ROMA (ITALPRESS) – Proseguono senza sosta le operazioni dei Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale, d’intesa con la Procura, finalizzate al contrasto del traffico di droga tra i giovani nel centro della Capitale. Dopo l’arresto di un 24enne gambiano trovato in possesso di 19 pasticche di ecstasy “Blue Punisher”, un altro importante intervento dei militari ha portato all’arresto di un ragazzo e una ragazza, 23enni, romani, trovati in possesso di droghe sintetiche e gravemente indiziati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività nasce qualche sera fa, quando una pattuglia di Carabinieri nota la ragazza che aveva da poco acquistato alcune dosi di stupefacenti dal ragazzo che si trovava a bordo di un’utilitaria in via Antonio Pacinotti. Una volta perquisita, la donna è stata trovata in possesso di diverse droghe sintetiche, tra cui ketamina, Mdma e francobolli di Lsd. I Carabinieri hanno poi perquisito le abitazioni di entrambi, dove sono stati rinvenuti ulteriori quantitativi di sostanze stupefacenti. Nella casa della donna, i militari hanno sequestrato 62 grammi di hashish, coltelli e taglierini per suddividere le sostanze e 525 euro ritenuti provento dell’attività illecita. Nell’abitazione dell’uomo, sono stati invece trovati 42,6 grammi di ketamina, 46 pasticche di ecstasy “Blu Shadows” (molto simile alla blu punisher), 43 grammi di Mdma, 33 francobolli di Lsd e 310 euro in contanti, insieme a materiali per la pesatura e il confezionamento delle dosi.
Nel corso delle verifiche, i Carabinieri hanno raccolto gravi elementi indiziari in ordine al fatto che i due comunicavano con gli acquirenti tramite la piattaforma di messaggistica Telegram.
I due sono stato arrestati. Il gip ha convalidato l’arresto e disposto per loro l’obbligo di presentarsi in caserma.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).
Francobolli di Lsd e pasticche Blu ecstasy, arrestati a Roma due giovani
Fiaip Roma “Nella capitale volano canoni di affitto, più 3%”
ROMA (ITALPRESS) – A Roma cala il numero delle compravendite, volano i canoni di affitto e con il Giubileo alle porte, sono in aumento gli immobili destinati a case vacanza e B&B. E’ quanto emerge dal Report dell’Osservatorio Urbano della Fiaip di Roma presentato nel corso di un evento in Senato. Nel rapporto si legge che quello della Capitale è un mercato immobiliare residenziale dai due volti, ma sempre dinamico e attrattivo, I numeri indicano in 30.000 mila le compravendite registrate del 2023, il 70% delle quali hanno interessato la Città Metropolitana. Tra i fattori della forte contrazione (-12%), l’instabilità del quadro internazionale, ma soprattutto i mutui ancora alti nonostante i due tagli dei tassi di interesse della Bce. Netta la preferenza sugli immobili con taglio tra i 50/80 mq, possibilmente nelle immediate vicinanze delle linee metro A-B-C (+2,5% delle quotazioni nel 1° semestre. 2024), fattore qualificante per una Capitale alle prese cronicamente con una mobilità molto critica.
Il centro storico di Roma, sempre più al centro dei flussi turistici, ha beneficiato di significativi investimenti riuscendo a mantenere un numero di transazioni stabile rispetto all’anno precedente, a fronte di un aumento medio delle quotazioni del +2,5% nel 1° semestre. 2024. Le aree più periferiche invece hanno mostrato tendenze peculiari quadrante per quadrante, con un trend generale di flessione delle transazioni (tra 0,5% e 2%). Capitolo a parte è quello delle locazioni. Nel 1° semestre 2024 si nota una contrazione della registrazione di contratti (-2,7%), una frenata dovuta a una riduzione dell’offerta di alloggi sul mercato residenziale che ha spinto in alto del +3% i canoni di affitto. Dati che si riflettono con una difficoltà di accesso alla casa per famiglie meno abbienti e giovani, in particolare per gli studenti fuori sede, ormai costretti a cercare alloggi in zone sempre più periferiche o a condividere gli immobili locati con un numero sempre maggiore di studenti. Se i trend 2024 saranno confermati, le stime previsionali indicano ancora un leggero calo dal punto di vista del numero delle compravendite, a fronte di un leggero aumento delle quotazioni e uno più consistente dei canoni di locazione.
