Hi-Tech & Innovazione

La “democrazia digitale” è realtà in 250 Comuni italiani

ROMA (ITALPRESS) – Circa 250 Comuni italiani adottano servizi e soluzioni tecnologiche per esercitare la “democrazia digitale” attraverso un sistema di resocontazione delle sedute consiliari basato sul riconoscimento automatico della voce, la trascrizione, archiviazione e indicizzazione in tempo reale dei contenuti. Ai Comuni si aggiungono i sei consigli regionali di Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Sardegna, Umbria e Veneto oltre a numerosi Enti Centrali dello Stato tra cui la Camera dei Deputati, dove questo sistema è in uso dal 2015.
Si tratta di un brevetto italiano, che si sta affermando anche in altri Paesi Ue e non solo, dando vita a Digital4Democracy, una soluzione dedicata alla pubblica amministrazione messa a punto dal gruppo Cedat85 che, da oltre 35 anni, si occupa della conversione e gestione dei contenuti provenienti dal parlato attraverso la trasformazione automatica della voce in testo scritto, con la contestuale archiviazione multimediale e indicizzazione dei dati.
La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di comuni (60) che adottano questi strumenti e servizi per applicare la “democrazia digitale”. Oltre che in Lombardia, la tecnologia di Cedat85 è ampiamente utilizzata anche in Puglia e Veneto: in entrambe le regioni sono 27 i comuni che utilizzano queste soluzioni, mentre in Emilia-Romagna e in Sicilia le realtà comunali coinvolte sono rispettivamente 20 e 19.
Fra le province, in testa troviamo Milano, con 13 Comuni che hanno già adottato questa tecnologia, seguita da Padova (12), Mantova e Bari (10), Como, Brescia, Modena e Pisa (8) e infine Roma e Taranto (7).
Digital4Democracy consente di seguire le sedute consiliari in diretta streaming o in differita, la verbalizzazione e l’indicizzazione di tutti i dibattiti parola per parola, l’archiviazione in tempo reale dei contenuti di quanto discusso in assemblea, la creazione di un file di testo multimediale con la registrazione audio-video sincronizzata; ed è anche possibile elaborare brevi ritagli delle sedute assembleari da condividere in tempo reale sui social network.
Cedat85 ha anche sviluppato un software proprietario al fine di realizzare una vera e propria aula consiliare multimediale dotata di regia automatica dei dispositivi audio-video presenti nell’aula; microfoni e telecamere sono collegati in modo che all’attivazione del microfono venga immediatamente inquadrato il consigliere che sta intervenendo, il quale può prenotare i propri interventi e visualizzare il tempo a disposizione per parlare. E’ possibile anche integrare sistemi di votazione elettronica certificata.
“Grazie a Digital4Democracy – si legge in una nota – i Consigli e le assemblee della P.A. diventano vere e proprie “piazze” digitali, aperte alla partecipazione attiva dei cittadini che, sul sito dell’ente, possono anche accedere all’archivio audio e video delle sedute consiliari ed effettuare ricerche per parole chiave o oratore, proprio come si farebbe su Google, e scoprire, in un’ottica di totale trasparenza, come i consiglieri si sono espressi sui temi oggetto del dibattitto. Previa autorizzazione, inoltre, possono attivare un alert per essere avvisati quando l’assemblea tratta un argomento di particolare interesse per loro”.
Dalla fine del 2015 anche la Camera dei Deputati utilizza un sistema di resocontazione basato sul riconoscimento automatico della voce per la trascrizione delle sedute parlamentari e dei lavori delle commissioni, dimezzando i tempi di trascrizione e i relativi costi, con un’affidabilità di trascrizione del parlato ormai prossima al 100%.
“In politica, non può esistere la trasparenza senza la partecipazione e il coinvolgimento diretto dei cittadini nei processi democratici”, afferma Gianfranco Mazzoccoli, fondatore del gruppo Cedat85. “E’ la tecnologia a fare la differenza in questo senso; grazie al nostro impegno costante nella ricerca e sviluppo, con Digital4Democracy siamo riusciti a rendere disponibile un sistema di verbalizzazione che garantisce qualità e affidabilità ai massimi livelli, migliora l’efficienza delle sedute assembleari, consente una riduzione dei costi e, soprattutto, avvicina i cittadini alle Istituzioni”.

