Hi-Tech & Innovazione

Identità digitale, al via lo Spid delle Camere di commercio

ROMA (ITALPRESS) – L’identità digitale è sempre più parte integrante del vissuto quotidiano delle imprese e le Camere di Commercio, con il supporto di InfoCamere, lanciano il servizio ID InfoCamere SPID con l’obiettivo di arricchire l’offerta degli strumenti per l’identità digitale a disposizione degli imprenditori. Dopo l’autorizzazione, nel 2020, a operare come Qualified Trust Service Provider (QTSP, ossia prestatore di servizi fiduciari qualificato, riconosciuto a livello europeo secondo il Regolamento eIDAS), con il recente ingresso nell’elenco degli gestori (Identity Provider) autorizzati al rilascio dello SPID (il Sistema Pubblico di Identità Digitale), la società delle Camere di Commercio per l’innovazione digitale abilita il sistema camerale a rispondere alle esigenze di chi gestisce un’impresa, che si tratti del legale rappresentante o del titolare come anche delle figure che rivestono ruoli decisionali in azienda.
Le Camere di Commercio sono il primo punto di riferimento per le imprese, soprattutto micro, piccole e medie, che desiderano raccogliere la sfida della trasformazione digitale. Da tempo queste imprese chiedevano un servizio SPID dedicato che ora trova risposta nel servizio disponibile sul portale degli strumenti per l’identità digitale ID InfoCamere.
La larga diffusione dello SPID – insieme con gli sviluppi in corso a livello sia nazionale che europeo per migliorare l’armonizzazione degli strumenti per l’identità digitale – ha spinto le Camere di commercio a intensificare la partecipazione a questo percorso. Attraverso InfoCamere, il sistema camerale è infatti presente da mesi a diversi tavoli istituzionali in cui si va delineando il futuro dell’identità digitale, a iniziare dall’EWC (EU Digital Identity Consortium), il Consorzio europeo incaricato di avviare la sperimentazione dello European Digital Identity Wallet, lo strumento che mira a consentire l’interoperabilità delle identità digitali emesse dalle autorità dei paesi membri.
Lo SPID emesso da InfoCamere permette un accesso unico, sicuro e protetto ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, compresi quelli delle Camere di Commercio (impresa.italia.it, Registro Imprese), nonchè dei soggetti privati aderenti. Attualmente disponibile con livelli di sicurezza 1 e 2, ID SPID si può richiedere online attraverso il portale id.infocamere.it per i possessori di CNS e Firma Digitale. Oppure, è possibile recarsi fisicamente nella sede della propria Camere di Commercio, verificando prima dal sito web che sia già abilitata al rilascio. Nel corso dell’anno, sarà gradualmente possibile richiedere lo SPID di InfoCamere con ulteriori modalità, sia da remoto sia presso le Camere di Commercio (nel qual caso sarà ottenibile anche in bundle con la Firma Digitale), incluse le funzionalità aggiuntive proprie del Livello 3 di sicurezza.

– foto screenshot sito id.infocamere.it –
(ITALPRESS).

