Hi-Tech & Innovazione

Cybersecurity, un’app garantisce l’autenticità dei contenuti digitali

ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo creato una soluzione che garantisce autenticità e immodificabilità a qualunque contenuto. Ogni dato acquisito con la nostra tecnologia è perfettamente analizzato e corrispondente a tutte le caratteristiche che servono per garantire autenticità: il dato viene analizzato nel profondo, sia dati che metadati, e certifichiamo non solo il contenuto, ma anche il contesto dell’acquisizione come la geolocalizzazione, l’indirizzo ip e altri dati. Non appena riusciamo a garantire che il contenuto sia autentico, lo notarizziamo utilizzando la firma digitale, il mark temporale, il blockchain e altre tecnologie, in modo tale che non si possa più modificare”. In un’intervista all’Italpress, Fabio Ugolini, CEO e Co-Founder di TrueScreen, l’app che consente di certificare qualsiasi file multimediale acquisito con smartphone o tablet, attribuendogli valore legale e probatorio, ha raccontato così gli ultimi sviluppi dell’applicazione digitale e gli svariati settori in cui viene utilizzata.
“Noi vogliamo essere complementari all’attività dei notai, siamo in grado di garantire quello step prima con cui notifichiamo l’autenticità del contenuto – ha spiegato Ugolini – Lavoriamo molto con le assicurazioni in ambito di incidenti auto, ma anche con l’assicurazione sulla proprietà, contro i danni da cyber crime, al fianco delle banche, con tanti studi legali anche in ambiti come cyber bullismo e revenge porn, questo perchè vogliamo dare soluzioni utili anche per il sociale. Lavoriamo inoltre tanto con il mondo delle infrastrutture, siamo diventati uno standard in ottica Superbonus 110% per certificare con valore probatorio che ci siano stati avanzamenti nei lavori – ha aggiunto – In qualunque settore in cui vi sia valore legale o economico collegato a un’informazione digitale, noi possiamo comunque aiutare”.
Alla base dell’app TrueScreen, una serie di processi deterministici che non sfruttano l’intelligenza artificiale: “La nostra veridicità è provata dal fatto che seguiamo pedissequamente le linee guida internazionali: il nostro è un sistema deterministico, replicando all’infinito il nostro procedimento si otterrà sempre lo stesso risultato, è impossibile deviare l’informazione a nostro piacimento – ha sottolineato Ugolini – Non c’è intelligenza artificiale in questo caso perchè introdurrebbe alcune variabili che non vogliamo usare, niente può influire sul nostro processo deterministico”. TrueScreen, che ha ricevuto anche l’importante riconoscimento di “app del giorno” di Apple, fa dell’accessibilità e della garanzia di veridicità dei contenuti il proprio punto di forza: “La nostra accessibilità premia molto, lo strumento è complesso dal punto di vista di cyber security e di parte legale, ma al contempo deve essere semplice da utilizzare. Possiamo acquisire la registrazione dello schermo, siamo gli unici che possono catturare in real time quello che succede nel telefono. In questo modo – ha concluso – noi certifichiamo l’autenticità di quanto successo nel telefono, anche se scomparisse il messaggio sarebbe una prova”.

– foto Italpress –
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L’intelligenza artificiale e l’IoT migliorano la sicurezza sul lavoro

