Hi-Tech & Innovazione

Al Gemelli impiantata retina bionica a non vedente, 1^ volta in Italia

ROMA (ITALPRESS) – Impiantata per la prima volta in Italia a un settantenne non vedente una retina artificiale di ultima generazione. L’intervento, effettuato dal professor Stanislao Rizzo, direttore della UOC Oculistica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Ordinario di Clinica Oculistica all’Università Cattolica campus di Roma, è durato appena due ore. Al risveglio il paziente, affetto da una grave forma di retinite pigmentosa che aveva causato la perdita della vista, era già in grado di percepire la luce. Il professor Rizzo è stato un pioniere negli impianti di retina artificiale: nel 2011 fu infatti il primo a impiegare l’Argus, la prima protesi retinica utilizzata in un paziente non vedente.
“Siamo davvero felici di iniziare questa nuova esperienza – commenta il professor Rizzo – che è frutto di un lavoro di squadra, per il quale ringrazio tutto il mio team, fatto di persone appassionate ed entusiaste. Questa nuova retina artificiale dovrebbe assicurarci risultati migliori rispetto alle precedenti, essendo dotata di più di 400 elettrodi, molti più dell’Argus che ne possedeva 60. L’idea di restituire anche solo una parvenza di vista a persone che vivono da anni al buio, è il sogno di qualunque medico. Il paziente operato vede già la luce e questo è davvero incredibile. La retina artificiale per ora è indicata solo per pazienti affetti da retinite pigmentosa (patologia che colpisce circa 150 mila italiani) negli stadi più avanzati di malattia, cioè persone che hanno perso completamente la vista da entrambi gli occhi, una condizione che interessa circa 1.000-1.500 italiani. I criteri di selezione per entrare in questo trial sperimentale sono per ora molto severi e restrittivi”.
La nuova retina artificiale (NR600) è stata messa a punto dalla start up Nano Retina, che ha il suo quartier generale a Herzliya, la ‘Silicon Valley’ israeliana, nei pressi di Tel Aviv. Quello effettuato al Gemelli è il sesto impianto (il primo in Italia) nell’uomo del nuovo device, dopo quelli effettuati lo scorso anno in Israele e in Belgio (i pazienti operati finora hanno un’età dai 59 agli 81 anni). In Europa viene sperimentato all’interno di uno studio clinico multicentrico, che coinvolgerà una ventina di pazienti, mirato a ottenere l’approvazione CE di questa innovativa protesi retinica.
Questo gioiello high-tech è frutto di oltre un decennio di ricerche. L’impianto, grande come la punta di una matita (5 mm di diametro x 1 mm di spessore), viene posizionato da un super esperto in chirurgia retinica sopra la superficie della retina e gli elettrodi tridimensionali dei quali è composto, penetrano tra le cellule retiniche, andando a prendere il posto dei fotorecettori (le cellule specializzate che permettono di ‘vederè) e attivando con i loro impulsi le cellule ganglionari, che trasmettono l’informazione al cervello, facendola viaggiare lungo le vie ottiche.
Per attivare i micro-elettrodi 3D, il paziente deve indossare degli speciali occhiali che inviano al device un raggio infrarosso, che provvede ad alimentarlo, attraverso di un minuscolo impianto fotovoltaico (due cellule fotovoltaiche) di cui è dotato. Il software e l’hardware contenuto negli occhiali inoltre controllano e modulano (come attraverso un alfabeto Morse) gli stimoli luminosi che arrivano agli elettrodi, traducendoli in impulsi elettrici che poi veicoleranno, percorrendo le vie ottiche, l’informazione al cervello.
“Nell’ultima fase della retinite pigmentosa – spiega il professor Stanislao Rizzo – i fotorecettori (coni e bastoncelli) sono completamente distrutti; ma alcune cellule, come le cellule ganglionari della retina, sopravvivono. Sono cellule importanti perchè trasmettono le informazioni dai fotorecettori al cervello. Gli elettrodi 3D sostituiscono i fotorecettori, le cellule specializzate che costituiscono la prima parte delle vie ottiche e trasmettono l’informazione alle cellule ganglionari”.