Monitoraggio della viabilità autostradale con droni, conclusa la 1^ fase

ROMA (ITALPRESS) – Si è appena conclusa la prima parte del Programma “Falco”, un sistema sperimentale del Gruppo Autostrade per l’Italia che, tramite l’impiego di droni, permette di inviare flussi video in tempo reale direttamente al Centro Radio Informativo, consentendo di monitorare lo stato della viabilità anche in tratti autostradali lungo i quali non sono disponibili telecamere. Un’iniziativa unica in Italia, avviata in area ligure, sia per il numero di ore in volo che per le caratteristiche della sperimentazione, che ha previsto l’esecuzione di voli notturni e il monitoraggio di transiti eccezionali anche in corrispondenza di cantieri, lungo alcuni tratti della A26 e della A10. Con questa tecnologia Aspi intende affiancare l’attuale sistema di telecamere e sensori per il monitoraggio del traffico.
Il programma è stato articolato in una decina di giornate, nelle quali l’attivazione dei droni è avvenuta in maniera sia programmata che occasionale: sono stati oltre 60 i km di autostrade sorvolati, 5 i modelli di droni testati, 26 i diversi target monitorati e 79 i voli effettuati, per un totale di circa 16 ore effettive, di cui oltre 3 in notturna. I risultati ottenuti a valle della prima fase progettuale sono stati condivisi con Enav, che ha fornito spunti utili all’individuazione di ulteriori miglioramenti tecnici e operativi, implementati già nelle prossime fasi del progetto.
In occasione dei voli, oltre alle condizioni di viabilità, è stato possibile osservare i cantieri di lavoro, la segnaletica stradale, l’esatta estensione delle code, lo stato della pavimentazione e del verde. Durante i voli notturni, grazie all’impiego di tecnologie integrative come telecamere termiche e infrarossi, sono state osservate condizioni operative particolari come le fasi di attivazione di un cantiere di lavoro e il transito di trasporti eccezionali.
Nella prima fase della sperimentazione “Falco” i droni sono stati pilotati a vista da operatori in campo, mentre nella seconda fase prevista per questa estate, verrà avviato il pilotaggio remoto e saranno introdotti droni capaci di compiere missioni di monitoraggio lungo rotte predefinite in modalità automatica. Per questo motivo è stato progettato un layout composto da “nidi”, già installati per alloggiare i droni e consentire loro di sorvolare il tratto assegnato sull’A26 dal bivio A10 a Ovada, e sull’A10 tra l’allacciamento con la A26 e Varazze.
Avviata in collaborazione con Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia e leader nelle soluzioni tecnologiche per la mobilità, l’iniziativa ha preso vita nell’area della Direzione di Tronco di Genova, per valutare opportunità e limiti nell’impiego di droni in uno dei territori orograficamente più complessi e in condizioni metereologiche potenzialmente avverse.
In futuro, l’impiego dei droni potrebbe entrare a far parte delle normali attività di pattugliamento della rete, supportando i tecnici nel rilevamento di potenziali pericoli, garantendo minori tempi di intervento e una migliore qualità del servizio.
Questo progetto sperimentale rientra nel più ampio Programma Mercury. Smart Sustainable Mobility, il piano del gruppo Autostrade per l’Italia finalizzato alla creazione di un grande polo unitario e coordinato per l’innovazione tecnologica, al fine di garantire infrastrutture più sicure e partecipare da protagonisti alla rivoluzione che decarbonizzazione, digitalizzazione e nuovi servizi di trasporto stanno apportando a tutti i sistemi di mobilità. Il Programma coinvolge le diverse società controllate del Gruppo, consentirà di ammodernare gli asset e di allungarne la vita utile, rendendo il traffico più fluido e aumentando la sicurezza dei viaggiatori. Un contributo attivo al processo di decarbonizzazione e transizione energetica, teso ad apportare portare benefici significativi alla collettività e all’ambiente.

– foto ufficio stampa Autostrade per l’Italia –
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Il mercato degli smartphone è ancora in calo

ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Il mercato degli smartphone registra ancora un segno meno, secondo le rilevazioni di Omnia che riguardano il primo trimestre 2023. Le spedizioni hanno infatti totalizzato 268,5 milioni di unità, con un calo del 12,7% rispetto al Q1 2022 e dell’11,1% rispetto al trimestre precedente. Due delle maggiori aziende, Samsung e Xiaomi, hanno registrato un calo delle spedizioni del 18,3% e del 22,0% rispetto all’anno precedente. Mentre Apple è rimasta ferma ai livelli di spedizioni di dodici mesi fa.
Secondo il rapporto Omdia sul mercato degli smartphone, nonostante il forte calo Samsung è ancora il produttore con il maggior numero di spedizioni nel primo trimestre del 2023, con 60 milioni di pezzi. Ha registrato un piccolo aumento del 3,2% nelle spedizioni rispetto al trimestre precedente, ma il suo vantaggio su Apple è diminuito rispetto al primo trimestre del 22. Passando da 18 milioni di unità in più a soli 3 milioni in più. Per questo motivo la sua quota di mercato è scesa dal 24% al 22%.
Dopo la consueta impennata registrata da Apple nel quarto trimestre del 2022, le sue spedizioni sono scese di nuovo ai soliti livelli. E sono rimaste ferme ai 57 milioni di spedizioni registrate nel primo trimestre del 22. Si tratta di un calo del 23,5% rispetto al trimestre precedente, ma di un aumento dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Ciononostante, la quota di mercato di Apple è aumentata di anno in anno, passando dal 18% del primo trimestre del 2012 al 21% del primo trimestre del 2013. Il che significa che cupertino sta affrontando la tempesta economica meglio di altri produttori. E si sta riprendendo dall’interruzione della sua striscia di otto trimestri/due anni di crescita continua su base annua, terminata nel 4Q22.
“A causa di interruzioni della produzione presso Foxconn a dicembre 2021, Apple non è stata in grado di fornire le quantità necessarie per la stagione di vendita più importante. Ovvero il Natale, e per la fine dell’anno. Di conseguenza, parte della produzione di Apple è stata riportata al primo trimestre di quest’anno – afferma Jusy Hong, Senior Research Manager di Omdia -. Per smaltire le scorte nei mercati più importanti, come quello cinese, all’inizio di quest’anno l’azienda ha condotto una promozione per abbassare il prezzo di vendita del nuovo iPhone. Questo ha fatto sì che il tasso di crescita annuale delle spedizioni nel primo trimestre sia stato relativamente migliore rispetto a quello di altri OEM. La promozione del prezzo del nuovo iPhone da parte di Apple nel primo trimestre è molto insolita. Sembra essere una strategia per ridurre le scorte e prepararsi al rallentamento del mercato degli smartphone previsto per la prima metà di quest’anno”.
Tra i nuovi iPhone della serie 14, il volume di vendite del Pro Max è stato il più alto, seguito dal modello Pro. Questo sembra essere l’effetto del display Dynamic Island applicato a entrambi i modelli. E della costante domanda di sostituzione da parte della classe ad alto reddito, relativamente meno colpita dalla recessione economica”.
Ecco la situazione invece degli altri competitor sul mercato degli smartphone.
Xiaomi occupa ancora il terzo posto, ma risente di condizioni di mercato più difficili rispetto agli altri OEM cinesi. Ha un grosso problema di scorte in America Latina e nel mercato europeo, e soffre la debolezza della domanda in India. Nel primo trimestre del 2003 ha registrato 31 milioni di spedizioni, con un calo del 22% su base annua e dell’8,1% su base trimestrale. La sua quota di mercato è dell’11% (-2%)
Oppo è calata del 2,2%, registrando 27 milioni di spedizioni. Ha una quota di mercato del 10% (+1%) e ha ridotto il divario da Xiaomi da 12 a 4 milioni
vivo scende dell’11,2 per cento a 24 milioni.
Transsion è ancora al sesto posto per numero di spedizioni nell’ultimo trimestre, con 13 milioni di unità. Ma si tratta di un calo del 15,4% su base annua e del 24,9% rispetto al trimestre precedente. Il problema dell’inflazione ha inoltre indebolito seriamente il potere d’acquisto del mercato dei segmenti ultra-bassi. C ome l’Africa, il Pakistan e il Bangladesh, che è il principale mercato dell’azienda. Che sta invece ottenendo una buona crescita in regioni come le Filippine, l’Indonesia e i Paesi dell’America Latina.
Le spedizioni di Honor sono scese ai livelli più bassi dopo l’incredibile crescita registrata nella seconda metà del 2021. Con un calo del 26,3% a 11 milioni di pezzi.
realme è il marchio che ha subito uno dei maggiori cali, Passando da 15 milioni di spedizioni nel Q1 22 a 8 milioni nel Q1 23, con un calo del 43,8%. Rispetto al trimestre precedente, il calo è del 27,4% da 11 milioni, per un nono posto per numero di spedizioni.
Motorola ha subito un calo minore ed è salita all’ottavo posto. Con 11 milioni di unità nel Q1 23, in calo del 12,5% rispetto ai 12 milioni del Q1 22.
“La correlazione tra i produttori cinesi e le condizioni di mercato peggiori degli altri non è una coincidenza. Questo calo maggiore si verifica nel contesto di una contrazione del mercato interno e dell’India. Realme, in particolare, potrebbe essere colpito più duramente da questa situazione, dato che la sua gamma di prodotti si colloca principalmente nella fascia di prezzo bassa. E e quindi la domanda è più elastica rispetto agli OEM che occupano la fascia alta del mercato degli smartphone”, ha dichiarato Zaker Li, Principal Analyst di Omdia.
Questa contrazione del mercato nazionale ha colpito anche i piani di ripresa di Huawei. Che ha registrato due trimestri consecutivi di contrazione delle spedizioni, dopo un anno di crescita dal Q4 21 al Q3 22. Tuttavia, l’azienda si trova ancora in una posizione migliore rispetto a un anno fa, registrando 6,5 milioni di spedizioni nel primo trimestre del 23. Con un incremento del 14,3% rispetto ai 5,6 milioni di smartphone spediti nel primo trimestre del 22.
Conclude Hong: “Le spedizioni degli OEM sono nuovamente diminuite, come previsto da Omdia. E i pochi che avevano previsto un aumento trimestre su trimestre hanno registrato cifre deludenti. In particolare Samsung dopo il lancio della serie S23”.
Il problema economico globale del mercato degli smartphone resta l’inflazione e la conseguente compressione dei pacchetti salariali e dell’economia. Il problema degli elevati livelli di scorte si sta lentamente risolvendo. Anche se la scarsa domanda dei consumatori sta prolungando il problema più del previsto. Per Omdia è probabile che il fondo verrà raggiunto nel 2° trimestre di quest’anno, prima di una risalita nella seconda metà del 2023.

