Hi-Tech & Innovazione

Janssen, l’innovazione alla base della ricerca farmaceutica

ROMA (ITALPRESS) – “L’innovazione è alla base della ricerca clinica nel mondo farmaceutico, passa per l’innovazione sui prodotti, ma anche dalle terapie innovative e quant’altro. Con la pandemia c’è stata un’accelerazione di tutto ciò che è innovazione e una partnership con il servizio sanitario nazionale. Si stima che gli investimenti sul lato digital health aumenteranno di oltre il 25 per cento nei prossimi due anni. Il PNRR ha messo 7 miliardi per la telemedicina e 9 miliardi su ricerca e innovazione”. In un’intervista all’Italpress, Federica Mazzotti, business transformation director di Janssen Italia, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda l’azienda farmaceutica che fa parte di Johnson e Johnson e si trova al terzo posto per presenza sul mercato italiano in diverse aree terapeutiche quali oncologia, ematologia, cardiovascolare, immunologia, neuroscienze.
“La nostra vision è quella secondo la quale le malattie siano un ricordo del passato – ha aggiunto – La ricerca ha fatto grandi progressi. Patologie per cui solo qualche anno fa il tasso di mortalità era molto alto ora vengono definite croniche, perchè i pazienti poi muoiono di altro e non di tumore o linfoma. Le aziende farmaceutiche giocano un ruolo importante viste le ricerche che portano avanti”. Mazzotti si è poi focalizzata sulle due piattaforme sviluppate negli ultimi anni da Janssen: “Una è dedicata agli operatori del mondo sanitario, ‘Janssen Medical Cloud’, dove i clinici possono trovare articoli scientifici, pubblicazioni e informazioni rilevanti, mentre l’altra – ha proseguito – è ‘Janssen with mè, dove sono presenti informazioni sulle patologie, una piattaforma che funge da incanalatore di informazioni e un modo per i caregiver di avere riferimenti e contatti, servizi messi a disposizione dall’esperto che risponde, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, alle domande e ai dubbi dei pazienti”.
Infine, di particolare rilievo per l’azienda farmaceutica sono gli investimenti legati ai JJLabs e ai JJ Innovation Center, due fiori all’occhiello di Janssen: “Una parte della ricerca e dello sviluppo interna è quella in cui investiamo una grossa parte fatturato, a livello mondiale siamo presenti con più di 30 JJLabs, che sono incubatori di startup, mettendo a disposizione non solo spazi fisici per giovani imprenditori ma anche l’expertise dei nostri ricercatori – ha spiegato – E poi con i JJ innovation center, dei centri focalizzati soprattutto su uno sviluppo più avanzato, si entra a contatto con il mondo universitario e medico. In un connubio di risorse e conoscenze messe a disposizione da entrambe le parti in cui si valuta poi se proseguire una collaborazione”.

– foto Italpress –
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Al via il progetto Utilitalia Innovation

