MILANO (ITALPRESS) – Reinventare l’esperienza del consumatore unendo l’agilità di una startup e la scala di un player globale, con 180 anni di storia e di innovazione alle spalle. Procter & Gamble torna per il terzo anno al Consumer Electronics Show – la più grande fiera della tecnologia al mondo, per la prima volta completamente virtuale – e alza il sipario su P&G LifeLab Everyday (https://www.pglifelab.com/), la sua piattaforma immersiva, che unisce l’esplorazione digitale alla realtà virtuale.
«In un’era di sconvolgimenti di massa, i consumatori sono sempre più alla ricerca di prodotti affidabili e dalle prestazioni superiori per supportare la loro vita quotidiana – ha affermato Marc Pritchard, Chief Brand Officer di P&G -. Il nostro P&G LifeLab Everyday virtuale dimostra come ci siano ricerca e tecnologia dietro i nostri prodotti innovativi e come stiamo anticipando questa trasformazione, creando marchi che ogni giorno rendono la vita un pò più facile e il futuro un pò più luminoso».
I visitatori del P&G LifeLab Everyday potranno creare un proprio avatar per accedere ed esplorare la piattaforma virtuale, interagendo con una gamma di tecnologie e innovazioni.
Nel nuovo LifeLab Everyday sarà quindi possibile scoprire le ultime novità dei prodotti per la salute, per l’igiene personale e per la cura della casa e dei tessuti, nonchè le innovazioni che sfruttano la tecnologia per migliorare sostenibilità e impatto ambientale, a partire dalla casa.
The 50-Liter Home Coalition, il progetto, avviato di recente e guidato da P&G, ha l’obiettivo di trovare soluzioni sostenibili, basate sulla tecnologia e sulla cooperazione tra tutti i soggetti delle catene del valore, per reinventare il modo in cui l’acqua viene utilizzata in casa, con l’obiettivo di affrontare il rischio di scarsità idrica, che entro il 2025 minaccerà già i 2/3 della popolazione mondiale.
EC30: la gamma di prodotti per la pulizia personale e della casa che, rimuovendo l’acqua dal prodotto, ha reinventato il concetto stesso di pulito per renderlo più sostenibile. Una linea di prodotti mono dose, senz’acqua, che concentrandosi solo sugli ingredienti essenziali, riduce drasticamente gli imballaggi in plastica e le emissioni. EC30 a contatto con l’acqua si attiva in pochi secondi, trasformandosi in una potente schiuma.
Febreze Fade Defy Plug Air Freshener, il primo plug-in di massa con tecnologia microchip incorporata che controlla digitalmente la quantità di profumo rilasciata sulla base di ricerche approfondite sui consumatori in grado di determinare il rilascio e l’intensità ottimali del profumo.
Microban 24, che mantiene le superfici protette dalla diffusione e dalla crescita di batteri per 24 ore (se usato come indicato, anche dopo più tocchi).
Oral-B iO, lo spazzolino elettrico di ultima generazione con sistema di azionamento magnetico, nuove micro-vibrazioni, sensore di pressione, connettività avanzata, intelligenza artificiale.
All’interno del P&G LifeLab Everyday anche il Connect with P&G Bar, dove partner e imprenditori sono invitati a condividere le loro ultime idee e ispirazioni con gli esperti di tecnologia e innovazione di P&G. Mentre al Work with Us Bar le potenziali reclute interessate a lavorare in P&G possono esplorare le opportunità in azienda parlando con i rappresentanti della Talent Supply Organization della multinazionale.
Inoltre nell’anfiteatro del P&G LifeLab Everyday, P&G ospiterà la sua terza sfida annuale per l’innovazione in cui selezionati imprenditori in erba presenteranno le loro ultime soluzioni innovative per avere l’opportunità di collaborare con P&G Ventures e avviare lo sviluppo del loro prodotto. L’anfiteatro ospiterà anche le dimostrazioni con gli esperti P&G dei brand di Oral Care e Home Care, nonchè la proiezione esclusiva di”Come mantenere una casa sana” presentata da Bounty, che racconta la facilità con cui i batteri possono diffondersi in una cucina e fornirà le raccomandazioni del microbiologo Charles Gerba per mantenere una casa pulita.
Al termine del CES, il P&G LifeLab rimarrà aperto su www.pglifelab.com. «Vediamo un futuro entusiasmante per P&G LifeLab dopo il CES – ha commentato Phil Duncan, Chief Design Officer di P&G. Stiamo investendo in questa rivoluzionaria piattaforma virtuale perchè crediamo che il modo migliore per continuare ad interagire con consumatori, partner e media in tutto il mondo sia invitarli a unirsi a noi dietro le quinte, indipendentemente da quando o dove si trovino».