L’impianto di questo device ripristina una parta della funzionalità retinica, ma non restituisce la vista. Il paziente può tornare a ‘vederè la luce immediatamente dopo l’impianto ma in genere il programma di riabilitazione viene avviato dopo un paio di settimane dall’intervento. Questo prevede una serie di esercizi da somministrare al paziente che reimpara a vedere attraverso questa sorta di occhio bionico; viene inoltre effettuato il fine-tuning della stimolazione degli elettrodi per ottenere una visione migliore possibile. Al termine di questo speciale training il paziente riuscirà a distinguere la forma degli oggetti, riconoscere il movimento, imparerà ad interpretare queste nuove immagini, che lui vede in bianco e nero e pixelate; grazie alla plasticità neuronale infine il cervello imparerà pian piano a distinguere e a riconoscere questi oggetti. Questo garantisce al paziente una miglior interazione sociale e gli restituisce una certa autonomia nelle attività della vita quotidiana.
“Per questo tipo di impianti – spiega il professor Rizzo – è fondamentale un’accurata selezione del paziente candidato, che viene inquadrato attraverso una serie di colloqui psicologici; questo serve a valutare sia le sue potenzialità di proseguire lungo un percorso riabilitativo che lo impegnerà a lungo, sia le sue aspettative. Perchè questo impianto non va a restituire una visione normale ma una visione artificiale, ‘bionicà. Il paziente deve essere preparato al fatto che quello che vedrà è una ricostruzione attraverso dei ‘fosfenì, dei lampi di luce, che vanno a comporre un’immagine pixelata. La visione d’insieme viene ottenuta dal lavoro dei 576 elettrodi presenti nel device, i cui parametri vanno tutti configurati con tanta pazienza, attraverso una speciale applicazione”.
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Tim lancia il servizio internet satellitare Super Sat

ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – TIM lancia il nuovo servizio internet satellitare TIM SUPER SAT, riservato ai nuovi clienti che risiedono nelle aree del Paese non ancora raggiunte dalle reti fisse broadband e ultrabroadband. Grazie all’accordo in esclusiva con Eutelsat siglato nei mesi scorsi. Con la tecnologia satellitare i clienti avranno la possibilità di navigare con velocità fino a 100 Megabit/secondo in download e 5 Megabit/sec in upload.
L’iniziativa conferma l’impegno di TIM per superare il digital divide, mettendo a disposizione delle famiglie italiane le migliori soluzioni di connettività ultraveloce. Anche nelle zone non ancora raggiunte dalle reti TIM in Fibra e Fixed Wireless Access (FWA).
Grazie alla nuova offerta TIM SUPER SAT, attiva nella quasi totalità del territorio nazionale, i clienti potranno navigare da casa per lavorare e studiare. Nonchè vivere tutto l’intrattenimento preferito, inclusi i contenuti esclusivi di TimVision.
La nuova offerta TIM SUPER SAT prevede anche la fornitura in vendita di un kit satellitare comprensivo di una parabola e del modem Wi-Fi . Oltre all’installazione da parte di un tecnico specializzato. Per maggiori informazioni e per richiedere l’offerta, i clienti interessati hanno a disposizione i consueti canali e la pagina dedicata TIM SUPER SAT.
I costi dell’offerta
L’offerta TIM SUPER SAT avrà solo i dati e non le telefonate. Si può sottoscrivere sia nei negozi che online per tutti i nuovi clienti TIM, ma solo nel caso di attivazione di una nuova linea. Gli utenti non debbono essere coperti da altre tecnologie di rete fissa per l’utilizzo di internet, ma solo dal satellite. Dall’offerta sono esclusi i comuni della Sicilia e del Centro Sud della Sardegna.
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A Fiasconaro il Premio Innovazione Smau 2021

MILANO (ITALPRESS) – Fiasconaro, azienda ambasciatrice dell’eccellenza dolciaria Made in Sicily nel mondo con sede a Castelbuono, nel Palermitano, ha ricevuto il Premio Innovazione Smau 2021 per il proprio impegno nella continua ricerca di innovazione nel rispetto della tradizione e del Dna di valori della famiglia, giunta alla terza generazione di pasticceri.