– foto ufficio stampa Cedat85 –

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Samsung, arrivano i nuovi smartphone pieghevoli Galaxy Z Flip4 e Fold4

MILANO (ITALPRESS) – Samsung Electronics annuncia la nuova rivoluzionaria generazione di smartphone pieghevoli: Galaxy Z Flip4 e Galaxy Z Fold4. Entrambi i dispositivi presentano formati personalizzabili, esperienze su misura e prestazioni ottimizzate. Giunta ormai alla quarta generazione, la serie Galaxy Z continua a rompere le regole per offrire nuove efficaci interazioni che migliorano la vita di tutti i giorni.
“I pieghevoli Galaxy di Samsung sono radicati nella filosofia di apertura che ci caratterizza e garantiscono nuove possibilità di personalizzazione completa, sia al proprio interno che esternamente. Nati dalla collaborazione con i nostri eccellenti partner, i nuovi dispositivi foldable offrono esperienze mobile senza precedenti, che soddisfano le esigenze dei nostri utenti più dinamici – afferma TM Roh, President e Head of Mobile eXperience Business di Samsung Electronics -. Grazie alla nostra ostinata determinazione e alla posizione di leader nel settore, l’entusiasmo verso i dispositivi pieghevoli è in costante crescita. Siamo riusciti a trasformare questa categoria da un progetto di nicchia a una lineup di dispositivi mainstream, utilizzati da milioni di persone in tutto il mondo”.
A conferma dell’attenzione che Samsung dedica all’artigianalità di massimo livello, in entrambi i formati ogni componente è stato scrupolosamente analizzato per offrire un’esperienza davvero ottimizzata di modo che ogni consumatore abbia un dispositivo che risponda alle proprie esigenze. Galaxy Z Flip4 parte dal successo del formato iconico di Samsung, arricchendolo con funzioni chiave, come un’esperienza foto- video ottimizzata, una batteria 1 a lunga durata e possibilità di personalizzazione ampliate, pur mantenendo un design ultracompatto. Galaxy Z Fold4 apre nuove possibilità, offrendo la più completa esperienza smartphone Samsung attualmente disponibile con un design dinamico, schermi immersivi e funzionalità multitasking che richiamano il mondo dei laptop oltre ad un comparto fotografico di livello professionale e un potente processore.
Gli auricolari Galaxy Buds2 Pro saranno disponibili nei colori Graphite, White, e Bora Purple a partire da 229 euro. In Italia, gli utenti che acquisteranno Galaxy Buds2 Pro in preordine dal 10 al 25 agosto avranno la possibilità di ricevere gratuitamente un wireless charger, dopo aver registrato il dispositivo sulla piattaforma Samsung Members.
Inoltre, Samsung Electronics annuncia l’uscita di Galaxy Watch5 e Galaxy Watch5 Pro, pensati per migliorare le abitudini di salute e benessere dell’utente grazie a insight intuitivi, funzionalità avanzate e potenzialità sempre più ampie. Galaxy Watch5 migliora le funzionalità più usate ogni giorno dai consumatori, mentre Galaxy Watch5 Pro, ultimo arrivato nella line-up, è lo smartwatch Samsung più robusto e ricco di funzionalità di sempre. Con i nuovi dispositivi, Samsung si impegna a offrire agli utenti due validi ausili, Galaxy Watch5 e Galaxy Watch5 Pro, per raggiungere ogni obiettivo e traguardo.
“Puntiamo a offrire alla nostra community Galaxy Watch gli strumenti, i dati e le risorse necessari non solo per avere un quadro generale più chiaro del proprio stato di salute e benessere, ma anche per accompagnarli in questo viaggio – ha aggiunto TM Roh -. Il rivoluzionario sensore Samsung BioActive ci consente di offrire agli utenti un quadro estremamente completo e ricco di insight sul loro stato di salute”.

– foto ufficio stampa Samsung –
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Eccellenze in digitale, 43mila lavoratori formati in due anni

