ROMA (ITALPRESS) – Aeroporti di Roma, Volocopter, UrbanV e Atlantia hanno effettuato questa mattina il primo volo in Italia di un eVTOL equipaggiato, attivando inoltre il primo vertiporto mai realizzato nel Paese, unitamente alla piattaforma digitale VoloIQ di Volocopter. Il test di oggi è stato svolto a un anno dalla presentazione del primo prototipo di eVTOL in Italia. Negli ultimi dodici mesi, sono stati fatti progressi significativi dal punto di vista delle tecnologie di volo, della progettazione dei vertiporti e delle normative necessarie per consentire ai primi servizi AAM tra l’aeroporto di Fiumicino e la città di Roma di “spiccare il volo” entro il 2024.
Il pilota collaudatore di Volocopter, a bordo dell’elicottero elettrico Volocopter 2X, ha volato a 40 km/h per 5 minuti a 40 metri di altezza, performando una traiettoria di volo “a 8 davanti agli spettatori, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità italiane competenti, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e l’Ente Nazionale Assistenza al Volo (ENAV), che stanno svolgendo un ruolo centrale nel definire il futuro ecosistema AAM.
L’aerotaxi elettrico di Volocopter è stato progettato per consentire ai passeggeri di effettuare voli rapidi e senza emissioni in ambienti urbani, sia su rotte terrestri particolarmente trafficate, sia sopra a flussi d’acqua. Le caratteristiche dell’aerotaxy rispecchiano la volontà di Atlantia e di Aeroporti di Roma di svolgere un ruolo pionieristico nel rendere praticabile e accessibile al pubblico la mobilità area urbana.
Il vertiporto è stato sviluppato in conformità con le specifiche tecniche EASA (i.e., “Prototype Technical Specifications for the Design of VFR Vertiports for Operation with Manned VTOL-Capable Aircraft Certified in the Enhanced Category”) ed è situato all’interno di una “sandbox” regolamentare approvata dall’ENAC. E’ stato progettato per ospitare vari tipi di test sia per il volo, sia per le operazioni a terra (turnaround, ricarica delle batterie, ecc.), con un sistema elettrico ideato e costruito per consentire il rodaggio di varie tecnologie di ricarica eVTOL (scambio di batterie, ricarica rapida, ecc.). L’infrastruttura, che occupa un’area di circa 5.500 metri quadrati, è stata progettata per garantire la compatibilità con i principali eVTOL che saranno certificati nei prossimi anni ed è composta da un’area di avvicinamento finale e di decollo (FATO) per le operazioni di atterraggio e di decollo, una piazzola di sosta, un hangar coperto di 20 x 20 metri e alto circa 6 metri e vari locali, tra cui un ufficio, un magazzino e un’area per la ricarica delle batterie.
Il volo di questa mattina è stato seguito da una presentazione del vertiporto, organizzata da UrbanV – società fondata da ADR, insieme ad Aeroports de la Cote d’Azur, Aeroporto di Venezia (SAVE) e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna – per progettare e costruire vertiporti a livello internazionale. Durante la presentazione, è stata esplorata un’altra dimensione dei futuri servizi di AAM, ovvero il VoloIQ. Questa piattaforma digitale è il fulcro dell’ecosistema della mobilità aerea urbana/avanzata, che supporta l’accesso digital a tutti i processi di lavoro: dalle operazioni di volo alla prenotazione, VoloIQ supporterà e ottimizzerà lo sviluppo delle operazioni UAM/AAM nelle città di tutto il mondo.
“La strategia industriale di Atlantia è fortemente focalizzata sugli investimenti in tecnologia e innovazione, così da rendere i nostri asset sempre più sostenibili e aprire la strada a nuove forme di mobilità integrata”, ha affermato Giampiero Massolo, Presidente di Atlantia. “Siamo felici di aver contribuito a fare sistema tra alcune importanti società di cui siamo azionisti. Grazie alla loro collaborazione e all’apporto in termini di competenze e aree di eccellenza diverse, stiamo creando un nuovo tipo di mobilità sostenibile che non esisteva fino a poco tempo fa. Attraverso la cooperazione con le istituzioni competenti, puntiamo ad aprire il servizio di AAM al pubblico a Fiumicino, prima di estenderlo anche agli altri aeroporti in cui abbiamo investito, entro il 2024”.
