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Roma, nuova illuminazione in Piazza del Popolo

ROMA (ITALPRESS) – Prosegue il cammino di luce di Acea nella Capitale che sta dando nuova illuminazione alle piazze e ai monumenti storici della Città Eterna. Dopo San Giovanni in Laterano, Piazza del Campidoglio, piazza Santa Maria in Trastevere, Santa Maria Maggiore, questa sera è toccato ad un altro dei simboli della città: Piazza Del Popolo. A spingere il pulsante di accensione della nuova illuminazione il sindaco di Roma, Virginia Raggi, insieme al Direttore Operativo di Acea, Giovanni Papaleo. Il progetto di light architecture, che ha riguardato nello specifico l’obelisco al centro della piazza, nato dalla collaborazione tra Roma Capitale-Dipartimento Simu e Acea, è stato realizzato dalla multiutility mediante l’utilizzo di sei nuovi proiettori di luci a Led di ultima generazione e con ottiche di precisione che migliorano l’effetto cromatico dell’illuminazione d’accento e producono una riduzione dei consumi energetici, che non arrivano a superare i 300W. L’intervento ha riguardato anche la manutenzione dell’illuminazione della Fontana dei Leoni, costituita da quattro vasche alla base dell’obelisco e da altre due fontane situate ai lati della piazza: la Fontana della Dea Roma e la Fontana del Nettuno. Anche in questo caso i vecchi punti luce, venti per ogni fontana, sono stati sostituiti da quaranta moderni proiettori Led ad immersione.
I nuovi impianti, che vanno a completare la recente trasformazione a Led dei lampioni della piazza, sono dotati di un sistema di telecontrollo che permette di gestire l’illuminazione in maniera più veloce ed efficiente.
“Questa sera – ha detto la sindaca Raggi – continuiamo un percorso iniziato qualche anno fa, illuminando tanti piccoli angoli della nostra città che al buio sembrano scomparire e ci accompagnano durante il giorno. Con queste nuove luci artistiche riusciamo a illuminare queste meraviglie, per noi e per i tanti turisti che torneranno e vogliamo accogliere a braccia aperte”. “Adesso – ha aggiunto – siamo pronti ad accogliere i turisti in un momento in cui la città si rimette in moto. Abbiamo necessità che la città torni a correre e torni il lavoro. In questo momento abbiamo bisogno di restituire fiducia e speranza a tanti lavoratori rimasti drammaticamente senza lavoro. Vedere le persone che si riavvicinano nei locali, grazie ai tavoli all’aperto, ci riempie di speranza e ci fa sorridere”. “Ringrazio Acea – ha sottolineato la prima cittadina – che è il nostro compagno di viaggio. Gli operai di Acea anche durante il Covid hanno lavorato incessantemente, a loro va il mio più sentito ringraziamento. Grazie per avere questa fiducia e speranza, perchè noi continuiamo ad andare avanti”.
“Anche in questa occasione – ha affermato Giovanni Papaleo – il nostro intervento è stato improntato a criteri di innovazione e sostenibilità che hanno determinato la scelta della tecnologia Led. Questi proiettori di ultima generazione riducono i consumi, hanno un’ottima resa cromatica e, con un minimo impatto estetico, aumentano la precisione delle ottiche e esaltano l’architettura di monumenti e fontane. Questo lavoro è stato svolto, con professionalità, competenza e dedizione dai nostri tecnici e, a questo proposito, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone di Acea che, anche durante l’emergenza Covid, hanno sempre garantito la sicurezza e l’efficienza dei servizi erogati alla comunità e al territorio”.
Ad arricchire la serata, la proiezione di giochi di luce e videomapping sull’obelisco, sulle fontane e sulla porta di Piazza del Popolo.
