Hi-Tech & Innovazione

Microsoft, al via alleanza per la sostenibilità

Microsoft Italia ha annunciato l’Alleanza per la Sostenibilità, un progetto di ecosistema, in collaborazione con growITup (la piattaforma di Open Innovation creata da Cariplo Factory in partnership con Microsoft Italia), volto a promuovere una crescita sostenibile dell’Italia attraverso il digitale, in linea con i piani europei per il rilancio delle economie dei paesi membri e con il Piano nazionale New Green Deal. L’iniziativa si traduce in una collaborazione strategica con aziende, mondo accademico e startup per sviluppare insieme, attraverso modalità di open innovation, nuove progettualità in grado di far fronte alle sfide climatiche e ambientali più urgenti e di diffondere una nuova cultura green, facendo leva sui trend tecnologici e contribuendo allo sviluppo sostenibile del Paese.
B4i – Bocconi for innovation, CDP, Coop, Energy & Strategy MIP – Politecnico di Milano, FLOWE, Intesa Sanpaolo, Italgas e Snam le prime realtà che hanno aderito all’alleanza e che si impegnano a mettere a fattor comune competenze ed esperienze per programmare e realizzare, insieme a Microsoft e growITup, iniziative per promuovere la sostenibilità ambientale all’interno e all’esterno della propria azienda, guidando l’Italia verso un futuro più sostenibile.
#DigitalRestart, il piano quinquennale di investimenti per l’Italia del valore di 1,5 miliardi di dollari, annunciato da Microsoft lo scorso maggio e che conferma l’impegno dell’azienda a supportare l’innovazione e la crescita del Paese, attraverso una serie di iniziative che prevedono l’avvio della prima Regione Data Center di Microsoft in Italia, a Milano, un programma di formazione digitale per raggiungere 1,5 milioni tra studenti, professionisti e disoccupati affinchè possano potenziare le proprie competenze ed essere più competitivi in un mercato del lavoro in profonda evoluzione e la creazione degli AI Hub.
I membri dell’Alleanza per la Sostenibilità lavoreranno in stretta sinergia nei prossimi mesi con Microsoft e con growITup, la piattaforma di Open Innovation creata da Cariplo Factory in partnership con Microsoft Italia nel 2016 ovvero il programma di accelerazione d’impresa che offre servizi di incubazione, mentoring e supporto alle nuove realtà imprenditoriali italiane.
Il progetto prevede infatti nei prossimi mesi l’opportunità per tutti gli attori coinvolti di partecipare ad un percorso guidato da growITup che permetterà loro di definire obiettivi e necessità legate al tema della sostenibilità, identificare sinergie e soprattutto fare in modo che le idee raccolte si trasformino in soluzioni concrete, attraverso la collaborazione con le startup e il coinvolgimento in hackathon.
Durante l’evento d’apertura, growITup insieme a Microsoft Italia e ai partner hanno presentato la roadmap completa dell’iniziativa che si svilupperà nei prossimi mesi:
Fase 1: mappatura delle tendenze del mercato e raccolta dei fabbisogni da parte delle aziende per poi procedere ad una attività di design thinking
Fase 2: consolidamento delle linee progettuali che rispondono alle esigenze evidenziate nella fase 1 e avvio di sessioni di brainstorming che coinvolgono aziende e startup al fine di definire dei concept iniziali
Fase 3: individuazione delle startup per ciascun concept, sviluppo delle idee avvio dei progetti pilota.
L’Alleanza per la Sostenibilità è un ulteriore tassello che si aggiunge al piano globale di Microsoft volto a ridurre al minimo l’impatto ambientale dei propri prodotti e delle attività, investendo in nuove tecnologie e collaborando con i propri partner in tutto il mondo per sviluppare modelli innovativi a supporto della transizione verso un futuro sostenibile e a basse emissioni di carbonio.
Questo impegno rientra nell’obiettivo di Microsoft di diventare carbon negative entro il 2030 e di rimuovere dall’ambiente, entro il 2050, tutto il carbonio emesso dall’azienda in modo diretto o a causa dei propri consumi elettrici a partire dal momento della fondazione nel 1975. Per fare un esempio, è stato calcolato che le soluzioni Cloud di Microsoft portano a una riduzione delle emissioni del 98% e un risparmio energetico del 93% rispetto a quelle on-premise.
(ITALPRESS/TraMe&Tech).