(ITALPRESS).
CES 2021, da P&G la casa del futuro
Quanto costano i dati personali nel dark web
ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – I ricercatori Kaspersky hanno indagato su due delle conseguenze più importanti della condivisione di dati personali: il doxing, ovvero la pratica di diffusione pubblica di dati online senza il consenso del diretto interessato e la vendita di dati personali nel dark web. Guardando al costo dei dati, si scopre che l’accesso a dati sensibili come le cartelle cliniche o i documenti di identificazione costano meno di una tazza di caffè.
Per comprendere meglio come le informazioni personali degli utenti possano essere sfruttare se finiscono nelle mani sbagliate, Kaspersky ha analizzato le offerte attive su 10 forum e mercati darknet internazionali. La ricerca ha dimostrato che l’accesso ai dati personali può costare da un minimo di 42 centesimi di euro. Per l’acquisto dei dati anagrafici e dipende dal dettaglio e dell’ampiezza dei dati offerti. Alcune informazioni personali tra quelle vendute nel dark web rimangono invariate rispetto a quelle richieste dieci anni fa. Così come sono rimasti invariati i prezzi. Parliamo dei dati delle carte di credito, dell’accesso ai servizi bancari e di pagamento elettronico.
Sono emersi anche nuovi tipi di dati. Questi includono ad esempio le cartelle cliniche e i selfie con i documenti di identificazione, che costano fino a 33 euro. L’aumento del numero di foto in cui vengono mostrati i documenti e di schemi di attacco che le utilizzano riflette anche un trend nei “cybergood game”. L’abuso di questi dati comporta conseguenze piuttosto significative, come l’appropriazione dell’identità di altre persone.
Significative sono anche le conseguenze dell’abuso di altri tipi di dati personali. I dati venduti nel dark web possono essere utilizzati per estorsioni, truffe, schemi di phishing e per il furto diretto di denaro. Alcuni tipi di dati, come l’accesso a conti personali o a database di password, possono essere utilizzati in modo abusivo non solo per fini di lucro, ma anche per danni alla reputazione e sociali, tra cui il doxing.
Il report completo dal titolo “Dox, steal, reveal. Where does your personal data end up?” e maggiori informazioni sul doxing e sull’abuso dei dati sono disponibili su Securelist.
(ITALPRESS).
TraMe&Tech cambia onda, ora è su radio Pret-a-Porter
ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – TraMe&Tech cambia radio, ma non editore. Dopo un’esperienza di un anno e mezzo su Radio Milano 1602, la rubrica in onda tutti i giorni ora si sposta su una nuova emittente. Da qualche giorno è Radio Prèt-à-Porter – nata da un’idea di Filippo Piervittori – ad ospitare due volte al giorno le news di tecnologia confezionate da TraMe&Tech. Alle 11.30 e alle 16.30.
Radio Prèt-à-Porter è una nuova emittente pensata per uomini e donne sempre in movimento. Può infatti essere ascoltata in forma digitale su tutti i device – smartphone, smart speaker, smart tv – in qualsiasi momento della giornata. La programmazione si basa sul sound anni Ottanta e Novanta, con la musica intervallata da news in pillole. Dal cuore di Milano, tra il distretto del Design e quello della Moda, si sprigionano la dinamicità e il sound di una radio fresca e moderna, che sposa la tecnologia.
Nella frenesia di un mondo sempre più disposto ad ascoltare piuttosto che a leggere, Radio Prèt-à-Porter sposa la crossmedialità e diventa la voce di tre magazine ormai affermati. Ovvero: Rumors.it, dedicato all’intrattenimento; Luxurypretaporter.it, verticale sui temi del lusso accessibile e con una versione cartacea trimestrale; InnovaMi.news, riferimento per tutte novità nel mondo dell’innovazione.
La selezione sofisticata di successi musicali pop, italiani e internazionali, è il cuore pulsante della radio. E diventa il sottofondo perfetto per chi ama i lussi accessibili, le nuove tecnologie, la cultura e lo spettacolo.
Classifiche, curiosità sul mondo della musica del passato e non solo, podcast e interviste. Radio Prèt-à-Porter diventerà il perfetto alleato contro la noia o i brutti pensieri. Ideale per fare un tuffo nel passato, durante un momento di relax, da soli o in compagnia, per un lungo viaggio in macchina oppure di ritorno a casa dal lavoro.
