Hi-Tech & Innovazione

Cybercrime, accordo tra Polizia e Agenzia spaziale italiana

ROMA (ITALPRESS) – Siglato l’accordo tra la Polizia di Stato e Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto le reti e i sistemi informativi di supporto alle funzioni istituzionali dell’Agenzia e di particolare rilievo per il Paese.
La convenzione, firmata dal Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini e da Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, è finalizzata a sviluppare una collaborazione strutturata tra la Polizia di Stato e l’ASI per l’adozione e il potenziamento di strategie sempre più efficaci in materia di prevenzione e contrasto al cybercrime.
L’Agenzia Spaziale Italiana è un ente pubblico, che rientra nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica attraverso i suoi sistemi informatici e e la sua infrastruttura di rete. L’Agenzia ha compito di coordinare e gestire i finanziamenti legati a tutte le attività spaziali nazionali, sia a livello di programmi nazionali sia per le collaborazioni internazionali, preparando e attuando la politica spaziale italiana sulla base degli indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri (o suo delegato) e del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale (Comint).
La tutela di queste attività richiede l’intervento di tutti gli attori coinvolti nella sicurezza cibernetica e rende necessaria una stringente condivisione informativa. Condivisione e coordinamento si pongono, oramai, quali strumenti essenziali per rispondere con tempestività ed efficacia alla minaccia informatica, sempre più insidiosa e pericolosa,e per intensificare le attività di prevenzione e di analisi dei rischi. Tutto con l’obiettivo di assicurare l’integrità dei sistemi informatici funzionali al perseguimento della mission dell’Agenzia.
Per la Polizia di Stato, tale compito è assicurato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e, in particolare, dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche che, con una sala operativa disponibile h24, rappresenta il punto di contatto per la gestione degli eventi critici delle infrastrutture di rilievo nazionale operanti in settori sensibili e di importanza strategica per il Paese.
Alla firma della convenzione erano, inoltre, presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Prefetto Daniela Stradiotto, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Antonio Borrelli, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, Direttore dell’istituenda Direzione centrale per la sicurezza cibernetica e il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Ivano Gabrielli.

– foto ufficio stampa Polizia di Stato –

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A Roma la mostra “Ipotesi Metaverso” tra storia e innovazione

