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Minori, Associazioni Donne “Forte preoccupazione per il caso Massaro”

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“Esprimiamo fortissima preoccupazione per la vicenda di Laura Massaro, la madre ancora sottoposta a procedimento davanti al Tribunale per i minorenni di Roma con il rischio di vedersi portare via il figlio che sarebbe mandato in una casa famiglia. Laura Massaro ha già perso la responsabilità genitoriale a causa di una consulenza tecnica che la accusava di alienazione parentale”. E’ quanto scrivono in un comunicato CGIL – Ufficio Politiche di Genere, DateciVoce, Differenza Donna, Donne per la Salvezza-Half Of It, Le Contemporanee e UIL – Centro di ascolto Mobbing e Stalking contro tutte le violenze.
“È una situazione surreale che colpisce non solo Laura Massaro ma moltissime donne che denunciano violenza domestica e che, attraverso la mistificazione priva di fondamento scientifico dell’alienazione parentale, si vedono strappare i figli in sede civile – aggiungono le associazioni -. Questa pseudo-teoria è già stata respinta sia dalla Corte di cassazione sia dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali e infine più di recente anche dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.
“Il caso di Laura Massaro colpisce in modo particolare anche per la pronuncia della Corte di appello di Roma, definitiva e passata in giudicato, che l’anno scorso aveva annullato il decreto di allontanamento del suo bambino, richiamando i giudici innanzitutto alla tutela del benessere psicofisico del minore”, sottolineano.
“Ora però il giudizio è tornato al tribunale per i minorenni dove la madre è stata ascoltata ieri nel corso di un’udienza conclusa con riserva da parte dei giudici in merito al collocamento del piccolo in una casa-famiglia”, prosegue la nota che conclude: “Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a tanti casi di bambini e bambine sottratti a madri accudenti solo per vendetta dei padri denunciati per violenze. Un fenomeno che spesso è avvenuto sotto gli occhi delle istituzioni, tanto da far parlare di ‘violenza istituzionale’. Questa storia deve finire. Confidiamo nel lavoro della Commissione Femminicidio e auspichiamo che questa sia una delle cose di cui si occuperà il nuovo governo anche grazie a forti sensibilità femminili, in contatto con la realtà delle donne e dei bambini in uscita dalla violenza, che ci auguriamo di vedere alla guida del Paese”.
(ITALPRESS).

San Marino, Pedini Amati al Campidoglio per i 150 anni di Roma Capitale

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Il Segretario di Stato di San Marino per il Turismo, le Poste, la Cooperazione e l’EXPO Federico Pedini Amati ha reso visita al Campidoglio, alla Sindaca di Roma Virginia Raggi in occasione delle celebrazioni per i 150 anni della proclamazione di Roma Capitale d’Italia.
L’amministrazione romana per la prestigiosa ricorrenza ha organizzato, alla presenza di ospiti, istituzioni, stampa e di una delegazione degli studenti dei licei locali, un evento culturale presso la Sala Esedra dei Musei Capitolini.
La giornata è stata aperta dalla lettura dei saluti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei Presidenti di Camera e Senato e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e, dall’intervento del viceministro allo Sviluppo Economico On.le Stefano Buffagni.
Particolarmente sentito il saluto della stessa Raggi: “Il mio sogno è che Roma possa trasformarsi da un retorico Capitale d’Italia alla Capitale di tutti gli italiani” che ha fatto seguito alla proiezione di un video emozionale sulla città eterna. Il giornalista e saggista Paolo Mieli ha tenuto una Lectio magistralis che ha toccato diverse tematiche: da “Roma Capitale di tutti gli italiani”, fino al rapporto delle città con l’Unione Europea.
Presenti all’incontro anche il presidente dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Antonio Palma e il presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina per la presentazione ufficiale del francobollo e del relativo annullo e della moneta dedicati appunto ai 150 anni della proclamazione di Roma Capitale. Il francobollo speciale è stato realizzato dal Campidoglio, insieme al Ministero della Sviluppo economico, all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e a Poste Italiane mentre la moneta è stata coniata dalla Zecca dello Stato.
Al termine dell’evento la Sindaca di Roma Virginia Raggi ha ospitato il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati e il Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura Filippo Francini nei propri uffici per un incontro durante il quale ha testimoniato l’amicizia della Capitale verso la Repubblica di San Marino e ipotizzando iniziative comuni nell’immediato futuro. Per la Sindaca è stata l’occasione per anticipare la volontà di Roma di valutare una possibile candidatura per Expo 2030 supponendo anche in questo caso una collaborazione con San Marino.
L’incontro, cordiale e propositivo, si è concluso con il tradizionale scambio di doni. Il Segretario di Stato ha omaggiato la Sindaca con una riproduzione dell’affresco che San Marino ha dedicato nel 1985 all’amicizia con Roma Capitale d’Italia posizionato nell’atrio di Palazzo Pubblico.
(ITALPRESS).