Il Premio Innovazione SMAU è “l’appuntamento di riferimento per tutte le imprese che vogliono avviare attività di sviluppo di prodotto e di processo, per portare sul mercato la vera innovazione – si legge in una nota -. Un evento da vivere intensamente per trovare nuove proposte, idee e partner a cui affidarsi per costruire insieme il futuro della propria impresa. Innovare: questo l’obiettivo delle imprese e delle amministrazioni del territorio protagoniste dell’evento, un riconoscimento dedicato a realtà di diversi settori, dall’Agrifood, al Manifatturiero, dal Chimico al Fashion, fino alle amministrazioni e agli enti locali che, presentando la propria candidatura hanno voluto condividere la propria strategia d’innovazione affinchè altre aziende intraprendano la stessa strada. Un premio prestigioso che nel passato ha avuto tra i vincitori grandi e note aziende come Rcs, Poste Italiane, Trenord e molte altre”.
Il riconoscimento, consegnato al Maestro Nicola Fiasconaro durante la cerimonia a Fieramilanocity, “vuole essere un tributo alla continua evoluzione dell’azienda in coerenza con la sua storia, con il forte legame con il Territorio e con la rigorosa artigianalità dei suoi prodotti”.
“Un successo imprenditoriale che nasce dalla combinazione della qualità senza compromessi e dell’eccellenza delle materie prime, – spiega il Maestro Fiasconaro -. In questi anni la nostra azienda è cresciuta proprio grazie alla continua innovazione nei processi e nella ricerca di materie prime di eccellenza, che hanno rappresentato un potente motore anche per la nostra internazionalizzazione. Ma abbiamo sempre rivolto lo sguardo alla nostra identità, alle origini della nostra storia imprenditoriale, perchè sono i fattori che ci rendono davvero unici sul mercato. La Sicilia è una terra che ci regala dei frutti meravigliosi e non possiamo fare altro che valorizzarli e riproporli in chiave creativa, attraverso il nostro modo di essere dei grandi visionari”.
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Microsoft, le novità di Windows 11

ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – E’ cominciato il rilascio di Windows 11, con tutte le novità del sistema operativo di Microsoft. A partire dal design rinnovato, fino ad arrivare a ogni suono, carattere e icona studiate con un nuovo formato. La disponibilità comincia con i pc di nuovo arrivo sul mercato, per poi essere estesa a tutti nei prossimi mesi.
La prima novità riguarda il pulsante Start che, posizionato al centro, permette di accedere rapidamente ai contenuti e alle applicazioni preferite. Inoltre, grazie al del cloud e a Microsoft 365 è possibile accedere ai file recenti indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Un’altra novità è l’introduzione di Widgets, un nuovo feed personalizzato abilitato dall’AI, che consente di visualizzare contenuti su misura direttamente sul proprio desktop. Sarà possibile accedere al proprio feed personalizzato con un semplice click. Oppure facendo swipe da sinistra per scoprire rapidamente notizie e accedere alle informazioni più rilevanti, a misura di utente.
Inoltre, con l’app Microsoft Teams integrata direttamente nella barra delle applicazioni, parlare con amici e parenti non è mai stato così facile. Basta un semplice click per connettersi istantaneamente via messaggi, chat, voce o video con chiunque, su Windows, Mac, Android e iOS.
Con Windows 11 anche il Microsoft Store si rinnova. Non solo diventerà un punto di accesso unico e affidabile per tutte le app, ma anche uno strumento per ricercare tutti i contenuti desiderati. In più, anche il multitasking è stato semplificato per rafforzare la produttività e la creatività. Grazie all’introduzione dei nuovi Snap Layouts, Groups e la possibilità di impostare desktop differenti in Windows 11.
Con i nuovi layout a tre colonne, è ora possibile visualizzare tutti i contenuti necessari in uno spazio perfettamente organizzato. Mentre la nuova funzione Desktops consentirà all’utente di personalizzare il proprio deck con diversi set di applicazioni, per aumentare al massimo la produttività.
Windows 11 è stato progettato con e per le persone con disabilità. Offre tecnologie assistive familiari come Narrator, Magnifier, Closed Captions e Windows Speech Recognition.