ROMA (ITALPRESS) – Oltre 43mila tra imprenditori e loro collaboratori formati gratuitamente; mille seminari su tutto il territorio nazionale, organizzati dagli oltre 250 digitalizzatori dei Punti impresa digitale appositamente preparati a svolgere questo ruolo con 60 ore di formazione suddivise in 15 moduli.
Sono i numeri dell’edizione 2020-2022 di Eccellenze in digitale, il progetto di Unioncamere finanziato da Google.org che si pone l’obiettivo di aiutare le imprese italiane a far crescere le competenze digitali dei propri lavoratori. L’iniziativa, avviata già nel 2014, è parte integrante della intensa attività che Unioncamere e le Camere di commercio stanno conducendo per la formazione digitale delle imprese e dei lavoratori, insieme e in coordinamento con le attività dei Punti impresa digitale (Pid), diffusi in tutti le Camere di commercio e parte del network istituzionale di Industria 4.0, e, per quanto attiene ai giovani, al progetto Crescere in digitale, finanziato con le risorse gestite da ANPAL e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’interno del PON IOG – Garanzia Giovani.
L’ultima edizione di Eccellenze in digitale ha beneficiato di un finanziamento di 1 milione di euro di Google.org ed è stata curata dai Punti impresa digitale delle Camere di commercio, che sono riusciti ad adattare l’offerta formativa – anche nei mesi più difficili della pandemia – alle dinamiche e alle peculiarità territoriali. “I numeri dell’edizione 2020-2022 di Eccellenze in digitale confermano la bontà di questa iniziativa, che ha il pregio di unire alle competenze di Google sul fronte del digitale, la capacità organizzativa e formativa del sistema camerale e la sua capillare presenza sui territori”, sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “E’ un connubio vincente che va avanti ormai da 8 anni e che proseguirà con la nuova programmazione che stiamo mettendo a punto in queste settimane”. “Siamo entusiasti dei risultati ottenuti da Eccellenze in digitale nell’ultimo biennio. Il progetto ha raggiunto l’obiettivo congiunto di Google e Unioncamere di accompagnare gli imprenditori e lavoratori delle piccole e medie imprese italiane nella loro ripresa economica e sostenere parte della trasformazione digitale di cui necessita il Paese” afferma Gianna Francescutti, Program Manager di Google.org.
Tutte le Camere hanno partecipato al progetto ottenendo ottimi risultati in termini di utenti coinvolti e gradimento. Alcuni enti hanno anche innovato la formula progettuale. Si segnalano a titolo esemplificativo Firenze che ha scelto di coinvolgere nell’attività partner importanti sul territorio, Palermo-Enna che ha arricchito l’offerta formativa coinvolgendo esperti, Viterbo-Rieti che ha fatto delle proprie iniziative il cuore delle attività della Digital Week locale. Bolzano, infine, ha incluso la formazione nella piattaforma di e-learning della Camera di commercio e Salerno ha impostato le attività in chiave di contrasto al gender-gap, rendendo disponibili online 15 lezioni fatte da giovani professioniste del mondo del digitale. Gli eventi organizzati e i materiali prodotti (webinar, tutorial) nell’ambito di Eccellenze in Digitale resteranno disponibili online e potranno poi contribuire ad alimentare la PID-Academy, il nuovo servizio dei PID in via di definizione, volto a sostenere la transizione in chiave 4.0 delle aziende italiane, attraverso la riqualificazione e lo sviluppo del capitale umano delle PMI.
Pid che in questi mesi hanno proseguito la propria attività di avvicinamento al digitale delle Pmi, che ha portato a contattare circa 500mila aziende in 4 anni. Di queste, oltre 280mila hanno partecipato a percorsi info-formativi, oltre 50mila hanno effettuato l’assessment della propria maturità digitale, circa 7.000 hanno partecipato ad azioni di orientamento e mentoring.
Crescere in digitale: quasi 150mila NEET iscritti. Continua l’impegno di Unioncamere e delle Camere di commercio anche su Crescere in digitale, il progetto in partnership con Google il cui obiettivo è promuovere, attraverso l’acquisizione di digital skills, l’occupabilità dei giovani NEET, investendo sulle loro competenze per accompagnare le imprese nel mondo di Internet. Tre le fasi di attività: un corso gratuito di oltre 50 ore, offerto da Google per ampliare e migliorare le competenze digitali; una formazione specialistica di gruppo e individuale in presenza/a distanza per approfondire la conoscenza di tematiche riguardanti l’applicazione del digitale in azienda e conoscere le realtà imprenditoriali del territorio attraverso colloqui con le imprese; tirocini extracurriculari in azienda in ambito digitale.
Crescere in digitale, ritenuta una best practice a livello europeo, ha raggiunto, nella prima edizione, un livello di occupazione del 53%, attualmente attestato al 44,7%. Ad oggi, Crescere in digitale vanta quasi 150mila NEET iscritti (di cui 36mila nell’edizione in corso), oltre 17mila dei quali hanno superato il test online (di cui 6.300 nell’edizione in corso); più di 12mila aziende che offrono tirocini (di cui 3.800 nell’edizione in corso); 235 laboratori territoriali organizzati (105 nell’edizione in corso) con 7.877 giovani NEET presenti (di cui 2.550 nell’edizione in corso); quasi 4.800 tirocini (di cui 1.590 nella seconda edizione) attivati sul territorio nazionale.
Tutte le iniziative rientrano nelle attività di Repubblica Digitale, l’iniziativa strategica nazionale che ha l’obiettivo di combattere il divario digitale culturale presente nella popolazione italiana, sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro.