ROMA (ITALPRESS) – Dal 5 aprile al 23 luglio 2023 Palazzo Cipolla a Roma si trasforma in Ipotesi Metaverso, la mostra evento, un’immersione in nuove dimensioni spaziali/esistenziali e nei mondi immaginari di 32 artisti (16 storici e 16 contemporanei) in dialogo tra loro nel territorio dell’immaginazione, dal Barocco a oggi. 15 ambienti per altrettanti percorsi multimediali e multisensoriali che trasformano lo storico palazzo romano di Via del Corso in un viaggio tra linguaggi e visioni, virtuale e reale, per una mostra tra le prime del genere su scala internazionale, ideata e fortemente voluta dal Prof. Avv. Emmanuele Emanuele e a cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi.
La mostra vede insieme opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos, e opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas.
Contemplazione ed immersione, intimità e partecipazione corale, percezione quasi simultanea del “materiale” e dell’immateriale sono le esperienze che la mostra propone allo spettatore, da vivere quasi simultaneamente.
Palazzo Cipolla non è nuovo a questo genere di sperimentazioni: dalla storica mostra di Bansky a Quayola, passando per London Calling per arrivare fino a Ipotesi Metaverso, il palazzo ottocentesco affacciato sul centro storico di Roma, per volontà del Presidente Emanuele che vi ha realizzato ben 59 mostre in poco più di vent’anni, si è sempre configurato come avamposto contemporaneo della capitale, intercettando nuove tendenze e nuovi linguaggi, promuovendo l’arte contemporanea in ogni sua coniugazione e sfumatura.
«Già nel 2021, portando a Palazzo Cipolla la mostra del media-artist Quayola Re-coding, ho voluto dimostrare, attraverso un linguaggio completamente nuovo, che le tecnologie più attuali si mettono al servizio dell’atto creativo in tutte le sue forme, offrendo all’artista ed ai suoi fruitori nuovi strumenti per esplorare l’ineffabile mistero del fare arte. E oggi desidero proseguire in questo solco improntando l’attività espositiva alla modernità della mia visione e all’apertura universale del mondo alle sue diverse proposizioni: da qui, come detto, nasce la mostra Ipotesi Metaverso. Spero sinceramente che questa mostra, nella quale abbiamo chiamato a esporre giovani artisti noti già nel mondo, in Oriente, in America, in Europa, possa dare contezza di questa mia visione innovativa e radicalmente rivoluzionaria. Ma soprattutto mi auguro che da questa esperienza scaturisca il conforto di una visione positiva del mondo che si evolve, che non si arresta e che continua, con mezzi differenti dal passato, a produrre emozioni universali» spiega il Prof. Emmanuele Emanuele, e aggiunge: «Questa mostra si configura come la sintesi di quello che è il mio pensiero, ovvero che oggigiorno è necessario ed imprescindibile coniugare la tradizione con il nuovo che avanza, con il mondo digitale, con l’apporto delle nuove tecnologie, che costituiscono una vera rivoluzione anche nella maniera di manifestare il sentimento che è, fin dall’alba dei tempi, alla base dell’opera d’arte. A chi teme che la tecnologia possa sopraffare le specificità dell’essere umano, rispondo con la convinzione secondo cui l’umanità saprà trovare le risorse giuste per convivere con essa e non esserne totalmente asservita: in altre parole, ne sfrutterà le potenzialità affinchè migliorino qualitativamente il nostro vivere. Per questo credo fortemente alla coesistenza del passato e del futuro e, come ho detto prima, ritengo che anche l’arte si sia uniformata a questa compresenza».
Commentano i curatori Gabriele Simongini e Serena Tabacchi: «Ipotesi Metaverso è una delle prime mostre internazionali a porsi domande sul concetto tecnologico/esistenziale di Metaverso, attraverso una serie di esperienze multisensoriali e multimediali create dal genio di artisti contemporanei messi in dialogo con opere “materiali” di artisti storici o tuttora operanti che hanno creato altri mondi, dal Barocco ad oggi, con spazi mentali ed illimitati. Il visitatore si immerge così in una dimensione phygital (unione di fisico e digitale), che è poi quella che ci si prospetta nella vita quotidiana dell’immediato futuro. L’ultima frontiera del Metaverso appartiene al mondo dei social media e degli spazi virtuali in VR (realtà virtuale), in AR (realtà aumentata) e costruiti su tecnologia blockchain, un sistema di archiviazione dati non centralizzato e crittografato. In questi mondi ognuno di noi può incarnarsi nel proprio gemello digitale (avatar) o trasformarsi in quello che abbiamo sempre desiderato. Il Metaverso non è regolato dalla fisica terrestre e ogni oggetto al suo interno può essere importato dal mondo reale o creato ex novo dalla nostra fantasia. Anche l’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di queste realtà in cui l’uomo, la natura e la tecnologia possono trovare una nuova sinergia, ibrida e armonica, verso un umanesimo digitale».
