ROMA (ITALPRESS) – Italo lancia il “Rifugio Virtuale per Animali”. Grazie alla collaborazione con Empethy (piattaforma digitale per adozioni), la società introduce uno strumento innovativo per promuovere le adozioni di cani e gatti abbandonati durante il periodo estivo.
Il Rifugio Virtuale di Italo, infatti, rappresenta una vera e propria vetrina allestita da Empethy per permettere all’azienda di promuovere l’adozione di oltre 150 animali ospitati in canili e rifugi aderenti all’iniziativa.
In questo modo Italo diventa a tutti gli effetti promotore attivo delle adozioni di cani e gatti, misurando, inoltre, il proprio impatto sociale grazie al tracciamento del numero di adozioni veicolate attraverso il proprio rifugio.
Questa è solo l’ultima delle numerose iniziative pet-friendly che Italo ha messo in atto negli ultimi due anni insieme a Empethy. A partire da ottobre 2022, Italo è la prima azienda di trasporto che ha deciso di mettere a disposizione ogni settimana biglietti gratuiti di andata e ritorno ai volontari iscritti ad Empethy che hanno necessità di trasportare animali presso le nuove famiglie adottanti. A novembre 2023, poi, la società ha organizzato il primo Pet Day aziendale, un’iniziativa che ha permesso ai dipendenti di portare il proprio cane in ufficio e trascorrere una giornata di gioco e formazione grazie all’aiuto di Empethy e della Fondazione di Educatori Cinofili Cave Canem. Infine, il 14 giugno scorso, Italo e Empethy hanno dato vita ad un’attività di Team Building presso il canile di Valle Grande a Roma, permettendo ai propri dipendenti di interagire con gli animali ospiti della struttura e partecipare ad attività formative. Occasioni che non solo hanno favorito la coesione dei team, ma hanno anche contribuito ad aumentare la consapevolezza sul tema del randagismo e dell’adozione responsabile, che hanno riscosso consensi tra i dipendenti.
“Portiamo avanti da anni iniziative volte a migliorare il benessere dei nostri amici a 4 zampe. Nell’ultimo biennio, grazie alla collaborazione con Empethy ed alla strategia comune, siamo riusciti ad ampliare il nostro raggio d’azione. I dipendenti hanno apprezzato il nostro impegno e continueremo a sposare simili iniziative, coinvolgendo il nostro team ed i nostri stakeholders” commenta Gabriele Cerratti, Direttore HR & Organization di Italo.
“Italo è un perfetto esempio di Corporate Pet Responsibility e di azienda che ha deciso di adottare una chiara direzione volta a supportare il benessere degli animali e dei loro proprietari attraverso iniziative innovative e ad alto impatto sociale. Rappresenta una delle prime realtà ad aver sostenuto i nostri progetti e siamo felici di proseguire insieme in questo viaggio. Vogliamo contrastare in ogni forma il randagismo e promuovere le adozioni consapevoli” dichiara Lorenza Silvestri, Co-founder & CMO di Empethy.
-foto ufficio stampa Italo –
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Italo lancia il rifugio virtuale per animali e volontariato nei canili
Ortodonzia, Intelligenza Artificiale e tecnologie sempre più centrali
ROMA (ITALPRESS) – Ricerca, diagnosi, gestione delle terapie, personalizzazione della cura e supporto alle decisioni cliniche grazie a dati predittivi. L’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie digitali intervengono in maniera sempre più decisiva in ambito medico supportando il lavoro del medico e migliorando esponenzialmente la qualità delle cure che diventano così sempre più ritagliate sulla persona, nell’ottica di quella medicina di precisione di cui si parla tanto come sviluppo irrinunciabile in tutte le specialità mediche. Basti pensare che ad oggi le applicazioni di intelligenza artificiale e machine learning approvate dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti sono più di 800 e continuano ad aumentare.
Ad innovarsi, sempre di più sull’onda di questo importante cambiamento dell’approccio medico, è anche il settore dell’ortodonzia, che grazie all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie digitali già oggi consente una piena corrispondenza fra le aspettative iniziali del paziente e il risultato finale dell’intervento ortodontico: l’azione del medico, grazie ai più recenti strumenti digitali, raggiunge livelli di precisione impensabili fino a pochi anni fa e le aspettative del paziente si costruiscono insieme allo specialista, passo passo, basandosi sulla dettagliata previsione dell’attività che i nuovi strumenti tecnologici consentono e sulla condivisione degli obiettivi.