Irl nuovo sistema operativo di Microsoft inoltre alza il livello del gaming con funzionalità grafiche dagli effetti ealistici. Windows 11 regala la migliore esperienza di gioco per PC, offrendo Auto HDR e il supporto per il DirectStorage. Una caratteristica introdotta per la prima volta sulle console Xbox Series X e Xbox Series S che riduce i tempi di caricamento e rende più dettagliati i giochi.
Inoltre, grazie all’app Xbox è possibile giocare ai grandi titoli presenti su Xbox Game Pass per PC. Infine, Windows 11 è anche il sistema operativo ideale per il lavoro ibrido, l’insegnamento e l’apprendimento. Offrendo un sistema operativo flessibile, coerente e sicuro.
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“The Art Room by Samsung”, in sei opere il connubio tecnologia-arte

ROMA (ITALPRESS) – Quando la tecnologia incontra l’arte, nuovi linguaggi prendono forma e le opere diventano accessibili a un pubblico sempre più vasto. Questa la missione di Samsung, che oggi ha presentato il progetto “The Art Room by Samsung”, realizzato in collaborazione con la curatrice d’arte di rilevanza internazionale Caroline Corbetta. Una raccolta di sei opere d’arte esclusive in cui l’ecosistema tecnologico dell’azienda si è fatto strumento e abilitatore per generare nuovi modi di fare arte e modalità inedite di fruizione, capaci di creare una vicinanza e una connessione col pubblico finora inimmaginabili.
Con questo progetto curatoriale, Samsung conferma e rinforza il proprio impegno nel sostenere la diffusione dell’arte presso il grande pubblico attraverso il proprio ecosistema tecnologico. Un approccio basato sulla cultura dell’innovazione, in cui la tecnologia applicata al mondo dell’arte da un lato si fa abilitatore di esperienze sempre più uniche e a valore che gli utenti possono vivere nel comfort della propria casa, dall’altro mira a valorizzare i giovani talenti, offrendo loro una vetrina privilegiata dove esprimere la propria creatività.
“In Samsung crediamo fortemente che la tecnologia possa sposare l’arte e valorizziamo questo connubio da sempre. Proprio nell’anno della celebrazione del nostro trentennale in Italia, abbiamo voluto creare un nuovo progetto che, mixando tecnologia, creatività e arte, potesse concretizzare il nostro claim ‘Do What You Can’t’ per ispirare e dare forma al futuro – ha dichiarato Francesco Cordani, Head of MarCom di Samsung Electronics Italia -. Il momento che stiamo vivendo ha ulteriormente sottolineato come la tecnologia possa aiutare concretamente l’accesso al mondo dell’arte, dove la fruizione virtuale può essere complementare a quella fisica, offrendo un’esperienza ancora più coinvolgente al pubblico. Siamo contenti di poter contribuire, con questo nuovo progetto, a far sì che la bellezza artistica diventi fruibile da tutti, ovunque”.
“The Art Room by Samsung” guarda al mondo dell’arte contemporanea con l’obiettivo, da un lato di supportare l’impegno dell’azienda per il territorio e il talento italiano, dall’altro di dare vita a nuovi linguaggi artistici che sappiano parlare ai giovani di oggi, nella cui quotidianità la tecnologia gioca un ruolo di primo piano.
Partner d’eccezione del progetto è Caroline Corbetta, curatrice che nel 2017 ha fondato una “kunsthalle digitale” su Instagram e che si è distinta nel tempo per il suo impegno nello scouting di talenti e nella loro valorizzazione presso il grande pubblico. Attraverso il suo punto di osservazione privilegiato sulla scena artistica italiana, la curatrice ha potuto individuare sei giovani artisti che hanno realizzato opere originali con l’ausilio di strumenti inediti quali lo smartphone Galaxy S21 Ultra 5G e il tablet Galaxy Tab S7+ ispirandosi a valori di Samsung come innovazione e connected living.
