ROMA (ITALPRESS) – Si andrà verso un “lavoro ibrido”, fatto di “sessioni virtuali e sessioni in presenza”. E’ la previsione di Carlo Alberto Tenchini, direttore marketing di Sharp Electronics Italia, che in un’intervista all’Italpress ha illustrato il “focus” realizzato dall’azienda e “iniziato qualche anno fa sull’evoluzione degli ambienti e dei metodi di lavoro” che “aveva affrontato il tema dello smart working”.
“La pandemia – ha spiegato – ha un pò rimescolato le carte per tutti. Si è passati da una situazione in cui le aziende studiavano l’evoluzione dei luoghi di lavoro verso obiettivi di sostenibilità, inclusività e per favorire le relazioni intergenerazionali e interdisciplinari, a una situazione in cui i lavoratori effettivamente non potevano più recarsi in ufficio”. Per Tenchini si tratta di un “momento critico perchè – ha affermato – se da un lato pone alle aziende sfide su come portare i lavoratori a interagire, lavorare da remoto ed essere produttivi, pone anche però opportunità, quelle di verificare se l’azienda è più o meno pronta a questo tipo di situazione. E’ emerso che se le aziende si sono dimostrate molto pronte e veloci nel dotarsi di tecnologie per il lavoro da remoto, d’altra parte hanno avuto poco tempo per supportare i lavoratori in questo momento di rottura con la presenza”.
Una fase particolare anche per i giovani. “La tecnologia – ha sottolineato – è una base per i giovani: i ragazzi nativi digitali sanno benissimo come usarla. Il problema è che hanno espresso anche ansie e preoccupazioni. Per esempio, il lavoro da remoto – ha continuato – toglie quel contatto diretto tra superiori o persone con più esperienza e giovani”. Per Tenchini i ragazzi “hanno espresso la preoccupazione” di “non poter crescere e apprendere sul luogo di lavoro”. “I giovani vivono la tecnologia – ha spiegato – come qualcosa che li aiuta ad apprendere più velocemente, però l’apprendimento deve essere supportato anche dalle altre esperienze presenti in azienda”.
“Le aziende – ha aggiunto – devono dotarsi di programmi di sviluppo delle persone e dei giovani all’interno dell’organizzazione. Si andrà verso tecnologie che favoriscano l’e-learning o piattaforme di collaborazione tra persone, però ci saranno anche momenti in presenza. Lo chiameremo lavoro ibrido, fatto di sessioni virtuali e sessioni in presenza”.
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Il lavoro diventa “ibrido” tra sessioni virtuali e in presenza
Stinchi (Microsoft) “Con la pandemia la tecnologia ha preso piede”
ROMA (ITALPRESS) – “Il cloud oggi è sicuramente una delle maggiori espressioni della tecnologia. Infatti sta cambiando le modalità con cui noi interagiamo con le persone”. Lo ha detto, in un’intervista all’Italpress, Stefano Stinchi, direttore della Divisone Pubblica amminstrazione di Microsoft Italia. “Durante la pandemia, in molti grazie a queste nuove tecnologie si sono trovati liberi di operare. La tolleranza al rischio dei politici si è molto alzata nel periodo dell’emergenza e quindi si è accettato di innovare e sperimentare cose nuove”, ha spiegato Stinchi. “Come dice il nostro Ceo Satya Nadella, in poche settimane abbiamo visto la trasformazione di mesi. All’interno della pubblica amministrazione – ha continuato il direttore della divisione PA di Microsoft – vi è stata la dislocazione dei dipendenti, il famoso smart working, e la tecnologia in generale ha preso piede e ha avuto grande successo all’interno di questo settore”. Interrogato sullo sviluppo della piattaforma informatica per la prenotazione delle vaccinazioni, strumento fondamentale della campagna contro Covid-19, Stinchi ha parlato del sistema sanitario nazionale. “La gestione della sanità è frammentaria, anche perchè è una gestione regionale”, ha commentato Stinchi. “Poste ha sviluppato con la nostra tecnologia una soluzione molto scalabile, basata sul nostro cloud, che ha consentito di fare il plug in varie Regioni in maniera del tutto volontaria. Prima da diverse Regioni, fino ad arrivare poi alla Regione Lombardia – ha proseguito -. Abbiamo gestito un milione di prenotazioni al giorno”. Uno sguardo poi al futuro con quello che ci attenderà da qui a pochi anni e alla necessità di coniugare sviluppo tecnologico ed etica.
