Hi-Tech & Innovazione

Alexa sempre più nelle vite degli italiani, 17 miliardi di interazioni

ROMA (ITALPRESS) – “Il nostro obiettivo è che Alexa diventi sempre più umana e proattiva. Già oggi più del 90% delle routine quotidiane degli utenti partono senza che ci sia una richiesta specifica, così come il 25% delle interazioni smart home. Per fare un esempio, se tutti i giorni spengo la luce in una stanza alle ore 23 perchè vado a dormire al piano di sopra e un giorno non la spengo, Alexa può prevedere che questo era un mio desiderio e magari avvertirmi di spegnere la luce o chiedermi di farlo al posto mio”. In un’intervista all’Italpress, Giacomo Costantini, Senior Business Development Manager di Amazon Alexa, ha fatto il punto sulle ultime novità del noto assistente personale intelligente Alexa, sempre più entrato a far parte delle vite degli italiani fin dal 2018, anno in cui è stato lanciato nel Bel Paese.
“Le interazioni che vediamo sono in continua crescita – ha ricordato Costantini – Dal 2018 a oggi abbiamo registrato più di 17 miliardi di interazioni di cui otto solo nell’ultimo anno. Se diamo uno sguardo alle categorie specifiche, abbiamo avuto più di 800 milioni di timer e sveglie impostate, 400 milioni di ore di musica riprodotta, diversi milioni di chiamate. A livello locale il Molise è la regione cresciuta maggiormente in termini di utenti attivi rispetto all’anno scorso – ha aggiunto soffermandosi su alcuni dati statistici per il territorio italiano – Mentre se guardiamo il numero delle utenze la provincia più grande è quella di Roma e la regione con più utenti è la Lombardia”.
L’acquisto e la fruizione di contenuti resta una delle funzionalità sulle quali l’azienda spinge di più: “Ci sono diversi contenuti che si possono acquistare all’interno di Alexa, vale a dire le skill, cioè le app sviluppate da terze parti per Alexa – ha spiegato Costantini – E’ possibile andare ad acquistare dei prodotti premium come se fosse lo shop di un’app, così come con la funzionalità shopping è possibile interagire con lo store di Amazon, acquistare o aggiungere un prodotto al carrello”.
Il dirigente di Amazon Alexa ha poi ricordato le ultime novità, tra queste i dispositivi che integrano anche la parte video come Echo Show 15, in forte ascesa sul mercato con oltre il 150% in più di vendite a livello mondiale, ma anche il recente accordo con l’Unione italiana ciechi: “Abbiamo sviluppato una skill per i loro associati che permette di ricevere in tempo reale i quotidiani e le riviste con le quali è stato stretto un accordo. Tramite Alexa è possibile farsi leggere le ultime notizie”. Un’interazione sempre più umana e meno robotica resta l’obiettivo principale dell’azienda, che nel centro di sviluppo di Torino, con oltre 50 persone impiegate, lavora ogni giorno per migliorare le funzionalità di Alexa: “Ci si occupa di fare imparare ad Alexa la lingua italiana, dalla grammatica alla fonetica passando per la contestualizzazione dei vari verbi, così come tutti i vari regionalismi. Delle frasi come ‘spengì in Toscana vengono riconosciute da Alexa e associate alla versione italiana che in questo caso è ‘spegnì – ha concluso – Il lavoro che facciamo a Torino è basato sulla comprensione dell’audio degli utenti e l’interpretazione corretta del comando”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Prysmian, il cablaggio delle reti base della transizione energetica