Radio Prèt-à-Porter è disponibile sul web dal suo sito internet. Ma anche sullo smartphone, tramite l’app gratuita scaricabile per iOs, Android e Huawei. Sulla smart Tv, con Apple Tv e Amazon Fire Tv. In auto tramite Apple Car Play o MyTuner. Con gli speaker Google Home o Amazon Alexa.
Da marzo inoltre aggiungerà un tocco vintage grazie alle trasmissioni in Onde Medie.
(ITALPRESS).
Amazon fa arrivare Netflix su Echo Show
ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Netflix è arrivata anche sui dispositivi Amazon dotato di schermo. Il servizio streaming più famoso è visibile in Italia su Echo Show. Basterà dire “Alexa, apri Netflix” e accedere al proprio account per iniziare.
Ora più che mai, i clienti si rivolgono ai propri dispositivi per il proprio intrattenimento: è stato rilevato infatti che in questo periodo, rispetto all’anno scorso, si stanno guardando più del doppio dei contenuti video disponibili sulle piattaforme streaming. Fino ad oggi su Echo show era disponibile Prime Video, ma ora Amazon arricchisce ulteriormente la sua offerta introducendo anche Netflix.
I clienti potranno insomma accedere al catalogo completo di Netflix. Incluse le produzioni originali come La Regina degli Scacchi, Jingle Jangle e The Crown, usando solo la voce. Si può facilmente cercare, navigare e guardare film o serie TV rivolgendosi semplicemente ad Alexa, dedicando così più tempo a godersi i contenuti piuttosto che a cercarli.
Per guardare Netflix su Echo Show basta dire per esempio “Alexa, mostrami commedie su Netflix” o “Alexa, guarda The Crown su Netflix”. Oppure “Alexa, mostrami film comici”, “Cerca film d’azione” o semplicemente “Alexa, apri Netflix”.
(ITALPRESS/TraMe&Tech)
Il 2021 della tecnologia? Farà i conti con Joe Biden
ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Per immaginare il 2021 della tecnologia bisogna fare i conti con Joe Biden. Sempre che Donald Trump non decida di mettere i sacchi di sabbia davanti alla Casa Bianca e barricarsi dentro (cosa davvero da non escludere). Il presidente eletto degli Stati Uniti ha lavorato come avvocato in passato per un’azienda tecnologica, eppure i colossi del suo Paese lo temono. Ecco perchè.
Biden è stato chiaro fin da subito: “Mark Zuckerberg è una minaccia”. Facebook insomma, che il futuro inquilino dello Studio Ovale accusa di non aver fatto nulla per impedire che la vita politica e sociale americana fosse condizionata dalla fake news. E c’è di più: l’antitrust americana pensa che Apple, Google, Alphabet, Amazon e Facebook siano diventate troppo grandi e troppo ricche. Che vadano insomma spacchettate in più aziende. E Biden, su questo, è d’accordo.
Insomma: il potere dei social media, la mancanza di controllo sull’informazione, la ricchezza in mano a troppo pochi, sono un pericolo per la democrazia. Almeno secondo il pensiero dei Democratici. E dunque tocca alla politica riprendere in mano il timone della tecnologia, combattendo lo strapotere delle corporation.
Tutto questo però con delle contraddizioni. Biden ha avuto Eric Schmidt come uno dei principali finanziatori della sua campagna elettorale, ed infatti le sue parole contro le Big Tech mai si sono rivolte direttamente contro Google, di cui Schmidt è ex Ceo. Diverso invece l’atteggiamento nei confronti di Facebook: in una lettera diretta a Mark Zuckerberg, il team del futuro presidente ha denunciato il social come il “principale propagatore” della disinformazione elettorale.
Ovviamente quanto sopra non porterà certo a un arretramento culturale americano. Anzi tutt’altro. Biden ha in programma ingenti investimenti per fare degli Stati Uniti un Paese – a suo dire – più moderno. Con milioni di dollari da spendere per rivitalizzare le infrastrutture, le telecomunicazioni, i trasporti, le costruzioni. Tutti campi in cui l’innovazione è più che essenziale.
Questo insomma farebbe pensare che comincerà un’era ancora più fulgida per le start up, un futuro costruito sul modello Uber. Il cognato della futura vicepresidente Kamala Harris, per dire, si chiama Tony West: è stato il responsabile legale capo proprio dell’azienda che ha stravolto il sistema della mobilità. Ed è stato anche protagonista nel promuovere la Proposition 22 in California, che ha esonerato società come Lyft e Uber dalla necessità di concedere ai loro lavoratori i vantaggi offerti ai dipendenti a tempo pieno.
Un precedente che può aprire il campo a una maggiore libertà per le piccole compagnie tech, non obbligate più ad essere inglobate dalle Big Tech per sopravvivere.