ROMA (ITALPRESS) – Supportare lo sviluppo delle progettualità innovative delle utility e agevolare il confronto tra le imprese associate e le migliori startup verticali e di settore. Sono questi gli obiettivi del progetto Utilitalia Innovation, ideato dalla Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che ha preso il via oggi a Firenze con un evento incentrato sull’economia circolare.
Nei prossimi mesi verranno organizzati altri due convegni focalizzati sui progetti messi in campo dalle imprese dei servizi pubblici nei settori dell’energia e del ciclo idrico integrato, in vista dell’innovation day finale in programma a ottobre a Milano. In quella occasione i maggiori player dell’innovazione e alcune startup selezionate incontreranno le 450 imprese associate a Utilitalia, per verificare come le migliori soluzioni tecnologiche presenti sul mercato possano rispondere alle esigenze delle utility sui territori, per elevare la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
“Le imprese dei servizi pubblici – spiega il vicepresidente di Utilitalia, Marco Patuano (nella foto) – sono protagoniste attive della trasformazione sostenibile e digitale che sta coinvolgendo i comparti dell’idrico, dell’ambiente e dell’energia. Con il progetto Utilitalia Innovation la Federazione vuole cogliere a pieno le opportunità di questa sfida, favorendo la diffusione delle migliori pratiche delle imprese su tutto il territorio nazionale”.
Come evidenziato dalla Fondazione Utilitatis, nel 2021 le utility italiane hanno investito 297 milioni in tecnologie quali gli smart meter, l’informatizzazione dei processi aziendali, il telecontrollo e lo sviluppo hardware e software per la gestione delle reti; gli investimenti in economia circolare sono stati più di 272 milioni, grazie ai quali il tasso di riciclo dei rifiuti differenziati è arrivato all’80,7%.
Oggi, in occasione del primo incontro dedicato alle innovazioni delle utility nell’economia circolare, sono stati presentati due progetti messi in campo dalle associate a Utilitalia. Alia Servizi Ambientali – il gestore di igiene urbana della Toscana Centrale che opera nelle province di Firenze, Prato, Pistoia ed area empolese, e soggetto promotore della nuova Multiutility Toscana dei servizi pubblici locali nata il 26 gennaio scorso – ha presentato un ambizioso progetto di digitalizzazione per efficientare la gestione dei servizi al cittadino. Lo sviluppo delle attività passa anche attraverso l’Internet of Things, lavorando alle interazioni tra mondo fisico ed applicazioni digitali per i contenitori stradali dedicati alla raccolta rifiuti ma anche per i dispositivi mobili in uso agli operatori su strada, allo scopo di essere integrate, nelle funzioni delle moderne smart city. Il gestore toscano sta sviluppando applicativi alleati dell’ambiente e dei cittadini, abilitando efficienze sui servizi di raccolta, maggiori servizi su richiesta, integrando sempre più il rapporto con l’utenza, cui garantire la possibilità di effettuare segnalazioni con un semplice click, averne il tracciamento e, a seguire, notizia dell’esito. Direttamente interconnesso con lo sviluppo digitale dei processi il progetto incentrato sulla sicurezza stradale, la sperimentazione di Mobileye Shield+Connect, un sistema di prevenzione delle collisioni, ad oggi installato in fase di test su alcuni mezzi operativi, progettato per offrire agli autisti che effettuano i servizi di raccolta un supporto tecnologico durante la guida.
Veritas è la società per azioni a capitale interamente pubblico che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nei 44 Comuni della Città metropolitana di Venezia e a Mogliano Veneto (Tv). Si tratta di un territorio di oltre 2.500 kmq, 900.000 abitanti e 50 milioni di presenze turistiche e pendolari, che ogni anno produce oltre 500.000 tonnellate di rifiuti, la stessa quantità dell’intera regione Friuli Venezia-Giulia. Il 73% di questi rifiuti è differenziato e, come certificato da Ispra, Venezia risulta ai vertici nazionale della differenziata sia per quanto riguarda la classifica delle Città metropolitane italiane che in quella dei Comuni con oltre 200.000 abitanti. Prima in Italia, Veritas traccia ormai da anni il ciclo di tutti i rifiuti raccolti: in questo modo i cittadini hanno la certezza del rispetto delle procedure e del corretto smaltimento, trattamento e destinazione di ogni frazione.

– foto agenziafotogramma.it –
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Terapie oncologiche più efficaci con l’acceleratore Top-Implart di Enea

