Hi-Tech & Innovazione

Arriva Ploom X, il nuovo dispositivo a tabacco riscaldato di JTI

MILANO (ITALPRESS) – Mancano solo pochi giorni all’ingresso nel mercato italiano di Ploom X, il nuovo dispositivo a tabacco riscaldato targato JTI presentato ufficialmente a Milano con un evento all’insegna della tecnologia.
Il device, che sarà disponibile a partire dall’inizio di aprile, fa il suo ingresso nel mercato dell’Unione Europea proprio nel nostro Paese. Una scelta non casuale, come spiega Didier Ellena, presidente e amministratore Delegato di JTI Italia.
“La decisione di avviare qui la distribuzione di Ploom X è l’ennesima dimostrazione dell’importanza che questo Paese riveste per la nostra azienda: l’Italia nel mondo è sinonimo di cura dei dettagli, ricerca, raffinatezza, eleganza e stile: un concept che si sposa alla perfezione con la mission di JTI e con l’idea alla base di Ploom. In questo device è racchiusa la risposta della nostra azienda al mercato del tabacco riscaldato, un settore in forte crescita negli ultimi anni. Questo device – continua Ellena – rappresenta un pezzo del nostro futuro, un futuro in cui l’Italia fa da apripista, per continuare a crescere insieme in un percorso di innovazione, tecnologia e qualità”.
Ploom X ha nel sistema HeatFlow il suo tratto distintivo: un sistema che, utilizzando una tecnologia proprietaria, garantisce un rilascio di nicotina uniforme e un aroma intenso dall’inizio alla fine, e offre sessioni di fumata da 5 minuti di tiri illimitati.
Grazie alla sua tecnologia, il device è progettato per riscaldare il tabacco riducendo al minimo l’odore di fumo e, con un ciclo di ricarica completo, è in grado di offrire fino a 23 sessioni di utilizzo, garantendo in ognuna di esse la stessa esperienza di altissima qualità.
Ploom X arriverà sul mercato in tre colorazioni, Silver, Black e Champagne, e potrà essere ulteriormente personalizzato con un’ampia gamma di cover magnetiche e accessori.
“Volevamo che ciascuno dei nostri clienti si sentisse libero di esprimere sè stesso anche utilizzando il dispositivo – dice Giacomo Merli, Marketing Director di JTI Italia -. Per noi, ogni consumatore è davvero “Truly Unique”. E volevamo che ciascuno di essi potesse personalizzarlo esattamente secondo i propri gusti. Il nuovo device di JTI è compatto, dal design ergonomico, e intuitivo. In una frase: un tassello fondamentale per il futuro della nostra azienda”.
Un futuro che vede l’Italia sempre più protagonista per JTI, da sempre impegnata con investimenti crescenti all’interno del Paese, non solo attraverso l’acquisto di tabacco ma anche con attività concrete a sostegno della sostenibilità e dell’inclusione sociale.
“Il nostro rapporto con l’Italia parte da lontano, ma guarda al futuro – ha infine commentato Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs e Communications Director di JTI Italia -. Qui abbiamo investito e continuiamo a investire in modo crescente e con successo, abbiamo sviluppato un solido legame con i territori e contribuito a far crescere il tessuto agricolo e imprenditoriale del Paese, crescendo a nostra volta. L’Italia è il nostro trampolino di lancio verso il futuro: qui abbiamo scritto un pezzo della nostra storia e ora siamo pronti a iniziarne un altro. E Ploom X rappresenta, a tutti gli effetti, una parte di quel futuro”.
Lanciato a Milano, Ploom X sarà inizialmente disponibile in Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Puglia e Sicilia, per poi arrivare su tutto il territorio italiano.

– foto ufficio stampa Spencer & Lewis –
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Informatica, solo il 18% degli sviluppatori di software è donna