“L’evento di oggi rappresenta una pietra miliare nel nostro percorso finalizzato a essere ‘pionierì nella sperimentazione e nell’implementazione della Mobilità Aerea Avanzata in Italia, e a fare la nostra parte per rendere i trasporti urbani sempre più sostenibili e seamless,” ha commentato Marco Troncone, CEO di Aeroporti di Roma. “L’apertura del primo vertiporto in Italia e il volo del primo EVTOL equipaggiato rappresentano un passo significativo verso l’attivazione delle prime rotte AAM tra l’aeroporto di Fiumicino e il centro di Roma entro la fine del 2024, in vista del Giubileo, nell’ottica di offrire il nostro contributo alla nostra città e alle istituzioni nell’accogliere i flussi turistici internazionali con un servizio innovativo e all’avanguardia”.
“In poco meno di un anno siamo passati da un accordo di partnership firmato e dall’avvio di una serie di eventi a un test di volo in una struttura funzionante. Per questo motivo, stiamo riunendo tutti i principali stakeholder e le autorità di regolamentazione affinchè possano osservare di persona questo servizio di mobilità e questa tecnologia,” ha spiegato Christian Bauer, Chief Commercial Officer e Interim Chief Financial Officer di Volocopter.
“Questo vertiporto di prova è particolarmente importante per UrbanV, in quanto rappresenta il nostro primo passo verso la creazione di una rete di vertiporti nell’area di Roma,” ha commentato Carlo Tursi, CEO di UrbanV. “In stretta sinergia con tutti i nostri partner in questo nuovo ecosistema di mobilità, stiamo facendo progressi verso il posizionamento di Roma come una delle prime città europee capaci di offrire collegamenti diretti con velivoli elettrici, sfruttando l’esperienza che abbiamo sviluppato nella progettazione e nella costruzione di infrastrutture di terra per la mobilità aerea avanzata.”
Studi recenti studi da EASA e dal McKinsey Center for Future Mobility sostengono che la dimensione stimata del mercato dell’UAM in Europa – compresi R&S, produzione di veicoli, operazioni e costruzione di infrastrutture – sarà di circa 4,2 miliardi di euro entro il 2030, con la capacità di creare o sostenere circa 90.000 posti di lavoro (esclusi i posti di lavoro in ambito produzione). Guardando alla varietà di benefici che l’UAM potrà apportare in Europa, lo studio classifica Roma come una delle città più adatte in Italia per l’implementazione dei servizi UAM/AAM.
Il secondo giorno dell’evento “Vertiport Experience” si svolgerà in maniera analoga al primo, con un ulteriore approfondimento per gli stakeholders e i business partners sulle prospettive di mercato, sulle componenti dell’ecosistema AAM, sul quadro normativo necessario per il lancio del settore e sulle opportunità di creare reti più ampie per la costruzione di questo settore emergente dell’aviazione. Riunendo questi gruppi decisionali, Atlantia, ADR, Volocopter e UrbanV stanno creando le sinergie e le campagne di voli di prova necessarie per un lanciare con successo la UAM nei prossimi tre anni.
-foto ufficio stampa Adr-
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Il primo vertiporto italiano inaugurato all’aeroporto di Fiumicino
Inwit, una tecnologia radio per colmare il digital divide in Italia
ROMA (ITALPRESS) – Una tecnologia radio per colmare il digital divide ancora presente in diverse aree d’Italia. Si chiama fixed wireless access e a parlarne in un’intervista all’Italpress è Andrea Mondo, responsabile Technology & Operations di Inwit-Infrastrutture Wireless Italiane. “Si tratta di una tecnologia radio che viene utilizzata per coprire aree a perdita di business – spiega -. Ovviamente richiedono a casa dell’utente un modulo di ricezione, e quindi abilita servizi simili a quelli che potrebbero essere abilitati da una fibra ottica con un router, quello classico che abbiamo a casa. E’ una tecnologia su cui molti operatori stanno investendo e su cui noi investiamo dal punto di vista infrastrutturale. L’fwa fa parte di quelle tecnologie ultrabroadband abilitanti anche per il digital divide”.
