un volano per lo sviluppo economico della Provincia e della Regione”.
Attiva da oltre 240 anni in più di 80 paesi, con circa 47.000 dipendenti nel mondo e oltre 1.100 in Italia, di cui 650 a Rieti, Takeda con questo investimento consolida ulteriormente la produzione di farmaci plasmaderivati in Italia, di cui detiene una quota di mercato significativa a livello mondiale.

– foto ufficio stampa Takeda Italia –
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Per le imprese agricole sprint del digitale

ROMA (ITALPRESS) – Le imprese agricole accelerano il passo per recuperare il ritardo nel cammino verso la transizione digitale.
Il 23% delle aziende del settore sta adottando o intende adottare tecnologie 4.0 tra il 2022 e il 2024, contro il 4% del triennio 2017-2019 e il successivo balzo al 20% nel biennio dell’emergenza pandemica. Ma per un’azienda del settore su quattro le risorse economiche insufficienti sono il principale freno ad investire nella digitalizzazione. Anche per queste imprese il Pnrr potrebbe essere un’opportunità da cogliere, tuttavia il 69% delle aziende del settore dichiara di non volere o di non potere accedere a queste risorse. Mentre solo il 16% si è già attivato e un altro 15% ha in programma di farlo. E’ quanto emerge da un’indagine del Centro Studi Tagliacarne su un campione di 800 imprese agricole con almeno 2 addetti secondo cui un’impresa agricola su due conta di superare i livelli pre-Covid entro il 2024.
“L’agricoltura si sta dimostrando sempre più ricettiva nell’adozione delle nuove tecnologie abilitanti con l’obiettivo di competere al meglio sul mercato”, evidenzia il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, che aggiunge: “Le imprese agricole sono più propense delle altre realtà imprenditoriali a investire in capitale umano per migliorarne le competenze e per favorire la partecipazione dei dipendenti allo sviluppo dei progetti di innovazione, in una logica di condivisione. Tuttavia, per dare un ulteriore slancio al processo di cambiamento in corso è necessario sviluppare policy mirate che favoriscano la modernizzazione dell’intera filiera che resta strategica per la nostra economia”.
Più nel dettaglio la scarsità delle risorse finanziarie è un ostacolo agli investimenti in tecnologie abilitanti avvertito particolarmente dalle imprese femminili del settore (49% contro il 25% delle aziende agricole complessive). Ma a creare maggiori difficoltà ad investire nella transizione digitale sono anche i costi troppo elevati delle tecnologie (23%) e la scarsa informazione sull’iter per investire in tecnologie digitali (21%).
L’86% delle imprese agricole fa ricorso al capitale proprio o familiare per finanziare la gestione corrente e realizzare investimenti. Un dato che conferma la scarsa capitalizzazione delle aziende di questo settore, dove il capitale aziendale si confonde con quello personale. Ma quando le aziende ricorrono all’esterno per trovare le risorse necessarie, il 52% si rivolge agli istituti di credito mentre appena il 25% utilizza i finanziamenti pubblici diretti.
La metà delle imprese agricole (il 49% per esattezza) sta realizzando o intende realizzare investimenti green tra il 2022 e il 2024, con picchi che salgono al 61% per le imprese guidate da donne e al 55% per quelle under 35. Ma il Sud resta indietro (43%). Mentre dal punto di vista settoriale più sensibili alla sostenibilità si rilevano le imprese del settore agricolo (58%) meno quelle della Silvicoltura (31%).