ROMA (ITALPRESS) – “Codemotion da un lato supporta la crescita professionale degli sviluppatori di software, con contenuti di qualità e opportunità di lavoro, dall’altro lato aiuta le aziende ad assumere gli sviluppatori giusti per il team tecnico e a trattenerli all’interno del team”. In un’intervista all’Italpress, Chiara Russo, CEO e Cofounder di Codemotion, ha raccontato i dietro le quinte e i progetti futuri della piattaforma dedicata alla crescita professionale degli sviluppatori, figura sempre più richiesta nel mercato del lavoro: “Oggi la nostra è una piattaforma su cui si basa una community. Abbiamo 250.000 sviluppatori che ci seguono grazie ai contenuti di qualità e al supporto che gli diamo nella crescita professionale – ha spiegato – Concretamente lo sviluppatore arriva sulla piattaforma e trova percorsi di formazione, contenuti video live, opportunità di parlare con mentor esperti, piuttosto che opportunità di lavoro in target con le loro desiderata. Dalle aziende sono molto richiesti skills tecnici e capacità di lavorare in ambienti molto diversi tra loro”.
Funzione duplice, dunque, quella di Codemotion, che mette in contatto aziende e sviluppatori creando una connessione tra i due mondi della domanda e dell’offerta: “Noi aiutiamo le aziende ad assumere gli sviluppatori per il loro team tecnico. Oggi ci sono due problemi, il grande gap tra domanda e offerta, perchè in Europa abbiamo un milione di posti vacanti, e poi molto spesso le aziende non sanno parlare agli sviluppatori – ha raccontato – Codemotion, grazie a Codemotion talent, crea una connessione tra questi due mondi, aziende e sviluppatori, con il nostro algoritmo che va a creare un match perfetto. Aiutiamo così le aziende ad assumere e trattenere gli sviluppatori giusti”.
Un mondo, quello dell’informatica, che fatica ad attrarre le donne: “La strada è molto lunga, solo il 18% degli sviluppatori sono donne, è una delle figure professionali più richieste sul mercato, trovo assurdo che le ragazze escludano di affacciarsi a questo settore. Il mondo del coding e dell’informatica per stereotipi viene visto come legato agli uomini e le reagazze sono portate a non scegliere queste facoltà e a non valutarle come una concreta opportunità di lavoro”.
Un settore che, come racconta Russo, è tra quelli che maggiormente hanno recepito le possibilità offerte dallo smart working: “Nel nostro osservatorio solo il 5% degli sviluppatori valuterebbe lavori in full presence, l’opportunità di lavorare da remoto è una delle opportunità maggiormente scelte”. E sui progetti futuri dell’azienda: “Abbiamo chiuso un round da 8 milioni con investitori italiani ed esteri, siamo già in Spagna e con una prima presenza in Nord Europa – ha concluso Russo – in due anni abbiamo l’obiettivo di diventare leader europei”.

– foto Italpress –
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Agritech, Intesa Sanpaolo lancia “Ideas2Grow”

BARI (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo lancia Ideas2Grow, l’iniziativa per incentivare l’occupazione attraverso l’autoimprenditorialità, realizzata in collaborazione con Talent Garden. Tecnologie digitali e sostenibilità sono le caratteristiche principali dell’iniziativa, che si rivolge a studenti e neolaureati di Puglia, Molise e Basilicata con l’obiettivo di valorizzare nuove idee imprenditoriali in un territorio a forte tradizione agricola e ad alto potenziale di innovazione.
Il progetto si articola in tre fasi. Fino al 23 aprile si può candidare la propria idea di business, partecipando alla Call 4 Ideas singolarmente o in team (in questo caso almeno un terzo dei componenti devono essere donne). L’11 e 12 maggio ottanta giovani parteciperanno ad un hackathon nell’Innovation Hub Talent Garden di Bari per sviluppare il progetto, con il supporto di esperti del settore. Cinquanta di loro saranno selezionati per partecipare gratuitamente al percorso di formazione agritech, per acquisire le competenze chiave per l’avvio della propria impresa.
Maggiori informazioni sul sito di Intesa Sanpaolo: https://group.intesasanpaolo.com/it/sezione-editoriale/eventi-progetti/tutti-i-progetti/sociale/2023/03/ideas2grow-talent-garden-a-bari-per-agritech
Ideas2Grow è realizzata da Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo in collaborazione con la Direzione Agribusiness e la Direzione Regionale Puglia Basilicata e Molise e ha il patrocinio di Regione Puglia, A.R.T.I. (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Regione Puglia), Comune di Bari, Politecnico di Bari, Università di Bari “Aldo Moro” e Università di Foggia. Sono partner dell’iniziativa anche Accenture, Microsoft, Linkedin, ISMEA, Coldiretti, Invitalia, Casillo Group, Frantoio Muraglia, G-Nous.
Ideas2Grow rientra nell’impegno ESG del gruppo bancario guidato da Carlo Messina a favore dei giovani, per incentivarne l’accesso al mondo del lavoro, in particolare nel Mezzogiorno.
“Con questo progetto in collaborazione con Talent Garden, Intesa Sanpaolo intende fornire a studenti e neolaureati con idee innovative e voglia di mettersi in gioco gli strumenti per avviare la propria impresa in ambito agritech – spiega Elisa Zambito Marsala (nella foto), responsabile Valorizzazioni del Sociale e Rapporti con le Università Intesa Sanpaolo -. Si tratta di un’iniziativa che, grazie alle sinergie con istituzioni, università e imprese, fa leva su riqualificazione e formazione del capitale umano in tre regioni del Mezzogiorno e contiamo di estenderla in futuro anche in altre aree del Paese favorendo un impatto positivo per l’occupabilità sul territorio nazionale”.
“Siamo molto felici di dare vita a questo progetto con Intesa Sanpaolo – dice Davide Dattoli, founder e presidente di Talent Garden – che mette al centro la sostenibilità e l’inclusione. L’agritech è un settore fondamentale per lo sviluppo, che sta ridisegnando il modo di fare agricoltura. Il nostro obiettivo è quello di aiutare i giovani a formarsi su competenze digitali ormai fondamentali per il mondo del lavoro e costruire valore con competenze innovative per rilanciare il territorio e l’economia, grazie all’esperienza della nostra community nei processi startup e alla conoscenza in ambito formativo agritech. In Puglia, regione che ha dimostrato di esprimere un ecosistema digitale tra i più interessanti, è nato anche il campus di Talent Garden a Bari, che ospiterà parte di questa esperienza e condurrà i partecipanti all’accelerazione delle idee più promettenti. Perchè chi si aggiorna non teme l’innovazione, ma la sfrutta a suo favore oggi per essere davvero competitivo domani”.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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Virgin punta sulla fibra, obiettivo ridurre il digital divide