ROMA (ITALPRESS) – Un monitoraggio costante dei lavoratori impegnati in attività a rischio. E’ quanto consente il sistema DPI-SmartCare di TopNetwork che mira a ridurre drasticamente gli incidenti sul lavoro grazie a un controllo costante sull’equipaggiamento fornito, sfruttando le competenze acquisite sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e della sensoristica avanzata. Quello della sicurezza è uno dei temi che stanno più a cuore di TopNetwork, come spiega all’Italpress Massimiliano Dionisi, account manager dell’azienda: “Questa tematica ci ha portato a realizzare il sistema DPI-SmartCare che, grazie a modelli intelligenti e all’utilizzo della IOT, con sensori indossabili e che vengono applicati ai dispositivi individuali, consente un monitoraggio costante di tutti gli operatori che sono impegnati in attività a rischio”. Dionisi aggiunge: “Questo consente al datore di lavoro di tenere sotto controllo gli operatori che sono presenti all’interno di un cantiere di notevoli dimensioni. Tra l’altro il sistema è stato concepito sia come controllo “uno a uno” che come controllo “uno a molti”. Con la nostra applicazione è possibile monitorare lo stato dei sensori indossati, quindi se un casco è indossato correttamente, ma anche il caso dell’uomo a terra. Se una persona ha un malore, il sistema segnala prontamente l’allarme alla centrale operativa, che viene costantemente informata di tutti gli allarmi sollevati durante l’attività”.
L’innovazione tecnologica al fianco della sicurezza sul lavoro è uno degli obiettivi di TopNetwork, nata nel 2003 da un gruppo di amici che hanno deciso di condividere la loro passione per l’informatica. Dal 2021 entra a far parte del gruppo francese Smart4Engineering e al momento sono sette le sedi operative in tutta Italia, con oltre 600 professionisti e oltre 20 partner. “TopNetwork nasce come sviluppo software e come assistenza sistemistica e anche specialistica. Man mano poi, grazie anche alle collaborazioni con enti di ricerca e università si è spostata verso le ricerche e sviluppo”, afferma Dionisi. “Oggi il nostro team si occupa di realizzare progetti su intelligenza artificiale e robotica, che poi ci hanno consentito di muoverci trasversalmente sul mercato, con soluzioni utili per la logistica e per la sicurezza sul lavoro”, spiega.
-foto Spf –
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Ue, dal 25 agosto scatta la sorveglianza sulle big tech

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Dal 25 agosto prossimo scatta la sorveglianza dell’Unione Europea su 17 piattaforme web e su 2 motori di ricerca, nell’ambito del Digital Services Act (DSA). Lo ha annunciato la Commissione Europea.
Ecco l’elenco delle piattaforme web che saranno sotto sorveglianza: Alibaba AliExpress, Amazon Store, Apple AppStore, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube, Zalando. I due motori di ricerca sono Bing e Google Search.
Si tratta di piattaforme che raggiungono almeno 45 milioni di utenti attivi mensili nell’Ue.
“L’intera logica delle nostre regole è garantire che la tecnologia serva le persone e le società in cui viviamo, non il contrario. Il Digital Services Act porterà una significativa trasparenza e responsabilità delle piattaforme e dei motori di ricerca e darà ai consumatori un maggiore controllo sulla loro vita online. Le designazioni fatte oggi sono un enorme passo avanti per far sì che ciò accada”, spiega Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione Ue con delega al digitale. “Oggi è il D(SA)-Day per la regolamentazione digitale. Inizia il conto alla rovescia affinchè 19 grandissime piattaforme online e motori di ricerca rispettino pienamente gli obblighi speciali che il Digital Services Act impone loro”, sottolinea Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno.
A seguito della loro designazione, le società dovranno ora ottemperare, entro quattro mesi, a tutti i nuovi obblighi previsti dal DSA, che mirano a responsabilizzare e proteggere gli utenti online, compresi i minori.
Tra gli obblighi previsti, il divieto di visualizzare annunci pubblicitari basati su dati sensibili dell’utente (come l’origine etnica, le opinioni politiche o l’orientamento sessuale). Le piattaforme dovranno informare gli utenti su chi sta promuovendo gli annunci pubblicitari, e dovranno garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e incolumità dei minori. Non sarà più consentita la pubblicità mirata basata sulla profilazione dei bambini.
Inoltre le piattaforme e i motori di ricerca dovranno adottare misure per affrontare i rischi legati alla diffusione di contenuti illegali online e agli effetti negativi sulla libertà di espressione e di informazione, e dovranno mettere in atto misure di mitigazione, ad esempio per affrontare la diffusione della disinformazione.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Da Siemens una piattaforma per accelerare la digitalizzazione delle Pmi