L’atteggiamento della nuova amministrazione americana non cambierà nei confronti della Cina. Cambierà il modo di approcciarsi: si passerà dal modello pugno sul tavolo di Trump, a quello che contempla trattative dure ma sotterranee che ha già diversamente caratterizzato la presidenza Obama. Il presidente ombra del nuovo governo Usa.
E questo dimostra quanto Donald Trump, da imprenditore, avesse capito il vero problema dell’economia americana, negli anni precedenti diventata troppo Cina-dipendente.
Trump non ha fatto altro che rimettere il business Usa al centro colpendo Huawei. Ovvero l’azienda che secondo il suo giudizio (non errato) rappresentava il grimaldello di Pechino per insinuarsi nelle maglie di una superpotenza un pò arretrata nelle sue infrastrutture.
Huawei però rappresenta anche grande tecnologia e dunque la sensazione è che Biden terrà un atteggiamento fermo contro il gigante cinese, cercando però una strada per scendere a patti. Visto quanto il colosso asiatico ha subito in questi mesi il colpo di Trump (si pensi alle vendita di Honor e alle difficoltà per il non poter avere i servizi di Google sui propri smartphone), la strada sembra già ben spianata. Grazie a The Donald.
Insomma: il 2021 della tecnologia passerà sicuramente da Washington. Tra i nomi apparsi nei rumors per un possibile impegno accanto a Biden ci sono lo stesso Eric Schmidt, Matt Olsen (responsabile della fiducia e della sicurezza di Uber), Aneesh Chopra (Chief Technology Officer dell’era Obama), Nicole Wong (ex vice CTO ed di Twitter e Google)
Nonchè anche Divya Kumaraiah e Clare Gallagher (Airbnb), Brandon Belford (Lyft), Meg Whitman (ex CEO di HP e di eBay). E ancora molti altri, neanche fosse la lista del nostrano calciomercato. Qualcuno pensa: il pericolo è tornare indietro. Ma rispetto a quattro anni fa lo scenario tecnologico è molto cambiato e di questo gli Stati Uniti devono dare comunque merito a Trump, qualunque cosa si pensi di lui. Biden potrà andare solo avanti, e il 2021 tech riserverà per questo grandi sorprese.
(ITALPRESS).
TraMe&Tech apre la porta per Fortnite punto zero
“Il Punto Zero è esposto, ma nessuno sfugge al Loop, nemmeno sul proprio orologio. Recluta i più grandi cacciatori di tutte le Realtà per impedire all’isola di cadere nel caos completo”. Con queste parole Epic Games ha annunciato l’arrivo del Capitolo 2 – Stagione 5 per Fortnite.
Che cosa sia Fortnite ormai è inutile spiegarlo, visti gli oltre 350 milioni di utenti registrati nel mondo. Il videogame più famoso del momento ha anche registrato un record assoluto lo scorso 1 dicembre. Quando 15,6 milioni di appassionati si sono collegati per combattere nell’evento Galactus, con quasi 3 milioni e mezzo di spettatori su YouTube e Twitch.
Ora TraMe&Tech apre una nuova porta a tutti i fan del gioco. Dal sito si può accedere a Fortnite Punto Zero, Capitolo 2-Stagione 5. “Unisciti all’Agente Jones e ai più grandi cacciatori di tutte le Realtà, come il Mandaloriano, in una caotica battaglia che segnerà il futuro dell’isola”. Così gli sviluppatori di Fortnite sul sito di Epic Games hanno presentato le nuove avventure del gioco. Jones in questo capitolo è impegnato a localizzare i migliori cacciatori di tutte le Realtà, prima di essere risucchiato in un buco nero che lo porta sull’isola di Fortnite.
“Nuovi cacciatori portano nuove località da oltre il Loop. Lotta per l’onore in un’antica arena, affina le tue tecniche di sopravvivenza nella giungla ed esplora le sabbie mobili cristalline che scorrono dal punto zero esposto”, hanno spiegato gli ideatori del gioco. Il vostro compito sarà quello di aiutare i personaggi dell’isola nella loro nuova realtà: “Accetta i loro incarichi e le loro taglie, reclutali come alleati e ottieni informazioni sui Dintorni. Non vuoi negoziare? Sfidali a duello e raccogli le ricompense”.
(ITALPRESS/TraMe&Tech)
Digiworks vince premio innovazione a Smau 2020
ROMA (ITALPRESS/TraMe&Tech) – Il Gruppo Lutech insieme ad Able Tech hanno messo a segno un altro progetto nel mercato Energy italiano. I due partner It hanno concluso con successo il progetto DigiWorks per Unareti, vincitore del Premio Innovazione a Smau 2020.