Sono tecnologie che rientrano anche nei piani del Pnrr. “Abbiamo recentemente visto aggiudicarci il bando per le coperture 5G in aree a perdite di business, quindi in aree rurali o subrurali” in 600 Comuni, invece “sull’fwa – sottolinea Mondo – abbiamo un accordo con Open Fiber per coprire, sempre nella stessa modalità, aree a perdita di business. Per il Pnrr, in raggruppamento di imprese, insieme a Vodafone e Tim costruiremo nei prossimi tre anni mille siti in area a perdita di business. Oggi abbiamo circa 23mila torri in tutta Italia e abbiamo dei piani per cui nei prossimi quattro/cinque anni viaggeremo a mille siti l’anno in più per coprire soprattutto aree dove oggettivamente c’è un digital divide. C’è la volontà e la determinazione di garantire e ridurre il digital divide sia da un punto di vista sociale che ovviamente di sviluppo industriale”.
Inwit è una società che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, così “il 5G è oggettivamente parte di quella che oggi definiamo la trasformazione digitale che sta affrontando il Paese e il mondo intero – afferma -. E’ una tecnologia mobile abilitante soprattutto per tutti quei servizi che richiedono bassa latenza, quindi un tempo di risposta e di attraversamento molto brevi e che abiliterà alcune trasformazioni importanti tipo la guida autonoma, quindi l’automotive, la telemedicina e lo scarico di dati ad alta velocità”. Inwit è attiva anche nell’ambito della sostenibilità, è della società la prima torre per le telecomunicazioni mobili in Italia strutturata in legno. “Si trova a Milano, è una torre molto importante che sarà uno snodo di traffico importante ed è una torre ad alto contenuto ecologico perchè è completamente ricoperta di legno. Quindi – conclude Mondo – ha un impatto visivo che tiene conto della situazione del territorio e anche del rispetto ambientale”.
– foto Italpress –
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Samsung annuncia la nuova edizione di Innovation Campus in sei atenei
MILANO (ITALPRESS) – Al via in sei atenei la nuova edizione di Innovation Campus, programma di alta formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia con l’obiettivo di offrire agli studenti competenze digitali avanzate, necessarie per essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione, facendo leva sui nuovi trend tecnologici, come Intelligenza Artificiale, Big Data, Cybersecurity e Internet of Things.
L’accelerazione dei processi di trasformazione digitale delle imprese alla quale stiamo assistendo nell’ultimo periodo, anche grazie ai fondi erogati attraverso il PNRR, sta aggravando lo skills gap, ovvero il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili. Secondo studi recenti, è stato calcolato che lo skill gap coinvolge un lavoratore su tre nell’area OCSE e avrà un impatto negativo sul PIL, ovvero mancata crescita, entro il 2025 pari all’11% a livello globale (fonte: BCG). Questi numeri dimostrano che la digitalizzazione non può essere sostenuta soltanto da incentivi fiscali o da investimenti infrastrutturali ma deve essere accompagnata da programmi volti a offrire le giuste competenze per poter cogliere le opportunità dei nuovi trend tecnologici.
In questo scenario, si inserisce Innovation Campus, progetto nato nel 2020 e che ha coinvolto fino ad ora studenti su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di accompagnare i giovani in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale. La nuova edizione, al via nelle prossime settimane, vede coinvolti sei atenei distribuiti in tutto il Paese, sei eccellenze italiane nella formazione in ambito STEM: Università degli Studi di Bari, Cagliari, Genova, l’Università del Salento, Pavia e Pisa.