– foto agenziafotogramma.it –
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Arriva l’app che “svela” i beni culturali non accessibili

ROMA (ITALPRESS) – Una metodologia innovativa per la fruizione virtuale 3D di beni culturali non accessibili, in grado di rivelare anche aspetti non visibili a occhio nudo, basata sull’integrazione di tecnologie 5G, cloud, servizi satellitari, fotogrammetria e informazioni multimediali. E’ il risultato del progetto VADUS condotto da Enea, Università Sapienza di Roma, parchi Archeologico del Colosseo e di Ostia Antica, Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706, TIM, Next-Ingegneria dei Sistemi (coordinatore) e finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che sarà presentato il prossimo 9 e 10 maggio presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati al workshop Ricerca, sviluppo e applicazioni per i Beni Culturali. Dai risultati del progetto VADUS alle future collaborazioni. Nello specifico, nell’ambito del progetto, sono state realizzate le visite virtuali alla Casa di Diana a Ostia Antica, all’Aula Isiaca nel Parco del Colosseo e al forte ipogeo “Pastiss” nel Museo Pietro Micca di Torino.
Durante l’evento che vedrà la partecipazione di esperti, ricercatori e rappresentanti di soprintendenze, istituzioni culturali, musei e PMI, sarà possibile anche effettuare la visita virtuale alla Casa di Diana tramite l’app realizzata appositamente da Next-Ingegneria dei Sistemi e disponibile su tablet 5G. ENEA, con il Laboratorio di Diagnostica e metrologia, ha arricchito la visita virtuale del forte Pastiss, non visitabile, con i risultati delle analisi sui quadri del Museo Pietro Micca, che hanno rivelato particolari invisibili a occhio nudo o scomparsi, come stemmi e firme. Per la Casa di Diana del Parco Archeologico di Ostia Antica, ugualmente chiusa al pubblico, è stata realizzata invece una visita virtuale dei vari ambienti in cui i livelli multimediali creati da ENEA restituiscono informazioni sulle diverse fasi costruttive e di restauro dell’edificio. Per l’Aula Isiaca del Parco del Colosseo è stato anche possibile “ricollocare” virtualmente negli spazi originali una decorazione ad affresco conservata in altro luogo.
“VADUS, che significa ‘passaggiò, permette un’esperienza completamente immersiva ad alta definizione, senza alcun vincolo spaziale e temporale nei percorsi di visita, declinata attraverso uno storytelling multilivello, con contenuti multimediali di natura archeologica, storica e scientifica, supportati da ricostruzioni o ricreazioni virtuali – sottolinea Valeria Spizzichino, ricercatrice ENEA del Laboratorio di Diagnostica e metrologia -. E in questo modo – aggiunge – VADUS fungerà da abilitatore tecnologico ponendosi proprio come mezzo per superare ciò che non è raggiungibile in termini fisici e culturali, come le difficoltà legate all’accesso per ragioni ambientali, di preservazione del bene, a causa di barriere architettoniche o connesse alla ‘comprensibilità’ del bene culturale”.
Enea ha contribuito al progetto con i suoi prototipi innovativi che, utilizzando sorgenti laser monocromatiche, possono lavorare ad alcune decine di metri dall’opera: il radar RGB-ITR (Red Green Blue Imaging Topological Radar), in grado di fornire per ciascun punto della superficie analizzata tre tipologie di informazione sul colore e due sulla distanza con risoluzione spaziale submillimetrica, ottenendo ricostruzioni 3D ad alta risoluzione, a colori e senza la necessità di supporto di immagini fotografiche; il sistema di Imaging LIF (Laser Induced Fluorescence) che consente, invece, di analizzare la composizione delle superfici, creando mappe di distribuzione dei materiali e, quindi, di proprietà non visibili a occhio nudo; IR-ITR (Infra Red Imaging Topological Radar) che permette di recuperare particolari scomparsi per effetto del degrado o coperti da successivi strati pittorici.
L’evento di Frascati sarà anche l’occasione per i 4 Dipartimenti dell’Enea di presentare l’offerta per musei, imprese e Pubbliche Amministrazioni nel campo della diagnostica, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico e della promozione del territorio. Infatti, Enea possiede competenze tecnico-scientifiche nel campo della sicurezza, restauro, tutela, conservazione, monitoraggio e controllo – anche da remoto – di beni culturali, paesaggistici, archivistici e librari, oltre a infrastrutture come le tavole vibranti del Centro Ricerche Casaccia (Roma), in grado di simulare terremoti nei test delle tecnologie innovative per la protezione sismica. Inoltre, sviluppa strumenti tecnologici per conservare e proteggere opere d’arte, soluzioni avanzate per la riduzione della vulnerabilità del territorio e la protezione da eventi naturali, prototipi hi-tech, nano e biotecnologie, sensoristica avanzata, microrganismi e prodotti bio-based.