Scanner intraorali, facciali e da laboratorio per l’analisi di superficie, radiografie con ricostruzione 3D, videocamera ottica con sensori per rilevare i dettagli della dinamica del movimento, software di elaborazione di dati bidimensionali e tridimensionali, stampanti in 3D: sono questi gli strumenti dell’ortodontista 4.0 che basa il suo lavoro sulla rilevazione ed elaborazione di dati di ciascun paziente relativi alla situazione attuale da curare ma anche a quella che si otterrà con l’intervento, simulata a computer. I pazienti vedono la simulazione di quello che avverrà, con immagini previsionali calcolate sulle particolari caratteristiche di ciascuno. In questo modo la cura di una malocclusione è affrontata con maggior serenità dal paziente ed evita disarmonie funzionali ed estetiche.
L’AI è in grado di sostituire alcune prestazioni, abitualmente eseguite dal medico, con significativo risparmio di tempo pur mantenendo standard di qualità elevati; un esempio è la teleradiografia, esame diagnostico indispensabile per la diagnosi ortodontica, che si effettua attraverso la ricerca di punti, il disegno di linee e la misurazione di angoli sulla radiografia del cranio, dalla quale derivano elementi basilari per la diagnosi: il disegno si può ottenere con un semplice click sul mouse.
La possibilità di eseguire la stadiazione della crescita nel bambino attraverso l’analisi delle vertebre cervicali o di determinare lo stato di avanzamento del processo di maturazione della sutura mediana del palato per definirne le modalità di espansione sono altri esempi in cui l’AI può sostituire il professionista.
I progetti di modifica e/o di ricostruzione o trasformazione dei denti mancanti può essere predefinita con tecniche di disegno digitale utilizzando software in grado di replicare forme e dimensioni con precisione molto elevata. Per la ricostruzione di un dente ad esempio, un software riproduce l’elemento da ricostruire, prendendo come modello il dente gemello per definire la corona. Grazie a una fresatrice, da un cubetto di ceramica si ottiene esattamente il dente perduto e da ricostruire, con le precise caratteristiche individuali del singolo paziente.
Il trasferimento dei movimenti individuali utilizzando software che replicano le caratteristiche di intensità, direzione e tempo degli spostamenti mandibolari permette di ottenere il prodotto già in laboratorio riducendo i tempi dell’intervento.
“Tecnologia e intelligenza artificiale ci offrono oggi possibilità impensabili fino a soltanto quattro o cinque anni fa – commenta Valerio Maccagnola, presidente di FACExp, associazione senza scopo di lucro che riunisce medici ortodontisti su tutto il territorio nazionale – ma per quanto potenti, restano strumenti nelle mani del medico: per essere utilizzati al meglio hanno bisogno di essere sempre accompagnati dalla cura nella comunicazione con il paziente, fondamentale per comprendere a fondo il suo bisogno di salute e di benessere. Con l’utilizzo di sistemi digitali, di programmazione virtuale, di gestione e controllo dell’intelligenza artificiale si sta prospettando la necessità della collaborazione con nuove figure professionali che un tempo non erano presenti in uno studio di ortodonzia, a cominciare dal tecnico informatico”.
La dotazione tecnologico-digitale per la valutazione dell’assetto ortodontico consente di archiviare i dati relativi all’evoluzione di ogni singolo paziente e trasforma in routine analisi che prima richiedevano ricerche specifiche. Il digitale consente di simulare la situazione che si vuole realizzare, pre-visualizzare il risultato, costruire apparecchi individualizzati.
Infine, facilita la comunicazione con il laboratorio che deve realizzare il materiale per gli interventi e il consulto fra colleghi. “Se pensiamo che questo rappresenti il futuro, il futuro è già oggi” conclude Maccagnola.
– foto ufficio stampa Master Communication –
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Enea e Asi, biotecnologie avanzate per il supporto alla vita sulla Luna
ROMA (ITALPRESS) – Sistemi innovativi basati sull’azione di batteri e insetti per trasformare i rifiuti prodotti dagli astronauti in fertilizzanti per coltivare microverdure utili come cibo fresco nelle missioni spaziali di lunga durata. E’ quanto ha realizzato l’ENEA nell’ambito del progetto ReBUS, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), al quale partecipano anche Cnr, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Thales Alenia Space Italia, Kayser Italia, Telespazio e le Università degli Studi di Tor Vergata, Pavia e Federico II di Napoli, quest’ultima nel ruolo di capofila. Si tratta di veri e propri tecno-ecosistemi spaziali in grado di assicurare il riciclo ottimale di risorse, consentendone una gestione sempre più autonoma rispetto agli approvvigionamenti dalla terra. Questo obiettivo richiede l’applicazione di soluzioni sicure ed efficienti per una bioeconomia circolare spaziale che preveda la produzione di vegetali, fertilizzati utilizzando risorse in situ ottenute attraverso il riciclo dei rifiuti organici. La finalità è quella di garantire la produzione costante di cibo fresco per gli astronauti e allo stesso tempo ridurre i rifiuti e i costi del loro smaltimento.