ROMA (ITALPRESS) – “Il contesto delle aziende italiane vede oltre l’86% con difficoltà a passare ai sistemi digitali, mentre più della metà trova difficoltà nell’implementazione di questi sistemi, e buona parte di loro non trova un partner per aiutarle in queste trasformazioni. E’ per questo che occorre accelerare in modo notevole. L’intelligenza artificiale è uno degli ambiti in cui Siemens, assieme al gemello digitale, ha investito da diversi anni. Siemens è tra le prime dieci aziende al mondo per sviluppo di software, tra questi c’è l’intelligenza artificiale, che ci permette di andare ad aiutare l’evoluzione di macchine e sistemi per l’industria per far sì che queste siano machine learning”. In un’intervista all’Italpress, Floriano Masoero, presidente e CEO di Siemens Italia, ha fatto il punto della situazione sulle ultime iniziative sul fronte dell’innovazione da parte dell’azienda tedesca che nel Bel Paese vanta circa 2.800 collaboratori e che ha chiuso l’anno fiscale 2022 con oltre 2 miliardi di euro di fatturato.
“La piattaforma XCelerator nasce nel contesto con il Covid e le tensioni internazionali, l’esplosione del prezzo gas e l’inflazione, oltre a una forte competizione – ha aggiunto Masoero parlando di XCelerator, la piattaforma pensata per le imprese che vogliono accelerare la trasformazione digitale – Vediamo che le aziende italiane sono in un contesto esplosivo e dinamico, noi pensiamo che le aziende del sistema Italia debbano accelerare il più possibile, andando a mettere assieme mondo reale e mondo digitale – ha spiegato – Pensiamo che la transizione gemella, quindi transizione energetica e digitale, debba essere congiunta, non si può accelerare in un senso e non nell’altro”.
E per quanto riguarda il metaverso e l’applicazione all’interno delle realtà aziendali: “Il metaverso industriale è l’evoluzione del digital twin. Siemens è stata leader nel digital twin, ora portiamo il metaverso industriale a livelli mai visti prima e grazie a una partnership con Nvidia consentiamo di avere fabbriche con un digital twin realistico in tempo reale che consente, per esempio, a più entità diverse di una stessa società di connettersi nel metaverso, attuare sperimentazioni, valutare come la fabbrica sta operando”.
Tutti pensano che il metaverso industriale sia solo per le grandi aziende – ha precisato il numero uno di Siemens in Italia – In realtà queste tecnologie sono già disponibili per aziende medie e piccole. E Siemens è lì per supportarle”.
Non mancano, infine, i progetti di Siemens in partnership con le Università italiane: “Noi abbiamo molti progetti di formazione in Italia, abbiamo lanciato Siemens digital academy, lavoriamo per formare i giovani all’uscita dall’Università alle nuove tecnologie: formiamo società, studenti e competenze, siamo sostenitori forti dell’ITS e della branca di sviluppo di queste nuove competenze – ha concluso – La transizione digitale non può prescindere dall’evoluzione e dalle nuove skill”.

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L’Intelligenza Artificiale tra rischi e opportunità