ROMA (ITALPRESS) – Passi in avanti nella cura dei tumori: top-Implart, l’innovativo acceleratore lineare di protoni realizzato da Enea presso il Centro Ricerche di Frascati (Roma), in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE-IFO), ha raggiunto una energia pari a 71 MeV, primo valore di interesse clinico per il trattamento di alcuni tumori superficiali come il melanoma oculare. L’impianto unico nel suo genere in Italia anche per applicazioni di radioterapia oncologica sempre più efficaci e meno invasive, si basa su una tecnologia avanzata, in grado di curare anche tumori adiacenti ad organi critici, limitando al massimo danni collaterali e salvaguardando i tessuti sani.
Più piccolo, compatto e versatile rispetto agli acceleratori circolari come i ciclotroni o i sincrotroni, Top-Implart consente di ridurre i costi finali, l’occupazione di suolo e ha minori esigenze di schermatura.
Per le sue caratteristiche l’impianto è idoneo anche per lo studio di applicazioni di tipo flash protontherapy, ovvero irraggiamenti ad alto dosaggio e bassa durata, molto interessanti per le evidenze di riduzione del danno al tessuto sano colpito dal fascio di particelle durante la radioterapia.
“Il raggiungimento dei 71 MeV, primo valore di energia di interesse clinico del nostro fascio di protoni, rappresenta un progresso importante – sottolinea Concetta Ronsivalle, responsabile del Laboratorio ENEA di Sviluppo acceleratori di particelle e applicazioni medicali -. Ma attraverso l’acquisizione di ulteriori finanziamenti – aggiunge – il nostro obiettivo è conseguire un fascio di 120 MeV, utile per il trattamento di tumori pediatrici e del distretto testa-collo”.
Altro punto di forza dell’impianto Top-Implart è la disponibilità, a valle dell’iniettore, di una linea di estrazione a bassa energia (3-7 MeV), realizzata per sperimentazioni di radiobiologia cellulare con fascio verticale e utile negli studi di scienze della vita per lo sviluppo di dosimetri a tracce fluorescenti biocompatibili. Le caratteristiche dell’impianto lo rendono utile per esplorare tutte le potenzialità di questa tecnica innovativa attraverso esperimenti su modelli biologici o, anche, per test di nuove diagnostiche e dosimetri innovativi, adatti a questo tipo di irraggiamenti. Non solo. La particolare struttura del fascio di protoni ne consente anche l’impiego in esperimenti di radiobiologia utili per la ricerca di base, in collaborazione con il laboratorio di Tecnologie Biomediche del Centro Ricerche Enea Casaccia.
Know-how, professionalità e strutture innovative progettate da Enea sono già state trasferite in due iniziative in collaborazione con l’industria per la valorizzazione delle rispettive competenze nel settore: la prima per lo sviluppo in Italia del prototipo Ehra con l’azienda pugliese Linearbeam (gruppo ITEL); la seconda per l’impianto Light dell’azienda inglese Avo – Oncotherapy.
Top-Implart permette anche la ricerca d’avanguardia nel settore aviospaziale con diverse attività tecnologiche avanzate, tra cui la simulazione della radiazione in ambiente interplanetario. In questo ambito Top-Implart può fornire un contributo di rilievo alla conoscenza dei meccanismi del danno indotto dalle radiazioni e del loro effetto sulla sopravvivenza nello spazio di hardware e sistemi biologici: per questo è stato incluso nel programma Asi Supported Irradiation Facilities dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ed è al centro di ricerche tecnico-scientifiche con istituzioni, industrie e università in grado di consentire sia un coordinamento interattivo di sistemi di radiazione al servizio della comunità spaziale nazionale e internazionale che il trasferimento di conoscenze sulle particelle dalla ricerca all’industria.

– foto ufficio stampa Enea –
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Meta, arriva la spunta blu a pagamento per Facebook e Instagram

ROMA (ITALPRESS) – Meta, l’azienda proprietaria di Facebook e Instagram, lancia un servizio a pagamento che permetterà agli
utenti di certificare la loro identità, sulla scia di quanto
avviene su Twitter da quando Elon Musk ha rilevatola società.
“Questa settimana inizieremo a implementare Meta Verified”,
annuncia con un post su Facebook Mark Zuckerberg, Ceo della
società. Con l’abbonamento si potrà ottenere una spunta blu, oltre a una protezione aggiuntiva contro gli account fake e un accesso diretto all’assistenza clienti. Il costo sarà di 11,99 dollari al mese e il nuovo servizio sarà lanciato “questa settimana in Australia e Nuova Zelanda e presto in altri paesi”.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Pnrr, finanziati con 350 mln i Centri di trasferimento tecnologico

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato il decreto ministeriale che finanzia con 350 milioni i Centri di trasferimento tecnologico nel nostro Paese. La misura, prevista dal PNRR alla missione 4, serve al potenziamento e all’estensione tematica e territoriale dei Centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria così da incoraggiare l’erogazione alle imprese, nonchè alle pubbliche amministrazioni, di servizi tecnologici avanzati e innovativi focalizzati su tecnologie e specializzazioni produttive di eccellenza. “Con questa misura, in linea con gli impegni del PNRR, diamo forza ai Centri di Trasferimento Tecnologico strutture indispensabili per sostenere i processi di innovazione delle imprese italiane, ancora più importanti per la duplice transizione green e digitale”, ha detto il ministro Urso firmando il decreto.
I Centri sono una rete diffusa in tutta la Penisola con 50 poli che rendono le tecnologie avanzate strumenti fruibili per le aziende a cui offrono anche percorsi di riqualificazione delle competenze.
Il provvedimento stanzia la somma complessiva di 350 milioni di euro. In particolare, 113,4 milioni di euro sono destinati al rifinanziamento degli 8 centri di competenza ad alta specializzazione; 33,6 milioni di euro sono per il cofinanziamento dei 13 Poli europei di innovazione digitale (EDIH) selezionati a valle della gara europea Digital Europe; infine una quota pari a circa 114,5 milioni di euro è destinata a finanziare i 24 Poli europei di innovazione digitale che hanno ricevuto il “Seal of Excellence” dalla Commissione Europea.
Con l’obiettivo di avviare un processo di riorganizzazione e razionalizzazione del sistema del trasferimento tecnologico italiano, il decreto istituisce anche una Cabina di regia che avrà il compito di promuovere il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti.