L’app che allunga la vita dei giocattoli

Sarà capitato a tutti i genitori di vedere accumulati nelle ceste o sulle mensole giocattoli che, anzichè “far giocare i bambini”, si riducono a soprammobili “acchiappapolvere”. Alcuni nuovi, altri usati pochissime volte, molto spesso questi oggetti diventano vittime delle mode che corrono troppo veloci e di un consumismo dilagante.
Eppure, una soluzione per evitare questo spreco di risorse e dare nuova vita ai giocattoli c’è e la fornisce la app Xtribe che, grazie a un geomarketplace, permette a commercianti, privati e professionisti di vendere (oltre che di noleggiare e barattare) i loro prodotti e servizi a persone che si trovano nelle vicinanze.
La categoria dei giocattoli presente sulla app è stata protagonista dal 2015 al 2019 di un costante aumento dell’inserimento degli annunci, che sono più che triplicati. Se, infatti nel 2015 le inserzioni per vendere, noleggiare o scambiare un gioco avevano subito un incremento del +10%, alla fine del 2019 hanno segnato +35%.
“Attraverso un sistema di geolocalizzazione, la nostra app mette in contatto persone che si trovano nelle vicinanze, consentendo loro di fare affari o nel negozio sotto casa, evitando di ricorrere all’e-commerce, oppure di acquistare da privati che mettono a disposizione oggetti che non usano più – ha spiegato Mattia Sistigu, co-fondatore di Xtribe -. La categoria dei giocattoli è emblematica perchè è normale che i bambini, crescendo, cambino interessi ed esigenze. Ma perchè allora non concedere una seconda chance a giocattoli usati per così poco tempo? Soprattutto negli scambi tra privati questo diventa possibile in modo molto semplice e veloce su Xtribe: una volta trovato il giocattolo desiderato, si prendono direttamente accordi per incontrarsi e finalizzare l’acquisto, utilizzando una chat interna. Con l’opzione del baratto, inoltre, si abbattono completamente gli sprechi con un incontro perfetto tra domanda e offerta reciproche”.
Da un’analisi sui 700.000 download di Xtribe è emerso proprio che negli ultimi 3 anni è aumentata la tendenza a ricorrere alla modalità baratto: nel 2017 l’incremento è stato del +25%, per assestarsi al +30% nel 2018 e nel 2019. Di pari passo, man mano che il mercato digitale di Xtribe si popolava di offerte di giocattoli, sono aumentate anche le ricerche in questa categoria, passando dal +10% nel 2016 al +25% nel 2019.
Questa “forma di pagamento”, alternativa alla vendita, non solo si traduce in un vantaggio per il portafoglio ma ha anche un impatto ambientale positivo. “Nella maggior parte dei casi i giocattoli sono realizzati in plastica e il loro smaltimento risulta molto inquinante. Lo scambio tra privati allunga la vita dei giochi e questa dinamica, moltiplicata per migliaia di utenti, può avere un impatto tangibile sia sull’ambiente sia sul commercio di prossimità”.
Oltre a favorire l’economia circolare e un consumo eticamente sostenibile, la app Xtribe infatti incentiva gli acquisti nei negozi sotto casa, mostrando quello più vicino dove acquistare il giocattolo tanto desiderato, senza dover ricorrere all’e-commerce.
In questo modo le attività commerciali locali vengono promosse e gli acquisti diventano più consapevoli, abbassando la percentuale dei resi: “Non tutti ci pensano, ma il commercio online da questo punto di vista è molto più inquinante di quello fisico. Ogni volta che si effettua un acquisto online si aziona la gigantesca macchina dei corrieri, che molto spesso viene sovraccaricata, anche a causa di politiche dei resi molto semplici, che di certo non favoriscono acquisti ben ragionati, come quelli in negozio”.
(ITALPRESS/TraMe&Tech).