“I siti portali con cui siamo abituati a interagire si muoveranno sempre più nella direzione del chatbot, nel 2024 molto probabilmente parleremo molto più con loro che con nostra moglie e con nostro marito”, ha spiegato Stinchi.
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Il report IIDEA sul mondo dei videogiochi e degli esports
IIDEA, l’Associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, ha presentato il primo appuntamento con l’Esports Outlook 2021. Ovvero un resoconto dei principali risultati raggiunti dai player italiani del gaming competitivo nei primi tre mesi dell’anno. Realizzato attraverso le voci dei soci che operano nel settore, come tournament organizer e team esports. L’inizio del 2021 è stato un anno di successi a livello competitivo per la scena esports del nostro paese. Nei primi mesi del 2021 QLASH ha festeggiato con la vittoria di Riccardo “Reynor” Romiti agli Intel Extreme Masters di Katowice. Dove il giovane toscano ha segnato un’impresa storica: è il primo italiano a vincere il torneo mettendo fine al dominio coreano che durava dal 2011. L’eco di questa straordinaria impresa è arrivato fin nelle stanze della politica: Fabiana Dadone, neoeletta Ministro delle Politiche Giovanili, ha colto la palla al balzo e si è cimentata in una intervista live su Twitch proprio con Reynor.
I Reply Totem sono stati l’unica squadra italiana a qualificarsi per le finali mondiali del circuito di Apex Legends, programmate dopo la fine del Winter Circuit. Il torneo metterà in palio un milione di dollari complessivo. I Macko Esports, nuova organizzazione pugliese nata meno di un anno fa, si proiettano invece nell’ecosistema italiano realizzando una doppietta storica. Sono sia campioni sia del Winter Split su Rainbow Six Siege sia dello Spring Split di League of Legends, qualificandosi così agli European Master del circuito targato Riot Games. Anche GoSkilla ottiene la qualifica agli European Master di League of Legends, laureandosi campione dei Baltic Master senza neanche una sconfitta. Pro2Be Esports e i suoi club partner si qualificano alle finali della FIFAe Club World Cup 2021. AC Monza e Genoa CFC sono rientrati tra i migliori 8 team esports in Europa e come le uniche società sportive italiane in gara nella Zone 4 della competizione nota come Mondiale per Club su FIFA21. Il reporto su videogiochi e Esports mette in risalto che marzo è stato inoltre il mese della eSerie A Tim, il primo campionato di calcio virtuale con la partecipazione dei club di Serie A. La fase a gironi della competizione, organizzata da PG Esports, è partita il 9 marzo dopo una prima fase caratterizzata dal Draft Showdown. Dove i migliori rookie d’Italia si sono messi in mostra per farsi scegliere dai club del massimo campionato. E anche dal Pre-Season, una serie di amichevoli interne ai club stessi che hanno messo a punto strategie e sinergie tra i loro giocatori. Le 17 squadre partecipanti si sfideranno in tre gironi da quattro e un girone da cinque per poter accedere alle fasi eliminatorie. In questo contesto, exeed ha siglato un accordo con il club Cagliari Calcio, che prevede lo sviluppo e la gestione di una intera sezione Esports. Coinvolgendo titoli quali FIFA21, PES2021, Rocket League e Fortnite. La partnership ha portato al primo posto nel girone B della eSerieA di FIFA21. Hexon Esports, invece, raggiunge la testa del girone A in collaborazione con la Fiorentina Esport. Sony Interactive Entertainment ha inoltre lanciato su PS4 una nuova iniziativa per tutti gli appassionati di Fifa, il Club Scouting Challenge. Un torneo Esports giocato sui campi virtuali che, con il coinvolgimento dei miglior Club di calcio italiani, che ha l’obiettivo di attivare la community PlayStation provando a scovare i campioni del futuro. Si è partiti ad aprile fino a maggio 2020, insieme all’AS Roma ed ESL Italia. Con il primo torneo su FIFA 20, ottenendo un eccellente riscontro della community italiana con più di 16.000 