– foto agenziafotogramma.it –
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Mticket acquisisce il portale Ticket.it

ROMA (ITALPRESS) – Ticket.it, storico sito di vendita biglietti online fondato nel 1996, è stato acquisito dalla società Mticket di MMM Group e negli ultimi sei mesi di attività ha venduto oltre 200 mila biglietti per eventi culturali e fieristici in tutta Italia, con oltre 3 milioni di euro di transazioni effettuate. L’attività del portale ha ricevuto nuovo impulso grazie all’integrazione con la soluzione di biglietteria del sistema MTicket, la start up di MMM Group che da anni si rivolge al settore culturale e che annovera clienti come Fondazione Triennale Milano, Teatro Degli Arcimboldi Milano, Teatro Sociale di Rovigo, piuttosto che eventi fieristici come Netcomm e Comicon.
Sono stati rinnovati l’aspetto grafico e la user experience di Ticket.it e, con la nuova gestione, in soli 6 mesi sulla piattaforma sono state visitate circa 5 milioni di pagine e 30.000 utenti si sono iscritti alla newsletter. Il periodo natalizio ha registrato il tutto esaurito per l’evento “Incanto di Luci” presso l’Orto Botanico di Roma. Tra le mostre ancora in corso spiccano quella su “Van Gogh” a Roma che è stata aperta l’8 ottobre scorso e si concluderà il prossimo 26 marzo e quella di Zerocalcare a Milano (fino al 23 aprile).
Nell’ultimo semestre MTicket ha gestito più di 600 eventi, con il suo sistema di biglietteria in cloud per la gestione di eventi SIAE e non solo e in questi anni di attività ha staccato quasi 2 milioni di biglietti.
“Il portale Ticket.it – afferma Roberto Silva Coronel, CEO e Founder di MMM Group – si pone al servizio dei consumatori per offrire un’esperienza di utilizzo semplice ma basata su criteri di efficacia ed efficienza, garantendo in questo modo sicurezza e professionalità nel rapporto con il cliente finale. Sulla base degli ottimi risultati raggiunti in così breve tempo, il nostro obiettivo è quello di inserirci tra i player più importanti del settore”.
La soddisfazione in merito ai risultati raggiunti è condivisa anche da Lorenzo Marchetti, Founder di Ticket.it: “Già nel 1995 MMM Group ci aveva aiutato nella costruzione del primo sito di box office online, sono felice dopo 30 anni di tornare a collaborare insieme con nuova energia e voglia di lavorare”.
MTicket è una piattaforma di ticketing destinata a coloro che realizzano fiere, eventi culturali, musicali e sportivi e permette la gestione completa della biglietteria. Elemento distintivo di MTicket è una nuova modalità di delivery e gestione del biglietto su una Wallet App. Tale applicazione mobile permette agli utenti di conservare i biglietti acquistati e di trasferirli in modo sicuro dal proprio smartphone ad un altro con estrema semplicità.
MTicket è facilmente integrabile con i canali di vendita di terze parti ed ha già ottenuto la prima omologazione dell’Agenzia delle Entrate. MTicket è un prodotto di MMM Group, attivo da oltre 20 anni nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia nel campo della comunicazione digitale, nei sistemi ecommerce e dello sviluppo di Web Based Application.

– foto ufficio stampa SecNewgate –
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 Zangrillo “Competenze e digitale fondamentali per innovare la P.A.”