– foto Italpress –
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Spazio, lanciato in orbita il primo micro-orto Made in Italy

ROMA (ITALPRESS) – Si chiama GREENCube ed è il primo esperimento di orto spaziale lanciato in orbita con il volo inaugurale del nuovo vettore VEGA-C dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dalla base di Kourou (Guyana francese), insieme al satellite scientifico “LARES2” e ad altri cinque nano-satelliti. Il micro-orto che misura 30 x 10 x 10 centimetri è stato progettato da un team scientifico tutto italiano composto da ENEA, Università Federico II di Napoli e Sapienza Università di Roma, nel ruolo di coordinatore e titolare di un accordo con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Basato su coltura idroponica a ciclo chiuso e dotato di sistemi di illuminazione specifica, controllo di temperatura e umidità per rispondere ai requisiti restrittivi degli ambienti spaziali, GREENCube è in grado di garantire un ciclo completo di crescita di microverdure selezionate fra le più adatte a sopportare condizioni estreme – in questo caso crescione – ad elevata produttività, per 20 giorni di sperimentazione.
Alloggiato in un ambiente pressurizzato e confinato, GREENCube è dotato inoltre di un sistema integrato di sensori hi-tech per il monitoraggio e controllo da remoto dei parametri ambientali, della crescita e dello stato di salute delle piante e trasmetterà a terra, in totale autonomia, tutti i dati acquisiti. Il satellite si compone di due unità: la prima contiene le microverdure, il sistema di coltivazione e controllo ambientale, la soluzione nutritiva, l’atmosfera necessaria e i sensori; la seconda unità ospita la piattaforma di gestione e controllo del veicolo spaziale.
“La ricerca spaziale si sta concentrando sullo sviluppo di sistemi biorigenerativi per il supporto alla vita nello spazio; le piante hanno un ruolo chiave come fonte di cibo fresco per integrare le razioni alimentari preconfezionate e garantire un apporto nutrizionale equilibrato, fondamentale per la sopravvivenza umana in condizioni ambientali difficili”, sottolinea Luca Nardi del Laboratorio Biotecnologie ENEA.
“I piccoli impianti di coltivazione in assenza di suolo come GREENCube possono svolgere un ruolo chiave per soddisfare le esigenze alimentari dell’equipaggio, minimizzare i tempi operativi ed evitare contaminazioni, grazie al controllo automatizzato delle condizioni ambientali. Per questo dopo il successo del lancio del razzo e del rilascio in orbita del suo carico, stiamo aspettando con ansia le temperature ottimali interne per dare il via libera alla sperimentazione”, conclude.
Il sistema di coltivazione in orbita consentirà di massimizzare l’efficienza sia in termini di volume che di consumo di energia, aria, acqua e nutrienti e, nel corso della missione, sono previsti parallelamente anche esperimenti di coltivazione a terra all’interno di una copia esatta del satellite per verificare gli effetti delle radiazioni, della bassa pressione e della microgravità sulle piante.
Il confronto tra i risultati degli esperimenti ottenuti nello spazio e a terra sarà cruciale per valutare la risposta delle piante alle condizioni di stress estremo e la crescita delle microverdure in orbita al fine di utilizzarle come alimento fresco ed altamente nutriente nelle future missioni.
“Oltre alla capacità di convertire anidride carbonica in biomassa edibile, gli organismi vegetali sono in grado di rigenerare risorse preziose come aria, acqua e nutrienti minerali”, evidenzia Nardi, “ma da non sottovalutare è anche il beneficio psicologico per l’equipaggio, derivante dalla coltivazione e dal consumo di verdura fresca che richiamano la familiarità di abitudini e ambienti terrestri per far fronte allo stress psicologico cui gli astronauti sono soggetti, dovuto alle condizioni di isolamento in un ambiente totalmente artificiale”.
Oltre a GREENCube a bordo del razzo, sono stati lanciati nell’orbita spaziale anche altri 5 mini-satelliti, della classe CubeSat, che costituiscono il carico secondario del lanciatore e sono: gli italiani AstroBio e ALPHA, lo sloveno Trisat-R e i due francesi MTCube-2 e Celesta mentre il carico principale è rappresentato dal satellite LARES-2 dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che condurrà studi nel campo della relatività generale e di altre teorie di fisica fondamentale.
Sviluppato dall’azienda italiana Avio, il nuovo razzo Vega-C rappresenta l’ultima evoluzione del lanciatore europeo Vega inaugurato nel 2012, ma più grande, potente, versatile e con una maggiore capacità di carico a fronte di minori costi.