partecipanti. Visto l’enorme successo si è deciso di replicare l’attività a febbraio 2021 in partnership con un nuovo club italiano, FC Internazionale. Il torneo, aperto per la prima volta anche agli utenti europei, ha visto la partecipazione di circa 6.800 giocatori, dimostrando l’efficacia del progetto e come le attività di questo genere stiano diventando sempre più centrali nell’universo PlayStation. Riot Games ha annunciato l’arrivo in Italia di una nuova competizione amatoriale. Infatti, a partire da marzo sarà possibile iscriversi al “Circuito Tormenta”. Che permetterà a tutti i giocatori non professionisti di sfidarsi in un environment competitivo a titoli come League of Legends, VALORANT e League of Legends: Wild Rift. Sul fronte delle partnership dei player dei videogiochi esports, diversi sono stati gli accordi strategici siglati nei primi mesi dell’anno. ProGaming Italia, è stata recentemente inserita dal Financial times nel “FT 1000 – Europe’s Fastest Growing Companies”. Ovvero la classifica delle 100 aziende europee con il più alto tasso di crescita. Ora ha annunciato una doppia partnership per VALORANT con Riot Games e Freaks4U Gaming. La collaborazione comprenderà la produzione in esclusiva in lingua italiana di tutte le competizioni internazionali, fornendo una copertura in diretta del VALORANT Champion’s Tour per tutto il 2021. L’azienda, inoltre, porterà in Italia Agent’s Range che, a partire da marzo, sarà l’hub di riferimento per la community italiana e gli appassionati di VALORANT. La partnership tra NLE e Monster Energy, iniziata nel 2019, continuerà anche nel 2021 attraverso attività social e i principali eventi motoristici in occasione di MotoGP, Motocross e SBK. Monster Energy sarà beverage partner di tutto il team Notorious Legion fornendo supporto durante le live streaming e gli eventi del team arancio e nero. HSL Esports annuncia una collaborazione con Studio Assist & Partners: il focus sarà la reciproca estensione dei servizi offerti dalle due società, incentivando lo scambio attivo di skills professionali e delle risorse a disposizione. Nel corso del mese di marzo, Outplayed è diventato il primo team italiano a sbarcare su Amazon.it con la propria vetrina dedicata. Dove sarà possibile acquistare non solo l’abbigliamento ufficiale del team ma anche la prima collezione firmata dal rinomato artista italiano Andrea Natale. In conclusione, MCES Italia ha realizzato l’Atleta League, manifestazione esportiva amatoriale con oltre 15 mila partecipanti su 8 differenti titoli e un montepremi di 40.000 euro. Morning Stars, invece, insieme al pro-player Piz, ha trasmesso su Twitch le FNCS, il campionato europeo di Fortnite. Registrando durante l’evento 4 milioni di views e 20 mila persone connesse contemporaneamente, l’equivalente di un palazzetto di grandi dimensioni completamente pieno.
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Marche, al tavolo Smau imprese protagoniste dell’innovazione
ANCONA (ITALPRESS) – Dieci aziende innovative marchigiane che, nel corso dell’ultimo anno, si sono distinte come protagoniste dell’ecosistema dell’innovazione nazionale e internazionale hanno preso parte, assieme al Vicepresidente di Regione Marche Mirco Carloni, al Tavolo degli Innovatori di Regione Marche, organizzato nei giorni scorsi da SMAU in collaborazione con la Regione Marche. Tra di esse, alcune hanno ottenuto il Premio Innovazione SMAU, un riconoscimento consegnato ogni anno alle imprese italiane che hanno realizzato significativi progetti di innovazione. “La Regione Marche ha avviato un percorso di ascolto delle esigenze delle imprese nelle attività di ricerca e innovazione con l’obiettivo di recepire gli indirizzi e le traiettorie di innovazione per impostare la Strategia di Specializzazione Intelligente che ci guiderà nel prossimo settennio, orientando anche le misure regionali a sostegno delle imprese”, ha detto Marco Carloni, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche.