Il percorso parte da una fra le più celebri e visionarie “Carceri d’Invenzione” di Giambattista Piranesi per entrare subito dopo dentro le sue architetture illusionistiche e disorientanti grazie al film d’animazione 3D di Grègoire Dupond e Teho Teardo. Nella grande sala laterale, il moto pendolare fra fisico e digitale si concretizza nell’altalena immersiva di Fabio Giampietro e Paolo Di Giacomo, mentre al centro Maurits Cornelis Escher, l’artista che ha più ispirato gli “architetti” del Metaverso, dialoga con Andrea Pozzo, di cui è esposto il bozzetto per la finta cupola della Chiesa di S.Ignazio, capolavoro di architettura simulata e virtuale che lo stesso artista olandese aveva studiato ed ammirato a Roma. Di fronte, “Onda lunga” di Pier Augusto Breccia ci propone un vortice ipnotico che sembra aver anticipato quello nel quale tuffarsi per entrare in “Decentraland”, Metaverso totalmente decentralizzato. Si prosegue con un confronto inedito fra un’opera d’arte nativa digitale di Krista Kim ed un capolavoro di Victor Vasarely, fra vertigini ottiche ed utopie zen per un mondo più vivibile. Nelle due sale successive, Federico Solmi fa dialogare quadri e sculture con la virtualità attraverso un processo di ritorno e riconfigurazione delle immagini da un mondo digitale a quello fisico. Subito dopo, arrivano sorpresa e inquietudine con le innumerevoli metamorfosi di volti create da Mario Klingemann con nuove applicazioni delle reti neurali. Nella sala successiva ci si immerge nell’installazione audiovisiva di fuse* che formula un’ipotesi creativa sul Multiverso. Usciti dalla sala, ecco una nuova esperienza “fisica” che ci fa confrontare con la capacità profetica del futurismo: con “Forme uniche della continuità nello spazio” (1913) di Boccioni, e il quadro “Donna e ambiente” (1922) di De Pistoris abbiamo l’uomo e la donna del futuro, due “cyborg” aerodinamici che avanzano fondendosi con lo spazio. La smaterializzazione torna nella sala successiva con la performance audiovisiva di Alex Braga che crea un’esperienza di moltiplicazione sensoriale fondata sulla musica. Proseguendo, si incontra un’idea diversa di virtualità con l’opera “Figura e spazio” di Alfredo Zelli, un’apparizione che unisce pittura, scultura e visione architettonica. Nel cortocircuito fra due artisti di epoche diverse come Fortunato Depero e Joe Pease diventa poi protagonista una realtà urbana ipnotica e accattivante. Il confronto/dialogo fra fisico e digitale si accentua nell’abbinamento, fra il capolavoro barocco di Carlo Maratti e Sediment Nodes di Entangled Others. Pochi passi e si entra nella dimensione della letteratura generativa con Sasha Stiles. Proseguendo, un altro dialogo fra fisico e digitale è quello tra Giacomo Balla, capace di realizzare una sorprendente ibridazione fra razionalismo ed esoterismo, e Robert Alice il quale crea una rappresentazione in grafica vettoriale per rappresentare l’architettura tecnologica del nuovo internet, il web3. Subito dopo ci si confronta con un tempo circolare, un “eterno ritorno” di cui sono protagonisti Giorgio de Chirico e Giulio Paolini. Pochi passi ed ecco il grande quadro di Giuseppe Fiducia che già negli anni novanta ha dipinto congegni futuribili. A fianco, si snoda un accavallarsi di orizzonti visionari con “Corridor” di Cesar Santos. In questo contesto la ricerca di PAK ci porta a comprendere l’enorme possibilità del concetto di metaverso attraverso una serie di opere interattive: ogni opera è legata intrinsecamente alla tecnologia blockchain, che mette in comunicazione l’artista con la sua community. Se il digitale appartiene solo al mondo virtuale, l’opera di Damjanski ci ricorda che la presenza umana potrebbe presto scomparire in futuro. Procedendo nel percorso, l’idea di Tecnonatura, che apre la strada ad un rinnovato dialogo fra esseri umani e natura tramite la tecnologia, trova espressione nel lavoro di Primavera De Filippi, con il suo “Plantoid” che si nutre di criptovalute, mentre possiamo pensare di tramutarci in divinità ibride grazie alla fantasia e ai modelli 3D di Pinar Yoldas: le sculpture phygital dell’artista turca. Poco dopo Ugo Nespolo, degno erede del futurismo, individua nel videogame una componente fondamentale dell’immaginario contemporaneo e dello stesso Metaverso. Il riferimento al gaming apre al dialogo con la visione del britannico Chaplin, giovanissimo artista di Nottingham: con lui il metaverso appare come una finestra su vari mondi, in cui l’utente può navigare attraverso uno schermo e una tastiera, a metà tra il gaming e l’esperienza immersiva. Infine, atterriamo in un mondo fluido e in continuo divenire, realizzato da Refik Anadol, in cui una serie di algoritmi programmati su un dataset selezionato dall’artista ci fa entrare finalmente in quello che chiamiamo metaverso, trasformando la nostra conoscenza del reale in qualcosa di mai visto prima.
La mostra, curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed è realizzata da Poema SpA.
-foto ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro-
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Fiumicino, pushback elettrico Mototok sperimentato con Vueling