– foto ufficio stampa Enea –

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1,8 miliardi dall’Ue per le tecnologie pulite

BRUXELLES (ITALPRESS) – L’UE ha stanziato oltre 1,8 miliardi da investire in 17 progetti innovativi su larga scala nel campo delle tecnologie pulite, con il terzo ciclo di sovvenzioni del Fondo per l’innovazione. Il Fondo per l’innovazione erogherà sovvenzioni per contribuire a portare sul mercato tecnologie pionieristiche nei settori delle industrie ad alta intensità energetica, dell’idrogeno, delle energie rinnovabili, delle infrastrutture di cattura e stoccaggio del carbonio e della produzione di componenti chiave per lo stoccaggio dell’energia e le energie rinnovabili. I progetti selezionati sono ubicati in Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia e Svezia.
Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo, ha dichiarato: ‘Le sovvenzioni che annunciamo oggi sostengono le imprese innovative di tutta Europa nello sviluppo delle tecnologie all’avanguardia di cui abbiamo bisogno per guidare la transizione verde. Il Fondo per l’innovazione è uno strumento importante per rendere fruibili le innovazioni nel settore dell’idrogeno rinnovabile e altre soluzioni per l’industria europea. Rispetto al primo ciclo di finanziamenti, i fondi disponibili sono aumentati del 60%, consentendoci di raddoppiare il numero dei progetti sostenuti e di dare così un grande impulso alla decarbonizzazione dell’industria ad alta intensità energetica nell’Unione europea’.
I 17 progetti sono stati selezionati nell’ambito del secondo invito a presentare progetti su larga scala, ossia con costi di capitale superiori a 7,5 milioni. I progetti sono stati valutati da esperti indipendenti in base alla loro capacità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra rispetto alle tecnologie tradizionali e di innovare al di là dello stato dell’arte, pur essendo pronte per l’applicazione sul campo. Altri criteri di selezione comprendevano il potenziale di scalabilità dei progetti e l’efficacia in termini di costi.
I progetti selezionati riguardano un’ampia gamma di settori che contribuiscono agli sforzi di decarbonizzazione dell’UE, quali la produzione, la distribuzione e l’uso dell’idrogeno verde, la termovalorizzazione dell’idrogeno, l’energia eolica offshore, la produzione di moduli fotovoltaici, lo stoccaggio e il riciclaggio delle batterie, la cattura e lo stoccaggio del carbonio, i carburanti sostenibili per l’aviazione e i biocarburanti avanzati. Nell’insieme hanno un potenziale di risparmio di 136 milioni di tonnellate di CO2 equivalente nei primi 10 anni di attività.
Inoltre, fino a 20 progetti promettenti ma non ancora sufficientemente maturi per beneficiare di una sovvenzione saranno preselezionati per ricevere l’assistenza allo sviluppo dei progetti della Banca europea per gli investimenti. Il risultato di quest’ultima selezione sarà annunciato nel quarto trimestre del 2022.
-foto agenziafotogramma.it-
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Sogei, Quacivi “Ricerca e innovazione per servizi sempre più fruibili”