“Le scelte che andremo a definire terranno conto delle nuove fide di carattere globale, anche attraverso il sostegno a progettualità strategiche e di filiera. La strategia sarà gestita attraverso un modello partecipativo e inclusivo – ha spiegato – incentrato sull’ascolto capillare e costante del territorio. L’incontro con 10 aziende che innovative marchigiane che si sono distinte nell’ultimo anno come protagoniste dell’ecosistema dell’innovazione nazionale e internazionale che SMAU accompagna, si inserisce perfettamente in questo percorso di ascolto”, ha concluso Carloni.
“La sfida dell’innovazione in Clementoni ha un doppio target: quello dei genitori e quello degli utilizzatori finali, perchè cambiano in continuazione perchè bambini evolvono giorno dopo giorno. Il nostro è un percorso innovazione continua che riguarda il catalogo ma coinvolge anche dei temi sempre rilevanti anche per le famiglie: sostenibilità, inclusione e il bilanciamento tra analogico e digitale che ci fa avvicinare a tematiche nuove per noi”, ha detto Enrico Santarelli, Chief Marketing Officier Clementoni.
“Il nostro scopo è quello di capire i bisogni dei consumatori per sviluppare e proporre soluzioni che siano per loro rilevanti. Da giugno sarà disponibile la gamma di cappe AIR range già nel catalogo 2021: una nuova gamma di prodotti che ha avuto la genesi anche grazie alla collaborazione con SMAU, dove è stata premiata con il Premio Innovazione”, ha aggiunto Dino Giubbilei, VicePresident Marketing & Digital Faber Gruppo Franke.
Per Mauro Parrini, Chief Operating Officier Simonelli Group, “l’innovazione è da sempre uno dei valori insieme alla sostenibilità. Interpretiamo l’innovazione in termini di processi e prodotti, riteniamo che il miglioramento continuo sia il primo passo dell’innovazione”, ha spiegato.
“Nell’ultimo anno hanno acquisito grande rilevanza sia il tema dell’aria sia quello del benessere all’interno dell’ambiente domestico. Oltre a lanciare nuovi prodotti – ha detto Mauro Castello, I.P. & Strategic External Resourcing Manager ELICA – poniamo grande attenzione alle tecnologie abilitanti”.
Digitalizzazione dei processi e competenze con aggiornamento continuo i due driver del Gruppo Bucciarelli, secondo l’ad Franco Bucciarelli “negli anni precedenti abbiamo anche realizzato un hackthon per ricerca di nuove competenze per portare innovazione all’interno, aprendoci ai giovani di estrazione formativa diversa”, ha evidenziato.
(ITALPRESS).
L’innovazione in Italia e il Premio Smau 2021
ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Trasporti, Energia, Sanità sono alcuni dei settori in cui la contaminazione tra realtà diverse porta alla nascita di nuove idee e progetti. Per rispondere con rapidità alle nuove esigenze di un mercato in costante cambiamento. Un trend di innovazione in Italia individuato anche nel Report Open Innovation Outlook Italy 2021, realizzato da Mind the Bridge e SMAU.
La risposta al cambiamento arriva da settori in cui l’innovazione aperta diventa una guida per crescere ed evolversi. Aziende e startup collaborano oggi, aprendosi a nuovi scenari per concretizzare i benefici e i reali bisogni delle imprese.
Una forma di cooperazione che trova risposta nell’Open Innovation, portata avanti da aziende e corporate italiane oggi. Con maggior enfasi in settori come quello dell’Energia, dei Trasporti e della Sanità. Un modello che mette al centro nuove idee e progetti pensati per garantire i servizi tipici della grande industria, erogati con la flessibilità dei piccoli.
Il modello di cooperazione tra imprese e startup è uno dei trend messo in evidenza anche nel Report Open Innovation Outlook Italy 2021. Realizzato da Mind the Bridge con il supporto di SMAU e che sottolinea come questa tendenza sia predominante soprattutto in alcuni settori specifici della nostra economia.