FIUMICINO (ROMA) (ITALPRESS) – Un pushback elettrico, Mototok, è stato testato all’Aeroporto di Fiumicino. Questo veicolo è stato utilizzato per spostare un aeromobile dal gate fino alla pista. Il test, il primo del suo genere per l’Aeroporto di Fiumicino, è stato condotto in collaborazione con Vueling, Aviation Services e la compagnia tedesca Mototok International GmbH, specializzata nello sviluppo di pushback elettrici. Mototok è completamente elettrico e comandato a distanza da un operatore che ha una visuale preferenziale dell’aeromobile (360°) grazie all’utilizzo di un controllo remoto ad alta tecnologia. Tra gli altri benefici di questi veicoli troviamo la riduzione del rumore e delle emissioni di CO2, grazie alla sua tecnologia completamente elettrica. I livelli di sicurezza sono significativamente incrementati, favorendo la sicurezza degli operatori nell’area di stazionamento (Apron). Infatti, l’operatore ha l’abilità di controllare visivamente il corretto posizionamento del pushback, consentendo un fissaggio delicato e sicuro al carrello di atterraggio frontale dell’aeromobile. Inoltre, ha un’ampia visibilità per eseguire in sicurezza l’operazione di spinta dell’aeromobile. Con una ricarica completa si possono eseguire oltre 50 spinte di aeromobile di seguito. Adr prosegue nel suo percorso di innovazione e sostenibilità, sempre più integrato, con questa iniziativa aggiuntiva di Automazione Aeroportuale nell’ambito del Piano di Innovazione. L’iniziativa si concentra sulle tecnologie che offrono la possibilità di utilizzare veicoli sostenibili, controllati da remoto, elettrici e autonomi per la manovrabilità dell’aeromobile in Apron, offrendo numerosi benefici operativi e ambientali. Sulla stessa lunghezza d’onda di Adr, anche Vueling si è impegnata a ridurre l’impatto ambientale degli aeromobili e a lavorare su iniziative sostenibili come Mototok per avvicinarsi all’obiettivo zero emissioni entro il 2050.(ITALPRESS).