ROMA (ITALPRESS) – “Le infrastrutture di rete, le reti di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica sono imprescindibili per agevolare la transizione energetica e l’elettrificazione di impianti, semplicemente perchè le energie rinnovabili, che siano solari o eoliche, vanno generate e prodotte dove c’è sole e vento, per cui in luoghi necessariamente lontani dalle geografie del consumo”. Lo ha sottolineato in un’intervista all’Italpress Lorenzo Caruso, Vice President Communications & Public Affairs di Prysmian, azienda italiana specializzata nella produzione di cavi per applicazioni nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni e di fibre ottiche: “Per esempio, in questo momento siamo impegnati nel cablaggio dei parchi eolici in fase di realizzazione nel Mare del Nord – ha aggiunto Caruso, raccontando delle ultime iniziative – Centinaia di turbine installate che vanno collegate alla costa nord della Germania per poi portare attraverso i corridoi elettrici tedeschi 4.000 km di nuove linee elettriche che forniscono energia rinnovabile in tutti i territori della Germania, sapendo bene che le zone più industrializzate e abitate della Germania non sono al nord”.
La sostenibilità ambientale e la realizzazione e installazione di cavi per interconnettere territori e strutture vanno dunque di pari passo: “La rete è imprescindibile, perchè in sintesi consente di produrre energia dove è più economicamente vantaggioso e più sostenibile per l’ambiente – ha ricordato – Questi processi di transizione energetica ed elettrificazione sono globali, sono partiti da poco anche gli Usa sotto l’amministrazione Biden con l’obiettivo di installare impianti per energia eolica offshore, l’unica fonte di generazione di energie rinnovabili che ha equiparato i costi del fossile. Questo è il futuro, in particolare la costruzione di parchi eolici lontani dalla costa, in modo tale che non abbiano un impatto ambientale neanche dal punto di vista paesaggistico”. L’azienda, con sede a Milano, opera in tutto il mondo ed è titolare della flotta di navi posacavi più grande a livello internazionale: “La sfida è di portare energia rinnovabile sulla terra ferma e poi nelle case di ognuno, con navi che servono per posare questi cavi. Stiamo completando il cablaggio del primo grande parco eolico su larga scala degli Stati Uniti tra Rhode Island e Massachussets, fornirà energia pulita nel New England”, ha spiegato Caruso.
“La domanda di mercato è talmente forte che a meno di un anno dal varo della nave posacavi più grande al mondo costruita per noi da Fincantieri, abbiamo dovuto affidare loro un nuovo appalto per la costruzione di una nuova nave. Il progetto – ha sottolineato Caruso – più avveniristico in questo momento al mondo è produrre energia solare nel deserto australiano con un cavo lungo 4.000 km e collegarlo fino a Singapore, levereggiando sullo spread tra i bassi costi del generare energia nel deserto australiano e i costi alti a Singapore. Con questo si finanziano le infrastrutture”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Satispay, sicurezza e costi ridotti per i pagamenti elettronici