“Il mercato immobiliare di Roma riflette le sfide di una città in evoluzione. Mentre il centro storico beneficia di investimenti nel lusso e nel turismo, le periferie registrano una flessione delle transazioni, rendendo difficile l’accesso alla casa per famiglie e giovanì ha detto Silvia Dri, Presidente di Fiaip Roma ‘La rigenerazione urbana e nuove forme abitative come il coliving sono fondamentali per diversificare l’offerta e attrarre investimenti. In vista del Giubileo 2025, la tavola rotonda ha offerto un’opportunità per discutere le nuove normative e promuovere un accesso equo alla casa”. Scendendo più nel dettaglio territoriale, il Centro storico ha registrato transazioni in aumento del 2,5% e una crescita delle quotazioni della stessa percentuale. Nello specifico, nelle zone di Testaccio e Trastevere le quotazioni medie sono state tra i 4.000 e i 5.400 euro/mq; i canoni di locazione sono saliti del 3%, con canone medio per un bilocale tra i 950 e 1.200 euro/mese. Nella zona di San Saba transazioni stabili, con +2,9% delle quotazioni; locazioni in salita del 3% e canone medio per un bilocale tra 900 e 1.400 euro/mese. Nella zona del Tridente, transazioni stabili, +3% le quotazioni, con medie tra i 6.400 a 8.700 euro/mq; +3% anche per le locazioni e canone medio per un bilocale tra i 1.200 e i 1.700 euro mensili. In zona Corso Vittorio, transazioni stabili e quotazioni in crescita del 3%, da 6.100 a 8.400 euro/mq; salgono anche qui del 3% le locazioni con canoni medi per bilocale tra 1.100 e 1.600 euro mensili.
A Monti numero di transazioni stabile e +2,9% le quotazioni; quanto alle locazioni +2% e canoni medi per bilocale tra 1.050 e 1.500 euro al mese.
Uscendo dal centro storico, a Roma Nord, la zona Salario/Trieste è stata ancora molto ricercata, sia per uso turistico che per la vicinanza alla Luiss: qui le transazioni sono state in crescita del 2,5%, a fronte di quotazioni in aumento del 3% (da 4.300 a 5.300 euro/mq); per le locazioni con canoni medi per bilocale tra 1.050 e 1.400 euro mensili. Le zone limitrofe, tra cui Montesacro/Talenti hanno subito una flessione dell’1,5% le transazioni, con quotazioni giù del 2,5% da 2.400 a 3.800 euro/mq; per le locazioni con canoni medi per bilocale tra 950 e 1.300 euro/mese. Per il quadrante Est, al Tiburtino/Portonaccio/Casal Bertone transazioni stabili e quotazioni tra 2.400 e 3.000 euro/mq, locazioni in crescita dell’1,5%. Al Prenestino/Centocelle, stabili le transazioni e quotazioni tra 2.000 e 2.300 euro al mq, scese del -1,5%; le locazioni sono state costanti. All’Appio Claudio/Cinecittà transazioni stabili tra 2.600 e 3.200 euro/mq e locazioni per bilocali tra 850 e 1.100 euro al mese. Spostando il focus verso Sud, all’Eur/Laurentina la mancanza di offerta di immobili sul mercato ha indotto una diminuzione del 5% delle transazioni, anche se le quotazioni sono rimaste stabili; conseguente l’aumento dei canoni di locazione del +2,5%, compresi per un bilocale tra i 950 e i 1.200 euro al mese. Nel quadrante Ovest, la zona dei Colli Portuensi rimane sempre molto richiesta per la sua posizione nevralgica e quindi transazioni in aumento del +3%, sebbene i prezzi si siano stabilizzati tra i 2.300 e 3.000 euro/mq e affitti medi per bilocale tra 950 e 1.250 euro mensili. Le zone periferiche della Portuense, infine, hanno subito una flessione dello 0,5% delle quotazioni (tra 1.540 e 2.300 euro/mq), con canoni medi per bilocale tra i 900 e 1.150 euro mensili.