ROMA (ITALPRESS) – “Quella di dar vita a Virgin Fiber è stata una scelta dettata anche dal fatto che attualmente in Italia, secondo i dati Agcom, circa 14 milioni di persone sono connesse con tecnologia rame o misto rame, mentre solo 3,2 milioni di persone utilizzano una fibra pura. E’ quindi una scelta per ridurre il digital divide che c’è nel nostro paese e garantire a tutti una connessione stabile, veloce e ad alte prestazioni come quella che dà la fibra pura”. In un’intervista all’Italpress, Fabiano Pinto, Chief Commercial Officer di Virgin Fibra, nuova società del gruppo Virgin specializzata nel settore delle connessioni in fibra ottica e da cinque mesi sul mercato italiano, ha fatto il punto della situazione legata alle connessioni nel Bel Paese: “Il mercato ha dei grandi investimenti, privati come nel caso di Open Fiber, pubblici grazie al PNRR, l’obiettivo nei prossimi 5 anni è far sì che la maggior parte delle unità abitative possano essere connesse con fibra – ha spiegato – Open Fiber ci fornisce l’infrastruttura tecnologica, noi provvediamo alla commercializzazione e alla gestione del prodotto”.
Pinto ha spiegato quale sia la differenza tra connessioni in rame, in misto rame-fibra e in fibra ottica, sottolineando anche l’effetto green e sostenibile proprio dell’utilizzo di quest’ultimo tipo di cavi: “L’Adsl è la tecnologia in rame, dalle centrali dell’operatore fino alla casa del cliente il cavo che trasporta la connessione è di rame, per cui soggetto a riduzioni di performance dovuti, per esempio, agli effetti atmosferici – ha ricordato – Il misto rame-fibra è in fibra fino al cabinet, ma da questo all’utente finale si passa a un cavo in rame. La fibra pura parte dall’operatore di telecomunicazioni e arriva a casa del cliente con un unico cavo in fibra che garantisce una velocità 5 volte superiore. Per una connessione totalmente in rame o in misto ci sono apparati lungo il percorso che consumano energia, inoltre il rame è una risorsa difficile da reperire – ha ricordato Pinto – La fibra invece non prevede aggregatori, c’è così anche un impatto minore sulle emissioni”. “Le nuove tecnologie in fibra aiuteranno le persone a essere più connesse – ha chiosato – Quel che serve è più trasparenza nei confronti del consumatore”.