Ambienti di lavoro, la piattaforma che aiuta a gestire gli accessi

Guglielmo, Technology Provider che sviluppa soluzioni hardware e software originali destinati al mercato B2B, ha ideato un prodotto per trasformare ogni edificio in uno spazio di lavoro intelligente e sicuro grazie all’utilizzo di un unico strumento: SpaceTuner.
SpaceTuner consente alle aziende di regolare e gestire al meglio l’interazione tra persone in ambito lavorativo, definendo le politiche di accesso di dipendenti, collaboratori e ospiti e per la prenotazione di postazioni, scrivanie e altri asset all’interno dei propri spazi di lavoro condivisi, creando così un ambiente sicuro e controllato nel pieno rispetto delle norme di sicurezza per il distanziamento sociale tra gli individui, tramite uno strumento interamente touchless e paperless.
Infatti, a seguito della pandemia da Covid-19, le aziende hanno dovuto ristrutturarsi e riformulare la configurazione dei propri uffici, modificando il concetto stesso di impiego e rivalutando le proprie reali priorità. Tra queste, vi è quella di offrire un ambiente sicuro e piacevole ai propri dipendenti, che non vada però ad intaccare la produttività e la collaborazione tra le persone in tempi di così grande incertezza.
A tal proposito, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale nel gestire i flussi di persone in entrata e in uscita dagli edifici e da tutte le zone comuni: SpaceTuner garantisce in maniera non invasiva maggiore sicurezza, efficienza, semplicità d’uso e flessibilità nella gestione degli ambienti lavorativi, regolamentando l’accesso al building attraverso un unico strumento di prenotazione per dipendenti e visitatori, conformemente alle policy di sicurezza aziendale.
I dipendenti hanno la possibilità di prenotare accessi e invitare i propri ospiti negli spazi fisici aziendali anche di sedi e uffici diversi, accedendo alla dashboard web oppure tramite la pratica App Mobile di SpaceTuner­: nella data e nell’ora previsti dalla prenotazione, il dipendente può effettuare il check-in nell’edificio sia scansionando il proprio badge sul totem interattivo, che eventualmente grazie al personale di reception.
Anche l’ingresso dell’ospite avviene seguendo il medesimo sistema, previo invio da parte dell’ospitante di un’email contenente tutte le istruzioni di accreditamento e di accesso, incluso un personale badge digitale da installare sul proprio smartphone e da presentare successivamente in reception per il riconoscimento.
Il dipendente avrà modo di constatare in tempo reale lo stato di occupazione delle risorse aziendali e di conseguenza prenotare il proprio spazio tramite l’app mobile dall’interfaccia personalizzabile e adattabile allo stile grafico dell’azienda.
SpaceTuner è già stata adottata da diverse aziende di prestigio in Italia, garantendo a queste il pieno controllo sulle interazioni fra le persone nei propri ambienti, semplificando enormemente il lavoro di facility manager e human resource manager, migliorando l’efficienza e la qualità del lavoro e allo stesso tempo tutelando la salute dei dipendenti.
Infine, SpaceTuner integra nativamente diversi dispositivi destinati alla gestione dell’emergenza Covid19, quali dispositivi di controllo della temperatura corporea e verifica del corretto utilizzo dei DPI.
(ITALPRESS/TraMe&Tech).