ROMA (ITALPRESS) – “La nostra applicazione è sempre più un posto sicuro dove poter mettere il proprio denaro e gestire i propri pagamenti. Nel momento in cui avviene un pagamento nel nostro network, Satispay è l’unico operatore chiamato in causa. Questo ci consente di essere molto efficaci, quindi di abbattere anche i costi, di essere molto sicuri perchè non ci sono altri intermediari che prendono parte al processo e ci garantisce sicurezza nei pagamenti”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress Marcello Marazzi, country manager di Satispay, la nota applicazione mobile per il pagamento digitale e il trasferimento di denaro tramite internet. Azienda italiana sempre più in ascesa, tanto da diventare Unicorn con una valutazione superiore al miliardo di euro, con l’ingresso di fondi americani e inglesi per continuare a consolidare la propria crescita, Satispay fa dell’innovazione e della tecnologia applicata ai pagamenti e alle transizioni economiche il marchio di fabbrica ed è attualmente utilizzata da circa 220.000 esercizi commerciali e da più di 3.200.000 utenti in Italia e in Europa per gestire i pagamenti in mobilità.
“Il trend della crescita dei pagamenti attraverso strumenti elettronici e dell’abbandono del contante lo registriamo già fin dalla nascita di Satispay nel 2013, con l’app rilasciata sul mercato nel corso del 2015 – ha raccontato Marazzi – Pensavamo che la pandemia potesse in qualche modo un pò rallentare la nostra crescita, in realtà è stata un ulteriore acceleratore, ha consentito alle attività chiuse col lockdown di poter gestire i pagamenti attraverso transazioni a distanza, visto che gli esercenti potevano chiedere denaro agli utenti attraverso l’invio di un semplice link tramite Satispay”. Un successo che nasce dalla flessibilità e della comodità per utenti ed esercenti: “Satispay è un modello indipendente e alternativo alle carte di credito e quindi rispetto ai circuiti di pagamento tradizionalmente intesi e si basa su un modello a tre parti – ha spiegato il manager italiano dell’azienda – Utenti, Satispay, esercenti, questo ci permette di essere efficaci e di abbattere i costi. Per l’utente il servizio è sempre gratuito, per l’esercizio commerciale la commissione è gratuita sotto i dieci euro e ammonta a venti centesimi per le transazioni al di sopra di quella soglia. Fa sì che in questo momento i commercianti ci vedano come un’alternativa valida rispetto agli obblighi di legge”.
Satispay, che per il periodo natalizio premia gli esercenti che scelgono di utilizzare l’app in seguito al passaparola degli utenti più assidui, definiti da Marazzi come veri e propri “ambasciatori”, sta spingendo anche sul fronte delle assunzioni: “Dal primo gennaio 2022 assumiamo una persona al giorno, siamo a circa 300 persone a oggi, dico che non è sufficiente perchè dovremmo assumerne due al giorno – ha aggiunto – La maggior parte lavora in Italia, ma anche nelle sedi di Lussemburgo, Germania e Francia. Entro la fine del 2023 vogliamo raddoppiare il numero e arrivare intorno alle 600 unità. Il nostro quartier generale è a Milano, ma non ci tiene tutti e abbiamo dovuto appoggiarci in alcuni coworking, stiamo aspettando che sia pronto il nostro building – ha concluso – un palazzo avveniristico che vanta anche grande sostenibilità”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Imprese, Sap porta la sostenibilità nei processi di business

ROMA (ITALPRESS) – “La sostenibilità non è solo legata al consumo di energia dell’infrastruttura, ma si cala anche nei processi di business. Noi portiamo la sostenibilità nei sistemi di business, forniamo soluzioni per far sì che l’azienda possa misurare quanto sta consumando a livello di energia e come può mettere in atto azioni che mitighino”. In un’intervista all’Italpress, Carla Masperi, amministratore delegato di Sap, multinazionale che si occupa della produzione di software gestionale e soluzioni per le imprese, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda i nuovi approcci a livello informatico e di innovazione tecnologica per le aziende, che passano inevitabilmente attraverso il tema della sostenibilità: “Per esempio, per ogni azione di energia si possono piantare nuove piante e avere un approccio più sostenibile. Per un’azienda che vuole avere successo nel futuro, non bisogna avere solo top line e bottom line, ma anche la green line – ha spiegato – Abbracciando la tecnologia si diventa sostenibili, il fatto di portare fuori in soluzioni cloud i data center che sono molto energivori all’interno delle aziende ovviamente aiuta”.
Anche in Italia le soluzioni cloud sono accolte dai clienti con grande favore: “Emerge dalla trimestrale di settembre, la Sap a livello mondiale cresce del 38% nel business cloud anno su anno, in Italia siamo a oltre il 50%. Un dato molto interessante è che in un contesto globale in cui le soluzioni cloud favoriscono flessibilità e innovazione, l’Italia sta cercando di accelerare – ha sottolineato l’ad di Sap – Forse per recuperare il tempo perso negli anni passati, ma è un dato importante. Questo è un anno particolare per tante questioni, ci siamo lasciati alle spalle la pandemia, abbiamo intorno a noi un contesto geopolitico non facilissimo, c’è l’inflazione, ma gli investimenti in tecnologia continuano ad accelerare”. “Offriamo al mercato soluzioni basate sulla tradizione di quella che è l’azienda principale a livello mondiale nel campo delle applicazioni gestionali e di business per le imprese, le supportiamo in ogni processo di business – ha ricordato Masperi – L’87% delle transazioni di business mondiali gira su sistemi Sap, per cui noi abbiamo un impatto nel mondo del business molto significativo, che tocca grandi e piccole aziende”.
Tra le richieste principali, i sistemi legati allo smart working: “C’è in atto una grande rivoluzione, che passa attraverso il mettere in connessione le persone ma al contempo mantenere alti gli indici di produttività e di engagement – ha sottolineato – L’azienda deve avere processi che tengano le persone ingaggiate, perchè quando i dipendenti si sentono tali, le capacità possono essere messe al servizio dell’azienda cinque volte tanto”. Inevitabile, infine, citare anche il mondo delle intelligenze artificiali in grande espansione: “Noi abbiamo questa visione, vale a dire che la tecnologia non è fine a se stessa ma al servizio del business. L’approccio all’IA avviene attraverso due direzioni – ha spiegato Masperi – Una a supporto dei processi operativi, dove l’IA riesce a fare uno scouting vero di talenti che viene utilizzato all’interno dell’azienda, in modo tale da avere una talent intelligence all’interno che permette di mettere le persone al posto giusto. Poi è chiaro che l’IA aiuta anche i livelli manageriali e decisionali dell’azienda attraverso le tecniche predittive con strumenti che consentano di anticipare i trend futuri”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Da Fondazione Cotec una piattaforma educativa sulle nuove tecnologie