Photo Credits: ufficio stampa Adr

Intelligenza artificiale, il Garante della privacy blocca ChatGPT

ROMA (ITALPRESS) – Stop a ChatGPT finchè non rispetterà la disciplina privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L’Autorità, si legge in una nota, ha contestualmente aperto un’istruttoria.
ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento.
Nel provvedimento, il Garante privacy rileva “la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma.
Come peraltro testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto”.
Da ultimo, nonostante – secondo i termini pubblicati da OpenAI – il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, l’Autorità evidenzia come “l’assenza di qualsivoglia filtro per la verifica dell’età degli utenti esponga i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza.
OpenAI, che non ha una sede nell’Unione ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo”.

– foto tratta da sito www.garanteprivacy.it –
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Parte una rete di guide e viaggi digitali per scoprire Ischia

ROMA (ITALPRESS) – Digitale e innovazione applicati al turismo: Mitur e Enit con la startup Lucus lanciano una rete di guide digitali per scoprire assaggi di Ischia virtuali attraverso appuntamenti sul sito Enit.it. Il circuito è quello del network di Local Streamer di Lucus che permette di vivere in diretta i luoghi più belli del mondo tra cui Ischia. In programma una serie di eventi digitali che coinvolgono per la prima volta l’Isola e realizzati da Lucus, startup digitale con una specifica piattaforma Hd. Sono state selezionati i migliori percorsi e guide turistiche di Ischia formate all’utilizzo della piattaforma e all’ideazione di viaggi digitali tramite la Lucus Academy. Ora i Local Streamer avranno il compito di rispondere in diretta alle domande e curiosità di quanti si collegheranno ai vari eventi collegati da casa. Il palinsesto prevede 21 eventi digitali che partiranno il 1° aprile e si concluderanno il 16 settembre, andando a coprire i luoghi più suggestivi di Ischia, dai borghi alle terrazze panoramiche sul mare, senza dimenticare tradizioni culinarie e artigianato.
Il 1° aprile i 3 Viaggi Digitali in programma porteranno gli spettatori al Castello Aragonese. Alla mattina si partirà con una passeggiata in diretta attorno alla Cattedrale dell’Assunta e alla Chiesa dell’Immacolata. Al pomeriggio il Viaggio Digitale mostrerà un orto con la preparazione di prodotti tipici e alla sera la Chiesa di San Pietro a Pantaniello, con vista su Carcere Borbonico e Terrazza degli ulivi con vista panoramica. I Viaggi Digitali previsti per il 15 aprile a Casamicciola porteranno i futuri turisti al mattino a Piazza Marina per conoscere i prodotti enogastronomici tipici, al pomeriggio lungo il porto e alla sera alla più antica fabbrica di ceramiche dell’Isola. Il 28 aprile i Local Streamer Lucus porteranno il pubblico a Ischia Ponte, partendo dal molo dei pescatori, per arrivare poi alla Cattedrale e alla Chiesa dello Spirito Santo. Al pomeriggio ci sarà un incredibile giro in barca, sempre in live streaming, con tappa alla caletta di Sant’Anna e il Viaggio Digitale della sera porterà tutti a Palazzo Lauro e a vedere l’unica distilleria dell’Isola.
Il 7 maggio a Forio si andrà invece alla scoperta dei Giardini la Mortella, del parco e delle piscine termali e infine ci sarà una magnifica passeggiata in diretta nel centro storico.
Il 14 maggio i Viaggi Digitali in programma a Lacco Ameno porteranno i visitatori digitali al mattino al pontile, al pomeriggio alla Collina Monte Vico, alla Baia San Montano e al parco termale Negombo, alla sera al Museo di Pithecusa. Il 28 maggio i Local Streamer accompagneranno tutti in diretta a Sant’Angelo per ammirare la zona pedonale e il belvedere, assaporare la magia di un giro in barca e far conoscere da vicino la preparazione della zuppa di pesce! I Viaggi Digitali alla scoperta di quest’Isola meravigliosa si concluderanno il 16 settembre a Barano e Forio dove si vedrà il parco idrotermale Nitrodi, i giardini Ravino e la preparazione di altri prodotti tipici. “Solidarietà applicata all’implementazione dell’offerta turistica. Dopo l’avvio della campagna #ThisisIschia nei principali hub e piazze nazionali e internazionali, lanciata dal Ministro del turismo Daniela Santanché, con un hashtag virale sul web per raccontare l’isola in modo nuovo e rilanciarla turisticamente, vogliamo ora fare un passo in più, un balzo in avanti per costruire insieme il futuro turistico dell’isola e non lasciarla alla casualità degli eventi”, dichiara Ivana Jelinic presidente e Ceo di Enit.