L’hub tecnologico Edgemony per la Sicilia

Più che una startup, si ripromette di essere un motore di impatto sul territorio, inseguendo la visione di far diventare Palermo un Hub Tecnologico perfettamente integrato in un ecosistema di aziende globali, sul modello di Lisbona e Barcellona. Ed invertire, in questo modo, i “flussi migratori del talento”, formando, attraendo e trattenendo professionisti in Sicilia.
Edgemony è un pò scuola di formazione digitale di alto livello, un pò un “facilitatore” per la costruzione di team tech da remoto: in sostanza cerca talenti, li forma e li aiuta a lavorare in aziende globali; e lo fa trattenendoli in Sicilia.
Marco Imperato e Daniele Rotolo, i due fondatori, hanno maturato una lunga esperienza in Italia e all’estero, prima di decidere di rientrare sull’isola. E dedicarsi al progetto insieme a Ugo Parodi, founder di Mosaicoon e socio del progetto: “Negli ultimi 15 anni, secondo l’ultimo rapporto Svimez, sono stati 2 milioni i meridionali ad emigrare verso il Nord Italia. Si tratta soprattutto di giovani e lavoratori qualificati e la causa, ovviamente, è il gap occupazionale. Crediamo che il trend possa essere invertito lavorando su due assi. Da un lato, l’impatto sul territorio con la formazione di qualità; dall’altro, costruire un “ponte” sul nord Italia e sul resto di Europa, agevolando l’inserimento e la connessione dei talenti del sud ad aziende e altri professionisti”.
Edgemony, a circa sei mesi dal giorno della sua fondazione, ha già qualche esperienza da raccontare. Un master di quattro mesi in Digital Marketing, che ha portato in Sicilia i manager delle migliori aziende tech del Paese, è partito a settembre ed andato sold out in poche settimane. Mentre il percorso in “coding” per formare sviluppatori inizierà a gennaio e sta adesso selezionando i suoi studenti.
“Coltiviamo l’idea di una formazione di alta qualità che sia sostenibile per i nostri studenti – spiega ancora Marco Imperato -. Con il corso in coding, in particolare, abbiamo attivato un modello di “shared cost”: lo studente paga solo il 50% del costo del corso. Mentre l’altra metà sarà a carico dell’azienda del nostro network che lo assumerà. Un investimento, da parte nostra, sulla qualità della formazione che eroghiamo”.
Sull’altro versante c’è già una lista di aziende di tutta Italia pronte a estendere il proprio team in Sicilia e ad assumere i talenti formati grazie al bootcamp. Oltre a un piccolo tech team che sta collaborando dall’isola con un’azienda della Silicon Valley.
“L’inserimento nelle aziende è parte integrante dei nostri percorsi di formazione – racconta Daniele Rotolo -. Stiamo parlando con diverse grandi aziende e startup italiane in crescita, che fanno fatica a reclutare sviluppatori nelle grandi città e vedono nel full remote una possibilità concreta. Si tratta soprattutto di aziende tecnologiche, con modelli di lavoro perfettamente adattabili a team diffusi, come NeN, Caffeina, Musement e Musixmatch”.
“La ricerca di aziende da coinvolgere nei nostri programmi ci ha fatto scoprire che un inizio di “rivoluzione digitale” è già in corso nell’isola. Tra i nostri partner ci sono anche aziende tecnologiche nate in Sicilia e in grande sviluppo come Giglio, Pharmap, Coderblock, Scalia Group, IM*Media”, aggiunge.
Edgemony è stata costituita ufficialmente pochi giorni dopo l’inizio del lockdown, ma ha preso forma nelle mente di Marco e Daniele molti mesi prima. Adesso, può trovare nel fenomeno smartworking un’accelerazione significativa: “Prima della fondazione non immaginavamo certo di ritrovarci in uno scenario come questo. Certo, il lockdown ha dimostrato che lavorare da remoto è possibile e, spesso, addirittura conveniente, sia in termini di costi che di produttività. Ma ha anche avuto l’effetto di riportare “a casa”, per un periodo prolungato, molti professionisti. Facendo maturare una consapevolezza che il rientro nei territori d’origine è possibile”.
“Per noi, il modello di riferimento è Lisbona – concludono i due fondatori -. La città è diventata in 10-15 anni un punto di riferimento nell’ecosistema globale dell’innovazione. Grazie a un’educazione tecnologica di qualità, una burocrazia particolarmente leggera, un paio di startup di successo e qualche investimento privato. La qualità della vita è alta e il costo della vita basso: non sorprende che, a queste condizioni, molte big tech abbiano scelto di aprire un ufficio lì. Facendo in modo che molti giovani portoghesi qualificati stiano scegliendo di restare in Portogallo, piuttosto che andare a caccia del loro primo lavoro all’estero. Ci piacerebbe che un fenomeno simile possa replicarsi in Italia, in Sicilia. Per il 2021 abbiamo in programma un totale di 9 corsi, e l’obiettivo di inserire circa 60 professionisti in team locali e da remoto”.
(TraMe&Tech).