ROMA (ITALPRESS) – L’informazione digitale per tutti e, in particolare, per il mondo della scuola. È questo l’obiettivo di “Easy To Tech”, ultimo progetto in ordine di tempo della Fondazione Cotec, che sotto l’egida del Capo dello Stato Sergio Mattarella, presidente onorario, ha il compito istituzionale di diffondere la cultura dell’innovazione in Italia. A partire dalle mille applicazioni possibili dell’Intelligenza artificiale passando per le meraviglie della robotica e la potenza della tecnologia digitale, “Easy To Tech” è al tempo stesso una piattaforma di contenuti e una comunità di persone: un luogo popolato da domande e risposte e animato dal confronto. Grazie alla raccolta di testi, video e infografiche messi a disposizione da alcuni dei soci della Fondazione – Almaviva, Enel, Eni, Dintec – Unioncamere, Intesa Sanpaolo, Leonardo, – la divulgazione e la formazione scientifica saranno a portata di click. Con un click sarà possibile entrare nel portale, navigare, interrogare, dire la propria, alimentare il confronto diventando protagonisti di un viaggio avventuroso alla scoperta delle meraviglie dei nostri tempi. La fantascienza diventa esperienza quotidiana da riconoscere dovunque intorno a noi. L’iniziativa, resa possibile dalla presenza di una platea sociale di prima qualità e il coordinamento scientifico di Federica Merenda, ricercatrice post- doc della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, si arricchisce di numerosi strumenti interattivi come incontri di tutoraggio, cicli di webinar in diretta, dialoghi con esperti. I temi proposti sono affrontati sotto diverse angolazioni e all’osservazione scientifica si somma la riflessione etica per rappresentare nel modo più completo possibile le implicazioni della modernità con le frontiere della conoscenza e della coscienza naturalmente spostate sempre più avanti. Con il presidente Nicolais prenderanno parte alla presentazione il capo di Gabinetto del ministero dell’Università e della Ricerca Marcella Panucci, il vicepresidente del Cnr Lucio d’Alessandro, il direttore Generale di Cotec Carlotta Quattro Ciocchi e una vasta rappresentanza dei maggiori esperti in Intelligenza Artificiale con rappresentanti delle maggiori aziende innovative italiane.(ITALPRESS).

Photo credits: www.agenziafotogramma.it

Autostrade, Zagari “Al lavoro per creare un grande polo tecnologico”