– foto ufficio stampa Enit –
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Enea testa l’intelligenza artificiale per evitare guasti nei data center

ROMA (ITALPRESS) – Utilizzare l’intelligenza artificiale per evitare guasti nei data center e migliorarne le prestazioni. E’ uno degli obiettivi del gruppo di ricerca ICT di ENEA che ha testato tecniche innovative sul proprio supercalcolatore CRESCO6. “Siamo partiti dalla raccolta dei dati sui consumi energetici, termici e computazionali del data center HPC di ENEA per individuare, attraverso strumenti avanzati di intelligenza artificiale, eventuali sovraccarichi di lavoro, sprechi, malfunzionamenti o ‘fallè nel sistema di raffreddamento. Un surriscaldamento frequente e, di conseguenza, un sistema di raffreddamento poco efficace, potrebbero causare, ad esempio, il degrado dell’hardware, una ridotta affidabilità dei server nonchè un dispendioso consumo energetico”, spiega Marta Chinnici, ricercatrice di matematica con dottorato in computer science presso il Laboratorio ENEA Infrastrutture per il calcolo scientifico e ad alte prestazioni.
“Grazie a questa metodologia innovativa siamo in grado di estrarre informazioni utili dai dati reali di consumo dell’infrastruttura di calcolo e di elaborare strategie di gestione che non sarebbero ottenibili con le tecniche classiche di data analysis”, sottolinea la ricercatrice.
Nello specifico, con la metodologia ENEA vengono raccolti e messi in relazione i dati sugli effettivi carichi di lavoro del data center e sul consumo energetico a diversi livelli (nodo, server, rack e stanza). Questa mole di informazioni viene poi elaborata attraverso tecniche di apprendimento supervisionato che permettono di definire modelli previsionali[1] in grado di predire il comportamento dei server in base alla temperatura e al carico computazionale e di mappare eventuali fenomeni di surriscaldamento (hotspot o punti caldi).
“In questo modo, riusciamo a mettere in campo interventi mirati ed efficaci per garantire il corretto funzionamento delle singole componenti dell’infrastruttura di calcolo, a partire, ad esempio, dall’ottimizzazione del flusso d’aria di raffreddamento. Oppure, siamo in grado di individuare esattamente gli hotspot termici in modo da consentire al cluster di lavorare a temperature simili su tutti i nodi di calcolo, evitando rischi legati al surriscaldamento e consentendo di modulare le unità di raffreddamento su potenze più basse. Ma non solo: in collaborazione con il collega Davide De Chiara abbiamo definito modelli che mappano il comportamento degli utenti in termini di utilizzo e consumo delle risorse e poter predire, sulla base di dati storici, i carichi di lavoro e, quindi, il consumo futuro di processore, memoria e rete”, spiega Chinnici.
Il tema della sostenibilità ambientale è ormai di primaria importanza anche nel campo delle tecnologie informatiche, un settore nel quale i consumi energetici crescono a un tasso annuo del 9%. Al 2020 la domanda di elettricità annua imputabile al settore IT ammontava a circa 200-250 TWh (l’1% della domanda globale di energia) contribuendo allo 0,3% delle emissioni annue di carbonio. Ma secondo le stime dell’Agenzia internazionale dell’energia questi numeri sono destinati ad aumentare e al 2025 i data center consumeranno circa 1/5 dell’approvvigionamento mondiale.
Tuttavia, i prossimi supercomputer, gli exascale da un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, dovranno possedere requisiti prestazionali e di consumo energetico stringenti ed elevati.
“La comunità dei data center potrebbe sfruttare questo nostro approccio per migliorare le condizioni termiche in cui operano le infrastrutture informatiche, con azioni mirate su quei server che più frequentemente vanno incontro a un surriscaldamento, visto che i consumi energetici di un data center dipendono fortemente dalla temperatura del luogo dove si trova l’infrastruttura informatica, così come dalle prestazioni dei sistemi IT e di raffreddamento”, conclude la ricercatrice Enea.