Dall’Europa un concorso per l’innovazione

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Riparte il principale appuntamento europeo degli studenti eccellenti. La Fast, responsabile per la selezione italiana del concorso “I giovani e le scienze” della Commissione europea, attende candidature e progetti per il 22 gennaio 2021. Esposizione e premiazione confermati per il 6-8 marzo. La finale della 33a selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze”, organizzata dalla Fast d’intesa con la Commissione europea, si svolgerà il 6-8 marzo 2021 a Milano. Gli interessati, studenti di età compresa tra i 14 e i 20 anni, singolarmente o in gruppi sino a tre, per partecipare al bando devono presentare candidature e progetti entro il 22 gennaio 2021. Dopo la valutazione della Giuria di esperti internazionali verranno comunicati quali sono i 30 migliori lavori/studi/prototipi scelti per l’Italia e che saranno presentati al pubblico durante l’esposizione e premiazione di marzo 2021.

Si tratta della selezione italiana del concorso EUCYS-European Union Contest for Young Scientists, il più importante evento europeo per gli studenti meritevoli, voluto dalle istituzioni di Bruxelles e dai Governi degli Stati membri dell’Unione. Il concorso è anche inserito nel programma per la valorizzazione delle eccellenze “Io merito” del Ministero dell’istruzione; i finalisti italiani migliori entrano a fare parte di un apposito albo e ricevono pure un piccolo finanziamento del MIUR in aggiunta ai riconoscimenti conferiti dalla Fast-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche. “Fa piacere sottolineare – commenta Alberto Pieri, segretario generale della Fast e coordinatore della selezione italiana EUCYS – come il concorso sia un valido contributo allo spirito del Programma New Generation EU, senza chiedere fondi. Infatti è finalizzato a preparare i giovani per offrire loro un avvenire migliore, utile per tutti e in linea con l’evoluzione del mondo del lavoro”.

(ITALPRESS/TraMe&Tech).

Un software per rendere consapevole la firma digitale

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Confirmo è una start up che ha ideato e realizzato il modo digitale attraverso cui verificare e certificare la comprensione di un documento prima di firmarlo. Si tratta di un’app, la prima nel suo genere, che permette all’utente di interagire, assistendolo durante il percorso di apprendimento delle informazioni e testando se queste ultime siano state recepite correttamente. Grazie a tecnologie multimediali e di intelligenza artificiale, l’app fornisce agli utenti che devono sottoscrivere, per esempio, un consenso informato, un contratto, un’informativa o una liberatoria, tutte le informazioni utili. Certificandone la reale comprensione prima di apporre la firma digitale. Confirmo è stata creata da una start up di giovani professionisti esperti nello sviluppo di software, strategie digitali e user experience. Marco Cappellini, esperto in digital transformation nel settore sanitario, ne è il fondatore. E ha dato vita al progetto dopo avere constatato le difficoltà legate alla gestione dei consensi informati dei pazienti da parte degli operatori ospedalieri.