CAGLIARI (ITALPRESS) – Renato Soru e Nicola Grauso, due pionieri di internet in Italia a confronto sull’intelligenza artificiale (IA). L’evento è stato organizzato dal Centro Studi Aldo Moro di Cagliari che sta promuovendo una serie di incontri destinati ai giovani.
Come riferisce Tiscali Innovazione, al dibattito hanno preso parte anche Giorgio Giancinto, professore di Artificial Intelligence e Cybersecurity presso l’Università degli Studi di Cagliari e Cesare Moriconi, consigliere regionale della Sardegna e primo firmatario della Mozione sull’intelligenza artificiale e sulla responsabilità della politica, presentata recentemente nel Consiglio Regionale sardo.
L’intervento iniziale è stato di Moriconi che ha sottolineato le responsabilità della classe politica di fronte a un’innovazione come l’IA. Per il consigliere regionale sardo “il modello di riferimento deve essere la Regione Emilia Romagna, che sta investendo risorse importanti per favorire la creazione delle competenze necessarie per affrontare i cambiamenti in corso e cogliere le opportunità”.
Il professor Giacinto ha invece fatto il punto sullo sviluppo della nuova tecnologia spiegando che “l’intelligenza artificiale viene utilizzata già da molti anni in numerosi settori dell’economia sia digitale che industriale. Applicazioni poco note al grande pubblico ma che impattano sulla vita di tutti”.
ChatGPT “è dunque solo un nuovo capitolo che a differenza delle altre applicazioni ha suscitato un grande clamore mediatico”.
Il fondatore di Tiscali, Renato Soru, ha proseguito la riflessione di Moriconi sulla necessità di investire sulle competenze ma ha sottolineato “l’importanza del trasferimento tecnologico”. “Formazione e ricerca scientifica non possono essere fini a se stesse ma devono favorire il miglioramento della società e lo sviluppo economico”, ha spiegato.
“Le sempre maggiori disponibilità di potenza di calcolo e dati – ha proseguito Soru – creano enormi opportunità anche per le imprese di piccole e medie dimensioni. L’ambito più rilevante riguarderà l’addestramento e l’utilizzo dei nuovi modelli IA su lingue diverse da quella inglese e su basi di conoscenza proprietarie come quelle delle grandi aziende”. Per il fondatore di Tiscali un settore di applicazione fondamentale è anche la sfera pubblica. “Ogni Regione – ha spiegato – potrà, per esempio, addestrare e utilizzare l’intelligenza artificiale per analizzare e correlare dati sull’ambiente, sulla salute, sull’istruzione e così via, e migliorare in questo modo l’efficacia della gestione politica”.
Nicola Grauso, fondatore di Video On Line, primo internet service provider italiano, ha criticato la scelta del Garante per la Privacy che ha portato alla sospensione di ChatGPT in Italia. Per l’imprenditore la privacy sul web “è ormai già compromessa e utilizzare questa argomentazione contro OpenAI non è una scelta intelligente perchè penalizza gli italiani”.
Il confronto si è anche focalizzato sugli effetti che l’intelligenza artificiale potrebbe avere sul mercato del lavoro.
Per Soru “non è ancora possibile capire con esattezza quali saranno gli effetti dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro e per questo motivo, a differenza di quanto avvenuto nel passato, la politica non deve essere distratta e in ritardo nel capire l’evoluzione dell’economia e della società”.
Il fondatore di Tiscali ha bocciato la tassa sui robot proposta da Bill Gates per finanziare gli ammortizzatori sociali da dare a chi nel breve periodo perderà il lavoro. “Creare un welfare state efficiente – ha spiegato – è fondamentale affinchè la rivoluzione tecnologica in corso non lasci indietro nessuno ma sarebbe un errore tassare l’innovazione. Lo Stato Sociale deve essere finanziato tassando le grandi ricchezze come quella del fondatore della Microsoft o facendo pagare correttamente le tasse alle grandi multinazionali che oggi pagano lo zero virgola”.
Sui rischi legati all’avvento dell’intelligenza artificiale si è soffermato anche Grauso. “Ci troviamo di fronte a qualcosa di completamente diverso rispetto al passato che crea non pochi problemi”, ha detto il fondatore di Video On Line. “Ai nuovi modelli di intelligenza artificiale – ha proseguito – sono stati posti dei paletti ma possono essere facilmente aggirati. Per esempio ponendo le domande opportune è possibile farsi dare da ChatGPT informazioni utili alla costruzione di una bomba atomica”.
“Cosa sappiamo davvero di questa tecnologia?”, si è chiesto Grauso, che ha proseguito: “Quel poco che conosciamo lo dobbiamo agli americani ma al lavoro sull’intelligenza artificiale ci sono anche i cinesi, i russi e gli israeliani e sui loro progressi non abbiamo visibilità. E’ evidente che i modelli di IA abbiano capacità analitiche e previsionali sempre più evolute e non è escluso che siano proprio loro a dirci come gestire i problemi economici, sociali e geopolitici che la tecnologia creerà nei prossimi anni”.