ROMA (ITALPRESS) – “Autostrade per l’Italia sta lavorando alla creazione di un grande polo tecnologico per affrontare il tema dell’innovazione nell’ambito delle infrastrutture stradali, per questo mira a lanciare un piano di trasformazione digitale che prevede di modificare il nostro assetto passando da gestire delle concessioni a operatori integrati della mobilità”. Lo ha detto Domenico Zagari, Program Manager del programma Mercury di Autostrade per l’Italia, in una intervista all’Agenzia Italpress, sottolineando come per “fare questo abbiamo pensato di osservare i cambiamenti in corso, abbiamo importanti cambiamenti che riguardano la mobilità come l’importante passaggio dai carburanti fossili all’elettricità, oppure le auto connesse e la guida autonoma. Noi – prosegue – abbiamo lanciato un programma che si chiama Mercury, si tratta di 110 progetti divisi in 5 cluster, uno di questi riguarda le green solution, abbiamo la produzione dell’energia elettrica attraverso rinnovabili, abbiamo anche la realizzazione di stazioni di ricarica che permettono di attivarsi per questa nuova mobilità. Abbiamo un progetto che verrà lanciato nel 2023 con un primo esperimento che riguarda l’idrogeno”.
Per quanto riguarda l’accordo con Eni e CdP spiega: “Abbiamo siglato un accordo con Coldiretti per le comunità energetiche, con CdP e Eni abbiamo un accordo per la produzione e distribuzione di biocarburanti ma un discorso anche sulla nostra pavimentazione, ovvero con l’uso di materiali altamente riciclabili”. Infine Zagari sottolinea come l’infrastruttura “stradale e il trasporto su gomma è ancora di fondamentale importanza e lo sarà ancora in futuro per il nostro sistema Paese”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Fs, Tundo “Con il digitale treni sempre più fornitori di servizi”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Gruppo è già da un punto di vista intrinseco sostenibile. Ci siamo dati l’obiettivo di poter raggiungere al 2040” la carbon neutrality “attraverso un ruolo attivo nell’ambito della generazione di energia elettrica da fonte rinnovabile che il Gruppo ha fatto propria. Per la prima volta a livello mondiale un’impresa ferroviaria avrà un ruolo attivo di consumatore e produttore di energia elettrica per la trazione ferroviaria”. Così Roberto Tundo, Chief Technology, Innovation & Digital Officer del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e presidente di Fs Technology, in una intervista all’agenzia Italpress.
“Oggi il Gruppo è il maggior energivoro del Paese, consumiamo 6,2 TWh l’anno, alla fine del nostro Piano il 40% sarà prodotto da fonti rinnovabili che istalleremo e utilizzeremo per produrre in proprio energia”, ha aggiunto.
Sulla digitalizzazione Tundo ha spiegato come il “momento di discontinuità è dato dal passaggio da un ruolo del trasporto ad un servizio di mobilità, occorre fare in modo che l’insieme dei servizi di mobilità sia semplice da utilizzare e che tenga conto di eventuali disruption su cui intervenire rapidamente. Per fare questo occorre un grande investimento sulla componente digitale e sull’interoperabilità dei dati”.
Poi uno sguardo al futuro: “Il Gruppo ha sottoscritto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un memorandum d’intesa, che vede anche la Regione Puglia e l’Autorità portuale di Taranto, affinchè si sperimentino due tecnologie differenti che rappresentano entrambe il futuro della mobilità. Una di queste è il Magrail, ossia sulla infrastruttura attuale riusciamo a mettere dei nuovi apparati che consentono a treni di nuova generazione di poter utilizzare l’infrastruttura – ha spiegato Tundo -, grazie al supporto di una levitazione magnetica in aggiunta. Questo consente di poter fruire dell’infrastruttura attuale da parte dei treni che già oggi la percorrono, e di poter aggiungere anche quelli dotati di induzione magnetica”.
Sulla fibra ottica il manager ha evidenziato che il Piano Gigabit Rail&road “è un programma già attivo per poter avere lungo tutta la dorsale dell’infrastruttura ferroviaria e stradale, di cui il Gruppo è dotato, una connettività in fibra ottica ad alta qualità e alta capacità. Questo perchè riteniamo che i servizi che vogliamo offrire sul tema mobilità merci e passeggeri hanno bisogno di un supporto di connettività adeguato”.
Per quanto riguarda i treni supersonici “il memorandum con il ministero prevede che si possa testare da parte nostra questa nuova tecnologia Hyperloop. All’interno di spazi chiusi ad atmosfera controllata passano treni ad altissima velocità, ma chiaramente hanno un grado di complessità molto più elevato e dei tempi di realizzazione che sono più lunghi. L’atmosfera è controllata, viene fatto in modo che all’interno di questo ‘tubò ci sia la possibilità di aver un minor attrito possibile con l’aria, anche questo sicuramente non aiuta nel rapido sviluppo”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