A Colleferro un murale per ricordare Willy

ROMA (ITALPRESS) – Regione Lazio, Ater Provincia di Roma e Fondazione Roma Cares della AS Roma hanno inaugurato il nuovo murale dell’artista Lucamaleonte dedicato a Willy Monteiro Duarte. L’opera è stata realizzata sulla facciata di una palazzina di un lotto Ater, situata in via Colle Bracchi 1 nel Comune di Colleferro, in cui il ragazzo risiedeva insieme alla sua famiglia.
L’imponente ritratto, che si sviluppa su una superficie di circa 8×10 metri, nasce dalla volontà di Regione e AS Roma di ricordare questo giovane cuoco italiano di origine capoverdiana, tifoso giallorosso, barbaramente ucciso lo scorso 6 settembre 2020, mentre tentava di difendere un amico vittima di un pestaggio. Questa iniziativa vuole rispondere anche alla richiesta degli amici, della famiglia, delle istituzioni locali e dei suoi concittadini di celebrarne la memoria con un segno che potesse renderne indelebile il ricordo.
Alla cerimonia di inaugurazione del murale hanno partecipato l’assessore regionale alle Politiche abitative, Massimiliano Valeriani, il responsabile della Fondazione Roma Cares della AS Roma, Francesco Pastorella, il direttore generale dell’Ater Provincia di Roma, Luigi Bussi, il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, e l’artista Lucameleonte.
“Con quest’opera vogliamo commemorare il giovane Willy, vittima di una brutale aggressione mentre si prodigava con generosità, altruismo e coraggio nella ricerca di una soluzione pacifica – dice l’assessore Valeriani -. Insieme alla As Roma e all’Ater Provincia abbiamo voluto portare il ricordo di questo ragazzo straordinario, della sua sensibilità e del suo valore civico, nella città in cui è cresciuto”.
(ITALPRESS).

Sicurezza, Fiumicino primo scalo europeo con squadra Frontex

ROMA (ITALPRESS) – L’aeroporto di Fiumicino è il primo scalo europeo dove opera una squadra di operatori specializzati in materia di rimpatrio dello Standing Corps di Frontex.
L’Agenzia Europea della Guardia di Frontiera e Costiera – Frontex ha disposto l’invio del Corpo Permanente presso le frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea, per affiancare il personale di frontiera nelle operazioni connesse ai controlli documentali, alla sorveglianza delle frontiere, alle attività della guardia costiera e alle procedure di identificazione e rimpatrio. La squadra di Forced Return Escort and Support Officers (FRESO) a Fiumicino è composta da 10 operatori dello Standing Corps ed 1 coordinatore.
La squadra offre supporto operativo al personale di Fiumicino, agendo sotto il coordinamento di quest’ultimo, nelle operazioni di transito e rimpatrio degli stranieri destinatari di misure di allontanamento adottate dall’Italia o da altri Stati membri ed, eccezionalmente, può essere impiegata in operazioni di scorta a bordo degli aeromobili.
Prima di essere impiegati, i componenti della squadra ricevono formazione specialistica on line e vengono avviati ad un corso di 2 settimane presso l’Istituto per Ispettori di Nettuno.
(ITALPRESS).