– foto ufficio stampa Enea –
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Open Fiber, al Comicon la fibra per la Coppa eFootball Italia

NAPOLI (ITALPRESS) – Il Milan si è aggiudicato la prima edizione della Coppa eFootball Italia, organizzata da Konami e Progaming. La fase finale si è svolta al Comicon di Napoli, che ha visto Open Fiber per il secondo anno consecutivo connectivity partner dell’evento. Il Milan ha battuto in finale la Roma per 3-2.
In una Napoli tinta sempre più d’azzurro, si gioca a calcio in ogni luogo e in tutti i modi possibili. E anche al Comicon, che ha chiuso l’edizione 2023 con un record di 170 mila visitatori in 4 giorni, i fari sono stati puntati sul pallone nella sua versione più tecnologica, vissuta e giocata online attraverso console e soprattutto connessioni a Internet di ultima generazione.
Sabato 29 e domenica 30 aprile si è svolta la fase finale del torneo di e-sport che ha visto coinvolti 7 tra i club più titolati d’Italia.
Open Fiber è stata presente nel Padiglione 5 con postazioni attrezzate e console di ultima generazione per dare vita a sfide tra pro-player, talent dei videogame e pubblico di appassionati videogiocatori.
Internet ultraveloce per tutti, quindi, a cominciare proprio dai gamer che si sono riversati nei padiglioni della Mostra d’Oltremare. I partecipanti a Comicon Napoli hanno navigato sul web alla massima velocità disponibile sul mercato: 10 gigabit al secondo sulla rete FTTH realizzata nel capoluogo partenopeo. Dieci Gbps simmetrici in download e upload, ovvero 100 volte 100 megabit.
Una tipologia di connettività, quella a 10 gigabit al secondo, in grado di reggere l’onda d’urto che eventi di vasta portata come il Comicon hanno sulle infrastrutture di telecomunicazioni. A dimostrarlo i dati registrati durante l’edizione 2022: oltre 200 postazioni di gioco cablate, una media di 35 dirette streaming in contemporanea, 5 Terabyte di traffico dati generato nelle prime 8 ore di evento, poco meno di 100mila accessi alla rete wi-fi in appena 4 giorni. Nei momenti di maggior traffico, la rete ultraveloce è risultata occupata solo per un quinto (il picco di 1,6 gigabit al secondo su 10 disponibili) a beneficio di utenti, espositori e addetti ai lavori.
Open Fiber, società guidata dall’amministratore delegato Mario Rossetti, è il primo operatore in Italia (e fra i primi in Europa) a fornire un servizio di accesso ultraveloce da 10 Gigabit al secondo simmetrici.
“Questa è stata la nostra sfida: riuscire a collegare tutta la mostra. I gamers hanno bisogno di banda e bassissima latenza, tutte cose che con la nostra fibra siamo in grado di garantire”, spiega Vincenzo Parravani, responsabile B2B di Open Fiber.
“Abbiamo coperto tutti e dieci i padiglioni e tutti gli access point”, prosegue Parravani, che sottolinea: “La fibra è una tecnologia che permette di innovare, stiamo lavorando su questo in tutta Italia”.