“La nuova corsa all’esplorazione dello spazio, intrapresa dalle principali agenzie spaziali internazionali e da società private, si sviluppa attraverso il programma ARTEMIS coordinato dalla NASA, che prevede la realizzazione di basi sulla luna, il cui rifornimento non potrà essere assicurato costantemente da terra come sulla Stazione Spaziale Internazionale – spiega Angiola Desiderio del Laboratorio Biotecnologie ENEA -. In questo contesto i rifiuti diventano una risorsa fondamentale da recuperare e riciclare, attraverso la realizzazione di sistemi biorigenerativi di supporto alla vita nello spazio, i cosiddetti BLSS (Bioregenerative Life Support Systems)”.
Oltre all’interazione tra uomo e piante, nei sistemi biorigenerativi è necessario introdurre anche organismi degradatori, in modo da creare un circolo virtuoso in cui ogni componente biologica utilizza come risorsa i prodotti di scarto del metabolismo delle altre.
Basandosi su dati NASA relativi agli scarti prodotti durante le missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale, ENEA ha realizzato delle miscele composte da residui alimentari, salviette di cellulosa, parti non edibili della produzione di verdure (come radici, foglie e fusti) e anche urina umana,e le ha sottoposte a processi di bioconversione tramite due categorie di organismi degradatori: batteri che lavorano in condizioni anaerobiche e larve della mosca soldato (Hermetia illucens), una specie di dittero impiegata anche in impianti di compostaggio terrestri.
Dopo aver caratterizzato specifici consorzi batterici in grado di digerire l’organico e ridurlo in molecole utilizzabili dalle piante come nutrimento, ENEA ha analizzato i prodotti di digestione e li ha testati in esperimenti di coltivazione di microverdure, dimostrandone la potenzialità di impiego come fertilizzante. La stessa miscela di scarti è stata poi usata per mettere a punto metodi di degradazione con larve della mosca soldato, una specie particolarmente adatta alle applicazioni spaziali grazie alla limitata tendenza al volo, all’efficienza e alla rapidità nel processo di bioconversione e alla capacità di degradare matrici eterogenee e complesse.
I ricercatori dell’ENEA hanno studiato la degradazione in termini di efficienza di processo e di effetti sul ciclo vitale dell’insetto, permettendo di individuare condizioni ottimali di trasformazione degli scarti e di efficacia sulla crescita delle piante.
“La finalità delle nostre ricerche è di mettere a punto sistemi sostenibili, completi e funzionali per la rigenerazione delle risorse alimentari in ambito spaziale”, spiega Angiola Desiderio. “Ma il principio di sostenibilità – conclude – è di sicuro interesse anche per le ricadute sulla terra dove l’ottimizzazione nell’uso delle risorse sta diventando un problema che richiede soluzioni adeguate, secondo criteri di bioeconomia circolare. Mi riferisco, in particolare, a luoghi dove la produzione vegetale è limitata da suoli poveri di componenti fertilizzanti, come zone desertiche calde o fredde, o dove le condizioni ambientali (temperature estreme, contaminazioni ambientali, contesti bellici) costringono a coltivare in ambienti artificiali in cui riciclare efficacemente le risorse disponibili”.
– foto ufficio stampa Enea –
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Napoli, presentato Upside competizione gaming per tecnologie emergenti
NAPOLI (ITALPRESS) – Oggi, alla Mostra D’Oltremare di Napoli, è stato presentato Upside, l’evento di rilevanza istituzionale che proietta il gaming nel mondo delle tecnologie emergenti. Per la creazione dell’evento e per la ricerca universitaria che ne consegue è stato fondamentale l’impiego delle nuove tecnologie emergenti: infrastruttura 5G realizzata ad hoc per l’evento, per garantire la connettività ultraveloce con una latenza minima, insieme a Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale e Cybersecurity. Il progetto è realizzato nell’ambito dell’avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con un partenariato costituito da: Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, ente capofila del progetto, Mkers Spa, Politecnico di Bari, Windtre Business e il Centro di Competenza Meditech.