“L’innovazione digitale può far evolvere il nostro modo di fare impresa e accelerare la crescita del Paese in un momento storico di incertezza come quello attuale. Ma non è solo una questione di implementare nuove tecnologie ma soprattutto di formare il capitale umano. Per poter trarre il massimo vantaggio dal digitale, è necessario dotarsi delle competenze adeguate. Con Innovation Campus vogliamo essere al fianco delle Università e dei docenti e dare un contributo a ridurre questo gap, sostenendo gli studenti nel loro percorso di formazione attraverso l’acquisizione di competenze nuove, affinchè possano essere promotori di un cambiamento positivo e un progresso sociale ed economico. Mi auguro che a questi atenei se ne aggiungano molti altri nei prossimi mesi” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Citizenship & Internal Communication Manager di Samsung Electronics Italia.
Innovation Campus i dettagli del progetto e le diverse fasi
L’iniziativa consiste in un vero e proprio corso di alta formazione, focalizzato sui temi del digitale, che andrà a integrarsi ai percorsi universitari già avviati e per cui potranno essere riconosciuti crediti formativi: oltre alla partecipazione a lezioni teoriche tradizionali, i ragazzi saranno chiamati anche a sviluppare un progetto di gruppo, per mettere in pratica quanto appreso e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta e avvicinarsi così al mondo del lavoro. Il project work dovrà essere un’idea strutturata in grado di promuovere una crescita sostenibile e una società più inclusiva attraverso l’innovazione digitale, con un focus in primis sull’AI. Il tema portante del project work sarà allineato con gli obiettivi di Ricerca dell’Ateneo e con le missioni del PNRR.
Il corso è rivolto ai migliori studenti dei diversi atenei, provenienti dai corsi di laurea in materie tecnico-scientifiche, selezionati attraverso un test di ammissione scritto e un colloquio motivazionale.
Samsung, in collaborazione con i diversi atenei, metterà a disposizione l’esperienza e le competenze dei propri ingegneri che affiancheranno i docenti universitari per aiutare gli studenti ad acquisire competenze digitali avanzate su temi come Intelligenza Artificiale e Internet of Things applicate al mercato dei prodotti Consumer Electronics, Machine Learning e Cybersecurity, potenziando al contempo le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, le cosiddette soft skills, ovvero quelle capacità altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future.
Una commissione composta dai docenti dell’ateneo e dagli esperti Samsung premierà poi con una borsa di studio del valore di circa 1800 euro gli studenti che avranno raggiunto il punteggio più alto, risultato dalla somma del test finale e dalla valutazione del project work.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Samsung Electronics Italia –
Arte e futuro, il metaverso sbarca al Palazzo Reale di Palermo
PALERMO (ITALPRESS) – Il futuro è arrivato. Mentre parliamo ha già sconfinato i limiti della realtà, in quel “metaverso” di cui tanto si parla anche se ancora sconosciuto ai più. A Palazzo Reale di Palermo il futuro è ormai tangibile per valorizzare e rivivere l’arte e la storia grazie a µeta [Palazzo Reale > Meta Experience], un nuovo spazio esperienziale che proietta il visitatore in una dimensione parallela, nella quale tecnologia e innovazione restano totalmente al servizio dell’arte per una più approfondita fruizione e salvaguardia del patrimonio artistico e culturale nel tempo. Si tratta di un ulteriore step progettuale nella gestione culturale di Palazzo Reale da parte della Fondazione Federico II che nell’ultimo quinquennio ha completamente rivoluzionato l’esperienza del visitatore con l’apertura al pubblico di nuovi spazi, l’ideazione di mostre inedite coi grandi artisti della scena mondiale e un nuovo bookshop dal sapore internazionale.
Grazie a “µeta” è possibile consegnare i capolavori dell’arte all’infinito, immuni al tempo, alle mutazioni climatiche, a guerre, terremoti, alluvioni, rendendoli fruibili ovunque l’uomo potrà insediarsi nel futuro. Protetti dalla memoria. Un tempo esistevano gli schizzi a mano libera, poi le prime fotografie e lo smartphone: tutti mezzi per fissare nella memoria l’immagine dell’opera d’arte. Oggi un nuovo sistema si affida alla tecnologia e all’innovazione per rendere i capolavori invincibili.