– foto Italpress –
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Sony, i nuovi visori per una realtà virtuale sempre più “vera”

ROMA (ITALPRESS) – “I nuovi visori per la realtà virtuale sono stati lanciati sul mercato italiano il 22 febbraio con grande successo. Il visore è un passo avanti rispetto a quello che già lanciammo nel 2016, abbiamo recepito tutte le innovazioni tecnologiche compatibili con il nuovo visore, che è ovviamente plug and play con la PS5. Abbiamo semplificato la modalità d’uso, con un singolo cavo che appena inserito in console permette di videogiocare in realtà virtuale”. In un’intervista all’Italpress, Marco Saletta, Western&Southern Europe General Manager di Sony Interactive Entertainment, ha presentato le novità principali del nuovo visore per la Realtà Virtuale lanciato sul mercato italiano del gaming dall’azienda da alcune settimane: “Il visore ha quattro innovazioni importanti. L’eye-tracking, con cui attraverso il controllo degli occhi si entra in game play e si può interagire con il gioco e l’ambiente circostante. La seconda è il Playstation Dual-Sense, attraverso l’utilizzo delle mani e la compressione delle dita sul sensore è possibile agire con l’ambiente – ha aggiunto – La terza sono le telecamere integrate all’interno del visore, che consentono una comodità d’uso subito percepibile, infine l’innovazione maggiormente visibile, quella per la quale è stata embeddata nel visore la tecnologia 4K, con 110 gradi di capacità visiva. Oggi l’interazione dell’occhio nel visore permette immersività e maggior semplicità”.
Non solo gaming alla base dei visori Sony per la Realtà Virtuale, che trova spazio e applicazioni in diversi settori: “La realtà virtuale è stata lanciata nel cinema da ormai vent’anni, il gaming ha recepito la possibilità di offrire nuovi elementi di intrattenimento – ha spiegato – Ma oggi ci sono altri utilizzi, facili e immediati nel mondo dell’e-commerce, del travel, nella medicina. E poi ovviamente il gaming, per cui Sony si è interrogata sperando di offrire la migliore piattaforma di VR gaming possibile”. A questo si ricollega il sempre più crescente successo della PlayStation 5 sul mercato italiano: “Per quanto riguarda Playstation, PS5 sta riscuotendo un successo mondiale, con 30 milioni di unità installate nel mondo, anche in Italia sul mercato c’è grande disponibilità. Abbiamo lanciato a inizio anno un nuovo Dual Sense facendo una costruzione personale, e poi c’è la Realtà Virtuale – ha sottolineato Saletta – L’evoluzione è quella di ottimizzare le risorse tecnologiche disponibili offrendo mondi nuovi e inesplorati”.
Infine, una chiosa sui principali scenari scelti dai videogiocatori, con uno sguardo all’attualità che conferma un calo legato ai giochi con tematiche di guerra da quando è scoppiato il conflitto Russia-Ucraina: “Attualmente i temi che emergono sono quelli più cari al mondo della famiglia e dell’avventura – ha concluso – Anche il mondo del gaming sta modificando la propria attitudine”.

– foto Italpress –
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Raccolta recensioni, Feedaty supera la soglia di migliaia di aziende partner