La start up è riuscita a sviluppare una soluzione informatica per gestire questo delicato processo. In grado di fornire al paziente, se ci troviamo per esempio in ambito sanitario, una spiegazione chiara e approfondita sul trattamento medico a cui deve sottoporsi, di certificarne la comprensione e di far firmare digitalmente a valore legale tutta la documentazione. Confirmo informa l’utente, interagisce con lui e lo assiste durante il processo di acquisizione delle competenze. Grazie al suo motore di valutazione della comprensione, certifica, attraverso le risposte dell’utente, che abbia effettivamente capito ciò che gli è stato comunicato. L’app genera la documentazione, procede alla firma e archivia le informazioni in modo che siano facilmente consultabili. Dopo avere fornito le credenziali per accedere al sistema, ha inizio il percorso multimediale. Che spiega in ogni dettaglio gli aspetti inerenti al documento che si andrà a firmare.

L’app propone alcune schermate di controllo per verificare la correttezza dei dati dell’utente e la procedura che gli è stata assegnata. Le schermate comprendono testi e infografiche, filmati e animazioni. L’utente può interagire e ricevere informazioni sui contenuti del documento e chiedere ulteriori chiarimenti. Il percorso si conclude nel momento in cui tutte le risposte alle domande sono corrette. Al termine della procedura, Confirmo genera il file del documento firmato riportando anche i risultati del test di apprendimento. Si può firmare il documento con firma elettronica avanzata (FEA) o firma elettronica qualificata (FEQ), secondo i modi previsti dai regolamenti europei e italiani. E archiviato in una infrastruttura cloud per la conservazione sostitutiva a valor legale che garantisce la massima sicurezza dei dati.

(ITALPRESS/TraMe&Tech).

La prima stampante 3D per ottone è Made in Italy

E’ Made in Italy la prima stampante al mondo 3D per ottone. Con la stampante 3D4BRASS a tecnologia Powder Bed Fusion (PBF) è possibile produrre direttamente ottone senza utilizzare altri materiali come la cera o il collante, diversamente da tutti gli altri metodi produttivi utilizzati fino ad oggi.
Ivano Corsini, produttore della prima stampante 3D ottimizzata per la produzione di acciai, ha dato una nuova svolta all’additive manufacturing. L’imprenditore bolognese, a capo di Autebo S.p.A. e di 3D4MEC Srl, ha realizzato la prima stampante 3D Powder Bed Fusion specializzata nel processo di tutte le leghe d’ottone con percentuale di zinco inferiore al 45% e che non contengono arsenico.
3D4BRASS è nata dall’esigenza di Rubinetterie Bresciane Bonomi, azienda produttrice di rubinetterie e raccorderia, di creare velocemente componenti funzionali per la validazione di preserie.
La sfida era quella di verificarne la fattibilità e riuscire a produrre i primi componenti in ottone, quindi, è da considerarsi una vera e propria rivoluzione nel mondo della stampa 3D.
Rubinetterie Bresciane Bonomi si è rivolta a Ivano Corsini data la sua esperienza nella realizzazione di sistemi di stampa 3D industriali, specializzati nel processo di materiali specifici e dedicati alla produzione di componenti meccanici.
Con la stampante 3D4BRASS a tecnologia Powder Bed Fusion (PBF) è possibile produrre direttamente ottone senza utilizzare altri materiali come la cera o il collante, diversamente da tutti gli altri metodi produttivi utilizzati fino ad oggi. Basta fare una semplice ricerca su Google per scoprire che tutte le tecnologie utilizzate devono ricorrere a calchi e stampi, rallentando la produzione.
Diversamente dalla produzione di uno stampo che impiega vari passaggi produttivi e lunghe settimane di lavoro, con la stampante 3D4BRASS si velocizza la produzione perchè si possono stampare più preserie di diverse geometrie e dimensioni in un unico ciclo di stampa che richiede poche ore. I componenti così ottenuti sono funzionali e già pronti per essere utilizzati e venduti.
“Quando ho ricevuto la richiesta di Rubinetterie Bresciane Bonomi di verificare la fattibilità di leghe di ottone in stampa 3D PBF, ero al corrente del fatto che già in molti avessero provato a svilupparla senza successo. E’ stata una sfida importante, ma ero determinato a portarla fino in fondo, forte dell’esperienza maturata in questi anni di sviluppo di stampanti 3D industriali specialistiche – afferma Ivano Corsini -. 3D4BRASS è stata realizzata seguendo CorSystem, il metodo produttivo che rende il processo di stampa 3D profittevole per una produzione meccanica, metodo su cui ho anche scritto un libro. Uno dei fattori determinanti per rendere un investimento in additive profittevole fin dal primo giorno è infatti quello di utilizzare solamente macchine specializzate nel processo di famiglie di materiali specifici, ecco perchè 3D4BRASS è una stampante 3D industriale specializzata in ogni sua parte nella produzione di leghe di ottone, e abbiamo escluso volutamente tutte le altre leghe metalliche”.
(ITALPRESS/TraMe&Tech).