Data Valley, entra in funzione il supercomputer Leonardo

BOLOGNA (ITALPRESS) – Si alza il sipario su Leonardo. Alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato ufficialmente inaugurato questa mattina il supercomputer europeo che ha sede al Tecnopolo di Bologna. L’infrastruttura, che sarà gestita da Cineca, garantirà l’80% della potenza di calcolo italiana e oltre il 20% di quella europea. Una capacità senza precedenti nel nostro Paese e che sarà al servizio non solo del territorio e dell’Italia, ma dell’Unione Europea: Leonardo, infatti, è stato recentemente classificato come il quarto supercomputer più potente al mondo e sarà destinato a progetti di ricerca, uso scientifico e accademico e applicazioni industriali.
Con l’arrivo della nuova ‘macchinà da 240 milioni di euro (120 dal Governo e 120 dalla Ue), il Tecnopolo – cuore della Data Valley dell’Emilia-Romagna insieme alle Reti regionali Tecnopoli, Alta Tecnologia, Alta Formazione – si conferma sempre di più come una vera e propria cittadella della scienza, grazie agli investimenti della Regione per il recupero urbanistico e l’infrastrutturazione dell’area ex Manifattura Tabacchi, progettata da Pier Luigi Nervi, via via restituita alla città.
Qui è già attivo il Data Center del Centro Meteo Europeo per le previsioni a medio termine e presto vi si trasferiranno anche l’Agenzia Italia Meteo, la Fondazione internazionale Big Data e intelligenza artificiale per lo sviluppo umano (iFab), voluta dalla Regione, laboratori, Centri di ricerca come Infn, Cineca e Cnr. Con l’arrivo previsto a Bologna di circa 1.500 ricercatori scientifici da tutto il mondo. Insieme al Capo dello Stato, alla cerimonia al Tecnopolo hanno partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il presidente del Cineca, Francesco Ubertini, il direttore Generale Reti di comunicazione, contenuti e tecnologia della Commissione Europea, Roberto Viola.
“Oggi è una data storica per l’Emilia-Romagna e il nostro Paese- afferma il presidente Bonaccini- e a nome di tutta la comunità regionale ringrazio il presidente Mattarella per aver accettato ancora una volta di essere qui con noi. Ospitiamo con orgoglio sul nostro territorio questa infrastruttura che sarà al servizio dell’Italia e dell’Europa per competere con i colossi internazionali sul campo del supercalcolo e dei big data: il terreno su cui oggi bisogna essere per vincere le sfide del presente e del futuro. Leonardo sarà una piattaforma al servizio della crescita sostenibile, dell’innovazione e dello sviluppo umano. Vogliamo attirare qui conoscenze, professionalità e talenti, in un ecosistema regionale che vede insieme università, centri di ricerca e sistema produttivo, impegnati su obiettivi condivisi nel Patto per il Lavoro e per il Clima con tutte le parti sociali. Primi fra tutti nuova e buona occupazione, transizione ecologica e digitale, riduzione delle distanze sociali e territoriali”.
“L’Emilia-Romagna è da più di cinquant’anni la patria del supercalcolo italiano, grazie alla presenza di Cineca e all’impegno delle università. Oggi rafforziamo la nostra Data Valley, ormai di livello internazionale. Vogliamo continuare ad essere protagonisti dell’innovazione robotica, tecnologica e digitale- conclude Bonaccini-, lo dobbiamo alle nuove generazioni: la possibilità di costruire una società migliore, più inclusiva, sostenibile e solidale e a misura di cittadino passa da scelte strategiche come quella di oggi”.
Con Leonardo, l’Italia e l’Emilia-Romagna da oggi ospitano uno dei tre precursori europei dei sistemi di classe exascale, finanziati dalla EuroHPC Joint Undertaking e dal ministero dell’Università e della Ricerca, grazie a una performance di 174,7 petaflop. Il progetto fa parte delle azioni che l’Unione Europea sta mettendo in atto per sostenere la diffusione dell’High Performance Computing come forza trainante per la crescita e l’innovazione. Il 50 per cento della potenza di calcolo generata da Leonardo sarà infatti a disposizione degli istituti di ricerca e delle università italiane; il resto sarà utilizzato dai ricercatori europei.