Altro elemento che sta modificando il mercato immobiliare romano è la trasformazione degli immobili residenziali in Case Vacanza e B&B. Secondo una stima dell’Osservatorio Fiaip, nell’ultimo anno circa il 12%-15% delle compravendite hanno avuto come finalità il cambio di destinazione ad uso turistico. Con l’apertura del Giubileo 2025 ormai alle porte, il fenomeno delle locazioni brevi prosegue dunque la sua espansione, non solo nel centro storico, ma va allargandosi sempre di più anche intorno all’anello ferroviario. Nella Capitale, infatti, le presenze attese tra pellegrini e visitatori saranno tra i 30 e i 35 milioni di persone da tutto il mondo, cifra che supererà i 100 milioni di presenze complessive nell’anno. Numeri senza precedenti di visitatori di cui beneficerà certamente il Pil di Roma e Provincia, considerando l’indotto, che saranno accolti solo per 400 mila unità al giorno dalla ricettività alberghiera e per tutti gli altri servirà il prezioso apporto di quella residenziale. Ad oggi Roma, secondo il Ministero del Turismo, può contare su 30.313 strutture di ricettività extra-alberghiera registrate e di queste per ora solo 14.087 regolarmente abilitate nella Capitale (46,47% del totale), che hanno richiesto il CIN e si sono registrate nella banca dati nazionale (BDSR – Banca Dati Strutture ricettive). Questa nuova imprenditorialità sta modificando completamente la vivibilità del Centro Storico e induce i residenti a trasferirsi in quartieri più periferici o anche fuori città. Sulla scia anche dei cambiamenti indotti nel periodo dell’emergenza Covid, le famiglie scelgono sempre più abitazioni smart e con ampi spazi esterni che valorizzano la socialità. Gli operatori immobiliari stanno puntando forte su abitazioni ristrutturate ed energeticamente efficienti (anche grazie agli interventi realizzati con il superbonus 110%) e sui quartieri al centro dei progetti di Rigenerazione Urbana e dell’Housing Sociale (finanziati anche con il PNRR) che andranno a valorizzare aree di territorio degradate o in disuso da tempo. Una spinta all’immissione di nuovi immobili sul mercato è arrivata anche dalla Legge Salva Casa, che facilita i cambi di destinazioni d’uso, e dalla legge Regionale del Lazio 12/2024 sulle concessioni in sanatoria richieste nel 2004 e rimaste pendenti.
La necessità di accogliere la domanda di alloggi ad uso turistico e il non semplice equilibrio con le politiche abitative che le amministrazioni pubbliche sono chiamate a mettere a terra sono stati tra i temi della tavola rotonda, moderata dal giornalista economico Vincenzo Campo, e che ha avuto come relatori: Andrea De Priamo, Senatore di FdI; Federico Mollicone, Deputato di FdI e Presidente della Commissione Cultura; Gianluca Caramanna, Deputato FdI Commissione Turismo; Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip; Giorgio Spaziani Testa, Presidente Confedilizia; Dario Pileri, Presidente Prolocatur, oltre ad operatori e players del settore immobiliare. Tanti gli argomenti di grande interesse e attualità trattati, dalle nuove norme per il settore delle locazioni turistiche, al ruolo dei Comuni con l’introduzione del Cin per le locazioni brevi ad uso turistico; dal ruolo svolto dai portali immobiliari digitali, alle opportunità per il comparto immobiliare e l’indotto generate dal Giubileo 2025; dall’utilizzo delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, alla sostenibilità ambientale del settore.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Beni per 47 milioni sequestrati a imprenditore romano “socialmente pericoloso”
ROMA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Roma, su richiesta della Procura capitolina, ha sequestrato beni del valore di oltre 47 milioni di euro riconducibili ad un imprenditore romano considerato “socialmente pericoloso” per i numerosi precedenti giudiziari a suo carico. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale Penale – Sezione Misure Prevenzione.
L’imprenditore, dal 2005, risulta gravemente indiziato in relazione ai reati di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni e bancarotta fraudolenta per i quali, in uno dei procedimenti, è stato sottoposto a misura cautelare in carcere.
Le indagini, condotte dagli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria di Roma, hanno consentito di qualificare il destinatario della misura quale “soggetto abitualmente dedito a traffici delittuosi, da cui traeva risorse economiche utili a sostenere un tenore di vita sproporzionato rispetto ad una inesistente capacità reddituale, connotata dall’assenza di dichiarazioni fiscali presentate nell’ultimo decennio”. Più in particolare, mirati approfondimenti hanno permesso di ricondurre all’indagato la gestione e la titolarità di fatto, in forma diretta o indiretta, di una galassia societaria ovvero di entità giuridiche di diritto estero, aventi sede anche in paradisi fiscali, intestate formalmente a prestanome.
Con il provvedimento, la Sezione Misure Prevenzione del Tribunale di Roma ha disposto il sequestro di unità immobiliari, fabbricati e terreni, nei comuni di Roma, Bracciano, Formello, Monte Argentario, Olbia e Torgiano; autoveicoli e motoveicoli d’epoca, imbarcazioni, rapporti bancari, postali, assicurativi, azioni e preziosi, tra cui orologi di valore e gioielli, per un valore stimato in oltre 47 milioni di euro.