Covid, simulazioni 3D per ambienti più salubri

Con la pandemia di Coronavirus, è emersa la necessità di riesaminare le infrastrutture della vita di tutti i giorni. Carrozze ferroviarie, cabine degli aerei, auto e interni dovranno essere riprogettati per ridurre al minimo il rischio di trasmissione tra i passeggeri. Non solo, negozi, scuole e uffici dovranno cambiare la loro disposizione per consentire l’allontanamento sociale. Gli ospedali dovranno garantire che il loro personale abbia accesso ad adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) e sistemi di ventilazione in grado di rimuovere efficacemente il virus senza mettere in pericolo i pazienti vulnerabili.
A questo proposito, la simulazione di Dassault Systèmes consente l’analisi dei rischi di contaminazione e aiuta a progettare misure palliative. La visualizzazione della propagazione di goccioline o aerosol potenzialmente contaminati attraverso gli ambienti offre informazioni per i progettisti per agire e fornisce anche immagini e video chiari e di facile comprensione da utilizzare per rassicurare i potenziali investitori e i clienti.
Bisogna considerare, innanzitutto che le goccioline emesse quando parliamo o respiriamo possono essere il vettore primario di trasmissione della SARS-CoV-2.
Quando si tiene conto del controllo della malattia nella progettazione, la chiave è comprendere il trasporto di queste gocce contaminate. La simulazione può modellare il flusso d’aria attraverso ambienti come interni, cabine di aerei ed edifici, e prevedere quanto lontano possono portare le goccioline. Queste informazioni possono poi essere utilizzate per progettare efficienti scudi e dispositivi di protezione individuale (DPI), o per valutare la disposizione di uno spazio abitativo/lavorativo per garantire una distanza sufficiente. L’analisi può anche essere sfruttata per ottimizzare la ventilazione e i sistemi di filtrazione per rimuovere le particelle virali dall’aria, o almeno evitare che contaminino le aree pulite.
Soluzioni SIMULIA CFD/Fluid, alimentate da tecnologie chiave come PowerFLOW e XFlow, possono modellare accuratamente un flusso d’aria turbolento, il movimento delle particelle e l’inseguimento, così come la deposizione di superficie in ambienti complessi.
Grazie alle capacità di simulazione termica e acustica, le soluzioni SIMULIA CFD/Fluid consentono la previsione della propagazione delle goccioline in combinazione con il riscaldamento convenzionale, la ventilazione, e indicatori di prestazione chiave (KPI) del condizionamento dell’aria (HVAC), come il rumore e il riscaldamento/raffreddamento per garantire la sicurezza mantenendo l’efficacia e il comfort.
“La piattaforma aziendale Dassault Systèmes 3DEXPERIENCE permette una facile condivisione dei dati – spiega l’azienda -. Una tale piattaforma è particolarmente utile per garantire la continuità del business in condizioni in cui i viaggi di lavoro sono impossibili e molti dipendenti lavorano da casa. La capacità di cloud computing 3DEXPERIENCE completa tutto questo, dando agli utenti l’accesso a prestazioni elevate di calcolo a cui non possono accedere altrimenti a casa”.
(ITALPRESS/TraMe&Tech).