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Infrastrutture nel Lazio, 6,3 miliardi per 9 grandi opere

ROMA (ITALPRESS) – Sei nuove grandi opere infrastrutturali sulla rete viaria, 2 su quella ferroviaria e 1 sulla rete idrica per un totale di 6,3 miliardi di euro di investimenti che potranno essere sbloccate grazie al Decreto Semplificazioni e all’istituzione delle figure commissariali. Questo è quanto
presentato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dal ministro alle Infrastrutture, Paola De Micheli. Un piano che vedrà oltre a queste nove grandi opere anche altri interventi su infrastrutture minori. Gli interventi sulla rete viaria riguarderanno il completamento della Civitavecchia-Orte, con la realizzazione dell’ultimo tratto da Monte Romano fino allo svincolo della A12 che vede già stanziati 476 milioni di euro di fondi Cipe, il potenziamento a quattro corsie della Salaria, con un piano da 650 milioni sulla trasversale Roma-Ascoli, il potenziamento della A24 e della A25, che unisce il Tirreno con l’Adriatico sull’asse Lazio-Abruzzo, con un investimento, nel tratto laziale da 1 miliardo, il proseguimento della Civitavecchia-Livorno, da Tarquinia a Pescia Romana, con un investimento da 250-300 milioni, la realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone, 600 milioni di euro di investimenti, e della Roma-Latina, il progetto più grande da 2,1 miliardi, 468 milioni di euro già sbloccato dal Cipe.
Tutte opere che, andando ad incrociarsi con quelle già esistenti, andrebbero a creare una sorta di grande raccordo regionale intorno alla Capitale, permettendo così di scaricare gran parete del traffico che oggi insiste sul GRA romano. Per quel che riguarda il settore ferroviario prevista la chiusura dell’anello ferroviario di Roma, dove sono pronti 547 milioni di euro che serviranno così a concludere il GRA su ferro, e il potenziamento della Roma-Pescara, ipere che si aggiungono alla realizzazione del raddoppio della FL3 da Cesano a Bracciano, già finanziata e in fase avanzata di progettazione. Ultima grande opera riguarda la rete idrica e l’approvvigionamento di acqua di Roma. Con un investimento da 700 milioni è previsto la nuova condotta, che verrà realizzata da Acea, dell’acquedotto del Peschiera. I lavori dureranno circa 7 anni e con il commissariamento di potrà accelerare l’iter burocratico oggi fermo al progetto definitivo. Altre opere minori riguardano le nuove linee tranviarie a Roma, la prosecuzione della metro C, interventi alloggiativi per le forze dell’ordine e nuovi commissariati, finanziate con ulteriori risorse e già inserite nel decreto semplificazioni.
“Il Governo ha voluto dare un segnale concreto per la ripresa del nostro sistema economico nazionale scommettendo, tra le altre cose, su due punti particolarmente importanti, come gli investimenti per i nuovi cantieri e l’inserimento dello strumento del commissariamento che garantisce velocità e realizzazione di queste opere. In questo caso si tratta di opere infrastrutturali di grandissima rilevanza per l’Italia che aiuteranno non solo il Lazio ma l’Italia a essere molto più competitiva” ha detto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
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Coronavirus, nel Lazio 26 nuovi casi e un decesso

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi registriamo un dato di 26 casi e un decesso. Di questi, dodici sono casi di importazione: quattro di nazionalità del Bangladesh, quattro dall’India, due casi dalla Romania, un caso dalla Lituania e uno dal Marocco”. Così l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel corso dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
“Nella zona Infernetto nella Asl Roma 3 – spiega – è stata disposta la sospensione temporanea dell’attività di ristorazione ‘Michelino Fish’ per una dipendente risultata positiva. E’ stato avviato il contact tracing e richiesti gli elenchi dei clienti che verranno indirizzati al drive-in di Casal Bernocchi”. “Sono state individuate delle badanti di rientro dalla Romania con gli autobus sulla tratta Bacau-Roma – aggiunge -. E’ in corso l’indagine epidemiologica”.