Proprio in quest’ottica, oggi stesso, al termine della cerimonia di inaugurazione, è stato firmato il primo accordo di trasferimento tecnologico basato sul supercomputer Leonardo con un’azienda privata, la Dompè farmaceutici. La collaborazione prevede 1 milione di ore di calcolo che saranno destinate ad accelerare la ricerca contro le pandemie e lo sviluppo di nuovi farmaci per malattie ad alto fabbisogno di cura attraverso la piattaforma Exscalate di Dompè farmaceutici. “E’ una grande soddisfazione per me inaugurare il supercomputer europeo Leonardo, uno tra i più potenti supercalcolatori al mondo, frutto di un grande investimento dell’Europa, con l’impresa comune EuroHPC, e del Ministero dell’Università e della Ricerca- osserva il presidente del Cineca, Ubertini-. Un progetto complesso, a partire dal design del sistema, configurato per sostenere una grande capacità produttiva orientata alla sostenibilità, fino alla costruzione del datacenter che lo ospita, una casa su misura sotto la volta di Pier Luigi Nervi al Tecnopolo di Bologna”. “Leonardo- continua- non è un fatto episodico o fortuito, ma si inscrive nella storia di Cineca, cominciata più di 50 anni fa. Se Cineca oggi è uno dei più riconosciuti centri di supercalcolo a livello mondiale è grazie al sostengo del sistema nazionale delle Istituzioni di ricerca, dall’azione d’indirizzo del governo nazionale, e dalla capacità di sviluppare competenze specialistiche di alto livello per affiancare scienziati e tecnologi, Istituzioni di ricerca e imprese. Leonardo, infatti, non è un sistema isolato ma il centro di un ecosistema che moltiplica le opportunità e innesca nuove traiettorie, alcune già concrete, altre che oggi solo intravediamo o immaginiamo e che potrebbero divenire presto realtà”.
“Leonardo non è un fine ma un mezzo, non ha valore per sè ma per ciò che permette di fare- prosegue Ubertini-. Alla comunità scientifica, ma anche al mondo economico-produttivo e alla Pubblica Amministrazione: dall’osservazione del cosmo alla scienza dei materiali, dalla space economy ai cambiamenti climatici, dalla genomica ai gemelli digitali di città e della Terra, dalla previsione di eventi naturali estremi alla medicina personalizzata, dalle energie rinnovabili alla cybersecurity, dall’agrifood al patrimonio culturale, al contrasto alle frodi. Starà a tutte e tutti noi impegnarci affinchè Leonardo generi le opportunità attese- conclude- e sviluppi tutto il suo potenziale innalzando la frontiera della conoscenza per dare un forte impulso all’innovazione digitale del Paese e dell’Europa”.
Leonardo e i supercomputer EuroHPC JU sono resi accessibili ai ricercatori europei del mondo accademico, degli istituti di ricerca, delle autorità pubbliche e dell’industria con sede negli Stati membri della UE o in un Paese associato a Horizon, per sviluppare nuove applicazioni in aree come intelligenza artificiale e medicina personalizzata, fonti di energia rinnovabile, progettazione di farmaci e materiali, bioingegneria, previsioni meteorologiche e lotta al cambiamento climatico.
La fase di pre-produzione del supercomputer è già iniziata. Il bando LEAP (Leonardo early access program) è rivolto a progetti con un elevato impatto scientifico, in grado di sfruttare una disponibilità estremamente ampia di risorse computazionali. I ricercatori di tutti i settori della scienza, dell’industria e del settore pubblico possono presentare le loro proposte, indipendentemente dalla loro nazionalità. I progetti selezionati avranno accesso al sistema da gennaio 2023. Leonardo diventerà pienamente operativo per gli utenti a fine marzo 2023.

foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

(ITALPRESS).