Nel Lazio 8 arresti per usura, estorsioni, armi e droga

ROMA (ITALPRESS) – Usura, estorsione, abusiva attività finanziaria, compravendita di armi e spaccio di sostanze stupefacenti. Questi i reati contestati all’interno di un’ordinanza, emessa dal gip di Velletri, su richiesta della locale Procura, che dispone la custodia cautelare in carcere, nei confronti di 8 persone, notificata questa mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, che hanno condotto le indagini. L’operazione è denominata “Tusculum”.
Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di “un vero e proprio sodalizio criminale tra i vari indagati che si aiutano a vicenda per superare ogni possibile problematica pur di raggiungere il loro intento illecito”. Altre 8 persone sono state denunciate a piede libero per gli stessi reati.
Quattro le vittime accertate di estorsione ed usura, persone in difficoltà economica che si erano rivolte a un uomo con precedenti dell’area dei Castelli Romani per ottenere un prestito di denaro. Da lì un’escalation di minacce ed intimidazioni.
Lo schema era sempre lo stesso e consolidato, il prestito erogato dallo strozzino, attualmente detenuto in regime di arresti domiciliari per reati della stessa specie commessi in passato, mentre il recupero crediti era affidato a un noto pregiudicato del luogo, già colpito da misura cautelare per reati analoghi poco più di un anno fa. Le indagini hanno evidenziato come lo stesso, utilizzando spesso termini allusivi, minacciava pesanti ritorsioni nei confronti delle vittime e dei loro familiari, tanto da indurli a non denunciare ai carabinieri quanto stavano subendo.
“Talmente forte era la loro soggezione nei confronti dei due indagati, che quasi tutti – scrivono gli inquirenti – hanno negato davanti ai carabinieri di aver contratto un debito con loro”.
Nel corso dell’indagine è emerso anche un gruppo criminale dedito alla compravendita di armi e cocaina, facente capo a un noto pregiudicato residente a Frascati. Prima dell’arresto odierno, l’uomo nei mesi precedenti si era reso irreperibile a un ordine di carcerazione emesso per svariati reati commessi in passato, nascondendosi presso l’abitazione di un conoscente nel comune di Grottaferrata, venendo successivamente rintracciato ed arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati nel mese di maggio. Nel corso del tempo aveva costituito un sodalizio criminale attribuendo ad ognuno di loro un compito specifico.
Per raggiungere i suoi intenti criminali l’uomo si è servito di incensurati, arrestati nel corso dell’indagine, ai quali aveva assegnato rispettivamente il compito di custodire e di trasportare le armi e gli stupefacenti. Durante l’indagine, oltre allo stupefacente, sono state recuperate 4 pistole, che da successivi approfondimenti sono risultate essere il provento di vari furti in abitazione avvenuti in varie parti d’Italia. Inoltre, sempre secondo gli investigatori, è stato possibile anche ricostruire il principale canale di rifornimento della banda, un cittadino romano con svariati precedenti, che ha mostrato la capacità di poter muovere ingenti quantitativi di stupefacenti. “La caratura criminale del fornitore è stata riscontrata quando, mentre le indagini erano ancora in corso, è stato arrestato nella zona di Ponte Galeria a Roma, insieme ad altri soggetti di origine campana. In quell’occasione – evidenziano i carabinieri – sono stati recuperati 190 kg di sostanza stupefacente e 9 armi da fuoco di vario tipo”.
Una volta ricostruito il canale di approvvigionamento del sodalizio, è stato possibile individuare le piazze di spaccio che immettevano sul mercato la droga “intermediata” dai soggetti arrestati questa mattina. Le due principali si trovano rispettivamente nell’area delle palazzine popolari di via Andersen a Roma e nel comune di Villalba di Guidonia, entrambe gestite da soggetti di origine calabrese. Il volume di affari stimato nel corso dell’indagine è di migliaia di euro settimanali, garantito dai continui rifornimenti che il gruppo investigato garantiva alle piazze di spaccio, che potevano in tal modo rivendere la droga al dettaglio.
(ITALPRESS).

Roma, riapre la mostra di Manolo Valdés a palazzo Cipolla

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ROMA (ITALPRESS) – Con il ritorno della Regione Lazio in “zona gialla”, e la conseguente riapertura di musei e spazi espositivi, torna ad essere visitabile la grande mostra dell’artista spagnolo Manolo Valdés a Palazzo Cipolla a Roma, fortemente voluta da Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale che la promuove, e realizzata da POEMA in collaborazione con la Galleria Contini di Venezia, con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia.
La rassegna, curata da Gabriele Simongini, consta di una settantina di opere – quadri e sculture in legno, marmo, bronzo, alabastro, ottone, acciaio, ferro, alcune delle quali di imponenti dimensioni – provenienti dallo studio dell’artista e da autorevoli collezioni private, che danno conto del percorso creativo di Valdés dai primi anni ottanta (poco dopo la conclusione dell’esperienza di Equipo Crónica) fino ad oggi.

La mostra, aperta il 17 ottobre scorso e sospesa dopo appena due settimane a causa delle misure preventive del contagio da Covid-19, è prorogata fino al 26 febbraio prossimo, ma non si escludono ulteriori proroghe per consentire al pubblico di fruire di questa importante rassegna, che riporta Valdés a Roma dopo ben 25 anni di assenza. Nel rispetto delle vigenti normative, lo spazio espositivo di Palazzo Cipolla osserverà i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00, con ultimo ingresso alle ore 19:00; sabato e domenica chiusura.
Maggiori informazioni sono reperibili sul sito: www.fondazioneterzopilastrointernazionale.it.
(ITALPRESS).