Dal report si evince, infatti, come siano soprattutto le aziende del settore Energia ad avere più necessità di innovazione, in particolare per quanto riguarda progetti che coinvolgono tecnologie orientate alla sostenibilità, alla decarbonizzazione, all’economia circolare. Tra i settori in cui l’Open Innovation viene ampiamente utilizzata spiccano anche l’Oil&Gas, multi-utilities, il comparto bancario-assicurativo, automotive, trasporti, food, distribuzione e, infine le Telco, settore tra i primi ad aver intuito i benefici di questo approccio.
Tra i casi più significativi di Open Innovation vi sono quelli che riguardano il settore dei trasporti, come quello di Trenord. L’azienda di trasporti lombarda ha recentemente selezionato idee innovative in materia di distanziamento sociale, cybersecurity e smart working.
Hanno risposto alla call realtà come EggUp, servizio di assessment digitale per analizzare e rafforzare le competenze trasversali delle persone con questionari e suggerimenti personalizzati. Nell’ottica di migliorare il Customer Service dell’azienda.
Soddisfare i bisogni dei passeggeri nei brevi o lunghi viaggi in treno ha portato anche Needpower a raccogliere la sfida di Trenord. Il progetto Need To Power nasce dall’esigenza di risolvere il problema di avere lo smartphone scarico. Nata a Caserta, offre un servizio di ricarica devices, installando punti in luoghi strategici e altamente frequentati. Segnalati attraverso una app che aiuta l’utente a raggiungere facilmente le postazioni tramite geolocalizzazione in tempo reale.
Garantire la buona qualità dell’aria all’interno e l’adeguata pulizia dei vagoni e di tutte le superfici con cui il passeggero viene a contatto con sistemi digitali innovativi è invece la proposta di Awions. Un sistema intelligente per la purificazione dell’aria indoor e la sanificazione delle superfici con l’utilizzo della tecnologia del plasma a freddo. Che garantisce il controllo di odori, allergeni, virus, batteri, VOC, muffe e funghi negli ambienti chiusi.
Altro esempio di innovazione in Italia viene da Angelini. Per soddisfare il bisogno di innovazione il gruppo che opera nei settori farmaceutico ha sposato il modello dell’Open Innovation. Angelini Holding e la divisione Angelini Consumer hanno partecipato alla call di Open Innovation promossa da Smau in collaborazione con Regione Marche e Camera di Commercio delle Marche.
Il duplice obiettivo era di estendere la propria rete di ecosistema di startup e contemporaneamente dare un contributo nello sviluppo del territorio. La call si è aperta per la ricerca di nuovi sistemi di delivery/dosaggio dei prodotti. E di nuovi materiali per la produzione di mascherine e tessuti alternativi e sostenibili per il packaging. Generando oltre 20 candidature nei tre diversi ambiti e confluita nel premio al progetto di Narvalo Urban Mask.
Le Urban Mask sono maschere protettive FFP3 con superfiltrazione al 99,9% grazie al filtro BLS. Progettate a Milano e nate dalla collaborazione tra Università e industria, sono collegate a un’app e dotate di GPS. Con cui l’utente è in grado di sapere in ogni momento informazioni sulla qualità dell’aria che sta respirando.
L’Open Innovation trova spazio anche in realtà come E.ON nel campo dell’Energia, della sostenibilità e dell’ottimizzazione delle risorse ambientali. Con un nuovo modello di mobilità green riduce l’impatto ambientale e promuove il turismo sostenibile. E Bikesquare è la piattaforma di cicloturismo nata dall’intuizione di tre giovani imprenditori, di cui E.ON è socio con il 30% delle quote. Da cui nasce l’omonima applicazione mobile per il noleggio di bici elettriche.
Attraverso una guida digitale, l’utente ha la possibilità di esplorare mappe e percorsi che uniscono natura, cultura, tradizioni locali e specialità enogastronomiche. Oltre al servizio di noleggio, Bikesquare mette in contatto gli utenti con decine di strutture ricettive situate in prossimità dei percorsi disponibili.