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Una app innovativa guida i pazienti all’interno del Policlinico Gemelli

ROMA (ITALPRESS) – Arianna, la ‘app’ che accoglie e guida i pazienti e i loro accompagnatori all’interno del Policlinico Gemelli, compie un anno e cresce non solo anagraficamente, ma anche come offerta di servizi e contenuti. Frutto di una partnership tra Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Novartis, Arianna è nata da un’intuizione del professor Giovanni Scambia, direttore scientifico dell’IRCCS, per migliorare la patient experience. La ‘app’ è una sorta di ‘Google maps’ dedicata, che guida il paziente, tramite geolocalizzazione, all’interno dei vari settori del Policlinico e lo accompagna alla sua destinazione. Arianna è un sistema di navigazione digitale intuitivo ed efficace che copre al momento buona parte dei reparti e delle strutture ambulatoriali e servizi del Gemelli. Questa ‘app’ si va ad aggiungere ai progetti d’accoglienza “Chiedi a me” e “Gemelli Interpreter”, realizzati in collaborazione con Unitalsi e Auci dai volontari del Servizio Civile, per indirizzare e accompagnare i pazienti più fragili e aiutare gli stranieri nell’accesso ai servizi sanitari dell’Ospedale.
“Il progetto Arianna – sottolinea il professor Scambia, direttore scientifico di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS – è molto importante e lo abbiamo fortemente voluto perchè rappresenta un modo per umanizzare un ospedale grande come il nostro e renderlo molto più fruibile da parte del pubblico, dei pazienti e degli accompagnatori. E’ anche un modo anche per accogliere le persone che arrivano da noi e di guidarle all’interno di una serie di percorsi. Ma non solo. Questa ‘app’ ci aiuta a comunicare con queste persone e a promuovere azioni educative per i pazienti e i loro caregiver, oltre a iniziative di raccolta fondi. Riteniamo insomma che la ‘app’ Arianna sia un progetto utile e importante, che punteremo a espandere. E siamo davvero grati del supporto ricevuto da un’azienda sensibile come Novartis, che ci ha aiutato a realizzarlo”.
“Il Policlinico Gemelli – sottolinea il professor Marco Elefanti, direttore generale Fondazione Policlinico Gemelli – è fortemente orientato all’innovazione e sempre più anche alla digitalizzazione. La ‘app’ Arianna, realizzata grazie alla collaborazione con Novartis, ci consente di fare un’ulteriore passo in questa direzione e di applicare le risorse del digitale all’accoglienza del paziente, attraverso una soluzione tecnologicamente avanzata come l’indoor navigation. Siamo sempre molto grati alle grandi aziende che ci supportano nella realizzazione di iniziative come questa a forte innovazione tecnologica”.
“Per Novartis reimmaginare la medicina significa supportare i pazienti oltre la malattia, collaborando per garantire loro un contesto in grado di comprendere le loro esigenze e sostenerli – afferma Chiara Gnocchi, Country Communication & Patient Engagement Head Novartis Italia. Il progetto Arianna va in questa direzione per rispondere ad un concreto bisogno dei cittadini di ‘navigarè all’interno di un’entità ospedaliera e ricevere informazioni in tempo reale. Per questo siamo lieti di proseguire la collaborazione con il Policlinico Gemelli in un modello di partnership che sempre di più ci vede impegnati sia sul fronte della ricerca che dei servizi al paziente”.
“La ‘app’ Arianna – commenta l’ingegner Giovanni Arcuri, direttore Direzione tecnica, ICT e innovazione tecnologie sanitarie – si inserisce nel processo di miglioramento continuo dei processi di accoglienza dei pazienti del nostro Policlinico. E’ una soluzione studiata per aiutare e guidare, nel vero senso del termine, i pazienti all’interno del nostro Policlinico che, per dimensioni e complessità, può rendere difficile orientarsi.
Arianna individua la posizione dell’utilizzatore che, inserendo la destinazione da raggiungere, inizia un percorso guidato di indoor navigation. In pratica l’utente ha a disposizione un vero e proprio navigatore che lo guida, all’interno della nostra struttura. La soluzione è basata su tecnologia BICON, piccoli trasmettitori che consentono di calcolare la posizione dell’utente, ed oggi copre quasi completamente tutte le strutture del Gemelli. E’ già allo studio un’evoluzione dell’applicazione, che offrirà ai pazienti ulteriori servizi per migliorare ulteriormente la sua esperienza all’interno del Policlinico. L’investimento sostenuto sarà utile anche per sviluppare la logistica interna, in modo, ad esempio, da verificare la posizione delle tecnologie mobili o ottimizzare le funzioni di trasporto interno”.
La App “Arianna-Policlinico Gemelli” è disponibile su Apple store e su Google Play. Per utilizzarla, una volta entrati al Gemelli, è necessario registrarsi al sistema (il login è possibile anche attraverso i social), scegliere la lingua (italiano o inglese), selezionare la destinazione e avviare l’indoor navigation. Una volta impostata la destinazione, sul cellulare compare una mappa con il percorso più veloce, indicato da una linea blu. Che è un pò come il celebre ‘filo d’Ariannà da seguire per arrivare a colpo sicuro a destinazione. Arrivati a destinazione, il paziente o il suo accompagnatore in sala d’attesa possono intrattenersi con le news di Fondazione Policlinico Gemelli, con informazioni sui dipartimenti, navigare sulle pagine Facebook e Lindekin di FPG; la ‘app’ consente anche di fare donazioni a sostegno delle attività della Fondazione Policlinico Gemelli.
La progettazione di Arianna è stata affidata a Kotuko e a Native Media che ne hanno curato i vari aspetti, dal naming, alla tecnologia più adatta agli ambienti, al design, allo sviluppo software.