MILANO (ITALPRESS) – Nello scenario attuale in cui le scelte dei consumatori sono sempre più orientate e influenzate dalle recensioni di altri utenti, Feedaty è riuscita a distinguersi sul mercato quale piattaforma SaaS (Software as a Service) per la raccolta e la certificazione di recensioni.
Di proprietà di Zoorate, società fondata da Matteo Hertel, Roberto Stefanini e Camillo Martinoni nel 2010, Feedaty è stata introdotta due anni dopo, raggiungendo rapidamente importanti traguardi ed entrando ben presto a far parte delle 30 aziende riconosciute da Google come piattaforme partner per la raccolta di recensioni verificate. In pochi anni, la piattaforma ha superato la soglia di migliaia di aziende partner, diventando uno dei player più riconoscibili per le recensioni in Italia.
Che si tratti di acquisti online o presso sedi fisiche, consultare le testimonianze di clienti precedenti sulle loro esperienze di acquisto è una pratica assai comune tra i consumatori; fenomeno che può impattare profondamente il business delle aziende. Per questo motivo, la piattaforma è indirizzata sia alle aziende – che siano esse e-commerce che sfruttano il canale digitale come touchpoint per i loro clienti finali, o realtà “offline” che puntano sul digitale come canale di acquisizione clienti – sia agli stessi consumatori finali, che beneficiano di recensioni trasparenti per scegliere dove e cosa acquistare.
Un mercato tanto importante, quello delle recensioni, da richiedere l’intervento dell’Unione Europea, che, con la Direttiva Omnibus (2161/2019), ha stabilito nuove norme per tutelare il consumatore dall’inganno delle recensioni false. A tale proposito, è bene sottolineare come, a differenza di altre piattaforme, Feedaty operi solo con recensioni certificate, in quanto consente ai consumatori di recensire solo in presenza di una prova d’acquisto.
Grazie ad una varietà di funzionalità integrate, il servizio di Feedaty permette alle aziende di raccogliere, analizzare, gestire e valorizzare contenuti generati dagli utenti (UGC) come recensioni, commenti, valutazioni, domande, foto/video e, successivamente, diffonderli su vari canali. In altre parole, i clienti vengono stimolati a generare in maniera semplice e rapida recensioni sull’esperienza di acquisto con le aziende, ma anche recensioni sui prodotti acquistati e sui punti vendita fisici presso cui sono stati serviti. I contenuti possono essere in seguito mostrati sui profili social e sui siti web ufficiali delle aziende, nonchè su Google, per essere fruiti da nuovi potenziali acquirenti. In questo modo, la reputazione online delle imprese viene ottimizzata, la fiducia dei clienti viene stimolata e, di conseguenza, si favorisce un aumento delle conversioni.
Allo stesso tempo l’azienda può intercettare fin da subito eventuali clienti insoddisfatti per poter effettuare efficaci ed immediate azioni di customer service per fidelizzare il cliente.
Altro punto di forza di Feedaty sono i benefici apportati in ottica SEO e, più in generale, SEM. Difatti, le recensioni, che sono autentiche e certificate, promuovono anche un migliore posizionamento nella classifica Serp e possono essere inserite nello snippet. Inoltre, grazie alla partnership con Google che la riconosce come “Review Aggregator”, Feedaty permette di integrare le valutazioni alle campagne Google Ads e Google Shopping.
Attualmente, Feedaty vanta un team composto da 30 figure professionali tra le sedi di Pavia e Cagliari e conta diverse migliaia di aziende partner operanti in 24 diverse categorie, con nomi di rilievo quali Diadora, Robe di Kappa, Banca Sella, Compass (Gruppo Mediobanca), Trony, NaturaSì, Mondadori, Ibs.it, Nestlè e Segugio.it, per citarne alcuni.
-foto ufficio stampa Mediability –
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Inwit e Uncem insieme per ridurre il digital divide

ROMA (ITALPRESS) – Inwit, primo tower operator italiano e Uncem, Unione Nazionale delle Comunità Montane, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per lo sviluppo e il miglioramento della fruizione dei servizi digitali per comuni, unioni e comunità montane, contribuendo a ridurre il digital divide e a costruire una “Smart Italy”, più inclusiva, digitale e sostenibile.
L’accordo prevede l’applicazione delle misure di semplificazione previste nel Codice delle comunicazioni elettroniche, di quelle volte a favorire la realizzazione degli impianti su aree comunali e la definizione di modalità più celeri da un punto di vista amministrativo per il rilascio delle relative autorizzazioni, cercando così di accelerare i tempi di infrastrutturazione digitale del territorio.
L’intesa si applica a 900 aree, attualmente in digital divide, tra le amministrazioni aderenti ad Uncem che rientrano anche nel Piano Italia 5G del Pnrr, nelle quali verranno realizzate nuove infrastrutture di telecomunicazione mobile.
L’accordo prevede poi di installare sulle torri Inwit, distribuite nelle aree Uncem, alcune soluzioni IoT per il monitoraggio ambientale e del territorio. Il miglioramento della connettività passerà anche attraverso sistemi di microantenne DAS (Distributed Antenna System) per aree indoor, come ospedali, palazzetti dello sport e gallerie, e small cell per alcune aree outdoor, come centri storici, rifugi e località turistiche.
“Il protocollo d’intesa firmato con Uncem è un altro passo avanti per l’infrastrutturazione digitale del Paese e la costruzione di una Smart Italy con procedure semplici e la piena collaborazione tra INWIT e gli enti locali, anche a supporto di programmi di sviluppo importanti come il Piano Italia 5G del PNRR”, dichiara Diego Galli, direttore generale di Inwit”.
“Come Uncem siamo onorati di questa intesa – afferma Marco Bussone, presidente UNCEM – che ci aiuta a generare un percorso efficace e concreto per ridurre il divario digitale, tema per noi molto importante”.
“Per andare in questa direzione occorre utilizzare bene le risorse economiche disponibili, generare cultura del digitale, puntare su infrastrutture moderne, a vantaggio di tutti, in particolare delle zone montane del Paese, ove le sperequazioni sono forti. Con Inwit sono certo che potremo lavorare intensamente, come già fatto, per comunità ed Enti locali”.
Una partnership che sottolinea le potenzialità della collaborazione tra Inwit e Uncem. Inwit, con oltre 23 mila torri distribuite capillarmente su tutto il territorio riesce ad offrire servizi diversificati sfruttando le potenzialità dei suoi asset in una logica di “tower as a service”. Uncem, presente in ogni realtà regionale con una propria delegazione che raggruppa e rappresenta i comuni interamente e parzialmente montani, le comunità montane e le Unioni di comuni montani, per un bacino territoriale pari al 54%.
Inwit si è aggiudicata, nel giugno 2022, in RTI con TIM e Vodafone Italia, il bando per la concessione di contributi pubblici nell’ambito del Piano “Italia 5G”, per la realizzazione di nuove infrastrutture di rete idonee a fornire servizi radiomobili in 1.200 aree a fallimento di mercato. Inwit ha inoltre siglato, sempre nel 2022, un accordo con Open Fiber per la copertura di oltre 600 Comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale con tecnologia FWA (Fixed Wireless Access).