Entrando nella dimensione di “µeta” i visitatori del “Complesso Monumentale Palazzo Reale e Cappella Palatina” possono rendersi conto in prima persona come l’innovazione applicata ai beni culturali non sia un concetto astratto ed estraneo ma è praticabile e consente in questo caso di entrare in simbiosi con le opere d’arte come mai successo prima. Il visitatore assiste al processo di smaterializzazione e materializzazione dei grandi capolavori d’arte dinanzi all’originale, scopre come avviene la creazione dell’identità dell’opera (con la visione della nuvola di punti), sarà immerso nell'”Infinity room”. Può, inoltre, portare a casa il risultato di quel processo, ovvero le opere d’arte in materiali eco-sostenibili.
Due esempi eccezionali attendono il visitatore: il Giovinetto di Mozia in una “veste” pop, ecosostenibile, imponente, che introduce alla straordinaria riproduzione del Satiro Danzante di Mazara del Vallo, sospeso come a librarsi in volo. Sarà possibile osservarlo nei suoi minimi particolari, una scoperta per chi non lo ha mai visto dal vivo, una riscoperta per chi lo ricorda e uno stimolo a visitare l’originale. E a far da introduzione, un testimone importante: il ritratto marmoreo originale di Ottaviano Augusto, il ritratto più fedele mai rinvenuto in Sicilia del primo imperatore, che dopo 83 anni dal ritrovamento è rientrato nella sua Centuripe dopo essere stato custodito a lungo al Museo Paolo Orsi di Siracusa. L’opera è stata eccezionalmente prestata dal Museo Regionale di Centuripe (Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci), grazie alla partnership con l’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Sarà solo la prima di una lunga serie di opere d’arte che giungeranno dai musei di tutta la Sicilia e da collezioni private e pubbliche, alternandosi come “padroni di casa” nella µeta Experience. Le collaborazioni, infatti, saranno estese di volta in volta a istituzioni museali, gallerie d’arte e anche collezionisti regionali e nazionali, che vorranno esporre le opere all’interno di spazio µeta a Palazzo Reale, dove ogni anno transitano quasi un milione di visitatori.
Il progetto, co-finanziato da Invitalia e dal Ministero della Cultura nell’ambito di Cultura Crea, nasce dalla partnership tra la Fondazione Federico II e Forma Rei onlus per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica in ambito culturale. Forma Rei è una giovane associazione nata con lo scopo di divulgare e promuovere il valore della digitalizzazione dei Beni Culturali, che attinge all’esperienza di innovazione tecnologica della startup ARTFICIAL che ha digitalizzato negli ultimi anni oltre duemila opere d’arte, creando un vero Spotify dell’arte scultorea internazionale. L’idea è semplicissima: applicare ai visitatori lo stesso processo di digitalizzazione dei beni culturali per farne comprendere il valore e le implicazioni future. Facile, intuitivo, immediato.
In un’epoca contrassegnata da pandemie, guerre e incertezza economica, il futuro sembra tutt’altro che roseo e nella società contemporanea si rischia di perdere di vista l’importanza della sfera culturale.
In questo contesto µeta [Palazzo Reale > Meta Experience] intende creare valori per il futuro innescando nell’individuo e nella collettività interesse e comprensione per l’arte, nonchè consapevolezza civica di tutela della memoria artistica.
L’esperienza è arricchita da una novità assoluta, “Quickscan”: il fruitore dello Spazio µeta viene scansito in sei secondi e riceverà subito la propria identità digitale. Potrà poi decidere se utilizzarla: avatar per accedere al Metaverso o se regalarla ai nipoti per mantenere viva la memoria del proprio volto da giovane, o ancora, se far realizzare il proprio busto in materiale ecosostenibile. In fondo qualcuno sostiene che ogni essere umano, in quanto unico, è un’opera d’arte. Info su www.formarei.org
“Il Metaverso – spiega Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – deve essere uno strumento al servizio dell’arte e mai al di fuori della fruizione delle autentiche opere. E’ questo quello che proponiamo al Palazzo Reale, dove daremo la possibilità ai visitatori di valorizzare l’enorme patrimonio culturale siciliano attraverso la tecnologia. Per capire quanto è importante la memoria digitale, identitaria delle opere d’arte: per la custodia, la salvaguardia e per spingere sempre di più i turisti all’interno dei musei”.