Michele Ruta, Professore ordinario in “Sistemi di elaborazione delle informazioni” e delegato del Rettore per la transizione digitale presso il Politecnico di Bari, aggiunge “Il Mimit, nelle persone della Dottoressa Proto, Direttrice Generale della divisione progetti PNRR e della Dottoressa Serroni, Dirigente della divisione a cui afferisce il progetto Upside, ha sostenuto un progetto all’avanguardia, mirato a promuovere l’adozione delle nuove tecnologie per lo sviluppo e l’intrattenimento digitale. Upside dimostra come le tecnologie emergenti possano potenziare il coinvolgimento del pubblico, segnando un traguardo significativo nell’ambito della promozione istituzionale dell’innovazione tecnologica”.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Upside
IA, Luciano Floridi guiderà la commissione tecnica della Camera
ROMA (ITALPRESS) – Sarà presieduta dal professor Luciano Floridi, docente a Yale tra i massimi esperti di impatto etico delle nuove tecnologie, la commissione incaricata di selezionare i progetti vincitori per l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale generativa ai lavori parlamentari. Faranno parte della commissione, inoltre: Tiziana Catarci, professoressa ordinaria di sistemi di elaborazione delle informazioni all’Università “La Sapienza” di Roma; Stefania Costantini, professoressa ordinaria di Computer science all’Università dell’Aquila; Andrea Renda, docente di Digital policy al Centro europeo di ricerca di Firenze; Fabio Roli, professore ordinario di informatica all’Università di Genova; Paola Vicard, professoressa ordinaria di statistica presso l’Università di Roma Tre.
“L’IA potrà essere un’opportunità solo se posta al servizio dell’uomo e al servizio delle democrazie – spiega il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana -. In questo senso la nomina del professor Floridi, e quella degli altri componenti della Commissione, che ringrazio, esprime un’idea di sviluppo basata sulla persona. Riflessione che sarà al centro di importanti appuntamenti, tra cui il G7 dei Parlamenti, dal 5 al 7 settembre a Verona”.
“Dopo aver raccolto le progettualità e aver registrato l’adesione di diversi e prestigiosi atenei italiani, siamo entrati adesso nella fase operativa di valutazione – spiega la Vicepresidente della Camera Anna Ascani, che presiede il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione -. Abbiamo chiesto la collaborazione di una commissione composta da personalità autorevoli e altamente competenti, con un’attenzione particolare a garantire la parità di genere, che riteniamo un principio fondamentale. Una scelta precisa: siamo convinti che per sfruttare al meglio l’IA generativa, limitando i rischi e tutelando i diritti dei cittadini, dobbiamo governarla. E per questo abbiamo bisogno delle menti migliori, dei professionisti più qualificati. Affrontiamo questa sfida con responsabilità, per fare di questi strumenti un’opportunità, stando sempre attenti alle persone”.
La selezione delle proposte – una trentina nel complesso, arrivate a seguito all’apertura di una specifica manifestazione di interesse nei mesi scorsi – e la premiazione dei progetti vincitori saranno realizzati entro il mese di luglio.
Il punteggio attribuito a ogni proposta sarà composto da una parte tecnica, della quale si occuperà la commissione tecnico-scientifica nominata sulla base di principi definiti nella manifestazione di interesse, e da una parte qualitativa, espressa dal Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione.
– foto: Agenzia Fotogramma –
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Anas, parte dal Lazio il progetto digital per le attività sul territorio
ROMA (ITALPRESS) – Prende il via il nuovo progetto digital di Anas per approfondire e conoscere più da vicino le attività quotidiane svolte da ingegneri, geometri, operai e cantonieri lungo le strade di competenza. Si tratta di un viaggio sulla rete stradale e autostradale di competenza, per testimoniare l’impegno che quotidianamente il personale Anas mette nella gestione e nella manutenzione delle strade, i progetti di completamento e potenziamento dei grandi itinerari, per un’Italia sempre più connessa. Un racconto a puntate che nei prossimi mesi toccherà tutte le strutture territoriali di Anas, attraverso le interviste ai tecnici e responsabili dei cantieri e le immagini suggestive del territorio, delle nuove opere in costruzione e dei lavori di manutenzione in corso. “Anas lavora ogni giorno sulla sua rete stradale a autostradale di oltre 32mila chilometri, per garantire viabilità e sicurezza in tutto il Paese – ha dichiarato l’Amministratore delegato Aldo Isi – la nostra attenzione alle infrastrutture del territorio è strategica e si fonda sull’impegno quotidiano e le competenze dei nostri 7.600 uomini e donne, i cantonieri in primis. Ogni realtà regionale e provinciale attraversata dalle nostre arterie deve avere la massima attenzione”.