– foto col/Italpress –

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Bper Banca con Talent Garden per la formazione IT innovativa

MODENA (ITALPRESS) – Accordo di collaborazione tra Bper Banca e Talent Garden. L’intesa prevede un piano di formazione inedito dedicato agli specialisti IT della banca, che include sessioni di approfondimento, webinar e masterclass sui temi digitali e sulle nuove tecnologie IT, oltre alla creazione di un osservatorio tecnologico sulle skill di settore, per un totale di oltre 40 ore di incontri previsti nell’arco dell’intero percorso.
“Abbiamo deciso di rivolgerci a un’eccellenza della formazione IT a livello internazionale – afferma Giuseppe Corni, Chief Human Resource Officer di Bper Banca – perchè vogliamo investire sulla formazione dei nostri dipendenti, oltre che sulla qualità delle infrastrutture e dei servizi tecnologici dell’azienda. In questo modo, siamo convinti di riuscire a migliorare i processi tecnici interni e garantire le conoscenze necessarie per continuare a mettere a disposizione della clientela strumenti digitali di primo livello per gestire i rapporti bancari”.
“Il programma Tech Around You riveste un ruolo chiave nel percorso strategico IT di Bper Banca” – sottolinea Massimiliano Baga, Chief Information Officer di Bper Banca – in quanto lo sviluppo degli specialisti IT, con l’acquisizione di competenze nuove e distintive, si affianca alla trasformazione e al rinnovamento dei sistemi tecnologici, per garantire quella capacità di innovare che è chiave determinante per l’IT del futuro”. Irene Boni, Ceo di Talent Garden, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di condividere con uno dei principali gruppi bancari italiani il nostro network Europeo di formazione e innovazione, per aiutare il team IT di Bper a sviluppare le competenze necessarie per affrontare i temi digitali di frontiera. Siamo certi che questa collaborazione darà frutti positivi per entrambi, consentendo a Bper di rimanere al passo con le ultime tendenze tecnologiche e di offrire ai propri clienti un’esperienza sempre più soddisfacente”.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Bper Banca-

ChatGPT riapre in Italia, Garante Privacy “Più trasparenza e diritti”

ROMA (ITALPRESS) – OpenAI, la società statunitense che gestisce ChatGPT, ha fatto pervenire al Garante per la protezione dei dati personali una nota nella quale illustra le misure introdotte in ottemperanza alle richieste dell’Autorità contenute nel provvedimento dello scorso 11 aprile, spiegando di aver messo a disposizione degli utenti e non utenti europei e, in alcuni casi, anche extra-europei, una serie di informazioni aggiuntive, di aver modificato e chiarito alcuni punti e riconosciuto a utenti e non utenti soluzioni accessibili per l’esercizio dei loro diritti. Alla luce di questi miglioramenti OpenAI ha reso nuovamente accessibile ChatGPT agli utenti italiani.
Secondo quanto rende noto il Garante per la Privacy OpenAI, in particolare, ha predisposto e pubblicato sul proprio sito un’informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, per illustrare quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l’addestramento degli algoritmi e per ricordare che chiunque ha diritto di opporsi a tale trattamento; ampliato l’informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione prima che un utente si registri al servizio; riconosciuto a tutte le persone che vivono in Europa, anche non utenti, il diritto di opporsi a che i loro dati personali siano trattati per l’addestramento degli algoritmi anche attraverso un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile; ha introdotto una schermata di benvenuto alla riattivazione di ChtaGPT in Italia, con i rimandi alla nuova informativa sulla privacy e alle modalità di trattamento dei dati personali per il training degli algoritmi; ha previsto per gli interessati la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate dichiarandosi, allo stato, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori; ha chiarito, nell’informativa riservata agli utenti, che mentre continuerà a trattare taluni dati personali per garantire il corretto funzionamento del servizio sulla base del contratto, tratterà i loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi, salvo che esercitino il diritto di opposizione, sulla base del legittimo interesse; ha implementato per gli utenti già nei giorni scorsi un modulo che consente a tutti gli utenti europei di esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali e poter così escludere le conversazioni e la relativa cronologia dal training dei propri algoritmi; ha inserito nella schermata di benvenuto riservata agli utenti italiani già registrati al servizio un pulsante attraverso il quale, per riaccedere al servizio, dovranno dichiarare di essere maggiorenni o ultratredicenni e, in questo caso, di avere il consenso dei genitori; ha inserito nella maschera di registrazione al servizio la richiesta della data di nascita prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e prevedendo, nell’ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all’uso del servizio.
L’Autorità esprime “soddisfazione per le misure intraprese” e auspica che “OpenAI, nelle prossime settimane, ottemperi alle ulteriori richieste impartitele con lo stesso provvedimento dell’11 aprile con particolare riferimento all’implementazione di un sistema di verifica dell’età e alla pianificazione e realizzazione di una campagna di comunicazione finalizzata a informare tutti gli italiani di quanto accaduto e della possibilità di opporsi all’utilizzo dei propri dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi”.
Il Garante riconosce “i passi in avanti compiuti per coniugare il progresso tecnologico con il rispetto dei diritti delle persone” e auspica che “la società prosegua lungo questo percorso di adeguamento alla normativa europea sulla protezione dati”.
L’Autorità proseguirà dunque nell’attività istruttoria avviata nei confronti di OpenAI e nel lavoro che porterà avanti la apposita task force costituita in seno al Comitato che riunisce le Autorità per la privacy dell’Unione europea.