– foto ufficio stampa Enea –
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Ufficio europeo brevetti, nel 2022 quasi 5mila nuove domande dall’Italia

ROMA (ITALPRESS) – Le aziende e gli inventori italiani hanno depositato presso l’Ufficio europeo dei brevetti (EPO – European Patent Office) nel 2022 un totale di 4.864 domande, il secondo numero più alto di sempre, solo leggermente inferiore al record del 2021. Nonostante il leggero calo del 2022 (2021: 4.920 domande, -1,1%), complessivamente le richieste di brevetti dall’Italia all’EPO restano elevate, grazie al costante aumento registrato nel 2021 (+6,5%) e nel 2020 (+3,4%), anni della pandemia. Negli ultimi cinque anni, le domande di brevetto europeo provenienti dall’Italia sono cresciute complessivamente del 10%. Il Paese si conferma all’undicesimo posto in Europa per domande di brevetto e al quinto posto tra i 27 Paesi dell’Unione europea. E’ quanto emerge dal Patent Index 2022 pubblicato dall’Ufficio Europeo dei brevetti.
A livello complessivo, l’EPO ha ricevuto 193.460 domande nel 2022, con un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente e stabilendo un nuovo record.
Il numero di domande di brevetto – un indicatore primario degli investimenti delle aziende in Ricerca e Sviluppo – evidenzia come anche l’anno scorso la spinta all’innovazione è rimasta forte nonostante le incertezze economiche globali e conferma l’attrattiva in costante crescita del mercato europeo.
“Stiamo assistendo a una crescita solida e sostenuta delle domande di brevetto per le innovazioni verdi, così come per le tecnologie per l’energia pulita e altri metodi per generare, distribuire o immagazzinare elettricità – ha detto il presidente dell’EPO Antonio Campinos -. E’ questa continua spinta all’innovazione che sta guidando la transizione energetica. In contempo, la quarta rivoluzione industriale sta influenzando la nostra vita quotidiana. Si sta facendo strada in diverse aree tecnologiche e industrie, permeando un’ampia gamma di settori, dai trasporti alla salute. Lo dimostra il continuo e forte aumento delle domande di brevetto per le tecnologie digitali e i semiconduttori”.
In Italia, l’handling (che comprende le tecnologie di imballaggio) è diventato il primo settore tecnologico per numero di domande di brevetto (384) presentate all’EPO nel 2022 (nonostante il calo del -2,5%). Il settore dell’handling ha così superato quello dei trasporti (che include la tecnologia automobilistica), che è sceso al secondo posto, con 362 domande e segnando un calo del 8,8%.
L’Italia, con 355 domande di brevetto depositate nel 2022 per la tecnologia legate ai macchinari speciali (un’area che comprende una serie di tecnologie, tra cui le macchine utensili per vari settori industriali e la stampa 3D), ha registrato un aumento del 9,6% rispetto all’anno precedente riuscendo a mantenere di nuovo il quinto posto anche nella classifica europea per settore tecnologico. Infine, il Paese registra un forte aumento di brevetti nel settore farmaceutico con un incremento del 12,3% rispetto al 2021 e nel campo dei macchinari/apparecchi elettrici che vede un aumento del 5,4%, grazie alla spinta verso forme di energia pulita, tra cui le batterie.
Sono otto le regioni italiane presenti tra le prime cento europee in base alle domande di brevetto presentate all’EPO nel 2022.
La Lombardia è la regione italiana che registra più domande di brevetto nel 2022, attestandosi al 12° posto con 1.547. La Lombardia è seguita dall’Emilia-Romagna (24°), il Veneto (32°), il Piemonte (41°), la Toscana (60°), il Lazio (64°), il Friuli-Venezia Giulia (90°) e il Trentino-Alto Adige al 92° posto.
Tra tutte, l’Umbria è la regione che ha registrato la crescita più forte (+82,8%), seguita dalla Valle d’Aosta (+62,5%), dalla Basilicata (+33,3%) e dalla Campania (+20,2%).
La Lombardia è l’unica regione italiana che supera le 1000 richieste di brevetto e rappresenta il 31,8% del totale delle domande italiane, seguita dall’Emilia Romagna (16,2%) e dal Veneto (14%). Queste tre regioni rappresentano oltre il 60% di tutte le domande di brevetto dall’Italia all’EPO.
La comunicazione digitale (con 16.705 nuovi brevetti, in crescita del +11,2% rispetto al 2021) ha registrato ancora una volta il maggior numero di domande di brevetto all’EPO nel 2022, seguito da vicino dalle tecnologie mediche (con 15.683 nuove domande, +1,0%) e dal settore informatico (con 15.193 nuovi domande, +1,8%).
L’area macchinari/apparecchi elettrici (con 13.951 nuove domande di brevetto, +18,2%), che comprende le innovazioni legate all’energia pulita, è stata quella che ha registrato la crescita più rapida tra i primi dieci settori tecnologici, grazie al boom delle tecnologie per le batterie.
Anche il settore dei semiconduttori (con 4.366, +19,9%) e della tecnologia audiovisiva (con 5.700, +8,1%) hanno registrato una forte crescita, sebbene partissero da una base più ridotta.
L’attività brevettuale nel settore farmaceutico ha continuato la sua costante ascesa (con 9.310 nuove domande, +1,0%), seguita dal settore dei trasporti (con 9.272, -2,6%). Inoltre, le biotecnologie (con 8.168, +11,0%) hanno continuato a crescere.