La prima puntata, presente da oggi, mercoledì 26 giugno, sulla piattaforma digital e social della società, è stata girata nella regione Lazio dove è attivo l’impegno per implementare i collegamenti arricchendo continuamente la propria rete.
Nella regione Lazio, Anas gestisce e monitora una rete stradale strategica: oltre 1.200 chilometri di strade e autostrade che raggiungono tutte le aree della regione, dalla costa alle zone interne, e assicurano i collegamenti con Roma e con i grandi itinerari.
In questa prima puntata interverranno gli ingegneri Marco Moladori (Responsabile Struttura Territoriale Lazio), Paolo Nardocci (Responsabile Nuove Opere), Alessandro Malizia (Responsabile Struttura Giubileo 2025) e i Direttori Lavori di alcune delle principali opere nella regione, che andranno ad illustrare i seguenti temi: il presidio costante del personale Anas su tutta la rete in gestione, a partire dal Grande Raccordo Anulare e dall’autostrada Roma-Fiumicino, per garantire una viabilità sicura e il pronto intervento in caso di emergenza; gli investimenti crescenti nella manutenzione, con l’obiettivo di migliorare gli standard di sicurezza e il comfort di guida; i lavori per il potenziamento delle principali direttrici, con focus dedicati alla statale 4 “Salaria” e al completamento della Trasversale Orte Civitavecchia; i progetti speciali, come i lavori di Anas per il Giubileo 2025.
– foto ufficio stampa Anas –
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Tecnologia avanzata e IA al servizio di molini sempre più competitivi
ROMA (ITALPRESS) – Sono stati scelti quest’anno i molini di Noicattaro e Rutigliano della F. Divella S.p.A. per l’annuale visita tecnica promossa e organizzata dall’Associazione Nazionale Tecnici Industria Molitoria (ANTIM). Un appuntamento ritenuto, come ogni anno, occasione importante per riunire i produttori di tutt’Italia e fare un focus su diverse tematiche legate alle metodologie di produzione delle più importanti realtà molitorie nazionali. L’iniziativa è stata preceduta, nella stessa giornata, da un workshop, a Bari, dedicato ad un argomento di estrema attualità: come le molteplici applicazioni dell’intelligenza artificiale possono migliorare la produttività dei molini, argomento cardine del seminario introdotto dal presidente di Antim Lorenzo Cavalli. Tra le tematiche affrontate anche: l’ottimizzazione della disinfestazione nella filiera dei cereali con tecnologia “Newpharm” e il controllo delle qualità dell’aria nell’industria molitoria in un mondo interconnesso. Al termine dei lavori la giornata è proseguita con le visite tecniche ai molini di Noicattaro e Rutigliano della F. Divella S.p.A.
A fare gli onori di casa: Francesco Divella, supervisore del Molino di Rutigliano, e Vincenzo Divella, supervisore del Molino di Noicattaro entrambi parte attiva della quarta generazione Divella.
Qualche dato storico su entrambe le strutture. Il molino a grano duro di Noicattaro sorge su un sito risalente alla seconda metà dell’800, conserva ancora i muri portanti di tufo arenario con pavimentazione in legno sorretto da putrelle in acciaio. Oggi l’impianto macina 560 ton/24h di grano duro, per un totale di 1.300.000 quintali di grano macinato ogni anno e macina 560 ton/24h di grano duro, per un totale di 1.300.000 quintali di grano macinato ogni anno. L’impianto ha uno stoccaggio di grano annesso di circa 12000 tonnellate. Nello stabilimento di Rutigliano, invece, ha sede il molino di grano duro da 550 ton/24h e molino a grano tenero da 360 ton/24h, progettati e costruiti nella prima metà degli anni ’90 e strutturati in modo completamente indipendenti e principalmente al servizio dei pastifici di pasta secca e fresca(duro) e biscottificio (tenero) tramite linee pneumatiche. Hanno uno stoccaggio silos grano di 85.000 tonnellate. Entrambi possiedono anche un vasto magazzino prodotti finiti e 11 linee di confezionamento, 4 per i formati da 1 kg e da 5 kg, 4 per i sacchi di semole e farine da 25 kg, 2 per le semole rimacinate da 25 kg e 1 per i cruscami in sacchi da 40 kg.