– foto Agenziafotogramma.it –

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In Italia solo il 7% delle imprese è pronto a gestire rischi informatici

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo appena rilasciato uno studio sviluppato a livello mondiale, con diverse geografie, diversi mercati e diverse aziende, circa 7.000. In Italia c’è stato un approfondimento specifico, sono state analizzate cinque aree tecnologiche ed è stata fatta una stima del grado di resilienza, ovvero quanto sono le aziende sono pronte a contrastare e gestire gli attuali rischi di sicurezza: protezione utenti, device, rete, applicazioni e dati. Mettendo insieme queste informazioni, emerge come in Italia soltanto il 7% delle aziende si dichiarano pronte a gestire i rischi informatici. C’è ancora tanto da fare, il nostro obiettivo è fare il punto della situazione e aiutare i nostri clienti a capire su cosa focalizzarsi”. In un’intervista all’Italpress, Fabrizio Gergely, responsabile Architecture di Cisco Italia, la multinazionale statunitense specializzata nella fornitura di apparati di networking, ha sottolineato l’importanza per le aziende di fornirsi di strumenti di protezione per quanto riguarda i rischi derivanti da un attacco informatico, soffermandosi sui dati allarmanti in tal senso in Italia che emergono da un sondaggio.
“I nostri clienti possono approfondire e capire qual è il gap più importante da colmare. La nostra proposta si basa su soluzioni e innovazioni che possiamo portare sul mercato aiutando i nostri clienti – ha aggiunto Gergely – Più che sul costo dei nostri servizi, ragionerei su qual è il costo che un’azienda deve sopportare qualora venisse colta da un attacco informatico. Abbiamo una stima a livello mondiale, circa il 30% delle aziende intervistate ha dichiarato di aver subito un attacco negli ultimi 24 mesi, con almeno 500.000 dollari di impatto per il 25% di queste – ha precisato – Nel momento in cui un servizio digitale non è più disponibile, io azienda ho sì un impatto economico, ma anche di reputazione e i clienti potrebbero andare verso altri fornitori di servizi digitali”.
In particolare, Cisco ha depositato 75 brevetti nell’ambito del quantum cifrato per la protezione da attacchi informatici provenienti dai computer quantici: “E’ un argomento molto caldo ora, è legato al fatto che gli attuali algoritmi che proteggono le comunicazioni di dati e le infrastrutture sono a rischio attacco da computer quantici – ha spiegato Gergely – Noi grazie alla ricerca e allo sviluppo in Cisco Photonics, centro mondiale di ricerca e sviluppo su temi ottici presente in Italia, stiamo lavorando su soluzioni già disponibili per la quantum security – ha concluso – Vale a dire proteggere le infrastrutture attraverso chiavi talmente resilienti e robuste da resistere anche a un attacco portato da computer quantici”.

– foto Italpress –
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