“Con il programma Cultura Crea, Invitalia ha sostenuto la realizzazione di un progetto che offre al visitatore un’esperienza innovativa, mediante digitalizzazione dei beni culturali e della loro ri-materializzazione attraverso materiali ecosostenibili – ha detto Ernesto Somma, responsabile Incentivi e Innovazione di INVITALIA -. Questa modalità di fruizione del patrimonio culturale consente di raggiungere nuovi target potenzialmente interessati. L’allargamento dei target di fruizione del patrimonio culturale è particolarmente coerente con le finalità della misura e del PON Cultura & Sviluppo 2014-2020, incentrato sul concetto di audience development. E’ centrale, dunque, per incrementare la domanda di cultura in una duplice direzione: in termine di allargamento dei flussi turistici ma anche in relazione alla identificazione di coloro che vivono in un territorio e iniziano ad appropriarsi della storia, cultura ed identità dello stesso attraverso la fruizione del patrimonio culturale”.
“Il Palazzo Reale rappresenta l’innovazione, il meglio della creatività umana – ha detto Giorgio Gori, Forma Rei onlus -. Questa iniziativa è anche un modo per raccontare come la nuova tecnologia cerchi di proteggere i file e, in questo caso, l’arte”.
– foto xd6/Italpress –
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Arriva Sky Glass, la tv che integra i contenuti
MILANO (ITALPRESS) – Fin dalla nascita, Sky ha trasformato il modo di raccontare lo sport, di fare informazione e intrattenimento, ma ha anche introdotto tante piccole e grandi innovazioni che hanno rivoluzionato l’esperienza di visione di milioni di famiglie. Oggi, con il lancio di Sky Glass, Sky reinventa ancora una volta il modo di vivere la tv e scrive una nuova pagina della sua storia.
Come uno smartphone è più di un telefono, così Sky Glass è molto più di una televisione. E’ infatti la prima piattaforma ad integrare completamente i contenuti: da quelli dei principali canali nazionali in chiaro a quelli dei player globali come Netflix, Disney+, Prime Video, Dazn, oltre a quelli dell’offerta Sky.
Oggi le persone devono orientarsi tra offerte diverse e spesso non riescono ad avere i propri contenuti preferiti a portata di mano. La rivoluzione dello streaming ha infatti dato infinite possibilità di scelta, ma ha anche complicato la vita delle persone: le app non sono collegate fra loro, le esperienze sono frammentate e spesso si finisce per passare più tempo a cercare contenuti che a goderseli.
Sky Glass nasce proprio per semplificare questa complessità, ad esempio agli abbonati Sky basterà dire “Ciao Sky” e pronunciare il nome del proprio attore preferito per veder comparire sulla schermata tutti i suoi film disponibili tra i cataloghi di Sky e delle diverse app.
Un device tecnologicamente all’avanguardia che combina funzionalità e bellezza. Al suo interno integra una soundbar Dolby Atmos per un audio da favola e uno schermo 4K Ultra HD Quantum Dot in grado di visualizzare oltre 1 miliardo di colori. E’ disponibile in 3 differenti formati, quelli più ricercati, e 5 colori e il suo design è creato per adattarsi al meglio allo stile personale di ciascuno e a ogni ambiente della casa.
Sky Glass è alla portata di tutti e può essere acquistato soltanto insieme all’abbonamento Sky “Intrattenimento Plus” – che comprende Sky TV più Netflix – anche con la comodità del pagamento in rate mensili.
E’, inoltre, un prodotto in linea con l’impegno di Sky per la tutela dell’ambiente, essendo la prima TV al mondo certificata CarbonNeutral da Climate Impact Partners.