“Il calo di attenzione – osserva D’Amato – può generare una ripresa dei casi giornalieri. I fattori di rischio che vanno sorvegliati rimangono i casi di importazione e la Movida. Nella Asl Roma 1 degli otto nuovi casi nelle ultime 24 ore tre sono riferiti alla gita di una comitiva di otto ragazzi a Capri. Sono tutti in isolamento compresi gli amici di viaggio ed è stato completato il contact tracing. Sono state già inviate le notifiche alle competenti Asl della Campania così come al Ministero della Salute attraverso il Seresmi”. Inoltre, aggiunge
“un caso è stato individuato in fase di pre-ospedalizzazione al San Filippo Neri e due casi di due uomini, uno di nazionalità marocchina, individuati in fase di pre-ospedalizzazione al Policlinico Umberto I”. “Si registra anche un decesso al Policlinico Umberto I”, rende noto l’assessore, che aggiunge: “Nella Asl Roma 2 dei quattro nuovi casi due riguardano persone di nazionalità del Bangladesh e riferite all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Altri due casi sono stati segnalati dai medici di medicina generale. Nella Asl Roma 3 sono quattro i nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore e si tratta di un uomo e un ragazzo con link ad un cluster familiare già noto e isolato. Due casi riguardano due donne di rientro dalla Romania, avviate le procedure del contact tracing internazionale. Nella Asl Roma 4 un caso positivo nelle ultime 24h e si tratta di una persona di nazionalità del Bangladesh e riferita all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Nella Asl Roma 5 sono quattro i nuovi casi nelle ultime 24h due sono persone di nazionalità indiana ed è stata avviata l’indagine epidemiologica. Un caso riguarda un uomo di nazionalità Lituana e di rientro dal Paese di origine, avviate le procedure del contact tracing internazionale. Un caso di un uomo con link ad un cluster familiare già noto ed isolato”.
“Nella Asl Roma 6 – prosegue – un nuovo caso positivo nelle ultime 24 ore e si tratta di una persona di nazionalità del Bangladesh e riferita all’esito dei tamponi sulla Comunità del Bangladesh richiamati al drive-in. Infine per quanto riguarda le province sono quattro i nuovi casi nelle ultime 24h e di questi due nella Asl di Latina e si tratta di due persone di nazionalità Indiana (uno di questi giornalista per una testata in lingua madre) già isolati ed è stata avviata l’indagine epidemiologica. Due casi nella Asl di Viterbo e riguardano un cluster familiare, avviata l’indagine epidemiologica”, conclude l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
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5G arriva sui bus Atac, parte sperimentazione a Roma

ROMA (ITALPRESS) – Dopo il monitoraggio in tempo reale degli edifici grazie alla tecnologia 5G, in collaborazione con Fastweb, con i Musei Capitolini controllati attraverso otto sensori, il progetto Roma5G va avanti e si arricchisce con la partnership siglata con Atac, l’azienda dei trasporti del Comune di Roma. Presentata questa mattina in videoconferenza dal capo staff del Campidoglio, Massimo Bugani, da Giovanni Alberto Campisano, capo staff dell’Assessorato alla Città in Movimento di Roma Capitale, Giancarlo di Bernardo, direttore vendite di Ericsson Italia, Marco Arioli, head of Network Engineering di Fastweb, e Francesco Amendola, direttore Ict di Atac, questa nuova collaborazione ha portato a mostrare il primo bus dotato connesso in 5G. Attraverso la copertura della rete di quinta generazione è stato infatti possibile sviluppare applicazioni all’avanguardia in grado di migliorare sensibilmente l’efficienza e l’affidabilità del trasporto pubblico. Per garantire la sicurezza dei passeggeri è stata realizzata una piattaforma di videosorveglianza per il monitoraggio e la segnalazione in tempo reale di situazioni di pericolo. A bordo della vettura sono state installate tre videocamere di ultima generazione per la trasmissione di immagini in alta definizione al centro di controllo Atac che, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, le analizza in tempo reale per segnalare situazioni critiche all’interno dell’autobus, come ad esempio la presenza di armi, di bagagli incustoditi o scene di panico tra i passeggeri.