“Come curatrice – ha sottolineato – il mio obiettivo è sperimentare, innovare i formati espositivi e spingere un pò più in là i confini del sistema dell’arte per renderlo sempre più accessibile. Credo di esserci riuscita col progetto ‘The Art Room’, in cui l’ecosistema digitale Samsung si fa medium e supporto dell’opera d’arte aprendo nuove possibilità espressive agli artisti e consentendo alle persone di godere dell’arte anche a casa propria. L’innovazione tecnologica a disposizione del talento artistico contribuisce ad aprire il nostro quotidiano alla meraviglia”.
Filippo Bisagni, Barbara De Vivi, Alessandro Fogo, Ozmo, Caterina Rossato e Marta Spagnoli, questi i sei artisti che hanno accolto la sfida di Samsung: esplorare nuove frontiere in cui si cambiano i paradigmi di creazione dell’arte e di fruizione delle opere, con la tecnologia come abilitatore di questo processo.
Gli innovativi dispositivi mobile Galaxy sono stati gli strumenti protagonisti all’interno del processo creativo degli artisti. Ognuno di loro ha, infatti, realizzato la propria opera d’arte sfruttando gli ampi display ad alta definizione di Galaxy S21 Ultra 5G e Galaxy Tab S7+, utilizzati come vere e proprie tavole da disegno digitali. La precisione del tratto della S Pen ha supportato gli artisti nella produzione delle creazioni artistiche consentendo l’editing puntuale di immagini ad alta risoluzione. I device sono poi stati utilizzati anche per sviluppare contenuti esclusivi del making-of della propria opera e per un reportage del progetto.
Il nuovo Samsung The Frame, non un TV tradizionale, ma una tela digitale creativa e una piattaforma artistica multimediale, diventa invece il punto di accesso alle opere realizzate dagli artisti, che saranno disponibili in esclusiva nella galleria digitale Art Store, garantendo un’esperienza visiva di altissima qualità e grande coinvolgimento in risoluzione 4K. L’ampio catalogo Art Store di The Frame ha sempre avuto come obiettivo quello di democratizzare l’arte e dare ai consumatori la possibilità di scoprire opere che suscitino emozioni e riflessioni, ma anche agli artisti di raggiungere un pubblico vasto e portare la loro creatività direttamente nelle case delle persone.
Le sei opere inedite di Filippo Bisagni, Barbara De Vivi, Alessandro Fogo, Ozmo, Caterina Rossato e Marta Spagnoli, si potranno ammirare in anteprima dall’8 al 10 ottobre presso la Samsung Smart Arena di Milano, e saranno disponili all’interno dell’Art Store di The Frame. Le opere saranno inoltre visibili sul sito samsung.com, dove verranno riprodotte sotto forma di catalogo multimediale.
Sono diversi i progetti che Samsung ha realizzato nel suo percorso di creazione, education, amplification e accessibilità al mondo dell’arte.
Tra i più recenti spicca Missing Masterpieces, che ha reso accessibili capolavori iconici – 12 opere d’arte, realizzate da alcuni dei più famosi artisti del mondo, come Van Gogh, Cèzanne e Monet – trafugate e mai più ritrovate, disponibili su The Frame per essere ammirate da chiunque, ovunque si trovi. L’iniziativa non aveva il solo scopo di fare conoscere capolavori oramai non più visibili nei musei, ma anche quello di ritrovarli, attraverso il coinvolgimento del pubblico della rete, creando una sorta di passaparola che consentisse di costruire indizi e prove per aiutare il ritrovamento delle opere perdute.
Creare un progetto divergente, pensando fuori dall’ordinario per arrivare a definire un design che rompe gli schemi della tradizione con cui solitamente immaginiamo un frigorifero, è invece la sfida lanciata a quattro artisti scelti recentemente per realizzare dei veri e propri pezzi unici di Samsung BESPOKE, il frigorifero dall’estetica ricercata e dalle infinite possibilità di personalizzazione che l’azienda ha appena lanciato sul mercato italiano. Non solo tecnologia, performance ed efficienza energetica, ma una reinterpretazione artistica del prodotto che partendo dai pannelli e immaginandoli come tele ha portato alla creazione di 4 veri e propri pezzi unici trasformandoli in una vera e propria opera d’arte.
(ITALPRESS).