Tra i beni sequestrati spiccano, per importanza, una storica imbarcazione a vela monoalbero – il più grande cutter aurico del mondo – risalente al 1920, della lunghezza di metri 46,60, una villa con piscina nel rinomato quartiere romano dell’Olgiata, auto storiche, tra cui Rolls Royce, Bentley e Ferrari. La maggior parte dei beni sono già stati sottoposti a sequestro preventivo nell’ambito della vicenda penale che ha portato all’arresto in custodia cautelare dell’imprenditore.
– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –
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Treni, disagi per guasto al nodo di Roma. RFI “Andremo a fondo sulle cause”
ROMA (ITALPRESS) – Un guasto ha provocato la sospensione della circolazione ferroviaria nel nodo di Roma, per una disconnessione degli impianti di Termini e Tiburtina. Numerosi i ritardi e le cancellazioni, che hanno inevitabilmente provocato disagi anche in altre città.
La circolazione ferroviaria nel corso della mattinata è stata in graduale ripresa nel nodo di Roma dopo l’intervento dei tecnici di RFI.
“A causa del guasto alla linea di alimentazione elettrica del nodo ferroviario di Roma, evento a dire il vero piuttosto raro su cui sono in corso approfondimenti tecnici, i colleghi di RFI e Trenitalia si sono mobilitati tempestivamente ed in forze per affrontare le criticità e gli impatti sul traffico ferroviario”, scrive in un post su Linkedin Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane.
“Ho colto l’opportunità di fare visita alla sala operativa per verificare di persona metodi, strumenti e risorse dispiegate in situazioni come questa – aggiunge -. Mi sono trovato di fronte a colleghi preparati e motivati, e ho ascoltato con vivo interesse la loro opinione anche sui programmi di miglioramento in corso e su quelli attuabili nel prossimo futuro. Il Gruppo FS è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale nel campo dei trasporti. È per questo motivo che tutti noi ferrovieri dobbiamo continuare a dare il massimo per migliorare sempre più con efficienza ed efficacia, per garantire livelli di servizio ottimale ma anche saper gestire imprevisti come questi con lucidità e professionalità”.
ridondanze tecniche”, ha aggiunto.
Regione Lazio, al via il “Festival Economia della Cultura”
ROMA (ITALPRESS) – La Regione Lazio ha presentato oggi a Roma, presso la sala Spadolini in via del Collegio Romano, la prima edizione del “Festival Economia della Cultura”, manifestazione che promuove il ruolo centrale della produzione culturale e creativa come volano di crescita economica e sociale dei territori.
Hanno partecipato alla presentazione, Alessandro Giuli, ministro della Cultura; Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio; Alessandro de Pedys, direttore generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Chiara Frontini, sindaco di Viterbo; Emanuela Panzironi, sindaco di Zagarolo; Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova.
Il Festival, che si svolgerà dall’11 al 13 ottobre a Viterbo, per proseguire, poi, il 18 e il 19 ottobre a Zagarolo, è promosso dalla Regione Lazio e realizzato da Lazio Innova, con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Viterbo, del Comune di Zagarolo e dell’Università degli Studi della Tuscia, con la media partnership di RAI e del Sole 24 Ore.
Parteciperanno alla manifestazione, istituzioni, imprese, giornalisti ed economisti che operano nella filiera culturale italiana per promuovere i casi di successo e stimolare nuove progettualità, con la proposta di politiche vincenti per il settore della promozione e del turismo culturale.
Interverranno, tra gli altri, al Festival: Alessandro Giuli, ministro della Cultura; Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo; Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio; Simonetta Giordani, segretario generale Fondazione Civita; Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera.
Sono inoltre previsti interventi dei Sindaci delle Città d’arte, tra cui: Chiara Frontini, sindaco di Viterbo, Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila, Andrea Sisti, sindaco di Spoleto, Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento.
Gli appuntamenti viterbesi si alterneranno tra lo Spazio Attivo di Viterbo e il Palazzo dei Priori, trattando le esperienze e le strategie nel settore con ospiti istituzionali, in un confronto aperto sullo stato dell’arte dell’economia della cultura tra amministratori, sovrintendenti, aziende, università, operatori culturali e professionisti della comunicazione.
Verrà presentato in apertura uno studio realizzato in collaborazione con l’Università della Tuscia sulle criticità e le potenzialità dell’Economia della Cultura e si terranno diversi focus sull’innovazione della produzione culturale e sui fondi regionali, nazionali ed europei dedicati alla filiera culturale. Nel corso del Festival saranno presentate nuove strategie di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, evidenziandone i casi di successo e le potenzialità ancora inespresse dalla rete italiana delle Città d’Arte.