“Abbiamo portato avanti questa sperimentazione volta a garantire la sicurezza dei cittadini e a migliorare gli spostamenti – ha sottolineato Bugani -. Sul 5g lavoriamo dentro i limiti cautelativi e accettabili che sono di gran lunga inferiore a quello della comunità europea. I cittadini avranno informazione molto più efficaci e puntuali. Avere sensori che indicano il surriscaldamento sui mezzi significa evitare che i bus prendano fuoco, serviranno per disincentivare i borseggi sui bus, riconoscendo movimento strani, riconoscere i passeggeri virtuosi che salgono sul bus con abbonamento o biglietto, su questo stiamo lavorando su un progetto di premialità con Atac, studiare i flussi di traffico e cercare di velocizza i percorsi dei bus. Stiamo parlando di modernità su cui dobbiamo accelerare”. “Il numero di informazioni è enorme – ha aggiunto – e ci aiuteranno a prendere decisioni mirate per rendere la città più smart, con grandi vantaggi per i cittadini”.
La soluzione di telemetria real time e manutenzione predittiva consiste invece in un sistema di diagnostica di bordo connesso direttamente al CAN-bus, il sistema che collega le diverse unità di controllo elettrico della vettura, con il quale è possibile tenere monitorato lo stato di salute e di vivibilità del veicolo per effettuare eventuali interventi di riparazione in ottica predittiva.
I sensori del sistema sono inoltre in grado di rilevare e segnalare in tempo reale il superamento di una serie di parametri, tra cui la pressione e la direzione del motore, la velocità e il consumo effettivo, o la temperatura e il livello di umidità all’interno dell’autobus.
Nell’ambito della sperimentazione è stato anche sviluppato un sistema per la gestione intelligente del traffico con la possibilità di assegnare la priorità ai mezzi pubblici. Grazie all’integrazione con il sistema di gestione semaforica urbana, il sistema consente di regolare il passaggio dei mezzi di trasporto pubblico agli incroci riconfigurando i semafori per garantire luce verde agli autobus con il vantaggio di aumentare la velocità e ridurre i tempi di percorrenza. Questa funzionalità potrà poi essere utilizzata anche per altre tipologie di veicoli, ad esempio per i mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine.
“La mobilità sta cambiando – ha spiegato Giovanni Alberto Campisano, capo staff dell’Assessorato alla Città in Movimento di Roma Capitale – e cambiando la mobilità chiaramente cambiano anche le scelte. Nel futuro spostarsi significherà avere maggiore sicurezza e migliore efficienza. La connessione del veicolo continua a migliorare e i sistemi avanzati di assistenza alla guida sono il primo passo di veicoli connessi. Il 5G contribuisce a far crescere il volume della rete dati e ha un potenziale enorme, introducendo nuove possibilità di trasporto e gestione del traffico. La vera rivoluzione è l’incremento dei servizi digitali per l’automotive. Già i dispositivi attuali possono permettere di scambiare dati come sulla pressione dei pneumatici o la pressione dell’olio. La connessione di questi dati può portare benefici ai gestori delle flotte, ottimizzando i costi. Adesso insieme ad Atac e Fastweb analizzeremo i dati per poi passare ai prossimi passi”.
“Grazie a questa sperimentazione mostriamo un piccolo ma significativo assaggio di come le reti 5G trasformeranno il settore dei trasporti pubblici, uno degli ambiti dove questa tecnologia avrà impatti enormi in termini di ridefinizione delle città”, ha commentato Marco Arioli, Head of Network Engineering di Fastweb, che ha aggiunto: “Grazie alle sue caratteristiche principali di bassa latenza, affidabilità e ampia copertura, il 5G conferirà a questo comparto livelli di prestazione elevatissimi e la comunicazione tra veicoli e oggetti raggiungerà una velocità e un grado di precisione impensabili fino a oggi”. “Per noi tecnici è uno stimolo a migliorare l’esperienza verso gli utenti e servire servizi sempre migliori – ha detto Francesco Amendola -. Le parole chiave per noi sono maggior sicurezza e maggior efficienza. Il valore aggiunto che abbiamo visto è andare oltre la singola informazione puntuale, la capacità di mettere insieme tanti elementi possono dare una indicazione non solo proattiva ma predittiva e dirci cosa accadrà ancora prima dell’evento. C’è il tema della videosorveglianza che consente di avere una visione in real time e segnalarci episodi anomali. C’è il tema di andare a rilevare le anomalie di funzionamento prima che si verifichi il problema. C’è il tema della validazione dei titoli”.