Intelligenza artificiale, Parlamento Ue “No alla sorveglianza di massa”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – In una risoluzione adottata con 377 a favore, 248 contro e 62 astenuti, il Parlamento Europeo sottolinea il rischio di pregiudizi algoritmici nelle applicazioni che usano l’Intelligenza Artificiale (IA) e affermano che la supervisione umana e un chiaro quadro giuridico sono necessari per prevenire tali discriminazioni, soprattutto se utilizzate dalle forze dell’ordine e di controllo delle frontiere. Le persone monitorate dai sistemi alimentati dall’IA devono avere accesso a ricorsi, aggiungono i deputati.
Nel testo approvato si afferma che molte tecnologie di identificazione in uso già commettono un numero sproporzionato di errori di identificazione e di classificazione, danneggiando soprattutto le persone che appartengono a determinati gruppi razziali o etnici, le persone LGBTI, i bambini, gli anziani e le donne, situazione particolarmente preoccupante nel contesto delle operazioni delle forze dell’ordine e della magistratura. Per garantire il rispetto dei diritti fondamentali, gli algoritmi dovrebbero essere trasparenti, tracciabili e sufficientemente documentati, chiedono i deputati, e le autorità pubbliche dovrebbero divulgare le loro applicazioni come software open-source.
Per rispettare la privacy e la dignità umana, i deputati chiedono un divieto permanente dell’utilizzo del riconoscimento automatico delle persone negli spazi pubblici, notando che i cittadini dovrebbero essere monitorati solo se sospettati di un crimine. Il Parlamento chiede di vietare anche l’uso di banche dati private di riconoscimento facciale (come il sistema Clearview AI, banca dati di oltre tre miliardi di immagini raccolte illegalmente dai social network, già in uso) e la polizia predittiva basata sui dati comportamentali.
I deputati chiedono anche di vietare i sistemi di punteggio sociale, che cercano di valutare l’affidabilità dei cittadini in base al loro comportamento o personalità.
Infine, il Parlamento è preoccupato dall’uso di dati biometrici per identificare a distanza le persone. Per esempio, i cancelli di controllo alle frontiere che utilizzano il riconoscimento automatico e il progetto iBorderCtrl (un “sistema intelligente di rilevamento delle bugie” per l’ingresso dei viaggiatori nell’UE) non dovrebbero essere più utilizzati, dicono i deputati, che sollecitano la Commissione ad aprire procedure di infrazione contro gli Stati membri, se necessario.
“Stiamo inviando un chiaro segnale che i diritti fondamentali sono incondizionati – ha affermato il relatore Petar Vitanov (S&D) -. Per la prima volta in assoluto, chiediamo una moratoria sul dispiegamento dei sistemi di riconoscimento facciale per scopi di applicazione della legge, poichè la tecnologia ha dimostrato di essere inefficace e spesso porta a risultati discriminatori. Ci opponiamo chiaramente alla polizia predittiva basata sull’uso dell’IA, così come a qualsiasi elaborazione di dati biometrici che porti alla sorveglianza di massa. Questa è una grande vittoria per tutti i cittadini europei”.
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La Ue vuole la presa Usb-C anche sugli iPhone

ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Qualche giorno fa la Ue è tornata alla carica per il cavo unico dei caricatoria dei cellulari. “Abbiamo dato all’industria tutto il tempo per trovare soluzioni proprie. Ora i tempi sono maturi per un’azione legislativa per un caricabatterie comune”, ha dichiarato Margrethe Vestager, vice presidente della Commissione. La quale ha anche aggiunto che si tratta di una decisione in favore del green tech. E che non è diretta contro nessuno. Ma è chiaro che scegliendo la presa Usb-C l’Unione Europea fa una scelta di campo. E dirige i suoi strali contro Apple.
L’azienda di Cupertino fin qui si è sempre opposta a un cambio del sistema di ricarica perchè “l’imita l’inovazione”. Eppure ha giù mosso qualche passo verso la soluzione Usb-C in alcuni dei suoi prodotti. L’Ue tra l’altro vuole di più: ovvero rendere separare obbligatoriamente la vendita dei caricatori da quella degli smartphone, cosa che Apple ha già fatto.