Il Festival proseguirà, poi, con le due giornate conclusive presso lo Spazio Attivo di Zagarolo che proporrà una serie di appuntamenti all’insegna delle tecnologie per la cultura, con la presentazione di prodotti multimediali e incontri B2B tra le imprese culturali e i potenziali buyer come le reti museali, le amministrazioni e le grandi aziende. Nel corso del Festival saranno inoltre approfonditi i possibili utilizzi delle tecnologie digitali per le politiche di marketing culturali.
“Abbiamo voluto realizzare questo Festival che unisce Economia e Cultura, due dimensioni strettamente interconnesse della nostra società che possono arricchirsi reciprocamente se gestite in modo sinergico e sostenibile. Per questo abbiamo voluto coinvolgere tutti gli attori che concorrono insieme alla crescita del settore culturale, una risorsa strategica in termini di crescita per occupazione, ricchezza diffusa, innovazione e competitività. E’ una sinergia che favorisce anche l’attrazione turistica e che valorizza l’identità regionale, contribuendo al rafforzamento del posizionamento del nostro territorio a livello nazionale e internazionale. Il Festival Economia della Cultura ci offre un’occasione straordinaria per promuovere nel Lazio la filiera delle imprese culturali, creando nuove professioni e nuovi posti di lavoro», ha spiegato Roberta Angelilli.
“La diplomazia culturale è uno strumento di crescente importanza nelle relazioni internazionali e l’Italia, grazie al suo poderoso patrimonio materiale e immateriale, è all’avanguardia in questo settore. Ottantotto Istituti di cultura, oltre cinquanta scuole statali e paritarie, più di duecento missioni archeologiche che usufruiscono di contributi della Farnesina: sono numeri che parlano da soli e ci dicono quanto sia mirato il nostro sforzo per fare leva sulla cultura nel dialogo con gli altri Paesi”, ha dichiarato Alessandro de Pedys.
L’Economia della Cultura nel Lazio, con Roma come suo principale centro turistico e culturale, contribuisce per circa il 15% alla filiera nazionale e per il 7,6% all’intera economia regionale, con un valore aggiunto di oltre 15 miliardi di euro.
Lo studio “Io sono Cultura 2023” della Fondazione Symbola evidenzia come gli occupati del settore nel Lazio sono 205mila, pari al 13,2% del sistema nel suo complesso, e al 7,3% dell’occupazione regionale.
Nella distribuzione regionale delle attività core del settore culturale e creativo italiano il Lazio è al secondo posto con circa 35mila imprese, pari al 12,3% del totale.
Mentre in termini di specializzazione, sempre nelle attività core, il Lazio è al primo posto tra le regioni italiane sia per valore aggiunto, con il 4,9%, che per occupazione, con il 4,8%.
-foto ufficio stampa Lazio Innova –
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Si è insediato a Roma il nuovo Questore Roberto Massucci
ROMA (ITALPRESS) – Cerimonia di insediamento del nuovo Questore della provincia di Roma, Roberto Massucci. Presente, tra gli altri, il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Pisani.
“Oggi si realizza un sogno professionale che è cresciuto giorno dopo giorno e che passa attraverso la storia di moltissimi di voi”, ha affermato Massucci, che ha aggiunto: “Qui alla Questura di Roma abbiamo condiviso le criticità del momento e quello che stiamo vivendo ce ne sta proponendo altre, ma l’abbiamo fatto con la logica dell’insieme e del fare squadra”, ha aggiunto.
Il nuovo Questore lascia Verona, dove ha svolto servizio negli ultimi tempi e che ha salutato con una emozione che ha ricordato anche nel giorno del suo insediamento facendo riferimento alle “sensazioni uniche e al momento del distacco dai miei poliziotti della Questura della provincia di Verona con i quali abbiamo vissuto un periodo non semplice, dovendo riparare una ferita che ci ha riguardato direttamente ed è stato possibile grazie all’impegno di ciascun poliziotto. Il distacco è stato commovente”.