Roma, alla Garbatella nasce “Memo” spazio di storia e memorie

ROMA (ITALPRESS) – La Regione Lazio porta nella Capitale l’immenso patrimonio documentale dell’Archivio Flamigni, uno dei più importanti centri di documentazione nazionali, specializzato nello studio della storia dell’Italia Repubblicana, in particolare degli eventi legati a terrorismo, stragi, eversione politica, mafia e criminalità organizzata. Fondato nel 2005 a Oriolo Romano da Sergio Flamigni, saggista, partigiano, deputato e poi senatore del Pci, e diretto da Ilaria Moroni, l’Archivio è stato trasferito, grazie all’impegno della Regione Lazio, presso “MEMO, Spazio di storia e memorie”, il nuovo spazio regionale situato a Garbatella, uno dei quartieri più significativi della storia della Resistenza romana. Questa mattina il Presidente della Regione, Zingaretti ha visitato la nuova sede.
‘Un patrimonio di documenti e materiali difeso con tenacia da Sergio Flamigni, che in caso contrario sarebbe andato perso. E’ una follia italiana che questi materiali venissero conservati in una casa privata, perchè le istituzioni non si erano prese carico di questo patrimonio della Repubblicà, ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso della sua visita alla nuova sede dell’Archivio Flamigni, nel quartiere Garbatella, a Roma.
‘Oggi inizia un lavoro: parte un processo, in un luogo vivo, di valorizzazione della cultura – ha sottolineato Zingaretti -. Con una rete culturale, portiamo qualità nei quartieri, dal centro alle periferie. Memo non è una parentesi nel nulla. Abbiamo riaperto oltre 50 luoghi urbani dando loro una valenza culturalè, ha spiegato Zingaretti, che ha fatto l’esempio delle ville dei Casamonica, tutti centri culturali, del Wegil, riaperto a Trastevere dopo 40 anni di chiusura, dei progetti a Corviale. Prossima grande tappa sarà la riapertura del Filmstudio.
MEMO, è stato spiegato, è frutto del lavoro di riqualificazione messo in campo dalla Regione per il recupero dei locali Ater di piazza Bartolomeo Romano: un punto facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (è ad appena 450 metri dalla fermata della metro B Garbatella), a poca distanza da via Ostiense e dalla Circonvallazione Ostiense, due arterie principali di questo quadrante della Capitale, e in prossimità di diversi centri e punti d’aggregazione universitari. Lo spazio ospita al piano terra una reception, dove i ricercatori verranno accolti su prenotazione, e una sala lettura da 14 posti per la consultazione dei documenti. Il piano seminterratto accoglierà invece la sala archivio dove sarà conservato il patrimonio documentale. Per la realizzazione dello spazio, la Regione Lazio ha investito oltre 320 mila euro tra fondi europei e risorse regionali ed è previsto un impegno di gestione di circa 120 mila euro all’anno.
MEMO sarà aperto per la consultazione dei documenti a partire dal 15 febbraio, su appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 17, sarà gestito dalla società in house LAZIOcrea e vedrà la collaborazione dell’Istituto di studi giuridici Arturo Carlo Jemolo.
Con la nascita di MEMO, è stato sottolineato, la Regione inaugura un nuovo centro culturale a disposizione della cittadinanza, uno spazio di formazione, didattica e incontri, che ospiterà seminari, convegni, presentazioni, esposizioni per conoscere e approfondire gli eventi e i protagonisti della storia del Novecento italiano. Grazie alla sinergia con la vicina Biblioteca Moby Dick, l’hub culturale della Regione Lazio di Garbatella, prenderà il via un ricco calendario di appuntamenti, anche in presenza, non appena le disposizioni governative in materia di contenimento dell’epidemia da Covid-19 lo consentiranno.
Già dai prossimi giorni, al via le prime iniziative digitali con l’inaugurazione del ciclo “Il documento del mese” attraverso cui il pubblico potrà scoprire i “tesori” custoditi nell’immenso patrimonio documentale dell’Archivio Flamigni e contemporaneamente approfondire pezzi fondamentali della nostra storia. Si parte a febbraio con un documento dedicato alla figura di Aldo Moro, a marzo verrà approfondito il tema del voto alle donne, ad aprile si parlerà della Resistenza mentre a maggio verranno mostrati dei disegni realizzati dai bambini durante i 55 giorni del sequestro Moro.