– foto ufficio stampa Policlinico Gemelli –
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Tech e ICT, il Jovaverso di Tim vince il 24° Interactive Key Award

ROMA (ITALPRESS) – TIM, Main Sponsor del Jova Beach Party 2022, si è aggiudicata ieri il 24° Interactive Key Award nella categoria Tech & ICT grazie al progetto Jovaverso che ha accompagnato ogni tappa dell’evento sulle spiagge italiane. La Giuria ha conferito il premio per “l’originalità dell’idea creativa, l’uso innovativo dei mezzi digital e il forte coinvolgimento dell’utente”.
Il Jovaverso è un ambiente virtuale, immersivo e interattivo, dove, utilizzando un visore modello Oculus, gli spettatori del Jova Beach hanno potuto vivere un’esperienza multimediale unica. Dopo aver creato il proprio avatar, si sono ritrovati catapultati su un’isola speciale immersi nel suono del mare e della natura. Grazie ad un sound system ricostruito in stile fumettistico, i fan hanno potuto scegliere la loro canzone preferita e iniziare l’esperienza virtuale esplorando l’isola del Jovaverso.
Ogni visitatore ha avuto la possibilità di scegliere e indossare uno dei cappelli di Lorenzo e lasciare un segno del proprio passaggio sull’isola piantando un fiore con il proprio nome e scoprendo cosa avevano lasciato i fan sbarcati prima di lui. Nella passeggiata i visitatori si sono ritrovati davanti a un iconico albero decorato con i versi più amati delle canzoni dell’artista. In un Tipi, perfettamente ricostruito come il reale camerino di Lorenzo al Jova Beach Party, hanno potuto incontrare il loro cantante preferito e dopo aver curiosato tra gli oggetti a lui più cari, sono potuti salire con lui sul palco del Jova Beach Party 2022 per una magica experience a 360 gradi. Inoltre, attraverso un’applicazione di realtà aumentata, i fan hanno potuto ricevere una foto con l’avatar del Jovaverso come ricordo digitale della loro partecipazione al Tour.