Massucci ha poi parlato del lavoro che svolgerà da adesso in poi nella Capitale: “Ora si apre la stagione dell’impegno e non vedo l’ora di iniziare lasciando da parte il distacco e le emozioni”. Un impegno ha spiegato per “portare avanti un’azione corale, secondo gli indirizzi operativi del Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e le prerogative che la norma ci attribuisce, gelosi custodi del ruolo della figura del questore perchè è determinante del nostro essere la prima Forza di Polizia che svolge attività di pubblica sicurezza. Di questo sarò il primo geloso garante mettendoci la faccia ogni volta che ce ne sarà bisogno”. Tante le sensazioni nel discorso del nuovo Questore che ha citato e ricordato Antonio Manganelli, Capo della Polizia, affermando poi la necessità di “incollare il Dipartimento al territorio che significa andare tutti nella stessa direzione, essere consapevoli del ruolo e dell’alto ufficio che ci è stato affidato”. Massucci ha fatto un’altra affettuosa menzione: “Quando si aprirà la Porta Santa della Basilica di San Giovanni, è un pensiero che mi rincorre da qualche tempo, non potremo sentire dalla Sala Operativa Nicola Nanni con la sua voce allegra chiamare San Giovanni 01 e sentire Antonino Amendolia rispondere avanti da San Giovanni 01”. E sulla scia di questo ricordo ha dichiarato: “Questi colleghi che non possono farci sentire la loro voce, possono essere portati sulle nostre gambe, ascoltati attraverso le nostre voci, onorati attraverso la capacità di stare insieme ed essere una sola squadra. Onorare i nostri caduti, ricordare i nostri defunti, è la cifra del valore dell’essere appartenenti alla Polizia di Stato”.
“Sono state fatte delle scelte che l’amministrazione ha preso nel pieno della meritocrazia”, ha affermato il Capo della Polizia Pisani, in riferimento al nuovo Questore “Il merito per i sacrifici lavorativi sono giustamente premiati”. Pisani ha inoltre ringraziato Carmine Belfiore, il precedente Questore, che ha ispirato “un progetto di ristrutturazione della questura di Roma, che, per la sua configurazione logistica, non è più rispondente alle dimensioni urbanistiche della città. Abbiamo necessità di riposizionarci perchè la città è cambiata e continua ad espandersi quotidianiamente, quindi dobbiamo rimodulare la nostra presenza sul territorio”. Il Capo della Polizia ha infine rivelato “Stiamo cercando di risolvere il problema di questo palazzo. Siamo in trattativa per l’acquisto del palazzo di via Genova, speriamo di chiudere entro l’anno la trattativa e di poter iniziare i lavori di ristrutturazione”.
In conferenza stampa, dopo la cerimonia, tra i tanti temi affrontati, Massucci, con l’avvicinamento del Giubileo, ha spiegato quale tipo di legame vuole instaurare con la città di Roma e i suoi cittadini: “Vorrei intercettare la collaborazione delle persone di buona volontà, mettendoci in campo insieme per avviare un percorso di miglioramento continuo. Credo sia importante sviluppare un dialogo forte con i giovani” a partire dal “contesto della scuola dove mi impegnerò per portare messaggi di dialogo, disponibilità e di valore nel far comprendere ai ragazzi quanto sia importante la paura delle conseguenze”. Cosa che ha affermato “non è un disvalore ma un valore. Molti ragazzi fanno cose non rendendosi conto che quello che stanno facendo abbia un prezzo che prima o poi si paga. Questa percezione dell’assenza delle conseguenze diventa spesso foriera di comportamenti, anche drammatici”. E in più per Massucci è altrettanto fondamentale “aprire delle porte di dialogo con le comunità straniere, sperando di avere un ritorno positivo, perchè credo che ci sia da lavorare sui comportamenti nel quotidiano di tutte le persone che arrivano nel nostro paese. Quando uno non si sente sicuro bisogna analizzare le cause, ambientali, strutturali, criminali. A seconda di quello che emerge è necessario intervenire su di esse”.
– foto xl5 Italpress –
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Immunoterapia contro i tumori, al Gemelli due nuovi ambulatori
ROMA (ITALPRESS) – Al Gemelli aprono due nuovi ambulatori in collaborazione tra endocrinologia, oncologia e ginecologia oncologica (Ambulatorio di endocrinologia per le complicanze oncologiche e Ambulatorio di endocrinologia per le complicanze endocrinologiche nei tumori femminili), per gestire le complicanze endocrinologiche dell’immunoterapia. L’immunoterapia ha rivoluzionato il trattamento dei tumori e anche dall’ultimo congresso della Società Europea di Oncologia Clinica (ESMO) arrivano tante conferme sui successi dell’impiego di questi farmaci in diversi tipi di neoplasie. E nel campo del melanoma si ‘festeggià addirittura il traguardo dei dieci anni di vita di tanti pazienti metastatici, sopravvissuti ad una prognosi infausta proprio grazie all’immunoterapia.