“Dopodichè – ha aggiunto – c’è il tema della viabilità, del controllo del traffico e dei semafori. Tutti questi prodotti e soluzioni hanno la finalità di rendere, per Atac, una maggiore efficienza e sicurezza e servire servizi sempre più integrati per i nostri utenti. Cosa si potrà fare in futuro grazie alla rete 5G? Si può ragionare nell’ottica in cui gli autobus possano essere considerati come dei sensori per lo stato del manto stradale o per la segnaletica stradale. Altro scenario è quello che vede il 5G come un catalizzatore che offra all’utenza senza soluzione di continuità con una integrazione del trasporto pubblico con lo sharing. Avere reti in grado di interconnettere i sistemi è un fattore determinante. La tecnologia 5G ci offre nuove opportunità in una ottica smart, credo che il nostro compito sia quello di cogliere queste opportunità”.
Per lo sviluppo dei nuovi servizi digitali è stata realizzata da Fastweb ed Ericsson una piattaforma integrata che utilizza le frequenze 5G a 26Ghz messe a disposizione da Fastweb ed è composta da due celle, situate su un palazzo in Via Prati Fiscali, in grado di coprire l’intero percorso effettuato dall’autobus all’interno del perimetro di sperimentazione. Le due antenne, connesse alla rete di trasporto in fibra ottica di Fastweb, trasmettono alla piattaforma IoT di Ericsson che raccoglie in tempo reale tutti i dati e le immagini video provenienti dal bus. Il terminale che riceve il segnale 5G è stato installato direttamente sull’autobus e connesso a un router che ha permesso di aggregare le varie componenti di rete per la realizzazione dei diversi casi d’uso.
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Riciclaggio internazionale di auto di lusso, arresti e sequestri

FROSINONE (ITALPRESS) – Gli agenti della polizia stradale di Frosinone hanno arrestato un commerciante on-line di auto di lusso. L’uomo, che deve rispondere di riciclaggio di autovetture e di altri reati di falso, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Cassino. Un´altra persona è stata arrestata in flagranza di reato nel corso dell´indagine, mentre altri 10 indagati sono stati denunciati a piede libero.
Nel corso dell´operazione sono state sequestrate, in varie zone del Lazio e dell´Abruzzo ed in particolare nelle province di Frosinone, Latina, Rieti e Pescara, 38 auto di provenienza furtiva per un valore di circa 600 mila euro.
Le indagini hanno avuto inizio nel mese di novembre dello scorso anno a seguito del sequestro di una Range Rover Sport con telaio contraffatto, risultata proveniente da un furto commesso alcuni giorni prima in provincia di Napoli.
La persona trovata in possesso dell´auto era un commerciante di veicoli di Cassino, con alcuni precedenti penali. Gli accertamenti hanno portato all’identificazione dei complici ed a scoprire le modalità con le quali veniva posta in essere l´attività illecita, finalizzata essenzialmente a reinserire nel circuito commerciale lecito i veicoli rubati.
Tramite ramificate conoscenze nel settore dei furti delle auto con base nel napoletano venivano acquisiti i veicoli di provenienza illecita, rubati in varie parti d´Italia e all´estero, in paesi come Francia e Germania. Venivano, in seguito, alterati i numeri identificativi di telaio e formati falsi documenti che attestavano la provenienza estera dei veicoli, clonando i dati di auto regolarmente circolanti in Spagna, Danimarca, Polonia o Francia. Si procedeva poi all´immatricolazione in Italia tramite nazionalizzazione ed alla successiva vendita avvalendosi dei canali offerti dall´e-commerce.
In alcuni i casi i veicoli venivano forniti di chiavi originali rubate direttamente presso gli stabilimenti di produzione prima che giungessero in catena di montaggio.