Il lancio di Sky Glass va a completare la proposition commerciale di Sky. Da oggi, infatti, il portfolio di prodotti e di soluzioni pay tv – NOW, Sky Q, Sky Glass – è davvero completo e in grado di soddisfare tutti i diversi modi di vivere l’intrattenimento. A tutto questo si aggiunge Sky Wifi, la rete fissa più veloce d’Italia secondo Ookla.
Andrea Duilio, Amministratore Delegato di Sky Italia, commenta: “Ci sono momenti che segnano un vero punto di svolta e il lancio di Sky Glass è uno di questi. La rivoluzione dello streaming ha inaugurato un’età dell’oro per i contenuti ma ha anche reso più complicata la vita delle persone che spesso passano più tempo a cercare un programma che a goderselo. Sky Glass nasce proprio per semplificare tutto questo e offrire un’esperienza di visione semplice e appagante. E’ la prima tv al mondo certificata Carbon Neutral e rappresenta al meglio la capacità di innovazione tecnologica del gruppo Sky e di Comcast. Sky Glass è la tv che non c’era. Insieme a Now, Sky Q e Sky Wifi rafforza la nostra centralità nel salotto delle famiglie”.
Prende il via oggi la campagna di lancio di Sky Glass con una brand ambassador d’eccezione. Sarà infatti Laura Pausini, la più popolare e influente cantante italiana nel mondo, a portarci nel mondo di Sky Glass insieme a quattro suoi amici, protagonisti con lei dello spot: Benedetta Parodi, Bruno Barbieri, Stefano Accorsi e Tommaso Paradiso.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Sky-
Google presenta il progetto robot
ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Negli ultimi mesi Google ha presentato una macchina in grado di rispondere ai comandi degli esseri umani, svolgendo anche una serie di compiti. Il progetto di Google nasce in collaborazione con Alphabet, Everyday Robots. Lo ha sviluppato e preparato per poter affrontare le esigenze delle persone. Come abbiamo già scritto il progetto ha come obiettivo quello di affrontare le esigenze delle persone. Si tratta per lo appunto di un’intelligenza artificiale che consente di capire le richieste testuali che la persona gli chiede direttamente. Infatti il robot ha ai suoi interni un’IA con una varietà vasta di testi in modo da captare l’esigenza della persona in tempo reale. Il robot è stato presentato da Hausman con un modello linguistico più potente lanciato finora da Google, il PaLm. Un sistema in grado di spiegare in linguaggio naturale come arriva a una particolare conclusione quando risponde a una domanda.
Come ha spiegato il ricercatore di Google Karol Hausman “per poter affrontare la varietà del mondo reale, i robot devono essere in grado di adattarsi e imparare dalle loro esperienze”. Hausman infatti afferma che: “Sta al robot capire tutte le piccole sottigliezze e complessità del linguaggio”.
Per Google questo progetto è un passo avanti verso il successo dell’innovazione. C’è ancora tanta strada per far arrivare il robot nelle nostre case. Al momento si tratta di ricerche e studi per poter garantire le giuste prestazioni. Intanto alcune aziende concorrenti, come Amazon, Tesla, hanno iniziato a pensare ad un’idea simile a quella di Google. Qualche mese fa Amazon ha lanciato un robottino, Astro, con capacità ridotte. Anche Tesla ha annunciato che progetterà un robot, ma ancora si hanno pochi dettagli.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
Maker faire Trieste, torna la festa dell’ingegno
TRIESTE (ITALPRESS) – “Il sostegno della Regione a questa manifestazione, e alle altre due di carattere scientifico che si svolgeranno nelle prossime settimane a Trieste, è motivato dalla convinzione che il territorio abbia una consolidata vocazione improntata alla ricerca. Perciò nell’ultimo assestamento di bilancio sono state stanziate significative risorse per attirare aziende in virtù anche dell’alta concentrazione di realtà scientifiche nell’area giuliana”. Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall’assessore regionale agli Enti locali nel corso della presentazione di Maker Faire Trieste: due giorni (sabato 3 e domenica 4 settembre) di festa dell’ingegno, creatività, scienza e tecnologia in piazza Unità d’Italia. Presenti, tra gli altri, il sindaco e il vicesindaco di Trieste, oltre ad altri rappresentanti della Giunta comunale. Dopo aver anticipato che oltre a quello della Bat è previsto l’arrivo a Trieste di altre importanti aziende, l’esponente dell’Amministrazione regionale ha spiegato che la festa della creatività e dell’ingegno – arrivata alla sua IX edizione – riscuote un grosso successo perchè attraverso gli strumenti tecnologici maggiormente innovativi ha il pregio di avvicinare i più giovani a chi quelle macchine le inventa, le progetta e le realizza. Rilevante per il successo dell’evento, secondo l’assessore regionale, è anche la location di piazza Unità d’Italia che ha svolto un vero e proprio ruolo di attrazione sia per gli inventori sia per il pubblico, il quale ha sempre risposto in maniera importante al richiamo di Maker Faire Trieste. Infine, in relazione alla manifestazione a difesa dei lavoratori della Warstila e dell’indotto prevista per sabato 3 settembre, gli organizzatori in accordo con le Istituzioni hanno stabilito per quella giornata una sospensione dell’evento di due ore e mezza (dalle 17 alle 19.30) in segno di solidarietà alle maestranze dello stabilimento di San Dorligo della Valle.