Viene inclusa nell’ambito dell’offerta E.ON RideSmart, una soluzione rivolta agli operatori turistici. Che comprende una stazione di cicloturismo con eBike e un servizio digitale di gestione e monitoraggio della propria flotta di biciclette elettriche. Grazie all’incentivo “Resto al Sud” Bikesquare punta ad espandersi attraverso l’apertura di nuovi punti noleggio al Sud Italia.
Le esperienze di Angelini, Trenord ed E.ON sono solo alcune delle centinaia di testimonianze che ogni anno l’Osservatorio Smau raccoglie e valorizza attraverso il Premio Innovazione Smau. Un riconoscimento che ha l’obiettivo di guidare le aziende nel trovare nuovi modelli di ispirazione, dalla condivisione delle esperienze già in atto.
(ITALPRESS).
Huawei lancia nuovo cyber security transparency centre
Huawei Italia ha inaugurato a Roma il suo Cyber Security Transparency Centre. John Suffolk, Huawei Global Cyber Security and Privacy Officer, e Luigi De Vecchis, Presidente Huawei Italia, sono intervenuti nel corso dell’evento svoltosi online. Insieme a rappresentanti degli operatori di telecomunicazioni, delle autorità di regolamentazione e del mondo accademico. Il Centro, annunciato ufficialmente lo scorso settembre, è già disponibile e operativo presso la sede Huawei di Roma. In un’area dedicata protetta dalle più sofisticate misure di sicurezza. Il Centro, che si aggiunge a quelli già operativi a Banbury (Regno Unito), Bonn, Dubai, Toronto, Dongguan e Bruxelles, fornisce ad agenzie governative, tecnici esperti, associazioni di settore ed enti di standardizzazione, una piattaforma per comunicazioni di sicurezza, collaborazione e innovazione sugli standard di sicurezza e i meccanismi di verifica. Consentendo ai clienti di eseguire verifiche di sicurezza e testare le apparecchiature Huawei. La nuova struttura fa parte dell’investimento globale di Huawei nella sicurezza informatica che risulta essere il più alto del settore. Ammontando al 5% degli investimenti in ricerca e sviluppo dell’azienda, con una media di 750 milioni di dollari all’anno. Inoltre il 2% degli ingegneri di Huawei, che conta oltre 190.000 dipendenti, è specializzato in cyber security, a fronte dell’1% della media del settore. Il Centro illustra le pratiche di sicurezza informatica end-to-end di Huawei per la sicurezza e la privacy; dalle strategie e la catena di fornitura alla ricerca e sviluppo, ai prodotti e le soluzioni. Darà ai clienti l’opportunità di sperimentare le tendenze in materia di innovazione, i casi d’uso delle tecnologie emergenti (settori verticali 5G, informatica quantistica, AI, IoT) e le relative sfide di cyber security. Offre l’opportunità di collaborare a un modello a livello di settore basato sui principi di affidabilità e difesa scrupolosa, per sviluppare programmi di sicurezza informatica al fine di prevenire, rilevare e reagire in modo proattivo alle minacce. Il nuovo Centro fornisce inoltre una struttura per svolgere workshop, corsi di formazione ed eventi in collaborazione con la comunità e il settore italiano della sicurezza informatica. Il Centro è aperto a clienti e enti di certificazione di terze parti indipendenti. Saranno invitati a eseguire test e verifiche di sicurezza equi, oggettivi e indipendenti, secondo gli standard e le migliori pratiche di sicurezza informatica riconosciute dal settore. La nuova struttura è dotata di ambienti per eseguire test dedicati, che forniscono prodotti Huawei, software, documentazione tecnica, strumenti di test e il supporto tecnico necessario. Per i clienti Huawei sarà possibile eseguire ulteriori verifiche come la revisione del codice sorgente e il controllo del design hardware.
(ITALPRESS/TraMe&Tech).