DigiWorks di Unareti è un portale accessibile via web o via app da dispositivi mobili ideato per tutte le fasi della cantierizzazione. Dalla progettazione alla realizzazione, fino alla contabilizzazione e al collaudo finale dei materiali. Il progetto, concepito in un’ottica di dematerializzazione, raggiunge diversi obiettivi.
Nell’ottica di offrire il minor impiego di materiali ed energia, DigiWorks ha permesso a Unareti di elevare il proprio indice di sostenibilità aziendale. La soluzione, infatti, è in grado di gestire 200mila documenti in digitale. Permettendo di risparmiare fino a 13mila kg di carta e 12.350 Kg di CO2 all’anno.
Inoltre, si è ottenuta una notevole velocizzazione delle procedure grazie alla disponibilità in tempo reale e la condivisione istantanea di tutta la documentazione di cantiere. E con la circolazione di informazioni utili sia al team di lavoro interno che agli attori esterni. In questo modo si è registrata una notevole riduzione dei tempi di approvazione delle attività con conseguente riduzione del lead time di cantiere.
Il Gruppo Lutech e Able Tech hanno lavorato a stretto contatto all’implementazione e alla personalizzazione della piattaforma ARXivar, il sistema di gestione dei processi aziendali con importanti funzionalità documentali che permette la totale digitalizzazione dei processi. Migliorando le attività di smart working e del personale on field.
(ITALPRESS/TraMe&Tech)
Con la tecnologia Sposalizio della Vergine di Raffaello torna a casa
E’ un’assenza lunga 222 anni quella che è stata colmata, grazie alle più moderne tecnologie applicate all’arte, nella Chiesa di San Francesco a Città di Castello (PG). Le sue volte sono infatti tornate ad accogliere l’armonia pittorica e le cromie originarie dello “Sposalizio della Vergine” di Raffaello, opera d’esordio e fra le più celebrate dell’Urbinate. Che la ultimò ventunenne nel 1504 proprio per questo luogo, da cui venne poi rimossa nel 1798 per mano del generale napoleonico Lechi.
Non si tratta ovviamente dell’autentica pala d’altare che le vicende successive a quella sottrazione condussero a Milano, nella Pinacoteca di Brera che oggi la conserva ed espone al pubblico, ma del suo perfetto clone. Una replica frutto di sofisticati processi di acquisizione e stampa 3D d’avanguardia. Capaci di rappresentare fedelmente la pennellata materica di Raffaello, le linee di costruzione, i cretti e tutte le imperfezioni presenti sull’originale della tavola.
Proprio le sale di Brera hanno fatto da teatro per il primo atto di questa particolare operazione di ricontestualizzazione storico-artistica che conclude il 2020. Anno celebrativo del Cinquecentenario di Raffaello Sanzio. La riproduzione tridimensionale posta nella cappella per cui lo “Sposalizio della Vergine” venne realizzato è infatti il risultato dell’elaborazione dell’immagine digitale in “gigapixel+3d” del capolavoro, acquisita lo scorso 2 novembre alla pinacoteca meneghina da Haltadefinizione, tech company del gruppo Franco Cosimo Panini Editore dedita all’arte e ai beni culturali.
Sviluppata da Haltadefinizione, questa tecnica consente di ottenere esemplari digitali a elevata risoluzione dei dipinti, tramite l’unione e l’elaborazione di una grande quantità di singoli scatti fotografici a porzioni del medesimo soggetto, 4250 fotogrammi nel caso dello Sposalizio. Poi ricomposti grazie ad algoritmi appositamente studiati. Nascono così immagini dettagliatissime, costituite da miliardi di pixel. E in grado di mostrare anche i più piccoli e impercettibili particolari di un quadro. La digitalizzazione di questo capolavoro ha richiesto un’elaborazione informatica di quindici giorni che ha generato un unico file TIF di ben 1,13 Terabyte. Ma non è tutto: il procedimento utilizzato e sviluppato insieme al partner tecnologico Memooria, consente anche di rilevare la matericità dell’opera. Di farne cioè una sorta di calco digitale che ne restituisce un’impronta tridimensionale con precisione nell’ordine della decina di micron. Grazie ai dati ottenuti in tal modo, è quindi possibile attuare un processo di stampa innovativo. Attraverso il quale viene fedelmente duplicata la superficie pittorica in termini fisici e cromatici, dando forma a un vero e proprio clone, visivamente identico all’originale.
(ITALPRESS/TraMe&Tech).