A partire da iPhone 12 infatti non c’è più il caricatore nella confezione degli iPhone. Questo – ha detto Tim Cook – per proseguire nella politica green dell’azienda, visto che le nostre case sono ormai piede di dispositivi elettronici. E di prese nei cassetti. Qualcuno ha fatto notare che la scelta ha portato qualcuno a dover acquistare separatamente i prodotti per la ricarica (al costo in Italia di 25 euro più altri 25 per i cavo). Ma la rischiesta dell’Ue va in questo caso a favore della Mela. Resta da vedere sei prossimi iPhone continueranno ad avere l’ingresso Lightining oppure passeranno all’Usb-C.
La situazione Apple al momento è molto variegata. Ecco tutti i sistemi di ricarica: Lightning Apple lo usa Lightning su iPhone, l’iPad entry-level (ma non l’iPad mini, l’iPad Air o l’iPad Pro), l’iPod touch. Nonchè in accessori come il telecomando Apple TV, MagSafe Duo e Battery Pack. Più tutti i prodotti e le custodie AirPods, tastiere, mouse e trackpad.
USB-C Inserito nei caricabatterie degli attuali MacBook Pro, MacBook Air, iPad mini e iPad Pro e iPad Air.
MagSafe per iPhone Si tratta di quelloa forma di disco. lanciato per la linea iPhone 12.
MagSafe per Apple Watch Introdotto dal primo modello nel 2015. Per la prossima serie 7 però il “disco” ha una USB-C per caricarsi più velocemente.
MagSafe per Mac Sul rinnovato iMac da 24 pollici è stato messo un connettore rotondo. Probbilmente si farà lo stesso per MacBook Pro.
Secono l’analista di Bloomberg Mark Gurman è difficile che iPhone abbia una presa Usb-C in futuro. Ci sono oltre 1 miliardo di Melafonini in uso nel mondo. Passare dal connettore a 30 pin a Lightning una decina di anni fa fi complicato, ma la base di utenti era molto più piccola. In più ci sono anche migliaia di accessori Lightning in uso che Apple non vuole far buttare via.
A questo punto è probabile che invece di passare a un altro connettore, l’iPhone invece di adottare l’ingresso USB-C diventerà completamente wireless.
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Con Windows 11 arriverà anche Microsoft Office 2021

ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – La nuova versione di Microsoft Office 2021 arriverà sul mercato il 5 ottobre, ovvero lo stesso giorno in cui comincerà ad essere rilasciato Windows 11. Come il sistema operativo, anche la suite avrà delle novità grafiche. Con uno aspetto generalmente più arrotondato e minimalista delle icone di Word, Excel, PowerPoint e Outlook. Non ci sono ancora dettagli sulle funzionalità di Office 2021, se non appunto il suo arrivo insieme alle prime copie di Windows 11. Che come scritto comincerà per primo ad essere implementato sui nuovi computer in arrivo sul mercato. Rumours suggeriscono che la nuova suite possa acquisire alcune delle caratteristiche introsotte su Office LTSC. Ovvero la variante enterprise priva di funzionalità cloud. Il nuovo Office dovrebbe ricevere supporto a lungo termine, con 5 anni garantiti. E sarà compatibile con sistemi operativi a 32 e 64-bit.
Il nuovo sistema operativo di Microsoft avrà un pesante restyling per integrare le varie applicazioni in un aspetto ancora più elegante e leggero. Queste sono in pratica le 5 novità principali.
Il Fluent Design. Il pulsante Start e le altre icone della barra delle applicazioni che sono stati spostati in basso al centro. Aspetto rinnovato anche per i comandi rapidi e quelli di ricerca
La reintroduzione dei widget con un comando dedicato sulla barra delle applicazioni. Che da accesso a una pagina dedicata.
La compatibilità con le app Android. Gli utenti potranno scaricare questo tipo di software direttamente dal negozio ufficiale Amazon Appstore, già presente sui tablet Fire.
Microsoft Teams integrato nel sistema operativo e presente nella barra applicazioni.
Snap Layout. Aprendo un qualsiasi programma e spostando il mouse sopra all’icona che si trova in alto a destra nella finestra, è possibile selezionare un riquadro in cui spostarla. Perfetto per il multitasking.
(ITALPRESS).