Imboccare la strada della transizione green non sembra preoccupare particolarmente le imprese del settore. L’86% delle imprese dichiara, infatti, l’assenza di particolari difficoltà all’introduzione di investimenti green nella propria attività.
Maggiori problematicità si riscontrano in corrispondenza della ricerca delle figure professionali necessarie (12%) e dei costi di approvvigionamento delle materie prime verdi troppo elevate (10%).
Mentre le risorse finanziarie sono un problema solo per l’8% delle imprese del settore.
Ben il 78% delle imprese intervistate dichiara che investire in sostenibilità è un’opportunità per il proprio business, contro il 63% delle imprese industriali e il 55% dei servizi. Ma per il 22% la via “verde” rappresenta solo un vincolo. In particolare, il 47% è mosso dalla necessità di rispettare le regole imposte a livello nazionale ed europeo, il 22% dalla consapevolezza del rischio aziendale causato dall’inquinamento e dal cambiamento climatico, il 21% dalle migliori ricadute sull’immagine e sulla reputazione dell’azienda.
Tra i principali risultati conseguiti dalle aziende che hanno realizzato investimenti verdi – il 50% nel quinquennio 2017-2021 – la riduzione dei rifiuti o degli scarti di produzione va per la maggiore (63%). Seguono, al secondo posto l’utilizzo di energie rinnovabili (47%) e al terzo il risparmio idrico (39%).
Appena il 13% delle imprese agricole dichiara di avere più di qualche grattacapo con il passaggio del “testimone”. Ma per il 59% dei casi il ricambio generazionale non è un problema, perchè è già stato fatto oppure perchè non in agenda. Il 45% delle imprese è ancora alla prima generazione, con picchi nella Silvicoltura (68%) e nel Sud Italia (59%). Mentre, il 38% è alla seconda generazione e solo il 16% alla terza o successiva. Colpisce che più dei due terzi dei giovani imprenditori agricoli non hanno fondato l’impresa ma l’hanno ricevuta in eredità.
Più laureati tra imprese agricole a guida giovanile e femminile Sebbene solo un imprenditore agricolo su dieci sia in possesso di un diploma di laurea, la quota di laureati sale al 26% tra le imprese giovanili e al 21% tra quelle femminili. Nel complesso i “dottori” sono in numero maggiore tra gli i capitani di impresa con più di 50 addetti (23%) e nel Centro Italia (18%).
Le imprese agricole mostrano una maggiore capacità di fare network con gli altri attori della filiera: il 42% punta a favorire la partecipazione dei dipendenti allo sviluppo dei progetti di innovazione (contro il 37% di imprese industriali e il 32% di imprese terziarie); il 37% ad instaurare collaborazioni con le associazioni di categoria (contro 30% delle imprese industriali e il 31% delle imprese di servizi), il 35% a sviluppare partnership con altre imprese (contro al 30% delle imprese manifatturiere e il 25% di quelle di servizi); il 60% ad investire in capitale umano ( contro il 51% delle imprese manifatturiere e il 45% delle imprese di servizi). Anche nella scelta dei propri fornitori la relazione stabilita nel tempo premia. Oltre la metà delle imprese agricole scegli i propri supplier infatti in base alla fedeltà dimostrata.
Mentre per il 24% è determinante il binomio qualità/prezzo e per il 16% fa la differenza l’affidabilità del fornitore. Più dinamiche sulla capacità di fare network sono, in generale, le imprese giovanili, meno quelle del Mezzogiorno.