ROMA (ITALPRESS) – “Sogei è una società in house del Ministero dell’Economia e delle Finanze e da 46 anni accompagniamo la Pubblica Amministrazione, i cittadini e le imprese nell’esercizio delle attività informatiche. Lavoriamo per semplificare la vita dei cittadini con l’obiettivo di costruire servizi sempre più fruibili tramite l’innovazione tecnologica, il progresso delle persone e molta ricerca e sviluppo”. Così Andrea Quacivi, amministratore delegato Sogei intervistato dall’Italpress. “Il nostro campus a Roma si estende per circa 200mila metri quadrati su 7 edifici e abbiamo un data center di oltre 4mila metri quadri. Da settembre tutta la popolazione dipendente vivrà questa isola verde dove pensiero, creatività e innovazione sono al centro. Poniamo in essere azioni di open innovation stimolando il fabbisogno di innovazione e servizi grazie a un lavoro sinergico con le amministrazioni, le imprese e i cittadini”, ha aggiunto.
Rispetto al coinvolgimento di Sogei nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Quacivi ha spiegato che “noi fin da subito siamo stati coinvolti nella sua costruzione e in supporto al Ministero dell’Economia e delle Finanze in questo processo, stiamo andando avanti. Abbiamo costruito le piattaforme per tutte le amministrazioni e mettiamo a disposizione anche un’assistenza tecnico specialistica. Mentre per quanto riguarda il bando del cloud nazionale, la pratica è in fase di esercizio del diritto di prelazione e continueremo a fornire supporto a beneficio della trasformazione digitale del Paese. Nostro obiettivo ulteriore -conclude Quacivi – è dare sempre maggiore disponibilità e offrire la nostra capacità di ricerca a tutte le amministrazioni clienti che seguiamo”.

– foto Italpress –
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Completato con successo il volo inaugurale del Vega C

KOUROU (GUYANA FRANCESE) (ITALPRESS) – Il lanciatore Vega C ha completato con successo il suo volo inaugurale, portando nell’orbita pianificata il carico principale LARES 2 – una missione scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana ASI. Sei CubeSats per la ricerca da Francia, Italia e Slovenia costituivano il carico secondario. Il lancio è il coronamento dell’impegno pluriennale dell’ESA, del prime contractor Avio e dei partner industriali di 13 Paesi membri dell’ESA di portare avanti l’eredità del predecessore, Vega.
Vega C ha un notevole incremento di capacità di carico rispetto al Vega, che vola dal 2012. Con i primi due stadi nuovi e uno stadio superiore potenziato, Vega C aumenta la sua performance dalle 1,5 tonnellate del Vega alle 2,3 per l’orbita polare a 700 km di altitudine.
Vega C è dotato di un nuovo e più potente primo stadio, il P120C, derivato dal P80 del Vega. Subito sopra si trova il nuovo secondo stadio, Zefiro 40, poi come terzo stadio lo Zefiro 9, già usato dal Vega.
Lo stadio superiore, in grado di riaccendersi più volte, è anch’esso potenziato. L’AVUM + ha un’aumentata capacità di carico di propellenti liquidi, per portare i carichi su orbite multiple in base ai parametri di missione e per permettere un maggiore tempo operativo nello spazio, consentendo missioni di durata estesa.
Il motore P120C sarà usato anche come booster laterale per l’Ariane 6 in configurazione doppia o quadrupla. L’utilizzo di questo componente comune aumenta l’efficienza industriale e migliora la competitività di entrambi i lanciatori.
“Questo successo è il frutto del lavoro delle nostre persone in collaborazione con ESA, ASI e CNES, e conferma, ancora una volta, l’eccellenza tecnologica italiana e di Avio nello spazio e in Europa – commenta l’Amministratore Delegato di Avio, Giulio Ranzo -. La presenza al volo del Ministro per la Digitalizzazione e l’Innovazione Tecnologica Vittorio Colao, testimonia inoltre l’attenzione e l’impegno del Governo Italiano, che con il PNRR ha deciso di dare un ulteriore impulso alla ricerca e all’innovazione in un settore chiave per il Sistema Paese e per l’accesso indipendente allo Spazio. Il volo inaugurale di Vega C è appena concluso ma dai prossimi giorni cominceremo a lavorare al prossimo previsto entro la fine dell’anno: il primo di 7 lanci già contrattualizzati”.

– foto Esa-Avio –

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Prima immagine del telescopio Webb svela galassie di 4,6 mld di anni fa

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha svelato la prima immagine realizzata dal James Webb Space Telescope, il telescopio spaziale più grande e potente mai realizzato. La foto mostra, con livelli di dettaglio mai raggiunti prima, un ammasso di galassie a 5 miliardi di anni luce di distanza dalla Terra. La Nasa oggi mostrerà altre immagini realizzate con il telescopio.
La nuova immagine è stata chiamata “Webb’s First Deep Field”. L’ammasso di galassie appare com’era circa 4,6 miliardi di anni fa, quando la luce delle sue stelle iniziò il suo viaggio verso la Terra.

– foto agenziafotogramma.it –

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