– foto agenziafotogramma.it –
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A Roma parte il progetto 5G, Gualtieri “Livello alto di innovazione”

ROMA (ITALPRESS) – Roma Capitale 5G, Città veloce, digitale, sicura, sostenibile. Il Sindaco della Capitale Roberto Gualtieri ha presentato un progetto innovativo riguardo il 5G e il WI-FI, insieme al Direttore generale di Roma Capitale, Paolo Aielli.
“Siamo soddisfatti di questo progetto che è stato approvato pochi minuti fa dalla Giunta – ha spiegato il primo cittadino -. E’ uno dei progetti che consideriamo più importanti e ambiziosi della nostra Amministrazione perchè consente la realizzazione a Roma di una rete tecnologica di nuova generazione e di abilitare per i cittadini, per le imprese, per l’amministrazione e il governo del territorio i servizi digitali più avanzati, disponibili oggi, e anche quelli del futuro. Con questo progetto, che con l’approvazione di oggi potremo mettere a gara, Roma si doterà di una rete capillare di nuova generazione a 5G e WI-Fi che consentirà a tutti di accedere a un segnale per la telefonia mobile e per il WI-FI molto potente, sempre disponibile, più veloce e con maggiore capacità. E questo segnale consentirà di comunicare meglio, di avere sui propri dispositivi una rete per la trasmissione dei dati più potente, di connettersi più facilmente in tanti luoghi a un WI-FI pubblico gratuito e anche Simless, cioè che si può passare da uno a un altro senza doversi ricollegare. Di rendere utilizzabili e gestibili i dati di sensoristica che potranno essere raccolti in modo rafforzato e fondamentali per il governo della città che in prospettiva consentirà di abilitare e sostenere servizi nuovi dalla telemedicina, la guida driverless, ai servizi più avanzati per le imprese e di rafforzare il livello di sicurezza delle applicazioni per la smart city che offrono grandissime potenzialità ma devono essere sicure per poter essere realmente utilizzabili”.
“Questo progetto si basa su una proposta di partenariato pubblico privato presentato dall’azienda BAI Communication”, ha sottolineato Gualtieri, per la realizzazione di un’infrastruttura di rete 5G e Wi-Fi neutrale ad alta densità. E prevede: Copertura di tutte le linee della metro (A, B, C), sia delle stazioni che dei tunnel, in tutte le bande di frequenza (dal 700 fino al 3500 MHz), per i servizi legacy 4G e 5G; Sviluppo dell’infrastruttura per la copertura in tecnologia 5G della città, basata su small cellis nell’intero territorio, abilitata ad ospitare tutti gli operatori mobili attivi per un complessivo potenziale di 6.000 punti di propagazione di segnale; Sviluppo della rete di Free WiFi di Roma Capitale ad accesso seamless con circa 850 punti di presenza tecnologicamente avanzati (access point in WiFi6) distribuiti in 100 piazze (e vie adiacenti) di rilevanza pubblica, in aggiunta a tutti i punti di superficie di presenza delle insegne della Metro, trasformate in un access point WiFi/5G. Ed inoltre: Piena connettività in tutti i punti nevralgici della città (metro, piazze, strade), già a partire dal Giubileo 2025; Aumento della sicurezza pubblica con il videostreaming di una nuova rete di telecamere sempre connesse e molto più numerose; Abilitazione di un ampio portafoglio di servizi digitali forniti da Roma Capitale (Wi-Fi free, sensori di controllo ambientale nei punti di maggior traffico); Realizzazione di una vera Smart City; Minore inquinamento elettromagnetico e ridotti consumi energetici, basato su un sistema di small cells con basse emissioni rispetto alle antenne tradizionali (equiparate dalle raccomandazioni UE alle antenne Wi-Fi).