Questi farmaci liberano il sistema immunitario dalle ‘catenè imposte dal tumore che gli impedisce di reagire e di distruggerlo, riconoscendolo come estraneo. Ma a volte, l’esuberanza delle difese immunitarie si scatena e diventa decisamente eccessiva, dando luogo ad una serie di effetti indesiderati. Che è importante conoscere, per prevenirli e gestirli al meglio. La dottoressa Sabrina Chiloiro e i colleghi della UOC di Endocrinologia e Diabetologia di Fondazione Policlinico Gemelli, diretta dal professor Alfredo Pontecorvi, fanno il punto sulle complicanze endocrinologiche dell’immunoterapia, oggetto anche di una recente pubblicazione sulla prestigiosa rivista Trends in Endocrinology & Metabolism (del gruppo Cell).
“La frequenza di disturbi endocrinologici correlati all’immunoterapia – ricorda la dottoressa Chiloiro, ricercatore in Endocrinologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – varia dal 4 al 14,6% dei pazienti trattati. Tra gli effetti indesiderati più frequenti di queste terapie ci sono le disfunzioni tiroidee (in particolare le tiroiditi, che possono comparire settimane-mesi dopo la somministrazione dell’immunoterapia e che in genere evolvono verso l’ipotiroidismo) e le malattie dell’ipofisi (ipofisiti con ipopituitarismo, che possono causare in particolare deficit di ACTH isolato, ma anche ipogonadismo e ipotiroidismo secondari) che tipicamente compaiono a 9 settimane dall’inizio dell’immunoterapia ma, anche molto più tardivamente. Rari ma segnalati in letteratura, anche casi di diabete insulino-dipendente (che esordiscono con grave iperglicemia e chetoacidosi diabetica) e di insufficienza surrenalica primitiva.
“Molti di questi problemi endocrinologici – ricorda il professor Alfredo Pontecorvi, ordinario di Endocrinologia e Direttore della UOC di Endocrinologia e Diabetologia di Fondazione Policlinico Gemelli – possono cronicizzare e richiedere dunque la somministrazione di terapie ormonali sostitutive. Per contro, queste endocrinopatie, se non riconosciute e trattate tempestivamente possono dare esiti anche molto gravi”.
“Gli effetti indesiderati dell’immunoterapia – commenta il professor Giampaolo Tortora, ordinario di Oncologia medica e direttore del Comprehensive Cancer Center dei Fondazione Policlinico Gemelli- possono essere gestiti con successo grazie ad una collaborazione multidisciplinare tra endocrinologi ed oncologi; questo consente non solo di vigilare sulla sicurezza del paziente ma permette anche di offrigli la possibilità di completare, senza interruzioni, i cicli di immunoterapia, preziosi per il successo del trattamento oncologico”.
“L’immunoterapia – ricorda il professor Giovanni Scambia, Direttore della UOC di Ginecologia Oncologia e Direttore scientifico di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – è una risorsa terapeutica ormai irrinunciabile per una serie di tumori ginecologici, come quelli dell’endometrio, del collo dell’utero e per alcune forme di tumori del seno. Aver creato, attraverso uno spazio ambulatoriale dedicato, un filo diretto con l’endocrinologia ci consente di gestire sempre meglio le nostre pazienti, sfruttando appieno i benefici dell’immunoterapia, in piena sicurezza”.
“Può non essere facile diagnosticare questi effetti indesiderati endocrinologici – ricorda la dottoressa Chiloiro – perchè spesso esordiscono con sintomi aspecifici come una grande stanchezza (fatigue) o la cefalea; anche l’interpretazione degli esami di laboratorio può risultare difficile perchè l’uso concomitante di farmaci quali corticosteroidi e antiemetici può alterare gli esami endocrinologici, come anche lo stress e le condizioni stesse del pazienta. E’ dunque fondamentale che le persone trattate con immunoterapie siano sottoposte a stretta sorveglianza per cogliere sul nascere la comparsa di un problema endocrinologico”. Particolarmente a rischio sono gli individui con storia di precedenti patologie autoimmuni, le persone in sovrappeso/obese, quelle sottoposte ad immunoterapia per un lungo periodo di tempo; mentre le donne e i pazienti più giovani sono a maggior rischio di tireopatie.
“Il nostro consiglio – conclude il professor Pontecorvi – è di richiedere esami endocrinologici completi (glicemia, elettroliti, TSH, fT3, fT4, ACTH, cortisolo, FSH, LH, prolattina, IGF-1, testosterone o estradiolo) prima di avviare l’immunoterapia. Durante il trattamento, il timing dell’esecuzione degli esami ormonali completi andrà pianificato in base al rischio del singolo paziente di sviluppare tossicità endocrinologiche, soprattutto nei primi mesi di trattamento e nei pazienti con precedenti patologie tiroidee o autoimmuni. Prima di ogni ciclo di immunoterapia, consigliamo in ogni paziente di indagare l’insorgenza di sintomi riconducibili a disfunzioni endocrinologiche, e di eseguire esami ormonali per rivalutare la funzionalità tiroidea e surrenalica.