– foto tratta dal report EPO –
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Innovazione, Leonardo accelera su sostenibilità e digitalizzazione

ROMA (ITALPRESS) – “Per Leonardo l’innovazione è fondamentale essendo un’azienda ad alto contenuto tecnologico. I focus sono quelli di sostenibilità e digitalizzazione, abbiamo diversi strumenti per la nostra strategia di innovazione che vanno dal mondo dell’open innovation, interamente all’esterno dell’azienda, all’accelerazione e incubazione di start up, e ci sono tematiche interne relative alla capacità di premiare lo spirito innovativo dei nostri dipendenti. In più, tutto il tema del challenge esterno con due filoni, il ‘Call for ideà, con cui accettiamo proposte dal mondo esterno, che siano individui o universitari, e le vere e proprie challenge in cui mettiamo tematiche sul tavolo e andiamo a cogliere i frutti delle proposte”. In un’intervista all’Italpress, Alessandro Massa, Head of Research Laboratories di Leonardo, l’azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza con partecipazione di quote intorno al 30% da parte dello Ministero dell’Economia, fa il punto sulle iniziative messe in atto sul fronte dell’innovazione.
“I nostri laboratori di ricerca sono a bassa maturità tecnologica, vicini pertanto al mondo accademico. Siamo focalizzati sulla tecnologia digitale, sull’Intelligenza Artificiale, i big data, l’autonomia robotica, l’elettrificazione. Abbiamo inoltre ricerche di lungo periodo come il calcolo quantistico – ha spiegato – Il green è uno dei focus princiali. Ci siamo presi degli impegni come azienda sul fronte della sostenibilità, abbiamo la necessità di sostituire i materiali pericolosi nelle linee produttive, il riciclo è importante per noi”.
E tra le principali aree di ricerca, spiccano quelle legate all’elettrificazione e alla cybersicurezza: “E’ fondamentale fare sistema nell’ambito di ricerca e informazione. Siamo all’interno di partenariati esteri, dunque del PNRR, abbiamo un ecosistema di collaborazioni con le Università, stiamo collaborando anche con istituti di ricerca e stiamo attivando altri joint lab – ha aggiunto Massa – Abbiamo l’area di ricerca per l’elettrificazione, che per noi riguarda le piattaforme volanti. L’obiettivo è provare a renderle ibride e poi full electric, dai taxi volanti fino alle piattaforme più grandi”.
“L’area di ricerca cyber è l’ultima attivata – ha raccontato – Il focus è l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nell’individuazione di minacce cibernetiche, per classificare e rispondere agli attacchi. Un’altra linea di ricerca è quella sui nuovi metodi di cifratura basati su tecnologie quantistiche – ha concluso – Sono algoritmi in grado di resistere agli attacchi, come si dice in gergo, a forza bruta”.

– foto Italpress –
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