Il World Trend Index 2021 di Microsoft
Microsoft ha presentato i risultati del nuovo Work Trend Index, che analizza l’evoluzione degli ambienti di lavoro nel corso dell’ultimo anno e mette in luce sette trend essenziali che tutte le aziende dovrebbero conoscere per prepararsi alla nuova era del lavoro ibrido. Chiamato “The Next Great Disruption is Hybrid Work – Are We Ready?”, lo studio di Microsoft evidenzia la necessità di ripensare alcune pratiche ormai consolidate per prepararsi al nuovo mondo del lavoro. Lo studio di Microsoft ha evidenziato l’importante evoluzione degli ambienti di lavoro nel corso dell’ultimo anno. I dati aggregati raccolti tramite Microsoft Teams e Outlook indicano una contrazione dei gruppi di lavoro, che potranno essere nuovamente ampliati grazie al lavoro ibrido. Il tempo trascorso nei meeting è più che raddoppiato a livello globale e nel mese di febbraio 2021 sono state inviate oltre 40 miliardi di e-mail in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il lavoro è diventato più umano: circa il 40% degli intervistati ha dichiarato di sentirsi più libero di essere se stesso rispetto a prima della pandemia e una persona su sei ha ammesso di aver pianto con un collega nel corso dell’ultimo anno. La rivoluzione del mondo del lavoro Dall’indagine è inoltre emerso l’approssimarsi di una vera e propria rivoluzione del mondo del lavoro: Il 73% dei lavoratori ha affermato di desiderare che le opportunità di lavoro remoto proseguano, offrendo maggiore flessibilità. Le offerte di lavoro da remoto su LinkedIn sono aumentate di oltre 5 volte durante la pandemia. Più del 40% della forza lavoro globale intende lasciare il proprio datore di lavoro attuale nel corso dell’anno e il 46% prevede di trasferirsi cogliendo l’opportunità di lavorare da remoto. Per aiutare le organizzazioni nella propria transizione verso il lavoro ibrido, il Work Trend Index 2021 presenta i risultati di uno studio che ha coinvolto oltre 30.000 persone in 31 Paesi, Italia inclusa, e dell’analisi di migliaia di miliardi di dati aggregati relativi alla produttività e alle modalità di lavoro raccolti in modo anonimo tramite Microsoft 365 e LinkedIn. Inoltre, è possibile trovare alcuni utili spunti offerti dagli esperti che hanno studiato la collaborazione, il capitale sociale e la progettazione degli ambienti di lavoro per decine di anni. Sette trend e cinque strategie da prendere in considerazione L’indagine ha messo in luce sette trend del lavoro ibrido che ogni dirigente aziendale deve considerare per prepararsi a una nuova era del lavoro: Il lavoro flessibile non potrà essere abbandonato. I leader rischiano di perdere il contatto con i dipendenti e hanno bisogno di essere sensibilizzati su questo fronte; Un elevato livello di produttività nasconde una forza lavoro esausta; I lavoratori della Generazione Z sono in difficoltà e hanno bisogno di nuove energie; Gruppi di lavoro sempre più ristretti mettono a rischio l’innovazione; L’autenticità spronerà la produttività e il benessere; In un mondo del lavoro ibrido, il talento è ovunque. Infine, il nuovo Work Trend Index ha evidenziato cinque strategie che le imprese dovrebbero adottare a supporto della propria evoluzione: Definire un piano per garantire alle persone la massima flessibilità; Investire negli spazi e nelle tecnologie per unire il mondo fisico a quello digitale; Contrastare dall’alto la sensazione di “spossatezza digitale”; Dare priorità al capitale sociale e alla cultura aziendale; Ripensare l’esperienza dei lavoratori per supportare i migliori talenti e promuovere la diversità.
(ITALPRESS/TraMe&Tech).
Covid, Facebook e AGIS insieme per sostenere la cultura
ROMA (ITALPRESS) – Facebook e AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo uniscono le forze, alla vigilia della Giornata Mondiale dei Teatri del 27 marzo, in un progetto a supporto del sistema culturale italiano, per favorire la ripresa del comparto dello spettacolo tra i più duramente colpiti dalla crisi legata alla pandemia di Covid-19. I teatri, le istituzioni culturali e le piccole e medie imprese del settore cultura hanno sofferto la sospensione prolungata degli spettacoli dal vivo. Teatro, lirica, musica e danza – secondo i dati AGIS – hanno registrato un calo del 76,7% degli incassi nel 2020, con una perdita di circa 583 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Una flessione superiore, che sfiora l’80%, si è vista anche sul fronte degli ingressi, che sono passati dai quasi 31 milioni di persone del 2019 ai 6,2 milioni del 2020 legati principalmente agli spettacoli all’aperto della stagione estiva.