– foto ufficio stampa Istituto Tagliacarne –
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Amazon, arrivano tre nuovi dispositivi Echo

MILANO (ITALPRESS) – Amazon presenta una nuova gamma di prodotti Echo: i nuovi Echo Pop ed Echo Show 5. Inoltre, l’ultima generazione di Echo Auto è ora disponibile in Italia, offrendo ai clienti ancora più scelta per accedere ad Alexa. “I clienti di tutto il mondo adorano Alexa, e considerano l’assistente vocale un’intelligenza artificiale personale e affidabile. Le vendite di dispositivi con integrazione Alexa hanno superato il mezzo miliardo e l’utilizzo di Alexa è aumentato del 35% lo scorso anno – ha affermato Eric Saarnio, Vice President di Amazon Devices International -. Questi nuovi dispositivi offrono ai clienti più opzioni e maggiore praticità d’uso a un valore incredibile. E come per ogni Echo che abbiamo venduto, questi dispositivi continueranno a migliorare man mano che aggiungeremo esperienze Alexa basate sull’IA generativa, durante tutto l’anno”.
Echo Pop è l’ultimo arrivato nella famiglia di dispositivi Echo con un design semisferico e nuove opzioni di colore, Lavanda e Verde Petrolio. Echo Pop dispone di un altoparlante a diffusione anteriore progettato su misura per offrire un suono pieno, ideale per camere da letto, appartamenti o qualsiasi piccolo spazio della casa. Basta chiedere semplicemente ad Alexa di leggere audiolibri, riprodurre podcast, controllare luci e prese intelligenti compatibili o ordinare nuovamente tutto ciò che non può mancare in casa.
Il nuovo Echo Show 5 (3^ gen) combina la praticità d’uso di Alexa con la comodità di uno schermo compatto per poter guardare notiziari, controllare la telecamera Ring, visualizzare liste della spesa o effettuare facilmente videochiamate con amici e familiari. Il nuovo Echo Show 5 è più veloce del 20% rispetto alla generazione precedente e presenta un sistema di altoparlanti completamente nuovo, che raddoppia i bassi e offre un suono ancora più nitido per l’ascolto di musica, contenuti Audible e video, e podcast. Viene fornito con un set di microfoni completamente riprogettato. Echo Show 5 ed Echo Pop supportano entrambi Matter, semplificando il collegamento e il controllo dei dispositivi compatibili per la Casa Intelligente di diversi brand.
L’ultima generazione di Echo Auto è ora disponibile per l’acquisto in Italia. E’ progettato per abilitare le funzionalità di Alexa a mani libere nei veicoli che non dispongono di un assistente vocale integrato. Si presenta con un nuovo design più sottile e include un nuovo supporto adesivo per una maggiore flessibilità di posizionamento all’interno dell’auto. Il dispositivo è dotato di cinque microfoni integrati, in grado di identificare la voce dell’utente anche con la musica, l’aria condizionata o i rumori del traffico. Grazie a Echo Auto, si può quindi integrare Alexa all’auto per ascoltare musica, effettuare chiamate, chiamare con Drop In sui dispositivi Echo compatibili, ascoltare nuovi podcast, tenersi aggiornati sulle news e un appuntamento al calendario o un elemento alla lista di cose da fare, il tutto senza mai dover distogliere gli occhi dalla strada.
E’ inoltre possibile controllare i dispositivi per la Casa Intelligente mentre si è in viaggio: tutti gli utenti possono infatti chiedere ad Alexa, per esempio, di impostare il termostato, spegnere le luci, controllare la porta d’ingresso e molto altro ancora, anche se fuori casa.
I dispositivi Echo sono progettati con diversi elementi per la protezione e il controllo della privacy. I dispositivi Echo includono un apposito pulsante per attivare e disattivare i microfoni e la possibilità di visualizzare ed eliminare le registrazioni vocali. Inoltre, i dispositivi Echo Show sono dotati di copri-telecamere integrati.
Tutti i nuovi dispositivi possiedono il badge Climate Pledge Friendly e sono certificati Carbon Trust. Il 99% degli imballaggi dei dispositivi è realizzato con materiali a base di fibre di legno provenienti da foreste gestite in modo sostenibile o da fonti riciclabili, mentre il tessuto di Echo Pop ed Echo Show 5 (3^ gen) è realizzato al 100% con filato di poliestere riciclato post-consumo. Echo Pop ed Echo Show 5 (3^ gen) sono dotati di una modalità risparmio energetico per ridurre il consumo di energia quando non sono in funzione e garantire un risparmio energetico durante il periodo di utilizzo del dispositivo (a seconda delle configurazioni).

– foto ufficio stampa Amazon –
(ITALPRESS).