Altro canale di approvvigionamento dei veicoli era quello delle truffe perpetrate ai danni di concessionari di Frosinone tramite finanziamenti ottenuti a nome di persone inesistenti che si presentavano presso gli autosaloni con documenti di identità falsi e con buste paga contraffatte.
Nel mese di gennaio scorso, nel corso dell´attività investigativa, era stata arrestato in flagranza di reato un 57enne che si era presentato presso un noto concessionario di Frosinone per acquistare una lussuosa Mercedes utilizzando falsi documenti riportanti le generalità di un medico in servizio presso l´ospedale di Cassino.
Gli agenti della Polizia Stradale, nel corso dell´attività investigativa, si sono anche finti acquirenti contattando i venditori a seguito degli annunci inseriti su noti siti di compravendita dell´usato, al fine di rintracciare e sequestrare i veicoli riciclati.
Alcuni veicoli sono stati individuati e sequestrati presso gli autosaloni ai quali erano state venduti dagli indagati, mentre quelli ancora in loro possesso venivano custoditi in luoghi nascosti e soprattutto all´interno di attività non soggette a controlli specifici del settore dei veicoli.
L´attività illecita posta in essere dagli indagati non ha avuto pause nemmeno con il lockdown. Infatti, alcuni di loro sono stati sanzionati anche per violazione alla normativa sul contenimento dell´epidemia Covid 19 mentre si recavano a consegnare una delle auto clonate ad un concessionario.
Parte delle auto sequestrate sono state rinvenute all´interno di un caseificio di Terracina ed altre in un parcheggio pubblico retrostante un bar di Cassino.
Alcuni veicoli sono stati sequestrati direttamente alle persone che, nel frattempo, li avevano acquistati presso gli autosaloni ignari della provenienza illecita.
Data la complessità dell´attività svolta e la particolare materia trattata, di competenza della Polizia Stradale, l´indagine è stata coordinata dalla squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Frosinone integrata da due unità del Distaccamento di Sora e delle Sottosezioni Autostradali di Cassino e Frosinone.
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Zingaretti “Lazio fuori da commissariamento sanità”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ fatta! Dopo 12 anni il Lazio è fuori dal commissariamento della sanità. Ora assunzioni e investimenti per una nuova sanità, ospedali, ambulatori e servizi sui territori.
Una vittoria storica!”. Lo annuncia il governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
“L’uscita dal commissariamento è un’altra grande sfida vinta dalle politiche di Nicola Zingaretti, dalle giunte e dalle maggioranze che dal 2013 hanno lavorato ogni giorno per mantenere un patto coi cittadini e per una sanità virtuosa e efficiente”.
aggiunge il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini.
“Dopo 12 anni il sistema sanitario del Lazio esce da un lungo tunnel e lo fa proprio nell’anno in cui ha dovuto affrontare una prova durissima, la più difficile della storia come le battaglie che medici, infermieri e ricercatori hanno condotto e portano avanti contro il coronavirus. A loro, a chi in questi anni e in questi mesi in particolare di durissimi impegno va il primo pensiero, nel giorno della fine di un commissariamento – conclude Buschini – che ora apre nuove prospettive di servizi e di nuove assunzioni di professionisti della sanità nei territori del Lazio”.
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Accordo Iccrea Banca-Carabinieri Lazio per promuovere la Legalità

ROMA (ITALPRESS) – Iccrea Banca e il Comando Legione Carabinieri “Lazio” hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa, di durata triennale, che disciplina l’attività di collaborazione tra l’Arma e la banca nell’ambito della Regione Lazio.
Presenti presso la Caserma “Giacomo Acqua” di Piazza del Popolo, il Generale Marco Minicucci, Comandante della Legione, e Giuseppe Maino, Presidente di Iccrea Banca, Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.
Il documento prevede la promozione di iniziative di carattere etico e sociale in favore dei dipendenti di Iccrea Banca e delle BCC aderenti al Gruppo Iccrea operative all’interno della Regione Lazio e dei rispettivi familiari, volte ad accrescere l’educazione alla legalità e alla sicurezza, con particolare riguardo alla tutela ambientale e del patrimonio culturale, alla violenza di genere, alle truffe agli anziani e alle problematiche delle fasce giovanili, nonchè all’attività di studio e di ricerca su tematiche di comune interesse.