(ITALPRESS).
– foto Ufficio Stampa Regione Fvg –
Il Metaverso entra nella campagna elettorale
ROMA (ITALPRESS) – Il Metaverso entra in politica, nella campagna elettorale delle prossime elezioni e lo farà utilizzando la tecnologia del Gruppo Metaword, società che ha sede a Milano, nella Galleria San Babila, il cui proprietario è Francesco Colucci. I tecnici della Società Metaword stanno preparando spazi, luoghi, teatri, studi virtuali, all’interno dei quali i candidati alle politiche potranno realizzare comizi, incontri, interviste ed essere seguiti da milioni di persone.
Gli spettatori potranno interagire con il candidato, come se fossero in presenza ed interagire anche gli altri spettatori.
In sostanza, è come si si fosse all’interno di una sede in cui si svolge un vero e proprio comizio.
Basterà scaricare un’applicazione e iscriversi: si avrà modo di assistere, in diretta, al comizio, senza spostarsi da casa.
Il candidato, di conseguenza, potrà raggiungere più persone possibili.
Tutto ciò in collaborazione con Mediametaverso – “La comunicazione diventa futuro”, modello ideato dai giornalisti Marco Sutter e Biagio Maimone, che rappresenta il nuovo sistema avanzato che si occuperà di notizie.
Con Mediametaverso le notizie entrano nel Metaverso, che consentirà di conoscere le informazioni entrando dentro di esse, vivendole, sentendole e partecipando grazie alle potenzialità offerte dalla tecnologia del Metaverso.
Sarà possibile, in tal modo, entrare nel fatto, nell’evento, nel meeting, interagendo con il mondo, rimanendo a casa, seduti e, nel contempo, immersi nella realtà.
Si potrà abbattere il confine tra “virtuale” e “realtà” ed avere la possibilità di comprendere meglio ed apprendere quello che si verifica nel nostro pianeta “reale”.
Con il Metaverso di Metaword e Mediametaverso la politica potrà raggiungere i giovani, ora distanti, i quali potranno essere coinvolti pur restando lontani dalle sedi politiche e dal mondo che ruota intorno ad esse.
Mediametaverso -“La comunicazione diventa futuro” si prefigge l’intento di creare per i quotidiani nazionali, per le televisioni ed i media, un diverso modo di fruire delle informazioni, grazie ad una nuova tecnologia, sviluppata sempre da Metaword.
Metaword, difatti, ha già dato corso a processi innovativi per la fruizione di opere d’arte replicate in forma olografica, supportate dall’intelligenza artificiale, realizzando una versione in metaverso della Galleria San Babila, nella quale immergersi indossando un oculus.
La collaborazione con il team di Metaword consentirà, in tempi brev, di dar corso ad un nuovo sistema di comunicazione di facile utilizzo, nonché di vivere esperienze immersive nelle notizie.
– foto Giornale Partite Iva –
(ITALPRESS).