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Un viaggio nella PA del futuro con il titolare del dicastero Paolo Zangrillo in casa Meta. Questo il senso del primo appuntamento dei ‘Dialoghi sul digitale’ organizzati da PA Social e Fondazione Italia Digitale, celebrato negli spazi di Binario F a Roma. Presenti ospiti istituzionali, giornalisti, comunicatori, social media manager, esperti del settore, docenti universitari, imprese e buone pratiche da tutto il Paese. “Ho trovato una PA imponente – ha detto Zangrillo a Francesco Di Costanzo, Presidente di Fondazione Italia Digitale e PA Social che lo ha intervistato nel corso dell’iniziativa – con 3,2 milioni di persone. Una PA che ha come sfida quella dell’innovazione e della trasformazione digitale. La transizione digitale non è un’opzione ma una necessità”.
“Fondamentale – ha aggiunto – il tema della competenze e della semplificazione nel rapporto tra amministrazioni e utenti. Stiamo lavorando alla semplificazione di 600 procedure amministrative, e molte di queste avverranno tramite gli strumenti del digitale.  Il blocco del turn over non ha dato possibilità di inserire nuove risorse: la sfida è creare le condizioni affinché le nuove generazioni si avvicinino alla PA, dove l’età media è salita da 44 a 49 anni. Un altro dei temi da affrontare è la capacità di comunicare. Facciamo cose interessanti, ma siamo un po’ meno capaci di far sapere quello che accade e valorizzare le nostre eccellenze”.
Si è parlato anche di smart working: “In Italia prima della pandemia erano 500mila i lavoratori in smart working, nella pandemia 6milioni, con un grande contributo della pubblica amministrazione; nel 2022  – ha proseguito – sono 560mila i dipendenti della PA in smart working, ne prevediamo quasi 700mila nel 2023. Vogliamo dimostrare che la PA non è diversa dalle altre organizzazioni”.
Il Ministro ha concluso – prima di sperimentare di persona il Metaverso, primo ministro del governo Meloni a provare la tecnologia immersiva – con un appello alla dirigenza della PA “il ruolo dei dirigenti è fondamentale. Merito, competenza e responsabilità devono permeare la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale. La nostra PA deve essere capace e virtuosa anche nel riconoscere elementi di premialità a chi si distingue sotto il profilo dei risultati”.
-foto agenziafotogramma.it-
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Vodafone e Università di Palermo, nasce il primo campus in 5G in Italia