In concreto l’Arma dei Carabinieri attuerà, in collaborazione con il Gruppo Iccrea, conferenze e incontri su argomenti di rilevanza sociale, per promuovere la diffusione della legalità, fornire informazioni utili e condividere un momento di riflessione sui comportamenti da adottare in situazioni di pericolo.
“La firma del Protocollo – ha detto Minicucci – è l’ulteriore dimostrazione dell’efficacia delle intese interistituzionali a favore della collettività. E’ l’ennesima dimostrazione della capacità di Istituzioni con scopi diversi, ma sempre rivolte al cittadino, di fare squadra per accrescere la cultura della legalità e del rispetto”.
“Siamo orgogliosi di firmare questo Protocollo di intesa, il primo siglato dall’Arma dei Carabinieri con un’azienda privata – ha dichiarato Giuseppe Maino, Presidente del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea – un primato che per noi è motivo di orgoglio e stimolo per continuare a dare nuovi impulsi alle comunità locali, sensibilizzando sul fronte di temi così importanti come, ad esempio, la sicurezza e le truffe agli anziani. Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e tutte le BCC, fin dalla loro nascita, sono al fianco di ogni territorio e al servizio di chi ci vive e ci lavora, e iniziative come questa vanno a rinsaldare il nostro contributo a beneficio della collettività”.
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Tumore Cervice, Gemelli guida studio mondiale su immunoterapia

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato appena varato il trial ENGOT CX11 che esplorerà le performance del pembrolizumab (un immunoterapico) in aggiunta alla radiochemioterapia tradizionale su circa un migliaio di pazienti affette da carcinoma della cervice uterina, arruolate presso 220 centri in tutto il mondo, sotto il coordinamento del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS. Lo studio, ideato dalla professoressa Domenica Lorusso, che ne è anche il principal investigator, darà i primi risultati tra 3 anni. I ricercatori del Gemelli rivolgono un appello a tutte le donne affette da questo tumore perchè prendano parte a questa ricerca che potrebbe cambiare lo standard di cura per questa malattia, sempre lo stesso da almeno 15 anni a questa parte. L’immunoterapia potrebbe risultare vincente in questo contesto perchè il tumore della cervice è causato dal papillomavirus, un’infezione che attrae molte cellule immunitarie (linfociti) che potrebbero dunque aiutare per combattere le cellule tumorali, grazie all’immunoterapia.
“Le opzioni terapeutiche per questo tumore – spiega la professoressa Domenica Lorusso associato di Ostetricia e ginecologia all’Università Cattolica, campus di Roma, Responsabile della Ricerca Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e principal investigator dello studio ENGOT-cx11 – sono sempre le stesse da almeno 15 anni: chirurgia, radiochemioterapia e in qualche caso il ricorso a farmaci antiangiogenici come il bevacizumab. Alcuni studi recenti di fase II hanno però suggerito che un aiuto importante potrebbe venire dall’ultima nata dei trattamenti anti-tumorali, l’immunoterapia. Nel tumore del polmone la combinazione radioterapia-immunoterapia ha dimostrato di funzionare molto bene (come nello studio PACIFIC) e dunque partendo da questa esperienza, abbiamo deciso di testarla anche nel tumore della cervice”.
Le pazienti faranno la radio-chemioterapia per 5 settimane (al Gemelli le terapie verranno effettuate presso il Day Hospital di Radiochemioterapia diretto dal Professor Vincenzo Valentini e presso il Centro di Farmacologia Clinica di Genere diretta dal Professor Giovanni Scambia); quelle assegnate al gruppo di trattamento con il pembrolizumab riceveranno il farmaco ogni 3 settimane in aggiunta alla radiochemioterapia; poi proseguiranno il trattamento con pembrolizumab ogni 6 settimane nella fase di mantenimento, fino ad un massimo di due anni (l’80% delle recidive compare entro i primi due anni).
(ITALPRESS).