– foto ufficio stampa Tim –
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All’Università di Trento un corso di laurea per i software del futuro

ROMA (ITALPRESS) – Il futuro e il successo tecnologico risiede soprattutto nell’usabilità. Questa convinzione per la quale il progresso non deve essere forgiato solo da ingegneri, specialisti, fisici e matematici ma anche da psicologi e da umanisti è alla base dell’istituzione del corso di laurea magistrale “Human-Computer Interaction” dell’Università di Trento.
Presso il distaccamento di Rovereto, all’interno del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, è stato sviluppato un percorso di Studi che si occupa proprio di come lo sviluppo di nuove tecnologie, siano prodotti o servizi, debba essere concepito secondo la prospettiva dell’utilizzatore. Gli obiettivi formativi specifici di questa laurea magistrale pongono la comprensione delle persone e delle loro pratiche al centro e come momento fondamentale nel disegno della tecnologia.
La domanda per la creazione di interfacce accessibili e che semplifichino l’usabilità è sicuramente crescente verso chi produce e genera tecnologie e questo corso dell’università trentina punta, tra l’altro, a rispondere proprio alla sempre maggiore esigenza di collocare l’utilizzatore al centro di ogni interesse e attività.
Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia si è ritrovata immediatamente nella tematica del corso, in quanto l’applicazione preminente della “user experience” è la base di Genya, un innovativo ecosistema software per professionisti.
Con Genya, la centralità passa dal prodotto al cliente e l’esperienza dell’utilizzo è la linea guida da seguire per trasformare digitalmente anche una professione come quella del commercialista.
Genya rappresenta una sorta di unicum nella creazione di un ecosistema di software professionali dove al centro non c’è l’adempimento ma l’utilizzatore del software.
Claudio Ferrante, director, sales di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, sottolinea come “la nostra azienda si sia sentita concretamente rappresentata nelle finalità del corso. Abbiamo dunque chiesto alla professoressa Barbara Treccani, coordinatrice del corso triennale Interfacce e Tecnologie della Comunicazione, e al professor Massimo Zancanaro, coordinatore della laurea magistrale Human-Computer Interaction, di presentarci agli studenti, anche per testimoniare che l’indirizzo che hanno scelto ha delle concrete e tangibili possibilità di sviluppo nel comparto tecnologico industriale”.
Wolters Kluwer Italia ha presentato ai partecipanti al corso il proprio innovativo approccio al design di un prodotto software tipicamente offerto a professionisti e PMI, ma non per questo meno bisognoso di essere facilmente compreso e immediatamente utilizzato. La cosiddetta “user experience” è un fattore di fondamentale importanza per facilitare l’usabilità anche di prodotti software per professionisti e imprese. La tecnologia avanzata deve essere disegnata e concepita per dare più spazio possibile alle attività a valore e consentire ai professionisti di sentirsi davvero supportati dalle innovazioni digitali.
I manager di Wolters Kluwer Italia hanno illustrato l’organizzazione dell’impresa, ma anche e soprattutto come lo sviluppo di nuove tecnologie digitali si concentri sull’usabilità mettendo al centro del processo creativo l’utilizzatore anche non esperto.
La presentazione, che si è conclusa con una sessione di domande e risposte, ha confermato a Wolters Kluwer Italia il vivo interesse del mondo accademico e di quello studentesco ad un approccio all’innovazione tecnologica che mette al centro l’individuo. Alla presentazione faranno seguito una serie di webinar sull’argomento e su questo nuovo approccio allo sviluppo digitale.

– foto ufficio stampa DoubleVi –
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