“Siamo onorati di aver ospitato nella nostra azienda i più noti capi mugnai nazionali in occasione dell’annuale visita tecnica organizzata dall’Antim – spiega Vincenzo Divella jr -. E’ stata un’importante occasione per confrontarci e capire insieme quanto la tecnologia più avanzata e quindi anche l’intelligenza artificiale sia in grado di migliorare la produttività. Si tratta di un passaggio obbligato che punta all’innovazione senza dimenticare la storicità dei nostri impianti”.
– foto ufficio stampa Divella –
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Gaming e tecnologie emergenti, a Napoli arriva “Upside”
NAPOLI (ITALPRESS) – Il 28 e 29 giugno, Napoli diventa il palcoscenico di una sfida tecnologica innovativa nel mondo del gaming: Upside, la prima competizione gaming orientata verso le tecnologie emergenti. L’evento si terrà presso la sede della Mostra d’Oltremare. Il progetto è realizzato nell’ambito dell’avviso pubblico per la selezione di proposte progettuali da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con un partenariato costituito da Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, ente capofila del progetto, Mkers Spa, Politecnico di Bari, WINDTRE e il Centro di Competenza Meditech. Durante i due giorni dell’evento, Upside offrirà una panoramica completa sulle tecnologie emergenti. Al centro di Upside c’è la connessione 5G, elemento chiave del progresso tecnologico su cui il MIMIT sta investendo. Le altre tecnologie che accompagnano il 5G all’evento sono la Realtà Virtuale, l’Intelligenza Artificiale e la Cybersecurity. Upside si concentra su una competizione tra squadre, dove abilità, strategia e innovazione tecnologica si fonderanno per offrire un’esperienza di gaming all’avanguardia. Inoltre, saranno organizzati convegni istituzionali che approfondiranno i trend delle nuove tecnologie, favorendo il dialogo tra esperti del settore e istituzioni. Mkers Spa, leader nel settore degli esports e gaming in Italia, svilupperà contenuti innovativi, offrendo un’esperienza di gioco immersiva che coinvolgerà attivamente la community e la Generazione Z, integrando le tecnologie più avanzate. WINDTRE Business partner tecnologico dell’evento, mette a disposizione una rete 5G indoor sviluppata e realizzata ad hoc per l’evento, per garantire la connettività ultraveloce con una latenza minima Questa infrastruttura è fondamentale per assicurare un gameplay fluido e ininterrotto. Fornirà inoltre SIM voce e dati per i device dei videogiocatori. L’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli si occuperà della ricerca e dell’analisi dei dati raccolti attraverso l’applicazione Upside e le infrastrutture 5G sviluppate appositamente per l’evento. L’Università elaborerà report e statistiche, contribuendo alla comprensione dell’impatto delle nuove tecnologie nel mondo del gaming. Infine durante tutto l’evento verrà effettuato un monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico per valutare la eco-sostenibilità di questi eventi. Il Politecnico di Bari studierà l’applicazione di tecnologie di Intelligenza Artificiale, IoT e Blockchain per mettere a punto strategie di gioco più evolute e nuove tipologie di interazione tra i players in gara e gli spettatori degli eventi di gaming, al fine di incrementare il coinvolgimento complessivo del pubblico. Infine, il Centro di Competenza Meditech offrirà il suo supporto attraverso una profonda conoscenza delle tecnologie coinvolte. Dopo essersi iscritti su progettouspide.it, i partecipanti dovranno scaricare un’app “Upside” sviluppata da Bitdrome, disponibile sia su App Store sia su Google Play, pensata per facilitare il processo e migliorare l’user experience utente prima dell’inizio ufficiale. Alla Mostra D’Oltremare, i team in gara affronteranno una prima fase di accredito, durante la quale riceveranno un kit da gara. Dopo essersi cambiati, si recheranno al tech desk, dove verrà verificato il download dell’app e la connessione alla rete 5G. Successivamente, i partecipanti si sposteranno nella brief area, dove verranno spiegate le regole della competizione e selezioneranno le sfide da affrontare. Nella dark zone inizieranno a percepire l’adrenalina della sfida, e con l’apertura della porta avrà inizio la competizione. I team avranno a disposizione cinque sessioni di gioco e potranno scegliere tra nove titoli, tra cui Fortnite, Clash Royale e Among Us VR. (ITALPRESS).
foto ufficio stampa Upside