PALERMO (ITALPRESS) – Vodafone Italia e Università degli Studi di Palermo annunciano l’avvio di “5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus”, il progetto che porterà per la prima volta in Italia alla realizzazione di una rete privata 5G ibrida (Mobile Private Network, MPN) su un polo universitario.
Il progetto è aggiudicatario del Connecting Europe Facility dell’Unione Europea, lo strumento di finanziamento per promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività dei Paesi a livello europeo attraverso investimenti infrastrutturali mirati; l’importo totale del finanziamento è pari a 4 milioni di euro.
Sostenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Siciliana, il progetto “5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus” prevede la realizzazione entro i prossimi tre anni di una copertura 5G dedicata sull’area dell’Università degli Studi di Palermo inclusa la sua sede distaccata a Trapani, e sul Policlinico Universitario Paolo Giaccone, ospedale universitario e sede della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo.
L’obiettivo del progetto è sostenere la diffusione del 5G, permettendo al personale universitario delle sedi di Palermo e Trapani e del Policlinico Universitario di sfruttare appieno il potenziale della tecnologia applicata agli ambiti sanitario e della formazione, con vantaggi come una velocità di trasmissione dati fino a 100 volte più veloce di quella attuale, un consumo energetico limitato e una latenza da 30 a 50 volte inferiore rispetto a quella disponibile oggi per i servizi.
L’iniziativa prevede lo sviluppo di progetti in cui la tecnologia 5G abiliti nuove funzionalità e approcci all’istruzione e alla formazione nelle università e negli ospedali, nonchè la creazione di un sistema di assistenza continua. La realizzazione di una piattaforma di apprendimento di Extended Reality (XR) – tecnologia che include gli ambienti reali e virtuali e le interazioni uomo-macchina generate dalla tecnologia informatica e dai dispositivi indossabili (i cosiddetti wearable) – abiliterà nuove esperienze di apprendimento immersive, collaborative e fluide sia in presenza sia da remoto, grazie alla banda larga e alla bassa latenza della tecnologia 5G.
L’infrastruttura di rete privata di cui saranno dotati il Polo Universitario e le sue sedi sarà completamente integrata nella rete mobile pubblica di Vodafone (per questo si tratta di una MPN ibrida), che fornirà copertura veloce 5G sia alla popolazione locale attraverso la rete pubblica sia all’interno dell’Università degli Studi di Palermo con la garanzia dei più elevati standard di sicurezza nella trasmissione e segregazione dei dati, oltre che una ridotta latenza end-to-end grazie alla connessione diretta fra la piattaforma di rete (Local Core Edge) e quella applicativa (Multi Access Edge Computing – MEC) all’interno dell’Università. Il progetto è di importanza strategica sia per l’università che per il territorio: lo sviluppo di un’infrastruttura di questo tipo nella regione Siciliana consentirà di abilitare servizi di interesse generale nei settori della smart education e dell’assistenza sanitaria, accelerando la trasformazione digitale di questi settori.
“Il 5G è una tecnologia esponenziale che sta cambiando il modo di fare impresa, servizi, education in tutte le nostre società. – dice Aldo Bisio, CEO di Vodafone Italia -. Con la realizzazione della prima rete privata 5G ibrida su un polo universitario stiamo scrivendo un nuovo capitolo della formazione universitaria. Il digitale e l’innovazione consentono di creare nuovi modelli di apprendimento in cui è centrale l’esperienza concreta del singolo, abilitata dalla connettività e dalla tecnologia”.
“Questo progetto si inserisce nel solco di molteplici attività volte non solo ad innovare la nostra università, dotandola delle tecnologie più avanzate con le quali potere svolgere attività didattiche e di ricerca, ma anche a stabilire solidi rapporti con il territorio e con imprese del calibro di Vodafone – sottolinea il Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri – Con questa iniziativa UniPa intende, in particolare, dare nuovo impulso alla innovazione degli strumenti e delle metodologie didattiche, con il preciso obiettivo di potere anticipare i tempi sperimentando soluzioni, approcci e strategie che possano rendere l’Ateneo ed il territorio sempre più competitivi ed attrattivi anche per investimenti pubblici e privati. Prevediamo inoltre che potranno essere molto rilevanti le ricadute dell’utilizzo delle tecnologie 5G anche in ambito sanitario, grazie ad una sperimentazione di soluzioni innovative che, partendo dal contesto del Policlinico universitario, possano estendersi alla sanità territoriale”.
“L’innovazione tecnologica rappresenta un asset strategico per il progresso della Sicilia – afferma il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani – sia sotto l’aspetto dello sviluppo industriale sia per le ricadute occupazionali e sociali. Come governo regionale siamo onorati di avere contribuito ad avviare un progetto fortemente innovativo, primo in Italia in un campus universitario, i cui vantaggi permetteranno alla città di Palermo di elevare i propri standard nel campo del digitale, al pari di altre realtà europee. La competitività dell’alta formazione e del sistema sanitario passa anche da servizi all’avanguardia, che siano in grado di velocizzare i tempi e accorciare le distanze”.
Saranno realizzati due use case grazie anche all’apporto dei partner di Vodafone FifthIngenium – azienda vincitrice della terza edizione di “Action for 5G”, il bando di Vodafone Italia dedicato a startup, piccole e medie imprese e imprese sociali che vogliano contribuire con le loro idee e progetti allo sviluppo del 5G in Italia – e Webgenesys S.p.A., system integrator attivo sul mercato nazionale nei settori ICT, digital innovation e cloud transformation: “XR Learning Solution” e “The eHealth LMS”.
Il primo prevede la creazione di dieci “classi aumentate” all’interno dell’università, ciascuna con dieci dispositivi XR e sistema di mirroring (per proiettare l’esperienza a schermo, facendola fruire a chi non indossa un visore o è connesso da remoto): saranno ambienti di apprendimento dinamico in cui il coinvolgimento e l’interesse degli studenti – sia in presenza che da remoto – risulteranno maggiori, con benefici sulla comprensione dei contenuti e sulla capacità di memorizzazione, grazie all’approccio learning by doing.
“The eHealth LMS” sarà dedicato invece alla formazione medica basata in prevalenza su sistemi di simulazione (Simulation-Based Medical Education, SBME), con l’obiettivo di creare scenari clinici interattivi per studenti e ricercatori per diagnosi e gestione terapeutica in tempi ridotti o addirittura in tempo reale. Il progetto si propone di creare un ambiente di apprendimento moderno, con l’opportunità di effettuare diagnosi da remoto facilitando la pratica medica senza esporre ad alcun rischio i pazienti.

– foto ufficio stampa Vodafone –
(ITALPRESS).