Per questo è necessaria una stretta alleanza tra oncologo ed endocrinologo per una valutazione accurata e scadenzata di questi pazienti in ambulatorio, durante il trattamento oncologico, ma anche dopo la sua sospensione; gli effetti indesiderati endocrinologici possono infatti comparire anche a distanza di 6 mesi dalla sospensione dell’immunoterapia”.
– Foto: Ufficio stampa Gemelli –
(ITALPRESS).
Al via nel Lazio ottobre rosa per la diagnosi precoce dei tumori al seno
ROMA (ITALPRESS) – La Regione Lazio conferma il suo impegno per la diagnosi precoce dei tumori al seno, attivando dal primo ottobre la campagna “Ottobre Rosa 2024”.
Si tratta di un’altra importante tappa promossa dalla Regione Lazio volta alla lotta ai tumori al seno. Durante l’arco dell’anno le Aziende sanitarie assicurano, infatti, un’attività intensa di sensibilizzazione, prevenzione ed educazione sanitaria.
In particolare, la fascia di età 50-74 anni può accedere gratuitamente ai percorsi organizzati per la diagnosi precoce del tumore alla mammella, con la presa in carico delle donne risultate positive alla mammografia di screening fino all’eventuale trattamento chirurgico.
«Il rosa è il colore della delicatezza, del femminile e, in ottobre, della speranza! Siamo pronti per la nuova edizione di “Ottobre rosa”, l’iniziativa dedicata alla prevenzione del tumore al seno, una delle neoplasie più diffuse nelle donne: nel Lazio sono oltre 4 mila i casi diagnosticati ogni anno. Le donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni, cioè quelle che non rientrano nel tradizionale programma di screening, potranno prenotare durante tutto l’arco del mese, una mammografia gratuita nelle Asl del Lazio. Ad oggi, guarire dal tumore al seno si può: l’86% delle pazienti, infatti, sopravvive a 5 anni dalla diagnosi. Tutto questo non sarebbe possibile senza una diffusa e capillare cultura della prevenzione. Su questo il nostro impegno è assoluto, per le donne e per tutti i cittadini del Lazio», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
In occasione di “Ottobre Rosa 2024” la Regione Lazio amplia, l’offerta di una mammografia di screening alle donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni, presso le strutture regionali che organizzeranno le sedute di screening straordinarie.
Le donne in fascia d’età 45-49 possono effettuare la prenotazione al numero del Recup 06.164161840, che sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 7 e 30 alle 19 e 30; il sabato dalle 7 e 30 alle 13.
Per le donne in questa fascia di età è prevista l’esenzione sia per la mammografia “D01 – campagna di screening regionale” sia per gli eventuali esami di approfondimento “D05”, grazie alla prescrizione valida al momento della prenotazione rilasciata da un medico di medicina generale o da uno specialista del Servizio sanitario regionale.
Tornando all’attività di prevenzione delle Aziende sanitarie, la Regione Lazio garantisce gratuitamente tutto l’anno anche i programmi di screening per i tumori della cervice uterina (per le donne dai 25 ai 64 anni) e del colon retto (a favore delle donne e degli uomini dai 50 ai 74 anni).
Le donne in fascia d’età compresa tra i 50 e i 74 anni, non hanno bisogno di prescrizione medica e possono rispondere all’invito spedito dalle Aziende sanitarie locali. In alternativa possono fissare il proprio appuntamento tramite la sezione “Prenota smart” sul sito Salute Lazio, oppure possono contattare i numeri verdi messi a disposizione dalle Aziende.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.salute.lazio.it.
Per rafforzare l’importante messaggio legato agli screening oncologici, la Regione Lazio promuove la campagna “La prevenzione vede dove tu non puoi”. L’immagine scelta è quella di un fiore rosa visto dall’esterno e dall’interno, per ricordare l’importanza della mammografia e della diagnosi precoce. Il messaggio sarà pianificato con affissioni sul territorio, negli spazi pubblicitari dei mezzi pubblici in tutta la regione, con una parte della strategia declinata appositamente per il digital, diffusa sui siti web e sulle pagine social di Regione Lazio e Salute Lazio con il supporto delle Aziende del servizio sanitario che condivideranno i contenuti e rilanceranno le iniziative promosse sul territorio.
Tutte le informazioni su www.salutelazio.it
– FotO. Ufficio stampa Regione Lazio –
(ITALPRESS).