Le Small cells serviranno per avere un minore impatto urbano rispetto alle grandi stazioni radio realizzate su torri o sui tetti degli edifici e un minore impatto ambientale. Oltre che maggiore velocità, minore latenza e maggiore densità.
Questo piano, è stato spiegato, punta anche a lavorare sui sistemi di videorsorveglianza, sul ciclo dei rifiuti, sull’High engagement citizen experience per guidare i cittadini e i turisti nella loro esperienza cittadina e sulla qualità dell’aria e della gestione del verde per definire politiche di sviluppo sostenibile e di misurare gli indicatori di sostenibilità urbana.
Il Sindaco durante la conferenza ha riportato anche i costi per la proposta: con un investimento complessivo pari a 97,7 milioni di euro, un contributo di 20 milioni di euro da parte di Roma Capitale: “Questo progetto sta dentro anche il Piano del Giubileo e sarà definito nell’imminente DPCM”, ed è intesa la concessione della durata di 25 anni, più un progetto estetico di camouflage per le installazioni in aree cittadine pregiate, 12.000 punti per videocamere e sensori IoT.
“Vedrà Roma competere con poche altre città globali che stanno facendo cose del genere, Londra, New York, Singapore – ha evidenziato Gualtieri -. Ci poniamo su un livello di innovazione molto alto con un modello di project finance che ha la caratteristica della neutralità e di essere aperto dal punto della vista della rete a tutti gli operatori”.
Si passerà da una fase di progettazione in concomitanza con la posa della fibra 100 piazze che durerà fino al dicembre del 2024, per andare verso la stessa fine del 2024 e fino al giugno 2026 con la copertura di tutte e tre le Metro, concludendo la rete di obiettivi nel dicembre del 2026 con le Small cells 5G (Strade e altre installazioni), mentre le Small cells 5G (Piazze) già nel dicembre del 2025.
Gualtieri restando in tema ha parlato anche del tema sicurezza che ha portato a integrare in questo piano la nascita di una nuova Sala Operativa per la Sicurezza con la Polizia Locale e il Dipartimento di Protezione Civile che consentirà di riorganizzare e potenziare le attività di controllo della città, rendere sempre più efficace la supervisione della città, tramite un uso più intenso delle tecnologie di monitoraggio reso possibile da una rete di telecomunicazione 5G innovativa e capillare e adottare modelli organizzativi flessibili, senza limiti operativi per gli addetti presenti sul territorio e per quelli che operano in condizioni di lavoro smart, sfruttando appieno le tecnologie mobili per l’attività degli operatori.
“Con l’obiettivo di riorganizzare, potenziare le attività di controllo e rendere più efficace la supervisione della città – ha spiegato Gualtieri – l’utilizzo di questa rete di telecomunicazioni e di portare modelli organizzativi flessibili che consentono la massimizzazione dell’utilizzo delle nuove tecnologie”. E a tal proposito Gualtieri ha parlato dell’investimento per questo progetto “da 14 milioni e mezzo, 10 di Roma Capitale e 4 e mezzo del Ministero dell’Interno e della Prefettura”.
La Sala operativa servirà per una gestione efficace della sicurezza pubblica, soprattutto in corrispondenza di grandi eventi programmati o in caso di emergenza e sarà caratterizzata dall’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale, dall’integrazione tra tutte le infrastrutture di comunicazione a disposizione dell’Amministrazione, dalla reingegnerizzazione e potenziamento del sistema di videosorveglianza, dalla gestione di sistemi di monitoraggio eterogenei e dall’integrazione con i sistemi di cybersecurity.
foto xl5 Italpress
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