In programmazione anche, per l’apertura di febbraio dello spazio, l’evento in streaming “Archivio Flamigni: tra carta e digitale”, per conoscere le attività e la storia del centro di documentazione; l’8 marzo è previsto un incontro sul tema “Gli slogan femministi tra le carte d’archivio” mentre il 16 marzo, anniversario della strage di Via Fani, verrà presentato “Il Memoriale di Aldo Moro”, l’edizione critica nata dal lavoro di Francesco Biscione, Miguel Gotor, Sergio Flamigni, Ilaria Moroni, Antonella Padova e Stefano Twardzik coordinati da Michele Di Sivo. Il 25 aprile, per l’Anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, giornata dedicata alla figura di Flamigni con l’evento “Il partigiano Sergio”; il 9 maggio, infine, in occasione del Giorno della Memoria per le vittime del terrorismo, presentazione del sito www.aldomoro.eu e dell’interessante mostra, che è possibile visitare virtualmente, dedicata allo statista pugliese.
Dalla sua fondazione, il Centro di documentazione Archivio Flamigni lavora per conservare, tutelare, rendere accessibili e valorizzare le fonti documentarie e le testimonianze su terrorismo, stragi, eversione politica, mafia e criminalità organizzata. Riconosciuto di notevole interesse storico e pertanto sottoposto al vincolo della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, è impegnato anche nella creazione di un’infrastruttura al contempo educativa, giudiziaria e storiografica che consenta di rendere disponibili per un ampio pubblico tutti i documenti di interesse prodotti e conservati negli archivi dei tribunali italiani attraverso il censimento delle fonti e la loro digitalizzazione.
Inoltre, offre collaborazione agli insegnanti che vogliano lavorare con i propri studenti su questi temi così importanti della nostra storia recente, costruendo insieme percorsi laboratoriali e moduli didattici specifici.
Attualmente, il Centro conserva l’archivio di Sergio Flamigni e i fondi archivistici di: Emilia Lotti, dirigente nazionale dell’Unione donne in Italia e del PCI; Piera Amendola, responsabile dell’archivio della Commissione P2; Aldo Moro, il cui versamento completa e arricchisce il patrimonio archivistico del politico conservato presso l’Archivio centrale dello Stato; Angelo La Bella, partigiano, dirigente del PCI, studioso della strage di Portella della Ginestra; Giuseppe De Lutiis, storico del terrorismo e dei servizi segreti. L’Archivio Flamigni cura anche il fondo archivistico di Giuseppe Zupo, difensore di parte civile nel processo per gli omicidi Reina, Mattarella e La Torre-Di Salvo, del giornalista RAI Alberto Mentasti e il fondo librario di Giorgio Lotti, tutti di proprietà dell’Istituto di studi giuridici Arturo Carlo Jemolo.
Il centro è promotore e coordinatore della Rete degli archivi per non dimenticare, un network di oltre sessanta soggetti fra archivi, istituti culturali e associazioni dei familiari delle vittime, nato con l’obiettivo di rendere disponibili fonti documentali sui temi legati ai terrorismi e alle mafie anche attraverso il portale dedicato del MiBACT (www.memoria.san.beniculturali.it) e il sito Fonti Italia repubblicana (www.fontitaliarepubblicana.it) che permette la consultazione online di documenti originali.
Il Centro di documentazione Archivio Flamigni dispone di una biblioteca specializzata nella storia politica dell’Italia repubblicana, in particolare sui temi legati al terrorismo, le stragi, la criminalità organizzata, la P2 e la massoneria, il ruolo dei servizi segreti, il neofascismo, nonchè la storia del PCI e del movimento partigiano.
La biblioteca conserva i fondi librari di Sergio Flamigni, Emilia Lotti, Piera Amendola, Giuseppe De Lutiis e un nucleo di libri su Aldo Moro, donati dalla famiglia dello statista. Vi sono conservati inoltre gli atti delle Commissioni parlamentari d’inchiesta di cui Flamigni è stato membro nonchè le collezioni complete di importanti quotidiani e periodici. La biblioteca del Centro aderisce al polo IEI degli Istituti culturali di Roma il cui catalogo è consultabile sul sito www.istituticulturalidiroma.it.
(ITALPRESS).

Coronavirus, nel Lazio 1.138 nuovi casi e 27 decessi

ROMA (ITALPRESS) – Oggi su quasi 13 mila tamponi nel Lazio (+423) e oltre 17 mila antigenici per un totale di oltre 30mila test, si registrano 1.138 casi positivi (-22), 27 i decessi (-21) e 1.553 i guariti. Diminuiscono i casi, i ricoveri, le terapie intensive e i decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 3%. I casi a Roma città tornano a quota 500. Nella Asl Roma 1 sono 175 i casi nelle ultime 24h e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Sono nove i ricoveri. Si registrano tre decessi di 82, 82 e 91 anni con patologie”.
(ITALPRESS).