Il progetto di Facebook in collaborazione con AGIS, alla luce della crisi attuale, si propone di dare un sostegno concreto a questo comparto mettendo a disposizione numerosi materiali e strumenti digitali per supportare la digitalizzazione e la ripresa. Si parte da subito con una sezione dedicata alla cultura all’interno dell’hub online di #piccolegrandimprese – il più ampio programma promosso da Facebook per supportare la ripresa delle PMI italiane. In questa sezione saranno messi a disposizione diversi materiali formativi e video training on-demand in continuo aggiornamento, grazie al contributo di partner come Cultura Italiae e PA Social.
Inoltre, dalla seconda parte di aprile, prenderanno il via i “Facebook Culture Open Days”, webinar gratuiti trasmessi live dalla pagina Facebook di Binario F, con supporto e live-chat con gli esperti di Facebook e dei partner, pensati per aiutare le imprese a cogliere tutte le opportunità offerte dal digitale. Oltre all’aspetto formativo, il progetto prevede anche un programma di sostegno economico alla digitalizzazione di alcuni operatori del settore dello spettacolo dal vivo con l’obiettivo di aiutarli a realizzare eventi online e a monetizzarli, per sostenerli concretamente nella ripresa. Maggiori informazioni su questo programma e le modalità per candidarsi verranno rese note nei prossimi mesi.
Sono diversi gli strumenti che Facebook, Instagram e WhatsApp mettono a disposizione delle imprese della cultura, in grado di contribuire a dare ossigeno a queste realtà e ad attribuire valore a tutto il lavoro e l’impegno profuso nelle performance artistiche più apprezzate dal pubblico. Tra questi, la possibilità di organizzare e monetizzare un evento online live su Facebook, con lo strumento Paid Online Events, come fatto dal Teatro San Carlo di Napoli, che ha inaugurato la stagione lirica trasmettendo sulla propria Pagina Facebook la prima della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, rendendo l’evento accessibile a tutti al prezzo di poco più di 1 euro e raggiungendo oltre 34.000 persone da 80 paesi. Tra le altre possibilità offerte da Facebook, inoltre, quella di lanciare raccolte fondi e donazioni in favore di uno specifico operatore nel settore della musica della prosa o della danza, o di utilizzare gli strumenti di messaggistica istantanea come WhatsApp e Messenger per un contatto più diretto con la propria audience. Gli operatori dello spettacolo interessati a partecipare ai “Facebook Culture Open Days” potranno iscriversi direttamente dal sito www.facebook.com/piccolegrandimprese.
“Consapevoli che il settore della cultura, fiore all’occhiello del nostro Paese, sta attraversando un momento particolarmente delicato che rischia di compromettere la sostenibilità di numerose istituzioni teatrali, abbiamo deciso di sviluppare un progetto per aiutare piccole e grandi realtà a cogliere le opportunità offerte dal digitale”, ha dichiarato Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia. “Facebook, insieme a un partner prestigioso come AGIS, si è quindi impegnata a supportare concretamente la trasformazione digitale delle imprese dello spettacolo, un settore che riunisce oltre 1.200 realtà in Italia, attraverso attività di formazione e consulenza e strumenti gratuiti per gestire eventi a pagamento online”.
“Sono molto orgoglioso di questa partnership e del fatto che essa ci veda al fianco di una realtà conosciuta in tutto il mondo come Facebook”, sottolinea Carlo Fontana, Presidente AGIS. “Ritengo questo un progetto dalle enormi potenzialità, che arriva in un momento estremamente difficile per il mondo dello spettacolo e che rappresenta, in attesa di un ritorno alla normalità, un’occasione unica a supporto di tutti nostri operatori”.(ITALPRESS).









